Visualizzazione post con etichetta Secondi di pesce. Mostra tutti i post
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2016-07-13

Le insalate di frutta e le alici

Piatto Ceramiche Maroso, runner Busatti
Oggi parliamo di alimenti che fanno tanto tanto bene alla salute, alla vista ed anche al gusto: la frutta e le alici. 
L'utilizzo della frutta nelle pietanze salate l'ho sempre apprezzato e sperimentato con successo soprattutto nelle insalate, ne ho lasciato prova nel blog nel corso degli anni, ecco perché mi sono esaltata quando ho visto questo libro.
Frutta e fiori in cucina di Antonio Zucco edito da Terra Nuova nella collana i Bioricettari è un bellissimo manuale di ricette fresche, gustose ed originali preparate con la frutta ed i fiori, quelli dei prati ma anche quelli delle erbe aromatiche che tutti abbiamo sul balcone, ricette che l'autore arricchisce anche spesso con germogli per avere ancora più gusto e nutrimento. Più di cento ricette vegetariane e vegane alcune anche senza glutine per valorizzare le varietà di frutta tradizionali nel rispetto della stagionalità. Un libro che è un mondo perché ogni ricetta è solo il punto di partenza per crearne e sperimentarne altre e quando c'è da sperimentare io non  mi lascio pregare affatto. A fine volume anche delle preparazioni base utilissime per dare un tocco originale ad ogni preparazione come l'aceto di mele ai lamponi, al miele, alle fragole e al dragoncello; l'aceto balsamico al miele; l'olio al basilico e alla vaniglia; la salsa ungherese alle ciliegie e il guazzetto di rucola.
Altro elemento de
l piatto che vi presento oggi sono le alici, tra i pesci più salutari e benefici oltre che tra quelli più a buon mercato ed a chilometri zero, quanto meno dalle mie parti. Qui il discorso per me è un po' diverso perché io di questi salutari pesci faccio uno scarso utilizzo visto che la mia dolce metà non li gradisce molto. Tuttavia c'è n modo in cui davvero mi fanno impazzire le "povere" alici, marinate ne mangerei quintali e poi in questo periodo si preparano davvero con tanta facilità non dovendo neppure accendere i fornelli.
Nel libro a cura di Andrea Zanfi e Franco Andaloro Sardine e Acciughe di Sicilia edito da Salvietti e Barabuffi si parte dal mito delle stelle trasformate in pesci  per scoprire tutto ma proprio tutto  di questi lucenti e blu abitanti del mare.Attraverso fotografie, racconti, tradizioni e  ricette d'autore per tutti i gusti vediamo sardine e alici svincolate dal ruolo a cui sono state relegate negli ultimi decenni per tornare ad essere protagoniste del mare e di quel dinamismo che oggi contraddistingue e anima il mondo della ristorazione in Sicilia. Restiamo affascinati ed avvinti tra le pagine di questo libro come ci ha abituato Zanfi con i suoi dettagliati e puntuali lavori.
Entrambi i libri in un periodo in cui la voglia di cucinare è poca hanno compiuto il miracolo dandomi nuovi stimoli ed ispirazioni per piatti anche belli da vedere.
Così  partendo dalle alici marinate, che come già dicevo adoro, ho costruito un accostamento con la frutta che mi ha davvero soddisfatta. Ho arricchito il piatto con i fiorellini di basilico, si proprio quelli che nascono in cima alle foglie e che fino a ieri scartavo...ho scoperto un mondo.
Insalata di belga, melone e pesca con alici marinate e briciole di frisella
Ingredienti per 4 persone:
500 g di alici
2 limoni
2 fette di melone 
2 cespi di belga
2 pesche tabacchiera ben sode
olio extravergine d'oliva
sale di Cervia
1 ciuffo di basilico con i fiori
1 frisella integrale
tabasco
Deliscare le alici e dopo averle abbattute il freezer (io le lascio 2-3 giorni) marinarle con sale e succo di limone finché cambiano colore (ci vorrà qualche ora). Scolare il liquido e condire con olio. Intanto affettare finemente la belga ridurre a cubetti il melone e a spicchi le pesche. Disporre frutta e verdura sul piatto, aggiungere qualche granello di sale, le alici e altro olio emulsionato con poche gocce di tabasco. Completare con foglie di basilico a striscioline, fiori di basilico e le briciole di frisella integrale.

Le insalate di frutta e le alici

Piatto Ceramiche Maroso, runner Busatti
Oggi parliamo di alimenti che fanno tanto tanto bene alla salute, alla vista ed anche al gusto: la frutta e le alici. 
L'utilizzo della frutta nelle pietanze salate l'ho sempre apprezzato e sperimentato con successo soprattutto nelle insalate, ne ho lasciato prova nel blog nel corso degli anni, ecco perché mi sono esaltata quando ho visto questo libro.
Frutta e fiori in cucina di Antonio Zucco edito da Terra Nuova nella collana i Bioricettari è un bellissimo manuale di ricette fresche, gustose ed originali preparate con la frutta ed i fiori, quelli dei prati ma anche quelli delle erbe aromatiche che tutti abbiamo sul balcone, ricette che l'autore arricchisce anche spesso con germogli per avere ancora più gusto e nutrimento. Più di cento ricette vegetariane e vegane alcune anche senza glutine per valorizzare le varietà di frutta tradizionali nel rispetto della stagionalità. Un libro che è un mondo perché ogni ricetta è solo il punto di partenza per crearne e sperimentarne altre e quando c'è da sperimentare io non  mi lascio pregare affatto. A fine volume anche delle preparazioni base utilissime per dare un tocco originale ad ogni preparazione come l'aceto di mele ai lamponi, al miele, alle fragole e al dragoncello; l'aceto balsamico al miele; l'olio al basilico e alla vaniglia; la salsa ungherese alle ciliegie e il guazzetto di rucola.
Altro elemento de
l piatto che vi presento oggi sono le alici, tra i pesci più salutari e benefici oltre che tra quelli più a buon mercato ed a chilometri zero, quanto meno dalle mie parti. Qui il discorso per me è un po' diverso perché io di questi salutari pesci faccio uno scarso utilizzo visto che la mia dolce metà non li gradisce molto. Tuttavia c'è n modo in cui davvero mi fanno impazzire le "povere" alici, marinate ne mangerei quintali e poi in questo periodo si preparano davvero con tanta facilità non dovendo neppure accendere i fornelli.
Nel libro a cura di Andrea Zanfi e Franco Andaloro Sardine e Acciughe di Sicilia edito da Salvietti e Barabuffi si parte dal mito delle stelle trasformate in pesci  per scoprire tutto ma proprio tutto  di questi lucenti e blu abitanti del mare.Attraverso fotografie, racconti, tradizioni e  ricette d'autore per tutti i gusti vediamo sardine e alici svincolate dal ruolo a cui sono state relegate negli ultimi decenni per tornare ad essere protagoniste del mare e di quel dinamismo che oggi contraddistingue e anima il mondo della ristorazione in Sicilia. Restiamo affascinati ed avvinti tra le pagine di questo libro come ci ha abituato Zanfi con i suoi dettagliati e puntuali lavori.
Entrambi i libri in un periodo in cui la voglia di cucinare è poca hanno compiuto il miracolo dandomi nuovi stimoli ed ispirazioni per piatti anche belli da vedere.
Così  partendo dalle alici marinate, che come già dicevo adoro, ho costruito un accostamento con la frutta che mi ha davvero soddisfatta. Ho arricchito il piatto con i fiorellini di basilico, si proprio quelli che nascono in cima alle foglie e che fino a ieri scartavo...ho scoperto un mondo.
Insalata di belga, melone e pesca con alici marinate e briciole di frisella
Ingredienti per 4 persone:
500 g di alici
2 limoni
2 fette di melone 
2 cespi di belga
2 pesche tabacchiera ben sode
olio extravergine d'oliva
sale di Cervia
1 ciuffo di basilico con i fiori
1 frisella integrale
tabasco
Deliscare le alici e dopo averle abbattute il freezer (io le lascio 2-3 giorni) marinarle con sale e succo di limone finché cambiano colore (ci vorrà qualche ora). Scolare il liquido e condire con olio. Intanto affettare finemente la belga ridurre a cubetti il melone e a spicchi le pesche. Disporre frutta e verdura sul piatto, aggiungere qualche granello di sale, le alici e altro olio emulsionato con poche gocce di tabasco. Completare con foglie di basilico a striscioline, fiori di basilico e le briciole di frisella integrale.

2016-04-12

Lenticchie beluga con insalata di pesce aromatica

Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Il lavoro in questo periodo mi sta lasciando così poco tempo che arrivo a sera stremata ed anche se mi dispiace ammetterlo anche con me stessa non trovo neppure la forza di aprire questo mio amato spazio virtuale per arricchirlo con le mie ultime esperienze gustative.
In testa mi frulla sempre qualcosa e questo è un segnale positivo però, sempre con più difficoltà riesco a trasformare il pensiero in azione.
Tuttavia se pure il tempo è poco difficilmente a casa mia ci si siede davanti a un piatto di bistecca ed insalata buttata lì alla bell'e meglio. Ci sono cose che purtroppo, o per fortuna, sono innate e anche nella cucina quotidiana mi piace dare un po' di estro.
L'insalata che vi presento oggi nasce dal desiderio di dare un accostamento fresco alle lenticchie beluga Schioppi, le lenticchie nere così chiamate per la loro somiglianza nell'aspetto con il caviale.
 Un piatto fresco visivamente oltre che nel gusto, perfetto per la stagione cui andiamo incontro e senza alcuna difficoltà di realizzazione. In abbinamento ho scelto uno Chardonnay Petrucco Vini
Lenticchie beluga con insalata di pesce aromatica
Ingredienti per 4 persone:
200 g di lenticchie beluga secche
600 g di gamberetti freschi
600 g di calamari freschi
1 spicchio d'aglio
1 limone non trattato
4 pomodori
1 mazzetto di timo
vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale
Lessare le lenticchie fino a farle diventare tenere ma non disfatte, salare e dopo averle scolate condirle con olio e il succo di mezzo limone.
Sgusciare i gamberetti, pulire i calamari e tagliarli a rondelle, condire con il succo di limone restante, una spruzzata di vino, del timo, mezzo spicchio d'aglio, olio e sale. Cuocere al microonde in un tegame coperto per pochi minuti (4-5) verificare la cottura mescolare e infornare ancora per qualche minuto, sono pronti quando cambiano colore e consistenza. Con questo tipo di cottura il pesce rimane tenerissimo. Intanto pelare i pomodori e tagliarli a filetti, condire con olio, sale, timo, aglio e la scorza del limone. Disporre le lenticchie a cerchio nel piatto, aggiungere al centro il pesce scolato dal liquido di cottura e completare con i filetti di pomodoro e un filo d'olio.


Lenticchie beluga con insalata di pesce aromatica

Piatto Ceramiche De Simone, canovaccio Busatti
Il lavoro in questo periodo mi sta lasciando così poco tempo che arrivo a sera stremata ed anche se mi dispiace ammetterlo anche con me stessa non trovo neppure la forza di aprire questo mio amato spazio virtuale per arricchirlo con le mie ultime esperienze gustative.
In testa mi frulla sempre qualcosa e questo è un segnale positivo però, sempre con più difficoltà riesco a trasformare il pensiero in azione.
Tuttavia se pure il tempo è poco difficilmente a casa mia ci si siede davanti a un piatto di bistecca ed insalata buttata lì alla bell'e meglio. Ci sono cose che purtroppo, o per fortuna, sono innate e anche nella cucina quotidiana mi piace dare un po' di estro.
L'insalata che vi presento oggi nasce dal desiderio di dare un accostamento fresco alle lenticchie beluga Schioppi, le lenticchie nere così chiamate per la loro somiglianza nell'aspetto con il caviale.
 Un piatto fresco visivamente oltre che nel gusto, perfetto per la stagione cui andiamo incontro e senza alcuna difficoltà di realizzazione. In abbinamento ho scelto uno Chardonnay Petrucco Vini
Lenticchie beluga con insalata di pesce aromatica
Ingredienti per 4 persone:
200 g di lenticchie beluga secche
600 g di gamberetti freschi
600 g di calamari freschi
1 spicchio d'aglio
1 limone non trattato
4 pomodori
1 mazzetto di timo
vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale
Lessare le lenticchie fino a farle diventare tenere ma non disfatte, salare e dopo averle scolate condirle con olio e il succo di mezzo limone.
Sgusciare i gamberetti, pulire i calamari e tagliarli a rondelle, condire con il succo di limone restante, una spruzzata di vino, del timo, mezzo spicchio d'aglio, olio e sale. Cuocere al microonde in un tegame coperto per pochi minuti (4-5) verificare la cottura mescolare e infornare ancora per qualche minuto, sono pronti quando cambiano colore e consistenza. Con questo tipo di cottura il pesce rimane tenerissimo. Intanto pelare i pomodori e tagliarli a filetti, condire con olio, sale, timo, aglio e la scorza del limone. Disporre le lenticchie a cerchio nel piatto, aggiungere al centro il pesce scolato dal liquido di cottura e completare con i filetti di pomodoro e un filo d'olio.


2016-02-23

Giardino mediterraneo

Piatto Ceramiche De Simone, forchetta Mori Italian Factory, vaso Weck MCM Emballages
Pesce azzurro, fagioli poverelli di Mormanno, rosmarino, scorza di limone, olio extravergine d'oliva e una deliziosa crema di olive taggiasche con acciughe e capperi ecco gli elementi di questo profumatissimo piatto che mi fa pensare ad un giardino mediterraneo.
In Calabria ho reperito i buoni sgombri pescati nel nostro mare, i fagioli della nostra terra, il rosmarino e i limoni del mio giardino ma per l'olio, anche se noi ne abbiamo di altissima qualità, e per la favolosa crema di olive taggiasche profumata di capperi e acciughe me ne sono andata fino in Liguria e questo perché per i miei piatti mi piace attingere alle prelibatezze diffuse su tutto il nostro territorio.

Mi sono fermata ad Albenga, nella Riviera Ligure di Ponente, presso l’Antico Frantoio Sommariva. Da oltre cento anni il frantoio produce l’olio extra vergine di oliva “mosto” a freddo e tutte le specialità della vecchia cucina ligure. L'azienda Sommariva Tradizione Agricola è ancora quella fondata nel 1915 da Domenico Sommariva; negli anni è stata ampliata, rinnovata ma le radici sono sempre le stesse. A fianco all'azienda agricola i cui terreni sono coltivati seguendo le procedure di coltivazione biologica è sorto il frantoio dove avviene ancora parte della lavorazione delle olive ed è possibile acquistare i prodotti, tutti sani e genuini, molti dei quali con certificazione biologica, prodotti nell'annesso laboratorio aziendale.
Presso l'azienda è possibile visitare anche il museo "Civiltà dell' Olivo" dove è racchiusa tutta la storia della tradizione agricola ligure e in cui la famiglia Sommariva ospita artisti e mostre.
Se la Liguria è tra i vostri obiettivi ricordate che questa settimana è in edicola con La Gazzetta dello Sport il numero 24 di Le ricette di Unti e bisunti raccontate da Chef Rubio che dal n. 21 sta affrontando un affascinante viaggio tra la cucina regionale italiana. In questo numero Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, davvero da non perdere.
Per il vino da abbinare al mio piatto sono tornata invece in Friuli ed ho scelto un Sauvignon dell'Azienda Petrucco, un vino da pesce pregiato che ho trovato particolarmente adatto per esaltare e nobilitare gli ingredienti poveri del mio piatto.

Con un piatto così vivere fino a cento anni diventa davvero facile e se il vostro intento è proprio quello di coccolarvi a tavola con piatti sani che favoriscano la longevità vi consiglio di attingere ai suggerimenti del dott. Roberto Antonio Bianchi e alle ricette di Catalina Muraru racchiuse nel libro edito da Macro Ricette per Vivere sani fino a cento anni. Un ritorno alla sana alimentazione mediterranea per mantenersi in salute. E' dimostrato infatti che consumare cibi vegetali – insieme a una sana e regolare attività fisica – rappresenta un fattore di protezione decisamente superiore a qualsiasi altro alimento, qualsiasi farmaco o qualsiasi innovazione tecnocratica.
L'alimentazione mediterranea è costituita al 90% da alimenti vegetali, ottenuti secondo il metodo della coltivazione biologica. In questo libro ci viene insegnato come sostituire in modo semplice la stragrande maggioranza di alimenti di origine animale con cibi prettamente vegetali.

Giardino mediterraneo
Ingredienti per 4 persone:
1 tazza di fagioli della qualità "Poverello di Mormanno" secchi (in mancanza zolfini o tondini)
1 kg di sgombri
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
olio extravergine d'oliva
1 limone
vino bianco secco
sale
crema di olive taggiasche con capperi ecciughe

Dopo l'ammollo necessario lessare i fagioli con aglio e rosmarino. Salare a fine cottura. Pulire gli sgombri condirli con qualche fettina di limone, una spruzzata di vino rosmarino e olio, avvolgerli in carta forno e cuocere in forno caldo per 10-15 minuti al massimo. Condire i fagioli con un filo d'olio e suddividerli nelle ciotole o nei barattoli, disporvi sopra qualche goccia di crema d'olive e i pesci sfilettati con il sughetto di cottura, completare con ancora un filo d'olio, una grattugiata di scorza di limone e un rametto di rosmarino. Il vostro giardino è pronto da servire.

Giardino mediterraneo

Piatto Ceramiche De Simone, forchetta Mori Italian Factory, vaso Weck MCM Emballages
Pesce azzurro, fagioli poverelli di Mormanno, rosmarino, scorza di limone, olio extravergine d'oliva e una deliziosa crema di olive taggiasche con acciughe e capperi ecco gli elementi di questo profumatissimo piatto che mi fa pensare ad un giardino mediterraneo.
In Calabria ho reperito i buoni sgombri pescati nel nostro mare, i fagioli della nostra terra, il rosmarino e i limoni del mio giardino ma per l'olio, anche se noi ne abbiamo di altissima qualità, e per la favolosa crema di olive taggiasche profumata di capperi e acciughe me ne sono andata fino in Liguria e questo perché per i miei piatti mi piace attingere alle prelibatezze diffuse su tutto il nostro territorio.

Mi sono fermata ad Albenga, nella Riviera Ligure di Ponente, presso l’Antico Frantoio Sommariva. Da oltre cento anni il frantoio produce l’olio extra vergine di oliva “mosto” a freddo e tutte le specialità della vecchia cucina ligure. L'azienda Sommariva Tradizione Agricola è ancora quella fondata nel 1915 da Domenico Sommariva; negli anni è stata ampliata, rinnovata ma le radici sono sempre le stesse. A fianco all'azienda agricola i cui terreni sono coltivati seguendo le procedure di coltivazione biologica è sorto il frantoio dove avviene ancora parte della lavorazione delle olive ed è possibile acquistare i prodotti, tutti sani e genuini, molti dei quali con certificazione biologica, prodotti nell'annesso laboratorio aziendale.
Presso l'azienda è possibile visitare anche il museo "Civiltà dell' Olivo" dove è racchiusa tutta la storia della tradizione agricola ligure e in cui la famiglia Sommariva ospita artisti e mostre.
Se la Liguria è tra i vostri obiettivi ricordate che questa settimana è in edicola con La Gazzetta dello Sport il numero 24 di Le ricette di Unti e bisunti raccontate da Chef Rubio che dal n. 21 sta affrontando un affascinante viaggio tra la cucina regionale italiana. In questo numero Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, davvero da non perdere.
Per il vino da abbinare al mio piatto sono tornata invece in Friuli ed ho scelto un Sauvignon dell'Azienda Petrucco, un vino da pesce pregiato che ho trovato particolarmente adatto per esaltare e nobilitare gli ingredienti poveri del mio piatto.

Con un piatto così vivere fino a cento anni diventa davvero facile e se il vostro intento è proprio quello di coccolarvi a tavola con piatti sani che favoriscano la longevità vi consiglio di attingere ai suggerimenti del dott. Roberto Antonio Bianchi e alle ricette di Catalina Muraru racchiuse nel libro edito da Macro Ricette per Vivere sani fino a cento anni. Un ritorno alla sana alimentazione mediterranea per mantenersi in salute. E' dimostrato infatti che consumare cibi vegetali – insieme a una sana e regolare attività fisica – rappresenta un fattore di protezione decisamente superiore a qualsiasi altro alimento, qualsiasi farmaco o qualsiasi innovazione tecnocratica.
L'alimentazione mediterranea è costituita al 90% da alimenti vegetali, ottenuti secondo il metodo della coltivazione biologica. In questo libro ci viene insegnato come sostituire in modo semplice la stragrande maggioranza di alimenti di origine animale con cibi prettamente vegetali.

Giardino mediterraneo
Ingredienti per 4 persone:
1 tazza di fagioli della qualità "Poverello di Mormanno" secchi (in mancanza zolfini o tondini)
1 kg di sgombri
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
olio extravergine d'oliva
1 limone
vino bianco secco
sale
crema di olive taggiasche con capperi ecciughe

Dopo l'ammollo necessario lessare i fagioli con aglio e rosmarino. Salare a fine cottura. Pulire gli sgombri condirli con qualche fettina di limone, una spruzzata di vino rosmarino e olio, avvolgerli in carta forno e cuocere in forno caldo per 10-15 minuti al massimo. Condire i fagioli con un filo d'olio e suddividerli nelle ciotole o nei barattoli, disporvi sopra qualche goccia di crema d'olive e i pesci sfilettati con il sughetto di cottura, completare con ancora un filo d'olio, una grattugiata di scorza di limone e un rametto di rosmarino. Il vostro giardino è pronto da servire.

2016-02-19

Rana pescatrice lardellata con verza saporita

Lardellate gente lardellate...e si quella righina di pancetta attorno al pesce cambia tutto così come l'acciughina e lo spicchietto d'aglio con cui ho saltato le mie verze a dimostrazione di come un piatto di per se molto semplice e veloce da preparare può diventare un'esplosione di sapore. Sono i piccoli accorgimenti che rendono un pranzo speciale e così per il vino scelto in abbinamento al piatto ho dovuto ancora una volta fare un salto in Friuli la patria dei bianchi. 
Mi sono fermata all'azienda Petrucco, nel cuore della zona D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli, ed ho scelto il loro Friulano per esaltare il mio piatto. 
I Colli Orientali del Friuli sono terrazzamenti dolci e assolati, ideali per la viticoltura, praticata in queste zone da tempi antichissimi. Si tratta di terreni sono di origine eocenica, costituiti soprattutto da argille stratificate e marne calcaree, un terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite in quanto ricchissimo di sali minerali e microelementi.
La proprietà si estende su un'area di 35 ettari, di cui 20 coltivati a vite, con una produzione di circa 80.000 bottiglie l'anno, a seguito di una resa per ettaro volutamente contenuta, che fa della qualità l'obiettivo principe.
I vini Petrucco sono il risultato dell'obiettivo dell'azienda, l'alta qualità di ciò che si produce. Sono vini concepiti esclusivamente in purezza, chiara espressione della terra in cui nascono e dal felice connubio di antica sapienza e moderna tecnologia come loro stessi ci tengono a dire.
Il Friulano vino simbolo del Friuli, si tratta di un vino particolarmente asciutto e armonico che ha trovato il giusto matrimonio con questo mio piatto.
Rana pescatrice lardellata con verza saporita
Ingredienti per 4 persone:
2 filetti di rana pescatrice (400 g c.a.)
12 fettine sottili di pancetta
1/2 cespo di verza
olio extravergine d'oliva
2 filetti d'acciuga
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
Tagliare i filetti in sei tocchetti ciascuno, avvolgerli nella ognuno in una fettina di pancetta. Tagliare a listerelle la verza e stufarla in padella con l'aglio e l'acciuga, aggiungere acqua per portare a cottura, salare e pepare. Saltare gli involtini in padella con un filo d'olio e sfumarli con il vino, servirli caldi con la verza.

Rana pescatrice lardellata con verza saporita

Lardellate gente lardellate...e si quella righina di pancetta attorno al pesce cambia tutto così come l'acciughina e lo spicchietto d'aglio con cui ho saltato le mie verze a dimostrazione di come un piatto di per se molto semplice e veloce da preparare può diventare un'esplosione di sapore. Sono i piccoli accorgimenti che rendono un pranzo speciale e così per il vino scelto in abbinamento al piatto ho dovuto ancora una volta fare un salto in Friuli la patria dei bianchi. 
Mi sono fermata all'azienda Petrucco, nel cuore della zona D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli, ed ho scelto il loro Friulano per esaltare il mio piatto. 
I Colli Orientali del Friuli sono terrazzamenti dolci e assolati, ideali per la viticoltura, praticata in queste zone da tempi antichissimi. Si tratta di terreni sono di origine eocenica, costituiti soprattutto da argille stratificate e marne calcaree, un terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite in quanto ricchissimo di sali minerali e microelementi.
La proprietà si estende su un'area di 35 ettari, di cui 20 coltivati a vite, con una produzione di circa 80.000 bottiglie l'anno, a seguito di una resa per ettaro volutamente contenuta, che fa della qualità l'obiettivo principe.
I vini Petrucco sono il risultato dell'obiettivo dell'azienda, l'alta qualità di ciò che si produce. Sono vini concepiti esclusivamente in purezza, chiara espressione della terra in cui nascono e dal felice connubio di antica sapienza e moderna tecnologia come loro stessi ci tengono a dire.
Il Friulano vino simbolo del Friuli, si tratta di un vino particolarmente asciutto e armonico che ha trovato il giusto matrimonio con questo mio piatto.
Rana pescatrice lardellata con verza saporita
Ingredienti per 4 persone:
2 filetti di rana pescatrice (400 g c.a.)
12 fettine sottili di pancetta
1/2 cespo di verza
olio extravergine d'oliva
2 filetti d'acciuga
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
Tagliare i filetti in sei tocchetti ciascuno, avvolgerli nella ognuno in una fettina di pancetta. Tagliare a listerelle la verza e stufarla in padella con l'aglio e l'acciuga, aggiungere acqua per portare a cottura, salare e pepare. Saltare gli involtini in padella con un filo d'olio e sfumarli con il vino, servirli caldi con la verza.

2016-01-12

Le cucine del ricordo e la mia spigola impazzita

Piatto Ceramiche De Simone
A volte la cucina è necessita ma molto spesso è invece ricordo, amore, passione che viene da lontano e ognuno di noi, sono certa, sarebbe in grado di raccontare qualcosa di originale magari legato alla cucina o alle cucine della propria infanzia. Molti li hanno scritti questi ricordi, facendone anche dei ricettari e io trovo che questi libri in cui si parla di vita vissuta valgano molto più di un romanzo avventuroso e spesso attingere ai ricordi altrui ci porta a fare un viaggio interiore anche in noi stessi scavando nel profondo e traendone magari ricordi che si credevano persi per sempre. 
Ci prova Barbieri a raccontarci le cucine della sua vita in Via Emilia Via da Casa edito da Rizzoli e mi sono divertita molto a leggerlo sempre più incuriosita pagina dopo pagina, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Maria Cremonini ed alle fotografie che lo arricchiscono.
Dall’infanzia emiliana ai viaggi intorno al mondo fino al successo in tv: un’autobiografia per ricette e racconti di uno chef senza frontiere. “Cucinare per gli altri è un’emozione, significa farli entrare nella tua intimità: ai fornelli bisogna potersi sentire completamente a proprio agio". Le ricette che Bruno Barbieri ci mette a disposizione in questo libro sono le più significative della sua vita ma allo stesso tempo sono alla portata di tutti per preparare piatti davvero speciali. 
Per Contrasto Books è uscito  Storie in cucina  Ricordi, racconti e ricette di Caterina Stiffoni con fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin che immortalando fornelli, tavole imbandite e cibo conferiscono al libro il fascino di altri tempi.
Dalle vecchie cucine di famiglia alle ricette in tempo di guerra, dalla Parigi dei grandi chef alle medine del Marocco fino ai palazzi indiani: 40 storie, oltre 80 ricette e 10 menu raccontano la passione dell'autrice per la cucina. Un libro articolato come un lungo viaggio alla scoperta di nuovi sapori, dove ogni luogo diventa ancora più indimenticabile se legato a un piatto o a una ricetta speciale, oppure a fantasie e piccoli racconti ispirati al cibo. In tutto ciò l'autrice ha trovato spazio per  un prezioso manuale che raccoglie e suddivide le ricette in antipasti, primi piatti, secondi, contorni e dolci e propone 10 semplici e versatili menu tematici.
Invece Laura Bolgeri in La memoria del gusto Conversazioni sull'impronta del cibo edito da Cinquesensi ci racconta i ricordi culinari di cinquanta personaggi famosi, mettendoli insieme quasi come fossero davvero a tavola a raccontare di sé senza barriere di tempo e di spazio. Per capire la bellezza di questo libro vi trascrivo un estratto della prefazione di Antonio Bozzo che meglio non lo poteva spiegare:
"Facciamo finta di avere una bacchetta magica, o molta fantasia, e immaginiamo una grande tavolata di una cinquantina di persone, anzi di una cinquantina di personaggi. Non teniamo conto degli inganni del tempo: alla nostra tavola gigante saranno seduti uomini che mai hanno mangiato insieme, ce ne saranno addirittura alcuni che questa vita di gioie e dolori l’hanno già lasciata. Non importa, all’immaginazione la realtà fa un baffo. Eccoli tutti seduti, con lo sguardo felice: ognuno sta per assaporare il suo piatto della memoria, il cibo che ha lasciato dentro lo spirito un calco, un gusto che a ricordarlo, a riportarlo alla bocca, riaccende una storia personale, per tutti unica anche se qualche volta tipica di un periodo storico e di una parte d’Italia". Credo di aver acceso la vostra curiosità abbastanza.
Ora passiamo a un mio piatto, uno dei tanti che al momento di degustarlo ha riportato alla mia memoria ricordi sopiti. le zuppe della mia infanzia erano così semplici e assai gustose e non mancava mai un bel crostone di pane, magari abbrustolito al fuoco del camino.
In questo caso è una spigola all'acqua pazza un po' modificata ed arricchita ecco perché l'ho chiamata la spigola impazzita.
La spigola impazzita
Ingredienti per 4 persone:
2 spigole da 1/2 Kg circa
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di vino
2 patate
2 pomodori
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva
20 olive
1 rametto d'origano
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
pane casereccio raffermo
In una capace padella versare il vino, due bicchieri di acqua, lo spicchio d'aglio schiacciato, un filo d'olio, i gambi di prezzemolo, il rametto di origano, le patate pelate a fette e i pomodori pelati e tagliati a pezzetti, portare a bollore e unire i pesci eviscerati e desquamati. A metà cottura unire le olive e i capperi e completare la cottura, Pulire i pesci dalle lische ricavandone solo la polpa, suddividerla nei piatti e unire anche il resto del fondo, completare con prezzemolo tritato e pane raffermo bruschettato.

Le cucine del ricordo e la mia spigola impazzita

Piatto Ceramiche De Simone
A volte la cucina è necessita ma molto spesso è invece ricordo, amore, passione che viene da lontano e ognuno di noi, sono certa, sarebbe in grado di raccontare qualcosa di originale magari legato alla cucina o alle cucine della propria infanzia. Molti li hanno scritti questi ricordi, facendone anche dei ricettari e io trovo che questi libri in cui si parla di vita vissuta valgano molto più di un romanzo avventuroso e spesso attingere ai ricordi altrui ci porta a fare un viaggio interiore anche in noi stessi scavando nel profondo e traendone magari ricordi che si credevano persi per sempre. 
Ci prova Barbieri a raccontarci le cucine della sua vita in Via Emilia Via da Casa edito da Rizzoli e mi sono divertita molto a leggerlo sempre più incuriosita pagina dopo pagina, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Maria Cremonini ed alle fotografie che lo arricchiscono.
Dall’infanzia emiliana ai viaggi intorno al mondo fino al successo in tv: un’autobiografia per ricette e racconti di uno chef senza frontiere. “Cucinare per gli altri è un’emozione, significa farli entrare nella tua intimità: ai fornelli bisogna potersi sentire completamente a proprio agio". Le ricette che Bruno Barbieri ci mette a disposizione in questo libro sono le più significative della sua vita ma allo stesso tempo sono alla portata di tutti per preparare piatti davvero speciali. 
Per Contrasto Books è uscito  Storie in cucina  Ricordi, racconti e ricette di Caterina Stiffoni con fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin che immortalando fornelli, tavole imbandite e cibo conferiscono al libro il fascino di altri tempi.
Dalle vecchie cucine di famiglia alle ricette in tempo di guerra, dalla Parigi dei grandi chef alle medine del Marocco fino ai palazzi indiani: 40 storie, oltre 80 ricette e 10 menu raccontano la passione dell'autrice per la cucina. Un libro articolato come un lungo viaggio alla scoperta di nuovi sapori, dove ogni luogo diventa ancora più indimenticabile se legato a un piatto o a una ricetta speciale, oppure a fantasie e piccoli racconti ispirati al cibo. In tutto ciò l'autrice ha trovato spazio per  un prezioso manuale che raccoglie e suddivide le ricette in antipasti, primi piatti, secondi, contorni e dolci e propone 10 semplici e versatili menu tematici.
Invece Laura Bolgeri in La memoria del gusto Conversazioni sull'impronta del cibo edito da Cinquesensi ci racconta i ricordi culinari di cinquanta personaggi famosi, mettendoli insieme quasi come fossero davvero a tavola a raccontare di sé senza barriere di tempo e di spazio. Per capire la bellezza di questo libro vi trascrivo un estratto della prefazione di Antonio Bozzo che meglio non lo poteva spiegare:
"Facciamo finta di avere una bacchetta magica, o molta fantasia, e immaginiamo una grande tavolata di una cinquantina di persone, anzi di una cinquantina di personaggi. Non teniamo conto degli inganni del tempo: alla nostra tavola gigante saranno seduti uomini che mai hanno mangiato insieme, ce ne saranno addirittura alcuni che questa vita di gioie e dolori l’hanno già lasciata. Non importa, all’immaginazione la realtà fa un baffo. Eccoli tutti seduti, con lo sguardo felice: ognuno sta per assaporare il suo piatto della memoria, il cibo che ha lasciato dentro lo spirito un calco, un gusto che a ricordarlo, a riportarlo alla bocca, riaccende una storia personale, per tutti unica anche se qualche volta tipica di un periodo storico e di una parte d’Italia". Credo di aver acceso la vostra curiosità abbastanza.
Ora passiamo a un mio piatto, uno dei tanti che al momento di degustarlo ha riportato alla mia memoria ricordi sopiti. le zuppe della mia infanzia erano così semplici e assai gustose e non mancava mai un bel crostone di pane, magari abbrustolito al fuoco del camino.
In questo caso è una spigola all'acqua pazza un po' modificata ed arricchita ecco perché l'ho chiamata la spigola impazzita.
La spigola impazzita
Ingredienti per 4 persone:
2 spigole da 1/2 Kg circa
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di vino
2 patate
2 pomodori
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva
20 olive
1 rametto d'origano
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino
pane casereccio raffermo
In una capace padella versare il vino, due bicchieri di acqua, lo spicchio d'aglio schiacciato, un filo d'olio, i gambi di prezzemolo, il rametto di origano, le patate pelate a fette e i pomodori pelati e tagliati a pezzetti, portare a bollore e unire i pesci eviscerati e desquamati. A metà cottura unire le olive e i capperi e completare la cottura, Pulire i pesci dalle lische ricavandone solo la polpa, suddividerla nei piatti e unire anche il resto del fondo, completare con prezzemolo tritato e pane raffermo bruschettato.

2015-12-30

Cestino di pane all'orzo e semi di lino con insalata di mare e terra

Ed è arrivato pure Capodanno...Natale sembrava andato bene, vigilia e pranzo in pompa magna ma poi quel virus intestinale che mi ha colpita nel pomeriggio di Natale davvero non me lo sarei mai aspettato. Abbiamo superato anche questa e più carichi che mai ci diamo da fare per la cena più succulenta dell'anno: il cenone di San Silvestro. Sapete quanto io adori mangiare fuori ma a Capodanno proprio cerco di evitare la pazza folla, mi piace di più uscire per un dopocena anziché ritrovarmi ad un banchetto stile matrimonio a trascorrere ore e ore insieme a sconosciuti.
Le idee per le pietanze da portare in tavola come al solito non mancano, nulla di complicato ovviamente perché nessun senso avrebbe stare troppe ore sepolti in cucina arrivando poi distrutti alla sera senza neppure la forza di godersi la propria fatica.
Vi propongo un antipasto in cestino ma invece dei classici cestini di parmigiano ripieni delle scodelle di pane con farina di orzo e semi di lino in cui servire una fresca insalata di pesce con fagioli piattelli, rucola, pomodoro e scorza di limone. Non cercate pesci particolari o di esotiche provenienze, comprate quello che trovate sempre dal vostro pescivendolo di fiducia, niente gamberoni ma gamberetti del mediterraneo, qualche cozza e dei calamari che si trovano di stagione e a buon mercato ecco quello che ho utilizzato io. 
Cestino di pane all'orzo e semi di lino con insalata di mare e terra
Ingredienti per 8 persone
Per il pane:
200 g di farina di orzo*
200 g di farina di frumento 0
250 ml di acqua
1 cucchiaio colmo di lievito madre secco
2 cucchiai di semi di lino
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di sale
Per l'insalata:
1 Kg di cozze fresche
1 Kg di calamari
1 Kg di gamberetti
1 tazza di fagioli piattelli lessati
5 pomodori o 8 pomodorini
1 mazzetto di rucola
1 limone non trattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe bianco
Preparare l'impasto del pane mescolando le farine, i semi, il sale, il lievito e aggiungendo olio e acqua. Lasciar lievitare l'impasto al raddoppio e poi dividerlo in otto porzioni. Stenderlo sottile e rivestirvi otto ciotoline capovolte e coperte di carta forno. infornare in forno caldissimo fino a che prenderanno colore. Lasciar raffreddare e capovolgere le scodelle togliendo la carta forno.
Intanto pulire ed aprire le cozze sul fuoco, levare i gusci e tenerle da parte, sgusciare i gamberi e pulire i calamari. Cuocere entrambi a vapore. Aggiungere al pesce, i fagioli, i pomodori privati della pelle e ridotti a cubetti e la rucola spezzettata. Condire con la scorza grattugiata del limone, il succo di mezzo limone, olio, sale e pepe. Servire l'insalata nelle scodelle di pane.
*Farina di orzo e farina 0 sono quelle di Plurimix-Point