2010-08-31

Vermicelli al pesto mediterraneo

Se il Roast beef mediterraneo è stato il mio piatto dell'estate, non di meno lo è stato il primo di cui voglio parlarvi oggi che, non a caso, ho chiamato pesto mediterraneo. Una ricetta semplice che si conserva per più giorni in frigo, può esser facilmente trasportata e si presta ad esser consumata da un gran numero di commensali, una preparazione da effettuare quando si ha tempo e da utilizzare successivamente per le ospitate improvvise tanto frequenti in estate. La ricetta prevede l'impiego dei pomodorini secchi che in questo periodo, approfittando ancora del sole e dell'abbondanza di pomodori in circolazione, potete realizzare da voi ma che qualora non abbiate tempo potete trovare facilmente al supermercato, ottimi i pomodori secchi di Noberasco, italiani e biologici, sempre morbidi e pronti all'uso senza aggiunta di olio per la conservazione che avviene in comodi sacchetti sottovuoto. I pinoli che ho usato sono invece -nemmeno a dirlo- sempre di Noberasco confezionati anche in comodi sacchetti a 150 g ideali per chi come me ne vuole sempre una buona scorta a portata di mano.
Come accennavo la preparazione permette il trasporto, quindi anche in caso voi abbiate in programma, e torno sull'argomento del post precedente, una piccola crociera in barca potete preparlo in anticipo e portarlo in navigazione, come suggerisce di fare con diverse preparazioni Cucina in barca il libro di Marina Cecchetti e Barbara Donà per Hoepli editore che, in qualità rispettivamente di nutrizionista e dirigente medico oltre che skipper appassionate e ottime cuoche, ci insegnano ad organizzare in modo intelligente la cambusa di modo che oltre che sfiziosa l'alimentazione in barca risulti anche sana e nutriente. Il volume si distinge dai precedenti citati per il taglio prettamente manualistico e per l'utilissima sezione dedicata ai consigli sulla salute in barca. Penserete che quella della barca sia diventata per me una fissazione e forse tutti i torti non avete, comunque sia ritengo che ogni argomento vada analizzato da diverse angolazioni per capire se effettivamente ne siamo o meno interessati ed io sto studiando l'argomento "barca" con notevole interesse e poi le oltre 150 ricette raccolte nel libro sono ideali per gustarsi ovviamente la navigazione a tavola ma non sono da meno per sentire anche a casa il profumo del mare e della cambusa.
Ma torniamo alla realtà...e al nostro buon primo al pesto.
Vermicelli al pesto mediterraneo
Ingredienti per 4 persone:
400 g di vermicelli
10 mezzi pomodori secchi
un ciuffo di basilico (10-12 foglie)
3 cucchiai di pinoli
3 cucchiai di formaggio grana grattugiato
3 cucchiai di ricotta fresca
1/2 spicchio d'aglio
6-7 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Lessare i vermicelli e intanto frullare insieme tutti gli ingredienti per il pesto, condire la pasta con il pesto aggiungendo se del caso qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

Vermicelli al pesto mediterraneo

Se il Roast beef mediterraneo è stato il mio piatto dell'estate, non di meno lo è stato il primo di cui voglio parlarvi oggi che, non a caso, ho chiamato pesto mediterraneo. Una ricetta semplice che si conserva per più giorni in frigo, può esser facilmente trasportata e si presta ad esser consumata da un gran numero di commensali, una preparazione da effettuare quando si ha tempo e da utilizzare successivamente per le ospitate improvvise tanto frequenti in estate. La ricetta prevede l'impiego dei pomodorini secchi che in questo periodo, approfittando ancora del sole e dell'abbondanza di pomodori in circolazione, potete realizzare da voi ma che qualora non abbiate tempo potete trovare facilmente al supermercato, ottimi i pomodori secchi di Noberasco, italiani e biologici, sempre morbidi e pronti all'uso senza aggiunta di olio per la conservazione che avviene in comodi sacchetti sottovuoto. I pinoli che ho usato sono invece -nemmeno a dirlo- sempre di Noberasco confezionati anche in comodi sacchetti a 150 g ideali per chi come me ne vuole sempre una buona scorta a portata di mano.
Come accennavo la preparazione permette il trasporto, quindi anche in caso voi abbiate in programma, e torno sull'argomento del post precedente, una piccola crociera in barca potete preparlo in anticipo e portarlo in navigazione, come suggerisce di fare con diverse preparazioni Cucina in barca il libro di Marina Cecchetti e Barbara Donà per Hoepli editore che, in qualità rispettivamente di nutrizionista e dirigente medico oltre che skipper appassionate e ottime cuoche, ci insegnano ad organizzare in modo intelligente la cambusa di modo che oltre che sfiziosa l'alimentazione in barca risulti anche sana e nutriente. Il volume si distinge dai precedenti citati per il taglio prettamente manualistico e per l'utilissima sezione dedicata ai consigli sulla salute in barca. Penserete che quella della barca sia diventata per me una fissazione e forse tutti i torti non avete, comunque sia ritengo che ogni argomento vada analizzato da diverse angolazioni per capire se effettivamente ne siamo o meno interessati ed io sto studiando l'argomento "barca" con notevole interesse e poi le oltre 150 ricette raccolte nel libro sono ideali per gustarsi ovviamente la navigazione a tavola ma non sono da meno per sentire anche a casa il profumo del mare e della cambusa.
Ma torniamo alla realtà...e al nostro buon primo al pesto.
Vermicelli al pesto mediterraneo
Ingredienti per 4 persone:
400 g di vermicelli
10 mezzi pomodori secchi
un ciuffo di basilico (10-12 foglie)
3 cucchiai di pinoli
3 cucchiai di formaggio grana grattugiato
3 cucchiai di ricotta fresca
1/2 spicchio d'aglio
6-7 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Lessare i vermicelli e intanto frullare insieme tutti gli ingredienti per il pesto, condire la pasta con il pesto aggiungendo se del caso qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

2010-08-20

Roast beef alla mediterranea

Le vacanze sono terminate quasi per tutti ma c'è chi deve ancora farle o chi, tornato da poco, ha già voglia di ripartire. Io sono nella mia casetta al mare perché con Giulio è difficile organizzare un tipo di vacanza più movimentata. La vicinanza con il mare, che adoro, mi fa venir voglia di perdermi in esso. Sogno, un viaggio a bordo di una barca a vela completamente assorbita dal blu e con la giusta compagnia, senza orari e senza obblighi di etichetta, una vacanza lunga a stretto contatto con la natura in cui rilassarsi e conoscere il mare.
Non è mai troppo tardi per le nuove esperienze e intanto mi sto documentando sulla vita di bordo, ovviamente dal lato culinario ho fatto delle splendide scoperte, chi immagina di mangiare scatolette e un po' di pescato quando se ne ha la disponibilità deve, come ho fatto io, rivedere le proprie idee perchè le moderne imbarcazioni offrono la possibilità di fare a bordo dell'ottima cucina così come a casa.
La Cambusa di Mauro Mancini - Ricette facili per chi naviga a cura di Cesare Peruzzi per Il Tagliamare di Class editori offre 300 ricette, regole e consigli per affrontare con una certa competenza la cucina di bordo. Il libro ha una storia particolare trattandosi di ricette raccolte da Mauro Mancini, esperto navigatore, che perse la vita dopo il naufragio del Surprise nel 1978 dove si era imbarcato con Ambrogio Fogar per un'avventura che ebbe  un tragico esito. Prima di partire Mancini affidò una busta contenente foglietti dattiloscritti all'amico Cesare Peruzzi con preghiera di farne un libro. Dopo trent'anni il "lavoraccio" è stato portato a termine e il volume che ne è venuto fuori merita la nosta attenzione.

Da Il Frangente è stato pubblicato un volume che fa sognare, Skipper & Chef I professionisti del mare in cucina. Racconta i viaggi, le storie e le cucine d 18 skipper italiani che girano il mondo con le loro case galleggianti, un libro di assoluto fascino fatto di vite vissute appieno. Ogni skipper-chef ha raccontato se stesso, la propria barca e tre ricette collaudate in anni di viaggi sul mare. Un ristorante veronese ha riprodotto nel libro una delle ricette di ciascuno rielaborandola a propio modo. Il volume è arricchito da bellissime immagini raccolte dagli autori nei mercati del mondo in cui gli skipper si sono fermati per arricchire la cambusa. Man mano che procedevo con la lettura di questi libri mi prendeva sempre più l'insana voglia di partire per il viaggio della mia vita e chissà che prima o poi...
Intanto metto a punto anch'io qualche ricetta adatta alla vita di mare. Mio marito l'ha definito il mio piatto dell'estate, l'ho preparato diverse volte e con risultati sempre ottimi, è un piatto freddo a base di carne e verdure fresche perché al mare non si mangia solo pesce. Il roast beef freddo, ingrediente principale del piatto, si può preparare  con uno o due giorni di anticipo rispetto alla preparazione. Taglio minimo della carne 1 Kg tanto quella che avanza, se dovesse avanzare, si può preparare in diversi modi.
La carne di manzo si cosparge di sale, pepe e zucchero, si rosola in pentola con un filo d'olio a fiamma vivace rivoltandola da ogni lato. Si adagia poi in teglia e si inforna a 160° per 30 minuti ogni chilo di carne (per un chilo e mezzo 45 minuti di forno). Una volta fredda si taglia a fettine sottili, meglio con un'affettatrice, e si condisce in modi diversi, io preparo così il mio

Roast beef alla mediterranea

Ingredienti per 4 persone:
600 g di roast beef affettato sottilmente
2 pomodori

1 cetriolo

1 piccola cipolla di Tropea

2 cucchiai di capperi sotto sale

2 cucchiai di olive taggiasche

5 cucchiai di olio extravergine d'oliva

2 cucchiai e mezzo di aceto balsamico

1 cucchiaio di maionese
sale q.b.

Pelare e affettare sottilmente il cetriolo condirlo con sale un cucchiaio di olio e mezzo di aceto e lascire insaporire. Disporre le fette di carne in un piatto da portata appena sovrapposte, distribuirvi sopra fettine sottili di cipolla, i cetrioli conditi, i pomodori, privati dei semi e ridotti a cubetti, i capperi dissalati e le olive taggiasche denocciolate. preparare un'emulsione con olio, aceto, sale e maionese e irrorare con essa il piatto rpeparato. E' una ricetta che si presta ad esser consumata in compagnia.

Roast beef alla mediterranea

Le vacanze sono terminate quasi per tutti ma c'è chi deve ancora farle o chi, tornato da poco, ha già voglia di ripartire. Io sono nella mia casetta al mare perché con Giulio è difficile organizzare un tipo di vacanza più movimentata. La vicinanza con il mare, che adoro, mi fa venir voglia di perdermi in esso. Sogno, un viaggio a bordo di una barca a vela completamente assorbita dal blu e con la giusta compagnia, senza orari e senza obblighi di etichetta, una vacanza lunga a stretto contatto con la natura in cui rilassarsi e conoscere il mare.
Non è mai troppo tardi per le nuove esperienze e intanto mi sto documentando sulla vita di bordo, ovviamente dal lato culinario ho fatto delle splendide scoperte, chi immagina di mangiare scatolette e un po' di pescato quando se ne ha la disponibilità deve, come ho fatto io, rivedere le proprie idee perchè le moderne imbarcazioni offrono la possibilità di fare a bordo dell'ottima cucina così come a casa.
La Cambusa di Mauro Mancini - Ricette facili per chi naviga a cura di Cesare Peruzzi per Il Tagliamare di Class editori offre 300 ricette, regole e consigli per affrontare con una certa competenza la cucina di bordo. Il libro ha una storia particolare trattandosi di ricette raccolte da Mauro Mancini, esperto navigatore, che perse la vita dopo il naufragio del Surprise nel 1978 dove si era imbarcato con Ambrogio Fogar per un'avventura che ebbe  un tragico esito. Prima di partire Mancini affidò una busta contenente foglietti dattiloscritti all'amico Cesare Peruzzi con preghiera di farne un libro. Dopo trent'anni il "lavoraccio" è stato portato a termine e il volume che ne è venuto fuori merita la nosta attenzione.

Da Il Frangente è stato pubblicato un volume che fa sognare, Skipper & Chef I professionisti del mare in cucina. Racconta i viaggi, le storie e le cucine d 18 skipper italiani che girano il mondo con le loro case galleggianti, un libro di assoluto fascino fatto di vite vissute appieno. Ogni skipper-chef ha raccontato se stesso, la propria barca e tre ricette collaudate in anni di viaggi sul mare. Un ristorante veronese ha riprodotto nel libro una delle ricette di ciascuno rielaborandola a propio modo. Il volume è arricchito da bellissime immagini raccolte dagli autori nei mercati del mondo in cui gli skipper si sono fermati per arricchire la cambusa. Man mano che procedevo con la lettura di questi libri mi prendeva sempre più l'insana voglia di partire per il viaggio della mia vita e chissà che prima o poi...
Intanto metto a punto anch'io qualche ricetta adatta alla vita di mare. Mio marito l'ha definito il mio piatto dell'estate, l'ho preparato diverse volte e con risultati sempre ottimi, è un piatto freddo a base di carne e verdure fresche perché al mare non si mangia solo pesce. Il roast beef freddo, ingrediente principale del piatto, si può preparare  con uno o due giorni di anticipo rispetto alla preparazione. Taglio minimo della carne 1 Kg tanto quella che avanza, se dovesse avanzare, si può preparare in diversi modi.
La carne di manzo si cosparge di sale, pepe e zucchero, si rosola in pentola con un filo d'olio a fiamma vivace rivoltandola da ogni lato. Si adagia poi in teglia e si inforna a 160° per 30 minuti ogni chilo di carne (per un chilo e mezzo 45 minuti di forno). Una volta fredda si taglia a fettine sottili, meglio con un'affettatrice, e si condisce in modi diversi, io preparo così il mio

Roast beef alla mediterranea

Ingredienti per 4 persone:
600 g di roast beef affettato sottilmente
2 pomodori

1 cetriolo

1 piccola cipolla di Tropea

2 cucchiai di capperi sotto sale

2 cucchiai di olive taggiasche

5 cucchiai di olio extravergine d'oliva

2 cucchiai e mezzo di aceto balsamico

1 cucchiaio di maionese
sale q.b.

Pelare e affettare sottilmente il cetriolo condirlo con sale un cucchiaio di olio e mezzo di aceto e lascire insaporire. Disporre le fette di carne in un piatto da portata appena sovrapposte, distribuirvi sopra fettine sottili di cipolla, i cetrioli conditi, i pomodori, privati dei semi e ridotti a cubetti, i capperi dissalati e le olive taggiasche denocciolate. preparare un'emulsione con olio, aceto, sale e maionese e irrorare con essa il piatto rpeparato. E' una ricetta che si presta ad esser consumata in compagnia.

2010-07-30

I miei libri per l'estate

Tornano le vacanze estive e come ogni anno la voglia di andare al mare è inversamente proporzionale a quella di cucinare. Ovviamente se la passione c'è, anche nel periodo delle vacanze la si può coltivare in qualche modo ed io lo faccio con le letture. Per quest'anno ho selezionato dei libri che voglio condividere con voi, sono sicurissima che correrete in libreria ad acquistarne almeno uno qualora non l'abbiate già tra i vostri bagagli.
Se avete tanta ma tanta voglia di vedere il mondo, pur standovene seduti comodamente sotto l'ombrellone vi consiglio un affascinante viaggio a Damasco con La città che profuma di coriandolo e cannella di Marie Fadel e Rafik Schami, per Garzanti Editore. Un viaggio alla scoperta di vicoli e giardini nascosti, botteghe, profumi, tradizioni e sapori della città nella quale si narra che Maometto non volle metter piede perché in paradiso si va una sola volta e lui scelse quello dell'aldilà. Il libro è insieme un romanzo, un ricettario e una guida di Damasco che Rafik Schami, da anni in esilio dalla Siria per motivi politici, ha potuto realizzare grazie a sua sorella Marie che si è offerta di aiutarlo raccogliendo per lui le ricette che gli ha dettato per telefono. Un libro che racchiude in sé tutto il fascino della regina d'Oriente.

Se amate il giallo oltre che la cucina non potrete fare a meno di leggere In the Kitchen di Monica Ali, Il Saggiatore edizioni. Il racconto prende vita dal rinvenimento del cadavere di un garzone ucraino nei sotterranei della cucina dell'Imperial Hotel. In the Kitchen ha il sapore della Londra poliglotta, vite difficili e sogni non realizzati di esistenze  appartenenti ad ogni angolo di mondo. Uno sguardo  rivelatore su uno squarcio di contemporaneità che conferma il talento  dell'autrice già apprezata per Brick Lane.

Se amate le isole, Stromboli, i suoi profumi e i suoi colori senza tempo apprezzerete il romanzo di Stefania Aphel Barzini L'ingrediente perduto edito da Sonzogno, una storia di cucina e di emigrazione in cui le donne, con la loro forza e il loro coraggio, hanno il ruolo di protagoniste. Il libro prende le mosse dalla storia di Rosalia una bambina che a soli dieci anni lascia Stromboli per la "Merica", la storia continua nel Nuovo Continente dove Rosie imparerà a sopravvivere senza mai abbandonare il ricordo degli anni vissuti nella terra d'origine. Una storia dolce e drammatica  composta di affetti, separazioni, rimpianti e rimorsi, gioie e dolori di quattro generazioni e di una ricetta, la parmigiana di melanzane che lega e divide allo stesso tempo le protagoniste del romanzo. Una storia che pare una delle tante storie di emigranti ma che invece è molto di più perché Stefania Barzini che l'America l'ha vissuta davvero riesce a a narrarci in modo magistrale.

Se oltre ad amare la cucina siete "modaiole" non potete farvi mancare La scarpetta nel piatto di Nenella Impiglia per Éthos edizioni. L'abbinamento moda-cibo è piuttosto insolito ma se l'autrice è Nenella Impiglia, imprenditrice di successo nell'industria delle calzature, oltre che possibile diventa un abbinamento azzeccato e lo capirete leggendo il libro, una grande dichiarazione d'amore dell'autrice verso il suo lavoro ma anche le sue origini, la sua terra e la sua famiglia. E' la storia di una donna che ce l'ha fatta e che con il suo racconto vuole insegnarci che ciò è possibile per tutti "perché in fin dei conti la vita cos’è se non una sfida continua con se stessi nella ricerca di raggiungere e concretizzare un sogno?" Il libro è completato da simpatiche illustrazioni di Tania Bini e da 25 ricette della tradizione marchigiana.

Se leggere lettere è il vostro piacere e condividere ricette la vostra passione Il club delle ricette segrete è il romanzo epistolare scritto per voi. La autrici del libro, edito in Italia da Garzanti, sono Andrea Israel e Nancy Garfinkel, racconta la storia di Valerie e Lilly due ragazze diversissime tra loro e amiche per la pelle fin da bambine. Due caratteri opposti che si incontrano nell'unica passione comune la cucina che le tiene strette in un legame forte seppur ambiguo che le dividerà a causa di un terribile segreto tra le loro famiglie. Val e Lilly si ritroveranno dopo anni e cercheranno di ricostruire quel legame venuto a mancare che le ha comunque tenute strette l'una all'altra pur senza essersi  frequentate per molto tempo. Una bella storia e ottime  ricette  tutte da provare appena rinfresca l'aria ovviamente.

Se sotto l'ombrellone amate spassarvela con letturine divertenti Roberta Deiana ha scritto per voi un insolito ricettario Piccolo ricettario per cuochi perdigiorno, Bietti editore. Un originalissimo libro di cucina in cui le ricette sono scritte nei modi più imprevedibili, dalla canzone di Paolo Conte alla fiaba dei tre rigatoncini, dalla telepromozione all'sms in un susseguirsi di trovate  e invenzioni anche irriverenti che lo rendono un volume da leggere e gustare in compagnia.


Se amate la cucina di mare ma adorate andare in montagna, se la vostra vacanza partirà un po' più in là e siete indecisi su dove andare seppur siete certi che il vostro viaggio comprenderà un luogo in cui il gusto la fa da padrone è per voi La cucina mediterranea  di Paolo Cappuccio, Edizioni Gribaudo Il Gusto, vi innamorererete della cucina di questo chef partenopeo che è riuscito a portare il mare nelle montagne del Trentino e sicuramente organizzerete una puntatina a Madonna di Campiglio presso il BioHotel Hermitage per assaporarla di persona. Ma se il viaggio vuole o può essere solo virtuale nel libro ci sono tutti gli elementi per ricreare la cucina di Paolo Cappuccio tra le mura della propria abitazione.

I miei libri per l'estate

Tornano le vacanze estive e come ogni anno la voglia di andare al mare è inversamente proporzionale a quella di cucinare. Ovviamente se la passione c'è, anche nel periodo delle vacanze la si può coltivare in qualche modo ed io lo faccio con le letture. Per quest'anno ho selezionato dei libri che voglio condividere con voi, sono sicurissima che correrete in libreria ad acquistarne almeno uno qualora non l'abbiate già tra i vostri bagagli.
Se avete tanta ma tanta voglia di vedere il mondo, pur standovene seduti comodamente sotto l'ombrellone vi consiglio un affascinante viaggio a Damasco con La città che profuma di coriandolo e cannella di Marie Fadel e Rafik Schami, per Garzanti Editore. Un viaggio alla scoperta di vicoli e giardini nascosti, botteghe, profumi, tradizioni e sapori della città nella quale si narra che Maometto non volle metter piede perché in paradiso si va una sola volta e lui scelse quello dell'aldilà. Il libro è insieme un romanzo, un ricettario e una guida di Damasco che Rafik Schami, da anni in esilio dalla Siria per motivi politici, ha potuto realizzare grazie a sua sorella Marie che si è offerta di aiutarlo raccogliendo per lui le ricette che gli ha dettato per telefono. Un libro che racchiude in sé tutto il fascino della regina d'Oriente.

Se amate il giallo oltre che la cucina non potrete fare a meno di leggere In the Kitchen di Monica Ali, Il Saggiatore edizioni. Il racconto prende vita dal rinvenimento del cadavere di un garzone ucraino nei sotterranei della cucina dell'Imperial Hotel. In the Kitchen ha il sapore della Londra poliglotta, vite difficili e sogni non realizzati di esistenze  appartenenti ad ogni angolo di mondo. Uno sguardo  rivelatore su uno squarcio di contemporaneità che conferma il talento  dell'autrice già apprezata per Brick Lane.

Se amate le isole, Stromboli, i suoi profumi e i suoi colori senza tempo apprezzerete il romanzo di Stefania Aphel Barzini L'ingrediente perduto edito da Sonzogno, una storia di cucina e di emigrazione in cui le donne, con la loro forza e il loro coraggio, hanno il ruolo di protagoniste. Il libro prende le mosse dalla storia di Rosalia una bambina che a soli dieci anni lascia Stromboli per la "Merica", la storia continua nel Nuovo Continente dove Rosie imparerà a sopravvivere senza mai abbandonare il ricordo degli anni vissuti nella terra d'origine. Una storia dolce e drammatica  composta di affetti, separazioni, rimpianti e rimorsi, gioie e dolori di quattro generazioni e di una ricetta, la parmigiana di melanzane che lega e divide allo stesso tempo le protagoniste del romanzo. Una storia che pare una delle tante storie di emigranti ma che invece è molto di più perché Stefania Barzini che l'America l'ha vissuta davvero riesce a a narrarci in modo magistrale.

Se oltre ad amare la cucina siete "modaiole" non potete farvi mancare La scarpetta nel piatto di Nenella Impiglia per Éthos edizioni. L'abbinamento moda-cibo è piuttosto insolito ma se l'autrice è Nenella Impiglia, imprenditrice di successo nell'industria delle calzature, oltre che possibile diventa un abbinamento azzeccato e lo capirete leggendo il libro, una grande dichiarazione d'amore dell'autrice verso il suo lavoro ma anche le sue origini, la sua terra e la sua famiglia. E' la storia di una donna che ce l'ha fatta e che con il suo racconto vuole insegnarci che ciò è possibile per tutti "perché in fin dei conti la vita cos’è se non una sfida continua con se stessi nella ricerca di raggiungere e concretizzare un sogno?" Il libro è completato da simpatiche illustrazioni di Tania Bini e da 25 ricette della tradizione marchigiana.

Se leggere lettere è il vostro piacere e condividere ricette la vostra passione Il club delle ricette segrete è il romanzo epistolare scritto per voi. La autrici del libro, edito in Italia da Garzanti, sono Andrea Israel e Nancy Garfinkel, racconta la storia di Valerie e Lilly due ragazze diversissime tra loro e amiche per la pelle fin da bambine. Due caratteri opposti che si incontrano nell'unica passione comune la cucina che le tiene strette in un legame forte seppur ambiguo che le dividerà a causa di un terribile segreto tra le loro famiglie. Val e Lilly si ritroveranno dopo anni e cercheranno di ricostruire quel legame venuto a mancare che le ha comunque tenute strette l'una all'altra pur senza essersi  frequentate per molto tempo. Una bella storia e ottime  ricette  tutte da provare appena rinfresca l'aria ovviamente.

Se sotto l'ombrellone amate spassarvela con letturine divertenti Roberta Deiana ha scritto per voi un insolito ricettario Piccolo ricettario per cuochi perdigiorno, Bietti editore. Un originalissimo libro di cucina in cui le ricette sono scritte nei modi più imprevedibili, dalla canzone di Paolo Conte alla fiaba dei tre rigatoncini, dalla telepromozione all'sms in un susseguirsi di trovate  e invenzioni anche irriverenti che lo rendono un volume da leggere e gustare in compagnia.


Se amate la cucina di mare ma adorate andare in montagna, se la vostra vacanza partirà un po' più in là e siete indecisi su dove andare seppur siete certi che il vostro viaggio comprenderà un luogo in cui il gusto la fa da padrone è per voi La cucina mediterranea  di Paolo Cappuccio, Edizioni Gribaudo Il Gusto, vi innamorererete della cucina di questo chef partenopeo che è riuscito a portare il mare nelle montagne del Trentino e sicuramente organizzerete una puntatina a Madonna di Campiglio presso il BioHotel Hermitage per assaporarla di persona. Ma se il viaggio vuole o può essere solo virtuale nel libro ci sono tutti gli elementi per ricreare la cucina di Paolo Cappuccio tra le mura della propria abitazione.

2010-07-23

La pappa coi tenerumi


 Avevo promesso di parlare ogni tanto di pappe perchè trovo che anche i piccoli per essere dei buoni gourmet da adulti devono imparare a mangiare in modo sano ma vario, sperimentando diversi sapori e seguendo soprattutto la stagionalità. Giulio in questo periodo gradisce molto la pappa coi tenerumi che gli preparo in diverse varianti.
La minestra coi tenerumi è un classico della cucina estiva calabrese, ma vedo che solo da un po' l'utilizzo delle parti tenere della pianta delle zucchine ha preso piede anche altrove per cui ve ne parlo dal momento che è ormai facile trovarli dappertutto e se non vi riesce di reperirli al mercato vi consiglio per l'anno prossimo di mettervi due piantine di zucchine sul terrazzo, con poco sforzo riuscirete ad avere la vostra minestra di tenerumi.
Ora vi do la versione baby con le varianti che Giulio ama e poi la versione adulti così come a casa mia si è sempre preparata.
Le dosi che vi lascio sono un po' abbondanti per un solo bimbo ma una volta preparato il brodo e frullate le verdure potete anche conervarlo in congelatore già porzionato.
Ingredienti  per il passato ai tenerumi:
1 patata
1 manciata di fagiolini verdi o di taccole
1 cipollotto
3-4 zucchini col fiore
3-4 foglie tenere di zucchina
2 foglie di basilico
1 l di acqua
Lavare e tagliuzzare le verdure, porle in una pentola con l'acqua e portare a bollore, far bollire per circa un'ora a fuoco moderato, poi filtrare il brodo e frullare le verdure cotte aggiungendole successivamente al brodo.
Una volta preparato questo speciale passato di verdure, si potrà arricchire in diversi modi. Si può far cuocere dentro il brodo la pastina e poi condirla con un cucchiaio di olio, 1 di parmigiano grattugiato e un vasetto di omogeneizzato di carne (col pollo è fantastico) per un pranzetto completo.
Per una cenetta gustosa co nsiglio invece di far cuocere due cucchiaiate di orzo perlato già lessato (dopo i 10 mesi) nel brodo col passato di verdure frullarlo grossolanamente e aggiungere olio e parmigiano. Giulio adora questa pappa e la mamma di Giulio adora molto la minestra coi tenerumi che preparo quasi allo stesso modo della pappa.

Minestra coi tenerumi alla Calabrese


Ingredeinti per 2:
2 patate
150 g di fagiolini verdi o di taccole
1 cipolla
7-8 zucchini col fiore
7-8  foglie tenere di zucchina
basilico
olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale e pepe
Affettare la cipolla e soffriggerla in un fondo d'olio, unire la passata, poi le patate e le altre verdure a tocchetti, coprire d'acqua e lasciar cuocere, fino a che le verdure risulteranno tenere. Servire tiepido con pane casereccio.

2010-07-20

Roselline di melanzana ripiene senza malizia

Per queste gustose roselline di melanazana grigliate ho tratto ispirazione dalla ricetta delle uova ripiene appunto "senza malizia" del libro Merenda Sinòira della biellese Bianca Rosa Gremmo Zumaglini la famosa "Bianca delle Conserve" del quotidiano La Stampa.  La merenda sinòira è il tipico pasto piemontese che si consuma nel tardo pomeriggio con tanti piccoli assaggi in allegra compagnia, un po' il nostro moderno happy hour. Nel volume, edito da Graphot, Bianca delle Conserve raccoglie 100 ricette per preparare buone merende sinòire a km 0. Tra le tante ricette interessantissime mi è rimasta impressa quella delle uova ripiene senza malizia, un po' per il nome originale un po' per il ripieno altrettanto insolito, mezze uova sode tritate, funghi porcini sott'olio, un cipollotto, panna, burro, prezzemolo e succo di limone. Io, come dicevo, ho tratto ispirazione dalla ricetta che ho però rielaborato a mio modo cambiando qualche ingrediente e facendone un ripieno per melanzane grigliate, un vero finger food da leccarsi i baffi. Ho lasciato l'idea delle uova sode con i porcini sott'olio e il prezzemolo, ho levato però burro, panna e cipolla, aggiunto una punta d'aglio e del formaggio Monte Veronese di Malga Dop di Esperyana provenienza grattugiato grossolanamente, per completare una leggera spruzzata di olio e aceto bianco appena prima di servire.
Ingredienti per 12 roselline:
1 melanzana bianca (bella panciuta)
1 uovo sodo
2 piccoli porcini sott'olio
1 ciuffetto di prezzemolo
1/2 spicchio d'aglio
50 g di Monte Veronese di Malga Dop
sale e pepe nero q.b.
2 cucchiai diolio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di aceto bianco
Affettare la melanzana sottilmente ricavandone 12 fette rotonde, grigliarle, salarle e tenerle da parte. Tritare con il coltello, l'uovoi funghi, il prezzemolo e l'aglio, unire il formaggio grattugiato con la grattugia a fori larghi, regolare di sale e pepe. Suddividere il ripieno sulle 12 fettine di melanzana e chiuderle a fagottino con le mani ricavandone delle roselline. Battere l'olio con l'aceto ed irrorare le roselline con la vinaigrette prima di servire.

Roselline di melanzana ripiene senza malizia

Per queste gustose roselline di melanazana grigliate ho tratto ispirazione dalla ricetta delle uova ripiene appunto "senza malizia" del libro Merenda Sinòira della biellese Bianca Rosa Gremmo Zumaglini la famosa "Bianca delle Conserve" del quotidiano La Stampa.  La merenda sinòira è il tipico pasto piemontese che si consuma nel tardo pomeriggio con tanti piccoli assaggi in allegra compagnia, un po' il nostro moderno happy hour. Nel volume, edito da Graphot, Bianca delle Conserve raccoglie 100 ricette per preparare buone merende sinòire a km 0. Tra le tante ricette interessantissime mi è rimasta impressa quella delle uova ripiene senza malizia, un po' per il nome originale un po' per il ripieno altrettanto insolito, mezze uova sode tritate, funghi porcini sott'olio, un cipollotto, panna, burro, prezzemolo e succo di limone. Io, come dicevo, ho tratto ispirazione dalla ricetta che ho però rielaborato a mio modo cambiando qualche ingrediente e facendone un ripieno per melanzane grigliate, un vero finger food da leccarsi i baffi. Ho lasciato l'idea delle uova sode con i porcini sott'olio e il prezzemolo, ho levato però burro, panna e cipolla, aggiunto una punta d'aglio e del formaggio Monte Veronese di Malga Dop di Esperyana provenienza grattugiato grossolanamente, per completare una leggera spruzzata di olio e aceto bianco appena prima di servire.
Ingredienti per 12 roselline:
1 melanzana bianca (bella panciuta)
1 uovo sodo
2 piccoli porcini sott'olio
1 ciuffetto di prezzemolo
1/2 spicchio d'aglio
50 g di Monte Veronese di Malga Dop
sale e pepe nero q.b.
2 cucchiai diolio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di aceto bianco
Affettare la melanzana sottilmente ricavandone 12 fette rotonde, grigliarle, salarle e tenerle da parte. Tritare con il coltello, l'uovoi funghi, il prezzemolo e l'aglio, unire il formaggio grattugiato con la grattugia a fori larghi, regolare di sale e pepe. Suddividere il ripieno sulle 12 fettine di melanzana e chiuderle a fagottino con le mani ricavandone delle roselline. Battere l'olio con l'aceto ed irrorare le roselline con la vinaigrette prima di servire.

2010-07-16

Aspic di pesche al miele

Per il week-end vi lascio una ricetta dolce fresca, leggera e facilissima da preparare, se diffidate delle gelatine provate questa al miele e cambierete idea. Il miele che consiglio di utilizzare è all'eucalipto (il mio di Cascina San Cassiano) perchè lo vedo bene in accostamento alla menta. Adesso la ricetta che ho ancora la valigia da preparare per questi due giorni al mare, baci a tutti.
Ingredienti per 4 persone: 4 pesche, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di grappa, un ciuffo di menta fresca, 6 g di colla di pesce, 240 g di acqua, 80 g di miele di eucalipto
 Sbucciare le pesche e tagliarle a cubetti, condirle con lo zucchero, la grappa e le foglioline di menta, lasciar riposare. Intanto portare a bollore l’acqua, aggiungere la gelatina ammollata e il miele, mescolare. Suddividere le pesche scolate dal loro liquido in 4 coppe, versare sopra lo sciroppo al miele e porre in frigo a raffreddare finché la gelatina risulterà ben solida. Servire decorando con foglie di menta fresca.

Aspic di pesche al miele

Per il week-end vi lascio una ricetta dolce fresca, leggera e facilissima da preparare, se diffidate delle gelatine provate questa al miele e cambierete idea. Il miele che consiglio di utilizzare è all'eucalipto (il mio di Cascina San Cassiano) perchè lo vedo bene in accostamento alla menta. Adesso la ricetta che ho ancora la valigia da preparare per questi due giorni al mare, baci a tutti.
Ingredienti per 4 persone: 4 pesche, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di grappa, un ciuffo di menta fresca, 6 g di colla di pesce, 240 g di acqua, 80 g di miele di eucalipto
 Sbucciare le pesche e tagliarle a cubetti, condirle con lo zucchero, la grappa e le foglioline di menta, lasciar riposare. Intanto portare a bollore l’acqua, aggiungere la gelatina ammollata e il miele, mescolare. Suddividere le pesche scolate dal loro liquido in 4 coppe, versare sopra lo sciroppo al miele e porre in frigo a raffreddare finché la gelatina risulterà ben solida. Servire decorando con foglie di menta fresca.

2010-07-13

Fichi alla bresaola di oca con riduzione di balsamico

Questa canicola mi sta impigrendo e di accendere il forno non se ne parla proprio  anche perché altrimenti la lite col marito è dietro l'angolo, che facciamo tanto per tenere la casa fresca e poi di botto la riscaldiamo utilizzando il forno ed in effetti come dargli torto.
Servono piatti freschi, facili da preparare ma dall'aspetto curato e dal sapore prelibato, ecco allora che viene in soccorso la mia fornitissima dispensa. Oggi dal "magico cappello" ho estratto una Bresaola di oca stagionata di Esperyana provenienza. I salumi d'oca, un po' difficili invero da reperire, li trovo fantastici per il loro gusto intenso e selvaggio ma al contempo particolarmente delicato. La bresaola, estremamente fine ed aromatica nel gusto, l'ho vista bene insieme ai fioroni della mia terra, su un bel crostino di pane casereccio, completata da un filo di balsamico ridotto. Un antipasto davvero speciale.
Ingredienti per 4 persone:
4 fette sottili di pane casereccio
4 fichi fioroni
100 g di Bresaola di oca stagionata
1 bicchierino di aceto balsamico
Porre l'aceto in un pentolino e ridurlo fino ad un terzo.
Affettare finemente la bresaola di oca e i fichi senza scomporli. Tostare le fette di pane ed adagiarle in un piatto, disporre sopra ogni fetta un fico e tra una fetta e l'altra del fico le fettine di bresaola. Irrorare con la riduzione d'aceto e servire.