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2019-02-13

Il red pear e le pere al parmigiano e balsamico

Esiste un legame tra il cibo e la moda? Un vestito può essere caldo e appagante come un piatto. 
Oggi sono red pear, uno dei colori di questa stagione, una tonalità di bordeaux intensa e voluttuosa. E visto che il colore influenza in modo positivo anche l'umore, diamo colore e calore con il red pear alle grigie e fredde giornate invernali
Questa mise fatta di toni caldi, di rossi incupiti e di verdi che ricordano il bosco: di fiori, rami e uccellini, non può che rimandarmi ad un piatto dal gusto pieno e seducente come le pere  farcite di parmigiano con  con gelatina al balsamico o anche delle bellissime e semplici pere cotte nel vino rosso e servite magari con gelato alla vaniglia. 

A voi la scelta io una ricetta ve la lascio comunque anche se potete sempre cercare in archivio.
Queste pere sono ideali per completare un pasto per chi è indeciso tra dolce e formaggio o per arricchire un pranzo con una portata in più da inserire tra il secondo ed il dolce vero e proprio. 
Una ricetta semplicissima da realizzare una volta preparata la gelatina di aceto balsamico che si può sostituire con gelatina al balsamico già pronta o anche con gelatina al vino o con una mostarda o confettura a vostro piacere.
Ingredienti per 4 persone:
4 pere non troppo mature
150 – 200 g di parmigiano reggiano non troppo stagionato
100 g di aceto balsamico di Modena IGP
100 g di zucchero
5 g di pectina
Mescolare l'aceto con la pectina, portare a bollore ed unire lo zucchero gradualmente mescolando di continuo finché non si addensa (3-4 minuti). 
Pelare le pere lasciando attaccato il picciolo, togliere il torsolo e riempire il vuoto con un pezzo di parmigiano. Posare le pere in una teglia e infornarle a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno spalmare sopra ogni frutto un abbondante strato di gelatina all'aceto balsamico e lasciar riposare ancora qualche minuto in forno spento prima di servire.

2018-05-17

La colazione degli dei #grassimafelici


Bene ragazzi per chi continua a pensare che qualche chiletto in più se accompagnato da estremo piacere ci sta o per chi dice sto  sempre a dieta ma una volta uno sgarro me lo concedo, magari a colazione, eccovi la ricetta perfetta che più perfetta non si può tanto che io la chiamo la colazione degli dei.
Pane integrale, brie, noci o mandorle a piacere e poi miele millefiori meglio se biologico Rigoni di Asiago.
Un buon caffè lungo, caldo e corroborante sarà il compagno perfetto di questa colazione, nessuna stagione esclusa. 
Provare per credere amici.

La colazione degli dei #grassimafelici


Bene ragazzi per chi continua a pensare che qualche chiletto in più se accompagnato da estremo piacere ci sta o per chi dice sto  sempre a dieta ma una volta uno sgarro me lo concedo, magari a colazione, eccovi la ricetta perfetta che più perfetta non si può tanto che io la chiamo la colazione degli dei.
Pane integrale, brie, noci o mandorle a piacere e poi miele millefiori meglio se biologico Rigoni di Asiago.
Un buon caffè lungo, caldo e corroborante sarà il compagno perfetto di questa colazione, nessuna stagione esclusa. 
Provare per credere amici.

2016-02-12

Vendetta piccante per la cena di San Valentino

Runner Busatti, posate Mory Italian Factory
Eccoci alla festa San Valentino ed ecco le mie proposte: una tavola a tema in rosso e beige con cioccolatini, peperoncini e rametti di pepe rosa, un dessert al formaggio dolce-piccante di ispirazione greca, un dolce nettare da abbinare e un romanzo da regalare. Se poi avete intenzione di proporre delle cene a tema due libri molto interessanti pubblicati da Tea Libri uno sulla Cucina greca e l'altra Tex-Mex.
Ora ricomponete le idee ed organizzatevi che siamo già in dirittura d'arrivo.
Se state pensando di regalare cioccolatini o fiori vi consiglio di abbinarci un romanzo piccantino come Vendetta piccante di Jennifer Probst, l'autrice di Contratto indecente, pubblicato da Corbaccio. Un romanzo hot che unisce eros&cucina perché la vendetta è un piatto da servire...caldo. Miranda e Gavin s'incontrano dopo tre anni dall'improvviso abbandono con cui lui aveva troncato la loro intensa storia. Gavin, tornato sui suoi passi, intende riconquistarla ma Miranda può concedersi il piacere di vendicarsi… stroncando il ristorante di Gavin sul giornale per il quale lei scrive. In otto settimane Gavin dovrà dimostrale di essere un buon cuoco in cucina oltre che un ottimo amante. La lettura è piacevole e piena di contrasti come un cioccolatino al peperoncino.
Se adorate il piccante perché non tentare una cena Tex-Mex? Ne La cucina Tex-Mex di Laurel Evans Storie vere e sapori forti dai confini sconfinati dell'America imparerete a scoprire di più arrivando al cuore della cucina texana. Dalla San Antonio Fiesta alla cena di tacos, dal gran party al ranch alla cucina nomade dei cowboy fino a un Texas più remoto, quello della cucina di mare e delle Texas Hills, scopriamo origini e segreti di ingredienti, ricette e abbinamenti che parlano di una cultura del buon cibo e della convivialità, del piacere di trovarsi, cucinare e gustare insieme.
Se invece amate i gusti mediterranei affidatevi alla cucina greca. La cucina greca di Carasso Jeanmichel Sapori dal cuore del Mediterraneo è un ricettario ma anche una completissima guida gastronomica con cui andare oltre i pochi piatti a uso del turista. Se è vero che la cucina greca tradizionale non è vastissima, diverse sono le ragioni per cui vale la pena di conoscerla. Innanzitutto, perché è una cucina di ingredienti, antica ma vicina a una sensibilità molto contemporanea, quella dell’attenzione al territorio. Inoltre, pur essendo indiscutibilmente mediterranea, risente di molteplici e spesso raffinate influenze: quella turca, ma anche quelle araba e persiana, dell’Asia centrale e addirittura indiana. Entrambi i libri sono pubblicati da TEA possono essere preludio per organizzare un viaggio insieme ed apprezzare sul posto la cucina in essi raccontata.
Ed ora passiamo al mio dessert dolce-piccante, cuori che ricordano un po' la Baklavà il dolce sfogliato alla frutta secca e miele di tradizione greca. Al posto della pasta fillo una piadina sfogliata e poi burro noci, mandorle e cannella. Ho servito questi cuori con formaggio feta dorato in forno e completato con gelatina di birra artigianale Si.Gi. al posto del tradizionale miele. Ho arricchito il gusto con scaglie di peperoncino piccante, davvero un contrasto eccellente che v'invito a provare.
Dessert dolce-piccante
Ingredienti per 2:
1 piadina sfogliata
burro
3 noci e 6 mandorle
cannella
feta greca
gelatina di birra
peperoncino piccante frantumato
Ricavare quattro cuori dalla piadina, imburrarli e coprirli con un trito fine di mandorle e noci, spolverizzare di cannella, tagliare la feta a fette di mezzo centimetro e ricavarne due cuori. Infornare tutto in una teglia foderata di carta forno. Servire i cuori alternando la sfoglia al formaggio, completare con la gelatina e le scaglie di peperoncino.
Ho utilizzato cannella in polvere e peperoncino frantumato Cannamela e piadina sfogliata artigianale Artigianpiada.

Il vino che ho scelto da abbinare a questo mio insolito e gustoso piatto è il Tore delle Signore 2014 Verduzzo Friulano D.O.C.Friuli Colli Orientali dell'azienda vitivinicola Conte D'Annimis Maniago, azienda che opera appunto nel nel comprensorio DOC dei Colli Orientali del Friuli, un ambiente collinare a spiccata vocazione viticola.
Il luogo in cui si estende la tenuta è di particolare pregio storico e anzi di particolare rilievo è il seicentesco Palazzo di Famiglia attualmente sede di un albergo e ristorante: Palazzo d’Attimis Maniago con le relative scuderie, il luogo perfetto per un week-end romantico.
Il vino che ho scelto è particolarmente equilibrato nelle sue componenti tanniche e dolci, morbido e rotondo ha uno splendido colore dorato e una perfetta amalgama di aromi e profumi.Ottimo a fine pranzo, con i formaggi, il foie gras e i dolci o la frutta secca.

Vendetta piccante per la cena di San Valentino

Runner Busatti, posate Mory Italian Factory
Eccoci alla festa San Valentino ed ecco le mie proposte: una tavola a tema in rosso e beige con cioccolatini, peperoncini e rametti di pepe rosa, un dessert al formaggio dolce-piccante di ispirazione greca, un dolce nettare da abbinare e un romanzo da regalare. Se poi avete intenzione di proporre delle cene a tema due libri molto interessanti pubblicati da Tea Libri uno sulla Cucina greca e l'altra Tex-Mex.
Ora ricomponete le idee ed organizzatevi che siamo già in dirittura d'arrivo.
Se state pensando di regalare cioccolatini o fiori vi consiglio di abbinarci un romanzo piccantino come Vendetta piccante di Jennifer Probst, l'autrice di Contratto indecente, pubblicato da Corbaccio. Un romanzo hot che unisce eros&cucina perché la vendetta è un piatto da servire...caldo. Miranda e Gavin s'incontrano dopo tre anni dall'improvviso abbandono con cui lui aveva troncato la loro intensa storia. Gavin, tornato sui suoi passi, intende riconquistarla ma Miranda può concedersi il piacere di vendicarsi… stroncando il ristorante di Gavin sul giornale per il quale lei scrive. In otto settimane Gavin dovrà dimostrale di essere un buon cuoco in cucina oltre che un ottimo amante. La lettura è piacevole e piena di contrasti come un cioccolatino al peperoncino.
Se adorate il piccante perché non tentare una cena Tex-Mex? Ne La cucina Tex-Mex di Laurel Evans Storie vere e sapori forti dai confini sconfinati dell'America imparerete a scoprire di più arrivando al cuore della cucina texana. Dalla San Antonio Fiesta alla cena di tacos, dal gran party al ranch alla cucina nomade dei cowboy fino a un Texas più remoto, quello della cucina di mare e delle Texas Hills, scopriamo origini e segreti di ingredienti, ricette e abbinamenti che parlano di una cultura del buon cibo e della convivialità, del piacere di trovarsi, cucinare e gustare insieme.
Se invece amate i gusti mediterranei affidatevi alla cucina greca. La cucina greca di Carasso Jeanmichel Sapori dal cuore del Mediterraneo è un ricettario ma anche una completissima guida gastronomica con cui andare oltre i pochi piatti a uso del turista. Se è vero che la cucina greca tradizionale non è vastissima, diverse sono le ragioni per cui vale la pena di conoscerla. Innanzitutto, perché è una cucina di ingredienti, antica ma vicina a una sensibilità molto contemporanea, quella dell’attenzione al territorio. Inoltre, pur essendo indiscutibilmente mediterranea, risente di molteplici e spesso raffinate influenze: quella turca, ma anche quelle araba e persiana, dell’Asia centrale e addirittura indiana. Entrambi i libri sono pubblicati da TEA possono essere preludio per organizzare un viaggio insieme ed apprezzare sul posto la cucina in essi raccontata.
Ed ora passiamo al mio dessert dolce-piccante, cuori che ricordano un po' la Baklavà il dolce sfogliato alla frutta secca e miele di tradizione greca. Al posto della pasta fillo una piadina sfogliata e poi burro noci, mandorle e cannella. Ho servito questi cuori con formaggio feta dorato in forno e completato con gelatina di birra artigianale Si.Gi. al posto del tradizionale miele. Ho arricchito il gusto con scaglie di peperoncino piccante, davvero un contrasto eccellente che v'invito a provare.
Dessert dolce-piccante
Ingredienti per 2:
1 piadina sfogliata
burro
3 noci e 6 mandorle
cannella
feta greca
gelatina di birra
peperoncino piccante frantumato
Ricavare quattro cuori dalla piadina, imburrarli e coprirli con un trito fine di mandorle e noci, spolverizzare di cannella, tagliare la feta a fette di mezzo centimetro e ricavarne due cuori. Infornare tutto in una teglia foderata di carta forno. Servire i cuori alternando la sfoglia al formaggio, completare con la gelatina e le scaglie di peperoncino.
Ho utilizzato cannella in polvere e peperoncino frantumato Cannamela e piadina sfogliata artigianale Artigianpiada.

Il vino che ho scelto da abbinare a questo mio insolito e gustoso piatto è il Tore delle Signore 2014 Verduzzo Friulano D.O.C.Friuli Colli Orientali dell'azienda vitivinicola Conte D'Annimis Maniago, azienda che opera appunto nel nel comprensorio DOC dei Colli Orientali del Friuli, un ambiente collinare a spiccata vocazione viticola.
Il luogo in cui si estende la tenuta è di particolare pregio storico e anzi di particolare rilievo è il seicentesco Palazzo di Famiglia attualmente sede di un albergo e ristorante: Palazzo d’Attimis Maniago con le relative scuderie, il luogo perfetto per un week-end romantico.
Il vino che ho scelto è particolarmente equilibrato nelle sue componenti tanniche e dolci, morbido e rotondo ha uno splendido colore dorato e una perfetta amalgama di aromi e profumi.Ottimo a fine pranzo, con i formaggi, il foie gras e i dolci o la frutta secca.

2013-05-20

Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

Alzata e piatto La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
Gusto e arte sono da sempre legati in modo inscindibile, una certa attenzione da parte degli artisti è stata dedicata alla cucina, basti pensare al movimento letterario futurista che sin dai primi anni del secolo scorso si è affermato in Italia ed ha trovato nella rielaborazione culinaria una delle sue massime espressioni.
Un singolare quanto inedito incontro tra pittura e cucina è quello celebrato ne Il Desco di Verona un curatissimo volume pubblicato da Maretti Editore nella collana Effusioni di Gusto, nata con l'intento di sensibilizzare il lettore ad un percorso artistico multidisciplinare. L'arte culinaria di Elia Rizzo del Desco di Verona incontra l'arte visiva del maestro Gino Marotta in un elegante quanto scenografico volume a cura di Maria Paola Poponi. Un inedito percorso che vede in abbinamento ad ogni piatto del famoso e storico ristorante veronese un quadro del celebre artista a confermare che “i confini tra l’arte, l’appetito e l’amore sono così labili da confondersi completamente…."
Piatti che sembrano essi stessi quadri intervallati da opere artistiche davanti a cui volentieri si sofferma lo sguardo.
Il gusto abbinato all'arte è stato giusto il tema dell'ultimo contest firmato Loison, del Panettone Shabby Chic  vi ho già parlato, oggi invece vi parlo del Panettone come innovazione, ho forse male interpretato il tema del contest per ché ho visto che le elaborazioni altrui "rifacevano" comunque il panettone in chiave Cake Design. Io ho voluto interpretare il termine innovazione come nell'introduzione del libro di cui vi ho appena parlato "Innovazione...è quella parola che cammina sicura di sé in avanti e a ritroso sul ponte della Creazione, creando (gioco di parole) un trait d'union singolare tra quello che fu e quello che sarà". Ecco da dove è venuta fuori la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere che ho adorato per il contrasto tra i sapori e lo speziato dei canditi e della pera oltre che per il suo regale aspetto.
Ho realizzato una crema con panna e Pecorino Romano DOP Brunelli, pepandola a dovere. Ho poi tostato le fette di panettone e le ho disposte come una millefoglie nel piatto intervallando ogni fetta con la crema di pecorino preparata, pera sciroppata, nel mio caso la fantastica Pera Picciòla del Monte Amiata prodotta da Lombardi & Visconti e pinoli tostati. Questa la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

Alzata e piatto La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
Gusto e arte sono da sempre legati in modo inscindibile, una certa attenzione da parte degli artisti è stata dedicata alla cucina, basti pensare al movimento letterario futurista che sin dai primi anni del secolo scorso si è affermato in Italia ed ha trovato nella rielaborazione culinaria una delle sue massime espressioni.
Un singolare quanto inedito incontro tra pittura e cucina è quello celebrato ne Il Desco di Verona un curatissimo volume pubblicato da Maretti Editore nella collana Effusioni di Gusto, nata con l'intento di sensibilizzare il lettore ad un percorso artistico multidisciplinare. L'arte culinaria di Elia Rizzo del Desco di Verona incontra l'arte visiva del maestro Gino Marotta in un elegante quanto scenografico volume a cura di Maria Paola Poponi. Un inedito percorso che vede in abbinamento ad ogni piatto del famoso e storico ristorante veronese un quadro del celebre artista a confermare che “i confini tra l’arte, l’appetito e l’amore sono così labili da confondersi completamente…."
Piatti che sembrano essi stessi quadri intervallati da opere artistiche davanti a cui volentieri si sofferma lo sguardo.
Il gusto abbinato all'arte è stato giusto il tema dell'ultimo contest firmato Loison, del Panettone Shabby Chic  vi ho già parlato, oggi invece vi parlo del Panettone come innovazione, ho forse male interpretato il tema del contest per ché ho visto che le elaborazioni altrui "rifacevano" comunque il panettone in chiave Cake Design. Io ho voluto interpretare il termine innovazione come nell'introduzione del libro di cui vi ho appena parlato "Innovazione...è quella parola che cammina sicura di sé in avanti e a ritroso sul ponte della Creazione, creando (gioco di parole) un trait d'union singolare tra quello che fu e quello che sarà". Ecco da dove è venuta fuori la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere che ho adorato per il contrasto tra i sapori e lo speziato dei canditi e della pera oltre che per il suo regale aspetto.
Ho realizzato una crema con panna e Pecorino Romano DOP Brunelli, pepandola a dovere. Ho poi tostato le fette di panettone e le ho disposte come una millefoglie nel piatto intervallando ogni fetta con la crema di pecorino preparata, pera sciroppata, nel mio caso la fantastica Pera Picciòla del Monte Amiata prodotta da Lombardi & Visconti e pinoli tostati. Questa la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

2012-09-25

Spiedini profumati di pere caramellate e Lou Blau

Le iscrizioni al contest Fiandino sono ormai chiuse, poche ore sono bastate a raggiungere il numero previsto dei 100 fortunati bloggers che riceveranno in questi giorni il goloso kit di prodotti Fiandino e a suon di "creazioni" si contenderanno l'ambito premio finale.
Da privilegiata blogger capofila ho ricevuto anch'io il pacco contenente i buoni prodotti di Casa Fiandino e quando si hanno ottimi ingredienti a disposizione come resistere alla voglia di utilizzarli per nuove proposte culinarie?
Ecco a voi una ricetta-non ricetta, il classico dei classici formaggio e pere, per assaporare al meglio il nuovo Lou Blau, il primo formaggio erborinato prodotto con solo caglio vegetale da Fattorie Fiandino.
Ho realizzato degli spiedini con cubetti di pera caramellata con il buon miele di castagno Rigoni di Asiago e il burro 1889 salato di Casa Fiandino alternati a cubetti di Lou Blau. Gli spiedini sono fatti con rametti di rosmarino per conferire alla preparazione quel particolare aroma. Ideali sia all'aperitivo con un calice di bollicine, sia come dessert a base di formaggio con un vino passito.
Ingredienti:
2 pere non troppo mature
2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di castagno
formaggio erborinato Lou Blau
rametti di rosmarino
Fondere il burro in un padellino versarvi i cubetti di pera pelati e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. Togliere gli aghi più in basso ai rametti di rosmarino ed alternare i cubetti di pera con cubetti di formaggio.

Spiedini profumati di pere caramellate e Lou Blau

Le iscrizioni al contest Fiandino sono ormai chiuse, poche ore sono bastate a raggiungere il numero previsto dei 100 fortunati bloggers che riceveranno in questi giorni il goloso kit di prodotti Fiandino e a suon di "creazioni" si contenderanno l'ambito premio finale.
Da privilegiata blogger capofila ho ricevuto anch'io il pacco contenente i buoni prodotti di Casa Fiandino e quando si hanno ottimi ingredienti a disposizione come resistere alla voglia di utilizzarli per nuove proposte culinarie?
Ecco a voi una ricetta-non ricetta, il classico dei classici formaggio e pere, per assaporare al meglio il nuovo Lou Blau, il primo formaggio erborinato prodotto con solo caglio vegetale da Fattorie Fiandino.
Ho realizzato degli spiedini con cubetti di pera caramellata con il buon miele di castagno Rigoni di Asiago e il burro 1889 salato di Casa Fiandino alternati a cubetti di Lou Blau. Gli spiedini sono fatti con rametti di rosmarino per conferire alla preparazione quel particolare aroma. Ideali sia all'aperitivo con un calice di bollicine, sia come dessert a base di formaggio con un vino passito.
Ingredienti:
2 pere non troppo mature
2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di castagno
formaggio erborinato Lou Blau
rametti di rosmarino
Fondere il burro in un padellino versarvi i cubetti di pera pelati e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. Togliere gli aghi più in basso ai rametti di rosmarino ed alternare i cubetti di pera con cubetti di formaggio.

2012-06-27

Piccole bavaresi al pecorino per un insolito dessert

Piatti  Easy Life design, cucchiaini Broggi, tessuti Busatti
Quando parlo di insolito sapete ormai che c'è lo zampino di Loison ed in effetti la base delle mie bavaresi al pecorino è proprio il panettone all'uvetta senza canditi di Loison che ho deciso di abbinare al Pecorino Romano D.O.P. di Brunelli con il quale ho realizzato la mia bavarese. A completare gocce di miele del bosco Rigoni di Asiago e una ciadina di grana Grok gusto deciso. Un dessert diverso dai soliti schemi dedicato a chi adora i formaggi, non ama particolarmente i dolci ed è alla ricerca di gusti contrastanti.
A voi la semplice ricetta per 4 persone:
4 fette di panettone all'uvetta
1 tuorlo d'uovo
3 g di gelatina in fogli
65 g di pecorino romano
125 ml di latte intero fresco
1 cucchiaiata colma di panna fresca montata
miele di bosco e cialde di grana per completare.
Mescolare il tuorlo con il pecorino grattugiato* e unire il latte un po' per volta. Mettere il composto sul fuoco e lasciarlo addensare fino a quando il cucchiaio non ne risulta velato. Togliere dal fuoco ed aggiungere la gelatina precedentemente ammollatain acqua fredda e strizzata. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungere la panna, mescolare e versare il composto nei quattro stampini magari rivestiti di pellicola, per rendere ancora più agevole il momento del servizio. Al momento di servire ricavare dalle fette di panettone 4 quadrati poco più grandi degli stampini, adagiarvi sopra le bavaresi e guarnire con miele e cialdine di formaggio.
*Per grattugiare il pecorino ho utlizzato l'utilissimo Gratì de I colorati di Ariete
In un dessert così semplice ovviamente la forma ha la sua importanza, io ho utilizzato degli stampini in silicone quadrati Silikomart, avendo una scanalatura centrale permettono di colare il miele al centro del dolce senza sporcare tutto il piatto.

Piccole bavaresi al pecorino per un insolito dessert

Piatti  Easy Life design, cucchiaini Broggi, tessuti Busatti
Quando parlo di insolito sapete ormai che c'è lo zampino di Loison ed in effetti la base delle mie bavaresi al pecorino è proprio il panettone all'uvetta senza canditi di Loison che ho deciso di abbinare al Pecorino Romano D.O.P. di Brunelli con il quale ho realizzato la mia bavarese. A completare gocce di miele del bosco Rigoni di Asiago e una ciadina di grana Grok gusto deciso. Un dessert diverso dai soliti schemi dedicato a chi adora i formaggi, non ama particolarmente i dolci ed è alla ricerca di gusti contrastanti.
A voi la semplice ricetta per 4 persone:
4 fette di panettone all'uvetta
1 tuorlo d'uovo
3 g di gelatina in fogli
65 g di pecorino romano
125 ml di latte intero fresco
1 cucchiaiata colma di panna fresca montata
miele di bosco e cialde di grana per completare.
Mescolare il tuorlo con il pecorino grattugiato* e unire il latte un po' per volta. Mettere il composto sul fuoco e lasciarlo addensare fino a quando il cucchiaio non ne risulta velato. Togliere dal fuoco ed aggiungere la gelatina precedentemente ammollatain acqua fredda e strizzata. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungere la panna, mescolare e versare il composto nei quattro stampini magari rivestiti di pellicola, per rendere ancora più agevole il momento del servizio. Al momento di servire ricavare dalle fette di panettone 4 quadrati poco più grandi degli stampini, adagiarvi sopra le bavaresi e guarnire con miele e cialdine di formaggio.
*Per grattugiare il pecorino ho utlizzato l'utilissimo Gratì de I colorati di Ariete
In un dessert così semplice ovviamente la forma ha la sua importanza, io ho utilizzato degli stampini in silicone quadrati Silikomart, avendo una scanalatura centrale permettono di colare il miele al centro del dolce senza sporcare tutto il piatto.

2012-02-15

Stasera a casa di chi?

Sottopiatto collezione rattan Nella Longari Home
Mi piace curiosare nelle cucine altrui, scoprire le tradizioni familiari che, a volte consciamente e molto più spesso inconsapevolmente, si tramandano da generazioni, carpire i segreti di ogni regina dei fornelli.
Questo a volte è possibile grazie ai libri, ultimamente poi parlare di cucina fa moda ed anche i personaggi famosi ci mettono a parte del loro più intimo vissuto culinario e così star internazionali come Gwineth Paltrow ci aprono le porte della loro cucina e del loro cuore per raccontarci la propria vita vista dai fornelli. Sfogliando e leggendo Appunti dalla mia cucina edito da Salani, guardando quel meraviglioso sorriso dell'attrice e quei golosi piatti che escono dalle sue belle manine ti viene da chiederti ma i talenti sono equamente distribuiti o, come penso, molto spesso finiscono tutti nelle mani di qualcuno lasciando a bocca asciutta gli altri? Ben 150 ricette semplici e sane oltre che accattivanti compongono il volume ricchissimo di foto e di ricordi del'autrice. Ah! Solo gli amanti dei Coldplay resteranno un po' delusi, di Chris Martin neppure un'immagine.
Torniamo a casa nostra, anzi andiamo a casa di Cristina Bottari che con il suo CasaMia uscito per Food Editore dopo il successo di MammaMia sta già scalando la classifica dei libri più venduti, chi si domanda il perchè del successo dovrebbe sfogliare il libro che è la trascrizione in bella copia del classico quaderno di cucina che ogni mamma ha sempre a portata di mano, ricette belle da vedere e semplici da realizzare, buone e fattibili, golose illustrazioni con il leit motif delle tappezzerie anni ’70, le ricette illustrate ad acquerello dall'amico Alessandro e  tanti consigli su come apparecchiare, risolvere brillantemente la quotidianità e far sentire a casa propria gli ospiti. Un libro indispensabile per chi ama i piaceri della tavola.
A casa di Jo di Francesca Barra per Aliberti editore ci porta invece in una cucina giovane e glamour per imparare a cucinare senza rinunciare ai tacchi a spillo proprio come la bella e nota giornalista autrice del libro. Tante ricette, tanti racconti e tanti ricordi oltre ai piatti preferiti da molti personaggi famosi.
Per concludere vi porto simbolicamente a casa mia per offrirvi uno stuzzichino in pieno stile CoCò, dei triangolini di pasta fillo con dentro un goloso ripieno di  Torta orobica, un formaggio a pasta molle e cremosa del Caseificio Taddei e una  eccezionale confettura di uva,  mele Stark e noci di SaporMundi .
Ingredienti
Per la pasta fillo:
150 g di farina manitoba*

olio extravergine d'oliva
acqua calda
Per il ripieno:
formaggio molle
confettura a piacere
Preparate l'impasto con la farina, un cucchiaio di olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un solido panetto che dividerete in tre palline da far riposare mezz'ora prima di stenderle.
Stendete ciascuna pallina in un rettangolo sottilissimo, un velo, aiutandovi con dell'olio, pennellate la superficie con olio e suddividetelo in 6 rettangoli, quasi delle strisce. Posizionate in un angolo di ogni striscia un pezzettino di formaggio e un po' di confettura e chiudete a triangolo avvolgendo più volte la pasta attorno al ripieno in modo che lostesso resti sigillato all'interno.
Cuocete i triangoli in forno preriscaldato a 190° finché risulteranno dorati.

*la farina manitoba, utilizzata per la pasta fillo è sempre quella ottima di Rosignoli Molini

Stasera a casa di chi?

Sottopiatto collezione rattan Nella Longari Home
Mi piace curiosare nelle cucine altrui, scoprire le tradizioni familiari che, a volte consciamente e molto più spesso inconsapevolmente, si tramandano da generazioni, carpire i segreti di ogni regina dei fornelli.
Questo a volte è possibile grazie ai libri, ultimamente poi parlare di cucina fa moda ed anche i personaggi famosi ci mettono a parte del loro più intimo vissuto culinario e così star internazionali come Gwineth Paltrow ci aprono le porte della loro cucina e del loro cuore per raccontarci la propria vita vista dai fornelli. Sfogliando e leggendo Appunti dalla mia cucina edito da Salani, guardando quel meraviglioso sorriso dell'attrice e quei golosi piatti che escono dalle sue belle manine ti viene da chiederti ma i talenti sono equamente distribuiti o, come penso, molto spesso finiscono tutti nelle mani di qualcuno lasciando a bocca asciutta gli altri? Ben 150 ricette semplici e sane oltre che accattivanti compongono il volume ricchissimo di foto e di ricordi del'autrice. Ah! Solo gli amanti dei Coldplay resteranno un po' delusi, di Chris Martin neppure un'immagine.
Torniamo a casa nostra, anzi andiamo a casa di Cristina Bottari che con il suo CasaMia uscito per Food Editore dopo il successo di MammaMia sta già scalando la classifica dei libri più venduti, chi si domanda il perchè del successo dovrebbe sfogliare il libro che è la trascrizione in bella copia del classico quaderno di cucina che ogni mamma ha sempre a portata di mano, ricette belle da vedere e semplici da realizzare, buone e fattibili, golose illustrazioni con il leit motif delle tappezzerie anni ’70, le ricette illustrate ad acquerello dall'amico Alessandro e  tanti consigli su come apparecchiare, risolvere brillantemente la quotidianità e far sentire a casa propria gli ospiti. Un libro indispensabile per chi ama i piaceri della tavola.
A casa di Jo di Francesca Barra per Aliberti editore ci porta invece in una cucina giovane e glamour per imparare a cucinare senza rinunciare ai tacchi a spillo proprio come la bella e nota giornalista autrice del libro. Tante ricette, tanti racconti e tanti ricordi oltre ai piatti preferiti da molti personaggi famosi.
Per concludere vi porto simbolicamente a casa mia per offrirvi uno stuzzichino in pieno stile CoCò, dei triangolini di pasta fillo con dentro un goloso ripieno di  Torta orobica, un formaggio a pasta molle e cremosa del Caseificio Taddei e una  eccezionale confettura di uva,  mele Stark e noci di SaporMundi .
Ingredienti
Per la pasta fillo:
150 g di farina manitoba*

olio extravergine d'oliva
acqua calda
Per il ripieno:
formaggio molle
confettura a piacere
Preparate l'impasto con la farina, un cucchiaio di olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un solido panetto che dividerete in tre palline da far riposare mezz'ora prima di stenderle.
Stendete ciascuna pallina in un rettangolo sottilissimo, un velo, aiutandovi con dell'olio, pennellate la superficie con olio e suddividetelo in 6 rettangoli, quasi delle strisce. Posizionate in un angolo di ogni striscia un pezzettino di formaggio e un po' di confettura e chiudete a triangolo avvolgendo più volte la pasta attorno al ripieno in modo che lostesso resti sigillato all'interno.
Cuocete i triangoli in forno preriscaldato a 190° finché risulteranno dorati.

*la farina manitoba, utilizzata per la pasta fillo è sempre quella ottima di Rosignoli Molini

2011-10-07

Pere farcite al parmigiano con gelatina di aceto balsamico

Quando arriva il mio compleanno per me siamo ufficialmente in autunno e pertanto oggi vi posto una bellissima ricetta autunnale, ideale per completare un pasto per chi è indeciso tra dolce e formaggio o per arricchire un pranzo con una portata in più da inserire tra il secondo ed il dolce vero e proprio. Una ricetta semplicissima da realizzare una volta preparata la gelatina di aceto balsamico per la quale ho utilizzato  Aceto balsamico di Modena IGP acquistabile presso Magnaparma
Ingredienti per 4 persone:
4 pere non troppo mature
150 – 200 g di parmigiano reggiano non troppo stagionato
100 g di aceto balsamico di Modena IGP
100 g di zucchero
5 g di pectina
Mescolare l'aceto con la pectina, portare a bollore ed unire lozucchero gradualmente mescolando di continuo finché non si addensa (3-4 minuti). 
Pelare le pere lasciando attaccato il picciolo, togliere il torsolo e riempire il vuoto con un pezzo di parmigiano. Posare le pere in una teglia e infornarle a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno spalmare sopra ogni frutto un abbondante strato di gelatina all'aceto balsamico e lasciar riposare ancora qualche minuto in forno spento prima di servire.
Penso sia meraviglioso prepararsi in casa tutto e come avete visto anche per la gelatina di aceto balsamico ci vuole pochissimo ma per i più vagabondi in commercio si trovano delle ottime gelatine all'aceto balsamico, ad esempio le Lacrime di Aceto balsamico di Cascina San Cassiano.

Pere farcite al parmigiano con gelatina di aceto balsamico

Quando arriva il mio compleanno per me siamo ufficialmente in autunno e pertanto oggi vi posto una bellissima ricetta autunnale, ideale per completare un pasto per chi è indeciso tra dolce e formaggio o per arricchire un pranzo con una portata in più da inserire tra il secondo ed il dolce vero e proprio. Una ricetta semplicissima da realizzare una volta preparata la gelatina di aceto balsamico per la quale ho utilizzato  Aceto balsamico di Modena IGP acquistabile presso Magnaparma
Ingredienti per 4 persone:
4 pere non troppo mature
150 – 200 g di parmigiano reggiano non troppo stagionato
100 g di aceto balsamico di Modena IGP
100 g di zucchero
5 g di pectina
Mescolare l'aceto con la pectina, portare a bollore ed unire lozucchero gradualmente mescolando di continuo finché non si addensa (3-4 minuti). 
Pelare le pere lasciando attaccato il picciolo, togliere il torsolo e riempire il vuoto con un pezzo di parmigiano. Posare le pere in una teglia e infornarle a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno spalmare sopra ogni frutto un abbondante strato di gelatina all'aceto balsamico e lasciar riposare ancora qualche minuto in forno spento prima di servire.
Penso sia meraviglioso prepararsi in casa tutto e come avete visto anche per la gelatina di aceto balsamico ci vuole pochissimo ma per i più vagabondi in commercio si trovano delle ottime gelatine all'aceto balsamico, ad esempio le Lacrime di Aceto balsamico di Cascina San Cassiano.