Mi capita davvero di rado di ritornare a parlarvi di un locale, ma quando capita ne sono orgogliosa perché significa che non solo quel locale mi ha attratto una volta, tanto da avere voglia di consigliarlo ai miei lettori, ma anzi vi ritorno e qualcosa di ancora migliore mi porta a volervene riparlare qui e su Diritto di Cronaca.
Mi trovo oggi a scrivere dopo quasi tre anni dall'articolo precedente di un ristorante storico di Trebisacce: La Rotonda, che domina con la balaustra in mattoni anni 50 del suo terrazzo il tratto più bello del lungomare di Trebisacce.
Vi dicevo che in questo locale si viene per il pesce e vi confermo che è così ma aggiungo che si viene per il pesce cucinato in modo sublime e servito in un locale sempre al top, rinnovato negli ambienti (inclusa la fornitissima cucina) e negli arredi, elementi che ne fanno sempre più un luogo di eccellenza.
Vi dicevo che in questo locale si viene per il pesce e vi confermo che è così ma aggiungo che si viene per il pesce cucinato in modo sublime e servito in un locale sempre al top, rinnovato negli ambienti (inclusa la fornitissima cucina) e negli arredi, elementi che ne fanno sempre più un luogo di eccellenza.
Giuseppe il proprietario e Loris lo chef, coadiuvati dall'ottimo personale di sala, formano una squadra sempre più coesa e il risultato è un'esperienza godibile sotto ogni punto di vista.
Vi consiglio di dare uno sguardo attento al menù ma di farvi anche consigliare perché quando si tratta di pesce la materia prima non è tutto ma fa molto. Le proposte dell'antipasto sono tante e tutte da provare ma non fatelo tutto in una volta. Dimenticatevi i piatti misti dove i gusti si confondono o le carrellate da trattoria e soffermatevi sul gusto di ciascuna proposta, ne resterete estasiati.
Noi abbiamo un po' esagerato pur chiedendo di ridurre le porzioni di ogni singola portata perché diverse pietanze ci incuriosivano, ma davvero per soddisfare palato e stomaco sarebbe bastato molto meno vista la ricchezza delle preparazioni e la quantità offerta in ogni piatto.
Abbiamo iniziato con una entrée di crema di patate con triglietta, mela verde e sfoglia grezza al pistacchio che come presentazione ci ha introdotti ad un pasto in cui è la cura dei dettagli a farla da padrona.
Abbiamo iniziato con una entrée di crema di patate con triglietta, mela verde e sfoglia grezza al pistacchio che come presentazione ci ha introdotti ad un pasto in cui è la cura dei dettagli a farla da padrona.
Abbiamo proseguito con una cremosa tartare di gambero viola al tartufo con riduzione al cedro e pane croccante al rosmarino. Ottima anche la tartare di tonno rosso pinna gialla del nostro mare con salsa ponzu (a base di soia) finocchio e riduzione al biondo.
Non ci siamo fatti sfuggire il salmone disidratato con gradevoli aromi, sfoglie di mela verde e deliziosa burrata.
Sembrano gusti nuovi a raccontarli ma in ognuno incontriamo i profumi della tradizione che ci è offerta in modo nuovo ed estremamente piacevole nella successiva insalata di mare leggera e con tutto il sapore del mare così come negli affumicati di tonno e spada preparati dallo chef e serviti con misticanza cipolla fritta croccante e maionese di calamaro.
Piatti che sono armoniosi nell'aspetto e nel gusto come i tentacoli di polpo in doppia cottura con purè di patate, espresso richiamo alla tradizione, o il fagottino di pesce spada con melanzane e bufala su coulis di pachino e pane al nero di seppia o ancora la sfera di polpo e patate su salsa al prezzemolo e riduzione di melograno.
Ci ha stupito molto il primo, un piatto che crea un ricordo nella mente di chi lo assaggia, scialatielli piccanti con cozze, crema di pane e limone di Rocca imperiale caramellato, un piatto non ruffiano lo definisce Giuseppe riferendosi al fatto che o conquista al primo assaggio oppure no: noi lo abbiamo amato perché è semplice e complesso al contempo, riesce ad esprimere forte armonia tra il dolce del limone, il salato delle cozze e il piccante della pasta.
Deliziosi semplicemente i ravioli all'uovo con ripieno di capesante e gamberi su guazzetto di bisque di gamberi, vongole e cozze.
Ad accompagnare il secondo un vino strepitoso il Pescanera di Ippolito, un greco nero vinificato in rosato, un unicum nel suo genere che riesce a tener testa ad un'altra prelibatezza il baccalà Skrei detto il "miracolo norvegese" perché questo pesce riesce, guidato dall'istinto, a ritornare al luogo d'origine, acquisendo per merito del viaggio una carnosità senza eguali.
Abbiamo chiuso con un dolce espresso fuori menù: millefoglie al pistacchio con fresca crema allo zenzero e cioccolato. L'alternativa proposta sono i golosi dolci della costiera amalfitana che arrivano dalla pasticceria di Sal de Riso o i fruttini di Lancusi.
Un mio personale consiglio è di godervi un locale di questo tipo durante tutto l'anno e non solo ad agosto quando per il moltiplicarsi dell'utenza rischia di non restituirci la magica atmosfera che altrimenti vi si respira.
La Rotonda Ristorante di Pesce - Pizzeria
Via Magna Grecia (lungomare)
87075 Trebisacce (CS)
Tel. 0981 57256