Piattino, tazza e tovagliolini Easy Life Design, Vassoio IVV, cucchiaini Broggi |
Ecco il sabato pomeriggio che sogno per tutta la settimana ma che difficilmente riesco a realizzare in quanto fortemente incompatibile con i miei papocchi pieni di esigenze. Io continuo a sperare ed a volte riesco per mezz'ora o un'ora ad avere l'illusione di aver piacevolmente oziato e realizzato il mio sogno.
Una tazza di caffè, un dolcino che non mi abbia creato stress nel prepararlo e qualche libro per intrattenermi.
Non a caso ho scelto due libri che hanno un deciso aroma di caffè.
Odore di caffè è il titolo del libro di Riccardo Pazzaglia pubblicato da Guida editori. Divertenti e verosimili racconti che hanno come filo conduttore la nera e profumata bevanda oltre che la simpatia e l'ironia del loro noto autore partenopeo. Se si parla di caffè, del resto, non si può non fare riferimento a Napoli dove della bevanda "che solleva lo spirito e ritempra il corpo" vi è da tempo immemore un vero e proprio culto. Lo sa bene Riccardo Pazzaglia e ce ne fa partecipi portandoci a respirare la sua aria natìa che è l'odore di caffè stesso. Perché a Napoli "di tutto si può fare a meno, o quasi, ma non della scura polverina dal sapore inebriante, tanto decantata, da sempre, in canzoni, poesie, opere e aneddoti".
Il profumo del caffè è un affascinante romanzo di Anthony Capella edito da Neri Pozza. Ambientato tra Londra e l'Abissinia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo narra delle vicende amorose di Robert, un giovane dandy, e di Emily, la bella figlia di un mercante di caffè. Un amore condito da profumi e sapori afrodisiaci che fanno del libro "uno straordinario romanzo storico che ci restituisce il sapore di un'epoca di avventure in terre lontane ed esotiche, e di libertà dei sensi e del cuore". Un romanzo sapientemente narrato, pieno di realismo e colpi di scena, che si articola in ben 523 pagine ma che giunti all'ultima si vorrebbe ancora averne altrettante da leggere.
Il dolce che ho preparato per questo mio ideale pomeriggio di ozio l'ho chiamato il dolce dei vagabondi, quello che è ai più noto come torta pan di stelle poiché utilizza i commerciali biscottini al cacao e nocciole come base del dolce, gli ho dato questo nome perché per farlo ci vuole un niente ed il risultato è davvero gradevole.
Il dolce dei vagabondi
Ingredienti:
300 g di biscotti al cacao e nocciole
2 tazzine di caffè e 1 di latte
250 ml di panna
2 cucchiai di zucchero a velo
200 g di crema spalmabile alle nocciole*
cacao amaro per completare
* Io ho scelto la nocciolata Rigoni di Asiago
Montare la panna con lo zucchero a velo. Intingere i biscottini nel caffè mescolato con il latte e formare uno strato inn un piatto coi bordi. Spalmare di panna e versare qua e là qualche cucchaiata di crema alle nocciole. Proseguire allo stesso modo per altri due strati, terminando con la panna e il cacao amaro.
Il post di oggi è stato un augurio per domani...speriamo che mi fanno un po' riposare a modo mio i cuccioli.