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2009-04-29

Paestum e la Mozzarella di Bufala Campana

Visto il clima non proprio primaverile che imperversa un po’ in tutta Italia credo che qualcuno abbia rinunciato al week-end per il ponte del primo Maggio. Io però non voglio rinunciare tanto più che sarà (ovviamente per il momento) uno dei miei ultimi viaggetti prima della maternità.
Mi permetto di invitarvi a fare altrettanto che le previsioni climatiche per l’imminente fine settimana non sono poi così catastrofiche.
E se non avete ancora deciso dove atterrare vi do un piccolo suggerimento: a Paestum, presso l'Area Archeologica, da domani 30 Aprile e fino al 3 Maggio si svolgerà il 4° Salone della Mozzarella di Bufala Campana e del Made in Italy. Credo si tratti proprio di una interessante manifestazione, da non perdere per non appassionati del buon mangiare e se vi affrettate lo staff organizzativo, dalla esemplare gentilezza, riuscirà senz’altro a trovarvi un posticino nelle adiacenze del Salone e poi si sa mai che possiamo casualmente incontrarci con qualcuno di voi. Io sono la cangura con la sacca piena.
A lunedì con il resoconto della manifestazione. Per i dettagli del programma vi rimando ovviamente al sito ufficiale.

2009-04-28

Rotolini di lasagne con asparagi e mortadella Bologna

Sovente in cottura utilizziamo prosciutto, speck etc. riservando la mortadella all’uso a crudo, mi vien da dire perché la stessa è troppo buona tra due fette di pane o in una rosetta e tale bontà ce la fa considerare quasi unospreco in altre preparazioni.
Solo che a me piace pure cotta e ritengo che conferisca quella nota in più a diversi piatti, non so se l'avete mai provata sulla pizza in accostamento al Brie...pura poesia. Ricordate quel piatto di penne con crema di piselli e mortadella? Le zucchine tonde con mortadella e pistacchi? O quei mini-croissants con scarola e mortadella?
Stavolta l’accostamento l’ho fatto con gli asparagi, quelli selvatici però che hanno una ricchezza di sapore notevole e la mortadella era quella buona la Bologna Pasquini di Esperya. Una vera regina in fatto di mortadella.
A voi la ricetta, gli ingredienti sono per 6 persone (circa 30 rotolini di pasta):
sfoglia pronta per lasagne 250 g c.a.
ricotta vaccina 600 g
asparagi di campo 200 g c.a. puliti
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio
500 ml di latte
40 g di burro
40 g di farina
Noce moscata
Sale e pepe
Parmigiano grattugiato
Mortadella a listarelle o a fette sottili
Mettiamo gli asparagi tagliati a pezzetti in un pentolino con un cucchiaio d’olio e lo spicchio d’aglio, copriamoli appena di acqua e lasciamoli cuocere a fuoco moderato, finché non risulteranno teneri. Saliamo e pepiamo poi scoliamoli dall’acqua restante, eliminiamo l’aglio e tritiamoli a coltello. Amalgamiamoli alla ricotta, aggiungiamo il restante olio e regoliamo di sale e pepe. Stendiamo il composto ottenuto sulle sfoglie di pasta, disponiamo sopra ognuna delle fette di mortadella ed arrotoliamo per bene la pasta che taglieremo in tranci, tipo cannolo (tre per ogni sfoglia sono sufficienti).
Sciogliamo in un pentolino il burro con la farina, uniamo il latte, sale, pepe e noce moscata e lasciamo addensare la besciamella. Versiamone qualche mestolo sul fondo di una teglia molto capiente. Adagiamo sopra i rotolini di pasta e copriamo con altra besciamella. Cospargiamo di parmigiano ed inforniamo fino a doratura.

2009-04-27

Tortino di alici al pesto di finocchietto selvatico

Raramente mi piace elaborare il pesce, lo adoro infatti nelle sue vesti più semplici. Le alici però fanno eccezione perchè oltre ad amarle semplicemente marinate mi piace utilizzarle per creare delle ricettine sfiziose. Hanno un gusto molto versatile e si abbinano bene a diversi altri ingredienti. In tal caso avevo sottomano un vasetto di Pesto di finocchietto selvatico Siciliatentazioni dell'Enoteca Di Leva che giaceva in dispensa in attesa di essere aperto, lo volevo provare coi legumi ma alla fine ne ho visto un perfetto matrimonio in questo timballetto che ho arricchito con pomodoro fresco e mozzarella.
Ingredienti per 2 persone:
500 g di alici fresche
pesto di finocchietto selvatico
5-6 pomodorini
100 g di mozzarella fior di latte
1 spicchio d'aglio
pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Puliamo e delischiamo le alici, lasciando le due metà attaccate. In due piccole tegline disponiamo della carta da forno oleata, cospargiamola di pangrattato e copriamo con le alici disposte a raggiera, saliamo, pepiamo e strofiniamo con l'aglio. Formiamo su di esse uno strato di pomodorini e uno di mozzarella, cospargiamo la superficie della mozzarella di pesto e poi copriamo con altre alici ricoprendo i bordi del tortino con quelle sottostanti, strofiniamo ancora d'aglio, sale e pepe e copriamo di pangrattato, irroriamo con un filo d'olio e inforniamo a 160° per circa 15 minuti (evitando che il pesce secchi troppo). Serviamo con purè di patate e guarniamo con altro pesto di finocchietto selvatico.

2009-04-24

Il Mosciame di Tonno per un insolito "Finger Food"

Dire Finger Food è piuttosto di moda ma molto spesso si fa confusione su quello che è il reale significato di questo termine coniato solo pochi anni fa. Letteralmente sta a significare cibo in punta di dita ma non va assolutamente confuso con quello che può essere uno stuzzichino di piccole dimensioni, esso è piuttosto un boccone per i cinque sensi. Se vi va di approfondire l'argomento vi consiglio di farlo sul sito di Zafferano Magazine, dato che nel nuovo numero della rivista sono state dettate le linee guida per un sistema Finger Food, messe a punto da un comitato scientifico sostenuto dalla rivista.
In breve ve le riassumo:
Il F.F. va degustato in un boccone.
E' costuito da alimenti associati per analogia o per contrasto.
Non deve richiedere esecuzioni troppo lunghe.
Può essere afferrato con le dita o con attrezzature minute adeguate.
Può prevedere liquidi, gelatine e salse d'accompagnamento.
Deve prevedere un minimo di tre ingredienti.
Può essere cotto o crudo ma non classificabile con un sistema di cottura unico.
Può prevedere una dimensione calda o fredda.
E' regolare nelle forme.
E' un elaborato culinario che va costruito rispettando i principi di sana ed equilibrata alimentazione.
Va presentato tenendo conto della sua dimensione visiva.
Deve permettere una percezione tattile e uditiva definita, con aspetto olfattivo riconoscibile.
E' espressione chiara di un gusto equilibrato.
E per concludere il Finger Food non è una qualsiasi ricetta ridotta nella quantità.
Dopo aver letto l'articolo e stampato nella mia mente queste linee guida ho voluto dare una mia interpretazione del Finger Food e se qualcuno del comitato scientifico che ha codificato le regole passasse da qua vorrei sapere cosa ne pensa del mio Finger Food a base di Moscame di Tonno.
Sulla materia prima credo che nessuno abbia da ridire, il Mosciame di Tonno di Campisi è un eccellenza reperibile presso la bottega Esperya, si tratta di puro filetto magro di tonno rosso salato ed essiccato al sole con metodo artigianale dall'Azienda Campisi. Un prodotto eccezionale, come dire quasi una bresaola che sa di mare.
L'ho accostato nella preparazione a dei sottilissimi crostini ottenuti dal pane casereccio pennellato d'olio extravergine e abbrustolito in forno, completando la preparazione con una salsa di yogurt al basilico e dei pomodorini freschi. Una vera esperienza sensoriale in un boccone.
Ingredienti per 4 Finger Food al Mosciame di Tonno e Yogurt al basilico:
Pane casereccio raffermo 8 sottili fette
Mosciame di Tonno Campisi 8 sottili fette
125 g di yogurt bianco intero
4 pomodorini ciliegini
basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Lasciamo scolare lo yogurt in un colino a maglie fitte per qualche ora, poi condiamolo con un goccio d'olio, qualche foglia di basilico spezzettata, sale e pepe. Intanto pennelliamo d'olio le fettine di pane, delle dimensioni del mosciame e sottili come un'ostia, passiamole sotto il grill del forno. Disponiamo quattro fettine di pane tostato in un piatto da portata, copriamo con le fette di mosciame, versiamo sopra un po' di salsa allo yogurt e poi di nuovo pane, mosciame e yogurt. Completiamo con un pomodorino, una fogliolina di basilico e un filo d'olio.

2009-04-23

Maccheroncelli di Gragnano con gamberetti ammollicati

Gamberetti, pangrattato, un po' di bottarga, qualche cappero, delle lamelle di mandorla e i Maccheroncelli di Gragnano, invero ottimi anche con solo olio crudo e parmigiano, acquistano un'aria veramente stuzzicante.
Se vi va di provare vi lascio la ricetta e se cercate la pasta che ho utilizzato non vi resta che fare un giretto virtuale da Terrasolis.
Per 2 persone:
160 g di Maccheroncelli di Gragnano (o altro formato a vostra scelta)
300 g di gamberetti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di bottarga di tonno grattugiata
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Saltiamo i gamberetti in un fondo l'olio con mezzo spicchio d'aglio, saliamo e pepiamo. In un altro padellino doriamo il pangrattato con un filo d'olio, il restante aglio e la bottarga, uniamo i capperi e le mandorle. Lassiamo la pasta e condiamola con i gamberi, unendo solo alla fine il composto di pane preparato.

2009-04-21

Timballo Poesia di Sicilia con riso pilaf

Non so a voi ma le melanzane a me, già alla vista, mi fanno pensare alla Sicilia. Ultimamente le sto riscoprendo grigliate, sono fantastiche e molto leggere e ne sto facendo largo uso in tutte le portate, anzi un giorno o l’altro vi parlo della pasta che ho ideato ma adesso, prima della ricetta, vi spiego perché il timballo che ho realizzato l’ho chiamato così.
Poesia di Sicilia è uno dei pesti a base di melanzane, peperoncino, pecorino, basilico e aglio creati da Sicilian Exquisiteness. E’ per palati forti dato che il piccante si sente abbastanza e sui crostini con il formaggio è spettacolare. Così mentre lo gustavo in questa sua semplice veste ho pensato di richiamare i sapori degli ingredienti che lo compongono in una ricetta ancora più golosa che ho servito poi con del semplice riso pilaf, il Carnaroli Gli Aironi mica uno qualsiasi, che ne completasse il gusto attenuando il deciso piccante del pesto.
Ingredienti per 2:
6 fette di melanzana bianca grigliata
6 foglie di basilico
4 fette di caciocavallo non troppo stagionato
Olio extravergine d’oliva
Pesto Poesia di Sicilia Sicilian Exquisiteness
Sale
Pecorino grattugiato
1 bicchiere di riso carnaroli Gli Aironi
2 bicchieri di brodo
In un goccio d’olio tostiamo il riso, uniamo il brodo e copriamo la pentola, lasciando assorbire a fuoco moderato tutto il liquido di cottura. Intanto prepariamo i timballi.
Condiamo le fette di melanzana con poco olio e sale. Disponiamo in una teglia due fette di melanzana, poggiamo sopra ognuna una fetta di caciocavallo, spalmiamo sopra il formaggio un cucchiaino di pesto Poesia di Sicilia, cospargiamo con pecorino e completiamo con una foglia di basilico, procediamo allo stesso modo con il secondo strato e concludiamo poi con la terza fetta di melanzana, pochissimo pesto, pecorino e l’ultima foglia di basilico. Inforniamo finché il formaggio sarà sciolto e la melanzana gratinata. Serviamo i timballi su piatti riscaldati al centro di una corona di riso pilaf.

2009-04-20

Insalata di pollo con crostini di pane e maionese biologica al balsamico

Mi pare che la scadenza della raccolta "Salads" promossa da Susina del blog Pasticci e Deliri di una strega in cucina sia stata prorogata al 30.04.2009. Così anche una cronica ritardataria come me riesce a partecipare. Voglio dare il mio contributo con una bella insalata sostanziosa che preparo spesso come piatto unico e gratificante soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando il caldo inizia a farsi sentire e la voglia di nutrirsi con gusto si scontra con l’esigenza di non preparare piatti che richiedano cotture lunghe e servizio caldo. Non è questo il caso visto che stamattina ci siamo svegliati ammantati di nebbia, tuttavia voglio essere speranzosa e la posto comunque.
L'insalata contiene proprio tutto ma si può ulteriormente arricchire contribuendo di volta in volta alla causa “svuotiamo il frigorifero”. Quel che la rende particolare è la speciale vinaigrette con olio, aceto balsamico e maionese. Stavolta ho sostituito però gli ultimi due ingredienti con un’eccellente maionese biologica al balsamico prodotta da
Cascina San Cassiano che vi farà dimenticare le tristi salse che a torto portano il nome della famosa maionese e che si trovano nella grande distribuzione.
Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo petto di pollo lessato
2 carote
½ cespo di lattuga romana
200 g di provolone piccante
4 fette di pancarré
1 manciata di semi di zucca, noci e pomodori secchi triturati
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di maionese biologica al balsamico
Sale e pepe nero q.b.
Affettiamo il pollo e la lattuga a striscioline, uniamo le carote a julienne, il provolone a cubetti, la frutta secca. Condiamo con l’emulsione di olio, maionese al balsamico, sale e pepe. Completiamo infine con i quadratini di pancarré tostato.

2009-04-17

Fiori dolce-croccanti

Il dolce in sè è piuttosto semplice se pensiamo che si tratta di cestini di pasta sfoglia con crema e fragole, solo che la sua preparazione si suddivide in diversi momenti e il gusto alla fine è complesso ma allo stesso tempo estremamente fresco e delicato, insomma direi che l'assaggio smentisce quel che può sembrarne l'aspetto di dolce carico e cremoso da assaporare a piccole dosi.
Per la forma dei cestini ho voluto richiamare la freschezza della primavera utilizzando un tagliapasta di Plurimix-point a forma di fiore, la misura maxi che mi ha permesso di ricavare dei cestini abbastanza grandi da poter farcire comodamente. La crema l'ho fatta più ricca del solito aggiungendo al latte della panna fresca, una vera prelibatezza per cremosità e ricchezza di gusto. Il resto lo hanno fatto le fragole fresche appena condite con poco zucchero e il Crunchy rice Gli Aironi, che non è riso soffiato ma riso croccante esploso in camera sottovuoto e ricoperto a bassa temperatura di spezie ed ingredienti alimentari che conferiscono colori e sapori decisi, che ho utilizzato nella doppia versione menta glaciale e lampone, per una nota di colore e gusto che ha conferito leggerezza e freschezza al dolce.
Se volete cimentarvi vi lascio gli ingredienti e le fasi di preparazione.
Per i cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia già stesa
zucchero di canna
Per la crema:
250 ml di latte fresco parzialmente scremato
250 ml di panna fresca
4 tuorli
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di amido di mais biologico Plurimix-point
Per completare:
400 g di fragole fresche
2 cucchiai di zucchero
Crunchy rice Gli Aironi alla menta e ai lamponi
Ricaviamo dalla pasta sfoglia 12 fiori, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero di canna. Rivestiamo con ciascun fiore una tegliana da muffin capovolta, lasciando lo zucchero in superficie. Inforniamo in forno a 180° fino a doratura. Estraiamo i cestini e lasciamoli raffreddare.
Prepariamo intanto la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, uniamo l'amido di mais e il latte e la panna scaldati insieme ed aromatizzati con la vaniglia. Lasciamo addensare la crema a fuoco dolce. Tagliamo le fragole a tocchetti e condiamole con lo zucchero. Al momento di servire riempiamo i cestini di crema, versiamo sopra ognuno una cucchiaiata di fragole e completiamo con il Crunchy rice nei due gusti scelti.

2009-04-16

Stella di fillo con Noagnlailich DeGust semi di lino e fichi caramellati

E' vero stavolta ho proprio esagerato, il nome di questo formaggio è veramente impronunciabile. La parola Noagnlailich nel Sudtirol indica il telo di lino dentro il quale si trasporta il fieno a valle. E se ordinate una forma di Noagnlailich DeGust dalla bottega Esperya capirete subito perchè hanno dato questo nome ad un formaggio. La caciotta di latte crudo di capra si presenta avvolta in fieno d'alta montagna, chiusa dentro un piccolo telo di lino. Il formaggio, a pasta dura, bianca e leggermente friabile è un esperienza per i sensi: vista, palato, olfatto restano coinvolti e conquistati nella degustazione. Non potevo elaborare troppo un formaggio così, avrebbe perduto quell'odore di fieno, camomilla, erbe di montagna che lo caratterizzano.
L'ho servito con delle sfogliette di pasta fillo home made e dei golosi fichi caramellati, quelli che prepara la mia mamma durante l'estate e di cui giuro di darvi la ricetta appena me ne sarò impossessata.
Per i salatini di fillo pasta:
250 g di farina
1 uovo
50 g di acqua
50 g di burro
sale
olio extravergine d'oliva
semi di lino
Scaldiamo l'acqua con il burro e il sale in un pentolino poi, versato questo liquido sulla farina e l'uovo impastiamo per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto per circa mezz'ora poi stendiamolo sottilmente, tagliamo dallo stesso dei triangoli, disponiamoli in teglia su carta da forno pennelliamoli di olio e cospargiamoli di semi di lino. Inforniamo a 170°C per pochi minuti, finché saranno dorati. Poi disponiamo in un piatto cinque salatini a formare una stella. Intervalliamo con delle fettine di formaggio e completiamo con i fichi ed il loro liquido di conservazione. Un dessert fuori dai canoni.

2009-04-15

La crema di pistacchi, una squisitezza siciliana

Quando scopro qualcosa di eccezionalmente buono mi entusiasmo sempre e sento il bisogno di parlarvene. Le bontà che ho scoperto stavolta stanno racchiuse in vasetto e parlano della meravigliosa terra da cui provengono, la Sicilia. Il nostro palato è abituato alle creme di nocciole (più o meno buone) diffuse nella grande distribuzione ma non so se vi è capitato mai di assaggiare una crema spalmabile al pistacchio, questa per me era la seconda esperienza ma ho trovato il prodotto di Sicilian Exquisiteness di gran lunga superiore ai suoi simili.
I pistacchi li senti proprio e per non farla sporca con il barattolo davanti e il cucchiaino dentro ho deciso di condividere questa bontà con gli altri utilizzandola per farcire dei rettangoloni di pastasfoglia, cotti vuoti solo cosparsi di zucchero a velo e poi farciti di crema ai pistacchi come un panino. Il risultato è libidinoso. Ora passo all'assaggio dei pesti che sicuramente nulla avranno da invidiare alle creme dolci. Ah! Dimenticavo di dirvi che i barattolini, come potrete vedere sul sito della ditta, si presentano così bene che li vedo proprio azzeccati anche per un regalo.
P.S. Visto che nei commenti si è aperta una discussione sui grassi idrogenati mi sembra giusto ricordare che le creme di Sicilian Exquisiteness non ne contengono affatto, quindi quando acquistiamo ricordiamoci anche che i confronti non vanno fatti tra i prezzi ma tra i prezzi a parità di qualità.

2009-04-14

Ravioli al pesto di Cetara con pomodorini confit e pinoli

Com'è andata la Pasqua? Considerata la triste vicenda dell'Abruzzo mai come quest'anno mi sono sentita fortunata di passarla in tranquillità, con la famiglia, tra le mura domestiche. Perchè solo se pensi che questa serenità da un momento all'altro potrebbe non esser più riesci ad apprezzarla al meglio. Un viaggetto virtuale in Costiera Amalfitana, visto il clima grigio, l'ho fatto comunque con questo meraviglioso piatto di Ravioli nel cui ripieno ho utilizzato il Pesto Cetarese con Colatura di alici Delfino Battista di Terrasolis. A base di alici, colatura di alici, pinoli, mandorle, noci, olive verdi e nere, capperi, aglio, olio extravergine di oliva, basilico, prezzemolo e peperoncino ha dato il meglio di sè nella farcia di questi ravioli semplicemente amalgamato a ricotta fresca. Per condire sono stati sufficienti dei pomodorini confit arricchiti da pinoli.
Ingredienti per 3 porzioni
Per la pasta:
2 uova
200 g di farina
Per il ripieno:
200 g di ricotta vaccina fresca
5 cucchiaini colmi di Pesto di Cetara
Per il condimento:
15-20 pomodorini ciliegia
1 cucchiaio di pinoli
olio extavergine d'oliva
sale, pepe e zucchero q.b.
Prepariamo la sfoglia impastando le uova con la farina, se occorre aggiungiamo qualche goccia di acqua. Amalgamiamo il pesto alla ricotta ed utilizzaimolo per farcire la sfoglia ricavata dall'impasto, copriamo con altra sfoglia e ricaviamo i ravioli con un tagliapasta.
Tagliamo in due i pomodorini e dopo averli allineati in una teglia unta d'olio cospargiamoli di sale e poco zucchero, poniamo in forno a 200° a caramellare, verso metà cottura uniamo i pinoli e lasciamoli tostare con i pomodorini. Lessiamo i ravioli e condiamoli con i pomodorini confit.

2009-04-11

Buona Pasqua

Un modo simpatico per augurare la Buona Pasqua? Il cestino di pasta di pane riempito di uova di cioccolato avvolte in carta velina colorata.
L'ho realizzato appositamente per i miei lettori e idealmente porgo un uovo a ciascuno di voi con la speranza che la sorpresa sia ciò che più desiderate, ma che soprattutto ognuno di noi abbia la forza di considerarsi fortunato per quanto già possiede.
Buona Pasqua e Buona Pasquetta a tutti da Cocò.

2009-04-09

Cielo a pecorelle...

...e speriamo niente acqua a catinelle.
In effetti sono degli agnellini però quando li ho visti sullo sfondo azzurro mi è venuto in mente il proverbio. Lo stampino è di Plurimix-point in tema prettamente pasquale e la ricetta è quella degli ovis molis con i tuorli sodi. Un'ottima frolla a cui ho dato l'effetto pecorella con la granella di zucchero, possono essere utilizzati per delle simpatiche confezioni pasquali insieme a degli ovetti di cioccolato, o intinti a fine pasto in una mousse o in un bel bicchiere di passito.
Ingredienti:
150 g di farina biscotto Plurimix-point
100 g di burro freddo
50 g di zucchero semolato
3 tuorli sodi
la scorza di mezzo limone
qualche goccia di vaniglia liquida Plurimix-point
1 pizzico di sale
latte per spennellare q.b.
granella di zucchero q.b.
Amalgamiamo tutti gli ingredienti (escluso il latte e la granella) poi avvogliamo l'impasto in pellicola e lasciamolo riposare in frigorifero per un'ora. Stendiamolo con il matterello e ricaviamo i biscotti con le formine scelte. Pennelliamo i biscotti di latte e cospargiamoli di granella di zucchero. Inforniamo a 180° finché risulteranno dorati.

2009-04-08

Portafogli di pollo e Formaticus

Se c'è un nome strano in un mio post quel nome quasi certamente si riferisce ad un formaggio, anche stavolta è così perchè la mia instancabile sete di conoscenza del mondo caseario, mi porta ad effettuare sempre nuove e golose scoperte. I formaggi che il mercato nazionale offre sono tanti e diversissimi tra loro per forme, sapori e luoghi di provenienza, il Formaticus è prodotto da DeGust in Alto Adige, la patria che forse preferisco in fatto di formaggi. L'ho conosciuto per merito di Esperya e la sua particolarità è che viene affinato con del nastro di rafia che lo tiene in forma, nella fase finale dell'affinamento viene utilizzato anche del mosto di mele Gravensteiner, riuscite ad immaginare il gusto lievemente acidulo e la cremosità di questo formaggio? A grandi linee ricorda un po' per consistenza il Taleggio ma la complessità di gusto di questo prodotto non ha nulla a che vedere con altri simili formaggi. Insomma ho degustato la forma in quasi tutti i modi possibili ma l'ho trovato insolito in questa preparazione dove ha contibuito a nobilitare il tanto bistrattato petto di pollo. Che possa diventare un piatto di festa invece del consueto agnello? Provate e mi saprete dire.
Ingredienti per 6 portafogli:
6 fettine di petto di pollo
6 fette di Formaticus DeGust
1 uovo
2 cucchiai di latte
6 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaino di paprica
2 cucchiai di grana grattugiato
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Battiamo le fettine di carne, saliamole appena e farciamole con il formaggio, ripieghiamo a portafoglio e chiudiamo con degli stecchini di legno. Passiamo la carne nell'uovo sbattuto con latte, sale e pepe, poi nel pangrattato mescolato al grana e alla paprica. Adagiamo in una teglia unta d'olio, irroriamo con un altro filo d'olio ed inforniamo finché risulteranno dorati. prima di servire, magari con una insalatina mista o degli asparagi, ricordiamoci di levare gli stecchini di legno.

2009-04-07

Pausa...

Ieri mi rifiutavo di credere all'entità del disastro ma oggi non posso farcela a scrivere di cucina mentre il mio paese sta soffrendo.
Capisco che non tocca a me discutere di questi temi in un blog di cucina e non lo faccio, però mi prendo una piccola pausa per riflettere su quanto è accaduto.
Un abbraccio virtuale a chi sta soffrendo.

2009-04-06

Bavarese con mousse di banane e passato di fragole

Ho terminato la settimana precedente in dolcezza e voglio iniziare questa con altrettanta dolcezza, del resto è la settimana Santa e mi pare giusto che abbia un certo alone festivo.
E poi anche se ogni luogo ha le sue tradizioni pasquali avere tante idee dolci da sfruttare nei pranzi festivi non mi sembra una cattiva idea. Questo dolce è pure trasportabile - eventuali pranzi à porter o pic-nic - e non ha le uova, visto che qualcuno nei precedenti commenti ne lamentava l'uso a crudo, cerchiamo di incontrare un po' i gusti di tutti. Il passato di fragole potete farlo con i frutti freschi cuocendo la purea ottenuta con un paio di cucchiai di zucchero oppure affidarvi ad un buon prodotto che vi semplifichi la vita come Di Frutta alla fragola di Cascina San Cassiano, io ovviamente ho optato per questa seconda alternativa.
Ingredienti
Per la mousse alla banana:
210 g di banane (circa 2)
3 cucchiai di succo di limone
2 g fi colla di pesce
40 g di zucchero
160 g di panna liquida
Per completare:
Di frutta alla fragola di Cascina San Cassiano
Savoiardi morbidi
bagna alla fragola preparata con
4 cucchiai di liquori alla fragola
4 cucchiai di acqua
2 cucchiai di sciroppo di zucchero
Frulliamo la banana con lo zucchero e il succo di limone, aggiungiamo la gelatina ammollata strizzata e sciolta in un cucchiaio di acqua bollente. Montiamo la panna ed amalgamiamola alla purea. Rivestiamo con i savoiardi il fondo e le pareti di uno stampo da bavarese rivestito di pellicola, spruzziamo con la bagna, spalmiamo di purea di fragole e copriamo con metà della mousse, formiamo un altro strato di savoiardi e procediamo alla stesso modo, infine chiudiamo coi biscotti, copriamo con al pellicola e lasciamo riposare in frigo almeno una notte. Sformiamo e serviamo a fette.

2009-04-03

Mousse di ricotta al caffè con sigari al cioccolato

Non lo so cosa mi è preso ma è un periodo in cui sto sperimentando l’uso della ricotta nei modi più disparati, mi sono accorta che è possibile farci, se non tutto, veramente tanto e poi in effetti di base è un alimento versatile oltre che leggero per cui non appesantisce i piatti, pur se un po’ più elaborati del solito e se “trasformata” ho notato che viene mangiata anche da chi non tanto la gradisce in purezza. Stavolta l’input viene dalla mamma che, qualche giorno fa, ha preparato uno zuccotto con una cremina alla ricotta niente male, alla mia richiesta di informazioni mi ha detto di aver usato la ricetta della crema per il tiramisù sostituendo il mascarpone con la ricotta.
La cosa è rimasta lì apparentemente ma la mia testolina ci ha lavorato sopra immaginando di realizzarne una mousse golosa, pur senza panna, nella quale intingere i sigari al cioccolato, dei goduriosi biscotti artigianali siciliani di frolla e cioccolato scovati su Esperya.
La ricetta della mousse segnatevela perché risolve egregiamente il momento dolce (anche in un giorno festivo) con pochissimi ingredienti ed ancor meno fatica.

Ingredienti per 6 bicchierini
Per la mousse:
2 uova freschissime
180 g di ricotta
4 cucchiai di zucchero semolato fine
2 tazzine di caffè ristretto
Per completare:
6 sigari al cioccolato
12 chicchi di caffè

Dividiamo i tuorli dagli albumi, montiamo a neve ferma gli albumi e teniamoli da parte, intanto sbattiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo il caffè e la ricotta passata al setaccio, poi con delicatezza, senza smontarli, gli albumi. Versiamo la crema ottenuta nei bicchierini e lasciamo ben raffreddare. Al momento di servire infilziamo in ogni bicchiere un sigaro al cioccolato e guarniamo con due chicchi di caffè.

2009-04-02

Caserecce cinque colori al pepe verde, zucchine e crema di salmone

Le caserecce di Cascina san Cassiano sono delle tagliatelle sottilissime, profumate e colorate che ci parlano di questa fantastica e solare (speriamo mantenga) stagione. Colorate con aromi naturalissimi: curcuma, pomodoro, barbabietola e spinaci cuociono in soli quattro minuti. La loro delicatezza ed impalpabilità l’ho vista molto bene in questa preparazione che, vivaddio, glorifica la panna spesso bistrattata e considerata fuori moda ma che in alcuni piatti mi piace utilizzare, infatti non ho ancora ben capito perché un alimento dovrebbe passar di moda… vi immaginate una cucina senza parmigiano? Ecco io no e magari la panna sarà pure grassa però dove ci vuole ci vuole. Ma andiamo alla ricetta che vedrei bene anche per un insolito menù pasquale.
Ingredienti per 4 persone:
380 g di Caserecce cinque colori o altre tagliatelle multicolori
3 zucchine
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di pepe verde in salamonia
100 g di salmone affumicato
1 dl di panna fresca
2 cucchiai di vino bianco secco
La scorza di ½ limone non trattato
30 g di burro
sale
prezzemolo

Puliamo e spuntiamo le zucchine, tagliamole a fettine sottili nel senso della lunghezza e quindi a striscioline. Saltiamole per cinque minuti circa nel burro aromatizzato con l’aglio e il pepe verde scolato dalla salamoia, poi eliminiamo l’aglio e spegniamo. Frulliamo il salmone con la panna, il vino, un pizzico di sale e la scorza del limone grattugiata. Addensiamo la salsa ottenuta a fuoco basso. Lessiamo la pasta e condiamola con la crema di salmone e le zucchine al pepe verde, se occorre aggiungiamo qualche cucchiaiata di acqua di cottura della pasta, completiamo con il prezzemolo tritato.