Dicono che sia boom di vendita di farina in tutta Italia ed il lievito di birra è diventato quasi introvabile ovunque. Risulta comprensibile perché stando di più a casa si ha maggiore tempo a disposizione da utilizzare anche in cucina e i lievitati danno maggiore soddisfazione proprio perché impongono ritmi lenti. Pertanto mi accodo alla scia e vi propongo delle briochine super golose che ho realizzato con un impasto di pan brioche e della pasta sfoglia già pronta che sarebbe altrimenti scaduta in frigo.
Nel caso in cui non ne possiate reperire potete sfogliare l'impasto con 100 g di burro ricorrendo alle piegature tipiche della pasta sfoglia, allungando un po' i tempi di preparazione e riposo, o realizzare le briochine soffici senza sfogliatura, saranno comunque molto gustose.
Con questa dose ne vengono circa 20-22, pertanto se volete farne metà dose potete utilizzare l'altra metà d'impasto per dei semplici panini di pasta brioche.
Ingredienti:
500 g di farina 0
12 g di lievito di birra (o mezza bustina di quello secco)
50 g di burro fuso (in mancanza olio di semi)
50 g di zucchero
10 g di sale
250 ml di acqua
1 uovo intero
2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
100 g di cioccolato fondente o al latte o in gocce
4 cucchiai di granella di zucchero (in mancanza anche zucchero semolato)
burro per spennellare
Impastare farina, zucchero e uovo aggiungendo il lievito sciolto nell'acqua, aggiungere dopo il sale e il burro non caldo. Lasciar lievitare la massa per circa tre ore. Poi dividerla in due e stenderla in due rettangoli di larghezza pari alle sfoglie sulle quali li adageremo, pennellare la base con burro e suddividervi sopra il cioccolato tritato e la granella di zucchero, volendo si possono ulteriormente arricchire con uvetta ammollata nel liquore o mele a piccoli pezzetti. Arrotolare nel senso della lunghezza e tagliare il rotolo a pezzi di due centimetri circa, poggiare le girelle ottenute in teglia e pennellare con ancora un po' di burro, lasciar risposare almeno mezz'ora e poi infornare a 180° fino a doratura.