Cucina, libri, luoghi, moda, lifestyle

2014-06-27

Quando non sai a che Santo votarti

Piatto La Porcellana Bianca, Canovaccio Busatti
Oggi voglio giocare un po' con le parole per questo ho titolato così il mio post in realtà i santi non c'entrano poi tanto con il mio finger food a base di cipolla alla brace formaggio affinato al Negroamaro e Salsa DolcePiccante di mele cotogne VIS che ho arricchito con aceto balsamico e fiori di timo non fosse che il formaggio alle vinacce di Negroamaro di cui vi parlo è prodotto dalla Masseria Cinque Santi ,

un'azienda di Vernole (Le) specializzata nella produzione di specialità casearie tipiche pugliesi ancor oggi preparate con autentica passione utilizzando i tradizionali metodi di una volta.
Tra i particolari formaggi prodotti in masseria spicca in Colli Cinque Santi che mi ha ricordato nella forma a torta nuziale il piemontese Montébore, cinque piani di diverse dimensioni per assaporare strato dopo strato diversi gradi di stagionatura del prodotto.
Da non trascurare anche il caprino barricato in foglie di noce con i suoi sentori erbacei.
Voglio giocare ancora un po' con i "Santi" invitandovi a realizzare un menù con le loro ricette, come sapete ogni luogo ha i suoi santi ed ogni santo ha le sue ricette che si preparano normalmente in occasione delle festività a loro dedicate: sfinci e zeppole di San Giuseppe, minne di Sant'Agata, ... ma se proprio volete una ricetta per ogni festività vi suggerisco due originalissime pubblicazioni.

In cucina con i Santi Ricette di Cielo e di Terra di Andrea Ciucci e Paolo Sartor edito da San Paolo Libri, racconta i gusti dei Santi più amati, San Francesco e Santa Chiara, Giovanni Paolo II, San Pio da Pietralcina, Giovanni XXIII. Sessanta modi di scoprire (e gustare) gli aromi e i sapori che hanno accompagnato i santi e i beati più amati. Sessanta ricette che hanno in qualche modo segnato la vita dei santi o che sono ad essa ispirate. Con metodo scientifico, che rende comunque oltre che agevole anche piacevole la consultazione del volume, per ogni piatto proposto è descritta nei dettagli la ricetta e vi sono anche informazioni, curiosità e una breve biografia del santo.

In Dialogo ha pubblicato invece Santi in Padella. Il curioso volume è dedicato ai più piccoli e fornisce l'occasione o meglio il pretesto per stare con loro in cucina nei giorni di festa preparando deliziosi manicaretti ispirati a chi la propria vita l'ha vissuta accanto a Gesù. Un modo originale per far apprezzare ai piccoli la buona cucina e fargli conoscere le figure dei santi cui sono dedicate le più importanti festività del calendario. Si può seguire tutto il calendario mese per mese soffermandosi nelle festività più note. Scritto da due mamme, Maria Malacrida e Chiara Serenthà, coglie davvero nel segno con ricette in maggioranza gradite ai piccoli di casa, ogni ricetta è arricchita da curiosità sul santo. 
Il mio finger food l'ho dedicato tutto al Negroamaro e l'abbinamento con l'omonimo vino pugliese sarebbe stato scontato, ma a me piace fare voli pindarici oltre che con le parole anche lungo tutta la penisola e per questo crostino tutto sapore ho scelto in Alto Adige il vino con cui degustarlo. Un vino di struttura il Puntay Lagrein Riserva di Erste+Neue, fruttao e speziato, insieme ai miei crostini diventa un momento davvero piacevole di meditazione e degustazione da condividere con amici.
Ingredienti:
1 baguette ai cereali
formaggio affinato al Negroamaro
Cipolle di tropea divise a metà e cotte alla griglia sulla brace di legna d'ulivo, condite poi con olio e sale
Salsa di mele cotogne senapata
aceto balsamico*
fiori di timo
Scaldare la salsa di mele cotogne con due cucchiai di aceto balsamico. Affettare il pane e farne dei crostini adagiarvi sopra un tocchetto di formaggio, uno spicchio di cipolla e un po' della Salsa preparata, completare con un ciuffetto di timo fiorito.

2014-06-24

Come ti cucino i moscardini


Vassoio Ceramiche Maroso, canovaccio Busatti
Ecco nel panorama marino ho sempre avuto una certa antipatia per il piccolo moscardino, colpa della mamma credo che mi aveva inculcato l'idea che fosse un prodotto di serie B, non grande e non tenero come il verace polpo  liquidato di conseguenza con un secco e deciso no. Ora siccome inizio a fidarmi del pescivendolo e di quello che ha sul banco ho provato il moscardino in una gradevole insalata spiluccata tra le innumerevoli Ricette con pesce presenti in rete  adeguata ovviamente alle esigenze del mio frigo perché quando c'è il pesce bisogna preparalo subito e tutto il resto s'adegua. Asparagi ma anche fagiolini se gli asparagi non li trovate più, funghi prataioli e carote ad accompagnare i miei moscardini. Una bella bottiglia di vino Grecanico che ho scelto tra la produzione Cantine Settesoli e del pane croccante hanno fatto il resto, alla fine ci vuole poco a trasformare una ordinaria serata di settimana dimenticando in mezz'ora gli affanni della giornata.
Insalata di moscardini
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di moscardini
1 mazzetto d'asparagi
2 carote
200 g di funghi prataioli
sale
pepe rosa
1 limone
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo
Pulire i moscardini (per me provvede il pescivendolo) e lessarli in acqua appena salata con le carote per trenta minuti dal bollore. Togliere le carote e lasciar raffreddare i moscardini nell'acqua di cottura. Lessare gli asparagi in acqua salata e tagliarli a tocchetti, pulire i funghi e affettarli sottilmente, disporre le verdure nel vassoio, aggiungere i moscardini raffreddati e tagliati a pezzi e le carote cotte affettate. Preparare un'emulsione con il succo del limone, il doppio di olio e sale. Versare il condimento sull'insalata, completare con qualche grano di pepe rosa schiacciato tra le dita e prezzemolo tritato.

2014-06-19

Genova...il pesto e De Andrè

Piatto La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi (CREUZA DE MÄ di Fabrizio De Andrè)
Quando vidi epr la prima volta genova il mio sguardo di ragazzina di provincia non ne fu entusiata. Quella patina di sporco, tipica delle città di porto, proprio non mi piaceva. Apprezzai però (da buongustaia in erba) con entusiasmo la focaccia, anzi le focacce, e tutte le altre leccornìe tipiche del territorio. Imparai successivamente ad amare Genova e il suo innegabile fascino di città di transito attraverso le canzoni del grande De Andrè di cui vi ho lasciato alcuni versi (che parlano simpaticamente di cibo) in apertura.
Imparo oggi la Cucina di Genovesi attraverso il libro di Paolo Ligua pubblicato da Orme Tarka nella collana Cucine del Territorio. Popolo di ingegno e fantasia quello di Genova che chiusi tra mare e colline hanno saputo coniugare prodotti del bosco, dell'orto del mare e dei loro traffici mercantili. Nel libro sono nel dettaglio descritti la storia e le variazioni di ogni tipica ricetta del territorio. 
Ma se il ricco capitolo dedicato al pesto non dovesse esaurire la vostra sete di conoscenza sull'argomento ci ha pensato l'editore SAGEP con Pesto di Sergio Rossi, con testo a fronte in inglese, fra tradizione e innovazione nessun segreto avrà più per voi il cosmopolita pesto alla genovese. 
Sempre di SAGEP un'altra monografia dedicata alla Focaccia genovese che, unica nel suo genere, come il pesto, croccante fuori e morbida dentro, sarete sicuramente in grado di riprodurre a fine lettura (o almeno di prenotare una visita a Genova per degustarla in loco).
Mi sono lasciata ispirare da Genova e da De Andrè ed ho voluto chiamare il mio Cuscus condito con pesto, pomodori crudi, zucchine e salmone Cuscus di via del Campo, attraente e delicato come quella "graziosa" canatata dal poeta De Andrè
Cuscus di Via del Campo
Ingredienti per 4 persone:
200 g di cuscus precotto
400 g di salmone fresco
2 zucchine
2 cucchiaiate di pesto
2 pomodori 
olio extravergine d'oliva 
basilico
sale e pepe
Tagliare i pomodori a pezzetti privandoli dei semi e condirli con olio, sale e qualche foglia di basilico spezzettato. Tagliare il salmone e le zucchine a tocchetti e saltarli a fuoco vivace con un filo d'oli. Portare a ebollizione 200 g di acqua con un pizzico di sale e un filo d'olio, versarvi il cuscus, spegnere, coprire e lasciar gonfiare, condire il cus cus con il pesto, i pomodori e le zucchine saltate con il salmone, servire caldo o freddo a piacere aggiungendo ancora un filo d'olio.

2014-06-16

Esperimenti dolci al microonde

Tazza, piattino, cucchiaino e tovagliolo Easy Life Design
Ci sono ricette che ti cambiano la vita...sto certamente esagerando ma non vi nascondo un mal celato stupore e una gioia sottile che mi pervade tutta nell'apprendere che anche d'estate (qualora io ne abbia voglia) possa  deliziare il mio palato in ogni momento e senza sopportarmi il caldo del forno tradizionale con una coccolosa tortina al burro da cuocere in massimo sei minuti di microonde restando spiaccicata dietro lo sportellino come una bimba sciocchina nel vederla cuocere sotto ai miei occhi.
Tutto è iniziato con questo post di Le chat egoiste, ho provato prima la sua ricetta attenendomi ai suoi suggerimenti e modificando soltanto i tempi di cottura (il suo forno fa 570W il mio o 680W o 850W ho optato per la seconda lasciando il dolce un minuto in meno nel forno) e sono rimasta stupita quando Giulio mi ha chiesto il bis.
Siccome poi delle modifiche io non posso fare mai a meno ho realizzato la versione senza cacao (bianca davvero visto che è cotta senza grill ma gustosa e delicatissima) aggiungendo sopra crema e frutta anzi frutta e una deliziosa confettura di amarena light (senza zuccheri aggiunti), Più Frutta Light di Vis.
 In basso vedete la versione originale al cacao farcita con nutella e panna in pari quantità, davvero sorprendente. Penso già a tutte le volte che anche al mare (dove mio marito ha bandito l'uso del forno) potrò preparare una colazione speciale!
E mentre mi godo questa deliziosa torta non posso non riflettere sull'evoluzione del dolce nel tempo con Il Dolce - Il piacere del gusto nella storia, una esaustiva e preziosa pubblicazione Aboca a firma di Ettore Franca e Alfredo Taracchini Antonaros. Il libro interessante anche per le numerose tavole e illustrazioni che lo corredano ripercorre millenni di dolcezza, dall'assaggio dei primi frutti alle nuove frontiere chimiche e naturali della dolcezza. Dolce in tutte le sue declinazioni come sensazione appagante che elargisce piacere gratificandoci. "Dolci sono le carezze, dolce è un suono, dolce è una persona".
Eccovi allora la ricetta del Dolce al microonde
Ingredienti:
125 g di farina
125 g di zucchero
100 g di burro morbido
5 cucchiai di latte
30 g di cacao amaro (oppure per la bianca un pizzico di vaniglia e uno di cannella)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
Crema, frutta e confettura per completare nella versione bianca.
200 g di panna e 200 g di crema di nocciole per farcire quella al cacao
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, unire le uova, il latte, la farina e il lievito (io utilizzo direttamente il frullatore ad immersione. Versare in composto nella tortiera in silicone e cuocere 6 minuti a 850W o 7 minuti a 75oW. Con la dose dell'impasto si possono fare anche le tazze (due cucchiaiate di impasto per tazza (ho cotto 3 minuti a 850W). Da una dose ho realizzato due tazze e una tortina bassa che ho cotto 5 minuti sempre a 850W.
Ora provo la versione a caffè...

2014-06-12

La delizia dell'imam

Piatto ISI Milano
Come non restare attratti da una ricetta con un nome così? E' quel che è successo a me sfogliando le pagine de La cucina dell'anima il libro di Giuseppe Conte e Maria Rosa Teodori pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore goloso.
Un libro buono per la cucina almeno quanto per la biblioteca in cui si intrecciano  ricordi, esperienza, viaggi. Sei percorsi alla ricerca delle ricette in cui le dimensioni del cibo prendono forma e sapore: dall’India al Profondo Nord, dai Nativi americani all’estremo Oriente, dal deserto alle cucine dei nostri monasteri e del nostro mare. "Questo libro dà la parola al mito (il grande racconto universale delle origini e dei perché) che viviamo in cucina. Il miracolo che avviene ogni volta che mangiamo. Qualunque cosa mangiamo. A casa, in una trattoria modesta, nel più famoso ristorante stellato. In ristrettezze o nella più grande opulenza. Che è un miracolo semplice ma anche segreto e dimenticato. Tanto che per svelarcelo non basta la cultura specialistica anche vastissima di un gastronomo, di un nutrizionista, di un sociologo. Occorre qualcosa di più". Un libro che è anche un cammino di sapienza, di conoscenza delle cose. Ricette buone e «facili da eseguire», e scelte accuratamente pensando che il loro potere nutritivo «si moltiplicherà, perché gioverà anche all’anima»
 Da questo libro è proprio la sezione dedicata all'Islam e intitolata La rinuncia  che ha catturato la mia attenzione ed ho deciso di riprodurre una ricetta turca assolutamente e squisitamente vegetariana La delizia dell'Imam che vi riporto pari pari dal libro
La delizia dell’imam
(Turchia - Medio Oriente)
Per 4 persone
2 melanzane tagliate a metà nel senso della lunghezza e senza semi • 2 grosse cipolle tagliate a fette sottili • 2 spicchi di aglio schiacciati • 1 peperone verde, senza semi e tagliato a fette • 400 g di pomodori tritati • 40 g di zucchero • 5 ml di coriandolo in polvere • olio • sale • pepe nero macinato • coriandolo fresco tritato per la presentazione
Fai alcune incisioni nelle melanzane, salale e mettile in un colapasta. Lasciale spurgare 30 minuti, poi asciugale. Fai cuocere a fuoco basso le melanzane 5 minuti nell’olio, sgocciolale e mettile in un piatto da forno. Nella stessa padella fai cuocere, anche qui a fuoco basso per 10 minuti cipolle, aglio e peperone aggiungendo olio se necessario. Scalda il forno a 190°. Intanto versa pomodori, zucchero, coriandolo, sale e pepe nella padella e fai ridurre tutto per circa 15 minuti. Unisci poi il coriandolo tritato.
Dopo aver tolto un po’ della polpa, riempi ogni melanzana con il composto, copri e fai cuocere nel forno per 30-35 minuti. Una volta cotto, estrai il piatto, fai raffreddare e decora con coriandolo.

Ad oriente decisamente guarda anche Cucina vegetariana indiana di Jack Santa Maria pubblicato da Orme TarkaUn tripudio di spezie e sapori per imparare che anche il mondo non strettamente animale (carne e pesce) può costituire cibo completo e soprattutto estremamente gradevole e ben bilanciato. Più di 250 ricette raccolte dalle varie regioni indiane, con spiegazioni sulle spezie, gli ingredienti di base, le tecniche di preparazione dei piatti, le combinazioni dei sapori, raffinate in secoli di consuetudine vegetariana: una vera scoperta per chi è interessato a una cucina gustosa e "diversa". Un viaggio fatto di esperienze gastronomiche per nutrire quotidianamente il corpo in modo sano arricchendo lo spirito di conoscenza.

2014-06-10

La schiscetta perfetta? Dolce ovviamente

Cucchiaini Easy Life Design, americano Busatti
E voi per pranzo cosa mangiate? Se come me fate orario continuato a lavoro certamente vi sarete organizzati per non ricorrere quanto meno ogni giorno a bar, distributori e quant'altro possa risultare nell'immediato certamente comodo e appetibile ma di sicuro poco salutare e più costoso. Visti i tempi che corrono e l'imminente spauracchio della prova costume vi consiglio di organizzare i vostri pasti in modo ragionato, quel poco di fatica in più vi ripagherà di certo nel tempo. 
Ma qual è la vostra schiscetta perfetta? Nel libro Schiscetta perfetta- Mi porto il pranzo da casa di Alessandro Vannicelli, food blog Schisciando, che celebra il lunch box come “stile di vita”,  pubblicato da De Agostini troverete sicuramente tra le oltre 100 ricette proposte tante idee per organizzare al meglio la pausa pranzo in ufficio ma anche (aggiungo io) per le gite fuori porta, le giornate in spiaggia ed ogni occasione in cui è gradito il "preparo prima" così poi mi rilasso anch'io.
Cover di grandi classici, confortanti zuppe da trasportare ma anche sexy insalate, tutto proprio tutto per accontentare onnivori e vegetariani compresa una sezione dedicata alla schiscia dolce per "spezzare la vostra giornata con bocconcini di bontà". In questa sezione ho trovato però classici dolcetti abbastanza energetici come brownies, cookies, muffin, scones, ricette golose, burrose e cioccolatose ho allora immaginato una schiscetta dolce con quanto normalmente consumo nei miei spuntini dolci. Frutta e yogurt assemblati insieme in barattolo per una pausa dolce, gustosa e sana davvero oltre che comoda.
Il mio pensiero va sempre ovviamente a vegetariani, vegani e anche a crudisti, mondi che cerco di conoscere e a cui -carnivora impenitente - continuo a strizzare l'occhio affascinata da una cultura ancora lontana dal mio modo di essere ma da cui piano piano sto cercando di acquisire il gusto per cibi "nuovi" o nuovi modi per gustare quelli già conosciuti.
Meglio crudo è la nuova pubblicazione di Sonda a firma di Rosanna Gosamo ed ora vi spiego perché trovo il libro estremamente interessante.
E' un libro adatto a tutti coloro che vogliono restare in forma ed in salute per un periodo di vita più lungo possibile. 
Si rivolge agli onnivori che iniziano a sentire un "rimescolio" interno ma che come me continuano a mangiare in modo tradizionale, ai vegetariani che spesso cadono nell'errore di abbondare con latticini e legumi, ai vegani che esagerano col glutine consumando poca frutta e verdure e a tutti coloro che voglio intraprendere la strada del crudismo ma non sanno da dove iniziare. 
C'è un periodo di transizione in cui l'organismo si deve depurare anche in questo periodo il libro si rivela prezioso fornendo consigli pratici  riguardo alle tecniche di rilassamento e meditazione oltre che almeno settanta gustose ricette da sperimentare quotidianamente.
Vasett di yogurt e frutta:
Ingredienti per 2:
150 g di yogurt naturale denso
150 g di yogurt ai frutti di bosco
1 cucchiaio di limoncello
1 cucchiaino di miele integrale
2 fettine di melone
1 pesca bianca
more allo sciroppo*
Condire lo yogurt bianco con il miele e il limoncello, formare uno strato di cubetti di melone, mettervi sopra lo yogurt al limoncello, aggiungere i cubetti di pesca, lo yogurt ai frutti di bosco e completare con le more sciroppate, chiudere il barattolo e conservarlo al fresco fino al momento di servire.
Per la ricetta ho utilizzato more sciroppate Cascina San Cassiano

2014-06-06

Giugno: colore in tavola


Piatti e bicchiere fiori Ceramiche De Simone, tela juta Deyute, acqua Lurisia
Giugno, il caldo, il sole, l'allegria, l'energia...quanti elementi positivi. Portiamoli anche sulla tavola  e mettiamoli soprattutto nei piatti attingendo a piene mani dai colori e dai profumi che l'orto di stagione generosamente ci offre.


 Io su questa colorata tavola ho portato un cestino di piadina riempito con ogni ben di Dio: pomodori, peperoni, fagiolini....e anche tocchetti di carne e uova, un piatto unico speciale facile da realizzare e di sicuro effetto accontenterà un po' tutti. Ma se le idee per sfruttare appieno tutti i prodotti che natura offre in ogni stagione vi mancano rivolgetevi pure ai libri che sto per consigliarvi.

Un concentrato di sapori e colori Giorgione orto e cucina nato dalla fortunata serie tv in onda su Gambero Rosso e pubblicato dalla omonima casa editrice. Come non innamorarsi della rassicurante cucina di campagna dell'oste più famoso d'Italia Giorgio Barchiesi. Il nonno che ogni bimbo desidera, il caro amico da cui ognuno vorrebbe trascorrere la domenica a pranzo abbandonandosi ai piaceri del palato. Ricette "laide e corrotte" come lui stesso ama definirle ma rigorosamente di stagione. Ricette che seguono la natura e sfruttano tutto ciò che l'orto e il cortile mettono a disposizione dell'uomo volenteroso e fattivo.
Dal web e dalla TV nasce In food we Trust il libro di Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari, autori di Gnam box il  food blog al maschile più famoso d'Italia e di Junk Good (prima serie web di Real Time) oltre che conduttori di Mangiamo di stagione su QVC. Pubblicato da Mondadori il libro parla di cucina semplice, leggera e rigorosamente di stagione, tante ricette vegetariane e anche senza glutine per incontrare i gusti e le esigenze di tutti. Piatti colorati, accattivanti e freschi suddivisi secondo l'ingrediente vegetale principale presente nella ricetta.
Ma anche in edicola si può trovare qualcosa di davvero interessante da maggio è uscito anche in Italia il Magazine di Jamie Oliver ricchissimo di idee per cucinare davvero tutte le verdure (ma anche le carni, il pesce e i dolci) in modo sano e creativo seguendo la stagionalità. La classica cucina semplice, equilibrata e stagionale che ha fatto grande Jamie, un amore da rinnovare mensilmente in edicola. Non vi dico altro ma vi lascio il video di presentazione, detto da Jamie ha un altro valore non trovate?


Ma ora il mio originale e gustoso cestino realizzato con la piadina artigianale all'olio d'oliva Artigianpiada
Cestino di giugno
 Ingredienti per 4 persone:
4 piadine all'olio d'oliva
250 g di carne di vitella per pizzaiola
4 uova biologiche
2 pomodori
2 peperoni rossi
300 g di fagiolini
olio extravergine d'oliva
sale 
pepe
aglio
origano
basilico
Spuntare i fagiolini e dopo averli ridotti a tocchetti di circa due centimetri cuocerli in umido con olio, aglio, pomodori a pezzetti, qualche foglia di basilico e sale. Arrostire i peperoni e privarli della pelle, unirli all'umido di fagiolini. Intanto bagnare le piadine e metterle in quattro ciotoline in modo da dargli la forma, infornare a 200° finché saranno croccanti. Tagliare la carne a straccetti e saltarla in padella con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio, sale, pepe e origano.
Cuocere le uova in camicia e comporre il piatto mettendo all'interno dei cestini di piadina un po' delle verdure, gli straccetti di carne e l'uovo, completare con un filo d'olio crudo e origano.
Con questo piatto ho scelto di abbinare un rosso marchigiano di Velenosi Vini un Lacrima di Morro d'Alba doc superiore. Un apprezzatissimo vino noto per il suo equilibrio, il suo gusto asciutto, corposo e armonico.
Se prima di iniziare il pranzo volete sbocconcellare uno stuzzichino gustoso e salutare insieme all'aperitivo: soia e piadina croccanti con paprika affumicata.

Dopo aver ammollato e lessato la soia gialla cospargerla di olio e paprika insieme alla piadina a tocchetti. Distenderle in teglia e passarle in forno a 200° per pochi minuti. Sentirete che bontà!

2014-06-04

Gnocchi maltagliati con pesto di pistacchi, fagiolini e salmone


Piatti ISI Milano
Non so se parlarvi del piatto o piuttosto del vino che l'accompagna che in realtà merita un po' d'interesse, la verità è che ho costruito il piatto proprio in virtù del vino e quindi due parole le meritano sia il vino che ha attratto la mia attenzione sia il suo produttore. Marchese Adorno è il nome dell'apprezzata e rinomata casa vitivinicola di cui vi voglio parlare.
Il Marchese Marcello è l'ultimo discendente dei Marchesi Adorno, una nobile casata che  diede i natali ad alcuni degli esponenti più rilevanti della vita pubblica genovese, tra i quali ben sette dogi. Appassionato di vini pregiati Marcello nel 1997 ha dato inizio alla ristrutturazione della cantina della tenuta di Retorbido di proprietà della famiglia fin dal 1834 e ad un programma di acquisizione e ammodernamento dei vigneti, così da far divenire l’Azienda il punto di riferimento della migliore produzione vinicola oltrepadana.  Oggi l'azienda conta ben ottanta ettari di vigneto  situati in due aree distinte: una buona parte giace attorno al paese di Retorbido, sui dolci declivi orientati a sud e ovest ed affacciati sulla fertile pianura padana ad un’altitudine di 150 – 200 metri; una seconda area si trova sui più ripidi declivi della Costa del Sole, ad un’altitudine che raggiunge i 350 metri.Tra la ricca produzione vinicola dell'azienda ho scelto un Pinot grigio con un suggestivo nome Dama d'Oro.
Non potevo non restare attratta da un vino con un nome ed un etichetta così eleganti, sono stata poi definitivamente conquistata dal suo sapore ricco e fresco dal suo aromatico bouquet, mi sono lasciata ispirare quindi per questi gnocchi maltagliati che ho condito con il sorprendente pesto di pistacchi Cascina San Cassiano, dei fagiolini freschi (i primi della stagione per me) e l'immancabile salmone fresco, ricco di vitamina D (essenziale per l'assorbimento del calcio) e di OMEGA 3 (i grassi buoni) indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo.
Prima della ricetta vi invito a prendere visione dei risultati dell'ultimo contest Ricette d'altri tempi in cui sono stata giurata, prendete l'abitudine di dare ogni tanto uno sguardo al canale multimediale ufficiale di Cascina San Cassiano perché l'azienda organizza sempre fantastiche iniziative per i bloggers che la seguono.
Gnocchi maltagliati con pesto di pistacchi, fagiolini e salmone
Ingredienti per 4 persone
Per gli gnocchi:
1 kg di patate
300 g di farina 00
1 uovo
Per il condimento:
2 cucchiaiate di pesto di pistacchi (un vasetto)
2 fette di salmone fresco (c.a. 400 g)
1 spicchio d'aglio
300 g di fagiolini
pepe rosa
olio extravergine d'oliva
sale
scorza di limone
Togliere la pelle e la lisca al pescee tagliarlo a cubetti condirli con olio, sale, mezzo spicchio d'aglio (da togliere poi) grani di pepe rosa e scorza di limone. Lasciar marinare per un'oretta in frigo. Spuntare i fagiolini e lessarli in acqua bollente salata. Tagliarli a tocchetti e soffriggerli in un fondo d'olio aromatizzato con l'aglio restante, insieme al salmone. Spegnere il fuoco quando il salmone sarà appena colorato e aggiungere il pesto di pistacchi.
Lessare le patate, passarle ancora calde ottenendo una purea, aggiungere la farina e l'uovo e poi stendere l'impasto con il matterello ad uno spessore di mezzo centimetro circa. Con una rotella ricavare dei rettangolini o rombi, versarli in acqua bollente salata e tirarli su man mano che vengono a galla. Versarli nella padella con il condimento e saltarli per farli insaporire prima di servirli.

2014-06-02

Il Prosciutto di Parma per involtini di qualità

Chi mi segue sa che ho un debole per la qualità dei prodotti alimentari: chi mi conosce sa che non bado tanto a come mi vesto ma su quel che mangio non transigo. Meglio acquistare piccole quantità di prodotti di alta qualità che riempirsi il frigo e la pancia di robaccia: qualcuno disse "siamo quello che mangiamo", e onestamente voglio essere qualcosa di buono. 
Contrariamente a quel che si può pensare pare che in questo periodo di crisi in molti preferiscono evitare gli sprechi investendo sulla qualità, con un consumo certamente più consapevole che in passato.
Il Consorzio del Prosciutto di Parma, da sempre attento a queste tematiche, lancia anche quest'anno un ricco calendario di eventi con la campagna “ Difendi la tua qualità della vita, almeno a tavola.” Assieme all’agenzia Cayenne.
L'iniziativa, che punta sulla difesa del diritto del consumatore alla qualità rappresentata dal Prosciutto di Parma, è articolata e prevede lo sviluppo di una pianificazione pubblicitaria a partire dal 5 maggio su radio, stampa e web.
Molti gli eventi rivolti al consumatore con attività di degustazione e animazione previsti nelle città di Torino, Napoli e Bologna, oltre a innovative attività sul sito completamente rinnovato www.difendilaqualita.it e un intenso programma promozionale.
Particolare attenzione è rivolta quest'anno al canale web e ai suoi utenti attraverso il concept Social Detox, ispirato e dedicato a tutti gli amanti e appassionati del web. Questi potranno divertirsi con un simpatico test che analizza il grado di dipendenza da Facebook, Twitter e Instagram. Non manca QualiTherapy, una terapia per disintossicarsi dall’abuso di social network e liberarsi delle cattive abitudini digitali per finalmente tornare a gustare al meglio la vita, suggerita ovviamente da Prosciutto di Parma.
Chi partecipa al gioco in automatico concorrerà all'estrazione di un Prosciutto di Parma a settimana e, dopo aver invitato i propri amici a giocare, all’estrazione finale di un weekend di “disintossicazione social” nelle terre di Parma, alla riscoperta della qualità della vita vera lontano da smartphone e internet.
Anche quest'anno sono previste numerose attività promozionali con il dettaglio tradizionale e la grande distribuzione. Il calendario dettagliato sarà disponibile sul sito www.difendilaqualita.it. lI Consorzio anche quest'anno su tutto il territorio nazionale offrirà 50 gr. di Prosciutto di Parma in omaggio a chi ne acquisterà almeno 150 gr.,per una durata di 8 giorni, comprensiva quindi di 2 fine settimana (la promozione riguarderà come di consueto esclusivamente il Prosciutto di Parma preaffettato).
Ma visto che abbiamo parlato di prosciutto, non perdo occasione e vi propongo degli involtini di carne con prosciutto di Parma dorati e croccanti da servire con cuscus. Una vera esplosione di gusto.
Involtini di qualità
Ingredienti per 4 persone 
Per gli involtini: 
16 fettine sottili di vitello (girello) 
8 fette sottili di Prosciutto di Parma 
8 filetti di pomodorini secchi
4 filetti d'acciuga
16 capperi sotto sale
olio extravergine d'oliva
pangrattato
Per accompagnare:
250 g di cuscus precotto
1 spicchio d'aglio
1 peperone rosso
1 peperone giallo
sale Distendere una fettina di carne ben battuta su un tagliere posarvi sopra mezza fetta di prosciutto, mezzo filetto di pomodoro, un pezzettino d'acciuga e un cappero dissalato, richiudere i lembi laterali sul ripieno e avvolgere la carne ad involtino, fermarla con uno stuzzichino e procedere allo stesso modo con le altre fettine di carne. Passare gli involtini nell'olio e nel pangrattato. Infornare a 200 ° irrorando con un filo d'olio fino a doratura. Intanto arrostire i peperoni, spellarli tagliarli a filetti e condirli con olio e aglio, far rinvenire il cuscus, sgranarlo e condirlo con i peperoni, servirlo con gli involtini.
Articolo Sponsorizzato