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2018-11-14

Ristorante Sapori d'Opera a San Pietro in Guarano (CS)

Il percorso di stavolta? Praticamente una sinfonia: Ristorante Sapori d'Opera
A due passi dalla città di Rende, in un luogo dalla vista impareggiabile possiamo godere dell'ottima cucina di Mario Pascuzzi. Il suo locale è fresco, pulito e molto accogliente, la sua cucina una sinfonia di sapori alla quale decidiamo di abbandonarci con voluttà. 

Il menù è aggiornato stagionalmente perché lo chef ci tiene ad utilizzare i prodotti freschi e i suoi piatti sono preparati al momento. Le entreé preannunciano un pasto vario e di buon livello. 
Equilibrato e ben eseguito il tortino di patate con fonduta di taleggio e pancetta croccante. Fresco e leggero  il bauletto di pesce spada marinato con bufala e misticanza di verdure.

I primi sono davvero notevoli, espressi e pieni di gusto sia i tagliolini agli scampetti del Tirreno polvere di zafferano e pinoli che gli spaghettoni con melanzane, salsiccia e scamorza, un primo davvero di stagione che fa pensare alla non lontana Sila, in cui gli ingredienti sono armonizzati con sapienza. 

Buono e delicato, oltre che d'effetto, il turbante di spigola con gamberone su crema di zucca. Non da meno l'arrosto di maiale con prosciutto e funghi su purè di patate, un piatto autunnale completo e gratificante.
I dolci sono da assaggiare: buoni i profiteroles classici ma davvero super la cheesecake alla fragola. Davvero una cucina eccellente quella di Mario e non è da sottovalutare che il locale offre spazio sufficiente (fino a 100 coperti) per i banchetti.

Ristorante Sapori d'Opera
Contrada Padula, 6
87047 San Pietro In Guarano (CS)  
Tel. 0984 1593039 e  3487868757  
mariopascuzzi@alice.it  

2018-11-07

La consigliera Nieva ha conquistato anche me


Chi mi segue sa che sono spesso in giro per ristoranti, ho la fortuna di avere una bella rubrica su un quotidiano on line e mi permetto di "consigliare" ai miei lettori i locali che più trovo di mio interesse per un motivo o per un altro. 
Non è facile assolutamente perché il mio in fondo è un giudizio personale e se non critico sarò criticata comunque non è questo che m'interessa, faccio una scelta accurata prima e poi semplicemente raccolto la mia positiva esperienza. La cosa più bella è ascoltare le parole di chi mi accoglie e riceve nel suo locale, ogni storia è un pezzo di un meraviglioso puzzle che vado componendo di volta in volta. Le guide gastronomiche, più o meno famose, poco m'interessano perché ritengo che anche il critico più colto e raffinato non debba permettersi di  distruggere tutto il lavoro, l'impegno e la dedizione che ci sono dietro un piatto. Unica eccezione alle guide gastronomiche l'ho trovata nella guida di Nieva Zanco che mi ha letteralmente conquistata . 
La Consiglieria 2018. Guida gastronomica non convenzionale. Eccellenze divergenti è l'unica guida a mio dire che merita di essere letta  perché differente per davvero. 
Nieva non racconta i piatti per dare dei voti, lei ci racconta i luoghi, le persone e i piatti ed attraverso essi ci racconta l'Italia tutta.

Questa è una guida non convenzionale perché ci offre uno spaccato della nostra penisola fatto di storie, leggende e avvenimenti  ed è anche una guida piacevolissima nella lettura.
Ecco come la descrive l'autrice:
"Qual è il filo conduttore che unisce Niko Romito, Matteo Fronduti, Marco Stabile, Alberto Navari, Filippo Saporito, Davide Botta, Fabio Abbattista, Gianni Tarabini e Franco Aliberti, Roberto Proto, Andrea Berton, Oliver Glowig, Alfredo Russo, Stefano De Lorenzi, Agostino Bilotta, Caterina Ceraudo, Stefano Di Gennaro, Lillino Silibello, Katia Maccari, Marta Grassi, Francesco Baldissarutti, Maurizio Grange, Alfio Fascendini e ancora Nicola Dinato, Riccardo Camanini, Paolo Gramaglia, Pierfranco Ferrara e, infine, Simone Breda, Emanuele Donalisio, Giuliano Lodi, Domenico Iavarone, Mattia Gardini, Daniel Calosci, Augusto Valzelli e Luca Tartaglia? Per me la capacità di queste persone di essere, ciascuna nella 'porzione di cielo' che sottende, emblematiche di una cucina e di una poetica che va oltre i normali standard, delle 'mode'. Eccellenze divergenti."