Cucina, libri, luoghi, moda, lifestyle

2013-05-31

Fiori di zucca agrocroccanti

Canovaccio Busatti, pirofila Wald
Ora vi racconto com'è nata la mia ricetta di Fiori di zucca agrocroccanti.
Ho partecipato di recente ad una bellissima iniziativa ASdoMAR e vorrei condividerne con voi l'esito.
Una mia ricetta è stata inclusa nel loro ricettario, potete dare un'occhiata sul nuovo sito Chef ASdoMAR, integralmente dedicato alla cucina, o cercare in giro il ricettario cartaceo.
Mentre assorbivo questa bella notizia e mi accingevo all'assaggio dei nuovi prodotti ASdoMAR tra cui le novità cuore di tonno, tonnetto pescato a canna e tonno in gelatina ho ricevuto la e-mail che mi avvertiva del tema della nuova sfida del concorso Ponti Tutti cuochi per te  
Cosa succede se i tuoi amici si auto invitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?
Per realizzare il  piatto a tema, bastava questa volta usare
- un pesce azzurro fresco o conservato
- fiori di zucca
- un frutto secco a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta
Ho avuto un po' di esitazione ma poi quando per caso ho avuto tra le mani dei fiori di zucca freschi che andavano utilizzati entro poche ore dalla raccolta ho pensato che era la stessa cosa di un auto invito a cena e la ricetta ha preso forma da sé visto che non dovevo neppure di correre in pescheria avendo in dispensa i filetti di sgombro al naturale ASdoMAR.
Fiori di zucca agrocroccanti
Ingredienti per 4 persone:
16 fiori di zucca
1 fetta di zucca gialla
90 g di filetto di sgombro al naturale
150 g di ricotta fresca
1 fetta di pane raffermo
1 zucchina
2 cipolline all'agro
2 falde di peperone all'agro
2 cucchiai di mandorle a filetti 
1 cucchiaio di glassa al balsamico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare la zucca a piccoli dadi e cuocerli appena a vapore, condirli con olio, sale (se possibile fior di sale all'aglio orsino o se piace un niente di aglio) e glassa all'aceto balsamico, lasciar marinare la zucca.  Ammollare intanto il pane e strizzarlo per bene. Aggiungervi lo sgombro sminuzzato e la ricotta, tritare la zucchina anch'essa cotta a vapore, le cipolline e le faldine di peperone. Unirle alla preparazione, salare e pepare. Farcire con il composto i fiori di zucca. Oleare 4 terrine da forno e suddividervi i fiori ripieni. Completare con i dadini di zucca e i filetti di mandorle.Infornare a 190° per 10 minuti circa finché le mandorle e la zucca avranno preso colore.
* Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisanoarricchito di vitamina D e Fiocchi di sale di cipro con aglio orsino Falksalt

2013-05-29

Biscotti ChupaChups

Piatto La Porcellana Bianca
Per tornare bambini basta davvero poco...un cartone, un libro, una caramella o anche un biscotto hanno a volte il poter di riportarci parecchio indietro negli anni. 
Mi sono immersa letteralmente nella rotondità del gusto dei nuovi ChupaChups chocolate, un cuore di cioccolato racchiuso dai gusti fragola-banana e ciliegia-vaniglia ed ho immaginato questi biscotti rotondi e con diverse consistenze proprio come le caramelle che me li hanno ispirati.
Cacao e vaniglia per gli strati esterni e ChupaChups Milky ai gusti di vaniglia, panna-fragola, lampone-vaniglia per il profumatissimo cuore.
Realizzare i Biscotti ChupaChups poi è stato ancora più divertente con l'aiuto di Giulio e Aurelia.
In realtà la piccolina ha partecipato più che altro alla degustazione oltre a spargere ovunque farina, mentre con Giulio stiamo facendo progressi. 
Questo è stato il primo impasto (escludendo la pizza) fatto quasi integralmente con le sue manine. 
Come si è divertito con il burro non vi so dire anche se lo aveva inizialmente scambiato per formaggio non è stato difficile fargli notare le differenze ed è stato bellissimo sentirgli dire "come profuma!" 

Per spiegare ai piccoli il mondo del formaggio ho trovato in libreria un volumetto davvero ben fatto che fa parte della collana Scopriamo Insieme dell'editore Tourbillon.
 Come si fa il formaggio? è il suo titolo ed è davvero divertente il modo in cui l'autrice Anne-Sophie Baumann ci aiuta a dare ai bambini le risposte che loro si aspettano.
Un libro utile ai genitori ma anche agli insegnanti oltre che divertente e interessante per i bambini dai cinque anni in su.

Questo l'ha fatto il mio bimbo! di Daniela Maniscalco e Carlotta Benedetti edito da Terre di Mezzo è il libro giusto per divertirsi con i bambini in cucina.
36 ricette facili, buone e di stagione adatte ai bambini dai quattro anni in su e tante divertenti storie e leggende che arricchiscono ogni piatto. 
Tanti spunti per portare in tavola ottimi manicaretti adatti a tutta la famiglia e per divertirsi leggendo le storie del libro, ideali per ingannare i tempi d'attesa tipici della cucina.

Attenta al tema dei bimbi in cucina anche l'azienda Amadori che presenta il ricettario Peopoll & figli in cucina la raccolta delle ricette finaliste del concorso culinario riservato ai dipendenti dell'azienda e giunto alla sua quinta edizione. 
30 ricette che hanno come protagonista indiscussa la carne bianca d'eccellenza e gli ingredienti della tradizione.

Se vi piace tornare bambini leggendo qualche bella storia nascondendovi dietro la scusa di leggerla ai piccoli di casa, è perfetto Il fico più dolce di Logos edizioni scritto da Chris Van Allsburg. 
La storia di un dentista alle prese con due fichi magici in grado di realizzare i sogni di chi li mangia...non mancano ovviamente i colpi di scena. La storia avvincente e le bellissime illustrazioni rendono il libro abbastanza appetibile anche ai più piccoli lettori.

A proposito di magia ed incanti chi non ha amato la saga del Signore degli Anelli? Traggono ispirazione proprio dalla Terra di Mezzo le 90 ghiotte ricette che Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo ci propongono nel libro A Tavola con gli Hobbit, edito da Ancora.
Tolkien considerava il cibo un elemento tutt'altro che marginale della storia e succulenti cibi e buone bevande imbandiscono le tavole della Terra di Mezzo nei momenti più salienti del racconto. 
Un libro ben fatto arricchito da citazioni gastronomiche della saga e curiosità letterarie in grado di stuzzicare i palati tolkieniani. 
Preparare un pranzo o una cena, organizzare una festa o un pic-nic in puro stile "fantasy" non sarà difficile grazie al libro, senza contare che potrebbe essere un bel modo per placare qualche inevitabile conflitto con i figli adolescenti.
Ma ora la ricetta dei miei Biscotti ChupaChups
Ingredienti:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo vanigliato
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
6 ChupaChups o caramelle dure
Setacciare insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Miscelare bene ed amalgamare il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungere l'albume e lavorare velocemente l'impasto. Dividere in due l'impasto ed aggiungere ad una metà il cacao, lavorare finché risulterà assorbito. Lasciar riposare gli impasti avvolti in pellicola per circa mezz’ora poi stenderli con il mattarello e servendosi di tre tagliapasta tondi di misure differenti ricavare cerchi di due diverse dimensioni da posizionare invertendo i colori, l'uno dentro l'altro.
Con il terzo tagliapasta ricavare un foro più piccolo centrale nel quale mettere la polvere ottenuta pestando finemente le caramelle. Infornare a 180° per 10 minuti, poi lasciar raffreddare e servire i biscotti con un bicchiere di latte o un caffé alla Omorzo o Olorin seguendo le ricette degli Hobbit.
*Ho utilizzato zucchero a velo, cacao e fecola di patate AR.PA Lieviti.

2013-05-27

La creme brulée del Peccato

Piatto e cucchiaino EasyLifeDesign, americano e tovagliolo Busatti
La mia creme brulée del peccato trae origine dal Peccato di Partenope, un particolare dolce napoletano che nasce per celebrare la fondazione della città e il mito della dea Partenope, e di cui vi ho già detto attraverso un libro
Il dolce avrebbe, secondo il mito incantato, la sirena Partenope facendola cadere tra le braccia del fiume Sebeto. Un abbraccio di sapori che armonizza ed esalta ogni singolo ingrediente. Un guscio di pasta frolla disposta in cerchi concentrici racchiude un profumato ripieno a base di vino e amarene.
Il Peccato di Partenope è un dolce preparato artigianalmente dall'Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia, che da ben quattro generazioni rappresenta a Napoli il crocevia tra l'arte dolciaria napoletana e quella siciliana, tra il luogo d'arrivo e quello d'origine del suo fondatore Antonio. 
Tante le specialità dolci e salate della pasticceria, tra cui spiccano torte sopraffine, gustosi babà gastronomici e inarrivabili taralli napoletani ; ma il Peccato di Partenope è diventato il simbolo di questa pasticceria e me ne sono servita per rendere speciale la mia creme brulée che, finalmente caramellata con l'apposita torcia e non con i consueti mezzi di fortuna, in omaggio al leggendario dolce non potevo non chiamare
Creme brulée del Peccato
Teglia rettangolare GP&me

Ingredienti per 6 piccole porzioni:
2 fette di torta Peccato di Partenope
150 g di panna fresca
150 g di latte intero
75 g di zucchero semolato
1 uovo e 2 tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di liquore all'arancia
zucchero di canna per caramellare
Portare a bollore il latte con la panna e i semi di vaniglia.
Lavorare l'uovo e i tuorli con lo zucchero, versarvi il liquido caldo mescolando, profumare con il liquore e suddividere la crema negli appositi stampini nei quali avremo prima suddiviso la torta a pezzetti. Infornare a bagnomaria a 160° per 30-35 minuti circa. Lasciar raffreddare la crema negli stampi prima di cospargere la superficie di zucchero di canna e caramellare con la torcia.


2013-05-25

Crostatine di farro ai frutti di bosco

Tessuto Busatti, bottiglia GreenGate
Il contest "La prova del Farro" volge aormai al termine, si possono inviare ricette a base di farro fino al 29 maggio. 
Io voglio partecipare oltre che con i nidi di farrette già postati anche con le mie crostatine di farro ai frutti di bosco, preparate con farina integrale di di farro Prometeo Urbino
Fragranti, gustose e naturali le ho farcite con la Fiordifrutta ai Frutti di bosco Rigoni di Asiago, nel cestino con la bottiglia del latte vintage sembrano proprio le crostatine di Cappuccetto Rosso.
Crostatine di farro ai frutti di bosco

Ingredienti per 24 crostatine:
90 g di farina integrale di farro
70 g di farina 00
40 g di maizena
80 g di burro
20 g di olio caldo
100 g di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito*
1 barattolo di confettura ai frutti di bosco
Mescolare le polveri (farine, lievito e zucchero unire il burro morbido l'olio caldo e l'uovo. Imburrare e infarinare gli stampi da tartelletta o da muffin e rivestirne il fondo con una pallina di impasto, stendervi sopra un cucchiaino di confettura senza arrivare ai bordi. procedere così per le altre crostatine. Con l'impasto restante formare i cordoncini e disporli a croce sulle crostatine infornare a 180° per 15 minuti circa, fino a doratura.
*Ho utilizzato lievito e maizena AR.PA Lieviti per formare le crostatine mi sonos ervita degli stampi da muffin Guardini
P.S.
Avete visto che il mio blog sta prendendo una nuova faccia? Molti avranno pensato entrando di aver sbagliato l'indirizzo ma in effetti sono sempre io, ci voleva proprio un po' di restyling dopo anni di abbandono a me stessa!

2013-05-23

Ravioli al vapore con tofu un piatto sano e creativo

Tovaglioli GreenGate
Quando utilizzo prodotti vegan mi sento in vena salutista, se poi preparo dei ravioli al vapore con tofu e tante belle verdurine mi sento leggera come una farfalla e penso che oltre che far bene a me stessa sto pensando a tutta l'umanità. Ma non è una rondine che fa la primavera! Restare in salute mangiando in modo appropriato si può e mi fa rabbia a volte non riuscire a tenere il giusto stile a tavola cedendo troppo spesso alla gola ed ai piatti super elaborati, mi fa rabbia soprattutto quando scopro che dei piatti sani e leggeri sono però tanto buoni.
La cottura a vapore è un validissimo aiuto per mangiare leggero cuocendo i cibi nel modo forse più salutare, a questa meravigliosa tecnica di cottura tanto rispettosa dell'alimento è dedicato un utilissimo manuale di Tecniche Nuove. Cucina a vapore di Giuseppe Capano raccoglie i  suggerimenti, le tecniche e le ricette dello chef per imparare a cuocere a vapore e/o utilizzando tutte le tecniche che sfruttano il vapore come il bagnomaria, il cartoccio e il microonde. Impareremo in un centinaio di ricette che quasi tutto si può cuocere servendoci del vapore e mantenendo inalterati sapori, profumi e contenuti naturali.
Mangiare sano e in modo appropriato aiuta anche a prevenire diverse patologie. Prevenire il cancro a tavola è un altro manuale di Tecniche Nuove, in cui gli autori Bruno Brigo e Giuseppe Capano ci parlano del legame diretto tra molti tipi di tumore e l'alimentazione seguita. La prevenzione, ormai in molti lo sappiamo, si fa soprattutto a tavola e quindi il libro dopo averci bene illustrato i principi che sono alla base di uno stile di vita preventivo ci suggerisce menu e ricette in grado di aiutarci a prevenire questi tremendi mali senza dover rinunciare ai piaceri della buona tavola.
La dieta più antica del mondo, di recente pubblicato da Baldini Castoldi e Dalai ci parla del segreto della "vera" dieta mediterranea: il digiuno intermittente che avrebbe il potere di farci vivere meglio e più a lungo. Secondo Fabio Piccini, autore del libro nonché medico e psicoanalista esperto in disturbi del comportamento alimentare,  si può ritrovare la salute oltre che la linea seguendo questo regime alimentare che ci illustra alla perfezione nelle pagine del libro.
Una volta effettuata la nostra difficile scelta di darci ad un più sano regime alimentare ci occorre poi qualche manuale per imparare magari a realizzare dei dolci golosissimi con ingredienti sani e naturali. Senza zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali e grassi saturi (che traduco in uova e burro) si possono ottenere risultati davvero sbalorditivi anche in pasticceria. Pasticceria naturale è il titolo del libro di Anna Maria Marconato ed Emanuela Sacconago pubblicato da RED! in cui possiamo apprezzare, anche attraverso le bellissime foto poste a corredo del volume una cinquantina di dolci naturali sani e genuini da riprodurre nella nostra cucina imparando ad utilizzare frutta secca, malto ricavato dai cereali, latte di mandorla e tanti aromi naturali.
Spesso bombardati da messaggi pubblicitari mendaci e prodotti offerti in bella mostra, a buon mercato e senza alcuna difficoltà di approvvigionamento in ogni supermercato ci viene difficile abbandonare la vecchia via per darci ad una  nuova più difficile e tortuosa.
Per non scoprirlo mangiando... pubblicato da Instar Libri parla della sicurezza (o dovremmo dire della mancanza di sicurezza) alimentare nel nostro Paese. Varie e molteplici sono le insidie nascoste negli alimenti e partendo dal presupposto il rischio zero non esiste e non possiamo escluderlo totalmente da alcun cibo, il libro di Maria Caramelli ci porta a scoprire il vasto mondo delle malattie alimentari attraverso l'analisi dei principali casi che negli ultimi anni sono stati oggetto  dell'attenzione mediatica nazionale ed estera. Troveremo risposta su molti degli interrogativi che ci affliggono sul caso Mucca pazza piuttosto che sulla Mozzarella blu o il Germoglio Killer. Informazioni utili a capire che se mangiare è un'attività a rischio importante è tutelarsi seguendo i buoni consigli che il libro dispensa. Dopo averlo letto non sarà facile tornare all'alimentazione di prima...
Ecco i miei ravioli con tofu, leggerissimi preparati con tanta cura e cotti nella mia nuova verde vaporiera in silicone Lékué una vera comoda chicca che si adatta ad ogni pentola e si ripone con facilità anche nelle cucine superpiene come la mia.
Ravioli al vapore con tofu
Ingredienti
per la pasta:
150 g di farina 00
75 g c.a. di acqua
per il ripieno:
a cipolla
1 carota
1/4 di cespo di lattuga iceberg o verza 
150 g di tofu al naturale
salsa di soia
Tritare le verdure ed il tofu condirli con salsa di soia ed asciugarli in padella senza altri condimenti. Impastare la farina con l'acqua e ricavarne una sfoglia sottilissima, tagliare dei dischi farcirli con una cucchiaiata di ripieno e chiuderli a fagotto. Poggiarli nel cestello della vaporiera ben distanziati e cuocerli a vapore per 20-25 minuti circa. Servire irrorando a piacere con salsa di soia.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato tofu naturale e salsa di soia Sapore di Sole Effegi Food

2013-05-20

Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

Alzata e piatto La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
Gusto e arte sono da sempre legati in modo inscindibile, una certa attenzione da parte degli artisti è stata dedicata alla cucina, basti pensare al movimento letterario futurista che sin dai primi anni del secolo scorso si è affermato in Italia ed ha trovato nella rielaborazione culinaria una delle sue massime espressioni.
Un singolare quanto inedito incontro tra pittura e cucina è quello celebrato ne Il Desco di Verona un curatissimo volume pubblicato da Maretti Editore nella collana Effusioni di Gusto, nata con l'intento di sensibilizzare il lettore ad un percorso artistico multidisciplinare. L'arte culinaria di Elia Rizzo del Desco di Verona incontra l'arte visiva del maestro Gino Marotta in un elegante quanto scenografico volume a cura di Maria Paola Poponi. Un inedito percorso che vede in abbinamento ad ogni piatto del famoso e storico ristorante veronese un quadro del celebre artista a confermare che “i confini tra l’arte, l’appetito e l’amore sono così labili da confondersi completamente…."
Piatti che sembrano essi stessi quadri intervallati da opere artistiche davanti a cui volentieri si sofferma lo sguardo.
Il gusto abbinato all'arte è stato giusto il tema dell'ultimo contest firmato Loison, del Panettone Shabby Chic  vi ho già parlato, oggi invece vi parlo del Panettone come innovazione, ho forse male interpretato il tema del contest per ché ho visto che le elaborazioni altrui "rifacevano" comunque il panettone in chiave Cake Design. Io ho voluto interpretare il termine innovazione come nell'introduzione del libro di cui vi ho appena parlato "Innovazione...è quella parola che cammina sicura di sé in avanti e a ritroso sul ponte della Creazione, creando (gioco di parole) un trait d'union singolare tra quello che fu e quello che sarà". Ecco da dove è venuta fuori la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere che ho adorato per il contrasto tra i sapori e lo speziato dei canditi e della pera oltre che per il suo regale aspetto.
Ho realizzato una crema con panna e Pecorino Romano DOP Brunelli, pepandola a dovere. Ho poi tostato le fette di panettone e le ho disposte come una millefoglie nel piatto intervallando ogni fetta con la crema di pecorino preparata, pera sciroppata, nel mio caso la fantastica Pera Picciòla del Monte Amiata prodotta da Lombardi & Visconti e pinoli tostati. Questa la mia Millefoglie di panettone cacio pepe e pere: innovazione, arte o solo azzardo?

2013-05-18

Il panettone di maggio

Brocca e canovaccio a fiori GreenGate, tessuto a righe Busatti, piatti dessert Easy Life Design
Quando Loison chiama io ci sono sempre, come si fa a non partecipare ai loro creativi contest. Anche stavolta il titolo prometteva bene "Il gusto che diventa arte" suddiviso poi in due sottocategorie, per gli artisti e designer, “Il Panettone Shabby Chic”, per i rivoluzionari e avanguardisti, “Panettone come Innovazione”, con la possibilità di partecipare ad entrambi. Certo io con il Cake design non sono particolarmente brava ma mi piaceva l'idea di divertirmi a presentare il panettone in ambientazione Shabby Chic e soprattutto "fuori stagione" per cui ho detto di sì. La mia "opera" non ha vinto e certo c'era chi lo meritava di sicuro più di me ma il cake design, che ammiro profondamente, non fa molto per me, troppe ore di lavoro, troppi dettagli da curare per qualcosa che alla fine è così bello mangiare piuttosto che guardare... 
Le opere piazzatesi sul podio potete vederle sul sito Insolito Panettone di Loison ma tutte foto delle opere partecipanti al concorso saranno esposte a TuttoFood da domenica a mercoledì. 

Vi presento comunque  il modesto quanto elegante risultato del mio Panettone di maggio. Per la realizzazione mi sono affidata alla pasta di zucchero in verde molto chiaro, un po' di glassa e delle roselline vere brinate con albume e zucchero, per la presentazione ho semplicemente immaginato una festa in giardino, una prima comunione, un matrimonio tra intimi, un battesimo magari d'altri tempi. 
Certo se mi fossi applicata magari avrei potuto fare anche di meglio, i libri tutorial in casa non mi mancano... 
Di recente è stato pubblicato da Rizzoli Sweet Table un meraviglioso libro che raccoglie Le più belle creazioni di Cake design di Silovoglio, la società creata da Federica Visconti e Adriana Fusè leader nell'organizzazione di eventi e wedding planning. Un libro fantastico sotto tutti i punti di vista. Torte, cupcake e biscotti sono spiegate nei dettagli ma il libro non si limita a fornirci le ricette per realizzarli, essendo infatti organizzato per progetti offre delle insostituibili dritte per qualunque tipo di festa si abbia voglia di realizzare, per allestire dei favolosi buffet con dolci, fiori, decorazioni e anche piccoli omaggi per gli ospiti, con una particolare attenzione ai dettagli che rendono l'atmosfera davvero speciale. Sono rimasta letteralmente incantata (insieme a mio figlio Giulio) davanti al progetto Cappuccetto rosso: la torta con tanto di bosco, cesto e cappuccetto rosso in pasta di zucchero, ma anche i biscotti casetta della nonna, i cupcake con il lupo, la nonna e cappuccetto rosso, le crostatine della nonna, i biscottini a forma di margherita, le fragoline di zucchero e le bottigliette con succo di mirtillo decorate con crostatine in resina sul tappo. Tante chicche da copiare nelle più svariate occasioni, dalla nascita, al matrimonio, dalle nozze d'argento al Natale e così via.
Nel prossimo post il mio contributo all'altra sezione del contest Loison "Il panettone come innovazione" vedrete cosa ho combinato!

2013-05-17

Lasagne croccanti con calamari e insalatina agropiccante

Piatto Ceramiche Maroso, canovaccio GreenGate
Dietro alla ricetta di queste Lasagne croccanti con calamari e insalatina agropiccante c'è una breve storia. Mi hanno invitato alla sfida per bloggers Tutti cuochi per te e naturalmente ho accettato, ho ricevuto un kit di prodotti Ponti da utilizzare per realizzare le ricette e partecipare così alla sfida, il tema della prima sfida è Ti prendo per la gola così perdi la testa: quale piatto prepareresti per conquistare lui / lei? Con quale ricetta trasformi un assaggio in un colpo di fulmine? La ricetta  da realizzare prevedeva l'utilizzo di questi ingredienti:

- un formato di pasta
- pomodori 
- una varietà di pesce a scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta


Ho avuto un po' di esitazione sulle prime ma alla fine sono soddisfatta delle mie Lasagne croccanti con calamari e insalatina agropiccante  perché ho utilizzato la pasta in modo diverso dal consueto e mio marito ha perso davvero la testa davanti a questo piatto per cui mi sono servita di sfoglie per lasagne fresche, pomodorini, calamari, peperoni Peperlizia Ponti e glassa all'aceto balsamico Ponti.
A voi la ricetta e come abbinamento mi raccomando frizzanti bollicine di Prosecco Superiore DOCG Cuvée Brut Carpenè Malvolti

Ingredienti per 4 persone:
2 sfoglie per lasagne fresche
400 g di calamaretti
4 falde di peperoni all'agro Peperlizia Ponti
10-12 pomodorini
olio extravergine d'oliva
pangrattato
farina
sale
Fiocchi di sale al peperoncino affumicato*
Glassa al balsamico e foglie di rucola per completare
Tagliare in quattro ciascuna sfoglia, Lessare i rettangoli ottenuti pennellarli con l'olio e stenderli in una teglia, cospargerli di pangrattato, sale e dorarli in forno ben caldo. Pulire i calamari e tagliarli ad anelli, asciugarli per bene, poi passarli nella farina mista a pangrattato e friggerli in abbondante olio bollente, salare a fine cottura. Tagliare a dadini i peperoni e a rondelle i pomodorini, condirli con olio e fiocchi di sale al peperoncino affumicato (oppure in mancanza con fiocchi di sale e qualche goccia di tabasco). Poggiare sul piatto una sfoglia croccante, adagiarvi sopra un po' d'insalatina e qualche rondella di camlamaro fritto, proseguire allo stesso modo formando un secondo strato, decorare con glassa al balsamico e foglie di rucola.
*Ho utilizzato Fiocchi di sale di cipro con peperoncino affumicato Falksalt, per la frittura dei calamari ho utilizzato il coperchio Magic Cooker capace di trasformare un semplice tegame in una friggitrice, ho fritto senza schizzi e senza cattivi odori.

2013-05-15

Tortiglioni con 'nduja e melanzana

pasta alla 'nduja e melanzana
Dal 19 al 22 Maggio si terrà a Milano la fiera TUTTOFOOD e noi interessati al mondo della gastronomia ne siamo di certo a conoscenza, tante sono le aziende che esporranno, italiane ed estere. Io vi invito a fare un salto al Padiglione 22 Stand G 11 – G 15 dove la Filiera Agroalimentare Madeo, una delle più solide realtà del mio territorio saprà di certo accogliervi e farvi conoscere i salumi di Suino Nero di Calabria, i salumi di Calabria DOP e i salumi Tradizionali oltre alla carne fresca di Suino Nero di Calabria, la novità del 2013.
Se andate non perdetevi la 'Nduja di Suino Nero il tipico salume calabrese morbido spalmabile, piccantissimo, che si trova anche in comodi e piccoli vasetti. Oggi vi insegno proprio una irresistibile e golosa ricetta per utilizzare questo fantastico prodotto, i Tortiglioni con 'nduja e melanzana 
Ingredienti per 4 persone:
350 g di tortiglioni
1 melanzana media lunga
2 cucchiai di 'nduja
15-16 pomodorini
olio extravergine d'oliva
ricotta salata 
basilico
origano
aglio
sale
Tagliare in due la melanzana, nel senso della lunghezza e praticare nella polpa dei taglietti, inserirvi qualche pezzettino d'aglio cospargere d'origano, sale e olio, adagiare le due metà su una placca coperta di carta forno. Infornare a 180° per 20 minuti circa. Intanto in una padella saltare i pomodorini divisi a metà con un filo d'olio, unire la 'nduja e spezzettarvi delle foglie di basilico. Prelevare la polpa dalla melanzana cotta e frullarla con altro olio e  un paio di cucchiaiate di ricotta salata grattugiata formando una cremina. Unire la crema al sughetto preparato e saltarvi la pasta cotta in acqua bollente salata. Servire decorando con basilico e ricotta salata a piacere.

2013-05-13

Bocconcini di maiale con pancetta affumicata bieta e raspadura

Bocconcini di maiale con pancetta
Piatto La Porcellana Bianca, tessuti Busatti
La carne a casa mia fa felici un po' tutti per cui anche se cerchiamo di appassionarci a cibi per noi nuovi come seitan e simili cadiamo spesso in tentazione, una tentazione fortissima cui è stato davvero impossibile resistere sono stati questi bocconcini di maiale con pancetta affumicata bieta e raspadura. Il fletto di maiale, la bietolina fresca del campo, la pancetta affumicata Furlotti e una generosa dose di petali di Raspadura Lodigiana a impreziosire e rendere se possibile ancora più goloso il piatto. Per accompagnare un Lessini Durello DOC Torre dei Vescovi, vino spumante Brut della Cantina Colli Vicentini, un vino fresco, piacevole e armonico ottenuto con metodo Charmat da uve Durella, un vitigno autoctono e antichissimo coltivato nella Lessinia, in vigneti posizionati per la maggior parte in alta collina.
Padella linea Scala di BergHOFF Italia
Ingredienti per 4 persone:
500 g di filetto o lonza di maiale
80 g di pancetta affumicata a cubetti
una manciata abbondante di biete da taglio
2 cucchiai di farina
olio extravergine d'oliva*
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di latte caldo
sale e pepe
petali di grana per completare
Tagliare la carne a tocchetti e passarla nella farina. Rosolarla poi in padella con un filo d'olio e la pancetta affumicata, sfumare con il vino, salare, pepare, unire le foglie di bieta e proseguire la cottura con il latte caldo, finché il liquido si sarà assorbito. Impiattare e completare con petali di grana.
*Per la ricetta ho utilizzato Olio extravergine d'oliva Dante ConDisano arricchito di vitamina D


2013-05-10

Aperitivo Pur Sudtirol

Piatto, cucchiaino e tovagliolo GreenGate
Ho immaginato un posto con queste caratteristiche, uno shop dove poter acquistare le delizie sudtirolesi, le prelibatezze del territorio che forse più amo ed è sempre nel mio cuore, ho immaginato di poter respirare l'odore di quelle cose buone, salumi, formaggi, succhi, confetture, sidro anche standomene a casa ed ho scoperto che esiste uno shop on-line dove trovare le cose buone dell'Alto Adige, si chiama Pur Sudtirol e se avete la fortuna di capitare a Merano o a Brunico potete di persona verificare che questa splendida realtà esiste ma se come me vivete in Calabria, in un paese che non è alla fine del mondo ma quasi, potete lo stesso verificarne di persona l'esistenza facendovi una bella navigata nel loro curato sito ed ordinando qualche squisitezza che vi stupirà per la qualità e la velocità nell'arrivo. Ho messo insieme un po' di buoni prodotti dell'Alto Adige ed ho realizzato un aperitivo gustoso, veloce e un po' fuori dal comune.
Krockys, pane croccante altoatesino, farcito con formaggio spalmabile, salsicce affumicate e Chutney di pere e zafferano prodotto dall'azienda Alpe Pragas di cui vi ho già parlato. Da bere succo di mela di montagna o frizzante Sidro S'POM o entrambi miscelati insieme come piace a me e qualche fettina di mela secca per  guarnire.
Ma davanti a un vassoio così una rivista, il giornale o magari un buon libro per rilassarsi e trascorrere qualche piacevole momento magari in giardino, ci sta proprio bene.
Vi propongo due letture,  l'una più riflessiva e impegnata, l'altra più giocosa e ironica, entrambe piacevolissime da gustare intensamente come gli stuzzichini sudtirolesi che ho preparato.
In principio era la tavola è il titolo del libro di Adam Gopnik pubblicato da Guanda, un libro che ho da qualche mese ma di cui vi parlo solo oggi perché bisogna prima leggerlo e acquisirne i dettagli per esprimere un giudizio, godibile perché pieno dell'entusiasmo tipico dell'autore verso la tavola e la buona cucina di cui ci regala anche qualche segreto.
"La tavola è il principio di tutto. È il luogo dell’alimentazione e quindi della vita, ma è anche il luogo per eccellenza dove raduniamo gli affetti e perpetuiamo le tradizioni; un luogo di cultura gastronomica e di intrattenimento godereccio. Ma non è sempre stato così. L’autore di questo libro ce lo racconta con dovizia di aneddoti e curiosità. Quando, al posto delle antiche osterie, sono nati i moderni ristoranti? Quando la Rivoluzione ha messo a disposizione dei francesi un buon numero di chef, i cui aristocratici datori di lavoro avevano fatalmente perso la testa... Quando nelle nostre cucine si è cominciato a sentire il bisogno di ricettari? Quando la cucina ha cessato di essere il dominio esclusivo delle donne che, per amore o per forza, si tramandavano le ricette di generazione in generazione." Il tema della tavola affrontato attraverso un percorso del gusto, attraversando la storia dei grandi chef e quella dei grandi vini, la centralità del cibo e del bere come elemento di civiltà e continuità del vivere.
Di ben altro tenore Ricette umorali di Isabella Pedicini pubblicato da Fazi editore il cui sottotitolo recita in principio era la pasta al tonno... Un originale trattato gastrofilosofico, tra le cui pagine mi sono persa un'intera serata ridendo come una matta da sola senza che mio marito ne capisse la ragione. La storia di una spaesata studentessa fuori sede, in cui mi sono tanto riconosciuta, narrata attraverso una singolare raccolta di  ricette organizzate in base all’umore di chi cucina e agli strumenti di lavoro. Cibo e cuore si mescolano "tra gioia e paura, entusiasmi e avvilimenti a ricordarci che saper rigirare una frittata, a tavola come nella vita, è un’arte sopraffina".

2013-05-08

Tarte en sarcophage

Piattino, tazza e teiera Easy Life Design
Dolce impacchettato o Tarte en sarcophage chiamatelo come volete ma giuratemi vi prego che lo proverete almeno una volta. E' una deliziosa torta farcita di crema e frutta sciroppata poi cosparsa di confettura e impacchettata in un foglio di pasta sfoglia prima di cuocerla in forno, una torta di quelle speciali da gustare all'ora del tè, a fine pasto o quando volete. E' il dolce perfetto da portare ad una festa o ad una cena perché è già confezionato all'origine, senza temere di rovinarlo nel trasporto. L'ho preparato già diverse volte anche con marmellata d'arancia o confettura d'albicocca e addirittura con gocce di cioccolato al posto della frutta e dulce de leche ma questa versione con la splendida composta di Pesche e Lemongrass di Alpe Pragas non potevo non raccontarvela con dovizia di particolari. 
Alpe Pragas è un'azienda che si trova nel cuore delle Dolomiti nella Valle di Braies, esattamente a Braies di Fuori. Ubicata tra il lago di Braies e le famose Tre Cime di Lavaredo è giustamente ispirata nella produzione dalle bellezze del luogo e dai frutti che prepotenti nascono su quelle montagne. Fragole, lampone e ribes hanno sempre avuto le attenzioni della famiglia di Stefan Gruber che, quale unico figlio maschio in una famiglia con ben quattro figlie femmine, invece di continuare la tradizione di contadino e interessarsi al latte si è posto l'obiettivo di produrre la migliore marmellata nella confezione più bella. E ci è riuscito alla grande Stefan e  dalle prime composte di frutta, preparate nella cucina della mamma con le fragole raccolte nell’orto, ha ampliato la produzione con originali sciroppi di frutta, composte di frutta autoctona, mostarde, frutta sciroppata, smoothie, gelatine di vino e anche composte di frutta biologiche, mantenendo intatti i desideri propri della gente della Valle di Braies realizzando prodotti buoni, equi e autentici proprio come chi li fa. La composta di Pesche e Lemongras scelta per il mio dolce ha ben il 70% di frutta al suo interno, il resto è zucchero, succo di limone e pectina di mele come gelificante. Il gusto è quello della pesca, particolarmente fresca in questa versione con la citronella ha esaltato ancor più il gusto della mia Tarte en sarcophage
Ingredienti
Per la base:
Ingredienti:
125 g di farina 00
100 g di zucchero
50 g di burro
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci*
Per la crema:
2 tuorli
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero
vaniglia
250 ml di latte
Per completare:
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
liquore all'arancia
frutta mista sciroppata (pesche, albicocche e pere nel mio caso)
composta di pesche e citronella (o altra a scelta)
zucchero a velo
gelatina alla frutta o neutra per spennellare
Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake e infornare a 180° per 20-25 minuti circa. Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire la farina e poi il latte scaldato con la vaniglia. Portare a cottura la crema a fuoco moderato mescolando di continuo. Tagliare il dolce e bagnare le due metà con qualche goccia di liquore, farcire la base con la crema e con la frutta sciroppata tagliata a dadini, coprire con la parte superiore. Poggiare il dolce così farcito sul disco di sfoglia allungato e assottigliato un po' con il matterello. Spalmare la superficie e i lati del dolce con una generosa dose di composta di frutta, ripiegare i lembi della sfoglia sul dolce chiudendolo bene al suo interno. Intagliare la superficie con tagli diagonali, pennellare di acqua e cospargere di zucchero a velo, infornare a 190° fino a doratura. Una volta sformato il dolce pennellarlo con gelatina alla frutta o neutra per renderlo lucido.
*Ho utilizzato lievito Dolce Cicogna e zucchero a velo di AR.PA Lieviti
dolce impacchettato