Cucina, libri, luoghi, moda, lifestyle

2014-07-31

Cercasi estate disperatamente

Piatto Ceramiche De Simone, tovagliolo Busatti
Estate dove sei? Ti stiamo cercando disperatamente, ti prego torna vogliamo goderci agosto. Niente, la sto invocando in tutti modi ma la stagione più calda dell'anno non si decide a fare il suo mestiere e così alla vigilia d'Agosto e delle mie vacanze io ci provo comunque a lasciarvi una ricetta da proporre nelle vacanze e qualche consiglio di lettura per i momenti di relax. Per la ricetta la mia fantasia mi ha suggerito un ripieno di melanzane e ricotta per della calamarata da dorare in forno dopo averla passata nel pangrattato aromatizzato, uno stuzzichino croccante da servire magari con del sughetto di pomodoro anche in versione finger food su dei piccoli piattini.
E' diventata ormai consuetudine parlarvi di quanto di buono ho trovato in libreria per poter arricchire la valigia delle vacanze.
Ecco rtengo che al di là di qualche buon ricettario corredato di splendide fotografie per sognare ed organizzare mentalmente tutte le ricette da provare al rientro, poiché grande spazio alla cucina in vacanza non lo dedico mai, mi concentro su storie e romanzi che abbiano in qualche modo magari un legame con la cucina.
Partirei da Fuoco Nemico di Camilla Salvago Raggi edito da Il Canneto, un librino davero tascabile in cui di guerra non si parla ma con il titolo decisamente bellico si fa riferimento invece al fuoco della cucina che l'autrice ha sempre odiato, avete capito bene un libro sulla cucina scritto da un'adorabile signora che candidamente ammette di prediligere patatine fritte e buste di surgelati e nel contempo di collezionare patinate riviste di cucina. La cucina  e le antiche ricette di famiglia sono solo il pretesto per raccontarci la storia di una delle più antiche e aristocratiche famiglie italiane, suo nonno era l'ambasciatore Giuseppe Salvago Raggi, senatore del regno nel 1918. Un racconto affascinante che permette al lettore di calarsi in un modo ormai inesistente.
Racconti veri di guerra quelli di Uomini e pecore di Davide Enia pubblicato da EDT. In ogni piatto la storia della Roma affamata, innamorata e viva della seconda guerra mondiale. Racconti di ieri e di oggi narrati attraverso il memoriale di Ciro, un ragazzo che racconta la sua esperienza di guerra e l'amore che troverà dopo esser passato attraverso di essa. Sullo sfondo la grande cucina romana perché il cibo può salvare la vita.
Una guerra diversa quella narrata dalla giornalista Danila Bonito in  Sogni di Marzapane pubblicato da Edizioni E/O . Il tema del diabete, il dolore di una malattia irreversibile e tuttavia poco nota ai più e forse non molto compresa, la storia di chi ha dovuto imparare a convivere con il nemico. Una lotta continua contro un nemico subdolo, una testimonianza che tanto ha da insegnarci.
Un modo per tentare di comprendere il mondo famminile o per comprendersi con maggiore consapevolezza e per cambiare noi stesse e il mondo come promette il sottotitolo di Sapori e Saperi delle donne di Paola Leonardi con le ricette  e i disegni di Serena Dinelli Dominko pubblicato dall'Editore Iacobelli. Dodici parole chiave, dall'amore alla salute passando per il desiderio e la libertà per citarne solo alcune, parole attorno a cui costruire un dialogo a due e un'autobiografia, quasi una stoffa pregiata fatta delle tante stoffe della vita dell'autrice cucite insieme per arrivare ad essere sè stessa. Racconti, immagini, ricordi ma anche ricette formano un libro prezioso per ogni donna ma anche per ogni uomo che voglia un po' impegnarsi a  comprenderci.
Tre thriller e 16 ricette afrodisiache in 19 sfumature di peperoncino del bravissimo Andrea Gamannossi che ci ha già abituati alle sue surreali e suggestive narrazioni. Il peperoncino simbolo per eccellenza dell'erotismo è il protagonista o comunque la nota accesa e colorita di ogni ricetta raccontata nel libro pubblicato da Mauro Pagliai. Tre racconti noir sono l'ideale accompagnamento di piatti afrodisiaci: Eros e Thanatos per non dimenticare che "una pietanza sconosciuta potrebbe nascondere l'insidia mortale di un veleno".
Un po' di leggerezza e romanticismo non possono mancare nel periodo vacanziero e se parlo di amore Parigi è sullo sfondo come nel nuovo romanzo di Jenny Colgan Un tramonto a Parigi pubblicato da Piemme. Non vi racconto la storia nel dettaglio altrimenti non avrebbe più senso leggerlo, vi dico solo che la voglia di partire per la capitale francese certamente ve la metterà addosso. Un intenso profumo di cioccolato si mescola al fascino delle viuzze della città dove tutto è possibile anche rinascere e trovare la propria strada quando si pensava di non poter più sorridere.
Per le ragazzine in lotta continua con il peso e con i primi problemi da adolescenti una storia che ha tutta la levità di una piuma Meno di niente di Assunta Morrone pubblicato da Coccole e Books. Arricchito dalle fantastiche illustrazioni di Francesca Carabelli è la storia di Lucilla una bambina dall'esistenza complicata che deve fare i conti con i cambiamenti. Un racconto che può aiutare le piccole di casa nei difficili passaggi che la vita di consuetudine impone, un racconto che può aiutare anche le mamme a capire un po' di più gli stati d'animo di queste sconosciute che diventano le nostre bambine nelle fasi di passaggio della loro esistenza.
Se per voi vacanza è solo starvene in giro e mangare nei posti migliori, se avete programmato un viaggio in Puglia mettete in valigia anche I Cento di Bari e Puglia, certamente non finirete in postacci per turisti seguendo i consigli degli autori Cavallito & Lamacchia e Iaccarino pubblicato da EDT. I 15 migliori ristoranti e le 15 migliori trattorie di Bari e in più 70 gite del gusto in tutta la regione. Una guida davvero piacevole da leggere, io me la studio per bene e poi a Settembre vado a provare qualcosa.
Norma da aperitivo 
 Ingredienti:
200 g di calamarata
1 melanzana
250 g di ricotta
1 fetta di pane raffermo
1 uovo
sale
pepe nero
basilico 
peperoncino
1 spicchio d'aglio
1/2 cucchiaino di curry
1 cucchiaiata di ricotta salata grattugiata
olio extravergine d'oliva 
2-3 cucchiaiate di pangrattato aromatizzato con aglio ed erbette
sugo di pomodoro fresco al basilico
Tagliare a cubetti la melanzana e soffriggerla con un po' d'olio, l'aglio (che poi va eliminato), sale, peperoncino e curry.  Amalgamare alla melanzana cotta la ricotta, l'uovo, sale, pepe, ricotta salata, basilico tritato e la mollica di pane sbriciolata. Farcire con il composto la calamarata (o anche mezzi paccheri) lessata al dente e passare la pasta nel pangrattato aromatizzato e disporla in teglia, irrorare con olio e infornare a 200° fino a doratura. Servire come stuzzichino o antipasto con del sugo di pomodoro fresco al basilico.

Non disertate troppo il mio blog e la pagina Facebook durante le vacanze perché dopo La Ricetta del Sabato è in arrivo una mia nuova rubrica su dirittodicronaca.it. Ve ne parlerò di sicuro appena la nuova veste grafica del sito sarà on-line e vi assicurò sarà interessante per molti, anche per chi non ama cucinare.

2014-07-24

Spiedini di lonza all'alloro con il Baccano della Nannini

Piatto da portata La Porcellana Bianca
Qualche giorno fa mi sono trovata a  rispondere ad un quesito di una collega food-blogger che, avendo abbondanza di alloro, chiedeva come poterlo utilizzare. L'alloro è proprio l'erba aromatica che nella mia cucina non manca mai, ne ho un alberello davanti casa e uno di dimensioni più cospicue davanti alla casa di campagna, non mi preparo la camomilla senza aggiungerne una foglietta e poi non c'è sugo senza alloro, insomma lo uso davvero con tutto e mi piace tantissimo nella ricetta che vado a proporvi oggi, perfetta in ogni stagione e con qualsiasi contorno si porta dietro tutto l'aroma del lauro.
Ma prima di lasciarvi la ricetta, vorrei dirvi ancora che poiché ritengo questi  spiedini una vera prelibatezza ho voluto abbinarli ad un vino altrettanto speciale. 
Un Rosso Toscano prodotto dall'Azienda vinicola Certosa di Belriguardo, un vino che parla al cuore trasferendoci l'immagine di quelle ridenti colline senesi da cui nasce, le zone del Chianti per intenderci, un territorio che tutto il mondo ci invidia per le sue uve Sangiovese. Luoghi apprezzti dicevo, tanto più da chi lì è nato, molti conoscono la passione di Gianna Nannini per il nettare di Bacco ricorderete magari i versi di “Profumo di Brunello":
Foto dal web
«Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebbrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. E’ vino quello che è vivo». 
Ecco la Nannini e la passione che mette in tutto ciò che fa hanno reso la sua Certosa di Belriguardo una delle più famose ed apprezzate aziende  della zona (in un luogo in cui si sa, per come già detto sopra, la concorrenza è più che spietata).
Una forza dirompente è quella che viene fuori dai vini come dalle canzoni di Gianna Nannini.
Sangiovese (80%), Syrah e Merlot (per il restante 20%) formano l’uvaggio del Baccano, un vino che somiglia molto a chi lo produce. Godibile, accattivante e vibrante nelle sue essenze mediterranee, il vino ideale per chi voglia “fare baccano”.
Ho scelto questo vino per accompagnare i miei Spiedini di lonza all'alloro
Ingredienti per 4 persone:
20 fettine sottili di lonza di maiale
48 foglie di alloro
pangrattato
origano 
prezzemolo
aglio
150 g di caciocavallo silano stagionato
2 cucchiai di olive verdi schiacciate (calabresi)
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva
Tagliare igni fettina in due e ungerle con olio. Insaporire il pangrattato con un trito di prezzemolo, aglio e origano. Tritare inl caciocavallo con capperi e olive. Adagiare ogni piccola fetta di carne su un piatto con il pagnrattato, mettervi sopra un po' di composto al caciocavallo e richiudere la carne a involtino. Procedere allo stesso modo epr i restanti 39 involtini. Infilzare su ogni spiedino cinque involtini alternando ciascuo con una foglia di allorro. Cuocere gli involtini in forno ben caldo dopo averli irrorati con un filo d'olio finché risulteranno ben dorati.
. «Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebbrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. E’ vino quello che è vivo». Così recita la melodia “Profumo di Brunello”, - See more at: http://www.ilsuonodelvino.it/i-vini-dei-cantanti/640-2/#sthash.3WisGbTo.dpuf
. «Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebbrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. E’ vino quello che è vivo». Così recita la melodia “Profumo di Brunello”, - See more at: http://www.ilsuonodelvino.it/i-vini-dei-cantanti/640-2/#sthash.3WisGbTo.dpuf
. «Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebbrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. E’ vino quello che è vivo». Così recita la melodia “Profumo di Brunello”, - See more at: http://www.ilsuonodelvino.it/i-vini-dei-cantanti/640-2/#sthash.3WisGbTo.dpuf
. «Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebbrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. E’ vino quello che è vivo». Così recita la melodia “Profumo di Brunello”, - See more at: http://www.ilsuonodelvino.it/i-vini-dei-cantanti/640-2/#sthash.3WisGbTo.dpuf

2014-07-21

La mia tavola marina e i pomodori ripieni di riso alla mediterranea

Posate linea Flash Mori Italian Factory, nastro raso pois ImballoREGALO.com,piatti decoratiEasy Life Design, vassoietto conchiglia Ceramiche Maroso
Il blu e il bianco con qualche tocco di rosso sono i colori che contraddistinguono lo stile marinaro, pensavo a questo quando ho realizzato questa fresca tavola d'estate che ho apparecchiato sul tavolo basso del salotto.
 Tovaglia candida, sottopiatti rossi, piatti stile vintage decorati e bicchieri spaiati in tinta, qualche tocco di pois dato da un largo nastro in raso e grandi cuscini su cui sedersi fanno  pensare al mare di un caldo luglio anche in città, dopo una giornata di lavoro e con la pioggia fuori. 
Anche in tavola ho portato il sole con questi pomodori ripieni di riso alla mediterranea.
Ho sempre pensato che per delle gustose verdure ripiene ci volessero la carne, le uova, il formaggio. Ho capito di sbagliare quando ho preparto questi freschi pomodori ripieni, un pieno di gusto e leggerezza per un pranzo estivo di mare.

Pomodori ripieni di riso alla mediterranea
Ingredienti per 4-8 persone:
8 pomodori tondi
200 g di riso basmati
1/2 peperone rosso arrostito
1/2 peperone giallo arrostito
2 cucchiai di olive taggiasche
2 cucchiai di capperi
4 acciughe sotto sale
olio extravergne d'oliva
aglio
sale  
origano
canovaccio a righe Busatti
Mettere in una pentola il riso  con 300 ml di acqua, un cucchiaio di olio e un pizzico di sale, portare a bollore e cuocere 6 minuti. Coprire e lasciar riposare a fuoco spento per altri 10 minuti. Condire con le olive spezzettate, i peperoni a filetti, le acciughe e i capperi dissalati, olio, aglio e origano. Tagliare la calotta ai pomodori svotarli dalla polpa centrale e dai semi e scolarli su carta da cucina. Riempirli con il riso e poggiarli in una teglia unta d'olio. Cuocere in forno caldo per circa mezz'ora. Servire caldi o anche freddi a piacere.
* Per questa ricetta ho usato olio extravergine d'oliva 100% Italiano Dante

2014-07-17

Sfide mondiali, cibi di strada e frittate golose

Quanto abbiamo aspettato questi mondiali sperando che l'Italia arrivasse quanto meno tra i primi! Abbiamo sognato di organizzare aperitivi o dopo cena (vista l'ora in cui venivano trasmesse le partite) o anche cenette tra amici, per esultare insieme o consolarsi a vicenda quando le cose non andavano particolarmente bene. Confesso di non essere una grande tifosa di calcio ma i mondiali fanno eccezione soprattutto dopo le prime fasi eliminatorie, va bé stavolta non è andata proprio così. Continuniamo a divertirci però con Peroni che ha deciso di celebrare la Coppa del Mondo 2014 con una insolita sfida: la Peroni Food World Cup. Otto sono i paesi che partecipano alla sfida Mondiale e le squadre si sfidano a due a due a colpi di fornelli. I due contendenti duellano cucinando e descrivendo uno piatto “street” che rappresenta il loro paese. Le 8 squadre sono state scelte dalle 31 partecipanti, in modo da far partire la competizione dai quarti di finale e sono quindi Inghilterra, Russia, Brasile, Giappone, Spagna, Francia, Costa d’Avorio, Grecia. Alla scelta si è arrivati attraverso tre semplici sfide: lo stappo di Peroni, la rottura delle uova e la preparazione della frittata, si è passati da 32 a 16, poi a 12 e infine a 8. Ad animare la sfida rendendola irresistibile Chef Rubio e guardando il video sicuramente converrete con me
A lui non spetta però il compito di giudicare i contendenti. L'onere di decretare il vincitore spetta infatti ad un'apposita giuria composta da simpatici dipendenti della Peroni.
Se volete sapere di più vi rimando al sito Peroni
Io mi gusto la sfida e vi lascio la ricetta di una golosa frittata di riso ripiena di filante formaggio, quasi un cibo da strada da accompagnare ad una fresca Peroni.
Frittata di riso golosa
Ingredienti per 4 persone:
3 uova
200 g di riso carnaroli
olio extravergine d'oliva
150 g di macinato di manzo
200 ml di passata di pomodoro
1/2 cipolla
1 noce di burro
sale e pepe
150 g di scamorza affimicata
100 g di formaggio grana grattugiato
Tritare la cipolla e appassirla in un fondo d'olio, rosolarvi la carne, salare, pepare, unire la passata di pomodoro e un bicchiere d'acqua, lasciar restringere il sugo. Aggiungere il riso tostato in un tegame senza condimenti e portarlo a cottura aggiungendo un mestolo d'acqua calda per volta (come per il risotto). Mantecare con il burro e il grana, lasciar raffreddare il risotto, unirvi le uova e formare con metà del composto uno strato sottile in una padella unta d'olio e riscaldata, versarvi sopra la scamorza a fette e coprire con il restante riso. Lasciar cuocere la frittata e rigirarla a metà cottura con l'aiuto di un largo piatto. Far dorare dall'altro lato e servire, calda, tiepida o fredda con una buona birra.

Articolo Sponsorizzato

2014-07-15

Ricette vegetariane d'altri tempi: La pappa al pomodoro

Piatti ISI Milano, cucchiaio linea Opera Mori Italian Factory
L'essere vegetariani appare spesso ai nostri occhi come un fenomeno moderno che interessa le nuove generazioni, se guardiamo però alla tradizione delle nostre regioni, a quello che realmente le nostre nonne mangiavano ci accorgiamo che di carne se ne consumava ben poca e molto spesso i piatti erano vegetariani nel vero senso della parola, arricchiti magari dopo il "boom economico" con ingredienti provenienti dal mondo animale a riprova del benessere faticosamente conquistato. Visto che c'è questo ritorno alla frugalità e spesso all'essenzialità nella dieta mi piace ricordare quel che eravamo non molti decenni fa.
Le ricette vegetariane della mi' nonna è il libro in cui Fabrizio Baroni ci racconta 89 piatti della tradizione toscana del tutto vegetariani per tenersi in salute e godere tutto l'anno come recita il sottotitolo. Il libro pubblicato da Sarnus è la naturale prosecuzione (per l'autore vegetariano) del successo editoriale Le ricette della mi' nonna uscito nel 2012 e giunto ormai alle quattromila copie e l'anticipo di In cucina con la nonna "veg". Come dicevo la cucina di tradizione toscana, così poi come quella calabrese, è essenzialmente vegetariana trattandosi di cucina povera che ha sempre attinto ai prodotti della terra, pensiamo che l'olio d'oliva è quasi l'esclusivo grasso utilizzato per le preparazioni della nostra tradizione. Nel libro un vero e proprio tripudio di antipasti, primi tra cui la celebre Ricetta della pappa al pomodoro gustoso e consistente piatto di recupero, ma anche dolci e merende che guardano con favore alla salute dell'organismo rispettando anche il portafogli che in tempo di crisi non guasta mai. 
A proposito di mensa frugale è uscito per Vallardi Il piacere della frugalità di Dominique Loreau L'arte del cibo che rende felici corpo e anima. Un libro che ci educa a un nuovo approccio con ilcibo riprendendo gli insegnamenti della filosofia orientale nell'ambito dell'alimentazione per raggiungere un inaspettato benessere di corpo anima. Semplicemente evitando i consueti errori alimentari (il troppo e male in sostanza) ci accorgeremo che si può davvero vivere meglio. Completano il libro, che vuole essere una guida di crescita personale, semplici e raffinate ricette per riscoprire il piacere della frugalità salvaguadando anche l'ambiente.
Vi lascio la ricetta della Pappa al pomodoro un po' presa dal libro di Baroni, un po' elaborata a mio modo, del resto nella mia ho messo il pane di Cerchiara che qui il pane toscano è irreperibile.
Pappa al pomodoro
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di pomodori (maturati al sole)
4 fette di pane raffermo
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva 
brodo vegetale
sale e pepe
basilico
peperoncino e parmigiano a piacere
Schiacciare l'aglio e soffriggerlo appena in un fondo d'olio, aggiungere i pomodori a pezzi (con la pelle) salare, pepare e lasciar cuocere. Quando i pomodori sono ben appassiti, passarli al passaverdure (non al mixer) rimettere la passata sul fuoco aggiungere del brodo vegetale, qualche foglia di basilico e lasciar cuocere, unire il pane sbriciolato con le mani e lasciar addensare. Coprire e lasciar riposare qualche minuto prima di servire con un filo d'olio crudo e basilico, io arricchisco con peperoncino e un po' di parmigiano grattugiato. Una zuppa che ha tutto il sapore dell'estate.

2014-07-11

Di pizze di pasta con formaggi strapuzzoni, gelatini allo yogurt e giochi per l'estate

Finita la scuola il problema di ogni mamma penso sia cosa inventarsi per la giornata dei piccoli di casa? Cosa gli faccio mangiare (due volte al giorno)? Come occupiamo il tempo libero? Fino a che non si parte per le vacanze vere e proprie riempire gli spazi dei più piccoli, tanto più se come me si continua a lavorare e quando si torna a casa non si sa che fare prima diventa davvero un dramma.
Come al solito libri, riviste e fantasia sono i necessari alleati del momento.

Facciamo gelatini per evitare di mangiare solo quelli confezionati e soprattutto per imparare l'attesa che inganniamo leggendo, colorando o giocando con l'inesauribile fonte che è il G-Baby di Edizioni San Paolo.
Abbiamo scoperto un mondo con gli stampini per ghiaccioli, in questo caso nella divertente  forma di animali Martellato, lo yogurt e la frutta fresca diventano in poco tempo gustosi gelatini da assaporare nelle ore più calde. 
Per il pranzo poi la solita pasta al pomodoro la trasformiamo in pizza, un'idea davvero semplice, ispirandoci alle storie lette la condiamo con formaggi strapuzzoni in pieno stile Geronimo Stilton. 

Lo strano caso dei formaggi strapuzzoni è una delle divertenti storie del Topo giornalista che i bambini tanto amano pubblicata da Edizioni PIEMME in una fortunata serie scritta da Elisabetta Dami con lo pseudonimo di Geronimo Stilton.
Nell'Isola di Topazia, Geronimo Stilton si trova stavolta ad indagare insieme al suo amico investigatore Ficcanaso Squitt su una misteriosa fabbrica di formaggi.
Una storia gradevole e accattivante che non vi stancherete di leggere insieme ai bambini.
Il G-Baby quando arriva il periodo estivo si moltiplica, per mia fortuna, e così al ricco numero di luglio con storie, fumetti, progetti e giochi, si aggiunge uno speciale dedicato ai giochi (molto più bello di quei costosi e noiosi libri per le vacanze che ci facevano acquistare a scuola) in cui cimentarsi con penne, colori, forbici e colla per inventare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Vi lascio le semplici ricette delle pizzette di pasta e dei gelatini allo yogurt così per stasera la cena è risolta.
Pizza di pasta ai formaggi strapuzzoni
Ingredienti per 2:
100 g di pasta formato tubetti
mozzarella
due cucchiai di grana grattugiato
sughetto di pomodoro preparato con aglio olio origano basilico e pomodoro fresco (frullato)
sale 
olio extravergine d'oliva
Lessare la pasta in acqua salata e condirla con un filo d'olio e in grana. sistemarla su un foglio di carta da forno formando sue mucchietti appiattiti, versarvi sopra il sugo, e la mozzarella e infornare finché la pasta inizierà a formare una dorata crosticina e la mozzarella si scioglierà. Si posso no aggiungere altri formaggi per renderla davvero strapuzzona nel mio caso ho evitato visto che i miei pargoli mangiano pochi ingredienti.
Gelatini yogurt e pesca
Ingredienti per 3 gelati:
50 ml di acqua
1 cucchiaio colmo di zucchero
125 g di yogurt intero all'albicocca
la polpa di una pesca bianca
Frullare tutto insieme e versare negli stampi. Porre in freezer a congelare per 4-5 ore.
Quando poi di caldo non se ne può più, ma non è il caso di questi giorni, un tuffo in vasca risolve il problema.

2014-07-08

Melone e prosciutto? Si ma con verve. Omaggio ai buoni chef d'Italia

Piatto ISI Milano, cestino ImballoREGALO.com
Melone e prosciutto è un classico della cucina estiva, c'è però da dire che non l'ho mai apprezzato troppo trovandolo piatto e senza particolare gusto fino a che ho imparato a farlo così, una deliziosa insalata estiva di melone da condire con un tocco di tabasco, arricchire magari con zucchine grigliate e accompagnare a deliziosi salumi misti di qualità.
Io ho scelto il Fiocco di prosciutto e il Salame Felino di Terre Ducali, la società Prosciuttificio San Michele s.r.l. che, ubicata nel cuore della zona tipica di produzione del Prosciutto di Parma, è oggi tra le aziende più dinamiche operanti nel settore salumi della provincia di Parma  con all'attivo una gamma completa di salumi tipici di altissima qualità.
Mi piace arricchire la preparazione con una nota croccante come l'amaranto scoppiato in padella (tipo popcorn) e servirla con della buona e soffice focaccia preparata in casa, una vera coccola. In tanti buoni locali d'Italia melone e prosciutto resta l'antipasto estivo per eccellenza e ritengo che in ogni caso vi sia sempre una personalizzazione nella ricetta e/o nella presentazione della stessa.
Riflettendo su questa trasversale preparazione mi viene da chiedermi quale sarà la versione di melone e prosciutto a casa dei grandi chef. 
Non ne ho trovato alcuna ricetta nei libri di cui vi parlo oggi ma mi piacerebbe davvero tanto che qualcuno di loro mi fornisse la sua idea in merito.
Se cercate comunque tutto il sapore e la mediterraneità del nostro mare, ma anche tutti i profumi e gli aromi delle nostre montagne li troverete nei fantasiosi piatti dei migliori chef d'Italia presentate nel libro Grandi Chef d'Italia edito dalla casa editrice Wingsbert House in collaborazione con la prestigiosa rivista gastronomica "Cucina Gourmet". Non gli chef che siamo abituati a vedere in tv ma quelli che in cucina ci stanno davvero.  Nella loro fantasia culinaria tutta la nostra italianità, tutto il nostro carattere e la nostra capacità di fare della convivialità un valore. Chef che hanno accettato di raccontarsi e di raccontare la loro filosofia di cucina, aprendo le porte dei loro "regni", svelando le loro storie e i segreti di alcune delle loro ricette, delineando una vera e propria storia gastronomica del nostro Paese.
Fuori dai circuiti mediatici ma garanzia di solidità e professionalità i locali di La Grande Cucina delle Osterie d'Italia pubblicato da Slow Food, non vi sono solo le ricette più note e rappresentative di ogni osteria ma la storia di ogni locale e un ricco corredo fotografico della stessa. 100 le ricette spiegate nel dettaglio, 22 le osterie raccontate e più di 300 fotografie per innamorarsene. Davvero un bel volume da leggere ed ammirare proponendosi un giro turistico  presso le osterie e trattorie raccontate, un modo per conoscere ed aver voglia di scoprire chi opera nel settore con impegno e devozione facendosi ambasciatore della cucina nel mondo.
Prima di lasciarvi la mia ricetta di Melone e prosciutto con verve voglio spendere due parole sul vino che ho scelto di abbinarvi, un Negroamaro Rosato del Salento, il Falò delle Cantine San Marzano, un'antichissima cooperativa di viticoltori pugliesi, che ha il sé il sole della terra d'origine. Un vino di buon corpo, fresco ed equilibrato al palato, perfetto con antipasti all'italiana e ricette fresche mediterranee.
Per la ricetta della focaccia vi rimando alla Ricetta della focaccia tradizionale  o a un mio vecchio post
Melone e prosciutto con verve 
Ingredienti per 4 persone: 
120 g di Fiocco di Prosciutto
120 g di Salame Felino
1 meloncino retato
2 zucchine
sale
aglio
olio extravergine d'oliva
tabasco
qualche foglia di menta
2 cucchiai di amaranto
peperoncno affumicato
Tagliare a tocchetti il melone dopo averlo sbucciato e condirlo con olio, sale e qualche goccia di tabasco. Lasciar marinare. Affettare le zucchine e grigliarle, condirle con olio, sale, aglio a fettine e foglioline di menta. In un tegame scaldare due cucchiai di olio e scoppiarvi l'amaranto condire con sale e un po' di peperoncino affumicato. Disporre i salumi nel piatto aggiungervi le fettine di zucchina, il melone condito e completare con l'amaranto. Servire con la focaccia e un bicchiere di rosato. 

2014-07-03

Il pollo allo yogurt e le carote all'agro due ricette e una tavola per l'estate

Piatti linea maglia marina Cartaffini, posate linea Opera Mori Italian Factory, cestino per il pane IMBALLOregalo.com, tela juta Deyute
Oggi vorrei presentarvi due ricette davvero molto versatili da gustare durante l'estate preparandole con anticipo e presentandole in vario modo su una fresca tavola come quella che di oggi con un'aria un po' da yacht (e che male c'è a sognare!).
Basta distendere sulla tovaglia una tela di juta a trama grossa o in alternativa una rete da pesca e l'effetto è assicurato, i piatti in melamina con la maglia marina di Cartaffini faranno il resto.
 Qualche conchiglia, una lanterna, un cestino per il pane e un tocco di rosso magari vero corallo (in tal caso una semplice lunga collana) completeranno l'opera.
Per il menù niente paura cibi freschi e semplici che possano esser preparati per tempo come il pollo allo yogurt e le carote all'agro che ho unito facendone una Insalata di pasta fresca e leggera ma non la solita pur buona con tonno olive e pomodorini.
Qualcosa di più leggero da valorizzare con un olio speciale come “Olife” il primo olio nutraceutico certificato in Italia prodotto in Abruzzo da Ursini s.r.l. Un extravergine d’oliva  dalle riconosciute proprietà antiossidanti, un alimento salutare che associa a componenti nutrizionali selezionate, le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata e riconosciuta efficacia, basta assumerne 20 g al giorno per assorbire tutti i benefici in esso contenuti.
 E delle benefiche proprietà dell'olio potremmo dirne di qua fino a al mese prossimo senza esaurire l'argomento ma se cercate ghiotti abbinamenti con i primi EXTRApasta è l'agile librino edito da Cinquesensi nella collana EXTRAricette, un'opera editoriale molto attuale in cui l'olio assume la dignità di un ingrediente e non di un semplice complemento. In EXTRApasta 30 bloggers (cuoche della rete) si sono cimentate in 63 ricette di pasta in cui valorizzare l'uso dell'olio extravergine d'oliva. 
Non mi resta che darvi le mie ricette a base di olio che diventano in questa occasione il condimento per la mia pasta fredda. Un piatto unico da gustare al mare, in barca, a casa e anche in ufficio trattandosi di un perfetto pranzo da schiscetta.
 Pollo allo yogurt
Ingredienti per 4-6 persone:
500 g di petto di pollo a fette
150 g di yogurt
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
mezzo limone
sale e pepe
lavare ed asciugare il pollo condirlo con lo yogurt, sale e pepe, l'aglio a fettine, il succo del limone e olio extravergine d'oliv. Lasciare marinare ben coperto in frigo per almeno una notte (anche 24 ore andranno benissimo). Scaldare una padella con un filo d'olio e rosolarvi lacarne da ambo i lati.
Carote all'agro
Ingredienti:
800 g di carote (una vaschetta
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di erbe di Provenza
1 cucchiaino di zucchero
1 bicchiere di aceto binaco
2 bicchieri di olio
 sale
Pelare e affettare le carote. Scaldare in una pentola capace (senza portarli a bollore) l'olio, l'aceto, l'aglio a fettine, una presa di sale, lo zucchero  e le erbe di Provenza, versarvi le carote ed amalgamarle bene al condimento. Riempire con le carote due tre vasetti e colmarli con la marinata restante. Tappare i barattoli e sterilizzarli in una pentola coperti d'acqua per 15 minuti dal bollore. Lasciar raffreddare nell'acqua i vasetti e conservarli in frigo fino al momento di servire. S conservano anche per un paio di settimane quindi è davvero un contorno furbo oltre che gustoso.
Per l'insalata di pasta non dovrete fare altro che lessare al dente della buona pasta corta e aggiungere il pollo cotto a tocchetti e le carote, un filo d'olio e il gioco è fatto. Basterà solo servire in accompagnamento un bicchiere di fresco e gradevole Müller Thurgau Erste+Neue per rendere il pranzo davvero speciale.

2014-07-01

Il genio dell'Harry's Bar, le "stupidate" di Cipriani e i miei panini sfogliati all'acciuga


Lo storico Harry's Bar di Venezia ha assunto da tempo toni leggendari, dalla sua fondazione nel lontano 1931 ad opera di   Giuseppe Cipriani ha sempre fatto parlare di sé e alcuni suoi piatti sono diventati a dir poco mitici, come non richiamare il carpaccio conosciuto ormai in tutto il mondo più dell'artista cui è stato ispirato il nome o il cocktail Bellini oggetto di imitazioni e battaglie legali.
I Cipriani manco a dirlo il genio ce l'hanno nel sangue e non fa eccezione Arrigo che dall'alto della sua esperienza e dei suoi anni di recente ha pubblicato con la Feltrinelli il suo ultimo lavoro STUPDT
"Stupidità" colte e geniali sull'arte di rialzarsi da terra, che fanno sorridere ma tanto insegnano. Il tono è spassoso tra querelle che vedono impegnati Dio e Budda, amori di sempre e altri mai iniziati e rapporti umani, un modo per raccontarci con ironia i suoi ottanta anni che ci appaiono leggeri leggeri.  Un libro quasi da ombrellone in cui divertendosi s'impara tanto sulla vita. Il lamento è vietato se si vuol arrivare a ottant'anni come lui «Mai mostrare ad altri un dolore del corpo e men che meno dello spirito perché non interessa proprio a nessuno. Se ti fa male una gamba rallenta, ma non far vedere che stai zoppicando».
Ma tornando alla cucina i panini sfogliati sono un altro pezzo forte dell'Harry's Bar, ovviamente non è a me nota la ricetta originale ma mi sono voluta ispirare per realizzarne una certamente più leggera, il burro è davvero poco sul totale, e meno sfogliata (in realtà nell'originale andrebbero fatte le pieghe come per la pasta sfoglia e forse vi somigliano di più questi che avevo realizzato in passato), ma con l'aggiunta dell'acciughina questi deliziosi panini diventano un ottimo accompagnamento per la mozzarella.
Panini sfogliati all'acciuga
Ingredienti:
250 g farina 00
250 g farina manitoba
200 g acqua
50 g latte
1/2 cubetto di lievito
50 g olio
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
120 g di burro
8 filetti d'acciuga
Sciogliere nell'acqua mescolata al latte il lievito e lo zucchero. Miscelare le farine con il sale, aggiungere i liquidi e l'olio. Mettere a lievitare in un posto caldo e al riparo da correnti, per circa un'ora e 30 minuti. Frullare il burro con i filetti d'acciuga ottenendo una pasta spalmabile. Riprendere l'impasto e stenderlo in un rettangolo, spalmarvi sopra il burro all'acciuga e arrotolarlo su se stesso, tagliarlo a fette (meglio con un coltello di ceramica che non  schiaccia) e disporre le fette su una teglia, distanziate tra loro. Infornare a 200° per una ventina di minuti (devono essere ben dorati).