Cucina, libri, luoghi, moda, lifestyle

2010-05-31

Chili al cucchiaio

E se dico cucchiaio a cosa pensate? La mia raccolta si è conclusa da un po’, ci sono stati tanti partecipanti e un vincitore ed ora è diventata una raccolta di ricette che ho racchiuso in un pdf che potete scaricare e conservare (lo trovate nella colonna di destra).
A raccolta conclusa mi rimasta però la mania del cucchiaio che mi sembra un buon sistema per presentare dei finger food che non sarebbero altrimenti tali nel senso che difficilmente potrebbero essere - per via della loro consistenza - gustati con le dita.
Stavolta propongo un classico della cucina messicana - ovviamente rivisitato a mio modo - il chili con carne che data la piccantezza mal si adegua alla stagione estiva salvo a presentarlo, come ho fatto, in un modaiolo cucchiaio. In fondo un boccone, seppur consistente e piccante, si può gustare anche col caldo.
Per il chili ci vorrebbero i fagioli rossi, ma per il mio ho utilizzato i neri che adoro letteralmente.
Ingredienti:
1 cipolla rossa
1 spicchio d'aglio
1 peperone verde cornetto
1 cucchiaino di peperoncino piccante
1 tazza di fagioli neri (o rossi) lessati
1 tazza di passata di pomodoro
150 g di polpa di manzo macinata
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
Tritiamo la cipolla insieme all'aglio e lasciamoli appassire nell'olio. Tagliamo il peperone a brunoise (dadini) e uniamolo insieme alla carne al soffritto preparato. Quando sarà ben rosolato uniamo il peperoncino, saliamo e aggiungiamo la passata di pomodoro e mezza tazza d'acqua. Lasciamo addensare a fuoco moderato tenendo la pentola coperta. Quando il sugo risulterà denso uniamo i fagioli e lasciamoli insaporire qualche minuto.
 Suddividiamo il chili nei cucchiai o nei piatti e serviamo ancora caldo.

2010-05-27

Le pappe di Giulio

Da quando ho iniziato a svezzare Giulio (ormai tre mesi fa) mi si è aperto letteralmente un mondo...quello delle pappe. Ovviamente non mi ero mai prima d'ora interessata all'argomento e pensavo anzi che fosse tutto semplice e lineare, in fondo ho sempre visto nei supermercati scaffali pieni di vasetti di omogeneizzati.
La realtà però è ben diversa e seppure crediamo che chi produce questi prodotti sia esperto e attento a quel che fabbrica considerato che andrà poi somministrato a bambini piccoli, leggendo le etichette e confrontando i vari prodotti tra loro ci rendiamo conto che in effetti tocca solo a noi genitori stare veramente attenti a quello che diamo ai nostri "uomini di domani". Che responsabilità ragazzi! Se ci penso mi prende il magone.
Ho iniziato quindi a documentarmi pensando che se sono così attenta a quello che mangio io e le scatolette (se non altro tal quali) non le metterei mai nel mio piatto, a maggior ragione non devo fare ciò con la dieta di mio figlio.
Per fortuna gli esperti esistono e sono stati pubblicati dei libri veramente chiarificatori sull’argomento per cui istruirmi è stato più facile del previsto.
Ho trovato particolarmente esaustivo Il libro delle pappe edizioni San Paolo che elargisce consigli e ricette che ci permettono di proporre ai nostri bambini piatti sempre nuovi e stuzzicanti, nel rispetto delle loro esigenze nutritive. Possiamo trovarvi, oltre ad un approfondimento sugli aspetti psicologici dello svezzamento, tanti suggerimenti utili ad introdurre ingredienti sempre nuovi sin dai primi mesi di svezzamento. Gli omogeneizzati si che li possiamo dare ai nostri figli ma elaborando con essi piattini appetitosi e non vuotandoli meccanicamente nel piatto, senza alcuna personalizzazione. Le ricette del libro sono corredate da divertenti filastrocche che certamente invoglieranno i bambini ad assaporare con gusto quanto è stato posto nel loro piatto.
Ma c’è chi sostiene, e sono completamente d’accordo, che l’educazione al gusto inizi ben prima della nascita e quindi nel grembo materno. Non è mai troppo presto allora per seguire i suggerimenti proposti da Emanuela Barbero e Antonella Sagone nel loro La Cucina Etica per mamma e bambino per formare i buongustai di domani.
Il libro, edito da Sonda, è rivolto principalmente ai vegani ma è utilissimo vi assicuro per tutti fornendo valide indicazioni per un nutrimento sano, bilanciato e rispettoso della natura. E' illustrato con disegni e foto dei piatti più appetitosi tra cui le ricette “diorama” per divertirsi anche a tavola.
Fa riflettere il volume Indovina chi c’è nel piatto? , scritto e illustrato da Ruby Roth e pubblicato sempre da Sonda, è rivolto ai bambini ma è utilissimo anche per gli adulti, se non altro per quelli che gli animali li amano. Pur non essendo vegana effettivamente ho provato un certo imbarazzo e una punta di dolore al pensiero che esseri speciali come le mucche, i cavalli, i maiali e altri animali di campagna, non troppo dissimili dai cani e dai gatti che pur tanto rispettiamo, finiscono quotidianamente nei nostri piatti. E se pure alla fine ci giustifichiamo dicendo che è la catena alimentare che ci porta a questo, nessuna giustificazione può avere l’uomo per le condizioni di vita alle quali costringe tali esseri.

Per risolvere poi l’annoso problema, tipico con i bimbi più grandi, ovvero il rifiuto quasi totale per frutta e verdura e in generale per i cibi più sani ho trovato illuminante La verdura non la mangio! di Giuliana Lomazzi per RED! edizioni, che riporta trucchi, consigli e ricette gustose e semplici da realizzare per invogliare al maggior consumo di frutta e verdura adulti e bambini. Nell’era in cui svrappeso, diabete, allergie e intolleranze alimentari sono sempre più diffuse anche tra i bambini, il libro si propone di favorire e mantenere la salute nostra e dei nostri figli.
E se l’impresa di riuscire a far mangiare cose semplici ai bambini vi scoraggia tenete presente che è più facile del previsto infatti, come afferma l’autrice, il loro palato è ancora “vergine”, pronto ad apprezzare i sapori naturali che molti adulti hanno scordato e che considerano difficili da recuperare.
Fatte queste premesse e perché alla fine non pensiate che sono solo parole, colgo l’occasione per lasciarvi la ricetta di una merendina a base di frutta che Giulio apprezza molto e che gli preparo con pochi e semplici gesti. Inauguro così una nuova sezione del mio blog dedicata alle pappe dei bebè.

Merendina al Kiwi


Ingredienti:
la parte verde di un kiwi (la più dolce)
qualche tocchetto di pera matura
2-3 cucchiai di succo di mela
2 biscottini (tipo Plasmon)
Frullare tutto fino a ridurre la preparazione ad una crema omogenea.
Al posto del kiwi e della pera si può usare mezza banana oppure mischiare tra loro frutti diversi.

2010-05-25

...e ancora fave e pecorino

Non è che mi è presa la fissazione delle fave col pecorino, però visto che siamo di stagione mi pare carino ampliare l'argomento rendedovi partecipi dei miei recenti esperimenti culinari.
Le fave le ho abbinate anche stavolta al pecorino, il pecorino anche stavolta è quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia della bottega Esperya ma invece che farne una crema o cospargerlo solo sopra a lamelle l'ho inserito nell'impasto delle tagliatelle e il risultato è gradevole.
Tagliatelle al pecorino con le fave
Ingredienti per 4:
250 g di farina 00
75 g di farina di grano duro
75 g di pecorino
4 uova
1 cucchiaino d'olio
1 kg di fave
1cipollotto
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
scaglie di pecorino per completare
Impastiamo le farine con il pecorino, le uova e l'olio, finché il composto risulterà omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto e poi tiriamo la sfoglia ricavandone delle tagliatelle.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, regoliamo di sale e pepe.
Lessiamo le tagliatelle e condiamole con le fave, completando con scaglie di pecorino.

2010-05-21

Le fave col pecorino



 Maggio è il mese della Madonna, delle rose, delle spose e delle fave...ed ecco che dalla poesia passiamo alla prosa. Però in effetti è così e poichè l'offerta è tanto vasta nessuno si può esimere dall'utilizzo in cucina della gustosa fava. Riflettevo l'altro giorno sul fatto che il risotto con le fave non l'avevo mai fatto, eppure il riso mi piace e lo preparo veramente con tutto ma con le fave mi mancava e così avendo a disposizione una bella confezione di Riso Carnaroli   Gli Aironi, ho pensato di farne un buon risotto da domenica sera (si io la domenica sera preparo spesso il risotto) con le fave raccolte nell'orto di mio padre e un buon piatto con le fave non è tale se manca il pecorino e così ho reso speciale quello che doveva essere un piatto di risotto. Dico speciale perchè avevo a disposizione non un pecorino comune ma uno affinato in vinaccia anzi quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia, il matrimonio tra prodotti di casa Esperya viene spontano dacché eccellenza richiama eccellenza e così vi racconto la storia di come ho nobilitato le fave dell'orto.
Il pecorino non l'ho usato semplicemente grattugiano ma ne ho ricavato una crema con la quale ho alla fine mantecato il risotto. Una vera prelibatezza.
Ingredienti per 2:
200 g di riso Carnaroli
1 tazza di fave sgusciate
1 cipollotto fresco
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale e pepe
prezzemolo
Crema di pecorino: 50 g di pecorino affinato in vinaccia, 50 ml di latte fresco intero, 50 ml di panna, 10 g di farina.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, saliamo pepiamo e uniamo il riso. Dopo aver tostato il riso, uniamo un po' alla volta il brodo vegetale e portiamo a cottura il risotto. Intanto prepariamo la crema di pecorino. Portiamo a bollore il latte con la panna, uniamo la farina e lasciamo addensare mescolando con un cucchiaio di legno.Uniamo il pecorino grattugiato e frulliamo con il minipimer. Quando il riso sarà cotto mantechiamo con la crema preparata e cospargiamo di prezzemolo tritato finemente. Per chi amasse un gusto ancora più deciso si può completare il piatto con qualche scaglia di pecorino.

2010-05-19

Marchesi si nasce...e io "non" lo nacqui

Il titolo faceto del post l'ho composto prendendo spunto dal libro di Gualtiero Marchesi e dalla celebre frase di Totò e con esso volevo esprimervi il sentimento che ho provato nel leggere la storia del grande Gualtiero Marchesi. Ammirazione totale e un po' d'inadeguatezza tanto che seppure volessi, come di consueto, proporre una ricetta tratta dal libro alla fine non me la sono sentita.
Si, non ho avuto il coraggio di riprodurre una ricetta di MARCHESI e non credo l'avrò mai. Quello che mi ha colpito nel racconto è la determinazione del protagonista che seppur nato in una casseruola da genitori albergatori sembrava fosse fatto più per la musica che per la cucina. Ma la vita e la passione per i fornelli lo hanno portato ad optare per il mestiere di cuoco nel quale ha raggiunto i massimi vertici.
Il libro, scritto con la collaborazione di Carlo G. Valli e  pubblicato da Rizzoli per l'ottantesimo anno del maestro, ripercorre le tappe dell'intensa vita di Marchesi,  è spassoso alla lettura ma è comunque una grande lezione di vita.

2010-05-17

Orecchiette McItaly

Pensate che sia meglio un hamburger o un bel piatto di pasta? Io sono per la pasta per cui il tanto pubblicizzato Panino McItaly di McDonald l'ho trasformato in un succulento e sostanzioso primo piatto.
L'idea me l'ha data il famosto fast food ma gli ingredienti giusti per realizzarla vengono da Delixeat (ex Deliziando) del buon olio extravergine d'oliva pugliese dell'azienda Trullo Sovrano, un delizioso Patè di carciofi violetto Sant'Erasmo di Jada e le insostituibili Orecchiette di Benedetto Cavalieri. A questi ingredienti ho aggiunto dei cubetti di buon formaggio Asiago pressato e delle profumate polpettine di carne bovina.
In mancanza del patè di carciofi potete frullare voi stessi dei carciofi sott'olio ottenendo la crema per condire la pasta.
Ingredienti per 4 persone:
350 g di orecchiette Cavalieri
1 vasetto di patè di carciofi Jada
150 g di formaggio Asiago
150 g di carne bovina macinata
1 uovo
1 fetta di pane in cassetta bagnata nel latte
sale,pepe, aglio
2 cucchiai di formaggio grana
1 rametto di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
Amalgamiamo la carne con il pane, l'uovo, il formaggio grattugiato, uniamo una puntina d'aglio grattugiato e il prezzemolo tritato. Regoliamo di sale e pepe e poi formiamo tra i palmi delle piccole polpette. Cuociamo le polpette in forno dopo averle disposte in teglia e irrorate d'olio.
Tagliamo l'Asiago a cubetti e intanto lessiamo la pasta. Quando le orecchiette sono cotte condiamole con il patè di carciofi, le polpettine e i cubetti d'asiago. E' un piatto ottimo sia caldo che freddo.

2010-05-14

Dolcetti al limone

Mamme ho scovato un libro che se avete feste di compleanno  e festicciole varie in programma non potrete certamente farne a meno. Si chiama Torte e Dolcetti , è pubblicato da Magazzini Salani e sono sicura che catturerà la vostra attenzione oltre che quella dei vostri bambini.
In 96 pagine raccoglie molte originali e fantasiose ricette  illustrate passo passo, è rilegato con la spirale e sta anche in piedi da solo, l'ideale per non sporcarlo con le mani mentre si ha ben in vista la preparazione alla quale si sta lavorando. Io nell'attesa della festa di compleanno di Giulio ho provato questi semplici muffin al limone, perfetti per il the del pomeriggio (domani in fondo è sabato), sono così facili che potrete decidere di prepararli con i vostri figli ed i loro amichetti per la merenda, mentre riordinate la cucina saranno già cotti pronti per essere addentati dai famelici aiutanti.
Vi lascio la ricetta
Ingredienti per 12 muffin:
1 limone
175 g di farina per dolci (con il lievito o farina normale + una bustina di lievito)
100 g di burro morbido
100 g di zucchero semolato
2 uova
100 g di zucchero di canna
Versate in una ciotola la farina, unite la scorza grattugiata del limone, il burro, lo zucchero e le uova, mescolate bene. Trasferite l'impasto a cucchiaiate in una teglia da muffin nella quale avrete messo i pirottini di carta e infornate a 200° per 12-15 minuti finchè i dolcetti saranno dorati. Nel frattempo mescolate lo zucchero di canna col succo del limone e quando i dolcetti sono ancora caldissimi suddividete la glassa sulla loro superficie, con il calore solidificherà regalandovi l'effetto cristalli di zucchero.

2010-05-12

Torta rovesciata alle pesche

Da quando Giulio ha fatto ingresso nelle nostre vite io e Fernando passiamo ovviamente più tempo a casa, se prima il sabato pomeriggio eravamo sempre fuori di qua e di là adesso abbiamo riscoperto la dimensione domestica e con essa tanti piccoli riti. Ormai quella del the al sabato pomeriggio è diventata la nostra coccola preferita, tanto più che la tazza di the l'accompagniamo sempre con qualche buon dolcetto di fattura casalinga. Sabato scorso erano le due e ancora, tra pappe, pranzo e varie non ero riuscita a preparare il dolce, anzi non avevo la minima idea sul dolce da preparare e già mi rassegnavo ai biscotti industriali che pur sempre abbiamo in dispensa, quando dando un'occhiata qua e la ho visto un bel barattolo di pesche sciroppate, quelle buone dell'Azienda Samperi, le Pesche Tardive di Leonforte, mi sono ricordata di una ricetta veloce veloce adocchiata su Facecook di una torta all'ananas ed ho pensato di sostituire il frutto tropicale con le più nostrane pesche.
Il risultato mi è piaciuto troppo e poi in dieci minuti la torta era già in forno, ed entro le 17,00 già pronta da gustare col nostro the.
Ecco i semplici ingredienti:
8 cucchiai di zucchero e 3 di acqua per il caramello
1 barattolo di pesche sciroppate
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro
4 uova
1 bustina di lievito
Prepariamo il caramello sciogliendo lo zucchero con l'acqua, uniamo qualche cucchiaiata dello sciroppo di pesche e poi versiamo nello stampo, facendo ben aderire il caramello al fondo e ai bordi. Disponiamo sul fondo le pesche a fette. Montiamo le uova con lo zucchero, uniamo il burro sciolto e poi la farina setacciata con il lievito.Versiamo il composto sulle pesche e inforniamo a 160° per 50 minuti circa.

2010-05-10

Cucina Gourmet


Chi passa da questo blog ama la cucina almeno quanto me, per cui ho pensato di segnalarvi la novità editoriale di casa Edifim. Si chiama CucinaGourmet ed è un mensile dedicato al buon vivere.
E' una rivista utile in cui oltre alle ricette, sia tradizionali che inno-vative, troviamo rubriche, servizi di attualità e segnalazioni per mangiare e bere bene anche fuori casa. Alla realizzazione del mensile danno il loro contributo, oltre al grande Eugenio Medagliani altri validi e preparati collaboratori tra cui, solo per citarne alcuni: Ernst Kanm, chef e pasticciere, campione italiano di Cioccolateria 2009; Luca Gardini, miglior Sommelier d'Europa 2009 e Sarah Scaparone, giornalista che viaggia tra paesi e metropoli per scovare nuove tendenze, buone tavole e negozi di specialità.
Di particolare interesse la rubrica L'arte di ricevere curata da Rosanna De Bellis, questo mese dedivcata alle feste di compleanno dei bambini, che ci insegna a trasformare un invito in un evento memorabile.
La proposta di abbonamento a CucinaGourmet è inoltre molto allettante, la rivista per un biennio (24 numeri) al prezzo di € 80,00 da diritto ad un pernottamento per 2 in un albergo di fascino della catena Charme & Relax. Io ho già deciso...mi abbono.

2010-05-07

Menu nel bicchiere

E dopo il contest del cucchiaio mi è venuta voglia di indirne uno sui bicchieri. In realtà sto scherzando però è un'idea che prima o poi potrei prendere in considerazione, perchè mi affascina non poco il servizio nel bicchiere ed in effetti oltre che buono il cibo deve essere anche bello a vedersi e servirlo in modo insolito aiuta molto. Ci può essere d'aiuto nell'apprendere le varie tecniche del "bicchiere" il corso di cucina interattivo in DVD Menu nel bicchiere della collana My personal chef di Trenta editore. Le ricette, realizzate passo passo da esperti chef del calibro di Danilo Angè e Angelo Principe, ci insegnano i segreti per non sbagliare i tempi, calcolare le giuste dosi, riconoscere le cotture e anche risolvere eventuali errori comuni. Il dvd, che include collegamenti ad internet, ci fornisce consigli pratici sugli strumenti e gli attrezzi di cucina, ma anche sugli ingredienti di stagione e l'apparecchiatura della tavola. Un bel corso di cucina, facile, divertente e a basso costo (solo € 9,90).
Insomma gli ingredienti per stuzzicare la mia creatività c'erano tutti così stavolta non ho riprodotto una ricetta del dvd - seppure ce n'è qualcuna che presto copierò - ma ho creato anch'io un bel bicchiere da servire magari come ricco antipasto o secondo freddo.  Si tratta di un'insalata di iceberg, sedano e mela verde con arrosto freddo di maiale, Frutti di cappero con gambo e Maionese alle acciughe di Cascina San Cassiano. Ho arricchito e colorato il bicchiere con la nota croccante del Crunchy rice al Pepe di Rimbàs Gli Aironi
Insalata croccante nel bicchiere
Ingredeinti per 4 persone:
4 fette di arrosto di maiale o vitello freddo
Lattuga iceberg
1 mela verde
2 coste di sedano verde
Frutti di cappero con gambo
4 cucchiai di Maionese all'acciuga
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Crunchy rice al pepe di Rimbàs
e pane semintegrale per guarnire
Tagliare a striscioline la lattuga, unire la mela sbucciata e tagliata a dadini e il sedano a tocchetti, condire con poco olio sale e pepe. Suddividere l'insalata nei bicchieri, disporre sopra l'arrosto tagliato a fiammiferi, condire con la maionese alle acciughe e completare con i frutti di cappero, il riso soffiato e il pane tagliato a bastoncini.

2010-05-05

Frittata trigusto di primavera

frittata con asparagi selvatici
E' tradizione preparare a primavera la classica frittatona con gli asparagi selvatici, la salsiccia stagionata e la scamorza o il primo sale. Ho voluto farla anch'io innovando però l'usanza in due elementi, nella forma che ho voluto in più strati di gusti diversi sovrapposti e negli ingredienti dove al posto della salsiccia che da noi in Calabria è preparata con i semi di finocchio, ho utilizzato per assonanza di gusti la Finocchiona.
La Finocchiona ovviamente l'ho trovata da Esperya, è quella di Falorni, la classica Finocchiona all`uso di Greve in Chianti, ricavata da carni grasse e magre della pancia del suino, e stagionata a lungo in cantina. Il gusto è vellutato e i semi di finocchio, giustamente dosati, non coprono la fragranza delle ottime carni  e degli altri  semplici ingredienti utilizzati per la concia, solo sale, pepe e vino rosso del Chianti.
Gli ingredienti sono per 2:
3 uova biologiche
90 ml di latte fresco
2 fettine di Finocchiona
mezzo spicchio d'aglio
1 manciata di asparagi selvatici
1 fetta di scamorza
sale e pepe q.b.
olio extravergine d'oliva
In un padellino rosoliamo appena l'aglio in un velo d'olio, uniamo gli asparagi mondati e tagliati a pezzetti, un pizzico di sale e un po' d'acqua, lasciamo assorbire il liquido in modo che gli asparagi risultino cotti ed eliminiamo l'aglio.
Rompiamo ciascuna delle uova in una ciotolina diversa, uniamo ad ognuno, 30 ml di latte, un pizzico di sale e una macinata di pepe e mescoliamo bene. Aggiungiamo al primo uovo gli asparagi e prepariamo la prima frittatina facendola cuocere in poco olio da un solo lato, versiamola in un piatto con il lato meno cotto dalla parte superiore, uniamo al secondo uovo la scamorza a piccoli cubetti  e prepariamo, allo stesso modo la seconda frittatina e riponiamola sulla prima. Tagliamo a piccoli pezzetti il salame e uniamolo al terzo uovo, prepariamo così la frittatina al salame, posiamola sulle altre con la parte dorata verso l'esterno. Al momento di servire passiamo per un paio di minuti la frittata nel forno preriscaldato.

2010-05-03

Il vincitore del contest del cucchiaio


E finalmente abbiamo il vincitore de Il gusto in un cucchiaio.
Avete inviato belle ricette seppure io abbia avuto un certo sentore di avervi spiazzato con l'argomento del contest.
 In effetti non siamo abituati ai cucchiai, ma sono così chic che non ho saputo resistere a lanciare la sfida. E se ci fermiamo a riflettere un po', come dicevo in qualche commento relativo al contest, ogni ricetta si presta in effetti alla versione cucchiaio e voi con i vostri contributi ne avete dato senz'altro prova.
Premesso che ringrazio tutti per la partecipazione il vincitore, che si aggiudica un goloso pacco di prodotti Cascina San Cassiano,  è uno soltanto e seppure la scelta è stata dura alla fine, supportata anche dalla simpatica Monica Camera di Cascina San Cassiano, ho scelto il cucchiaio di Genny del blog Al Cibo Commestibile perchè con la sua preparazione e presentazione meglio di tutti ha interpretato lo spirito del contest. Appena riesco postero il pdf  della raccolta.