2016-06-30

Ristorante Resort Casino Caruso by White a Corigliano Calabro scalo (CS)

Che ne dite di dare un'occhiata al mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca? Dalla primavera in poi si moltiplicano banchetti ed eventi. Sembra che la voglia di stare insieme e festeggiare esploda non l'arrivo della bella stagione e tutti vanno alla ricerca del luogo giusto, quello in grado di stupire e regalare qualche ora indimenticabile agli invitati oltre che ai festeggiati.

In queste circostanze o solo quando si vuole passare una serata, magari in coppia o anche in famiglia, diversa dal consueto lo scenario è di estrema importanza ed io ho da suggerirvi un locale polivalente e multifunzionale a due passi da casa nostra.
Il locale ideale nelle circostanze di cui alla premessa durante tutto l'anno e godibilissimo nella bella stagione quando il garden ed il piazzale esterno si offrono al meglio.
Il Resort Casino Caruso by White è un luogo ricco di fascino, ubicato nel cuore della piana di Sibari non distante dal mare. Il corpo centrale, residenza estiva dei baroni Caruso di Corigliano, risale alla fine dell'ottocento e i locali una volta adibiti a stalle e rimesse sono stati rimodernati e dotati di ogni comfort ricavandone sala ricevimenti e ristorante da scegliere secondo i propri gusti e le circostanze.
La fama in zona è buona e allora, curiosi, abbiamo deciso di andare a verificare di persona. Come dicevo l'esterno grazie al verde ed all'illuminazione disposta ad arte rende la sosta oltremodo piacevole e noi arrivati in una calda sarata di giugno sostiamo nel giardino ed assaggiamo qualche piatto tra quelli che lo chef è solito preparare. Dopo un'entrée di capesante in salsa di formaggio e semi di papavero, assaggiamo dei gamberi con scorza d'arancia e polvere di liquirizia e un rotolino di salmone marinato con rucola e mozzarella, accostamenti ormai collaudati che non possono non piacere.

I paccheri con il merluzzo mantecato conditi con pachino e basilico fritto sono un piatto gustoso ed estivo. Come secondi ci servono la coda di rospo in crosta di pistacchi e i gamberi lardellati al prosciutto con cilindretti di zucchine al vapore con menta e crema di peperone, piatti ben presentati che sicuramente accontentano i palati dei più. Concludiamo con semplice anguria.
Attenzione per l'ospite e cura nei dettagli sono di casa qui al White e noi lasciamo il posto con l'intento e la promessa di rivederlo in altra stagione magari per vivere una delle rustiche sale con il camino acceso.


Resort Casino Caruso
c.da Donna Isabella , 1
Corigliano Calabro 87064
Tel. 0983.851369
Fax. 0983.851369
Email. info@casinocaruso.it  

2016-06-22

La cheesecake giusta per me

A trovare la cheesecake giusta per me ci ho messo del tempo, quelle che fino ad ora mi piacevano di più erano le crude e in effetti se sottili, non troppo dolci e neppure troppo formaggiose erano le mie preferite anche per quel tipo ho la mia ricetta del cuore e non ne faccio mistero.
Per quelle cotte tutt'altra storia solo a leggere chilate di philadephia mi vengono i brividi poi però per caso ho sentito questa ricetta della Parodi in una replica di una sua trasmissione in tv ed allora mi sono detta che bisognava provare. Ho cambiato i biscotti e le dosi del burro (perché non si reggeva) oltre alla frutta della decorazione che nell'originale erano fragole perché in questo periodo mi sembrava d'obbligo optare per le ciliegie (le ultime che il mercato offre utilizzate solo per decorazione) scegliendo comunque la Fiordifrutta alle ciliegie Rigoni di Asiago. Insomma alla fine se ve ne parlo significa che tutto è andato come doveva e ci terrei che la provaste anche voi tanto si fa in pochissimo tempo.
Piccola nota di chiusura prima della ricetta. Per mio figlio che non ama le marmellate e le confetture dopo lo strato di frutta (cui comunque ho dato una leggera frullata) ho aggiunto uno strato di ganache al cioccolato omettendo le ciliegie fresche, si tratta di un'altra versione ancora più peccaminosa ma se bisogna farsi male ogni tanto ci sta anche questa.
Cheesecake alle ciliegie
Ingredienti
Per la base:
150 g di savoiardi
70 g di burro 
Per la crema:
250 g di ricotta
250 g di mascarpone
2 uova
100 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per completare:
1 vasetto di confettura di ciliegie 
ciliegie fresche e zucchero di canna
Frullare i biscotti, mescolarli al burro fuso e stenderli in una teglia a cerniera (24 cm di diametro) foderata di carta forno. Montare le uova con lo zucchero e la vaniglia, unire il mascarpone e la ricotta, stendere il composto in teglia e infornare a 170° per 40-45 minuti comunque quando la superficie inizierà a dorare. Frullare un po' la confettura (se vi piacciono i pezzi lasciatela com'è) e stenderla sulla superficie del dolce in modo uniforme. Completare con le ciliegie bagnate e intinte nello zucchero di canna. SERVIRE CON UN BUON LATTE DI MANDORLA.

2016-06-17

Pizzeria Mimosa a Corigliano Calabro Scalo (CS): la pizza che crea dipendenza

Il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca è on line. Stavolta potrei scrivervi una sola parola: andateci. Non per la location, non per il pur simpatico personale, non per fare un'esperienza diversa dal consueto andateci solo per la pizza e possibilmente gustatevela con calma perché la pizza della Mimosa va assaporata dal primo all'ultimo boccone e vi assicuro crea dipendenza. Dopo la prima volta non riuscirete a farne a meno e anche se vi capiterà una serata super affollata con il servizio lento, evenienza che potrete evitare arrivando ad un'ora decente, vi troverete a ripensare a quella pizza anche nei giorni successivi e ad organizzare la prossima serata alla Mimosa.
 Nella bella stagione è piacevole cenare nel giardino con la vegetazione in piena attività ma al di là di questo possono mettervi anche il tavolo nell'angolo più remoto del locale davanti a quella pizza tutto scompare. Gli ingredienti, tutti di primissima qualità, sono scelti dal proprietario personalmente che da tempo immemore fa questo con immutata passione. 
La pizza è di quelle con i bordi alti ma al contrario di molte consorelle non ha quella natura gommosa ma una fragranza che non ha eguali. I gusti sono vari e anche molto fantasiosi in alcuni casi, anche la semplice margherita o la calabrese con la salsiccia sopra sono eccezionali ma se devo consigliarvi qualcosa provate quelle alla mortadella (sia quella con il camoscio d'oro e la mortadella a cubetti che la nuova con crema di pistacchi e mortadella bologna a fette) e non perdetevi neppure quella con bresaola e crema di tartufo. Se siete in compagnia la pizza a metro sarà perfetta per condividere questo piacere ed avere occasione di assaggiare più gusti. E se vi resta la voglia di un altro gusto vi rifarete alla prossima, tanto qui non si può non tornare.
PIzzeria Minosa
Contrada Cardame 22
87064 Corigliano Calabro Scalo (CS)
Tel. 0983 886731

2016-06-14

I romanzi son come ciliegie...

Cestino ImballoREGALO.com
...Uno tira l'altro. Le ciliegie che pur adoro mi gonfiano e mi provocano acidità di stomaco ma non riesco a farne a meno, anzi ne mangio senza misura vista la breve stagione in cui compaiono. Per i romanzi ho poco tempo davvero, mi stancano la vista e mi fanno perdere di vista le letture "necessarie" ma credetemi se non ne ho almeno un paio iniziati sparsi tra comodino e bagno (cui se ne aggiunge sempre qualcuno in formato digitale sui vari supporti a mia disposizione) mi sento senza una mano. Mi bastano anche cinque minuti disponibili per fare mia una paginetta e sognare un paio d'ore sbracata sul divano ad assaporare di getto le parole dei miei autori preferiti o di qualche new entry che mi fa battere il cuore.
Se parlo di autori preferiti ecco che non posso perdermi nemmeno un'avventura della mia amata commissaria  Lolita Lobosco perché Gabriella Genisi io la preferisco a Camilleri ed al suo Montalbano e quell'aria distesa e un po' dimessa della Bari di oggi che si respira nelle pagine dei suoi romanzi a me "me piace assai". Anche stavolta mi sono lasciata conquistare dalla trama avvincente di Mare nero edito da Sonzogno sedotta dal commissario Lolì, dai suoi tacchi a spillo e dai profumi della sua cucina. Anche stavolta una trama ricca e avvincente cui si aggiungono i dettagli di eventi realmente accaduti e che nessuno ha interesse a raccontare, misteri celati in quel mare Adriatico sinistro e nero che pure i baresi non possono non amare come amico. Mi dispiace solo di averlo letto adesso rinunciando al piacere intenso che mi avrebbe dato leggerlo d'un fiato sotto l'ombrellone.
Altra autrice che è diventata per me imprescindibile è Simonetta Agnello Hornby e così il suo Caffè amaro edito da Feltrinelli l'ho "bevuto" con voluttà lasciandomi travolgere dalla storia ad altro tasso di eros che lega Maria a Pietro nella Sicilia del fascismo. La storia si articola tra la prima guerra mondiale e la fine della seconda in un crescendo di emozioni. Maria in un periodo in cui alle donne era chiesta solo obbedienza e devozione al proprio uomo conosce l'amore carnale attraverso Pietro, il marito che il destino le ha dato, e l'amore vero per Gosuè, fino ad allora quasi un fratello. Accanto alle emozioni la storia vera e dettagliata del fascismo, della guerra e delle leggi razziali. Tra la Sicilia e Tripoli il quadro si compone di pennellate vive e precise, nello stile che che fa della Agnello Hornby una "Grande" autrice.
Dall'autrice rivelazione de Il sentiero dei profumi, la sarda apicultrice Cristina Caboni, La custode del miele e delle api edito da Garzanti, un ro­manzo emozionante e pieno di vita che racconta i territori impervi della Sardegna. Angeli­ca ha un dono speciale conosce le api e sa sempre trovare il miele giusto per tutti. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l’infanzia, quando viveva su un’iso­la spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. Le api sono la casa di Angelica ovunque esse siano. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. Insieme a questo intenso e definito personaggio femminile impariamo ad amare le api ed a scoprire un po' del loro mondo. Una storia che ci prende la mano e ci porta dove i nostri sogni possono aprire la porta all’amore.
Magari nel prossimo post una ricetta con le ciliegie che dite?


2016-06-07

Tartare di carne con verdure croccanti e maionese di ceci

Americano Busatti
Ci sono ricette studiate, pensate e meditate, magari provate e riprovate prima di diventare ricette di cui parlare. Poi ci sono ricette che vengono fuori improvvisamente quasi per necessità, necessità di esprimersi in quel dato momento in quella maniera o più prosaicamente necessità di portare in tavola qualcosa di gradevole quando non si hanno idee  o dispensa sufficiente per mettere insieme una tradizionale ricetta. Ecco questi casi di necessità sono la mia forza in cucina e così un giorno avendo fatto tardi a lavoro non disponevo di verdura fresca ma solo di un paio di carote, piselli surgelati e una zucchina (una sola giuro). Avevo un pezzo di carne magra fresca e una vaschettina di ceci di cui Aurelia è una ghiotta consumatrice (che lesso dopo le dovute ore di ammollo e congelo in porzioni). Non molto direte e sicuramente non abbastanza da creare qualcosa da presentare in un blog di cucina che si rispetti, tanto più aggiungo che avevo solo un'ora prima di inventarmi qualcosa e portarla in tavola. 
Questa signori è stata una delle cene più buone degli ultimi mesi e se il merito è in gran parte mio senza falsa modestia anche l'olio buono  Borgoliva Bio Fontanara ha fatto la usa parte che in una tartare non si può certo mettere un olio mediocre.
Per i ceci invece ho attinto invece alla vasta gamma di legumi secchi offerta da Schioppi.
Tartare di carne con verdure croccanti e maionese di ceci
Ingredienti per 4 persone:
500 g di carne di vitello magra e fresca da consumare cruda
1 tazza di piselli 
3 carore
2 zucchine
2 cucchiai di aceto bianco
1 tazza di ceci
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
1 limone
sale e pepe q.b.
Tritare a coltello la carne eliminando nel caso vi fossero nervetti e grasso. Condire con olio, sale, pepe e succo di limone. Lasciar riposare la carne ben coperta in frigo, Intanto tagliare a dadini le zucchine spuntate e le carote pelate, Lessarle separatamente in acqua e aceto, lessare anche i piselli, mantenendo tutte le verdure al dente, Scolare e condire con olio e sale.
Intanto frullare i ceci con un po' della loro acqua di cottura, una puntina di aglio, sale, prezzemolo e peperoncino, aggiungendo olio a filo, fino ad ottenere una cremosa emulsione.Mettere in forma la carne nei piatti e servirla con le verdure croccanti e la maionese di ceci. per chi non ama il crudo potete passare i piatti con la sola carne per qualche minuto nel forno caldissimo, aggiungendo verdure e salsa solo alla fine.