2007-11-30
Farfalle da aperitivo
2007-11-28
Oriental style pure io! Ravioli di tonno al vapore
Sicuramente diverso da quello di Lory e meno orientaleggiante però l'idea la da ed il gusto è veramente eccezionale.
La preparazione è più semplice di quanto credessi, la sfoglia è composta da acqua e farina, il ripieno potete farlo come più vi aggrada e poi basta cuocere il tutto in una pentola a vapore, niente che non si posssa fare in poco tempo e bene.
Allora andiamo alla ricetta dei miei Ravioli di tonno al vapore
Tritiamo a coltello il tonno dopo averlo pulito dalle lische e dalla pelle, condiamolo con la salsa di soia, l'olio, il succo di limone, un pò di sale, pepe e qualche goccia di tabasco e il coriandolo. Amalgamiamo bene e poi lasciamo riposare in frigo finchè ci occupiamo della sfoglia che otterremo impastando farina e acqua in quantità tale da avere un bell'impasto solido da stendere con il matterello. Ricaviamo con l'aiuto di un coppapasta di 10-12 cm dei dischetti, poniamo su ogni dischetto un mucchietto di tonno e ririudiamo i ravioli con le mani per ottenere la forma della foto o altra forma a fagotto. Cuociamo per 10-15 minuti in una pentola a vapore dopo aver aromatizzato l'acqua con qualche bacca di ginepro e una foglia di alloro. Serviamoli con verdure saltate e/o in agrodolce oppure da soli accompagnando a piacere con salsa di soia.
Qualche consiglio per chi li fa la prima volta: nel cestello prima dei ravioli collocate o qualche foglia di verdura o anche della semplice carta da forno per evitare che si attacchino al cestello con i conseguenti effetti disastrosi e se vi è possibile distanziateli un poco l'uno dall'altro da me stavano un poco strettini a dire il vero.
Va da sè che per il ripieno le varianti sono infinite.
2007-11-26
Bignè al parmigiano con fonduta al prosciutto croccante
Poi, assecondando la mia viscerale e insaziabile passione per i formaggi, ho pensato di servirli con una bella fonduta, il risultato è quello della foto. E vi dirò che per il pranzo di Natale o Capodanno non mi pare affatto una cattiva idea servirli come antipasto.
Vi lascio la ricetta che è senza pesi e misure ferree per cui rifattibile anche in situazioni di emergenza.
Bignè al parmigiano:
1 tazza (200 ml) di acqua
1 tazza di farina
1 noce di burro
1 pizzico di sale
2 cucchiaio di parmigiano grattugiato
2 uova grandi
Fonduta al prosciutto croccante:
200 g di fontina
1 dl di latte
1 tuorlo d'uovo
pepe nero
50 g di prosciutto cotto a cubetti
erba cipollina fresca
Mettiamo in pentola l'acqua il burro e un pizzico di sale, quando il liquido arriva al bollore aggiungiamo d'un colpo la farina e mescoliamo per amalgamare tutto. Poi togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare, uniamo le uova uno alla volta ed il parmigiano. Versiamo il composto a cucchiaiate (come per fare le quenelle) su una teglia rivestita di carta da forno e poniamo in forno cado a cuocere per circa 20 minuti finchè i bignè diventeranno dorati, gonfi e leggeri. Lasciamo raffreddare nel forno spento, con lo sportellino un poco aperto.
Intanto lasciamo la fontina tagliata a cubetti in una ciotola con il latte, dopo qualche ora sciogliamo il formaggio con il latte a fiamma bassa, finchè sarà completamente sciolto. Fuori dal fuoco uniamo il tuorlo, mescolando energicamente, una macinata di pepe e qualche filo di erba cipollina tagliuzzata. Poi rosoliamo in un padellino il prosciutto senza alcun grasso di cottura, uniamolo alla fontina (lasciandone da parte qualche cubetto per la decorazione) e farciamo i bignè con questa crema. Passiamoli qualche minuto in forno caldo. Poi disponiamo sul fondo dei piatti un reticolo di fili di erba cipollina, due bignè alle estremità, dei cubetti di prosciutto nella parte centrale e qualche goccia di fonduta.
Niente male per essere un piatto venuto così!
2007-11-23
Fusi di pollo ripieni
Ingredienti per 4 persone:
4 fusi di pollo
60 g di pane
60 g di salsiccia piccante stagionata (o salaame piccante)
60 g di ricotta
latte
alloro
prezzemolo
vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
sale
pepe
Ammolliamo il pane nel latte, poi frulliamolo insieme al salame, uniamo la ricotta, un pò di prezzemolo, sale e pepe. Disossiamo i fusi e farciamoli col composto preparato, chiudiamo le sacche con degli stecchini e poi rosoliamole a fuoco vivace con un velo d'olio e una foglia d'alloro.
Poi prendiamo un foglio di carta da forno, inzuppiamolo di vino e senza strizzarlo troppo stendiamolo in una teglia facendolo debordare, adagiamo sopra la carta i fusi e chiudiamo il nostrro cartoccio. Cuociamo in forno caldo per tre quarti d'ora.
Serviamo ancora caldi (dopo aver tolto gli stecchini) accompagnando con verdure cotte o crude a piacere.
2007-11-22
La Torta "Mille Bolle"
Per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
1 pizzico di sale
Per le bolle:
100 g di farina di mandorle
110 g di zucchero a velo
60 g di sciroppo di zucchero
2 albumi
1 pizzico di sale
qualche goccia di aroma vaniglia
Alkermes per colorare
Per la crema al burro e cioccolato bianco:
20 g farina
50 g di zucchero semolato
2 uova piccole
1 pizzico di sale
230 g di latte tiepido
aroma vaniglia
100 g di burro
100 g di cioccolato bianco
Alkermes per la bagna
Prepariamo il pan di spagna sbattendo a lungo uova e zucchero con un pizzico di sale, uniamo poi la farina amlgamando bene, versiamo in una teglia (da 26 cm di diametro) imburrata e infarinata e cuociamo in forno a 180°.
Intanto possiamo preparare le bolle setacciando insieme farina di mandorle e zucchero a velo, amalgamiamo con un albume. A parte montiamo l'altro albume a neve ferma unendo a filo lo sciroppo di zucchero. Uniamo poi i due composti ed aggiungiamo la vaniglia e l'Alkermes tanto quanto basta per ottenere un bel rosa ed un impasto un poco fluido. Versiamo l'impasto in una sac a poche e poi facciamolo colare a bolle (disuguali è meglio) su una placca foderata di carta forno. Cuociamo in forno per 8-10 minuti non devono prendere colore ma solo rapprendersi.
A parte prepariamo la crema: amalgamiamo la farina con lo zucchero ed un pizzico di sale, uniamo le uova e poi il latte tiepido aromatizzato con qualche goccia di vaniglia e il cioccolato a scagliette, portiamo sul fuoco, meglio a bagnomaria, e facciamo addensare la crema, a fine cottura uniamo metà burro e lasciamo raffreddare. Solo quando la crema si sarà raffreddata possiamo unire l'altro burro e montare il composto con le fruste elettriche.
Dividiamo poi in due il pan di spagna, inzuppiamo di Alkermes allungato con un poco di acqua e zucchero poi farciamo con metà crema. Bagnamo il disco di copertura e ricomponiamo il dolce. Poi spalmiamolo sopra e ai lati con la restante crema e copriamo la superfice con le bolle di mandorla sovrapponendole un poco tra loro. Lasciamo un poco in frigo e poi ecco il risultato.
Pensavo che per una festa di bimbi si posssono fare le bolle in diversi colori, magari bagnando il dolce con uno sciroppo alla frutta invece che col liquore. Cosa ne dite?
2007-11-21
Funghetti di frolla al cacao
Per la farcia avrei potuto usare della crema di marroni pronta ma ho voluto "strafare" ed ho preparato una golosissima crema di cioccolato al burro, la stessa che ho usato per farcire i Macarons.
Se il risultato vi piace cliccate sui collegamenti e mettetevi all'opera, Natale si avvicina e le idee non sono mai abbastanza!
2007-11-20
Crepes di magro al gratin
2007-11-19
Panini soffici alla ricotta
2007-11-16
La torta di pane di Piazza Gourmand
Per quanto riguarda lo stile non posso che complimentarmi con l'autrice (come ho già fatto) per la fluidità dello stesso e la capacità di tenere vivo l'interesse di chi legge.
Non credo che l'autrice, che ammette nel libro di non amare particolarmente la torta di pane, sarà d'accordo con la mia scelta di postare proprio questa tra le deliziose ricette che trovano posto alla fine di ogni capitolo del romanzo, tuttavia la torta di pane io non l'avevo mai fatta anzi non l'avevo neppure mai assaggiata per cui, incuriosita, ho deciso di provare.
Vi dico solo, prima di riportarvi integralmente la ricetta così come scritta nel libro, che il risultato è al di sopra di ogni aspettativa.
250 g di pane bianco senza crosta
100 g di zucchero
100 g di amaretti
100 g di mandorle sbucciate
70 g di burro
2 uova
1 stecca di vaniglia
mezzo litro di latte
1 bicchierino di liquore a piacere
zucchero a velo
sale
Fate bollire il latte con il pizzico di sale e la vaniglia, quidi versatelo sul pane e lasciate riposare 30'. Passate il composto al setaccio amalgamando lo zucchero e gli amaretti pestati. Unite al composto ottenuto le mandorle tritate, i tuorli, il liquore e il burro fuso al quale avrete tolto un pezzetto per imburrare la teglia. Amalgamate bene il composto e in ultimo unite gli albumi montati a neve. Versate in una teglia e cuocete a 160° per 40'. Prima di servire la torta cospargetela con zucchero a velo.
Non mi resta che invitarvi a gustare questa lettura!
2007-11-15
La non crostata di casa mia
Succede che ogni tanto si ha voglia di tornare bambini e ritrovare quei sapori perduti che per molto tempo ci hanno accompagnato e che poi, non si sa perchè e non si sa quando, sono andati perduti. Quella che vedete in foto era la crostata che si preparava a casa mia una volta quando il burro non si utilizzava, quando la frolla non si lavorava velocemente con i polpastrelli e soprattutto quando la crostata si usava farla alta e con il lievito. Mi direte che allora non è crostata dacchè già la parola da l'idea di crosta ovvero di una cosa croccante e non morbida, appunto per questo dico che è la "non crostata" perchè se vi aspettate che crocchi nulla da fare. Vi consiglio di provarla almeno una volta perchè sono sicura che resterete conquistati dalla sua semplicità.
2007-11-14
Arrosto al latte con funghi in pastella
2007-11-13
Bignè mandorlati alla crema
2007-11-12
Linguine al nero di seppia e germe di grano con calamaretti ripieni
2007-11-10
Vinci una cena esclusiva per 2!
2007-11-09
Coniglio al curry e mela
2007-11-08
Pomodori verdi fritti
Così vi lascio la mia versione meridionale dei pomodori verdi fritti:
2007-11-07
Macarons al cacao
Dovete sapere - e certo lo avevate già immaginato dalle ultime foto - che questo in corso è per me un periodo fortemente "cioccolatoso" per cui creo (o tento di creare dipende dai punti di vista) dolci che lo contengano. Ammetto che sto resistendo alla forte tentazione di farmi una Sacher e papparmela fetta dopo fetta ma, preso Cucina Italiana di Novembre e vista la ricetta dei classici macarons francesi, non ho potuto resistere ed anzichè farli trigusto come sulla rivista ho rimandato ad altri momenti quelli alla vaniglia ed al pistacchio e li ho fatti solo al cacao farciti con crema di burro e cioccolato. Una goduria per quanto, e con me concorderanno gli esperti, sui macarons devo ancora crescere dato che parigini proprio non sembravano, ma non avendo mai assaggiato gli originali il risultato mi è parso più che soddisfacente. Comunque se passa qualche esperto, tipo Walter Pedrazzi, mi vuole cortesemente spiegare perchè la superficie dei miei macarons si è lesionata in cottura? Se si conosce l'errore si può imparare ad evitarlo.
Ingredienti per 12-15 macarons: