2016-03-30

Che zuppa! Tonno e piselli ricetta di tradizione riscoperta

Che zuppa! Ogni stagione ha le sue e se siete tra quelli che hanno sempre pensato alla zuppa come ad un piatto invernale cambierete sicuramente idea sfogliando le pagine di Che zuppa! il libro di Barbara Toselli pubblicato da Tecniche Nuove: 208 pagine illustrate e 80 gustose ricette per innamorarvi delle zuppe e portarle in tavola in tutte e quattro stagioni. Ricette facili dalle più leggere a quelle più complete, da quelle più tradizionali a quelle più curiose, passando dalle eleganti vellutate, alle fresche zuppe estive, alle minestre più confortevoli e genuine perfette per i mesi più freddi. Zuppe adatte a ogni tipo di occasione: per una cenetta intima, ideali da preparare in anticipo per una serata con molti ospiti, per il pranzo di tutti i giorni o per un’occasione speciale. 
Nel libro c'è proprio tutto e se guardiamo alle ricette di zuppe primaverili non mancano di certo piselli, fave, asparagi e anche carciofi, verdure che caratterizzano questa stagione. 
Oggi voglio proporvi una preparazione veloce e facile a base di piselli e tonno, non è una ricetta del libro ma è una ricetta tradizionale del sud della mia Calabria che ho conosciuto attraverso altri libri dal momento che nella tradizione del mio paese e di quelli che mi circondano il tonno, anche se in scatola, non è contemplato. Nei paesi dell'entroterra seppure non distanti affatto dal mare, nonostante ciò, il pescato fresco difficilmente arrivava, nelle zone costiere della regione il tonno è invece una costante visto che data la mole di questi pesci le mogli dei pescatori facevano di necessità virtù riuscendo a conservare sott'olio le eccedenze per i periodi di magra. Io ho scelto di abbinare a questa zuppa le orecchiette fresche ma vanno bene tubetti, gnocchetti o anche spaghetti spezzati.
Minestra di pasta tonno e piselli
Ingredienti per 4 persone:
200 g di pasta secca (300 se fresca)
1 tazza colma di piselli sgranati
1 cipollotto rosso
3 cucchiai di passata di pomodoro
150 g di tonno sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino 
origano
Tritare la cipolla, appassirla in un tegame con olio e acqua, unire i piselli, la passata di pomodoro e portare a cottura.  Unire il tonno e la pasta e lasciar cuocere, a fine cottura profumare con l'origano.

2016-03-25

Che cavolo mangio a Pasqua?

Piatto con decoro uva Ceramiche Maroso
Che cavolo mangio a Pasqua? La domanda sorge spontanea visto che sempre in più demonizzano le carni tipiche di questa festività e sempre più, per fortuna, è l'attenzione alla sana alimentazione. Allora credo si possano realizzare piatti di festa sani e anche vegetariani per non offendere la sensibilità di nessuno portando a tavola oltre che il piacere anche il sorriso di aver agito correttamente per sé stessi e per gli altri.
Che cavolo mangio? è anche il titolo di un bellissimo libro di Sarah Tibs edito da Tecniche NuoveLa cucina preventiva porta in tavola il sorriso è il sottotitolo che annuncia il contenuto del libro che vi assicuro dà più di quel che promette. 
Il libro è un invito a cambiare gradualmente le proprie abitudini alimentari in adesione ai dettami del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Nella prima parte di esso ci s'interroga su cosa mangiamo, viene spiegata la capacità degli alimenti, precisamente dei loro componenti, di creare sinergie a favore o a sfavore dello stato di buona salute. Nella seconda parte del libro dopo aver ricevuto tutte le utili indicazioni su come riallestire la nostra dispensa ci vengono proposte le ricette in modo che gli alimenti in esse contenute possano creare quelle sinergie a favore dello stato di buona salute. 
Io il libro, davvero gradevole e accattivante, me lo sto ancora studiando, intanto però ho preso in parola il "cavolo" del titolo che si sà le crucifere sono ricche di sostanze antitumorali e per la Pasqua, che quest'anno è decisamente prestino, vorrei proporvi delle gustosissime crepes con cavolo verza  e provola piccante, con una nota di acciuga nella salsa d'accompagno. Una ricetta davvero chic e gustosa che non prevede l'uso di carni né fresche né conservate.
Crepes del cavolo
Ingredienti per 4- 6 persone
Per la base:
3 uova
3 cucchiai di farina
100 ml di latte
sale e pepe q.b
Per la farcia:
1 cavolo verza
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di capperi
200 g di provola piccante
olio extravergine d'oliva
1 noce di burro
2 acciughe
250 ml di panna
sale e pepe
Preparare la pastella con uova, latte, farina sale e pepe, lasciarla riposare mezz'ora. Con la pastella preparata realizzare poi delle crepes sottili versando un mestolino per volta in una padella unta (a seconda delle dimensioni della padella vi verranno crepes più o meno grandi).
Intanto tagliare a striscioline un cavolo verza, ben pulito e cuocerlo in padella con aglio e olio, aggiungere un cucchiaio di capperi e portare a cottura con acqua, salare e pepare.
Farcire le crepes con la verza e unire un bastoncino di provola per ognuna. Arrotolare le crepes e tagliarle in sezioni di 5 cm circa. Dorarle in forno con una noce di burro, il tempo che il formaggio ceda.  In un tegame sciogliere due acciughe con un filo d'olio, unire la panna e formare una cremina con la quale servire le crepes.

Buona Pasqua prima che dimentichi.

2016-03-24

Trattoria Pizzeria la Bizantina a Rossano

Prima di Pasqua concedetevi il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca. Tra i tanti gioielli d’arte della Città di Rossano spicca l’Oratorio di San Marco, capolavoro di arte Bizantina che con le sue tre absidi semicircolari e le cinque cupole a tamburo che richiamano la famosa Cattolica di Stilo è divenuto simbolo della cittadina calabrese. A ridosso dell'Oratorio di San Marco da un ventennio circa vi è una trattoria tipica che non poteva non chiamarsi La Bizantina.

La location è estremamente particolare e da vivere in ogni periodo dell’anno in modo differente. La costruzione con i muri in pietra, i pavimenti in cotto e i caminetti nei quali d’inverno il fuoco riscalda l’atmosfera rendono il posto particolarmente accogliente, la grande sala d’estate  si trasforma e lascia spazio ad un ampio terrazzo dal qual poter ammirare i monti rossanesi, ma invitano alla sosta 
anche le accoglienti salette riservate di cui una adibita a cantina in cui immancabilmente ogni anno viene celebrata la festa del vino nuovo perché Piero, il titolare del ristorante, ama la tradizione e ci tiene a perpetrarla con piccoli e costanti riti che hanno la tavola come teatro d’elezione.

La cucina di questa trattoria è quella povera tipica della calabria dell’entroterra: molte verdure e prodotti della terra, il maiale e il baccalà sono immancabili nel menù tipico proposto alla Bizantina seppure in ogni stagione vi è qualche prodotto diverso da celebrare e raccontare così come si faceva nell’antichità.
L’antipasto è abbondante e consistente, composto da fritti, frittelle, frittate, verdure ripassate e sardella e se si accompagna alla focaccia appena sfornata fa pasto già da sé. Tra i primi a disposizione seppure tentati dalle tradizionali lagane e ceci che a marzo si fanno in onore di San Giuseppe, abbiamo assaggiato i maccheroni con sugo di salsiccia e melanzane.
Baccalà e peperoni sono stati il nostro secondo piatto ma non sarebbero stati male neppure la grigliata di carni proposta o le rape con salsiccia che durante la stagione fredda non mancano mai nel menù. C’è spazio solo per un amaro, noi essendo a Rossano preferiamo una liquirizia preparata dalla moglie di Piero. Da ritornare in altra stagione per godere della terrazza e magari per assaggiare la pizza cotta nel forno a legna.
Trattoria Pizzeria La Bizantina
Corso Garibaldi, 246 c
Rossano Centro Storico
Tel. 0983 525340 cell. 3383509944
https://www.facebook.com/Trattoria-Pizzeria-La-Bizantina-58743563012/?fref=ts



2016-03-21

Fragole e limoni per dare il benvenuto alla primavera


Arrivo alla fine ma voglio partecipare anch'io al Giveaway "Le primavere" di Batuffolando, mi piace il tema e allora  ci sto. Le categorie sono due ma ci sarà un unico vincitore:
"Ricette DOLCI (Torte da credenza, torte farcite, vassoi di dolcetti, biscotti ecc.) e Omaggi hand made (tutto quello che volete fare con le vostre fantastiche mani è davvero gradito, ma anche quello che arriva dalla mente e dal cuore, dall'estro come una poesia, un disegno, una fotografia ad esempio)" e io non so onestamente in quale categoria inserirmi visto che la ricetta di oggi è doppia però ho deciso che al di là dei dolcini voglio partecipare con questo goloso sciroppo di limoni hand made perfetto per granite e limonate lisce o frizzanti. Lo sciroppo lo prepara la mamma con i miei limoni e trovo sia perfetto anche da regalare magari acconciando un po' la bottiglia, nel mio caso ho scelto un cordino di cuoio con un piccolissimo limone di vetro da utilizzare successivamente come ciondolino. La ricetta di mamma, perfetta per utilizzare il succo dei limoni che residua dalla preparazione del limoncello (nel quale sono le bucce ad essere essenziali), è questa.
Sciroppo di limoni
Ingredienti:
1 litro di succo di limoni
1,8 Kg di zucchero semolato
Porre in una pentola il succo filtrato e lo zucchero portare ad ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno, spegnere, lasciar intiepidire e imbottigliare.
Mi piace utilizzare il succo per fresche limonate che allungo con acqua frizzante e a cui aggiungo qualche goccia di succo di limone fresco che regala un po' di aspro.
Perfetta come bibita da merenda magari con questi piccoli bottoncini dolci farciti con dell'ottima confettura di fragole e limone
La base per i dolcini è sempre quella base delle Tortine soffici, solo che aromatizzo con scorza di limone metto una parte di succo di limone al posto dell'acqua e zucchero di canna invece di quello raffinato, è ottima anche  come base morbida da farcire con dell'ottima crema e frutta fresca a volontà. Nel mio caso ho farcito i dolcini con semplice e golosa confettura di fragole e limone TerraSole dell'azienda Ita_Ca di cui vi ho già parlato.

2016-03-17

Baffi, giacca e papillon per la festa del papà

Tra due giorni è la festa del papà, ora se non avete bambini in casa probabilmente non vene importerà nulla, in caso contrario invece so che anche voi come me siete state coinvolte in lavoretti e altre sorpresine a tema e visto che non c'è festa senza convivialità e il cuore della convivialità è per noi la tavola abbiamo deciso di vestirla in tema corredandola di baffi, giacca e papillon...per ciascuno dei commensali.
Un'idea simpatica e di facilissima realizzazione, per i tovaglioli abbiamo seguito un tutorial reperito on line, i baffi li abbiamo realizzati con feltro nero attaccandoli poi a dei comuni stecchi da spiedino.
Ma non poteva mancare neppure una mia chicca ed allora per il centrotavola mi sono servita di quel che avevo a disposizione: qualche fresia nata lungo un muretto qua vicino e poi piccoli cavoli verza, gli ultimi del nostro orticello, infine delle fresche e colorate fragole a dare quell'aria frizzantina di primavera.
Per la cena va bene la classica pizza che i bimbi pur sempre adorano o se volete qualcosa di diverso ma diverso davvero potete lasciarvi ispirare da ChefRubio. Per una cena dal sapore internazionale sono in edicola con La gazzetta dello Sport  gli ultimi numeri di Le ricette di Unti e Bisunti raccontate da Chef Rubio, Francia, Spagna o Germania...se vi lascerete ispirare sono sicura che verrà fuori una cena diversa dal solito.

2016-03-15

Hot milk sponge cake

Hot milk sponge cake altrimenti detta Torta al latte caldo è la ricetta che al momento spopola nel web e che ho voluto io stessa provare, a volte nemmeno io riesco a resistere alle mode ed a questa sono felice di non aver resistito. 
E' la torta perfetta da colazione (dopo questa giuro non vi tedio con la colazione per un poco) ma anche da farcire in effetti perché è bella spugnosa come un pan di spagna. Insomma dai per una colazione in cui coccolarsi è davvero quel che ci vuole ma direi che anche per la merenda dei bambini non potrebbe esserci di meglio e lo dico con un certo orgoglio visto che Giulio se l'è voluta portare addirittura come merenda a scuola.
Ingredienti:
4 uova
220 g di zucchero semolato
160 ml di latte intero
80 g di burro
220 g di farina
8 g di lievito
vaniglia
pizzico di sale
zucchero a velo per decorare
Far scaldare il latte con il burro fino quasi al bollore.  Montare le uova per diversi minuti con un pizzico di sale, lo zucchero e i semini di vaniglia fino a farlo diventare chiaro e spumoso.
Incorporare la farina setacciata con il lievito con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Versare in una ciotola un po' d'impasto e unire man mano il latte caldo mescolando con una frusta fino ad avere un composto denso, unire all'impasto base e mescolare bene con movimenti delicati dal basso verso l'alto.
Trasferire il composto in uno stampo a piacere imburrato e infarinato. Far cuocere in forno preriscaldato, statico a 170° per circa 30-35 minuti o comunque finché lo stecchino e il colore ci diranno che è pronto.
Cospargere di zucchero a velo e godersela a piccole dosi.

2016-03-14

Colazione a letto

In occasione di San Valentino, parlandovi di sane colazioni, vi dissi che ogni tanto è gradevole concedersi qualche prelibatezza in più a colazione, specie in un giorno di festa quando si ha più tempo per preparare. Ovviamente parlo solo in teoria visto che a casa mia nel fine settimana Giulio e Aurelia inspiegabilmente anticipano la levata mattutina. 
Lo chef Andrea Golino, uno dei volti di Gambero Rosso Channel, ha dedicato all'argomento un libro intero Colazione a letto edito da Giunti in cui ci propone 24 golosissimi menù a tema per una colazione diversa dal solito. Per ogni menù una grande foto dal forte impatto visivo (come quella che riporto di sotto) e un racconto introduttivo dell'autore.
Tanti modi per trasformare la colazione a letto in un piccolo rito da celebrare in due condividendone il piacere che ne deriva perché la colazione è uno dei momenti gastronomici più piacevoli e romantici. Colazione a letto contiene oltre 70 ricette per preparare con le vostre mani breakfast speciali e conquistare definitivamente l'anima gemella. Un invito al relax senza rinunciare alla buona cucina italiana ma non solo dal momento che  il libro percorre il mondo riportandocene le colazioni più significative e particolari. Ecco perché diventa anche un invito a divertirsi ai fornelli lasciandosi ispirare dalla proposte, dalla passione per il cibo e dall'ironia dell'autore.
Voi procuratevi il libro, nel prossimo post intanto vi darò io una buona ricetta da colazione.

2016-03-11

Avena e nocciole transformers

Biscotti Transformers? Come vi dicevo nel post precedente i biscotti all'avena e nocciole si possono utilizzare come ingrediente per altri golosi dolci da colazione e non. Frullando i biscotti si ottiene un granulato tostato ed estremamente gustoso che ho utilizzato per realizzare una golosa torta alle pere perfetta da gustare a colazione. Lo stesso granulato impreziosisce e rende estremamente golosi dei tartufini realizzati con crema spalmabile alle nocciole, mascarpone e semplici frollini, da gustare in ogni momento della giornata ma senza esagerare. 
A voi la scelta quindi ricapitolando 1.Biscotti avena e nocciole per una sana colazione ma se dopo due giorni siete stanchi della solita colazione 2. Torta di pere avena e nocciole e per il vostro caffè 3. Tartufini nocciola e mascarpone. Vi scoprirete a fare questi biscotti per poter poi fare le altre ricette.
Torta di pere avena e nocciole
Ingredienti:
230 g di zucchero di canna
150 g di biscotti avena e nocciole
120 g di farina
3 uova
130 ml di olio
 130 ml di acqua
1 cucchiaio di caffè solubile
1 bicchierino di rum
2 pere
zucchero a velo
Frullare i biscotti fino a renderli quasi una polvere. Montare le uova con lo zucchero unire la polvere di caffè i liquidi e infine la farina e il granulato. Versare l'impasto in una teglia o in stampini singoli. Pelare le pere e ridurle a fettine, disporle sul composto e infornare a 180° finché la torta risulterà gonfia e dorata ed alla prova stecchino lo stesso risulterà asciutto. Prima di servire spolverizzare di zucchero a velo.
Tartufini nocciola e mascarpone
150 g di crema spalmabile alle nocciole
150 g di mascarpone
100 g c.a. di biscotti secchi
Biscotti avena e nocciola frullati
Mescolare il mascarpone con la crema fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere i biscotti frantumati e formare delle palline. Rotolare le palline nella granella di biscotti all'avena. Porre a rassodare in frigo prima di servire.
Dalla colazione sana a quella golosa abbiamo visto che il passo è breve e la prossima volta magari continuiamo a parlare di golosità.

2016-03-09

Avena e nocciole a colazione

Colazione sana o colazione golosa? Le vie di mezzo esistono e la ricetta di questi biscotti all'avena e nocciole, più simili a barrette energetiche in realtà che a biscotti, ne è la prova. L'ho reperita nel libro L'oro in bocca di cui vi ho parlato qualche post fa e l'ho realizzata tal quale aggiungendo sopra il cioccolato fondente che per me ci sta davvero bene. Comunque la cosa che mi ha stupito è che è una ricetta davvero versatile e questi biscotti possono diventare a loro volta ingredienti per altre preparazioni, ma di questo vi dirò nel prossimo post.
Biscotti all'avena e nocciole
250 g di fiocchi di avena
120 g di nocciole tostate
2 uova
6 cucchiai rasi di zucchero
40 g di burro
1 bustina di vanillina
1/2 bustina di lievito istantaneo
60 g di cioccolato fondente per decorare
Tritare le nocciole in modo grossolano, unire tutti gli ingredienti  e lavorarli con le mani. 
Prelevare l'impasto a cucchiaiate e dare la forma tonda posandoli sulla teglia. Cuocere a 180° per 15 minuti circa. Sciogliere il cioccolato e con una forchetta distribuirlo sui biscotti formando una griglietta.

2016-03-08

Giallo mimosa o carbonara, ma senza uova

Oggi sono io che cerco idee per il menù di stasera...non sono mai andata fuori alla Festa della donna, salvo proprio qualche volta in cui non ho potuto dire no, ed onestamente non ci tengo ad uscire proprio in questa serata in cui molti locali mettono addirittura il divieto d'ingresso agli uomini...roba antica così come gli spettacolini per sole donne. 

Comunque oggi resta il fatto che è la Giornata internazionale della donna e io stasera voglio rendere la cena ordinaria speciale. 
Vorrei preparare qualcosa di giallo, tutto giallo come le mimose, dalla tavola al menù ma seppure io non abbia alcuna intolleranza non voglio ricadere nel classico eccesso di uova, zafferano e curcuma comunque aiutano molto per cui stasera cerco supporto in Uova in fuga. Ricette per intolleranti (e non solo) di Veronica Madonna, autrice del blog Peccati di dolcezze, pubblicato da Trenta Editore.
Nel libro le intolleranze diventano un'occasione per scoprire e sperimentare nuovi piatti. Resterete stupiti di quanti piatti anche tradizionali si possono realizzare senza quello che riteniamo uno degli ingredienti fondamentali...il tondo uovo. , come dice l'autrice, nessuno si accorgerà della differenza! Giuste dosi, quantitativi corretti di farina, latte, acqua, olio… Anche yogurt e formaggi, magari con una punta di zafferano per non rinunciare al colore giallo brillante che solo le uova possono dare, regalano, a tutti coloro che soffrono di intolleranze, il piacere di sedersi a tavola o di mettersi in cucina tra pentole e fornelli. Ricette semplici da fare e ingredienti facili da reperire così da invogliare i buongustai a mettersi all’opera. Per ogni stagione due menù differenti. Imperdibili nell'introduzione le pagine di carattere medicospecialistico curate dalla Dottoressa Chiara Ciancarelli, Farmacista e Docente in materia di ‘Igiene, Alimenti e Bevande’ presso la scuola di Alta Formazione Niko Romito per fare finalmente chiarezza sulla differenza tra Allergie e Intolleranze.
Via libera al giallo mimosa senza uova e che la festa abbia inizio.
Magari stasera proviamo una carbonara senza uova giusto per non appesantire la cena, vi riporto la ricetta originale tratta dal libro che poi è quella ritratta in copertina.
"Spaghetti alla carbonara
Questa è una delle ricette più amate e conosciute in tutto il mondo, un piatto della cucina romana nel quale le uova sono un ingrediente fondamentale. Qui sono state sostituite dallo zafferano mescolato alla ricotta, un modo per non rendere asciutta la pasta, preservando il gusto e il tipico colore giallo. Ingredienti per 4 persone 320 g di spaghetti 100 g di Pancetta di ottima qualità 200 g di Ricotta senza lattosio ½ bicchiere di latte senza lattosio 2 bustine di zafferano olio extravergine di oliva 1 macinata di pepe sale Mettete dell’acqua in una pentola a bollire; nel mentre in una casseruola fate insaporire la Pancetta con un po’ di olio e aggiungete, dopo qualche minuto, la Ricotta schiacciata grossolanamente. Sciogliete lo zafferano nel latte e unitelo al composto di Ricotta, lasciate cuocere per 3-4 minuti. Buttate gli spaghetti e teneteli un po’ al dente; conservate anche un mestolo dell’acqua di cottura. Versate gli spaghetti nella casseruola con il composto di Ricotta e amalgamate bene. Se dovesse servire mettete un po’ dell’acqua di cottura. Impiattate e, a piacere, aggiungete una macinata di pepe."

2016-03-07

Focaccia veloce con verdure, salame e olive taggiasche

Ogni tanto davvero vi sembrerà strano ma anch'io non so cosa preparare per cena. Magari sono stanca di carne, pesce, etc ed avrei più voglia di qualcosa di stuzzicante ed appetitoso, una pizza, una focaccia, delle crepes ma  il tempo è poco e non si riesce a far tutto. Senza contare che i bambini tutto non mangiano anche se potete immaginare di tutto hanno sempre visto sulla nostra tavola, allora bisogna inventarsi qualcosa.
Tempo fa avevo trovato in rete questa ricetta di focaccia veloce che poi a me sembra più una focaccia frittata visto che ci sono anche le uova nell'impasto, comunque chiamiamola come vogliamo fatto sta che viene gustosa e si prepara in pochissimo tempo. Io stavolta per noi adulti l'ho farcita con verdure miste di stagione (scarola, lattuga, bieta) saltate in padella con aglio e capperi, l'ho arricchita con le ottime olive taggiasche Sommariva Tradizione Agricola, che ho opportunamente denocciolato per evitare incidenti, e come se non bastasse ho aggiunto scamorza e salame a tocchetti, davvero una cena da leccarsi i baffi. Per i bambini prosciutto e scamorza sono stati sufficienti per farmi amare.
A voi la ricetta
Ingredienti
Per la base:
300 g di farina 0
80 g di olio*
2 uova
300 g di latte
1/2 bustina di lievito istantaneo per torte salate
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero
Per la farcia:
bieta
scarola
lattuga
1 manciata di olive taggiasche**
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di capperi***
1 spicchio d'aglio
100 g d salame
150 g di scamorza
Affettare a striscioline le verdure e saltarle in padella con olio, aglio e i capperi. Salare solo se necessario.
Impastare farina, uova, olio, zucchero, sale, lievito e latte, fino a formare una pastella. Foderare una teglia con carta forno e versare metà del composto, distribuirvi sopra le verdure, le olive denocciolate, il salame a tocchetti e la scamorza a fettine, coprire con la restante pastella e infornare a 170° per 30-35 minuti, fino a doratura.
* Olio extravergine d'oliva e ** Olive taggiasche Sommariva Tradizione Agricola
***capperi di Pantelleria

2016-03-03

Al Girone dei Golosi, l'inferno più goloso che ci si possa aspettare

Leggete il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Ambiente caldo e pulito, atmosfera rilassante, personale accogliente e molto qualificato, piatti semplici con ingredienti ricercati, ampia scelta tra pietanze di terra e di mare, cantina ricca con predilezione per le etichette regionali...se dovessi finire all'inferno mi piacerebbe bruciare Al Girone dei Golosi.
Siamo a Cosenza, all'ingresso della città, e decidiamo di far visita a questo locale attirati dalla buona fama che si è conquistato nei suoi dieci anni di vita. Ha una clientela affezionata e fedele e non manca neppure chi, trovandosi a Cosenza per impegni lavorativi, si accomoda con voluttà ad uno dei tavoli di questo locale.
Tra gli antipasti assaggiamo involtini di melanzane con ricotta, salmone e noci, un accostamento particolare e delicatissimo, ci vengono serviti con frittelle di gamberi e zucchine dal gusto vagamente orientale.
Il tortino di gamberi, carciofi e purea di patate e i tenerissimi gamberetti in salsa cocktail sono l'altro antipasto che assaggiamo ed apprezziamo.
Tra i primi attraggono la nostra attenzione i paccheri con gamberetti, vongole, pachino e crema di asparagi e tra quelli di terra non possiamo non assaggiare gli scialatielli al pecorino di fossa, pepe e scaglie di tartufo, entrambi soddisfacenti. 
Il secondo ci trova d'accordo su un trancio di tonno con cipolla rossa e non potevamo davvero scegliere di meglio, l'ottima qualità del pesce risulta esaltata dalla giusta cottura e dal lodevole accostamento con la cipolla.
Una coppa di tiramisù all'amaretto è la giusta conclusione di questo pranzo gradevole e senza eccessi.
"Cucina innovativa, rispetto delle tradizioni locali e nazionali, cultura enogastronomica della nostra terra" si legge nel sito del ristorante e le premesse sono state confermate.
Al Girone dei Golosi
Via P. Rossi, 79 - Cosenza

Tel/Fax 0984-394859
info@algironedeigolosi.it
http://www.algironedeigolosi.it/

https://www.facebook.com/Al-Girone-Dei-Golosi-156820431105184/?fref=ts

2016-03-02

Pitta ripiena di rape e salsiccia


"I vu dua rop?" tradotto letteralmente "le vuoi due rape?" frase che chi è delle mie parti si è sentita rivolgere innumerevoli volte, e si perché la rape (o meglio le cime di rape) d'inverno abbondano nei nostri campi, seminate a spaglio vengono fuori a iosa e anche se si acquistano da ogni fruttivendolo, più spesso capita che te ne regalino parenti, vicini ed amici che ne hanno d'avanzo. Sulle tavole calabresi invernali, soprattutto in quelle conviviali, non manca mai un piatto di rape e salsiccia, cibo semplice e sempre gradito gettonatissimo se racchiuso in una bella pitta (il pane piatto a ruota tipico del nostro territorio) meglio se casereccia. Io le rape e la salsiccia le ho racchiuse in un involucro di pasta di pane a farne una torta salata che ricorda nel gusto la pitta con rape e salsiccia.Ingredienti
Per la base:
300 g di farina
130 g di acqua
25 g di olio di oliva
12 g di lievito di birra
1 cucchiaino raso di sale
Per il ripieno:
500 g di rape mondate
2 salsicce fresche
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
peperoncino
sale
Preparare la base impastando la farina con il lievito sciolto nell'acqua, l'olio e il sale lasciarla riposare 30-40 minuti. Mondare le rape asportando le parti più coriacee del gambo e le foglie meno tenere, lavarle per bene e ancora gocciolanti metterle in padella con un fondo d'olio, l'aglio e il sale, coprire e lasciar stufare (si ridurranno molto di volume). Aggiungere il peperoncino. Sgranare la salsiccia e dorarla in padella, unirla alle rape tenendone un po' da parte.
Stendere la pasta e foderare con essa la tortiera, facendone sporgere un po' oltre il bordo.
Riempire il fondo con le rape e salsiccia, aggiungere sopra la salsiccia restante e riversare la pasta eccedente verso il centro. Cuocere in forno ben caldo, 200° fino a doratura.
Se vi è venuta voglia di mettere su un orticello magari coltivando anche voi le rape da cucinare con la salsiccia vi do' un piccolo suggerimento letterario per ottenere un orto da invidia con poca fatica...io, manuale e tabelle alla mano, mi sto già organizzando per realizzare il mio orto sinergico.
Per coltivazione sinergica s'intende quella coltivazione in cui il terreno è un po' lasciato a sé stesso, ai suoi ritmi e scambi biodinamici, che ne aumentano la fertilità con limitato intervento umano finalizzato solo a garantire il mantenimento degli equilibri naturali. Un orto sinergico rispetto ad uno tradizionale costa meno fatica e rende molto di più, ecco perché si tratta di un fenomeno in espansione. Se l'argomento vi può interessare troverete prezioso Orto sinergico tanto con poco di Loredana e Sandra Conti, un manualetto tascabile edito da Stampa Alternativa in cui troverete tutto ma proprio tutto spiegato in modo semplice su come realizzare un orto sinergico dai risultati strabilianti. Nel libro anche i principi dell'orticoltura terapeutica, ottimo strumento riabilitativo che raccoglie sempre più fan, non manca neppure una sezione dedicata alla conservazione dei prodotti, insomma è davvero uno strumento indispensabile per avvicinarsi a quest'arte.