Il punto di partenza stavolta è stato una Cartolina, di quelle di Bibliotheca Culinaria, Frittate d’Italia di Franco Luise. Uno pensa magari che a preparare una frittata non ci voglia granché tanto che è in uso addirittura il detto “far la frittata” per indicare qualcosa di non riuscito.
Ma se prendete in mano questo volumetto, golosamente illustrato da Stefania Sainaghi, e dedicato non genericamente alle uova ma alle sole frittate, vi renderete conto che non c’è una sola maniera di fare la frittata. “Affogata, croccante, farcita, soffiata, elegante, popolare, nutriente e, non per ultimo, poco dispendiosa, la frittata si rivela un piatto trasformista, in perfetta sintonia con i nostri tempi e le nostre tasche”. Vedrete che non saprete resistere alla bolognese Frittata di mortadella o alla Frittata soffiata di agrumi e limoncello della Costiera Amalfitana, o alla Valdostana Millefoglie di uova, funghi e fontina.
Che ripetiate pedissequamente una delle ricette del libro o che elaboriate voi stessi una nuova variante partendo da quelle rappresentate, il volume diventerà indispensabile venendo in vostro soccorso nei momenti di dubbio gastronomico.
Sono rimasta particolarmente attratta dalla foto della Frittata farcita con cavolo rosso, speck e mela, ovviamente trentina, dei rotolini ben disposti in verticale nel piatto che hanno stimolato il mio appetito e la mia fantasia dandomi ispirazione per la realizzazione della mia frittata farcita di brie e crema di carciofi e tonno, che alla fine ho pure disposto in modo diverso nel piatto ma la fantasia è così, si parte da un input e se ne segue l’evoluzione ovunque essa porti.
Per la frittata:
2 uova biologiche
2 cucchiai di latte
1 cucchiaio di parmigiano
prezzemolo tritato
sale e pepe q.b.
olio per ungere la padella
Per farcire:
1 fetta di formaggio Brie
2-3 cucchiai di crema di Carciofi e tonno (pesto Caltagirone pronto oppure carciofi cotti in bianco e frullati con olio, sale, pepe, prezzemolo e tonno sott’olio sgocciolato)
Sbattiamo le uova, con il latte, poco sale e pepe, parmigiano e prezzemolo. Scaldiamo una padella antiaderente unta d’olio (quella da piadina o crepes andrà benissimo se vogliamo ottenere una frittata sottilissima) e versiamo in essa il composto di uova, facendo attenzione a che si distribuisca uniformemente sul fondo. Quando l’uovo risulterà rappreso anche sopra, distribuiamo sulla superficie della frittatina il pesto e il formaggio a cubetti. Arrotoliamo pian piano la frittata su se stessa e passiamola cinque minuti in forno prima di servirla tagliata a fette regolari o triangolari, come nel mio caso, con degli spinaci o altra verdura a piacere per contorno.