2012-07-09

Involtini di carne e mortadella ai sapori mediterranei

Ciotola rettangolare Ceramiche Maroso, tessuto Busatti
L'estate richiama il gusto dei paesi del sud, i capperi, le olive, il tonno...ma a prescindere dal sapore anche l'occhio vuole la sua parte e così degli involtini di carne possono essere serviti in versione finger con un calice di fresca birra artigianale Ronzani prodotta con acqua purissima che sgorga dalla fonte del Monte Nerone a 1525 metri sul livello del mare al confine umbro-marchigiano. Uno storico marchio recuperato solo da qualche anno grazie alla volontà di un omonimo del fondatore.
Una birra di qualità a bassa fermentazione prodotta con malto d'orzo primaverile e luppoli pregiati, secca, dissetante e piacevolmente amara a rinfrescare questa torrida estate. Non so perché ma immagino di gustare questa accoppiata in una terrazza sul mare o magari a bordo di una barca. Se qualcuno vuole invitarmi io porto gli involtini e la birra...
Ingredienti per 4 persone:
6 fette di mortadella
180 g di macinato di bovino
40 g di feta greca
2 pugni di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata
1 uovo
1 cucchiaio di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi
1 ciuffo di prezzemolo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Frullare la mollica con le olive, i capperi e la feta, unire il prezzemolo tritato finemente, l'uovo, sale e pepe. Mescolare il composto alla carne e suddividere il composto in sei parti. Avvolgerne ognuna in una fetta di mortadella formando un rotolino stretto e lungo. Ripetere l'operazione con le altre fette, tagliare ogni rotolino in 3 o 4 parti a piacere e sistemare i rotolini in una teglia con carta forno e un filo d'olio. Cuocere i rotolini in forno ventilato a 180° finché saranno ben dorati.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato mortadella qualità oro Felsineo.
Ho servito i miei rotolini con una salsa rosa tonnata preparata con 2 cucchiai di Patè al tonno e ketchup AsdoMar, 2 cucchiai di maionese e altrettanti di yogurt magro.

Involtini di carne e mortadella ai sapori mediterranei

Ciotola rettangolare Ceramiche Maroso, tessuto Busatti
L'estate richiama il gusto dei paesi del sud, i capperi, le olive, il tonno...ma a prescindere dal sapore anche l'occhio vuole la sua parte e così degli involtini di carne possono essere serviti in versione finger con un calice di fresca birra artigianale Ronzani prodotta con acqua purissima che sgorga dalla fonte del Monte Nerone a 1525 metri sul livello del mare al confine umbro-marchigiano. Uno storico marchio recuperato solo da qualche anno grazie alla volontà di un omonimo del fondatore.
Una birra di qualità a bassa fermentazione prodotta con malto d'orzo primaverile e luppoli pregiati, secca, dissetante e piacevolmente amara a rinfrescare questa torrida estate. Non so perché ma immagino di gustare questa accoppiata in una terrazza sul mare o magari a bordo di una barca. Se qualcuno vuole invitarmi io porto gli involtini e la birra...
Ingredienti per 4 persone:
6 fette di mortadella
180 g di macinato di bovino
40 g di feta greca
2 pugni di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata
1 uovo
1 cucchiaio di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi
1 ciuffo di prezzemolo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Frullare la mollica con le olive, i capperi e la feta, unire il prezzemolo tritato finemente, l'uovo, sale e pepe. Mescolare il composto alla carne e suddividere il composto in sei parti. Avvolgerne ognuna in una fetta di mortadella formando un rotolino stretto e lungo. Ripetere l'operazione con le altre fette, tagliare ogni rotolino in 3 o 4 parti a piacere e sistemare i rotolini in una teglia con carta forno e un filo d'olio. Cuocere i rotolini in forno ventilato a 180° finché saranno ben dorati.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato mortadella qualità oro Felsineo.
Ho servito i miei rotolini con una salsa rosa tonnata preparata con 2 cucchiai di Patè al tonno e ketchup AsdoMar, 2 cucchiai di maionese e altrettanti di yogurt magro.

2012-07-06

La crostata perfetta

Stoviglie e tessuti Wald
Parlando di merenda non si può tralasciare il dolce da merenda per eccellenza: la crostata. Quanti pomeriggi ricordo in cui si aspettava l'uscita dal forno del rovente e goloso dolce!
 In effetti di ricette di crostata ne ho provate e ne ho anche postato tante ma adesso ho trovato la combinazione perfetta e la ricetta ve la voglio proprio donare perchè possiate provarla e dirmi che ho ragione...modesta no!
Ovviamente, impasto a parte, perché il risultato sia perfetto occorre la confettura perfetta e quella di visciole dell'Azienda Agricola Si.Gi. lo è, il suo colore rosso rubino carico, il suo profumo intenso di visciola e quel retrogusto amaro tipico del frutto la rendono ideale per il più semplice dei dolci casalinghi.
In questa stagione consiglio di accompagnare la crostata con un infuso di menta piperita, è incredibile come riesca a rinfrescare pur servito caldo.
Ingredienti:
160 g di farina 00
40 g di maizena
1cucchiaino di lievito per dolci
80 g di burro morbido
20 g di olio caldo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 barattolo di confettura a piacere
Mascolare farina, maizena, lievito e zucchero, unire il burro, l'olio  (caldo ma non bollente) e l'uovo. Amalgamare l'impasto con le mani e formare una palla. Lasciarla riposare mezz'ora poi stenderla in teglia tenendone da parte un po' per i bastoncini da disporre sulla confettura.
*Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero semolato fine Zefiro Eridania e uno stampo da crostata con fondo smontabile di Guardini.

La crostata perfetta

Stoviglie e tessuti Wald
Parlando di merenda non si può tralasciare il dolce da merenda per eccellenza: la crostata. Quanti pomeriggi ricordo in cui si aspettava l'uscita dal forno del rovente e goloso dolce!
 In effetti di ricette di crostata ne ho provate e ne ho anche postato tante ma adesso ho trovato la combinazione perfetta e la ricetta ve la voglio proprio donare perchè possiate provarla e dirmi che ho ragione...modesta no!
Ovviamente, impasto a parte, perché il risultato sia perfetto occorre la confettura perfetta e quella di visciole dell'Azienda Agricola Si.Gi. lo è, il suo colore rosso rubino carico, il suo profumo intenso di visciola e quel retrogusto amaro tipico del frutto la rendono ideale per il più semplice dei dolci casalinghi.
In questa stagione consiglio di accompagnare la crostata con un infuso di menta piperita, è incredibile come riesca a rinfrescare pur servito caldo.
Ingredienti:
160 g di farina 00
40 g di maizena
1cucchiaino di lievito per dolci
80 g di burro morbido
20 g di olio caldo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 barattolo di confettura a piacere
Mascolare farina, maizena, lievito e zucchero, unire il burro, l'olio  (caldo ma non bollente) e l'uovo. Amalgamare l'impasto con le mani e formare una palla. Lasciarla riposare mezz'ora poi stenderla in teglia tenendone da parte un po' per i bastoncini da disporre sulla confettura.
*Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero semolato fine Zefiro Eridania e uno stampo da crostata con fondo smontabile di Guardini.

2012-07-04

Panini alle zucchine cremose

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, tovagliolo Busatti
L'argomento merenda mi ha preso alla grande tanto che ho deciso di dedicarvi tutta la settimana. Qualche decennio fa una delle più golose merende era rappresentata da pane e salame, è vero che ogni regione ha i suoi di salumi ed ogni paese ha il suo pane ma è pur vero che questa era più o meno la regola, poi l'avvento delle merendine ha spazzato via i buoni sapori e le sane abitudini alimentari dei bambini ma possiamo sempre rimediare.
Parte da una riflessione più o meno simile Fette di bontà la Guida ai migliori salami naturali d'Italia curata da Guido Stecchi e Maria Cristina Beretta e pubblicata da Terra Ferma. Un libro che cataloga i migliori insaccati naturali italiani arrivati in semifinale all'ultimo Campionato Italiano del Salame organizzato dall'Accademia delle 5T per premiare chi ancora produce i salumi come si faceva una volta, in modo naturale e senza additivi chimici. Nella Guida sono spiegate le caratteristiche di ciascun prodotto, ne sono indicati i produttori ed anche gli abbinamenti giusti con il pane ed il vino.
Io ho innovato l'idea del pane e salame ed ho realizzato un'altra speciale coccola per merenda, si tratta di un panino, una comune piccola rosetta è l'ideale, che ho scavato e farcito con delle zucchine saltate in padella con salsiccia calabrese DOP piccante e uova cremose strapazzate. Un modo per valorizzare un ortaggio tipico della stagione aggiungendovi sapore con uno dei salumi più rinomati della mia terra.
E poiché per questa ricetta l'uso della padella è imprescindibile ho deciso di partecipare con essa al contest di Cuocapercaso in collaborazione con Lagostina  E tu di che padella sei?
Le zucchine devono essere dorate e croccanti pertanto la mia padella ideale è in ceramica ma ora vi spiego come si prepara.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini
2 zucchine medie
60 g di salsiccia calabrese DOP piccante
3 uova
6 cucchiai di panna
3 cucchiai di latte
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a fettine sottili e regolari le zucchine. Saltarle in padella con l'aglio schiacciato e un filo d'olio, finchè non risultano dorate e cotte, salare e pepare unire poi la salsiccia a rondelle sottili e lasciare insaporire, aggiungere infine le uova sbattute con la panna, il latte, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Strapazzarle in padella con le zucchine. Intanto tagliare ai panini la calotta superiore, liberarli dalla mollica interna e farcirli con il composto preparato. Prima di servire passare i panini per due minuti in forno caldo.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato salsiccia piccante DOP Madeo

Panini alle zucchine cremose

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, tovagliolo Busatti
L'argomento merenda mi ha preso alla grande tanto che ho deciso di dedicarvi tutta la settimana. Qualche decennio fa una delle più golose merende era rappresentata da pane e salame, è vero che ogni regione ha i suoi di salumi ed ogni paese ha il suo pane ma è pur vero che questa era più o meno la regola, poi l'avvento delle merendine ha spazzato via i buoni sapori e le sane abitudini alimentari dei bambini ma possiamo sempre rimediare.
Parte da una riflessione più o meno simile Fette di bontà la Guida ai migliori salami naturali d'Italia curata da Guido Stecchi e Maria Cristina Beretta e pubblicata da Terra Ferma. Un libro che cataloga i migliori insaccati naturali italiani arrivati in semifinale all'ultimo Campionato Italiano del Salame organizzato dall'Accademia delle 5T per premiare chi ancora produce i salumi come si faceva una volta, in modo naturale e senza additivi chimici. Nella Guida sono spiegate le caratteristiche di ciascun prodotto, ne sono indicati i produttori ed anche gli abbinamenti giusti con il pane ed il vino.
Io ho innovato l'idea del pane e salame ed ho realizzato un'altra speciale coccola per merenda, si tratta di un panino, una comune piccola rosetta è l'ideale, che ho scavato e farcito con delle zucchine saltate in padella con salsiccia calabrese DOP piccante e uova cremose strapazzate. Un modo per valorizzare un ortaggio tipico della stagione aggiungendovi sapore con uno dei salumi più rinomati della mia terra.
E poiché per questa ricetta l'uso della padella è imprescindibile ho deciso di partecipare con essa al contest di Cuocapercaso in collaborazione con Lagostina  E tu di che padella sei?
Le zucchine devono essere dorate e croccanti pertanto la mia padella ideale è in ceramica ma ora vi spiego come si prepara.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini
2 zucchine medie
60 g di salsiccia calabrese DOP piccante
3 uova
6 cucchiai di panna
3 cucchiai di latte
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a fettine sottili e regolari le zucchine. Saltarle in padella con l'aglio schiacciato e un filo d'olio, finchè non risultano dorate e cotte, salare e pepare unire poi la salsiccia a rondelle sottili e lasciare insaporire, aggiungere infine le uova sbattute con la panna, il latte, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Strapazzarle in padella con le zucchine. Intanto tagliare ai panini la calotta superiore, liberarli dalla mollica interna e farcirli con il composto preparato. Prima di servire passare i panini per due minuti in forno caldo.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato salsiccia piccante DOP Madeo

2012-07-02

Coccole a merenda

Cestino pane Nella Longari Home, americano e tovagliolo Busatti
Uno dei momenti più golosi della giornata, a torto trascurato, è l'ora della merenda.
Nicola Santini e Tommaso De Mottoni, due maestri nell'arte del ricevere (che tutti certamente conoscete il primo per  aver portato "il bon ton" a La prova del cuoco il secondo per la sua atipica e breve partecipazione al Grande Fratello) hanno dedicato all'argomento un libro L'ora della merenda Riti & ricette edito da Felici. La merenda, come la intendono gli autori del libro, diventa un momento da riscoprire per ricevere in spensieratezza attorno a una tavola trovando il tempo per volersi bene anche nel cuore della giornata. La merenda può diventare un momento speciale nell'arte del ricevere perché "non risente dell'ansia di prestazione degli altri pasti" è l'ora giusta per stare in compagnia degli amici in relax, quasi come il brunch ma senza problemi di sveglie.
Seguendo questa filosofia ogni piatto può fare al caso ed il libro è infatti un goloso ricettario che raccolgie le più varie ricette degli amici che nel corso del tempo hanno arricchito le merende degli autori ma tiene conto anche di chi per merenda intende un veloce panino o di chi è alle continue prese con la dieta.
Ritengo che i lievitati possano avere un ruolo speciale in questo pasto ed ho trovato tante idee golose nel libro Lievito e Coccole di Rita Monastero per Felici  Editore. Pizze, Focacce, Pane, Panini, Grissini, Taralli, Torte salate, Fritti  e Dolci in cui si compie la magia della lievitazione trovano posto nel ricco manuale dedicato all'Arte Bianca. Ricette tradizionali di ogni regione d'Italia sono affiancate da altrettanti inediti dell'autrice che spiega perfettamente e con linguaggio semplice e diretto come ottenere i più soddisfacenti risultati con il lievito.
Una vera e propria celebrazione della Focaccia, che è colazione, spuntino e persino cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e col  giusto numero di calorie è invece il libro di Vittorio Stagnani, autorità in materia di tradizioni e gastronomia, pubblicato da Progedit. La luna e la focaccia racconta storia, tradizioni e ricette per conoscere quello che può definirsi l'emblema di Bari la "f'cazz" e le sue sorelle, tradizionali o innovative che siano. Arricchiscono il libro i ricordi (ovviamente legati all'alimento protagonista del libro) di tanti personaggi e le bellissinme tavole di Michele Damiani che lo rendono un volume prezioso e oltremodo gradevole alla vista.
Vi propongo anch'io una coccola per la merenda di grandi e piccoli dei nodi di pasta brioche e sfoglia farciti di mortadella e caciocavallo, una ricetta gustosa e più semplice di quanto si possa immaginare. Ho realizzato un grande formato per chi arriva affamato a merenda, volendo se ne più fare uno grandissimo da condividere con gli altri o dei mignon per chi intende la merenda quale semplice spuntino non volendo rinunciare a nessuno dei pasti della giornata.  Proprio per rendere queste brioche più digeribili le ho realizzate con Arifa una innovativa miscela di farine biologiche ad alta digeribilità. GranoTenero, Grano Duro, Farina di Farro, Farina di Mais sapientemente bilanciate per ottenere il massimo dei risultati in ogni preparazione e posso confermare di avere in precedenza preparato la stessa ricetta con farina di farro (400g) e manitoba(100 g) ma di avere assolutamenete trovato ancora migliore il risultato con Arifa.
Ingredienti per 10 grandi coccole, 20 piccole coccole o una gigante coccola
500 g di farina Arifa
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
250 g di pasta sfoglia già stesa in rettangolo
150 g di mortadella*
150 g di caciocavallo silano poco stagionato
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
*Ho utilizzato mortadella qualità Oro di Felsineo

Coccole a merenda

Cestino pane Nella Longari Home, americano e tovagliolo Busatti
Uno dei momenti più golosi della giornata, a torto trascurato, è l'ora della merenda.
Nicola Santini e Tommaso De Mottoni, due maestri nell'arte del ricevere (che tutti certamente conoscete il primo per  aver portato "il bon ton" a La prova del cuoco il secondo per la sua atipica e breve partecipazione al Grande Fratello) hanno dedicato all'argomento un libro L'ora della merenda Riti & ricette edito da Felici. La merenda, come la intendono gli autori del libro, diventa un momento da riscoprire per ricevere in spensieratezza attorno a una tavola trovando il tempo per volersi bene anche nel cuore della giornata. La merenda può diventare un momento speciale nell'arte del ricevere perché "non risente dell'ansia di prestazione degli altri pasti" è l'ora giusta per stare in compagnia degli amici in relax, quasi come il brunch ma senza problemi di sveglie.
Seguendo questa filosofia ogni piatto può fare al caso ed il libro è infatti un goloso ricettario che raccolgie le più varie ricette degli amici che nel corso del tempo hanno arricchito le merende degli autori ma tiene conto anche di chi per merenda intende un veloce panino o di chi è alle continue prese con la dieta.
Ritengo che i lievitati possano avere un ruolo speciale in questo pasto ed ho trovato tante idee golose nel libro Lievito e Coccole di Rita Monastero per Felici  Editore. Pizze, Focacce, Pane, Panini, Grissini, Taralli, Torte salate, Fritti  e Dolci in cui si compie la magia della lievitazione trovano posto nel ricco manuale dedicato all'Arte Bianca. Ricette tradizionali di ogni regione d'Italia sono affiancate da altrettanti inediti dell'autrice che spiega perfettamente e con linguaggio semplice e diretto come ottenere i più soddisfacenti risultati con il lievito.
Una vera e propria celebrazione della Focaccia, che è colazione, spuntino e persino cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e col  giusto numero di calorie è invece il libro di Vittorio Stagnani, autorità in materia di tradizioni e gastronomia, pubblicato da Progedit. La luna e la focaccia racconta storia, tradizioni e ricette per conoscere quello che può definirsi l'emblema di Bari la "f'cazz" e le sue sorelle, tradizionali o innovative che siano. Arricchiscono il libro i ricordi (ovviamente legati all'alimento protagonista del libro) di tanti personaggi e le bellissinme tavole di Michele Damiani che lo rendono un volume prezioso e oltremodo gradevole alla vista.
Vi propongo anch'io una coccola per la merenda di grandi e piccoli dei nodi di pasta brioche e sfoglia farciti di mortadella e caciocavallo, una ricetta gustosa e più semplice di quanto si possa immaginare. Ho realizzato un grande formato per chi arriva affamato a merenda, volendo se ne più fare uno grandissimo da condividere con gli altri o dei mignon per chi intende la merenda quale semplice spuntino non volendo rinunciare a nessuno dei pasti della giornata.  Proprio per rendere queste brioche più digeribili le ho realizzate con Arifa una innovativa miscela di farine biologiche ad alta digeribilità. GranoTenero, Grano Duro, Farina di Farro, Farina di Mais sapientemente bilanciate per ottenere il massimo dei risultati in ogni preparazione e posso confermare di avere in precedenza preparato la stessa ricetta con farina di farro (400g) e manitoba(100 g) ma di avere assolutamenete trovato ancora migliore il risultato con Arifa.
Ingredienti per 10 grandi coccole, 20 piccole coccole o una gigante coccola
500 g di farina Arifa
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
250 g di pasta sfoglia già stesa in rettangolo
150 g di mortadella*
150 g di caciocavallo silano poco stagionato
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
*Ho utilizzato mortadella qualità Oro di Felsineo

2012-06-29

Foglie d'ulivo al ragù estivo

Sottopiatto Nella Longari Home, tessuti Busatti, sul fondo Pastilla
La pasta per me che la amo non ha stagione, basta cambiare i condimenti ed è perfetta in ogni circostanza. Ma soprattutto in un giorno di festa, secondo tradizione la pasta senza un bel sugo di carne non è tale, ho modificato allora il classico ragù di carne e l'ho reso idoneo all'estate aggiungendo zucchine e levando carote, sedano e un po' di passata di pomodoro. Un sugo da servire con una pasta fresca come maccheroni al ferretto o foglie d'ulivo, altro formato tradizionale di Pisani & Pasta.
A voi la ricetta per 4 persone (affamatissime):
500 g di foglie d'ulivo
2 zucchine medie
1 cipolla grande di Tropea
200 g di macinato di carne bovina
2 cucchiai di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
6-7 foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e le zucchine già pulite. Versare ile verdure in una pentola con un fondo d'olio, lasciare appassire a fuoco moderato, unire la carne macinata e mescolare, aggiungere la passata di pomodoro, le foglie di basilico sminuzzate, sfumare con il vino e una volta evaporato, salere, pepare e coprire d'acqua. Lasciar cuocere a fiamma bassa per 2 ore circa, aggiungendo acqua solo se occorre. uando il sugo è diventato una crema è pronto. Lessare la pasta, condirla con il ragù e abbondante parmigiano a piacere.
Appassionata di pasta come sono non potevo farmi mancare la "chiccosa" Pastilla, la pentola per la pasta di Illa.

Foglie d'ulivo al ragù estivo

Sottopiatto Nella Longari Home, tessuti Busatti, sul fondo Pastilla
La pasta per me che la amo non ha stagione, basta cambiare i condimenti ed è perfetta in ogni circostanza. Ma soprattutto in un giorno di festa, secondo tradizione la pasta senza un bel sugo di carne non è tale, ho modificato allora il classico ragù di carne e l'ho reso idoneo all'estate aggiungendo zucchine e levando carote, sedano e un po' di passata di pomodoro. Un sugo da servire con una pasta fresca come maccheroni al ferretto o foglie d'ulivo, altro formato tradizionale di Pisani & Pasta.
A voi la ricetta per 4 persone (affamatissime):
500 g di foglie d'ulivo
2 zucchine medie
1 cipolla grande di Tropea
200 g di macinato di carne bovina
2 cucchiai di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
6-7 foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e le zucchine già pulite. Versare ile verdure in una pentola con un fondo d'olio, lasciare appassire a fuoco moderato, unire la carne macinata e mescolare, aggiungere la passata di pomodoro, le foglie di basilico sminuzzate, sfumare con il vino e una volta evaporato, salere, pepare e coprire d'acqua. Lasciar cuocere a fiamma bassa per 2 ore circa, aggiungendo acqua solo se occorre. uando il sugo è diventato una crema è pronto. Lessare la pasta, condirla con il ragù e abbondante parmigiano a piacere.
Appassionata di pasta come sono non potevo farmi mancare la "chiccosa" Pastilla, la pentola per la pasta di Illa.