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2008-05-09

Polpette ungheresi di formaggio e paprica

Sono in piena fase "sfizi fritti" anche perchè mica parlo di quel fritto malefico che uno può mangiare in qualunque fast food o friggitoria. Parlo del fritto buono fatto in casa con vero olio extravergine d'oliva per quanto mi riguarda che, devo ammetterlo, in Calabria almeno in questo siamo fortunati, avendo olivi in abbondanza riusciamo ad utilizzare il buon olio per tutte le nostre preparazioni senza dover ricorrere alle lattine del supermercato.
Ma olio a parte, sento spesso richieste di consigli su come utilizzare i famosi albumi avanzati che, essendo noi persone accorte, tutto ciò che è edibile pensiamo, a ragine, che non vada sprecato. Quindi se non vogliamo star lì a preparare torte di recupero (con soli albumi) o classiche meringhe e macarons, questa potrebbe essere un'ottima e facilissima alternativa che ho scovato su un vecchio numero di Sale & Pepe.
Ingredienti per 14-15 polpette:
4 albumi
250 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 cucchiaino di paprica
erba cipollina
pepe nero
farina
olio extravergine d'oliva per friggere
Montiamo a neve gli albumi, poi incorporiamo poco alla volta il formaggio, la paprica, una macinata di pepe e qualche filo di erba cipollina tagliuzzata. Formiamo col composto delle plpettine oblunghe. Passiamole nella farina e poi friggiamole in abbondante olio bollente, rigirandole per farle dorare uniformemente. Scoliamole su carta assorbente e serviamole calde calde.
La rivista consiglia un calice di Tocai friulano che si armonizza bene col formaggio e contrasta con la paprica. Quasi quasi inserisco la ricetta nel Club Sale & Pepe, dopo mesi di assenza bisogna pure farsi perdonare!

Polpette ungheresi di formaggio e paprica

Sono in piena fase "sfizi fritti" anche perchè mica parlo di quel fritto malefico che uno può mangiare in qualunque fast food o friggitoria. Parlo del fritto buono fatto in casa con vero olio extravergine d'oliva per quanto mi riguarda che, devo ammetterlo, in Calabria almeno in questo siamo fortunati, avendo olivi in abbondanza riusciamo ad utilizzare il buon olio per tutte le nostre preparazioni senza dover ricorrere alle lattine del supermercato.
Ma olio a parte, sento spesso richieste di consigli su come utilizzare i famosi albumi avanzati che, essendo noi persone accorte, tutto ciò che è edibile pensiamo, a ragine, che non vada sprecato. Quindi se non vogliamo star lì a preparare torte di recupero (con soli albumi) o classiche meringhe e macarons, questa potrebbe essere un'ottima e facilissima alternativa che ho scovato su un vecchio numero di Sale & Pepe.
Ingredienti per 14-15 polpette:
4 albumi
250 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 cucchiaino di paprica
erba cipollina
pepe nero
farina
olio extravergine d'oliva per friggere
Montiamo a neve gli albumi, poi incorporiamo poco alla volta il formaggio, la paprica, una macinata di pepe e qualche filo di erba cipollina tagliuzzata. Formiamo col composto delle plpettine oblunghe. Passiamole nella farina e poi friggiamole in abbondante olio bollente, rigirandole per farle dorare uniformemente. Scoliamole su carta assorbente e serviamole calde calde.
La rivista consiglia un calice di Tocai friulano che si armonizza bene col formaggio e contrasta con la paprica. Quasi quasi inserisco la ricetta nel Club Sale & Pepe, dopo mesi di assenza bisogna pure farsi perdonare!

2008-04-23

Ravioli di carciofi

E dopo mesi di assenza, sempre che ancora mi vogliano, ho deciso di postare una ricetta per il Club Sale & Pepe, non viene dalla rivista ma da Il Meglio di Sale & Pepe dal titolo Carciofi e Patate da Gourmet.
E' stato amore a prima vista. Avevo proprio per le mani dei bei carciofi, ho comprato la ricotta e mi sono messa al lavoro. Come mi capita spesso in questi casi ne ho preparati un quantitativo industriale ma si possono tranquillamente congelare ed utilizzare secondo le necessità. Piccolo avvertimento...tiro la pasta sottilissima, a velo proprio, e quindi quando si condisce bisogna fare attenzione a non sciupare i ravioli.
Gli ingredienti sono per sei persone.
Per il condimento il ricettario prevedeva fiocchetti di burro parmigiano e maggiorana, io ho saltato dei dadini di prosciutto crudo con un poco d'olio e cipolla e cosparso di parmigiano prima di servire guarnendo ogni piatto con qualche fogliolina di maggiorana. Veramente gustosi!
Gli ingredienti sono per sei persone (ma io non vi dico per quanto ho moltiplicato poi le dosi)

Per la pasta:
300 g di farina
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 uovo
sale

Per il ripieno:
6 carciofi con le spine
150 g di ricotta di pecora
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
mezzo limone
1 cipolla piccola
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo e maggiorana
olio extravergine d'oliva
sale e pepe

Impastiamo la farina con l'uovo, un pizzico di sale l'olio e un pò d'acqua tiepida, in modo da ottenere una pasta compatta, liscia ed elastica. Formiamo una palla e lasciamola riposare avvolta in pellicola.
Puliamo i carciofi, tagliamoli a fettine e immergiamoli in acqua acidulata con succo di limone. Scaldiamo in un tegame 3 cucchiai di olio e facciamo soffriggere la cipolla tritata e l'aglio intero schiacciato, eliminiamo l'aglio ed uniamo i carciofi sgocciolati, saliamo, pepiamo e lasciamo cuocere finchè si saranno inteneriti. Tritiamo i carciofi insieme alle erbette (maggiorana e prezzemolo), mettiamoli in una ciotola ed amalgamiamo al composto l'uovo e la ricotta, il parmigiano e un pò di pepe nero macinato al momento. Stendiamo la pasta sottile e ricaviamone delle striscie, posizioniamo a distanza regolare dei mucchietti di ripieno, copriamo con un'altra striscia e, facendo attenzione ad eliminare l'aria sigilliamo i bordi e tagliamo con l'aiuto di una formina tagliapasta o di una semplice rotella. Cuociamoli poi in acqua bollente salata e condiamoli a piacere in uno dei modi che ho gia indicato oppure, come suggerisce la rivista, con una salsa preparata con tre porri tagliati a rondelle sottili, soffritti nel burro e insaporiti con scaglie di parmigiano.

Ravioli di carciofi

E dopo mesi di assenza, sempre che ancora mi vogliano, ho deciso di postare una ricetta per il Club Sale & Pepe, non viene dalla rivista ma da Il Meglio di Sale & Pepe dal titolo Carciofi e Patate da Gourmet.
E' stato amore a prima vista. Avevo proprio per le mani dei bei carciofi, ho comprato la ricotta e mi sono messa al lavoro. Come mi capita spesso in questi casi ne ho preparati un quantitativo industriale ma si possono tranquillamente congelare ed utilizzare secondo le necessità. Piccolo avvertimento...tiro la pasta sottilissima, a velo proprio, e quindi quando si condisce bisogna fare attenzione a non sciupare i ravioli.
Gli ingredienti sono per sei persone.
Per il condimento il ricettario prevedeva fiocchetti di burro parmigiano e maggiorana, io ho saltato dei dadini di prosciutto crudo con un poco d'olio e cipolla e cosparso di parmigiano prima di servire guarnendo ogni piatto con qualche fogliolina di maggiorana. Veramente gustosi!
Gli ingredienti sono per sei persone (ma io non vi dico per quanto ho moltiplicato poi le dosi)

Per la pasta:
300 g di farina
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 uovo
sale

Per il ripieno:
6 carciofi con le spine
150 g di ricotta di pecora
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
mezzo limone
1 cipolla piccola
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo e maggiorana
olio extravergine d'oliva
sale e pepe

Impastiamo la farina con l'uovo, un pizzico di sale l'olio e un pò d'acqua tiepida, in modo da ottenere una pasta compatta, liscia ed elastica. Formiamo una palla e lasciamola riposare avvolta in pellicola.
Puliamo i carciofi, tagliamoli a fettine e immergiamoli in acqua acidulata con succo di limone. Scaldiamo in un tegame 3 cucchiai di olio e facciamo soffriggere la cipolla tritata e l'aglio intero schiacciato, eliminiamo l'aglio ed uniamo i carciofi sgocciolati, saliamo, pepiamo e lasciamo cuocere finchè si saranno inteneriti. Tritiamo i carciofi insieme alle erbette (maggiorana e prezzemolo), mettiamoli in una ciotola ed amalgamiamo al composto l'uovo e la ricotta, il parmigiano e un pò di pepe nero macinato al momento. Stendiamo la pasta sottile e ricaviamone delle striscie, posizioniamo a distanza regolare dei mucchietti di ripieno, copriamo con un'altra striscia e, facendo attenzione ad eliminare l'aria sigilliamo i bordi e tagliamo con l'aiuto di una formina tagliapasta o di una semplice rotella. Cuociamoli poi in acqua bollente salata e condiamoli a piacere in uno dei modi che ho gia indicato oppure, come suggerisce la rivista, con una salsa preparata con tre porri tagliati a rondelle sottili, soffritti nel burro e insaporiti con scaglie di parmigiano.

2007-07-06

Triangoli alle acciughe


Ricettina Club Sale&Pepe di Luglio semplice semplice e naturalmente che ha a che fare col pane. Come poteva essere diversamente in questo mio periodo di intensa panificazione?
Non vi metto le dosi agli ingredienti perchè la cosa è estremamente soggettiva, dipende dalla misura dei vostri triangolini e dalla fame che avete.
Ingredienti:
pasta di pane (fatta in casa o comprata fate voi)
filetti di acciughe sott'olio
caciocavallo silano dop (la ricetta prevedeva le mozzarelline io ho dato quel saore in più)
olio per friggere.
Stendiamo la pasta già lievitata, con il matterello, ricaviamone dei quadrati. Sopra ognuno mettiamo un pezzo di caciocavallo (o una mozzarellina) ed un filetto d'acciuga.
Chiudiamo a trinagolo e friggiamo nell'olio bollente.
Da leccarsi i baffi e non c'è bisogno di elencare le varianti a cui si presta il ripieno.

Triangoli alle acciughe


Ricettina Club Sale&Pepe di Luglio semplice semplice e naturalmente che ha a che fare col pane. Come poteva essere diversamente in questo mio periodo di intensa panificazione?
Non vi metto le dosi agli ingredienti perchè la cosa è estremamente soggettiva, dipende dalla misura dei vostri triangolini e dalla fame che avete.
Ingredienti:
pasta di pane (fatta in casa o comprata fate voi)
filetti di acciughe sott'olio
caciocavallo silano dop (la ricetta prevedeva le mozzarelline io ho dato quel saore in più)
olio per friggere.
Stendiamo la pasta già lievitata, con il matterello, ricaviamone dei quadrati. Sopra ognuno mettiamo un pezzo di caciocavallo (o una mozzarellina) ed un filetto d'acciuga.
Chiudiamo a trinagolo e friggiamo nell'olio bollente.
Da leccarsi i baffi e non c'è bisogno di elencare le varianti a cui si presta il ripieno.

2007-06-04

Tripolini all’arrabbiata con carciofini


Per il club Sale & Pepe questo mese ho attinto nuovamente dal numero di marzo 2007, perché poi io le riviste di cucina me le gusto piano piano, scoprendo sempre nuove cose ogni volta che lo sfoglio. Così avevo adocchiato questa ricettina e non avendola provata al tempo dei carciofi, ho rimediato adesso utilizzando i carciofini semi-selvatici che si trovano in campagna da me.
Si tratta - per chi non li conoscesse - di carciofi mignon dal gusto più pieno rispetto ai carciofi normalmente in commercio e che qui utilizziamo soprattutto per le conserve sottolio, dopo averli appena scottati con acqua e aceto bianco.
Oltre a sostituire i carciofi con i detti carciofini, ho variato rispetto alla ricetta originale - che prevedeva fettuccine - il formato della pasta.
Adesso vi do la ricetta dei miei Tripolini all’arrabbiata con carciofini.

Per 4 persone ci occorrono:
320 g di pasta lunga (Tripolini, Trenette, Fettuccine)
400 g di polpa di pomodoro
20 carciofini (oppure 4 se utilizzate i grandi)
60 g di olive nere
40 g di capperi sottosale
un peperoncino fresco
uno spicchio d’aglio
un ciuffetto di prezzemolo
sale q.b.
Tritiamo l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo.
Soffriggiamoli con un filo d’olio poi uniamo i carciofi tagliati in due (se sono i grandi tagliati a fettine sottili).
Li rosoliamo per qualche minuto poi uniamo il pomodoro, le olive, i capperi e cuociamo per venti minuti, regoliamo di sale.
Lessiamo la pasta, condiamo col sugo preparato e serviamo subito.
Alla prossima…

Tripolini all’arrabbiata con carciofini


Per il club Sale & Pepe questo mese ho attinto nuovamente dal numero di marzo 2007, perché poi io le riviste di cucina me le gusto piano piano, scoprendo sempre nuove cose ogni volta che lo sfoglio. Così avevo adocchiato questa ricettina e non avendola provata al tempo dei carciofi, ho rimediato adesso utilizzando i carciofini semi-selvatici che si trovano in campagna da me.
Si tratta - per chi non li conoscesse - di carciofi mignon dal gusto più pieno rispetto ai carciofi normalmente in commercio e che qui utilizziamo soprattutto per le conserve sottolio, dopo averli appena scottati con acqua e aceto bianco.
Oltre a sostituire i carciofi con i detti carciofini, ho variato rispetto alla ricetta originale - che prevedeva fettuccine - il formato della pasta.
Adesso vi do la ricetta dei miei Tripolini all’arrabbiata con carciofini.

Per 4 persone ci occorrono:
320 g di pasta lunga (Tripolini, Trenette, Fettuccine)
400 g di polpa di pomodoro
20 carciofini (oppure 4 se utilizzate i grandi)
60 g di olive nere
40 g di capperi sottosale
un peperoncino fresco
uno spicchio d’aglio
un ciuffetto di prezzemolo
sale q.b.
Tritiamo l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo.
Soffriggiamoli con un filo d’olio poi uniamo i carciofi tagliati in due (se sono i grandi tagliati a fettine sottili).
Li rosoliamo per qualche minuto poi uniamo il pomodoro, le olive, i capperi e cuociamo per venti minuti, regoliamo di sale.
Lessiamo la pasta, condiamo col sugo preparato e serviamo subito.
Alla prossima…

2007-05-14

Cotoletta di vitello dorato con fave e piselli


Forse a dire nemmeno sembra eccezionale questa ricetta di carne, eppure all’assaggio io stessa sono rimasta stupefatta dalla morbidezza e dalla succulenza della preparazione.
E’ una ricetta di Sale&Pepe per cui la troverete pubblicata anche nel
Club, di mio ho variato il contorno che ho adattato alla stagione.

Per 4 cotolette ci occorrono:


650 g di carne macinata di vitello
3 uova
60 g di parmigiano reggiano grattugiato
8 fette di pancarrè
un mazzetto di erba cipollina
farina, latte, sale, pepe e noce moscata q.b.
80 g di burro per friggere

Incominciamo mettendo a bagno nel latte 4 fette di pancarre, mentre frulliamo fino a ridurle in briciole le restanti fette.


Amalgamiamo alla carne un uovo, il parmigiano, il pane ammollato, una grattata di noce moscata, sale, pepe ed abbondante erba cipollina tagliuzzata.
Dopo aver lavorato bene l’impasto lo dividiamo in quattro parti che schiacceremo, magari aiutandoci con due foglietti di carta da forno, a formare delle “cotolette”.


Passiamo le cotolette nella farina poi nelle due uova restanti leggermente sbattute e nel pane grattugiato.
Friggiamole poi in padella con il burro, tre o quattro minuti per lato sono sufficienti a raggiungere una buona cottura oltre che una bella doratura.

Sgoccioliamole su carta assorbente e poi serviamole con un contorno di verdurine, io ho stufato in padella con un poco di olio e cipolla fave e piselli freschi sgusciati.
Va benissimo, come suggeriva Sale&Pepe, anche una fresca insalata di indivia riccia, cipolla affettata sottilmente e pomodorini.

Devo dire proprio niente male queste “Cotol-pette” a metà strada appunto tra cotolette e polpette.

Cotoletta di vitello dorato con fave e piselli


Forse a dire nemmeno sembra eccezionale questa ricetta di carne, eppure all’assaggio io stessa sono rimasta stupefatta dalla morbidezza e dalla succulenza della preparazione.
E’ una ricetta di Sale&Pepe per cui la troverete pubblicata anche nel
Club, di mio ho variato il contorno che ho adattato alla stagione.

Per 4 cotolette ci occorrono:


650 g di carne macinata di vitello
3 uova
60 g di parmigiano reggiano grattugiato
8 fette di pancarrè
un mazzetto di erba cipollina
farina, latte, sale, pepe e noce moscata q.b.
80 g di burro per friggere

Incominciamo mettendo a bagno nel latte 4 fette di pancarre, mentre frulliamo fino a ridurle in briciole le restanti fette.


Amalgamiamo alla carne un uovo, il parmigiano, il pane ammollato, una grattata di noce moscata, sale, pepe ed abbondante erba cipollina tagliuzzata.
Dopo aver lavorato bene l’impasto lo dividiamo in quattro parti che schiacceremo, magari aiutandoci con due foglietti di carta da forno, a formare delle “cotolette”.


Passiamo le cotolette nella farina poi nelle due uova restanti leggermente sbattute e nel pane grattugiato.
Friggiamole poi in padella con il burro, tre o quattro minuti per lato sono sufficienti a raggiungere una buona cottura oltre che una bella doratura.

Sgoccioliamole su carta assorbente e poi serviamole con un contorno di verdurine, io ho stufato in padella con un poco di olio e cipolla fave e piselli freschi sgusciati.
Va benissimo, come suggeriva Sale&Pepe, anche una fresca insalata di indivia riccia, cipolla affettata sottilmente e pomodorini.

Devo dire proprio niente male queste “Cotol-pette” a metà strada appunto tra cotolette e polpette.

2007-05-04

Mazzetti di asparagi mimosa


Per il club Sale&Pepe questo mese propongo la ricetta dei Mazzetti di asparagi mimosa del numero di Marzo 2007 della rivista che ho lasciato com’era, con l’unica variante delle uova che ho messo per intero, e non solo il tuorlo come previsto dalla ricetta, per due motivi: primo l’albume mi piace, secondo non mi andava di sprecarlo. Comunque per un effetto ancora più scenografico e “mimosa” limitatevi al tuorlo.
Le dosi ve le do per una persona, ma se si serve come antipasto va bene per due.
Ingredienti: 7-8 asparagi, due fette di formaggio fuso, un uovo sodo, un poco di maggiorana fresca, una noce di burro, sale e pepe rosa.
Preparazione: puliamo gli asparagi, tagliamoli in due nel senso della lunghezza, poi lessiamoli al dente (meglio a vapore).
Dividiamoli in due mazzetti, saliamoli ed avvolgiamo ciascuno con una fetta di formaggio, velocemente in modo che il calore degli asparagi sciolga un poco il formaggio. Sistemiamo i mazzetti nel piatto.
Cospargiamo gli asparagi con l’uovo sbriciolato passandolo attraverso un colino e versiamoci sopra il burro fuso con la maggiorana e qualche bacca di pepe rosa un poco schiacciata.
Devo dire che l’aggiunta di un filo di aceto balsamico non guasta, ma non gridate all’eresia, nell’aceto balsamico (quello buono di Modena però) farei il bagno.

Mazzetti di asparagi mimosa


Per il club Sale&Pepe questo mese propongo la ricetta dei Mazzetti di asparagi mimosa del numero di Marzo 2007 della rivista che ho lasciato com’era, con l’unica variante delle uova che ho messo per intero, e non solo il tuorlo come previsto dalla ricetta, per due motivi: primo l’albume mi piace, secondo non mi andava di sprecarlo. Comunque per un effetto ancora più scenografico e “mimosa” limitatevi al tuorlo.
Le dosi ve le do per una persona, ma se si serve come antipasto va bene per due.
Ingredienti: 7-8 asparagi, due fette di formaggio fuso, un uovo sodo, un poco di maggiorana fresca, una noce di burro, sale e pepe rosa.
Preparazione: puliamo gli asparagi, tagliamoli in due nel senso della lunghezza, poi lessiamoli al dente (meglio a vapore).
Dividiamoli in due mazzetti, saliamoli ed avvolgiamo ciascuno con una fetta di formaggio, velocemente in modo che il calore degli asparagi sciolga un poco il formaggio. Sistemiamo i mazzetti nel piatto.
Cospargiamo gli asparagi con l’uovo sbriciolato passandolo attraverso un colino e versiamoci sopra il burro fuso con la maggiorana e qualche bacca di pepe rosa un poco schiacciata.
Devo dire che l’aggiunta di un filo di aceto balsamico non guasta, ma non gridate all’eresia, nell’aceto balsamico (quello buono di Modena però) farei il bagno.

2007-04-10

Mini-delizie glassate


Ho trasformato le Delizie in pasta di mandorle del numero di Aprile 2007 di Sale&Pepe (pag. 27) in Mini-delizie glassate, riportandole forse un poco alla loro versione originale che prevedeva la glassa di zucchero invece della pasta di mandorle.
Invece di prendere un pan di Spagna già pronto per ricavarne i dischi da farcire, il pan di Spagna l’ho preparato io (secondo la ricetta che indico nel post della Torta Ragnatela) direttamente negli stampini per mini-muffin. Ho diviso orizzontalmente in due ciascun “muffino” ed ho bagnato i dischetti inferiori con abbondante Limoncello (allungato con un poco d’acqua per alleggerirlo) dopo averli adagiati su piccoli pirotti di carta colorata.
Ho lavorato a crema 200 g di ricotta vaccina con 30 g di zucchero a velo vanigliato, la scorza di un’arancia grattugiata e 30 g di gocce di cioccolato (la ricetta prevedeva 20 g di zucchero e 20 di cioccolato ma non era dolce al punto giusto secondo me), ho omesso la cannella di cui non mi andava il gusto ma volendo si può aggiungere.
Ho inserito la crema di ricotta in una tasca da pasticceria ed ho coperto ogni dischetto inzuppato con un ciuffo di crema. Ho bagnato di Limoncello i restanti dischetti ed ho coperto quelli spalmati di crema. Ho riposto i dolcetti in frigo ed intanto ho preparato due glasse una verdino (con 50 g di zucchero a velo e qualche goccia di acqua e di colorante verde) e l’altra rosa (stessi ingredienti col colorante rosa). Ho pennellato i dolcetti di glassa e li ho decorati con un pezzetto di ciliegia candita ( i verdi con ciliegia rossa ed i rosa con ciliegia verde). Veramente bellini e soprattutto buoni, li ho preparati per il pranzo di Pasqua e sono piaciuti tanto.

Mini-delizie glassate


Ho trasformato le Delizie in pasta di mandorle del numero di Aprile 2007 di Sale&Pepe (pag. 27) in Mini-delizie glassate, riportandole forse un poco alla loro versione originale che prevedeva la glassa di zucchero invece della pasta di mandorle.
Invece di prendere un pan di Spagna già pronto per ricavarne i dischi da farcire, il pan di Spagna l’ho preparato io (secondo la ricetta che indico nel post della Torta Ragnatela) direttamente negli stampini per mini-muffin. Ho diviso orizzontalmente in due ciascun “muffino” ed ho bagnato i dischetti inferiori con abbondante Limoncello (allungato con un poco d’acqua per alleggerirlo) dopo averli adagiati su piccoli pirotti di carta colorata.
Ho lavorato a crema 200 g di ricotta vaccina con 30 g di zucchero a velo vanigliato, la scorza di un’arancia grattugiata e 30 g di gocce di cioccolato (la ricetta prevedeva 20 g di zucchero e 20 di cioccolato ma non era dolce al punto giusto secondo me), ho omesso la cannella di cui non mi andava il gusto ma volendo si può aggiungere.
Ho inserito la crema di ricotta in una tasca da pasticceria ed ho coperto ogni dischetto inzuppato con un ciuffo di crema. Ho bagnato di Limoncello i restanti dischetti ed ho coperto quelli spalmati di crema. Ho riposto i dolcetti in frigo ed intanto ho preparato due glasse una verdino (con 50 g di zucchero a velo e qualche goccia di acqua e di colorante verde) e l’altra rosa (stessi ingredienti col colorante rosa). Ho pennellato i dolcetti di glassa e li ho decorati con un pezzetto di ciliegia candita ( i verdi con ciliegia rossa ed i rosa con ciliegia verde). Veramente bellini e soprattutto buoni, li ho preparati per il pranzo di Pasqua e sono piaciuti tanto.