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2014-12-17

Tartufi di fagioli Azuki e mandorle...senza lattosio e proteine del latte



Piatto La Porcellana Bianca, cestini sullo sfondo ImballoREGALO.com
Non pensavo di riuscirci ma la cosa mi frullava in testa da tempo, da quando lessi che in Giappone con i fagioli Azuki preparano una crema dolce spalmabile tipo la nostra marmellata di castagne. Ho poi trovato i fagioli Azuki rossi nello shop Sapori Gourmet ma non avevo la ricetta. In una recente pubblicazione di Edizioni Età dell'Acquario ho trovato anche quella ed il cerchio finalmente si chiude.
Il grande libro delle ricette senza lattosio e proteine del latte di Marica Moda è stato scritto dall'autrice per necessità, visto che a un certo punto della sua vita ha dovuto rinunciare al latte, ma devo dire che ha reso un grande servigio un po' a tutti visto che le intolleranze e - ahimè! - anche le allergie al lattosio sono aumentate in modo esponenziale. Quando si scopre di dover fare a meno di alcuni alimenti ci si sente spiazzati e in difficoltà, bisogna praticamente reinventare la propria vita ed è quello che ha fatto l'autrice del libro e che ci insegna a fare attraverso le pagine di questo ricco e completo volume. Moltissimi alimenti contengono latte, lattosio, siero di latte, latte in polvere o derivati, sia come ingredienti effettivi che come conservanti naturali. Chi deve rinunciarvi si sente di fronte a una scelta comunque svantaggiosa: mettere in pericolo la salute o cambiare radicalmente in peggio la qualità della vita. In realtà, una situazione che all’inizio può mettere in grave difficoltà può trasformarsi in un’occasione per rinnovare la propria idea di cucina e per acquisire maggiore consapevolezza riguardo agli ingredienti che utilizziamo ogni giorno. Dopo un’interessante introduzione sulle intolleranze e le allergie alimentari, su come riconoscerle e viverle serenamente, con molti utili consigli per chi si trova ad affrontare una dieta (e una vita!) tutta nuova l'autrice si sofferma sulle ricette che non contengono latte e suoi derivati. A prescindere dall'assenza del lattosio, per me fortunatamente non essenziale, ho trovato al suo interno tantissime ricette stuzzicanti e appetitose – tra antipasti, primi, secondi, contorni, dressing e dolci –, per intolleranti non solo al lattosio ma anche al glutine, per i vegani e per tutti coloro che condividono la loro vita e le loro scelte, ma non vogliono rinunciare ai piaceri del palato. Anche senza il latte, la cucina può restare una fonte di soddisfazione e di gioia. 
 
Tra le tante ricette del libro ho scelto questa della marmellata di Azuki che cercavo da tempo immemore con cui si realizzano i Mochi daifuku giapponesi, dei dolci tipici nipponici e con cui io ho invece realizzato dei golosi e profumati tartufi visto il periodo natalizio, regalo perfetto per l'amica intollerante o per quella salutista, magari con l'aggiunta del libro di cui vi ho detto.
Marmellata di Fagioli Azuki
Ingredienti:
200 g di fagioli azuki rossi
300 g di zucchero semolato
vaniglia e rum (aggiunti da me)
1 pz di sale
Lavare i fagioli in acqua corrente per 3 volte e buttate via l’acqua ogni volta, poi metterli in ammollo in una terrina, coprendoli con dell’acqua per una notte. Il giorno dopo, versare i fagioli con la loro acqua in una pentola e farli bollire per 10 minuti, quindi scolarli dall’acqua e rimetterli nella pentola. Aggiungere altra acqua coprendoli di 2 volte il loro volume e versate 200 g di zucchero. Cuocerli a fuoco medio fino a quando avranno raggiunto la consistenza di una marmellata e nella pentola sarà rimasta poca acqua, quindi aggiungere un pizzico di sale, un cucchiaino di vaniglia e due cucchiai di rum. Frullare con un frullino ad immersione e dopo aver invasato conservare in frigo.
 
Tartufi di fagioli Azuki e mandorle
Ingredienti:
2 cucchiaiate colme di crema di fagioli Azuki
2 cucchiai di cacao amaro
100 g di mandorle tostate
cacao amaro per rotolarvi i tartufi
Tritare le mandorle ed amalgamarle con il cacao e la marmellata di Azuki formare le palline e passarle nel cacao amaro.

Tartufi di fagioli Azuki e mandorle...senza lattosio e proteine del latte



Piatto La Porcellana Bianca, cestini sullo sfondo ImballoREGALO.com
Non pensavo di riuscirci ma la cosa mi frullava in testa da tempo, da quando lessi che in Giappone con i fagioli Azuki preparano una crema dolce spalmabile tipo la nostra marmellata di castagne. Ho poi trovato i fagioli Azuki rossi nello shop Sapori Gourmet ma non avevo la ricetta. In una recente pubblicazione di Edizioni Età dell'Acquario ho trovato anche quella ed il cerchio finalmente si chiude.
Il grande libro delle ricette senza lattosio e proteine del latte di Marica Moda è stato scritto dall'autrice per necessità, visto che a un certo punto della sua vita ha dovuto rinunciare al latte, ma devo dire che ha reso un grande servigio un po' a tutti visto che le intolleranze e - ahimè! - anche le allergie al lattosio sono aumentate in modo esponenziale. Quando si scopre di dover fare a meno di alcuni alimenti ci si sente spiazzati e in difficoltà, bisogna praticamente reinventare la propria vita ed è quello che ha fatto l'autrice del libro e che ci insegna a fare attraverso le pagine di questo ricco e completo volume. Moltissimi alimenti contengono latte, lattosio, siero di latte, latte in polvere o derivati, sia come ingredienti effettivi che come conservanti naturali. Chi deve rinunciarvi si sente di fronte a una scelta comunque svantaggiosa: mettere in pericolo la salute o cambiare radicalmente in peggio la qualità della vita. In realtà, una situazione che all’inizio può mettere in grave difficoltà può trasformarsi in un’occasione per rinnovare la propria idea di cucina e per acquisire maggiore consapevolezza riguardo agli ingredienti che utilizziamo ogni giorno. Dopo un’interessante introduzione sulle intolleranze e le allergie alimentari, su come riconoscerle e viverle serenamente, con molti utili consigli per chi si trova ad affrontare una dieta (e una vita!) tutta nuova l'autrice si sofferma sulle ricette che non contengono latte e suoi derivati. A prescindere dall'assenza del lattosio, per me fortunatamente non essenziale, ho trovato al suo interno tantissime ricette stuzzicanti e appetitose – tra antipasti, primi, secondi, contorni, dressing e dolci –, per intolleranti non solo al lattosio ma anche al glutine, per i vegani e per tutti coloro che condividono la loro vita e le loro scelte, ma non vogliono rinunciare ai piaceri del palato. Anche senza il latte, la cucina può restare una fonte di soddisfazione e di gioia. 
 
Tra le tante ricette del libro ho scelto questa della marmellata di Azuki che cercavo da tempo immemore con cui si realizzano i Mochi daifuku giapponesi, dei dolci tipici nipponici e con cui io ho invece realizzato dei golosi e profumati tartufi visto il periodo natalizio, regalo perfetto per l'amica intollerante o per quella salutista, magari con l'aggiunta del libro di cui vi ho detto.
Marmellata di Fagioli Azuki
Ingredienti:
200 g di fagioli azuki rossi
300 g di zucchero semolato
vaniglia e rum (aggiunti da me)
1 pz di sale
Lavare i fagioli in acqua corrente per 3 volte e buttate via l’acqua ogni volta, poi metterli in ammollo in una terrina, coprendoli con dell’acqua per una notte. Il giorno dopo, versare i fagioli con la loro acqua in una pentola e farli bollire per 10 minuti, quindi scolarli dall’acqua e rimetterli nella pentola. Aggiungere altra acqua coprendoli di 2 volte il loro volume e versate 200 g di zucchero. Cuocerli a fuoco medio fino a quando avranno raggiunto la consistenza di una marmellata e nella pentola sarà rimasta poca acqua, quindi aggiungere un pizzico di sale, un cucchiaino di vaniglia e due cucchiai di rum. Frullare con un frullino ad immersione e dopo aver invasato conservare in frigo.
 
Tartufi di fagioli Azuki e mandorle
Ingredienti:
2 cucchiaiate colme di crema di fagioli Azuki
2 cucchiai di cacao amaro
100 g di mandorle tostate
cacao amaro per rotolarvi i tartufi
Tritare le mandorle ed amalgamarle con il cacao e la marmellata di Azuki formare le palline e passarle nel cacao amaro.

2013-12-01

Caramelle mou al miele per l'Avvento

Piatto quadro La Porcellana Bianca, alberello avvento EDICART
Oggi mi sento proprio un'apetta operosa, a casa mia i preparativi per il Natale vanno già alla grande con i bambini è d'obbligo partire per tempo se si vuole realizzare qualcosa con loro. Per il Calendario dell'Avvento non mi sono data troppe preoccupazioni ho optato per un meraviglioso alberello in legno della EDICART nelle cui finestrelle inserire un dolcino ciascuno per i miei piccolini e se poi però si vuole fare qualcosa di davvero carino il dolcino lo si può fare a casa. Cioccolatini di ogni tipo e magari qualche caramellina mou preparata in casa. 
Il Natale per me inizia oggi che del resto coincide quest'anno con la prima domenica d'Avvento e cosa c'è di più bello che accompagnare l'attesa del Natale con una storiella al giorno? 
Il viaggio dei tre Re di Beatrice Masini è un bellissimo libro edito da San Paolo e illustrato da Angela Marchetti adatto ad aspettare il Natale. Tre strampalati Re Magi che sbagliano Cometa e si ritrovano in tutt'altro luogo. Ci vorranno 24 storie, una per ogni giorno di Dicembre, per far arrivare Gaspare, Melchiorre e Baldassarre alla meta. Leggiamo oggi la prima e con calma speriamo di arrivare fino in fondo con il cuore pronto.
Anche su G-baby Dire Fare Giocare Storie per te ci sono tantissime storie tutte brevi (per mamme impegnate) e molto divertenti. E se proprio con la manualità volete strafare non vi resta che realizzare il presepe con la pasta modellabile seguendo le istruzioni dello speciale di G-Baby. 

Per il momento vi lascio con la ricetta delle caramelle mou al miele d'arancio Rigoni di Asiago ma torno presto con nuove idee per l'albero, la tavola e i pacchetti.

Caramelle mou al miele
Ingredienti:
200 g di zucchero
100 g di miele di arancio
200 g di panna fresca
1 pizzico di vaniglia qualche goccia di limone
Sciogliere lo zucchero con il miele e qualche goccio d'acqua, portare a bollore, quando il caramello inizia ad essere dorato e a fare le bolle aggiungere la panna scaldata con la vaniglia e qualche goccia di limone. Continuare la cottura fino a raggiungere una giusta consistenza. Ci si regola prelevandone un po' con il cucchiaio e lasciandolo raffreddare. Versare negli stampini in silicone* e lasciar raffreddare aiutandosi con un breve passaggio in freezer, sformare le caramelle e decorarle a piacere con il cioccolato a latte fuso.

Caramelle mou al miele per l'Avvento

Piatto quadro La Porcellana Bianca, alberello avvento EDICART
Oggi mi sento proprio un'apetta operosa, a casa mia i preparativi per il Natale vanno già alla grande con i bambini è d'obbligo partire per tempo se si vuole realizzare qualcosa con loro. Per il Calendario dell'Avvento non mi sono data troppe preoccupazioni ho optato per un meraviglioso alberello in legno della EDICART nelle cui finestrelle inserire un dolcino ciascuno per i miei piccolini e se poi però si vuole fare qualcosa di davvero carino il dolcino lo si può fare a casa. Cioccolatini di ogni tipo e magari qualche caramellina mou preparata in casa. 
Il Natale per me inizia oggi che del resto coincide quest'anno con la prima domenica d'Avvento e cosa c'è di più bello che accompagnare l'attesa del Natale con una storiella al giorno? 
Il viaggio dei tre Re di Beatrice Masini è un bellissimo libro edito da San Paolo e illustrato da Angela Marchetti adatto ad aspettare il Natale. Tre strampalati Re Magi che sbagliano Cometa e si ritrovano in tutt'altro luogo. Ci vorranno 24 storie, una per ogni giorno di Dicembre, per far arrivare Gaspare, Melchiorre e Baldassarre alla meta. Leggiamo oggi la prima e con calma speriamo di arrivare fino in fondo con il cuore pronto.
Anche su G-baby Dire Fare Giocare Storie per te ci sono tantissime storie tutte brevi (per mamme impegnate) e molto divertenti. E se proprio con la manualità volete strafare non vi resta che realizzare il presepe con la pasta modellabile seguendo le istruzioni dello speciale di G-Baby. 

Per il momento vi lascio con la ricetta delle caramelle mou al miele d'arancio Rigoni di Asiago ma torno presto con nuove idee per l'albero, la tavola e i pacchetti.

Caramelle mou al miele
Ingredienti:
200 g di zucchero
100 g di miele di arancio
200 g di panna fresca
1 pizzico di vaniglia qualche goccia di limone
Sciogliere lo zucchero con il miele e qualche goccio d'acqua, portare a bollore, quando il caramello inizia ad essere dorato e a fare le bolle aggiungere la panna scaldata con la vaniglia e qualche goccia di limone. Continuare la cottura fino a raggiungere una giusta consistenza. Ci si regola prelevandone un po' con il cucchiaio e lasciandolo raffreddare. Versare negli stampini in silicone* e lasciar raffreddare aiutandosi con un breve passaggio in freezer, sformare le caramelle e decorarle a piacere con il cioccolato a latte fuso.

2013-04-30

Pecorelle alle mandorle

Domani è il primo maggio, giorno adatto alle gite fuori porta o, se il tempo non dovesse permettere, perfetto da trascorrere in compagnia dei più piccoli a preparare con loro qualcosa di divertente come queste pecorelle alle mandorle. Giulio e Aurelia ne vanno pazzi, in realtà avrei voluto partecipare con le pecorelle alla raccolta di Salutiamoci che questo mese prevedeva come ingrediente le mandorle ma alla raccolta "salutista" di Salutiamoci non sono ammessi gli zuccheri ed io sinceramente non sono stata capace di fare queste pecorelle con tofu ed altro pertanto la mia partecipazione questo mese è solo ideale e chiedo alle amiche di Salutiamoci, qualora sia possibile, di adattare la mia ricetta utilizzando l'idea di base ma sostituendo con altri ammessi gli ingredienti vietati da me utilizzati, sarei lieta di replicarla secondo le loro indicazioni.
Pecorelle alle mandorle
Ingredienti:
120 g di savoiardi
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di latte di mandorla
1 tuorlo
cocco grattugiato q.b.
mandorle pelate q.b.
gocce di cioccolato q.b.
Frullare i biscotti con la pasta di mandorle, il burro, il tuorlo e il latte di mandorla, lasciar rassodare un po' il composto in frigo, poi formare delle palline un po' allungate e rotolarle nel cocco, completare ogni pecorella con le mandorle sistemate a mo' di musetto e orecchie e con le gocce di cioccolato formare gli occhietti, adagiare le pecorelle su un verde prato...

Pecorelle alle mandorle

Domani è il primo maggio, giorno adatto alle gite fuori porta o, se il tempo non dovesse permettere, perfetto da trascorrere in compagnia dei più piccoli a preparare con loro qualcosa di divertente come queste pecorelle alle mandorle. Giulio e Aurelia ne vanno pazzi, in realtà avrei voluto partecipare con le pecorelle alla raccolta di Salutiamoci che questo mese prevedeva come ingrediente le mandorle ma alla raccolta "salutista" di Salutiamoci non sono ammessi gli zuccheri ed io sinceramente non sono stata capace di fare queste pecorelle con tofu ed altro pertanto la mia partecipazione questo mese è solo ideale e chiedo alle amiche di Salutiamoci, qualora sia possibile, di adattare la mia ricetta utilizzando l'idea di base ma sostituendo con altri ammessi gli ingredienti vietati da me utilizzati, sarei lieta di replicarla secondo le loro indicazioni.
Pecorelle alle mandorle
Ingredienti:
120 g di savoiardi
100 g di pasta di mandorle
60 g di burro
2 cucchiai di latte di mandorla
1 tuorlo
cocco grattugiato q.b.
mandorle pelate q.b.
gocce di cioccolato q.b.
Frullare i biscotti con la pasta di mandorle, il burro, il tuorlo e il latte di mandorla, lasciar rassodare un po' il composto in frigo, poi formare delle palline un po' allungate e rotolarle nel cocco, completare ogni pecorella con le mandorle sistemate a mo' di musetto e orecchie e con le gocce di cioccolato formare gli occhietti, adagiare le pecorelle su un verde prato...

2013-03-05

Dissertando intorno a Mozart

Piatto decorato a mano La Vecchia Faenza, americano Busatti
Di Mozart in effetti si sanno tre cose che era un grande genio, che è morto giovane e che esistono deliziosi cioccolatini al marzapane (chi è stato in Austria almeno una volta non ha certo potuto ignorarli) dal curioso nome che rimanda agli attributi del compositore. Ho appreso molto molto di più sulla vita del grande artista attraverso un libro  uscito dalle sapienti e colte mani  di una mia conterranea la dott.ssa Maria Primerano, medico cardiologo presso l'Azienda Ospedaliera di Catanzaro, concertista, giornalista, conferenziera e tanto altro ancora che si è divertita,  tra le altre cose, a scrivere  L'anello stregato di Mozart un divertissement declinato in tutte le sue varianti sulla vita del genio di Salisburgo, pubblicato un mese e mezzo fa dalla casa editrice Tullio Pironti e già un successo nelle librerie di tutta Italia. Attraverso l'epistolario della famiglia e  le opere dell'artista in un divertente carosello l'autrice ci da saggio di quelli che erano i vizi e le virtù della società del settecento. Ironia, introspezione, comicità ma anche sensualità e trasgressività caratterizzano il libro che dopo l'ouverture tra variazioni, minuetti e intermezzi si connota per il parallelismo con il mondo musicale.
Ma Mozart non viveva di sola arte e così nel libro troviamo notizia dei succulenti banchetti  ai quali l'enfant prodige sovente sedeva, così come  delle misere pietanze delle locande in cui era costretto a soggiornare tra una tournée e un’altra senza ovviamente tralasciare la sua passione per il cioccolato. E l’autrice, certa di farci cosa gradita, come in effetti fa, dedica al genio anche un capitolo di ricette che vanno dalla preparazione delle famose Mozartkugeln, ai Capezzoli di Venere tanto cari a Salieri, alle Minne di Sant’AgataL’anello stregato di Mozart è dunque e volutamente un piacere per il palato oltre che per la musica e la mente. 
Come potevo allora farmi sfuggire l'occasione di riprodurre finalmente a casa le famose "Palle di Mozart"create nel 1890 da Paul Fürst, pasticcere di Salisburgo per festeggiare il centenario della morte dell'artista che si sarebbe tenuto di lì a poco. Un ricordo indelebile nella mia mente di bambina quando la mia insegnante di musica (suonavo anche io il pianoforte in tempi ormai remoti) me ne fece dono di ritorno da un viaggio a Vienna, come scordare quel gusto sublime
Mozartkugeln 

Ingredienti:
450 g di crema spalmabile al cacao e nocciole*
60 g di marzapane
30 g di pistacchi spellati
150 g di cioccolato fondente
liquore Amaretto 
150 g di cioccolato fondente
(la ricetta originale prevedeva il colorante verde che io ho ritenuto inutile e non il liquore ma io dico che esalta il gusto di mandorla del cioccolatino)
Frullare i pistacchi ed unirli al marzapane, amalgamare con pochissimo liquore. Formare delle piccolissime palline. Per formare le sfere ho utilizzato degli stampini in silicone a semisfera, se non l'avete l'autrice consiglia di formare le semisfere con uno scavino dopo aver tenuto il barattolo di crema in frigo per una notte.
Riempire gli stampini con la crema e posare su una metà di essi le sfere di marzapane preparate. Lasciar rassodare in freezer e poi accoppiare le semisfere ottenendo delle sfere che andranno ancora poste in freezer. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e tuffarvi le palline preparate. Lasciar rassodare le palle in frigo prima di servirle.
* io ho utilizzato Nocciolata Rigoni di Asiago

Dissertando intorno a Mozart

Piatto decorato a mano La Vecchia Faenza, americano Busatti
Di Mozart in effetti si sanno tre cose che era un grande genio, che è morto giovane e che esistono deliziosi cioccolatini al marzapane (chi è stato in Austria almeno una volta non ha certo potuto ignorarli) dal curioso nome che rimanda agli attributi del compositore. Ho appreso molto molto di più sulla vita del grande artista attraverso un libro  uscito dalle sapienti e colte mani  di una mia conterranea la dott.ssa Maria Primerano, medico cardiologo presso l'Azienda Ospedaliera di Catanzaro, concertista, giornalista, conferenziera e tanto altro ancora che si è divertita,  tra le altre cose, a scrivere  L'anello stregato di Mozart un divertissement declinato in tutte le sue varianti sulla vita del genio di Salisburgo, pubblicato un mese e mezzo fa dalla casa editrice Tullio Pironti e già un successo nelle librerie di tutta Italia. Attraverso l'epistolario della famiglia e  le opere dell'artista in un divertente carosello l'autrice ci da saggio di quelli che erano i vizi e le virtù della società del settecento. Ironia, introspezione, comicità ma anche sensualità e trasgressività caratterizzano il libro che dopo l'ouverture tra variazioni, minuetti e intermezzi si connota per il parallelismo con il mondo musicale.
Ma Mozart non viveva di sola arte e così nel libro troviamo notizia dei succulenti banchetti  ai quali l'enfant prodige sovente sedeva, così come  delle misere pietanze delle locande in cui era costretto a soggiornare tra una tournée e un’altra senza ovviamente tralasciare la sua passione per il cioccolato. E l’autrice, certa di farci cosa gradita, come in effetti fa, dedica al genio anche un capitolo di ricette che vanno dalla preparazione delle famose Mozartkugeln, ai Capezzoli di Venere tanto cari a Salieri, alle Minne di Sant’AgataL’anello stregato di Mozart è dunque e volutamente un piacere per il palato oltre che per la musica e la mente. 
Come potevo allora farmi sfuggire l'occasione di riprodurre finalmente a casa le famose "Palle di Mozart"create nel 1890 da Paul Fürst, pasticcere di Salisburgo per festeggiare il centenario della morte dell'artista che si sarebbe tenuto di lì a poco. Un ricordo indelebile nella mia mente di bambina quando la mia insegnante di musica (suonavo anche io il pianoforte in tempi ormai remoti) me ne fece dono di ritorno da un viaggio a Vienna, come scordare quel gusto sublime
Mozartkugeln 

Ingredienti:
450 g di crema spalmabile al cacao e nocciole*
60 g di marzapane
30 g di pistacchi spellati
150 g di cioccolato fondente
liquore Amaretto 
150 g di cioccolato fondente
(la ricetta originale prevedeva il colorante verde che io ho ritenuto inutile e non il liquore ma io dico che esalta il gusto di mandorla del cioccolatino)
Frullare i pistacchi ed unirli al marzapane, amalgamare con pochissimo liquore. Formare delle piccolissime palline. Per formare le sfere ho utilizzato degli stampini in silicone a semisfera, se non l'avete l'autrice consiglia di formare le semisfere con uno scavino dopo aver tenuto il barattolo di crema in frigo per una notte.
Riempire gli stampini con la crema e posare su una metà di essi le sfere di marzapane preparate. Lasciar rassodare in freezer e poi accoppiare le semisfere ottenendo delle sfere che andranno ancora poste in freezer. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e tuffarvi le palline preparate. Lasciar rassodare le palle in frigo prima di servirle.
* io ho utilizzato Nocciolata Rigoni di Asiago

2012-04-07

Ovetti ripieni di caramello

Alzatina con rose di Easy Life design
Più pasquali di così non ce ne sono, questo meravigliosi stampo ad ovetti decorati, peraltro semplicissimo da utilizzare perché in silicone, è di Tescoma e non potevo lasciar passare l'occasione senza provare ad utilizzarlo per realizzare dei cioccolatini e siccome volevo provare anche il termometro digitale (desideravo di possederlo da tanto) ho deciso che oltre al temperaggio del cioccolato l'avrei utilizzato per il ripieno di caramello, così ho farcito i miei cioccolatini con golosa salsa mou, cui ho dato quella nota sprint con il Fior di Sale Gemma di Mare. Il mio consiglio è di farne pochi se no uno tira l'altro.
Ingredienti:
200 g di cioccolato al latte
150 g di zucchero semolato
75 g di acqua
150 ml di panna fresca
1 pizzico di sale
Sciogliere 2/3 del cioccolato a bagnomaria fino a raggiungere i 45°. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato restante mescolando, finché si fonde, riscaldare nuovamente finché la temperatura non raggiunge i 30°. Versare il cioccolato negli stampini scenti in modo che se ne ricoprano integralmente, lasciar colare l'eccedenza attraverso una gratella. Mewntre il cioccoclato solidifica, preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con l'acqua, cuocerlo finché raggiunge i 165°-170° (un colore dorato intenso ma non bruno) unire la panna e un pizzico di sale. Colare la salsa ottenuta nello stampo con il cioccolato e lasciarla rassodare un po' prima di sciogliere nuovamente il cioccolato rimasto e versarlo sul ripieno a chiusura. Lasciar solidificare una notte i cioccolatini prima di sformarli.
Buona Pasqua a tutti!

Ovetti ripieni di caramello

Alzatina con rose di Easy Life design
Più pasquali di così non ce ne sono, questo meravigliosi stampo ad ovetti decorati, peraltro semplicissimo da utilizzare perché in silicone, è di Tescoma e non potevo lasciar passare l'occasione senza provare ad utilizzarlo per realizzare dei cioccolatini e siccome volevo provare anche il termometro digitale (desideravo di possederlo da tanto) ho deciso che oltre al temperaggio del cioccolato l'avrei utilizzato per il ripieno di caramello, così ho farcito i miei cioccolatini con golosa salsa mou, cui ho dato quella nota sprint con il Fior di Sale Gemma di Mare. Il mio consiglio è di farne pochi se no uno tira l'altro.
Ingredienti:
200 g di cioccolato al latte
150 g di zucchero semolato
75 g di acqua
150 ml di panna fresca
1 pizzico di sale
Sciogliere 2/3 del cioccolato a bagnomaria fino a raggiungere i 45°. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato restante mescolando, finché si fonde, riscaldare nuovamente finché la temperatura non raggiunge i 30°. Versare il cioccolato negli stampini scenti in modo che se ne ricoprano integralmente, lasciar colare l'eccedenza attraverso una gratella. Mewntre il cioccoclato solidifica, preparare il caramello sciogliendo lo zucchero con l'acqua, cuocerlo finché raggiunge i 165°-170° (un colore dorato intenso ma non bruno) unire la panna e un pizzico di sale. Colare la salsa ottenuta nello stampo con il cioccolato e lasciarla rassodare un po' prima di sciogliere nuovamente il cioccolato rimasto e versarlo sul ripieno a chiusura. Lasciar solidificare una notte i cioccolatini prima di sformarli.
Buona Pasqua a tutti!

2011-10-14

Pavè di panettone mandorlato

pavè di panettone
Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Chi non conosce la campagna Insolito Panettone promossa dalla Loison? Ne gira voce sul web da un bel pezzo e mi piace l'idea di non limitare il consumo del panettone alle festività, seppure siamo ormai alle porte del Natale, nè tanto meno di considerarlo un dolce e basta, il panettone è in realtà un vero ingrediente per piatti dolci e salati e se qualcuno non ci crede può dare un'occhiata al sito dedicato.
Così ad agosto preparavo agnello e melanzane da gustare con il panettone al Pinot grigio per un concorso indetto da Santa Margherita vini con Loison e adesso dei tartufini con il panettone mandorlato.
Oggi la ricetta dei tartufi ma presto vi svelerò anche l'altra, tanto il concorso non l'ho vinto e nel ricettario che è stato fatto non la trovate.
Pavè di panettone mandorlato
120 g di panettone mandorlato
60 g di burro
40 g di zucchero semolato
20 g di pinoli tostati
20 g di mandorle tostate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di Rum
cacao amaro
Tagliare il panettone a tocchetti e tostarlo in forno, passarlo poi nel mixer con il burro ammorbidito, i pinoli, lo zucchero, il liquore e il tuorlo d'uovo. Versare il composto ottenuto in un piccolo stampo quadrato rivestito di pellicola, livellare bene e porre in frigo per un paio d'ore.
Riversare la teglia su un piano, togliere la pellicola e spolverizzare di cacao la superficie, tagliare poi a dadini e servire in piccoli pirotti di carta.
* I pinoli e le mandorle utilizzati nella ricetta sono Noberasco

Pavè di panettone mandorlato

pavè di panettone
Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Chi non conosce la campagna Insolito Panettone promossa dalla Loison? Ne gira voce sul web da un bel pezzo e mi piace l'idea di non limitare il consumo del panettone alle festività, seppure siamo ormai alle porte del Natale, nè tanto meno di considerarlo un dolce e basta, il panettone è in realtà un vero ingrediente per piatti dolci e salati e se qualcuno non ci crede può dare un'occhiata al sito dedicato.
Così ad agosto preparavo agnello e melanzane da gustare con il panettone al Pinot grigio per un concorso indetto da Santa Margherita vini con Loison e adesso dei tartufini con il panettone mandorlato.
Oggi la ricetta dei tartufi ma presto vi svelerò anche l'altra, tanto il concorso non l'ho vinto e nel ricettario che è stato fatto non la trovate.
Pavè di panettone mandorlato
120 g di panettone mandorlato
60 g di burro
40 g di zucchero semolato
20 g di pinoli tostati
20 g di mandorle tostate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di Rum
cacao amaro
Tagliare il panettone a tocchetti e tostarlo in forno, passarlo poi nel mixer con il burro ammorbidito, i pinoli, lo zucchero, il liquore e il tuorlo d'uovo. Versare il composto ottenuto in un piccolo stampo quadrato rivestito di pellicola, livellare bene e porre in frigo per un paio d'ore.
Riversare la teglia su un piano, togliere la pellicola e spolverizzare di cacao la superficie, tagliare poi a dadini e servire in piccoli pirotti di carta.
* I pinoli e le mandorle utilizzati nella ricetta sono Noberasco

2011-04-01

Praline di cioccolato bianco con pistacchi caramellati e scorzette d'arancia

Oggi una golosità da preparare e gustare nel week-end, delle praline di cioccolato bianco ricche anzi ricchissime e semplici da preparare. Il cioccolato bianco anche quello buono, e in tal caso parlo di Venchi, per me è sempre un po' stucchevole. Cercavo quindi qualcosa che dopo il primo morso ti dicesse ancora e l'ho trovato, anzi in tal caso ti dice poi ancora e sempre più e alla fine ti ritrovi che hai finito il cioccolato e i tuoi fianchi possono far da tavolino; ma questa è un'altra storia, la temperanza è una virtù e bisognerebbe applicarla in ogni cosa.
Insomma ho trovato che aggiungendo delle scorzette d'arancia candite come queste e dei pistacchi caramellati con zucchero e sale come quelli da aperitivo che vi ho presentato qua, si ottiene una pralina di cioccolato da sgranocchiare.
Per 100 g di cioccolato bianco occorrono un paio di cucchiai di scorzette e altrettanti di pistacchi e una volta pronte scorzette e pistacchi non resta che sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco tuffarvi dentro tutto mescolare e versare nelle formine da cioccolatini. Lasciate asciugare all'aria si staccheranno poi con facilità.
*Piatto da dessert in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto della collezione Opera Prima di Wald

Praline di cioccolato bianco con pistacchi caramellati e scorzette d'arancia

Oggi una golosità da preparare e gustare nel week-end, delle praline di cioccolato bianco ricche anzi ricchissime e semplici da preparare. Il cioccolato bianco anche quello buono, e in tal caso parlo di Venchi, per me è sempre un po' stucchevole. Cercavo quindi qualcosa che dopo il primo morso ti dicesse ancora e l'ho trovato, anzi in tal caso ti dice poi ancora e sempre più e alla fine ti ritrovi che hai finito il cioccolato e i tuoi fianchi possono far da tavolino; ma questa è un'altra storia, la temperanza è una virtù e bisognerebbe applicarla in ogni cosa.
Insomma ho trovato che aggiungendo delle scorzette d'arancia candite come queste e dei pistacchi caramellati con zucchero e sale come quelli da aperitivo che vi ho presentato qua, si ottiene una pralina di cioccolato da sgranocchiare.
Per 100 g di cioccolato bianco occorrono un paio di cucchiai di scorzette e altrettanti di pistacchi e una volta pronte scorzette e pistacchi non resta che sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco tuffarvi dentro tutto mescolare e versare nelle formine da cioccolatini. Lasciate asciugare all'aria si staccheranno poi con facilità.
*Piatto da dessert in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto della collezione Opera Prima di Wald

2010-03-26

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.