Questa ricetta l’avevo trovata su un’opera a fascicoli della De Agostini Te & Tisane, dove la si indicava come preparazione da gustare all’ora del Te.
Per molto tempo non ci ho fatto caso, l’anno scorso ho deciso di provarla, perché nella mia zona si usa molto la marmellata di arance, in quanto abbiamo distese immense di agrumi, ma per me ha un gusto troppo intenso, ed infatti se non voglio rovinarmi la giornata a colazione non devo proprio mangiarla.
Non così invece per questa marmellata, che trovo deliziosa, per il sentore di arance ingentilito dal connubio con le mele ed esaltato dalla presenza dalle scorzette d’arancia.
Ne ho già parlato nella ricetta delle mie Crepes alla fiamma dove la utilizzo con molto successo.
Passiamo alla preparazione della Marmellata di arance e mele. Vi do le dosi base anche se io raddoppio e spesso triplico le dosi.
Ci occorrono 500 g di arance bionde, 500 g di mele tipo Golden e 800 g di zucchero.
Dopo aver lavato ed asciugato le arance peliamole con un pelapatate ricavandone solo la parte arancio che metteremo a bollire in una casseruola coperte d’acqua per circa mezz’ora. Quando saranno pronte le tagliamo a listarelle sottili.
Intanto spremiamo le arance e teniamo il succo da parte.
Prepariamo uno sciroppo facendo bollire a fuoco basso lo zucchero con 9 dl di acqua.
A metà dello sciroppo aggiungiamo le scorrette ed il succo di arancia e poniamo a cuocere per una ventina di minuti, mescolando spesso.
All’altra parte di sciroppo invece aggiungiamo le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili, cuociamo per circa mezz’ora poi aggiungiamo lo sciroppo d’arancia e continuiamo la cottura finché la marmellata risulterà della giusta consistenza.
Per controllare se è pronta e per la conservazione vi rimando ai consigli dati nella preparazione della Marmellata di liquirizia.
2007-03-15
Marmellata di arance e mele
Questa ricetta l’avevo trovata su un’opera a fascicoli della De Agostini Te & Tisane, dove la si indicava come preparazione da gustare all’ora del Te.
Per molto tempo non ci ho fatto caso, l’anno scorso ho deciso di provarla, perché nella mia zona si usa molto la marmellata di arance, in quanto abbiamo distese immense di agrumi, ma per me ha un gusto troppo intenso, ed infatti se non voglio rovinarmi la giornata a colazione non devo proprio mangiarla.
Non così invece per questa marmellata, che trovo deliziosa, per il sentore di arance ingentilito dal connubio con le mele ed esaltato dalla presenza dalle scorzette d’arancia.
Ne ho già parlato nella ricetta delle mie Crepes alla fiamma dove la utilizzo con molto successo.
Passiamo alla preparazione della Marmellata di arance e mele. Vi do le dosi base anche se io raddoppio e spesso triplico le dosi.
Ci occorrono 500 g di arance bionde, 500 g di mele tipo Golden e 800 g di zucchero.
Dopo aver lavato ed asciugato le arance peliamole con un pelapatate ricavandone solo la parte arancio che metteremo a bollire in una casseruola coperte d’acqua per circa mezz’ora. Quando saranno pronte le tagliamo a listarelle sottili.
Intanto spremiamo le arance e teniamo il succo da parte.
Prepariamo uno sciroppo facendo bollire a fuoco basso lo zucchero con 9 dl di acqua.
A metà dello sciroppo aggiungiamo le scorrette ed il succo di arancia e poniamo a cuocere per una ventina di minuti, mescolando spesso.
All’altra parte di sciroppo invece aggiungiamo le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili, cuociamo per circa mezz’ora poi aggiungiamo lo sciroppo d’arancia e continuiamo la cottura finché la marmellata risulterà della giusta consistenza.
Per controllare se è pronta e per la conservazione vi rimando ai consigli dati nella preparazione della Marmellata di liquirizia.
Per molto tempo non ci ho fatto caso, l’anno scorso ho deciso di provarla, perché nella mia zona si usa molto la marmellata di arance, in quanto abbiamo distese immense di agrumi, ma per me ha un gusto troppo intenso, ed infatti se non voglio rovinarmi la giornata a colazione non devo proprio mangiarla.
Non così invece per questa marmellata, che trovo deliziosa, per il sentore di arance ingentilito dal connubio con le mele ed esaltato dalla presenza dalle scorzette d’arancia.
Ne ho già parlato nella ricetta delle mie Crepes alla fiamma dove la utilizzo con molto successo.
Passiamo alla preparazione della Marmellata di arance e mele. Vi do le dosi base anche se io raddoppio e spesso triplico le dosi.
Ci occorrono 500 g di arance bionde, 500 g di mele tipo Golden e 800 g di zucchero.
Dopo aver lavato ed asciugato le arance peliamole con un pelapatate ricavandone solo la parte arancio che metteremo a bollire in una casseruola coperte d’acqua per circa mezz’ora. Quando saranno pronte le tagliamo a listarelle sottili.
Intanto spremiamo le arance e teniamo il succo da parte.
Prepariamo uno sciroppo facendo bollire a fuoco basso lo zucchero con 9 dl di acqua.
A metà dello sciroppo aggiungiamo le scorrette ed il succo di arancia e poniamo a cuocere per una ventina di minuti, mescolando spesso.
All’altra parte di sciroppo invece aggiungiamo le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili, cuociamo per circa mezz’ora poi aggiungiamo lo sciroppo d’arancia e continuiamo la cottura finché la marmellata risulterà della giusta consistenza.
Per controllare se è pronta e per la conservazione vi rimando ai consigli dati nella preparazione della Marmellata di liquirizia.
2007-03-13
Seppie in umido
Ecco un modo infinitamente semplice e gustoso per preparare le seppie. La preparazione non nha un nome le chiamiamo semplicemente Seppie in umido.
Per quattro persone ci occorre un Kg di seppie fresche.
Soffriggiamo in un fondo di olio di oliva extravergine uno spicchio d’aglio e un poco di peperoncino piccante, aggiungiamo le seppie tagliate a listarelle, sfumiamo con del vino bianco, regoliamo di sale e pepe, lasciamo cuocere qualche minuto ed aggiungiamo una manciata di prezzemolo tritato.
Le nostre seppie sono pronte a farci fare bella figura anche con gli ospiti più esigenti.
Ottime anche per condire gli spaghetti.
Seppie in umido
Ecco un modo infinitamente semplice e gustoso per preparare le seppie. La preparazione non nha un nome le chiamiamo semplicemente Seppie in umido.
Per quattro persone ci occorre un Kg di seppie fresche.
Soffriggiamo in un fondo di olio di oliva extravergine uno spicchio d’aglio e un poco di peperoncino piccante, aggiungiamo le seppie tagliate a listarelle, sfumiamo con del vino bianco, regoliamo di sale e pepe, lasciamo cuocere qualche minuto ed aggiungiamo una manciata di prezzemolo tritato.
Le nostre seppie sono pronte a farci fare bella figura anche con gli ospiti più esigenti.
Ottime anche per condire gli spaghetti.
2007-03-12
Torta Ragnatela
Torta Ragnatela o Spider Cake o Torta dell’Uomo Ragno, così è stata chiamata la mia ultima creazione dagli amici coi quali ho avuto il piacere di dividerla sabato sera.
Ero stata invitata a cena da Raffaella e mi andava di preparare un dolce goloso, volevo che contenesse la pasta sfoglia e il pan di Spagna come il diplomatico, che avesse la crema ma anche il cioccolato, che fosse morbida e allo stesso tempo croccante, così ho inventato la torta in questione che ho decorato con una ragnatela di cioccolato e che è stata definita nei modi più svariati ma che chiamo Torta Ragnatela perché come ha detto Andrea (e non me ne voglia se non ricordo l’esatta espressione) “ti attira con la dolcezza della crema e poi ti cattura col carattere deciso ed inatteso del cioccolato”.
Per preparare la torta ci occorrono: un disco di pasta sfoglia, un disco di Pan di Spagna, bagna all’Alkermes, crema pasticcera e crema ganache.
La pasta sfoglia possiamo comprarla già stesa in un disco che cuoceremo in bianco in una teglia un poco più piccola affinché formi il bordo. Stesa la sfoglia nella teglia bucherelliamo il fondo con una forchetta, arrotoliamo un poco i bordi, li cospargiamo con zucchero a velo, copriamo il fondo con carta da forno e fagioli secchi ed inforniamo fino a doratura (a metà cottura togliamo i fagioli e la carta e facciamo dorare anche il fondo).
Il Pan di Spagna io lo preparo montando quattro uova con 150 g di zucchero per 15-20 minuti, finchè il composto non diventa molto spumoso e poi aggiungendo 150 g di farina con un poco di vanillina. Lo metto subito a cuocere in una teglia ben imburrata ed infarinata nel forno già caldo per evitare che smonti.
Una volta pronte le basi passiamo alle creme
La Crema Ganache la prepariamo con 100 g di cioccolato fondente a pezzetti sul quale versiamo un decilitro di panna fresca portata a bollore, mescoliamo finché non diventa crema e poi amalgamiamo alla crema 12 g di burro.
Per la Crema Pasticcera invece scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Una volta pronto tutto procediamo a comporre la nostra torta.
Posizioniamo la base di sfoglia su un piatto, versiamoci sopra la crema di cioccolato, tenendone da parte una cucchiaiata per la decorazione. Disponiamo sopra il cioccolato un disco di pan di Spagna avendo cura che rientri bene nei bordi della sfoglia senza coprirli (se è più grande rifiliamo i bordi con un coltello), imbeviamolo per bene di Alkermes e copriamolo di crema pasticcera.
Versiamo il cioccolato rimasto in un conetto di carta e con la punta sottilissima formiamo sulla crema dei cerchi concentrici. Prendiamo un coltellino e partendo dal centro del dolce pratichiamo delle leggere incisioni verso l’esterno, a raggiera formando, appunto, una ragnatela.
Devo dire che il risultato mi ha soddisfatta abbastanza anche giudicando in gradimento dei miei amici e credo che sperimenterò altre versioni, con crema al caffè e cioccolato bianco, con crema di nocciole, con frutta, con bagna al rum e in tanti modi diversi. Chissà che non diventi il mio must.
Ero stata invitata a cena da Raffaella e mi andava di preparare un dolce goloso, volevo che contenesse la pasta sfoglia e il pan di Spagna come il diplomatico, che avesse la crema ma anche il cioccolato, che fosse morbida e allo stesso tempo croccante, così ho inventato la torta in questione che ho decorato con una ragnatela di cioccolato e che è stata definita nei modi più svariati ma che chiamo Torta Ragnatela perché come ha detto Andrea (e non me ne voglia se non ricordo l’esatta espressione) “ti attira con la dolcezza della crema e poi ti cattura col carattere deciso ed inatteso del cioccolato”.
Per preparare la torta ci occorrono: un disco di pasta sfoglia, un disco di Pan di Spagna, bagna all’Alkermes, crema pasticcera e crema ganache.
La pasta sfoglia possiamo comprarla già stesa in un disco che cuoceremo in bianco in una teglia un poco più piccola affinché formi il bordo. Stesa la sfoglia nella teglia bucherelliamo il fondo con una forchetta, arrotoliamo un poco i bordi, li cospargiamo con zucchero a velo, copriamo il fondo con carta da forno e fagioli secchi ed inforniamo fino a doratura (a metà cottura togliamo i fagioli e la carta e facciamo dorare anche il fondo).
Il Pan di Spagna io lo preparo montando quattro uova con 150 g di zucchero per 15-20 minuti, finchè il composto non diventa molto spumoso e poi aggiungendo 150 g di farina con un poco di vanillina. Lo metto subito a cuocere in una teglia ben imburrata ed infarinata nel forno già caldo per evitare che smonti.
Una volta pronte le basi passiamo alle creme
La Crema Ganache la prepariamo con 100 g di cioccolato fondente a pezzetti sul quale versiamo un decilitro di panna fresca portata a bollore, mescoliamo finché non diventa crema e poi amalgamiamo alla crema 12 g di burro.
Per la Crema Pasticcera invece scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Una volta pronto tutto procediamo a comporre la nostra torta.
Posizioniamo la base di sfoglia su un piatto, versiamoci sopra la crema di cioccolato, tenendone da parte una cucchiaiata per la decorazione. Disponiamo sopra il cioccolato un disco di pan di Spagna avendo cura che rientri bene nei bordi della sfoglia senza coprirli (se è più grande rifiliamo i bordi con un coltello), imbeviamolo per bene di Alkermes e copriamolo di crema pasticcera.
Versiamo il cioccolato rimasto in un conetto di carta e con la punta sottilissima formiamo sulla crema dei cerchi concentrici. Prendiamo un coltellino e partendo dal centro del dolce pratichiamo delle leggere incisioni verso l’esterno, a raggiera formando, appunto, una ragnatela.
Devo dire che il risultato mi ha soddisfatta abbastanza anche giudicando in gradimento dei miei amici e credo che sperimenterò altre versioni, con crema al caffè e cioccolato bianco, con crema di nocciole, con frutta, con bagna al rum e in tanti modi diversi. Chissà che non diventi il mio must.
Torta Ragnatela
Torta Ragnatela o Spider Cake o Torta dell’Uomo Ragno, così è stata chiamata la mia ultima creazione dagli amici coi quali ho avuto il piacere di dividerla sabato sera.
Ero stata invitata a cena da Raffaella e mi andava di preparare un dolce goloso, volevo che contenesse la pasta sfoglia e il pan di Spagna come il diplomatico, che avesse la crema ma anche il cioccolato, che fosse morbida e allo stesso tempo croccante, così ho inventato la torta in questione che ho decorato con una ragnatela di cioccolato e che è stata definita nei modi più svariati ma che chiamo Torta Ragnatela perché come ha detto Andrea (e non me ne voglia se non ricordo l’esatta espressione) “ti attira con la dolcezza della crema e poi ti cattura col carattere deciso ed inatteso del cioccolato”.
Per preparare la torta ci occorrono: un disco di pasta sfoglia, un disco di Pan di Spagna, bagna all’Alkermes, crema pasticcera e crema ganache.
La pasta sfoglia possiamo comprarla già stesa in un disco che cuoceremo in bianco in una teglia un poco più piccola affinché formi il bordo. Stesa la sfoglia nella teglia bucherelliamo il fondo con una forchetta, arrotoliamo un poco i bordi, li cospargiamo con zucchero a velo, copriamo il fondo con carta da forno e fagioli secchi ed inforniamo fino a doratura (a metà cottura togliamo i fagioli e la carta e facciamo dorare anche il fondo).
Il Pan di Spagna io lo preparo montando quattro uova con 150 g di zucchero per 15-20 minuti, finchè il composto non diventa molto spumoso e poi aggiungendo 150 g di farina con un poco di vanillina. Lo metto subito a cuocere in una teglia ben imburrata ed infarinata nel forno già caldo per evitare che smonti.
Una volta pronte le basi passiamo alle creme
La Crema Ganache la prepariamo con 100 g di cioccolato fondente a pezzetti sul quale versiamo un decilitro di panna fresca portata a bollore, mescoliamo finché non diventa crema e poi amalgamiamo alla crema 12 g di burro.
Per la Crema Pasticcera invece scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Una volta pronto tutto procediamo a comporre la nostra torta.
Posizioniamo la base di sfoglia su un piatto, versiamoci sopra la crema di cioccolato, tenendone da parte una cucchiaiata per la decorazione. Disponiamo sopra il cioccolato un disco di pan di Spagna avendo cura che rientri bene nei bordi della sfoglia senza coprirli (se è più grande rifiliamo i bordi con un coltello), imbeviamolo per bene di Alkermes e copriamolo di crema pasticcera.
Versiamo il cioccolato rimasto in un conetto di carta e con la punta sottilissima formiamo sulla crema dei cerchi concentrici. Prendiamo un coltellino e partendo dal centro del dolce pratichiamo delle leggere incisioni verso l’esterno, a raggiera formando, appunto, una ragnatela.
Devo dire che il risultato mi ha soddisfatta abbastanza anche giudicando in gradimento dei miei amici e credo che sperimenterò altre versioni, con crema al caffè e cioccolato bianco, con crema di nocciole, con frutta, con bagna al rum e in tanti modi diversi. Chissà che non diventi il mio must.
Ero stata invitata a cena da Raffaella e mi andava di preparare un dolce goloso, volevo che contenesse la pasta sfoglia e il pan di Spagna come il diplomatico, che avesse la crema ma anche il cioccolato, che fosse morbida e allo stesso tempo croccante, così ho inventato la torta in questione che ho decorato con una ragnatela di cioccolato e che è stata definita nei modi più svariati ma che chiamo Torta Ragnatela perché come ha detto Andrea (e non me ne voglia se non ricordo l’esatta espressione) “ti attira con la dolcezza della crema e poi ti cattura col carattere deciso ed inatteso del cioccolato”.
Per preparare la torta ci occorrono: un disco di pasta sfoglia, un disco di Pan di Spagna, bagna all’Alkermes, crema pasticcera e crema ganache.
La pasta sfoglia possiamo comprarla già stesa in un disco che cuoceremo in bianco in una teglia un poco più piccola affinché formi il bordo. Stesa la sfoglia nella teglia bucherelliamo il fondo con una forchetta, arrotoliamo un poco i bordi, li cospargiamo con zucchero a velo, copriamo il fondo con carta da forno e fagioli secchi ed inforniamo fino a doratura (a metà cottura togliamo i fagioli e la carta e facciamo dorare anche il fondo).
Il Pan di Spagna io lo preparo montando quattro uova con 150 g di zucchero per 15-20 minuti, finchè il composto non diventa molto spumoso e poi aggiungendo 150 g di farina con un poco di vanillina. Lo metto subito a cuocere in una teglia ben imburrata ed infarinata nel forno già caldo per evitare che smonti.
Una volta pronte le basi passiamo alle creme
La Crema Ganache la prepariamo con 100 g di cioccolato fondente a pezzetti sul quale versiamo un decilitro di panna fresca portata a bollore, mescoliamo finché non diventa crema e poi amalgamiamo alla crema 12 g di burro.
Per la Crema Pasticcera invece scaldiamo 250 ml di latte con un pezzetto di vaniglia, montiamo due tuorli con quattro cucchiai di zucchero, aggiungiamo due cucchiai di farina e poi il latte a filo sempre mescolando. Poniamo sul fuoco continuando a mescolare finché la crema non si sarà ben addensata.
Una volta pronto tutto procediamo a comporre la nostra torta.
Posizioniamo la base di sfoglia su un piatto, versiamoci sopra la crema di cioccolato, tenendone da parte una cucchiaiata per la decorazione. Disponiamo sopra il cioccolato un disco di pan di Spagna avendo cura che rientri bene nei bordi della sfoglia senza coprirli (se è più grande rifiliamo i bordi con un coltello), imbeviamolo per bene di Alkermes e copriamolo di crema pasticcera.
Versiamo il cioccolato rimasto in un conetto di carta e con la punta sottilissima formiamo sulla crema dei cerchi concentrici. Prendiamo un coltellino e partendo dal centro del dolce pratichiamo delle leggere incisioni verso l’esterno, a raggiera formando, appunto, una ragnatela.
Devo dire che il risultato mi ha soddisfatta abbastanza anche giudicando in gradimento dei miei amici e credo che sperimenterò altre versioni, con crema al caffè e cioccolato bianco, con crema di nocciole, con frutta, con bagna al rum e in tanti modi diversi. Chissà che non diventi il mio must.
2007-03-09
Vellutata di zucca al curry

A tal proposito voglio proporvi una vellutata tutto sapore, un piatto molto stuzzicante, un poco piccante per la presenza del curry, molto adatto a quelle serate invernali in cui sentiamo il bisogno di coccolarci: la Vellutata di zucca al curry.
Affettiamo una cipolla, tritiamo mezzo spicchio d'aglio e facciamoli appassire in pentola con un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungiamo un cucchiaio o due di polvere di curry (le dosi dipendono da quanto piccante vogliamo che sia la nostra minestra), 1 Kg di zucca gialla tagliata a dadini e 1 litro di brodo vegetale. Portiamo a bollore, poi abbassiamo la fiamma, copriamo e lasciamo cuocere per 30-40 minuti finchè la zucca diventerà morbida. Frulliamo col frullino ad immersione finché diventa una crema, aggiungiamo un decilitro di panna, regoliamo di sale e pepe e poi rimettiamo per qualche minuto sul fuoco, mescolando per non far attaccare la crema al fondo. Serviamo calda eventualmente con crostini di pane.
Vellutata di zucca al curry

A tal proposito voglio proporvi una vellutata tutto sapore, un piatto molto stuzzicante, un poco piccante per la presenza del curry, molto adatto a quelle serate invernali in cui sentiamo il bisogno di coccolarci: la Vellutata di zucca al curry.
Affettiamo una cipolla, tritiamo mezzo spicchio d'aglio e facciamoli appassire in pentola con un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungiamo un cucchiaio o due di polvere di curry (le dosi dipendono da quanto piccante vogliamo che sia la nostra minestra), 1 Kg di zucca gialla tagliata a dadini e 1 litro di brodo vegetale. Portiamo a bollore, poi abbassiamo la fiamma, copriamo e lasciamo cuocere per 30-40 minuti finchè la zucca diventerà morbida. Frulliamo col frullino ad immersione finché diventa una crema, aggiungiamo un decilitro di panna, regoliamo di sale e pepe e poi rimettiamo per qualche minuto sul fuoco, mescolando per non far attaccare la crema al fondo. Serviamo calda eventualmente con crostini di pane.
2007-03-08
Fiocchetti allo zucchero grezzo
Per realizzare questi deliziosi Fiocchetti allo zucchero grezzo, ideali per la prima colazione, ho utilizzato la base delle Focaccine all'ananas del post precedente.
Dopo aver formato le dodici palline, le lasciamo lievitare ancora, poi le appiattiamo le pennelliamo di burro fuso e le cospargiamo di zucchero grezzo. Ribieghiamo poi due lembi verso l'interno e li riprendiamo con le dita, poi inforniamo sempre a 180° per circa 25 minuti.
Fiocchetti allo zucchero grezzo
Per realizzare questi deliziosi Fiocchetti allo zucchero grezzo, ideali per la prima colazione, ho utilizzato la base delle Focaccine all'ananas del post precedente.
Dopo aver formato le dodici palline, le lasciamo lievitare ancora, poi le appiattiamo le pennelliamo di burro fuso e le cospargiamo di zucchero grezzo. Ribieghiamo poi due lembi verso l'interno e li riprendiamo con le dita, poi inforniamo sempre a 180° per circa 25 minuti.
Focaccine all'ananas
Premetto che la ricetta di oggi non è mia, l'ho trovata su Cucina Italiana di Febbraio e l'ho realizzata come dicevano loro però poi, contenta del risultato ma non contenta di non aver messo lo zampino nella ricetta, ho fatto qualche variante realizzando con la stessa base i miei fiocchetti allo zucchero grezzo.
Per le Focaccine all'ananas dobbiamo impastare 250 g di farna 00 con 125 g di latte tiepido nel quale avremo sciolto 8 g di lievito di birra fresco (1/3 del classico cubetto), un pizzico di sale, 20 g di zucchero, 40 g di burro morbido e due tuorli.
Formato l'impasto lo lasciamo a lievitare coperto e lontano dalle correnti d'aria finchè sarà raddoppiato, io lo lascio lì anche 3-4 ore tanto c'è poco lievito e non succede nulla. Trascorso il tempo necessario rimpastiamo di nuovo e formiamo col composto dodici palline che lasciamo di nuovo a lievitare.
A questo punto prendiamo 12 fette di ananas (nella ricetta dicevano fresco ma io ho utilizzato quello sciroppato che per i dolci mi piace di più ed è più semplice da utilizzare). e le caramelliamo in una padella cosparsa di zucchero semolato.
Fatto ciò, appiattiamo le palline fino a farle diventare delle dimensioni dell'ananas o poco più grandi, le pennelliamo con 20 g di burro fuso e vi appoggiamo sopra ciascuna una fetta di ananas. nel foro centrale mettiamo un poco di zucchero grezzo e poi le facciamo riposare circa mezz'ora prima di infornarle a 180° per circa 25 minuti o meglio fino a quando il colore ci dirà che sono pronte. Il mio risultato lo vedete in foto ma se volete un risultato migliore guardate la rivista che vi ho indicato.
Focaccine all'ananas
Premetto che la ricetta di oggi non è mia, l'ho trovata su Cucina Italiana di Febbraio e l'ho realizzata come dicevano loro però poi, contenta del risultato ma non contenta di non aver messo lo zampino nella ricetta, ho fatto qualche variante realizzando con la stessa base i miei fiocchetti allo zucchero grezzo.
Per le Focaccine all'ananas dobbiamo impastare 250 g di farna 00 con 125 g di latte tiepido nel quale avremo sciolto 8 g di lievito di birra fresco (1/3 del classico cubetto), un pizzico di sale, 20 g di zucchero, 40 g di burro morbido e due tuorli.
Formato l'impasto lo lasciamo a lievitare coperto e lontano dalle correnti d'aria finchè sarà raddoppiato, io lo lascio lì anche 3-4 ore tanto c'è poco lievito e non succede nulla. Trascorso il tempo necessario rimpastiamo di nuovo e formiamo col composto dodici palline che lasciamo di nuovo a lievitare.
A questo punto prendiamo 12 fette di ananas (nella ricetta dicevano fresco ma io ho utilizzato quello sciroppato che per i dolci mi piace di più ed è più semplice da utilizzare). e le caramelliamo in una padella cosparsa di zucchero semolato.
Fatto ciò, appiattiamo le palline fino a farle diventare delle dimensioni dell'ananas o poco più grandi, le pennelliamo con 20 g di burro fuso e vi appoggiamo sopra ciascuna una fetta di ananas. nel foro centrale mettiamo un poco di zucchero grezzo e poi le facciamo riposare circa mezz'ora prima di infornarle a 180° per circa 25 minuti o meglio fino a quando il colore ci dirà che sono pronte. Il mio risultato lo vedete in foto ma se volete un risultato migliore guardate la rivista che vi ho indicato.
2007-03-07
Crocchette golose

Bè! Dopo due ricettine dolci è arrivato il momento di postare qualcosa di salato per la precisione uno stuzzichino che va bene come antipasto o come più vi aggrada.
La ricetta è di mia madre che dice di aver sentito quacosa di simile in un programma televisivo, naturalemnte l'ha poi elaborata a proprio modo aggiungendo e togliendo qua e là. Io vi do quindi la nostra versione delle Crocchette golose.
Lessiamo con la buccia 1 kg di patate, peliamole e passiamole subito allo schiacciapatate raccogliendo il purè in una ciotola, aggiungiamo 1 uovo intero, 3 o 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, una manciata di prezzemolo tritato, 1 hg di Prosciutto cotto a dadini piccoli, 1 hg di Fontina sempre a cubetti piccoli, sale e pepe quanto basta.
Amalgamiamo bene gli ingredienti e formiamo delle crocchette di forma allungata che passeremo poi nell'uovo battuto (occorrono due uova) e nel pangrattato (abbondante).
Friggiamo in olio caldissimo, sgoccioliamo sull'apposita carta assorbente e serviamo calde calde.
Mi sembra inutile commentare la loro squisitezza dato che dopo averle assaggiate le ho chiamate crocchette golose.
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