2007-03-30

Cuori di sfoglia


Con la pasta sfoglia si possono fare innumerevoli cose sia dolci che salate, dei classici semplici biscotti da The preparati con tale base sono i Cuori di sfoglia.
Per prepararli ci occorre un rettangolo di pasta sfoglia già stesa o un panetto (preparato secondo la ricetta base che ho trascritto ieri) da stendere, dello zucchero semolato e dello zucchero a velo.
Spennelliamo la sfoglia con acqua e cospargiamola abbondantemente di zucchero semolato. Poi pieghiamo i lembi esterni verso il centro (le due estremità si devono toccare) e poi di nuovo le due nuove estremità verso il centro ottenendo una sorta di rotolino che taglieremo poi a fettine spesse un centimetro.
Disponiamo poi i cuoricini su una placca coperta di carta da forno pennelliamo la superficie con acqua e spolverizziamoli con zucchero a velo. Cuociamo in forno caldo finché saranno dorati...
Sono semplicissimi e il risultato è perfetto.

Cuori di sfoglia


Con la pasta sfoglia si possono fare innumerevoli cose sia dolci che salate, dei classici semplici biscotti da The preparati con tale base sono i Cuori di sfoglia.
Per prepararli ci occorre un rettangolo di pasta sfoglia già stesa o un panetto (preparato secondo la ricetta base che ho trascritto ieri) da stendere, dello zucchero semolato e dello zucchero a velo.
Spennelliamo la sfoglia con acqua e cospargiamola abbondantemente di zucchero semolato. Poi pieghiamo i lembi esterni verso il centro (le due estremità si devono toccare) e poi di nuovo le due nuove estremità verso il centro ottenendo una sorta di rotolino che taglieremo poi a fettine spesse un centimetro.
Disponiamo poi i cuoricini su una placca coperta di carta da forno pennelliamo la superficie con acqua e spolverizziamoli con zucchero a velo. Cuociamo in forno caldo finché saranno dorati...
Sono semplicissimi e il risultato è perfetto.

2007-03-29

Pasta sfoglia

Ho sempre pensato che la pasta sfoglia fosse una di quelle preparazioni base da acquistare già pronte per l’“immensa”fatica che ne avrebbe comportato la preparazione domestica. Ogni volta che prendevo in mano un manuale di cucina e leggevo la preparazione di questo impasto mi sembrava talmente complicato e ricco di grassi da farmi desistere subito dal buon proposito di cimentarmi con la sua preparazione. Finché un giorno non l’ho vista preparare in televisione alla Prova del Cuoco dal grande pasticcere Salvatore De Riso. Mi ha attratto talmente tanto che ho deciso subito di farla con ottimi risultati, senza contare che ne vengono fuori quattro bei panetti da utilizzare con comodità dato che si può benissimo congelare. Adesso vi do la ricetta della base poi nei prossimi giorni qualche mia preparazione dolce e salata con la sfoglia.
Impastiamo 750 g di farina con 100 g di strutto, 30 g di zucchero, 15 g di sale, 350 g di acqua e 50 g di latte. Ne viene fuori un bel panetto liscio che porremo a riposare il frigo per mezz’ora. Trascorso il tempo lo stendiamo in un grande rettangolo al centro del quale stenderemo uniformemente 500 g di burro morbido, pieghiamo prima un lembo sul burro e poi l’altro chiudendo tutto il burro all’interno della sfoglia. Lo lasciamo riposare un’altra mezz’ora e pi lo stendiamo sempre mantenendo la forma del rettangolo, piegandolo poi in quattro a libro, i lembi esterni verso il centro e poi di nuovo una metà sull’altra. Lasciamo riposare e poi stendiamo e pieghiamo di nuovo a tre come la prima volta. Dopo aver fatto di nuovo riposare stendiamo di nuovo e pieghiamo a quattro come prima ed il gioco è fatto la possiamo dividere in rettangoli e stendere ed utilizzare come più ci piace.Vi assicuro che farla è divertente oltre che economico e non ci sporca per niente. Io l’ho già utilizzata per Cuori di sfoglia, Rustici al prosciutto e Cannoli alla crema ma ho in mente tante altre cose…

Pasta sfoglia

Ho sempre pensato che la pasta sfoglia fosse una di quelle preparazioni base da acquistare già pronte per l’“immensa”fatica che ne avrebbe comportato la preparazione domestica. Ogni volta che prendevo in mano un manuale di cucina e leggevo la preparazione di questo impasto mi sembrava talmente complicato e ricco di grassi da farmi desistere subito dal buon proposito di cimentarmi con la sua preparazione. Finché un giorno non l’ho vista preparare in televisione alla Prova del Cuoco dal grande pasticcere Salvatore De Riso. Mi ha attratto talmente tanto che ho deciso subito di farla con ottimi risultati, senza contare che ne vengono fuori quattro bei panetti da utilizzare con comodità dato che si può benissimo congelare. Adesso vi do la ricetta della base poi nei prossimi giorni qualche mia preparazione dolce e salata con la sfoglia.
Impastiamo 750 g di farina con 100 g di strutto, 30 g di zucchero, 15 g di sale, 350 g di acqua e 50 g di latte. Ne viene fuori un bel panetto liscio che porremo a riposare il frigo per mezz’ora. Trascorso il tempo lo stendiamo in un grande rettangolo al centro del quale stenderemo uniformemente 500 g di burro morbido, pieghiamo prima un lembo sul burro e poi l’altro chiudendo tutto il burro all’interno della sfoglia. Lo lasciamo riposare un’altra mezz’ora e pi lo stendiamo sempre mantenendo la forma del rettangolo, piegandolo poi in quattro a libro, i lembi esterni verso il centro e poi di nuovo una metà sull’altra. Lasciamo riposare e poi stendiamo e pieghiamo di nuovo a tre come la prima volta. Dopo aver fatto di nuovo riposare stendiamo di nuovo e pieghiamo a quattro come prima ed il gioco è fatto la possiamo dividere in rettangoli e stendere ed utilizzare come più ci piace.Vi assicuro che farla è divertente oltre che economico e non ci sporca per niente. Io l’ho già utilizzata per Cuori di sfoglia, Rustici al prosciutto e Cannoli alla crema ma ho in mente tante altre cose…

2007-03-28

Biscotti rustici arancia e cioccolato


Di tanto in tanto, tra cucina fusion e innovazioni gastronomiche mi viene voglia di qualcosa di autentico di tradizionale, in uno di questi momenti ho preparato i Biscotti rustici arancia e cioccolato ottimi per la colazione.
Li prepariamo impastando 500 g di farina 00 con 75 g di fecola di patate, 170 g di zucchero, 120 g di burro, 1 dl di latte, 100 g di scaglie di cioccolato fondente, la scorza grattugiata di un’arancia, 2 uova,1 cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto omogeneo lo lasciamo riposare avvolto in pellicola per mezz’ora. Per dare un gusto speciale io utilizzo del cioccolato Modicano allo zenzero, se non ne abbiamo disponibilità ma vogliamo comunque dare il gusto speziato si può aggiungere all’impasto un pizzico di polvere di zenzero essiccato.
Stendiamo poi l’impasto in uno spessore di mezzo centimetro e ne ricaviamo, con la rotella tagliapasta, dei rettangoli regolari che cuoceremo in forno caldo fino a doratura.
Prepariamo poi una glassa col succo dell’arancia di cui abbiamo utilizzato la scorza e 100 g di zucchero a velo. Pennelliamo la glassa sui biscotti (deve formare una pellicola sottile) e lasciamo asciugare.
I nostri biscotti sono pronti, ricordano le cose buone che preparavano le nonne.

Biscotti rustici arancia e cioccolato


Di tanto in tanto, tra cucina fusion e innovazioni gastronomiche mi viene voglia di qualcosa di autentico di tradizionale, in uno di questi momenti ho preparato i Biscotti rustici arancia e cioccolato ottimi per la colazione.
Li prepariamo impastando 500 g di farina 00 con 75 g di fecola di patate, 170 g di zucchero, 120 g di burro, 1 dl di latte, 100 g di scaglie di cioccolato fondente, la scorza grattugiata di un’arancia, 2 uova,1 cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto omogeneo lo lasciamo riposare avvolto in pellicola per mezz’ora. Per dare un gusto speciale io utilizzo del cioccolato Modicano allo zenzero, se non ne abbiamo disponibilità ma vogliamo comunque dare il gusto speziato si può aggiungere all’impasto un pizzico di polvere di zenzero essiccato.
Stendiamo poi l’impasto in uno spessore di mezzo centimetro e ne ricaviamo, con la rotella tagliapasta, dei rettangoli regolari che cuoceremo in forno caldo fino a doratura.
Prepariamo poi una glassa col succo dell’arancia di cui abbiamo utilizzato la scorza e 100 g di zucchero a velo. Pennelliamo la glassa sui biscotti (deve formare una pellicola sottile) e lasciamo asciugare.
I nostri biscotti sono pronti, ricordano le cose buone che preparavano le nonne.

2007-03-25

La sfida terza puntata: Tortiglioni con melanzane e funghi

Ieri, dopo due settimane di pausa, dovute a vari inconvenienti che mi hanno tenuto lontana da casa e dai miei fornelli per il pranzo di sabato, si è tenuta la terza puntata della sfida sui primi intrapresa con F. (puntate precedenti: Spaghetti con pomodorini gratinati e Gigli alla crema di zucchine e pancetta croccante).
Ieri ho modificato un classico della tradizione siciliana, la pasta con le melanzane, aggiungendovi i mitici funghi ferula di cui ho parlato nella ricetta della
Lasagne con funghi con speck.
Sono nati così i Tortiglioni con melanzane e funghi.
Per preparali ci occorrono (dosi per quattro): 350g di tortiglioni (o altra pasta corta e possibilmente rigata), una melanzana di medie dimensioni, 250 g di funghi di ferula freschi o surgelati (se non abbiamo questi funghi utilizziamo quelli che più ci piacciono, quattro o cinque cucchiaiate di polpa di pomodoro fresco (ottenuta pelando e togliendo i semi ai pomodori che poi taglieremo a tocchetti), due cucchiaiate di panna da cucina, uno spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, prezzemolo, sale e pepe q.b. e Pecorino Romano.
Dopo aver lavato la melanzana la spuntiamo e ne ricaviamo delle fettine sottili che andiamo a soffriggere nell’olio nel quale avremmo fatto appassire l’aglio, mescoliamo spesso finché le melanzane non si saranno imbiondite a questo punto uniamo i funghi tagliati a fettine e li facciamo rosolare insieme alle melanzane. Scoliamo entrambi e li teniamo da parte mentre nell’olio rimasto facciamo cuocere per un quarto d’ora circa la polpa di pomodoro, aggiungiamo sale e pepe e pi di nuovo le melanzane e i funghi, aggiungiamo la panna e facciamo amalgamare bene gli ingredienti, aggiungiamo prezzemolo tritato e togliamo dal fuoco.
Condiamo con questo sugo i nostri tortiglioni cotti al dente e prima di portare in tavola cospargiamo di Pecorino Romano grattugiato al momento.
A F. è piaciuta ma non credo che sia la preferita delle tre che gli o preparato fino ad ora dal momento che non ha chiesto il bis, comunque a mio padre è piaciuta tanto e questo per me ha dell’evento dato che è un soggetto solitamente incontentabile.

La sfida terza puntata: Tortiglioni con melanzane e funghi

Ieri, dopo due settimane di pausa, dovute a vari inconvenienti che mi hanno tenuto lontana da casa e dai miei fornelli per il pranzo di sabato, si è tenuta la terza puntata della sfida sui primi intrapresa con F. (puntate precedenti: Spaghetti con pomodorini gratinati e Gigli alla crema di zucchine e pancetta croccante).
Ieri ho modificato un classico della tradizione siciliana, la pasta con le melanzane, aggiungendovi i mitici funghi ferula di cui ho parlato nella ricetta della
Lasagne con funghi con speck.
Sono nati così i Tortiglioni con melanzane e funghi.
Per preparali ci occorrono (dosi per quattro): 350g di tortiglioni (o altra pasta corta e possibilmente rigata), una melanzana di medie dimensioni, 250 g di funghi di ferula freschi o surgelati (se non abbiamo questi funghi utilizziamo quelli che più ci piacciono, quattro o cinque cucchiaiate di polpa di pomodoro fresco (ottenuta pelando e togliendo i semi ai pomodori che poi taglieremo a tocchetti), due cucchiaiate di panna da cucina, uno spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, prezzemolo, sale e pepe q.b. e Pecorino Romano.
Dopo aver lavato la melanzana la spuntiamo e ne ricaviamo delle fettine sottili che andiamo a soffriggere nell’olio nel quale avremmo fatto appassire l’aglio, mescoliamo spesso finché le melanzane non si saranno imbiondite a questo punto uniamo i funghi tagliati a fettine e li facciamo rosolare insieme alle melanzane. Scoliamo entrambi e li teniamo da parte mentre nell’olio rimasto facciamo cuocere per un quarto d’ora circa la polpa di pomodoro, aggiungiamo sale e pepe e pi di nuovo le melanzane e i funghi, aggiungiamo la panna e facciamo amalgamare bene gli ingredienti, aggiungiamo prezzemolo tritato e togliamo dal fuoco.
Condiamo con questo sugo i nostri tortiglioni cotti al dente e prima di portare in tavola cospargiamo di Pecorino Romano grattugiato al momento.
A F. è piaciuta ma non credo che sia la preferita delle tre che gli o preparato fino ad ora dal momento che non ha chiesto il bis, comunque a mio padre è piaciuta tanto e questo per me ha dell’evento dato che è un soggetto solitamente incontentabile.

2007-03-23

Crema Verde


Dopo la Vellutata di zucca al curry dell’altra settimana ritorno con una ricetta a base di verdure; una bella Crema Verde che, come vedete in foto, si presenta anche bene e che possiamo servire come piatto unico leggero o come piato d’ingresso in una cena importante naturalmente con ospiti che amino le verdure. Per preparare la nostra Crema Verde ci occorrono 400 g di biete o erbette fresche, due patate, un litro circa di buon brodo vegetale, 60 g di panna, due cucchiai di parmigiano grattugiato, pepe q.b. e per decorare pancarré a dadini tostato e Parmigiano Reggiano a scaglie.
Cuociamo a fuoco moderato nel brodo le erbette e le patate pelate e ridotte a tocchetti per circa mezz’ora. Poi passiamo al mixer e riduciamo la minestra in crema.
Rimettiamo sul fuoco, riportiamo a bollore ed ad aggiungiamo la panna ed il formaggio grattugiato. Mescoliamo bene aggiungiamo un poco di pepe nero e la nostra crema è pronta.
Dividiamola nelle fondine e cospargiamo con le scaglie di Parmigiano ed i cubetti di pane.
A piacere possiamo aggiungere un filo di olio extravergine d'oliva.

Crema Verde


Dopo la Vellutata di zucca al curry dell’altra settimana ritorno con una ricetta a base di verdure; una bella Crema Verde che, come vedete in foto, si presenta anche bene e che possiamo servire come piatto unico leggero o come piato d’ingresso in una cena importante naturalmente con ospiti che amino le verdure. Per preparare la nostra Crema Verde ci occorrono 400 g di biete o erbette fresche, due patate, un litro circa di buon brodo vegetale, 60 g di panna, due cucchiai di parmigiano grattugiato, pepe q.b. e per decorare pancarré a dadini tostato e Parmigiano Reggiano a scaglie.
Cuociamo a fuoco moderato nel brodo le erbette e le patate pelate e ridotte a tocchetti per circa mezz’ora. Poi passiamo al mixer e riduciamo la minestra in crema.
Rimettiamo sul fuoco, riportiamo a bollore ed ad aggiungiamo la panna ed il formaggio grattugiato. Mescoliamo bene aggiungiamo un poco di pepe nero e la nostra crema è pronta.
Dividiamola nelle fondine e cospargiamo con le scaglie di Parmigiano ed i cubetti di pane.
A piacere possiamo aggiungere un filo di olio extravergine d'oliva.

2007-03-22

Torta alla frutta invernale



L’idea di questa torta è quella della invitante crostata sormontata da crema pasticcera e dolci frutti colorati (fragole, frutti di bosco, pesche e tutta la frutta più invitante), a volte però capita di non avere a disposizione frutta che si presta a tale tipo di dolce, soprattutto nel periodo invernale quando, se non si fa ricorso ai frutti esotici o a quelli surgelati, perdiamo il piacere di assaporare questa golosa preparazione. E’ nata così nella testa di mia madre questa farcia per la crostata di frutta che ho voluto chiamare Torta alla frutta invernale anche se, nonostante il clima che ci circonda, siamo già in primavera.
La base è una margherita alleggerita in quanto fatta con i soli albumi delle uova. Per prepararla lavoriamo 100 g di burro morbido con 75 g di zucchero, aggiungiamo 100 g di farina, 50 g. di fecola, 3 albumi leggermente montati e due cucchiaini di lievito per dolci.
Una volta pronto l’impasto lo versiamo nell’apposita teglia imburrata ed infarinata e lo cuociamo in forno già caldo finché non avrà preso un bel colore dorato.
Prepariamo intanto la crema pasticcera come indicato nella Torta Ragnatela.
Sbucciamo e tagliamo a fette sottili due mele, ripassiamole in padella con una noce di burro, quattro cucchiai di zucchero, quattro di succo di limone (o due di limone e due di liquore a piacere), una manciata di uvetta e due cucchiai di pinoli. Appena le mele avranno perso il liquido in eccesso saranno pronte.
Sformiamo la torta in un piatto, distribuiamovi sopra uno strato di crema e completiamo con la frutta cotta, il nostro dolce è pronto.

Torta alla frutta invernale



L’idea di questa torta è quella della invitante crostata sormontata da crema pasticcera e dolci frutti colorati (fragole, frutti di bosco, pesche e tutta la frutta più invitante), a volte però capita di non avere a disposizione frutta che si presta a tale tipo di dolce, soprattutto nel periodo invernale quando, se non si fa ricorso ai frutti esotici o a quelli surgelati, perdiamo il piacere di assaporare questa golosa preparazione. E’ nata così nella testa di mia madre questa farcia per la crostata di frutta che ho voluto chiamare Torta alla frutta invernale anche se, nonostante il clima che ci circonda, siamo già in primavera.
La base è una margherita alleggerita in quanto fatta con i soli albumi delle uova. Per prepararla lavoriamo 100 g di burro morbido con 75 g di zucchero, aggiungiamo 100 g di farina, 50 g. di fecola, 3 albumi leggermente montati e due cucchiaini di lievito per dolci.
Una volta pronto l’impasto lo versiamo nell’apposita teglia imburrata ed infarinata e lo cuociamo in forno già caldo finché non avrà preso un bel colore dorato.
Prepariamo intanto la crema pasticcera come indicato nella Torta Ragnatela.
Sbucciamo e tagliamo a fette sottili due mele, ripassiamole in padella con una noce di burro, quattro cucchiai di zucchero, quattro di succo di limone (o due di limone e due di liquore a piacere), una manciata di uvetta e due cucchiai di pinoli. Appena le mele avranno perso il liquido in eccesso saranno pronte.
Sformiamo la torta in un piatto, distribuiamovi sopra uno strato di crema e completiamo con la frutta cotta, il nostro dolce è pronto.

2007-03-20

Zeppole di San Giuseppe


Per il giorno di San Giuseppe (19 Marzo) due sono le tradizioni gastronomiche del mio paese, la “lagana” coi ceci e il finocchietto selvatico e le mitiche zeppole di San Giuseppe. Le zeppole, ciambelle di pasta bignè con la crema, credo che siano in origine campana dove vengono fritte, ma fanno parte ormai della nostra tradizione, dove sono conosciute nella loro versione “alleggerita” al forno. Nel mese di Marzo fanno bella mostra di sé in tutte le vetrine delle pasticcerie.
Io le ho preparate ieri sera e adesso vi do la mia ricetta delle Zeppole di San Giuseppe.
Prepariamo l’impasto mettendo a bollire in una pentola 250 g di acqua con 80 g di burro e un pizzico di sale, aggiungiamo 200 g di farina 00 e mescoliamo ottenendo una specie di polentina. L’impasto è pronto quando si stacca dalle pareti della pentola. Lo togliamo dal fuoco e quando è freddo aggiungiamo quattro uova medie amalgamando bene l’impasto con le mani.
Versiamo tutto nella sacca da pasticcere con la bocchetta larga spizzata e formiamo sulla teglia rivestita da carta da forno delle ciambelle, io le faccio piccoline e me ne vengono circa 20, di quelle grandi ne verranno 10-12. Poniamo a cuocere in forno caldo a 190 °C per circa 30 minuti, saranno pronte quando avranno assunto un bel colore dorato.
Una volta fredde le dividiamo orizzontalmente e le farciamo con crema pasticcera e amarene sciroppate, possiamo anche farcirle con solo crema e poi decorarle all’esterno con un ciuffo di crema e mezza amarena. In ultimo le cospargiamo di zucchero a velo vanigliato.
Sembra difficile ma non lo è affatto l’impasto base si può usare in mille modi, anche con farce salate poiché non contiene zucchero.