2007-04-22

La sfida quinta puntata: trofie con zucchine fritte e crema di zafferano


Trofie con zucchine fritte e crema di zafferano, dal titolo altisonante e dalla foto non si direbbe ma come dice la rivista da cui l’ho tratto “A Tavola” del mese di marzo 2007 è “un primo bello, gustoso ed anche di rapida esecuzione” per questo motivo l’ho scelto come piatto da presentare a F. nella quinta ed ultima puntata della nostra sfida dei primi.
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata
Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…

La sfida quinta puntata: trofie con zucchine fritte e crema di zafferano


Trofie con zucchine fritte e crema di zafferano, dal titolo altisonante e dalla foto non si direbbe ma come dice la rivista da cui l’ho tratto “A Tavola” del mese di marzo 2007 è “un primo bello, gustoso ed anche di rapida esecuzione” per questo motivo l’ho scelto come piatto da presentare a F. nella quinta ed ultima puntata della nostra sfida dei primi.
La ricetta ve la do in base a come l’ho elaborata io, che non differisce da quella della rivista se non per il formato della pasta e per alcune insignificanti modifiche nelle fasi di preparazione oltre che naturalmente per le dosi dato che io vado molto ad occhio se non si tratta di dolci.
Prendiamo due o tre zucchine e tagliamole a bastoncini sottili, infariniamole e friggiamole. Mentre le teniamo in caldo, insieme a qualche foglia di basilico tagliuzzata, affettiamo uno scalogno e rosoliamolo con una noce di burro in padella, aggiungiamo un cucchiaino di stimmi di zafferano e un dl di panna fresca, sale e pepe e facciamo andare a fuoco moderato per un paio di minuti poi passiamo la crema ottenuta al mixer, aggiungendo un poco di Parmigiano grattugiato e di acqua qualora dovesse risultare troppo densa.
Lessiamo poi la pasta, io ho scelto le trofie e non me ne pento (sulla rivista mettevano le tagliatelle) poi condiamole con la crema di zafferano e guarniamole con le zucchine. Consiglio di aggiungere Parmigiano grattugiato fresco e basilico per decorare.
F. dopo aver gustato il piatto ha detto che sarà pure una preparazione veloce ma a lui sembra di alta cucina, per cui se anche gli è piaciuto tantissimo lo vede come un piatto della festa ed ha deciso che il piatto vincitore è quello della prima puntata
Spaghetti con pomodorini ripieni.
Sono pronta per nuove sfide…

2007-04-21

Pie di mele e confettura di pesche


Dopo i biscottini meringati, utilizzando la confettura di pesche di Leonforte, per restare in tema, ho preparato un’altra delizia un Pie di mele e marmellata di pesche.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.

Pie di mele e confettura di pesche


Dopo i biscottini meringati, utilizzando la confettura di pesche di Leonforte, per restare in tema, ho preparato un’altra delizia un Pie di mele e marmellata di pesche.
Invece della frolla ci occorre una base di brisèe che è più elastica e ci consente di stenderla molto sottile, per prepararla impieghiamo 150 g di farina, 75 g di burro e 35-40 g di latte e acqua.
Dividiamo in due il composto e stendiamo in sfoglie sottilissime.
Rivestiamo di pasta una teglia da crostata, stendiamo sopra la pasta uno strato di confettura di pesche tardive e poi una mela golden a cubetti. Ricopriamo con la seconda sfoglia, sigilliamo i bordi e pratichiamo dei tagli sulla superficie. Inforniamo per circa mezz’ora, finché la torta non prenderà un bel colore dorato ed una volta tolta dal forno spolveriamo di abbondante zucchero a velo.

2007-04-19

Biscottini Meringati



L’azienda agricola Samperi di Leonforte http://www.aziendasamperi.com/ produce delle splendide pesche tardive che maturano a fine estate e si mangiano a volte ancora fino a novembre. Sono note come pesche nel sacchetto poiché per proteggerle dagli insetti e dagli agenti atmosferici - senza l’uso di prodotti chimici - già nel mese di giugno, quando ancora sono grandi come una noce, vengono “insacchettate” una per una, come mi spiegava il sig. Giovanni Trovati, titolare dell’azienda.
Con le pesche tardive, particolarmente saporite e profumate, l’Azienda Samperi produce una confettura che definirei speciale e che ha reso speciali questi miei Biscottini Meringati.
Ci occorre una sfoglia di pasta frolla stesa sottile preparata utilizzando 100 g di farina, 50 g di burro, 50 g di zucchero e un tuorlo d’uovo (conserviamo l’albume). Ne ricaviamo con un tagliapasta tanti dischetti (20-22) li bucherelliamo per evitare che in cottura si gonfino e poi li cuociamo in forno bello caldo per circa dieci minuti finché saranno leggermente dorati.
Una volta tolti dal forno poniamo al centro di ognuno di essi un cucchiaino di confettura di pesche tardive di Leonforte.

Poi prepariamo una meringa con l’albume tenuto da parte e 40 g di zucchero.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.

Biscottini Meringati



L’azienda agricola Samperi di Leonforte http://www.aziendasamperi.com/ produce delle splendide pesche tardive che maturano a fine estate e si mangiano a volte ancora fino a novembre. Sono note come pesche nel sacchetto poiché per proteggerle dagli insetti e dagli agenti atmosferici - senza l’uso di prodotti chimici - già nel mese di giugno, quando ancora sono grandi come una noce, vengono “insacchettate” una per una, come mi spiegava il sig. Giovanni Trovati, titolare dell’azienda.
Con le pesche tardive, particolarmente saporite e profumate, l’Azienda Samperi produce una confettura che definirei speciale e che ha reso speciali questi miei Biscottini Meringati.
Ci occorre una sfoglia di pasta frolla stesa sottile preparata utilizzando 100 g di farina, 50 g di burro, 50 g di zucchero e un tuorlo d’uovo (conserviamo l’albume). Ne ricaviamo con un tagliapasta tanti dischetti (20-22) li bucherelliamo per evitare che in cottura si gonfino e poi li cuociamo in forno bello caldo per circa dieci minuti finché saranno leggermente dorati.
Una volta tolti dal forno poniamo al centro di ognuno di essi un cucchiaino di confettura di pesche tardive di Leonforte.

Poi prepariamo una meringa con l’albume tenuto da parte e 40 g di zucchero.
Quando il composto è bianco e sodo lo trasferiamo in una tasca da pasticceria e formiamo su ogni biscotto un ciuffetto di meringa. Passiamo in forno caldissimo per cinque minuti finché la meringa non assumerà un aspetto abbronzato in superficie. Lasciamo asciugare e sono pronti da gustare magari con un’ottima tazza di the.

2007-04-18

Tortino di patate e mozzarella


Un classico di casa mia è il Tortino di patate con mozzarella. E’ forse una delle prime cose che ho imparato a cucinare insieme a mia sorella tanto che un po’ di anni fa era diventato il piatto forte dei pic-nic in campagna con gli amici, perché comunque si può preparare con un discreto anticipo e se è ottimo caldo resta gustosissimo anche servito freddo.
Nella foto ve lo presento tagliato a dadi piuttosto piccoli, in questa versione finger food può andar bene per arricchire un antipasto o in un buffet.
Per prepararlo occorre lessare un kg circa di patate a pasta farinosa. Ancora calde le passiamo allo schiacciapatate, vi amalgamiamo un uovo, sale e pepe quanto basta, un pizzico di noce moscata e un poco di prezzemolo tritato.
Imburriamo per bene una teglia e cospargiamola di pangrattato, formiamo con metà del puré - aiutandoci col dorso di un cucchiaio - uno strato più o meno sottile e ben compatto.
Ricopriamo con fette di cotto e mozzarella tagliata a fettine e poi col restante puré stendendolo sempre per bene.
Cospargiamo con pangrattato e qualche fiocchetto di burro e poi passiamo in forno ben caldo per una ventina di minuti, ovvero fino a quando in superficie non avremo una bella crosticina dorata.
Si può servire caldo caldo ma se vogliamo dei quadrati tagliati bene lasciamo raffreddare un poco.
Mia zia aggiunge al ripieno l’uovo sodo a fettine e devo dire che l’aggiunta non guasta proprio.

Tortino di patate e mozzarella


Un classico di casa mia è il Tortino di patate con mozzarella. E’ forse una delle prime cose che ho imparato a cucinare insieme a mia sorella tanto che un po’ di anni fa era diventato il piatto forte dei pic-nic in campagna con gli amici, perché comunque si può preparare con un discreto anticipo e se è ottimo caldo resta gustosissimo anche servito freddo.
Nella foto ve lo presento tagliato a dadi piuttosto piccoli, in questa versione finger food può andar bene per arricchire un antipasto o in un buffet.
Per prepararlo occorre lessare un kg circa di patate a pasta farinosa. Ancora calde le passiamo allo schiacciapatate, vi amalgamiamo un uovo, sale e pepe quanto basta, un pizzico di noce moscata e un poco di prezzemolo tritato.
Imburriamo per bene una teglia e cospargiamola di pangrattato, formiamo con metà del puré - aiutandoci col dorso di un cucchiaio - uno strato più o meno sottile e ben compatto.
Ricopriamo con fette di cotto e mozzarella tagliata a fettine e poi col restante puré stendendolo sempre per bene.
Cospargiamo con pangrattato e qualche fiocchetto di burro e poi passiamo in forno ben caldo per una ventina di minuti, ovvero fino a quando in superficie non avremo una bella crosticina dorata.
Si può servire caldo caldo ma se vogliamo dei quadrati tagliati bene lasciamo raffreddare un poco.
Mia zia aggiunge al ripieno l’uovo sodo a fettine e devo dire che l’aggiunta non guasta proprio.

2007-04-17

Crepes dolci alle fragole


Per concludere un pranzo di primavera i modo gustoso possiamo preparare le Crepes dolci alle fragole, delle semplici crepes preparate secondo la ricetta utilizzata per le Crepes alla fiamma (magari sostituendo i liquore all’arancia con del Limoncello) e poi farcirle al momento di andare in tavola con del gelato alla panna e due cucchiaiate di fragole a pezzetti condite in precedenza con zucchero e Limoncello. Oserei dire deliziose specie se prima di farcirle scaldiamo le crepes per qualche secondo al microonde.

Crepes dolci alle fragole


Per concludere un pranzo di primavera i modo gustoso possiamo preparare le Crepes dolci alle fragole, delle semplici crepes preparate secondo la ricetta utilizzata per le Crepes alla fiamma (magari sostituendo i liquore all’arancia con del Limoncello) e poi farcirle al momento di andare in tavola con del gelato alla panna e due cucchiaiate di fragole a pezzetti condite in precedenza con zucchero e Limoncello. Oserei dire deliziose specie se prima di farcirle scaldiamo le crepes per qualche secondo al microonde.

2007-04-16

Sacher Torte


Ricorre il questi giorni il centenario della morte di Franz Sacher, il pasticciere che a soli 16 anni inventò la celeberrima nonché decantata Sacher Torte che dall’Austria si diffuse in tutto il mondo.
Si narra che nel 1832 Klemes von Metternich chiese a Franz, poiché il pasticciere di corte era ammalato, di preparare un dolce per un ospite speciale. Fu così che nacque questa gustosissima torta dove si coniugano perfettamente il cioccolato e la marmellata di albicocche.
La ricetta originale del dolce si dice sia custodita ancora oggi gelosamente a Vienna dove non vi è chi non si fermi ad assaggiarne una fetta, generalmente servita con panna montata, all’Hotel Sacher, aperto nel 1876 dallo stesso Franz.
In mancanza della ricetta originale ne circolano diverse che si avvicinano più o meno alla ricetta viennese. Quella che segue è la mia Sacher Torte.
Dobbiamo preparare un pan di Spagna al cioccolato montando, finché diventeranno spumosi, 7 tuorli con 100 g di zucchero, aggiungiamo poi 120 g di farina amalgamata con 40 g di cacao amaro e 40 g di farina di mandorle, 40 g di cioccolato fondente fuso con 100 g di burro e infine i 7 albumi montati a neve ferma con 75 g di zucchero. Ottenuto un composto spumoso lo versiamo in una teglia a cerniera del diametro di 24-26 cm ben imburrata e infarinata e lo cuociamo finché sarà ben asciutto (proviamo la cottura con uno stecchino di legno).
Una volta raffreddato il dolce lo dividiamo in due dischi orizzontali e lo farciamo al centro, sopra e ai lati con 300 g di marmellata di albicocche scaldata con 2 cucchiai di acqua e frullata perché risulti omogenea.
Prepariamo poi una glassa al cioccolato con 150 g di cioccolato fondente sciolto a cui amalgamiamo 50 g di burro, dello sciroppo - ottenuto sciogliendo 50 g di zucchero con 5-6 cucchiai di acqua - ed infine un cucchiaio di cacao amaro sciolto con due cucchiai di Rum scuro.
Spalmiamo bene la glassa sulla superficie e i lati del dolce a coprire completamente la glassa di marmellata e il dolce è pronto, delizioso come si può immaginare.
Tra gli estimatori di questo dolce non posso non ricordare Nanni Moretti che ne fa un elogio nel film “Bianca” ed ha perfino chiamato Sacher Film la casa di produzione da lui fondata nel 1987.

Sacher Torte


Ricorre il questi giorni il centenario della morte di Franz Sacher, il pasticciere che a soli 16 anni inventò la celeberrima nonché decantata Sacher Torte che dall’Austria si diffuse in tutto il mondo.
Si narra che nel 1832 Klemes von Metternich chiese a Franz, poiché il pasticciere di corte era ammalato, di preparare un dolce per un ospite speciale. Fu così che nacque questa gustosissima torta dove si coniugano perfettamente il cioccolato e la marmellata di albicocche.
La ricetta originale del dolce si dice sia custodita ancora oggi gelosamente a Vienna dove non vi è chi non si fermi ad assaggiarne una fetta, generalmente servita con panna montata, all’Hotel Sacher, aperto nel 1876 dallo stesso Franz.
In mancanza della ricetta originale ne circolano diverse che si avvicinano più o meno alla ricetta viennese. Quella che segue è la mia Sacher Torte.
Dobbiamo preparare un pan di Spagna al cioccolato montando, finché diventeranno spumosi, 7 tuorli con 100 g di zucchero, aggiungiamo poi 120 g di farina amalgamata con 40 g di cacao amaro e 40 g di farina di mandorle, 40 g di cioccolato fondente fuso con 100 g di burro e infine i 7 albumi montati a neve ferma con 75 g di zucchero. Ottenuto un composto spumoso lo versiamo in una teglia a cerniera del diametro di 24-26 cm ben imburrata e infarinata e lo cuociamo finché sarà ben asciutto (proviamo la cottura con uno stecchino di legno).
Una volta raffreddato il dolce lo dividiamo in due dischi orizzontali e lo farciamo al centro, sopra e ai lati con 300 g di marmellata di albicocche scaldata con 2 cucchiai di acqua e frullata perché risulti omogenea.
Prepariamo poi una glassa al cioccolato con 150 g di cioccolato fondente sciolto a cui amalgamiamo 50 g di burro, dello sciroppo - ottenuto sciogliendo 50 g di zucchero con 5-6 cucchiai di acqua - ed infine un cucchiaio di cacao amaro sciolto con due cucchiai di Rum scuro.
Spalmiamo bene la glassa sulla superficie e i lati del dolce a coprire completamente la glassa di marmellata e il dolce è pronto, delizioso come si può immaginare.
Tra gli estimatori di questo dolce non posso non ricordare Nanni Moretti che ne fa un elogio nel film “Bianca” ed ha perfino chiamato Sacher Film la casa di produzione da lui fondata nel 1987.

2007-04-15

La sfida quarta puntata: Linguine con pesto e gamberi



Sabato si è tenuta la quarta puntata della sfida dei primi tra me ed F.. Vi tengo al corrente delle evoluzioni come promesso nella prima puntata.
Stavolta volevo inserire un gusto di mare nella preparazione così ho preparato delle Linguine con pesto e gamberi.
Per quattro persone puliamo 30 gamberi, 18 li sgusciamo completamente e li riduciamo a tocchetti gli altri dodici invece li sgusciamo lasciando il codino attaccato e praticando un taglio sulla pancia come fanno i cinesi così in cottura si arricciano. Mettiamo un velo d’olio in una padella e poniamo a cuocere i nostri gamberi, saliamo e pepiamo, sfumiamo con un poco di vino bianco e poi spegnano. Togliamo i gamberi interi e teniamoli da parte mentre nei restanti aggiungiamo due cucchiaiate di pesto alla genovese.
Mettiamo su l’acqua della pasta e quando bolle vi caliamo 350 g di linguine ed una manciata di fagiolini puliti tagliati a pezzetti di due cm circa. Quando la pasta è cotta la scoliamo (non completamente) e la saltiamo in padella con il sugo preparato.
Versiamo nei piatti e decoriamo ciascun piatto con tre gamberi interi.
F. ha detto “mi hai spiazzato” credo che gli sia piaciuta voi che dite?