2009-04-27

Tortino di alici al pesto di finocchietto selvatico

Raramente mi piace elaborare il pesce, lo adoro infatti nelle sue vesti più semplici. Le alici però fanno eccezione perchè oltre ad amarle semplicemente marinate mi piace utilizzarle per creare delle ricettine sfiziose. Hanno un gusto molto versatile e si abbinano bene a diversi altri ingredienti. In tal caso avevo sottomano un vasetto di Pesto di finocchietto selvatico Siciliatentazioni dell'Enoteca Di Leva che giaceva in dispensa in attesa di essere aperto, lo volevo provare coi legumi ma alla fine ne ho visto un perfetto matrimonio in questo timballetto che ho arricchito con pomodoro fresco e mozzarella.
Ingredienti per 2 persone:
500 g di alici fresche
pesto di finocchietto selvatico
5-6 pomodorini
100 g di mozzarella fior di latte
1 spicchio d'aglio
pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Puliamo e delischiamo le alici, lasciando le due metà attaccate. In due piccole tegline disponiamo della carta da forno oleata, cospargiamola di pangrattato e copriamo con le alici disposte a raggiera, saliamo, pepiamo e strofiniamo con l'aglio. Formiamo su di esse uno strato di pomodorini e uno di mozzarella, cospargiamo la superficie della mozzarella di pesto e poi copriamo con altre alici ricoprendo i bordi del tortino con quelle sottostanti, strofiniamo ancora d'aglio, sale e pepe e copriamo di pangrattato, irroriamo con un filo d'olio e inforniamo a 160° per circa 15 minuti (evitando che il pesce secchi troppo). Serviamo con purè di patate e guarniamo con altro pesto di finocchietto selvatico.

Tortino di alici al pesto di finocchietto selvatico

Raramente mi piace elaborare il pesce, lo adoro infatti nelle sue vesti più semplici. Le alici però fanno eccezione perchè oltre ad amarle semplicemente marinate mi piace utilizzarle per creare delle ricettine sfiziose. Hanno un gusto molto versatile e si abbinano bene a diversi altri ingredienti. In tal caso avevo sottomano un vasetto di Pesto di finocchietto selvatico Siciliatentazioni dell'Enoteca Di Leva che giaceva in dispensa in attesa di essere aperto, lo volevo provare coi legumi ma alla fine ne ho visto un perfetto matrimonio in questo timballetto che ho arricchito con pomodoro fresco e mozzarella.
Ingredienti per 2 persone:
500 g di alici fresche
pesto di finocchietto selvatico
5-6 pomodorini
100 g di mozzarella fior di latte
1 spicchio d'aglio
pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Puliamo e delischiamo le alici, lasciando le due metà attaccate. In due piccole tegline disponiamo della carta da forno oleata, cospargiamola di pangrattato e copriamo con le alici disposte a raggiera, saliamo, pepiamo e strofiniamo con l'aglio. Formiamo su di esse uno strato di pomodorini e uno di mozzarella, cospargiamo la superficie della mozzarella di pesto e poi copriamo con altre alici ricoprendo i bordi del tortino con quelle sottostanti, strofiniamo ancora d'aglio, sale e pepe e copriamo di pangrattato, irroriamo con un filo d'olio e inforniamo a 160° per circa 15 minuti (evitando che il pesce secchi troppo). Serviamo con purè di patate e guarniamo con altro pesto di finocchietto selvatico.

2009-04-24

Il Mosciame di Tonno per un insolito "Finger Food"

Dire Finger Food è piuttosto di moda ma molto spesso si fa confusione su quello che è il reale significato di questo termine coniato solo pochi anni fa. Letteralmente sta a significare cibo in punta di dita ma non va assolutamente confuso con quello che può essere uno stuzzichino di piccole dimensioni, esso è piuttosto un boccone per i cinque sensi. Se vi va di approfondire l'argomento vi consiglio di farlo sul sito di Zafferano Magazine, dato che nel nuovo numero della rivista sono state dettate le linee guida per un sistema Finger Food, messe a punto da un comitato scientifico sostenuto dalla rivista.
In breve ve le riassumo:
Il F.F. va degustato in un boccone.
E' costuito da alimenti associati per analogia o per contrasto.
Non deve richiedere esecuzioni troppo lunghe.
Può essere afferrato con le dita o con attrezzature minute adeguate.
Può prevedere liquidi, gelatine e salse d'accompagnamento.
Deve prevedere un minimo di tre ingredienti.
Può essere cotto o crudo ma non classificabile con un sistema di cottura unico.
Può prevedere una dimensione calda o fredda.
E' regolare nelle forme.
E' un elaborato culinario che va costruito rispettando i principi di sana ed equilibrata alimentazione.
Va presentato tenendo conto della sua dimensione visiva.
Deve permettere una percezione tattile e uditiva definita, con aspetto olfattivo riconoscibile.
E' espressione chiara di un gusto equilibrato.
E per concludere il Finger Food non è una qualsiasi ricetta ridotta nella quantità.
Dopo aver letto l'articolo e stampato nella mia mente queste linee guida ho voluto dare una mia interpretazione del Finger Food e se qualcuno del comitato scientifico che ha codificato le regole passasse da qua vorrei sapere cosa ne pensa del mio Finger Food a base di Moscame di Tonno.
Sulla materia prima credo che nessuno abbia da ridire, il Mosciame di Tonno di Campisi è un eccellenza reperibile presso la bottega Esperya, si tratta di puro filetto magro di tonno rosso salato ed essiccato al sole con metodo artigianale dall'Azienda Campisi. Un prodotto eccezionale, come dire quasi una bresaola che sa di mare.
L'ho accostato nella preparazione a dei sottilissimi crostini ottenuti dal pane casereccio pennellato d'olio extravergine e abbrustolito in forno, completando la preparazione con una salsa di yogurt al basilico e dei pomodorini freschi. Una vera esperienza sensoriale in un boccone.
Ingredienti per 4 Finger Food al Mosciame di Tonno e Yogurt al basilico:
Pane casereccio raffermo 8 sottili fette
Mosciame di Tonno Campisi 8 sottili fette
125 g di yogurt bianco intero
4 pomodorini ciliegini
basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Lasciamo scolare lo yogurt in un colino a maglie fitte per qualche ora, poi condiamolo con un goccio d'olio, qualche foglia di basilico spezzettata, sale e pepe. Intanto pennelliamo d'olio le fettine di pane, delle dimensioni del mosciame e sottili come un'ostia, passiamole sotto il grill del forno. Disponiamo quattro fettine di pane tostato in un piatto da portata, copriamo con le fette di mosciame, versiamo sopra un po' di salsa allo yogurt e poi di nuovo pane, mosciame e yogurt. Completiamo con un pomodorino, una fogliolina di basilico e un filo d'olio.

Il Mosciame di Tonno per un insolito "Finger Food"

Dire Finger Food è piuttosto di moda ma molto spesso si fa confusione su quello che è il reale significato di questo termine coniato solo pochi anni fa. Letteralmente sta a significare cibo in punta di dita ma non va assolutamente confuso con quello che può essere uno stuzzichino di piccole dimensioni, esso è piuttosto un boccone per i cinque sensi. Se vi va di approfondire l'argomento vi consiglio di farlo sul sito di Zafferano Magazine, dato che nel nuovo numero della rivista sono state dettate le linee guida per un sistema Finger Food, messe a punto da un comitato scientifico sostenuto dalla rivista.
In breve ve le riassumo:
Il F.F. va degustato in un boccone.
E' costuito da alimenti associati per analogia o per contrasto.
Non deve richiedere esecuzioni troppo lunghe.
Può essere afferrato con le dita o con attrezzature minute adeguate.
Può prevedere liquidi, gelatine e salse d'accompagnamento.
Deve prevedere un minimo di tre ingredienti.
Può essere cotto o crudo ma non classificabile con un sistema di cottura unico.
Può prevedere una dimensione calda o fredda.
E' regolare nelle forme.
E' un elaborato culinario che va costruito rispettando i principi di sana ed equilibrata alimentazione.
Va presentato tenendo conto della sua dimensione visiva.
Deve permettere una percezione tattile e uditiva definita, con aspetto olfattivo riconoscibile.
E' espressione chiara di un gusto equilibrato.
E per concludere il Finger Food non è una qualsiasi ricetta ridotta nella quantità.
Dopo aver letto l'articolo e stampato nella mia mente queste linee guida ho voluto dare una mia interpretazione del Finger Food e se qualcuno del comitato scientifico che ha codificato le regole passasse da qua vorrei sapere cosa ne pensa del mio Finger Food a base di Moscame di Tonno.
Sulla materia prima credo che nessuno abbia da ridire, il Mosciame di Tonno di Campisi è un eccellenza reperibile presso la bottega Esperya, si tratta di puro filetto magro di tonno rosso salato ed essiccato al sole con metodo artigianale dall'Azienda Campisi. Un prodotto eccezionale, come dire quasi una bresaola che sa di mare.
L'ho accostato nella preparazione a dei sottilissimi crostini ottenuti dal pane casereccio pennellato d'olio extravergine e abbrustolito in forno, completando la preparazione con una salsa di yogurt al basilico e dei pomodorini freschi. Una vera esperienza sensoriale in un boccone.
Ingredienti per 4 Finger Food al Mosciame di Tonno e Yogurt al basilico:
Pane casereccio raffermo 8 sottili fette
Mosciame di Tonno Campisi 8 sottili fette
125 g di yogurt bianco intero
4 pomodorini ciliegini
basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Lasciamo scolare lo yogurt in un colino a maglie fitte per qualche ora, poi condiamolo con un goccio d'olio, qualche foglia di basilico spezzettata, sale e pepe. Intanto pennelliamo d'olio le fettine di pane, delle dimensioni del mosciame e sottili come un'ostia, passiamole sotto il grill del forno. Disponiamo quattro fettine di pane tostato in un piatto da portata, copriamo con le fette di mosciame, versiamo sopra un po' di salsa allo yogurt e poi di nuovo pane, mosciame e yogurt. Completiamo con un pomodorino, una fogliolina di basilico e un filo d'olio.

2009-04-23

Maccheroncelli di Gragnano con gamberetti ammollicati

Gamberetti, pangrattato, un po' di bottarga, qualche cappero, delle lamelle di mandorla e i Maccheroncelli di Gragnano, invero ottimi anche con solo olio crudo e parmigiano, acquistano un'aria veramente stuzzicante.
Se vi va di provare vi lascio la ricetta e se cercate la pasta che ho utilizzato non vi resta che fare un giretto virtuale da Terrasolis.
Per 2 persone:
160 g di Maccheroncelli di Gragnano (o altro formato a vostra scelta)
300 g di gamberetti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di bottarga di tonno grattugiata
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Saltiamo i gamberetti in un fondo l'olio con mezzo spicchio d'aglio, saliamo e pepiamo. In un altro padellino doriamo il pangrattato con un filo d'olio, il restante aglio e la bottarga, uniamo i capperi e le mandorle. Lassiamo la pasta e condiamola con i gamberi, unendo solo alla fine il composto di pane preparato.

Maccheroncelli di Gragnano con gamberetti ammollicati

Gamberetti, pangrattato, un po' di bottarga, qualche cappero, delle lamelle di mandorla e i Maccheroncelli di Gragnano, invero ottimi anche con solo olio crudo e parmigiano, acquistano un'aria veramente stuzzicante.
Se vi va di provare vi lascio la ricetta e se cercate la pasta che ho utilizzato non vi resta che fare un giretto virtuale da Terrasolis.
Per 2 persone:
160 g di Maccheroncelli di Gragnano (o altro formato a vostra scelta)
300 g di gamberetti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di bottarga di tonno grattugiata
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Saltiamo i gamberetti in un fondo l'olio con mezzo spicchio d'aglio, saliamo e pepiamo. In un altro padellino doriamo il pangrattato con un filo d'olio, il restante aglio e la bottarga, uniamo i capperi e le mandorle. Lassiamo la pasta e condiamola con i gamberi, unendo solo alla fine il composto di pane preparato.

2009-04-21

Timballo Poesia di Sicilia con riso pilaf

Non so a voi ma le melanzane a me, già alla vista, mi fanno pensare alla Sicilia. Ultimamente le sto riscoprendo grigliate, sono fantastiche e molto leggere e ne sto facendo largo uso in tutte le portate, anzi un giorno o l’altro vi parlo della pasta che ho ideato ma adesso, prima della ricetta, vi spiego perché il timballo che ho realizzato l’ho chiamato così.
Poesia di Sicilia è uno dei pesti a base di melanzane, peperoncino, pecorino, basilico e aglio creati da Sicilian Exquisiteness. E’ per palati forti dato che il piccante si sente abbastanza e sui crostini con il formaggio è spettacolare. Così mentre lo gustavo in questa sua semplice veste ho pensato di richiamare i sapori degli ingredienti che lo compongono in una ricetta ancora più golosa che ho servito poi con del semplice riso pilaf, il Carnaroli Gli Aironi mica uno qualsiasi, che ne completasse il gusto attenuando il deciso piccante del pesto.
Ingredienti per 2:
6 fette di melanzana bianca grigliata
6 foglie di basilico
4 fette di caciocavallo non troppo stagionato
Olio extravergine d’oliva
Pesto Poesia di Sicilia Sicilian Exquisiteness
Sale
Pecorino grattugiato
1 bicchiere di riso carnaroli Gli Aironi
2 bicchieri di brodo
In un goccio d’olio tostiamo il riso, uniamo il brodo e copriamo la pentola, lasciando assorbire a fuoco moderato tutto il liquido di cottura. Intanto prepariamo i timballi.
Condiamo le fette di melanzana con poco olio e sale. Disponiamo in una teglia due fette di melanzana, poggiamo sopra ognuna una fetta di caciocavallo, spalmiamo sopra il formaggio un cucchiaino di pesto Poesia di Sicilia, cospargiamo con pecorino e completiamo con una foglia di basilico, procediamo allo stesso modo con il secondo strato e concludiamo poi con la terza fetta di melanzana, pochissimo pesto, pecorino e l’ultima foglia di basilico. Inforniamo finché il formaggio sarà sciolto e la melanzana gratinata. Serviamo i timballi su piatti riscaldati al centro di una corona di riso pilaf.

Timballo Poesia di Sicilia con riso pilaf

Non so a voi ma le melanzane a me, già alla vista, mi fanno pensare alla Sicilia. Ultimamente le sto riscoprendo grigliate, sono fantastiche e molto leggere e ne sto facendo largo uso in tutte le portate, anzi un giorno o l’altro vi parlo della pasta che ho ideato ma adesso, prima della ricetta, vi spiego perché il timballo che ho realizzato l’ho chiamato così.
Poesia di Sicilia è uno dei pesti a base di melanzane, peperoncino, pecorino, basilico e aglio creati da Sicilian Exquisiteness. E’ per palati forti dato che il piccante si sente abbastanza e sui crostini con il formaggio è spettacolare. Così mentre lo gustavo in questa sua semplice veste ho pensato di richiamare i sapori degli ingredienti che lo compongono in una ricetta ancora più golosa che ho servito poi con del semplice riso pilaf, il Carnaroli Gli Aironi mica uno qualsiasi, che ne completasse il gusto attenuando il deciso piccante del pesto.
Ingredienti per 2:
6 fette di melanzana bianca grigliata
6 foglie di basilico
4 fette di caciocavallo non troppo stagionato
Olio extravergine d’oliva
Pesto Poesia di Sicilia Sicilian Exquisiteness
Sale
Pecorino grattugiato
1 bicchiere di riso carnaroli Gli Aironi
2 bicchieri di brodo
In un goccio d’olio tostiamo il riso, uniamo il brodo e copriamo la pentola, lasciando assorbire a fuoco moderato tutto il liquido di cottura. Intanto prepariamo i timballi.
Condiamo le fette di melanzana con poco olio e sale. Disponiamo in una teglia due fette di melanzana, poggiamo sopra ognuna una fetta di caciocavallo, spalmiamo sopra il formaggio un cucchiaino di pesto Poesia di Sicilia, cospargiamo con pecorino e completiamo con una foglia di basilico, procediamo allo stesso modo con il secondo strato e concludiamo poi con la terza fetta di melanzana, pochissimo pesto, pecorino e l’ultima foglia di basilico. Inforniamo finché il formaggio sarà sciolto e la melanzana gratinata. Serviamo i timballi su piatti riscaldati al centro di una corona di riso pilaf.

2009-04-20

Insalata di pollo con crostini di pane e maionese biologica al balsamico

Mi pare che la scadenza della raccolta "Salads" promossa da Susina del blog Pasticci e Deliri di una strega in cucina sia stata prorogata al 30.04.2009. Così anche una cronica ritardataria come me riesce a partecipare. Voglio dare il mio contributo con una bella insalata sostanziosa che preparo spesso come piatto unico e gratificante soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando il caldo inizia a farsi sentire e la voglia di nutrirsi con gusto si scontra con l’esigenza di non preparare piatti che richiedano cotture lunghe e servizio caldo. Non è questo il caso visto che stamattina ci siamo svegliati ammantati di nebbia, tuttavia voglio essere speranzosa e la posto comunque.
L'insalata contiene proprio tutto ma si può ulteriormente arricchire contribuendo di volta in volta alla causa “svuotiamo il frigorifero”. Quel che la rende particolare è la speciale vinaigrette con olio, aceto balsamico e maionese. Stavolta ho sostituito però gli ultimi due ingredienti con un’eccellente maionese biologica al balsamico prodotta da
Cascina San Cassiano che vi farà dimenticare le tristi salse che a torto portano il nome della famosa maionese e che si trovano nella grande distribuzione.
Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo petto di pollo lessato
2 carote
½ cespo di lattuga romana
200 g di provolone piccante
4 fette di pancarré
1 manciata di semi di zucca, noci e pomodori secchi triturati
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di maionese biologica al balsamico
Sale e pepe nero q.b.
Affettiamo il pollo e la lattuga a striscioline, uniamo le carote a julienne, il provolone a cubetti, la frutta secca. Condiamo con l’emulsione di olio, maionese al balsamico, sale e pepe. Completiamo infine con i quadratini di pancarré tostato.

Insalata di pollo con crostini di pane e maionese biologica al balsamico

Mi pare che la scadenza della raccolta "Salads" promossa da Susina del blog Pasticci e Deliri di una strega in cucina sia stata prorogata al 30.04.2009. Così anche una cronica ritardataria come me riesce a partecipare. Voglio dare il mio contributo con una bella insalata sostanziosa che preparo spesso come piatto unico e gratificante soprattutto nel periodo primaverile-estivo quando il caldo inizia a farsi sentire e la voglia di nutrirsi con gusto si scontra con l’esigenza di non preparare piatti che richiedano cotture lunghe e servizio caldo. Non è questo il caso visto che stamattina ci siamo svegliati ammantati di nebbia, tuttavia voglio essere speranzosa e la posto comunque.
L'insalata contiene proprio tutto ma si può ulteriormente arricchire contribuendo di volta in volta alla causa “svuotiamo il frigorifero”. Quel che la rende particolare è la speciale vinaigrette con olio, aceto balsamico e maionese. Stavolta ho sostituito però gli ultimi due ingredienti con un’eccellente maionese biologica al balsamico prodotta da
Cascina San Cassiano che vi farà dimenticare le tristi salse che a torto portano il nome della famosa maionese e che si trovano nella grande distribuzione.
Ingredienti per 4 persone:
1 piccolo petto di pollo lessato
2 carote
½ cespo di lattuga romana
200 g di provolone piccante
4 fette di pancarré
1 manciata di semi di zucca, noci e pomodori secchi triturati
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di maionese biologica al balsamico
Sale e pepe nero q.b.
Affettiamo il pollo e la lattuga a striscioline, uniamo le carote a julienne, il provolone a cubetti, la frutta secca. Condiamo con l’emulsione di olio, maionese al balsamico, sale e pepe. Completiamo infine con i quadratini di pancarré tostato.

2009-04-17

Fiori dolce-croccanti

Il dolce in sè è piuttosto semplice se pensiamo che si tratta di cestini di pasta sfoglia con crema e fragole, solo che la sua preparazione si suddivide in diversi momenti e il gusto alla fine è complesso ma allo stesso tempo estremamente fresco e delicato, insomma direi che l'assaggio smentisce quel che può sembrarne l'aspetto di dolce carico e cremoso da assaporare a piccole dosi.
Per la forma dei cestini ho voluto richiamare la freschezza della primavera utilizzando un tagliapasta di Plurimix-point a forma di fiore, la misura maxi che mi ha permesso di ricavare dei cestini abbastanza grandi da poter farcire comodamente. La crema l'ho fatta più ricca del solito aggiungendo al latte della panna fresca, una vera prelibatezza per cremosità e ricchezza di gusto. Il resto lo hanno fatto le fragole fresche appena condite con poco zucchero e il Crunchy rice Gli Aironi, che non è riso soffiato ma riso croccante esploso in camera sottovuoto e ricoperto a bassa temperatura di spezie ed ingredienti alimentari che conferiscono colori e sapori decisi, che ho utilizzato nella doppia versione menta glaciale e lampone, per una nota di colore e gusto che ha conferito leggerezza e freschezza al dolce.
Se volete cimentarvi vi lascio gli ingredienti e le fasi di preparazione.
Per i cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia già stesa
zucchero di canna
Per la crema:
250 ml di latte fresco parzialmente scremato
250 ml di panna fresca
4 tuorli
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di amido di mais biologico Plurimix-point
Per completare:
400 g di fragole fresche
2 cucchiai di zucchero
Crunchy rice Gli Aironi alla menta e ai lamponi
Ricaviamo dalla pasta sfoglia 12 fiori, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero di canna. Rivestiamo con ciascun fiore una tegliana da muffin capovolta, lasciando lo zucchero in superficie. Inforniamo in forno a 180° fino a doratura. Estraiamo i cestini e lasciamoli raffreddare.
Prepariamo intanto la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, uniamo l'amido di mais e il latte e la panna scaldati insieme ed aromatizzati con la vaniglia. Lasciamo addensare la crema a fuoco dolce. Tagliamo le fragole a tocchetti e condiamole con lo zucchero. Al momento di servire riempiamo i cestini di crema, versiamo sopra ognuno una cucchiaiata di fragole e completiamo con il Crunchy rice nei due gusti scelti.

Fiori dolce-croccanti

Il dolce in sè è piuttosto semplice se pensiamo che si tratta di cestini di pasta sfoglia con crema e fragole, solo che la sua preparazione si suddivide in diversi momenti e il gusto alla fine è complesso ma allo stesso tempo estremamente fresco e delicato, insomma direi che l'assaggio smentisce quel che può sembrarne l'aspetto di dolce carico e cremoso da assaporare a piccole dosi.
Per la forma dei cestini ho voluto richiamare la freschezza della primavera utilizzando un tagliapasta di Plurimix-point a forma di fiore, la misura maxi che mi ha permesso di ricavare dei cestini abbastanza grandi da poter farcire comodamente. La crema l'ho fatta più ricca del solito aggiungendo al latte della panna fresca, una vera prelibatezza per cremosità e ricchezza di gusto. Il resto lo hanno fatto le fragole fresche appena condite con poco zucchero e il Crunchy rice Gli Aironi, che non è riso soffiato ma riso croccante esploso in camera sottovuoto e ricoperto a bassa temperatura di spezie ed ingredienti alimentari che conferiscono colori e sapori decisi, che ho utilizzato nella doppia versione menta glaciale e lampone, per una nota di colore e gusto che ha conferito leggerezza e freschezza al dolce.
Se volete cimentarvi vi lascio gli ingredienti e le fasi di preparazione.
Per i cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia già stesa
zucchero di canna
Per la crema:
250 ml di latte fresco parzialmente scremato
250 ml di panna fresca
4 tuorli
8 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di amido di mais biologico Plurimix-point
Per completare:
400 g di fragole fresche
2 cucchiai di zucchero
Crunchy rice Gli Aironi alla menta e ai lamponi
Ricaviamo dalla pasta sfoglia 12 fiori, pennelliamoli di acqua e cospargiamoli di zucchero di canna. Rivestiamo con ciascun fiore una tegliana da muffin capovolta, lasciando lo zucchero in superficie. Inforniamo in forno a 180° fino a doratura. Estraiamo i cestini e lasciamoli raffreddare.
Prepariamo intanto la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, uniamo l'amido di mais e il latte e la panna scaldati insieme ed aromatizzati con la vaniglia. Lasciamo addensare la crema a fuoco dolce. Tagliamo le fragole a tocchetti e condiamole con lo zucchero. Al momento di servire riempiamo i cestini di crema, versiamo sopra ognuno una cucchiaiata di fragole e completiamo con il Crunchy rice nei due gusti scelti.

2009-04-16

Stella di fillo con Noagnlailich DeGust semi di lino e fichi caramellati

E' vero stavolta ho proprio esagerato, il nome di questo formaggio è veramente impronunciabile. La parola Noagnlailich nel Sudtirol indica il telo di lino dentro il quale si trasporta il fieno a valle. E se ordinate una forma di Noagnlailich DeGust dalla bottega Esperya capirete subito perchè hanno dato questo nome ad un formaggio. La caciotta di latte crudo di capra si presenta avvolta in fieno d'alta montagna, chiusa dentro un piccolo telo di lino. Il formaggio, a pasta dura, bianca e leggermente friabile è un esperienza per i sensi: vista, palato, olfatto restano coinvolti e conquistati nella degustazione. Non potevo elaborare troppo un formaggio così, avrebbe perduto quell'odore di fieno, camomilla, erbe di montagna che lo caratterizzano.
L'ho servito con delle sfogliette di pasta fillo home made e dei golosi fichi caramellati, quelli che prepara la mia mamma durante l'estate e di cui giuro di darvi la ricetta appena me ne sarò impossessata.
Per i salatini di fillo pasta:
250 g di farina
1 uovo
50 g di acqua
50 g di burro
sale
olio extravergine d'oliva
semi di lino
Scaldiamo l'acqua con il burro e il sale in un pentolino poi, versato questo liquido sulla farina e l'uovo impastiamo per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto per circa mezz'ora poi stendiamolo sottilmente, tagliamo dallo stesso dei triangoli, disponiamoli in teglia su carta da forno pennelliamoli di olio e cospargiamoli di semi di lino. Inforniamo a 170°C per pochi minuti, finché saranno dorati. Poi disponiamo in un piatto cinque salatini a formare una stella. Intervalliamo con delle fettine di formaggio e completiamo con i fichi ed il loro liquido di conservazione. Un dessert fuori dai canoni.