2012-07-06

La crostata perfetta

Stoviglie e tessuti Wald
Parlando di merenda non si può tralasciare il dolce da merenda per eccellenza: la crostata. Quanti pomeriggi ricordo in cui si aspettava l'uscita dal forno del rovente e goloso dolce!
 In effetti di ricette di crostata ne ho provate e ne ho anche postato tante ma adesso ho trovato la combinazione perfetta e la ricetta ve la voglio proprio donare perchè possiate provarla e dirmi che ho ragione...modesta no!
Ovviamente, impasto a parte, perché il risultato sia perfetto occorre la confettura perfetta e quella di visciole dell'Azienda Agricola Si.Gi. lo è, il suo colore rosso rubino carico, il suo profumo intenso di visciola e quel retrogusto amaro tipico del frutto la rendono ideale per il più semplice dei dolci casalinghi.
In questa stagione consiglio di accompagnare la crostata con un infuso di menta piperita, è incredibile come riesca a rinfrescare pur servito caldo.
Ingredienti:
160 g di farina 00
40 g di maizena
1cucchiaino di lievito per dolci
80 g di burro morbido
20 g di olio caldo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 barattolo di confettura a piacere
Mascolare farina, maizena, lievito e zucchero, unire il burro, l'olio  (caldo ma non bollente) e l'uovo. Amalgamare l'impasto con le mani e formare una palla. Lasciarla riposare mezz'ora poi stenderla in teglia tenendone da parte un po' per i bastoncini da disporre sulla confettura.
*Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero semolato fine Zefiro Eridania e uno stampo da crostata con fondo smontabile di Guardini.

La crostata perfetta

Stoviglie e tessuti Wald
Parlando di merenda non si può tralasciare il dolce da merenda per eccellenza: la crostata. Quanti pomeriggi ricordo in cui si aspettava l'uscita dal forno del rovente e goloso dolce!
 In effetti di ricette di crostata ne ho provate e ne ho anche postato tante ma adesso ho trovato la combinazione perfetta e la ricetta ve la voglio proprio donare perchè possiate provarla e dirmi che ho ragione...modesta no!
Ovviamente, impasto a parte, perché il risultato sia perfetto occorre la confettura perfetta e quella di visciole dell'Azienda Agricola Si.Gi. lo è, il suo colore rosso rubino carico, il suo profumo intenso di visciola e quel retrogusto amaro tipico del frutto la rendono ideale per il più semplice dei dolci casalinghi.
In questa stagione consiglio di accompagnare la crostata con un infuso di menta piperita, è incredibile come riesca a rinfrescare pur servito caldo.
Ingredienti:
160 g di farina 00
40 g di maizena
1cucchiaino di lievito per dolci
80 g di burro morbido
20 g di olio caldo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 barattolo di confettura a piacere
Mascolare farina, maizena, lievito e zucchero, unire il burro, l'olio  (caldo ma non bollente) e l'uovo. Amalgamare l'impasto con le mani e formare una palla. Lasciarla riposare mezz'ora poi stenderla in teglia tenendone da parte un po' per i bastoncini da disporre sulla confettura.
*Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero semolato fine Zefiro Eridania e uno stampo da crostata con fondo smontabile di Guardini.

2012-07-04

Panini alle zucchine cremose

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, tovagliolo Busatti
L'argomento merenda mi ha preso alla grande tanto che ho deciso di dedicarvi tutta la settimana. Qualche decennio fa una delle più golose merende era rappresentata da pane e salame, è vero che ogni regione ha i suoi di salumi ed ogni paese ha il suo pane ma è pur vero che questa era più o meno la regola, poi l'avvento delle merendine ha spazzato via i buoni sapori e le sane abitudini alimentari dei bambini ma possiamo sempre rimediare.
Parte da una riflessione più o meno simile Fette di bontà la Guida ai migliori salami naturali d'Italia curata da Guido Stecchi e Maria Cristina Beretta e pubblicata da Terra Ferma. Un libro che cataloga i migliori insaccati naturali italiani arrivati in semifinale all'ultimo Campionato Italiano del Salame organizzato dall'Accademia delle 5T per premiare chi ancora produce i salumi come si faceva una volta, in modo naturale e senza additivi chimici. Nella Guida sono spiegate le caratteristiche di ciascun prodotto, ne sono indicati i produttori ed anche gli abbinamenti giusti con il pane ed il vino.
Io ho innovato l'idea del pane e salame ed ho realizzato un'altra speciale coccola per merenda, si tratta di un panino, una comune piccola rosetta è l'ideale, che ho scavato e farcito con delle zucchine saltate in padella con salsiccia calabrese DOP piccante e uova cremose strapazzate. Un modo per valorizzare un ortaggio tipico della stagione aggiungendovi sapore con uno dei salumi più rinomati della mia terra.
E poiché per questa ricetta l'uso della padella è imprescindibile ho deciso di partecipare con essa al contest di Cuocapercaso in collaborazione con Lagostina  E tu di che padella sei?
Le zucchine devono essere dorate e croccanti pertanto la mia padella ideale è in ceramica ma ora vi spiego come si prepara.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini
2 zucchine medie
60 g di salsiccia calabrese DOP piccante
3 uova
6 cucchiai di panna
3 cucchiai di latte
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a fettine sottili e regolari le zucchine. Saltarle in padella con l'aglio schiacciato e un filo d'olio, finchè non risultano dorate e cotte, salare e pepare unire poi la salsiccia a rondelle sottili e lasciare insaporire, aggiungere infine le uova sbattute con la panna, il latte, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Strapazzarle in padella con le zucchine. Intanto tagliare ai panini la calotta superiore, liberarli dalla mollica interna e farcirli con il composto preparato. Prima di servire passare i panini per due minuti in forno caldo.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato salsiccia piccante DOP Madeo

Panini alle zucchine cremose

Piatto ovale decoro Dammusi Ceramiche De Simone, tovagliolo Busatti
L'argomento merenda mi ha preso alla grande tanto che ho deciso di dedicarvi tutta la settimana. Qualche decennio fa una delle più golose merende era rappresentata da pane e salame, è vero che ogni regione ha i suoi di salumi ed ogni paese ha il suo pane ma è pur vero che questa era più o meno la regola, poi l'avvento delle merendine ha spazzato via i buoni sapori e le sane abitudini alimentari dei bambini ma possiamo sempre rimediare.
Parte da una riflessione più o meno simile Fette di bontà la Guida ai migliori salami naturali d'Italia curata da Guido Stecchi e Maria Cristina Beretta e pubblicata da Terra Ferma. Un libro che cataloga i migliori insaccati naturali italiani arrivati in semifinale all'ultimo Campionato Italiano del Salame organizzato dall'Accademia delle 5T per premiare chi ancora produce i salumi come si faceva una volta, in modo naturale e senza additivi chimici. Nella Guida sono spiegate le caratteristiche di ciascun prodotto, ne sono indicati i produttori ed anche gli abbinamenti giusti con il pane ed il vino.
Io ho innovato l'idea del pane e salame ed ho realizzato un'altra speciale coccola per merenda, si tratta di un panino, una comune piccola rosetta è l'ideale, che ho scavato e farcito con delle zucchine saltate in padella con salsiccia calabrese DOP piccante e uova cremose strapazzate. Un modo per valorizzare un ortaggio tipico della stagione aggiungendovi sapore con uno dei salumi più rinomati della mia terra.
E poiché per questa ricetta l'uso della padella è imprescindibile ho deciso di partecipare con essa al contest di Cuocapercaso in collaborazione con Lagostina  E tu di che padella sei?
Le zucchine devono essere dorate e croccanti pertanto la mia padella ideale è in ceramica ma ora vi spiego come si prepara.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini
2 zucchine medie
60 g di salsiccia calabrese DOP piccante
3 uova
6 cucchiai di panna
3 cucchiai di latte
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tagliare a fettine sottili e regolari le zucchine. Saltarle in padella con l'aglio schiacciato e un filo d'olio, finchè non risultano dorate e cotte, salare e pepare unire poi la salsiccia a rondelle sottili e lasciare insaporire, aggiungere infine le uova sbattute con la panna, il latte, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Strapazzarle in padella con le zucchine. Intanto tagliare ai panini la calotta superiore, liberarli dalla mollica interna e farcirli con il composto preparato. Prima di servire passare i panini per due minuti in forno caldo.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato salsiccia piccante DOP Madeo

2012-07-02

Coccole a merenda

Cestino pane Nella Longari Home, americano e tovagliolo Busatti
Uno dei momenti più golosi della giornata, a torto trascurato, è l'ora della merenda.
Nicola Santini e Tommaso De Mottoni, due maestri nell'arte del ricevere (che tutti certamente conoscete il primo per  aver portato "il bon ton" a La prova del cuoco il secondo per la sua atipica e breve partecipazione al Grande Fratello) hanno dedicato all'argomento un libro L'ora della merenda Riti & ricette edito da Felici. La merenda, come la intendono gli autori del libro, diventa un momento da riscoprire per ricevere in spensieratezza attorno a una tavola trovando il tempo per volersi bene anche nel cuore della giornata. La merenda può diventare un momento speciale nell'arte del ricevere perché "non risente dell'ansia di prestazione degli altri pasti" è l'ora giusta per stare in compagnia degli amici in relax, quasi come il brunch ma senza problemi di sveglie.
Seguendo questa filosofia ogni piatto può fare al caso ed il libro è infatti un goloso ricettario che raccolgie le più varie ricette degli amici che nel corso del tempo hanno arricchito le merende degli autori ma tiene conto anche di chi per merenda intende un veloce panino o di chi è alle continue prese con la dieta.
Ritengo che i lievitati possano avere un ruolo speciale in questo pasto ed ho trovato tante idee golose nel libro Lievito e Coccole di Rita Monastero per Felici  Editore. Pizze, Focacce, Pane, Panini, Grissini, Taralli, Torte salate, Fritti  e Dolci in cui si compie la magia della lievitazione trovano posto nel ricco manuale dedicato all'Arte Bianca. Ricette tradizionali di ogni regione d'Italia sono affiancate da altrettanti inediti dell'autrice che spiega perfettamente e con linguaggio semplice e diretto come ottenere i più soddisfacenti risultati con il lievito.
Una vera e propria celebrazione della Focaccia, che è colazione, spuntino e persino cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e col  giusto numero di calorie è invece il libro di Vittorio Stagnani, autorità in materia di tradizioni e gastronomia, pubblicato da Progedit. La luna e la focaccia racconta storia, tradizioni e ricette per conoscere quello che può definirsi l'emblema di Bari la "f'cazz" e le sue sorelle, tradizionali o innovative che siano. Arricchiscono il libro i ricordi (ovviamente legati all'alimento protagonista del libro) di tanti personaggi e le bellissinme tavole di Michele Damiani che lo rendono un volume prezioso e oltremodo gradevole alla vista.
Vi propongo anch'io una coccola per la merenda di grandi e piccoli dei nodi di pasta brioche e sfoglia farciti di mortadella e caciocavallo, una ricetta gustosa e più semplice di quanto si possa immaginare. Ho realizzato un grande formato per chi arriva affamato a merenda, volendo se ne più fare uno grandissimo da condividere con gli altri o dei mignon per chi intende la merenda quale semplice spuntino non volendo rinunciare a nessuno dei pasti della giornata.  Proprio per rendere queste brioche più digeribili le ho realizzate con Arifa una innovativa miscela di farine biologiche ad alta digeribilità. GranoTenero, Grano Duro, Farina di Farro, Farina di Mais sapientemente bilanciate per ottenere il massimo dei risultati in ogni preparazione e posso confermare di avere in precedenza preparato la stessa ricetta con farina di farro (400g) e manitoba(100 g) ma di avere assolutamenete trovato ancora migliore il risultato con Arifa.
Ingredienti per 10 grandi coccole, 20 piccole coccole o una gigante coccola
500 g di farina Arifa
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
250 g di pasta sfoglia già stesa in rettangolo
150 g di mortadella*
150 g di caciocavallo silano poco stagionato
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
*Ho utilizzato mortadella qualità Oro di Felsineo

Coccole a merenda

Cestino pane Nella Longari Home, americano e tovagliolo Busatti
Uno dei momenti più golosi della giornata, a torto trascurato, è l'ora della merenda.
Nicola Santini e Tommaso De Mottoni, due maestri nell'arte del ricevere (che tutti certamente conoscete il primo per  aver portato "il bon ton" a La prova del cuoco il secondo per la sua atipica e breve partecipazione al Grande Fratello) hanno dedicato all'argomento un libro L'ora della merenda Riti & ricette edito da Felici. La merenda, come la intendono gli autori del libro, diventa un momento da riscoprire per ricevere in spensieratezza attorno a una tavola trovando il tempo per volersi bene anche nel cuore della giornata. La merenda può diventare un momento speciale nell'arte del ricevere perché "non risente dell'ansia di prestazione degli altri pasti" è l'ora giusta per stare in compagnia degli amici in relax, quasi come il brunch ma senza problemi di sveglie.
Seguendo questa filosofia ogni piatto può fare al caso ed il libro è infatti un goloso ricettario che raccolgie le più varie ricette degli amici che nel corso del tempo hanno arricchito le merende degli autori ma tiene conto anche di chi per merenda intende un veloce panino o di chi è alle continue prese con la dieta.
Ritengo che i lievitati possano avere un ruolo speciale in questo pasto ed ho trovato tante idee golose nel libro Lievito e Coccole di Rita Monastero per Felici  Editore. Pizze, Focacce, Pane, Panini, Grissini, Taralli, Torte salate, Fritti  e Dolci in cui si compie la magia della lievitazione trovano posto nel ricco manuale dedicato all'Arte Bianca. Ricette tradizionali di ogni regione d'Italia sono affiancate da altrettanti inediti dell'autrice che spiega perfettamente e con linguaggio semplice e diretto come ottenere i più soddisfacenti risultati con il lievito.
Una vera e propria celebrazione della Focaccia, che è colazione, spuntino e persino cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e col  giusto numero di calorie è invece il libro di Vittorio Stagnani, autorità in materia di tradizioni e gastronomia, pubblicato da Progedit. La luna e la focaccia racconta storia, tradizioni e ricette per conoscere quello che può definirsi l'emblema di Bari la "f'cazz" e le sue sorelle, tradizionali o innovative che siano. Arricchiscono il libro i ricordi (ovviamente legati all'alimento protagonista del libro) di tanti personaggi e le bellissinme tavole di Michele Damiani che lo rendono un volume prezioso e oltremodo gradevole alla vista.
Vi propongo anch'io una coccola per la merenda di grandi e piccoli dei nodi di pasta brioche e sfoglia farciti di mortadella e caciocavallo, una ricetta gustosa e più semplice di quanto si possa immaginare. Ho realizzato un grande formato per chi arriva affamato a merenda, volendo se ne più fare uno grandissimo da condividere con gli altri o dei mignon per chi intende la merenda quale semplice spuntino non volendo rinunciare a nessuno dei pasti della giornata.  Proprio per rendere queste brioche più digeribili le ho realizzate con Arifa una innovativa miscela di farine biologiche ad alta digeribilità. GranoTenero, Grano Duro, Farina di Farro, Farina di Mais sapientemente bilanciate per ottenere il massimo dei risultati in ogni preparazione e posso confermare di avere in precedenza preparato la stessa ricetta con farina di farro (400g) e manitoba(100 g) ma di avere assolutamenete trovato ancora migliore il risultato con Arifa.
Ingredienti per 10 grandi coccole, 20 piccole coccole o una gigante coccola
500 g di farina Arifa
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
250 g di pasta sfoglia già stesa in rettangolo
150 g di mortadella*
150 g di caciocavallo silano poco stagionato
1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disporre la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungere il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amalgamare ed unire le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Porre l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Dividere in due in rettangolo di sfoglia nel senso della lunghezza. Adagiare sul primo rettangolo metà della mortadella e del caciocavallo, stendervi sopra l'impasto preparato dandogli la stessa forma, coprire con la restante mortadella e il formaggio, terminare con il secondo rettangolo di sfoglia. Tagliare il rettangolo ottenuto in 10 strisce e attorcigliare ognuna al centro prima di posizionarle in teglia ben distanziate.Pennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti e dopo altri 20 minuti di riposo infornare a 190° finché le brioche risulteranno gonfie, ben dorate e asciutte all'interno alla prova stecchino.
*Ho utilizzato mortadella qualità Oro di Felsineo

2012-06-29

Foglie d'ulivo al ragù estivo

Sottopiatto Nella Longari Home, tessuti Busatti, sul fondo Pastilla
La pasta per me che la amo non ha stagione, basta cambiare i condimenti ed è perfetta in ogni circostanza. Ma soprattutto in un giorno di festa, secondo tradizione la pasta senza un bel sugo di carne non è tale, ho modificato allora il classico ragù di carne e l'ho reso idoneo all'estate aggiungendo zucchine e levando carote, sedano e un po' di passata di pomodoro. Un sugo da servire con una pasta fresca come maccheroni al ferretto o foglie d'ulivo, altro formato tradizionale di Pisani & Pasta.
A voi la ricetta per 4 persone (affamatissime):
500 g di foglie d'ulivo
2 zucchine medie
1 cipolla grande di Tropea
200 g di macinato di carne bovina
2 cucchiai di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
6-7 foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e le zucchine già pulite. Versare ile verdure in una pentola con un fondo d'olio, lasciare appassire a fuoco moderato, unire la carne macinata e mescolare, aggiungere la passata di pomodoro, le foglie di basilico sminuzzate, sfumare con il vino e una volta evaporato, salere, pepare e coprire d'acqua. Lasciar cuocere a fiamma bassa per 2 ore circa, aggiungendo acqua solo se occorre. uando il sugo è diventato una crema è pronto. Lessare la pasta, condirla con il ragù e abbondante parmigiano a piacere.
Appassionata di pasta come sono non potevo farmi mancare la "chiccosa" Pastilla, la pentola per la pasta di Illa.

Foglie d'ulivo al ragù estivo

Sottopiatto Nella Longari Home, tessuti Busatti, sul fondo Pastilla
La pasta per me che la amo non ha stagione, basta cambiare i condimenti ed è perfetta in ogni circostanza. Ma soprattutto in un giorno di festa, secondo tradizione la pasta senza un bel sugo di carne non è tale, ho modificato allora il classico ragù di carne e l'ho reso idoneo all'estate aggiungendo zucchine e levando carote, sedano e un po' di passata di pomodoro. Un sugo da servire con una pasta fresca come maccheroni al ferretto o foglie d'ulivo, altro formato tradizionale di Pisani & Pasta.
A voi la ricetta per 4 persone (affamatissime):
500 g di foglie d'ulivo
2 zucchine medie
1 cipolla grande di Tropea
200 g di macinato di carne bovina
2 cucchiai di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
6-7 foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e le zucchine già pulite. Versare ile verdure in una pentola con un fondo d'olio, lasciare appassire a fuoco moderato, unire la carne macinata e mescolare, aggiungere la passata di pomodoro, le foglie di basilico sminuzzate, sfumare con il vino e una volta evaporato, salere, pepare e coprire d'acqua. Lasciar cuocere a fiamma bassa per 2 ore circa, aggiungendo acqua solo se occorre. uando il sugo è diventato una crema è pronto. Lessare la pasta, condirla con il ragù e abbondante parmigiano a piacere.
Appassionata di pasta come sono non potevo farmi mancare la "chiccosa" Pastilla, la pentola per la pasta di Illa.

2012-06-27

Piccole bavaresi al pecorino per un insolito dessert

Piatti  Easy Life design, cucchiaini Broggi, tessuti Busatti
Quando parlo di insolito sapete ormai che c'è lo zampino di Loison ed in effetti la base delle mie bavaresi al pecorino è proprio il panettone all'uvetta senza canditi di Loison che ho deciso di abbinare al Pecorino Romano D.O.P. di Brunelli con il quale ho realizzato la mia bavarese. A completare gocce di miele del bosco Rigoni di Asiago e una ciadina di grana Grok gusto deciso. Un dessert diverso dai soliti schemi dedicato a chi adora i formaggi, non ama particolarmente i dolci ed è alla ricerca di gusti contrastanti.
A voi la semplice ricetta per 4 persone:
4 fette di panettone all'uvetta
1 tuorlo d'uovo
3 g di gelatina in fogli
65 g di pecorino romano
125 ml di latte intero fresco
1 cucchiaiata colma di panna fresca montata
miele di bosco e cialde di grana per completare.
Mescolare il tuorlo con il pecorino grattugiato* e unire il latte un po' per volta. Mettere il composto sul fuoco e lasciarlo addensare fino a quando il cucchiaio non ne risulta velato. Togliere dal fuoco ed aggiungere la gelatina precedentemente ammollatain acqua fredda e strizzata. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungere la panna, mescolare e versare il composto nei quattro stampini magari rivestiti di pellicola, per rendere ancora più agevole il momento del servizio. Al momento di servire ricavare dalle fette di panettone 4 quadrati poco più grandi degli stampini, adagiarvi sopra le bavaresi e guarnire con miele e cialdine di formaggio.
*Per grattugiare il pecorino ho utlizzato l'utilissimo Gratì de I colorati di Ariete
In un dessert così semplice ovviamente la forma ha la sua importanza, io ho utilizzato degli stampini in silicone quadrati Silikomart, avendo una scanalatura centrale permettono di colare il miele al centro del dolce senza sporcare tutto il piatto.

Piccole bavaresi al pecorino per un insolito dessert

Piatti  Easy Life design, cucchiaini Broggi, tessuti Busatti
Quando parlo di insolito sapete ormai che c'è lo zampino di Loison ed in effetti la base delle mie bavaresi al pecorino è proprio il panettone all'uvetta senza canditi di Loison che ho deciso di abbinare al Pecorino Romano D.O.P. di Brunelli con il quale ho realizzato la mia bavarese. A completare gocce di miele del bosco Rigoni di Asiago e una ciadina di grana Grok gusto deciso. Un dessert diverso dai soliti schemi dedicato a chi adora i formaggi, non ama particolarmente i dolci ed è alla ricerca di gusti contrastanti.
A voi la semplice ricetta per 4 persone:
4 fette di panettone all'uvetta
1 tuorlo d'uovo
3 g di gelatina in fogli
65 g di pecorino romano
125 ml di latte intero fresco
1 cucchiaiata colma di panna fresca montata
miele di bosco e cialde di grana per completare.
Mescolare il tuorlo con il pecorino grattugiato* e unire il latte un po' per volta. Mettere il composto sul fuoco e lasciarlo addensare fino a quando il cucchiaio non ne risulta velato. Togliere dal fuoco ed aggiungere la gelatina precedentemente ammollatain acqua fredda e strizzata. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungere la panna, mescolare e versare il composto nei quattro stampini magari rivestiti di pellicola, per rendere ancora più agevole il momento del servizio. Al momento di servire ricavare dalle fette di panettone 4 quadrati poco più grandi degli stampini, adagiarvi sopra le bavaresi e guarnire con miele e cialdine di formaggio.
*Per grattugiare il pecorino ho utlizzato l'utilissimo Gratì de I colorati di Ariete
In un dessert così semplice ovviamente la forma ha la sua importanza, io ho utilizzato degli stampini in silicone quadrati Silikomart, avendo una scanalatura centrale permettono di colare il miele al centro del dolce senza sporcare tutto il piatto.

2012-06-25

Mini-cupcakes al tiramisù

Piattino e tovagliolo GreeGate
Se vi chiedo quali sono i dolci più alla moda del momento cosa mi rispondete?
So che senza dubbio direte CUPCAKES e la risposta è azzeccata. E' una vera e propria mania e ormai nessuno riesce più a fare a meno dei famosi e burrosi dolcetti americani, perché sono golosi, belli, pratici e adatti ad ogni occasione. Piacciono ai grandi e sono la gioia dei bambini, senza contare che ci si diverte già a prepararli. C'è chi punta al gusto insolito, chi trasforma i grandi classici in cupcakes e chi si concentra sulla decorazione arrivando a realizzare piccoli capolavori spesso con l'aiuto della versatile e malleabile pasta di zucchero.
C'è un po' di tutto questo nell'ultimo libro di Valentina Gigli Cupcakes & Biscotti edito da Sitcom, e se siete a digiuno in fatto di decorazioni è sicuramente il manuale che fa per voi. Dettagliate spiegazioni lo rendono una vera e propria scuola di decorazione perché la Gigli, si sa, è maestra in ciò. Il libro è una goduria già per gli occhi, ricchissimo di foto e scatti che illustrano passo passo i momenti più delicati delle preparazioni. Ogni occasione avrà il dolcetto giusto, cupcakes o biscotti che siano non c'è che l'imbarazzo della scelta per ogni festa o ricorrenza e le idee per le feste dei più piccoli sono varamente tante e innovative. E anche in questo secondo libro della "regina dello sugarcraft" non poteva mancare una sezione dedicata alle sue famose torte ad effetto. In appendice non mancano originali templates per realizzare i biscotti dalle bizzarre forme di cui sono presenti le ricette.
Ma le idee per realizzare originalissimi cupcakes non mancano neppure in Muffin e Cupcake edito da Magazzini Salani. Tanti dolcetti da realizzare in particolare per la merenda o le feste dei bambini e per divertirsi con loro in cucina. Colorati, allegri, ghiotti e nutrienti pasticcini spiegati con dovizia di particolari e con specifici consigli per i bambini che vogliono cimentarsi nella realizzazione delle 80 ricette del libro. Un libro che sta in piedi da solo per rendere più agevole la consultazione della ricetta nella fase della preparazione.
Un pizzico di vaniglia, una spolverata di cioccolato, qualche fragola e la giusta quantità di zucchero sono gli ingredienti base della ricetta segreta delle cupcakes della mamma di Annie la protagonista di Un soffio di vaniglia tra le dita, l'esplosivo romanzo che in pochi giorni ha scalato tutte le classifiche americane dei bestsellers. E' il primo romazo di Meg Donohue ed è stato pubblicato in Italia da Garzanti e subito definito dalla stampa la grande scommessa dell'anno. Un romanzo indimenticabile in cui intrecciano "storie di amicizia e tradimenti, famiglia e redenzione, colpa e amore. Ha la purezza e la forza tipiche delle opere prime, quella capacità di parlare al cuore dei lettori e conquistarli tenendoli avvinghiati pagina dopo pagina. La lettura perfetta per l'estate.
Ma torniamo alla cucina e quindi al titolo del post ed alla ricetta dei cupcakes al tiramisù di Valentina Gigli che ho realizzato in versione mini. Non sono stata accurata come lei nella decorazione ma stavolta, giuro, è stata una mancanza voluta, mi piaceva l'idea di spatolare sopra la copertura senza utilizzare la sacca da pasticciere, mi dava l'idea del casalingo e mi metteva ancor più l'acquolina in bocca con il cacao che tra le pieghe della crema creava quel tipico effetto chiaro-scuro.
Ingredienti:
180 g di burro morbido leggermente salato
180 g di zucchero semolato extrafine
180 g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
3 uova a temperatura ambiente
50 g di latte intero alta qualità
10 g di caffè liofilizzato
per la glassa:
130 g di burro a temperatura ambiente
300 g di mascarpone
160 g di zucchero a velo
cacao in polvere e chicchi di caffè (magari quelli ricoperti di cioccolato) per decorare.
Setacciare la farina con il lievito.
Sbattere il burro e lo zucchero fino ad ottenre un impasto chiaro e spumoso, aggiungere le uova, uno per volta, e un cucchiaio di farina per ogni uovo. Unire la farina restante e mescolare con una spatola dal basso all'alto. Aggiungere il latte caldo con il caffèliofilizzato sciolto dentro. Dividere l'impasto in uno stampo da 12 muffin rivestito con pirottini e cuocere a 180°c per 20 minuti. Se si sceglie di realizzare i dolcetti in versione mini con l'impasto preparato ne verranno 36. Preparare la glassa sbattendo energicamente il mascarpone con lo zucchero a velo, unire il burro continuando a mescolare. Distribuire la glassa sui dolcetti e decorare con cacao e chicchi di caffè.

Mini-cupcakes al tiramisù

Piattino e tovagliolo GreeGate
Se vi chiedo quali sono i dolci più alla moda del momento cosa mi rispondete?
So che senza dubbio direte CUPCAKES e la risposta è azzeccata. E' una vera e propria mania e ormai nessuno riesce più a fare a meno dei famosi e burrosi dolcetti americani, perché sono golosi, belli, pratici e adatti ad ogni occasione. Piacciono ai grandi e sono la gioia dei bambini, senza contare che ci si diverte già a prepararli. C'è chi punta al gusto insolito, chi trasforma i grandi classici in cupcakes e chi si concentra sulla decorazione arrivando a realizzare piccoli capolavori spesso con l'aiuto della versatile e malleabile pasta di zucchero.
C'è un po' di tutto questo nell'ultimo libro di Valentina Gigli Cupcakes & Biscotti edito da Sitcom, e se siete a digiuno in fatto di decorazioni è sicuramente il manuale che fa per voi. Dettagliate spiegazioni lo rendono una vera e propria scuola di decorazione perché la Gigli, si sa, è maestra in ciò. Il libro è una goduria già per gli occhi, ricchissimo di foto e scatti che illustrano passo passo i momenti più delicati delle preparazioni. Ogni occasione avrà il dolcetto giusto, cupcakes o biscotti che siano non c'è che l'imbarazzo della scelta per ogni festa o ricorrenza e le idee per le feste dei più piccoli sono varamente tante e innovative. E anche in questo secondo libro della "regina dello sugarcraft" non poteva mancare una sezione dedicata alle sue famose torte ad effetto. In appendice non mancano originali templates per realizzare i biscotti dalle bizzarre forme di cui sono presenti le ricette.
Ma le idee per realizzare originalissimi cupcakes non mancano neppure in Muffin e Cupcake edito da Magazzini Salani. Tanti dolcetti da realizzare in particolare per la merenda o le feste dei bambini e per divertirsi con loro in cucina. Colorati, allegri, ghiotti e nutrienti pasticcini spiegati con dovizia di particolari e con specifici consigli per i bambini che vogliono cimentarsi nella realizzazione delle 80 ricette del libro. Un libro che sta in piedi da solo per rendere più agevole la consultazione della ricetta nella fase della preparazione.
Un pizzico di vaniglia, una spolverata di cioccolato, qualche fragola e la giusta quantità di zucchero sono gli ingredienti base della ricetta segreta delle cupcakes della mamma di Annie la protagonista di Un soffio di vaniglia tra le dita, l'esplosivo romanzo che in pochi giorni ha scalato tutte le classifiche americane dei bestsellers. E' il primo romazo di Meg Donohue ed è stato pubblicato in Italia da Garzanti e subito definito dalla stampa la grande scommessa dell'anno. Un romanzo indimenticabile in cui intrecciano "storie di amicizia e tradimenti, famiglia e redenzione, colpa e amore. Ha la purezza e la forza tipiche delle opere prime, quella capacità di parlare al cuore dei lettori e conquistarli tenendoli avvinghiati pagina dopo pagina. La lettura perfetta per l'estate.
Ma torniamo alla cucina e quindi al titolo del post ed alla ricetta dei cupcakes al tiramisù di Valentina Gigli che ho realizzato in versione mini. Non sono stata accurata come lei nella decorazione ma stavolta, giuro, è stata una mancanza voluta, mi piaceva l'idea di spatolare sopra la copertura senza utilizzare la sacca da pasticciere, mi dava l'idea del casalingo e mi metteva ancor più l'acquolina in bocca con il cacao che tra le pieghe della crema creava quel tipico effetto chiaro-scuro.
Ingredienti:
180 g di burro morbido leggermente salato
180 g di zucchero semolato extrafine
180 g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
3 uova a temperatura ambiente
50 g di latte intero alta qualità
10 g di caffè liofilizzato
per la glassa:
130 g di burro a temperatura ambiente
300 g di mascarpone
160 g di zucchero a velo
cacao in polvere e chicchi di caffè (magari quelli ricoperti di cioccolato) per decorare.
Setacciare la farina con il lievito.
Sbattere il burro e lo zucchero fino ad ottenre un impasto chiaro e spumoso, aggiungere le uova, uno per volta, e un cucchiaio di farina per ogni uovo. Unire la farina restante e mescolare con una spatola dal basso all'alto. Aggiungere il latte caldo con il caffèliofilizzato sciolto dentro. Dividere l'impasto in uno stampo da 12 muffin rivestito con pirottini e cuocere a 180°c per 20 minuti. Se si sceglie di realizzare i dolcetti in versione mini con l'impasto preparato ne verranno 36. Preparare la glassa sbattendo energicamente il mascarpone con lo zucchero a velo, unire il burro continuando a mescolare. Distribuire la glassa sui dolcetti e decorare con cacao e chicchi di caffè.

2012-06-22

Salame di pollo e mortadella con fagiolini all'aglio menta e aceto balsamico

Vassoio, runner e tovagliolo Impronte verde di Wald
Arriva l'estate e cambia il nostro modo di mangiare, i legumi sono sani e ormai tornati di gran moda consigliati da nutrizionisti e dietologi però d'estate si tende normalmente a consumare meno fagioli, lenticchie e compagni perché abbiamo l'impressione che il meglio di sè lo diano proprio nelle calde zuppe invernali. Ora è arrivato il momento di dimenticare tutto ciò e di capire qualcosa in più dell'universo legumi, e non a caso vi do questo consiglio in apertura a un post che apparentemente pare non c'entri niente coi legumi. I fagiolini nonostante il loro nome sono da molti (e da me stessa fino a poco tempo fa) considerati degli ortaggi e dal punto di vista nutrizionale sono degli ortaggi, ricchi di viatamine A e C, di fibre e sali minerali, composti al 90% di acqua sono più leggeri dei fagioli ma sono dei fagioli raccolti a maturazione non completa sono anche detti fagioli mangiatutto perché si consumano con il baccello.
L'ideale da consumare nel periodo estivo ma per non limitarsi durante la bella stagione al consumo di fagiolini e taccole occorre saperne un po' di più sul mondo dei legumi e sui loro moderni utlizzi.  Il libro dei legumi di Donatella Nicolò edito da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso ci porta a conoscere ogni varietà di legumi, ce ne racconta la storia e illustra le qualità organolettiche, ci guida nell'acquisto e soprattuttto non ci lascia una volta giunti in cucina fornendoci, come recita il sottotitolo, "ricette moderne per antichi sapori". Le centotrenta ricette del libro sono raggruppate per tipologia di portata e per stagione ed ovviamente, in linea coi tempi, non mancano le ricette vegetariane. Si parla di legumi noti e molto utilizzati ma anche di legumi meno noti e da riscoprire come lupini e carrube e se ne parla esaltando appieno ogni loro lato nascosto. L'ntento dell'autrice, egregiamente raggiunto, è di "trasformare questi preziosi ingredienti in qualcosa di più «attraente»".
Nel libro ho trovato questa variante alla mia solita insalata di fagiolini che condivo con aglio olio e aceto balsamico, anche l'autrice del libro li condisce così ma aggiunge una nota fresca di foglioline di menta. Ho trovato l'abbinamento gradevole e perfetto per questo secondo di carne da consumare freddo.
Ingredienti per 4 persone:
450 g di petto di pollo
200 ml di panna liquida
2 albumi
sale e pepe
200 g di mortadella*
400 g di fagiolini
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di foglioline di menta
aceto balsamico
olio etravergine d'oliva
Frullare la carne con la panna, gli albumi, un pizzico abbondante di sale e pepe nero. Versare il composto su un foglio di carta forno e distribuirvi sopra la mortadella a cubetti, richiudere l'impasto sulla mortadella ed avvolgere la carta formando un salame, chiudere bene le estremità e avvolgere il tutto in un foglio di pellicola. Lessare il salame di pollo per 25 minuti circa in una pentola con acqua bollente. Lasciar bene raffreddare e poi affettare e disporre in un piatto da portata. Intanto pulire i fagiolini e lessarli in acqua bollente salata,  scolandoli al dente. Condirli con olio, uno o due cucchiai di aceto balsamico, aglio a pezzetti, sale e foglioline di menta. Lasciar insaporire l'insalata, eliminare gli odori e servirla con la carne fredda.

*Ho utilizzato la mortadella qualità Oro di Felsineo