2012-07-20

Il mio cocktail dell'estate

Vassoio Ceramiche Maroso, piattino CHS Group, tessuto Busatti
Ecco il mio cocktail dell'estate a base di Vodka ABSOLUT nella versione Ruby Red (pompelmo rosso). Un drink da sorseggiare all'aperitivo accompagnato,  nel mio caso, dai fantastici prodotti della Masseria "Il Frantoio": tarallini pugliesi, fave fritte e mandorle tostate salate e zuccherate. Un cocktail da bere nelle calde serate estive in compagnia degli amici.
Parlando di cocktail da degustare in diversi momenti della giornata non posso non parlarvi del libro Dall'Aperitivo al Dessert di Roberto Bianchi ed Edoardo Baviello edito da Chiriotti*. Nato per celebrare il quarantennio di collaborazione tra la casa editrice e la scuola alberghiera di Pinerolo, il libro propone fantasiosi cocktail e abbinamenti golosi ovvero sfiziosità che vanno dall'aperitivo al dessert accompagnando degnamente le bevande con le quali sono proposte. Cockail da aperitivo e cocktail da dessert tutti possibili da realizzare e presentati bene con decorazioni, volutamente non da gara ma possibili da riprodurre a casa, così come gli snack o finger food che li accompagnano e per i quali non sono state previste dosi degli ingredienti affidandosi semplicemente al rispetto delle proporzioni ed al buon gusto di chi li esegue. Alla fine del libro vi è anche una sezione dedicata ai gelati da bere per rinfrescarsi "sul finire di una giornata di intenso realx estivo". Ma ora la ricetta del mio drink, semplicissimo da preparare:
2 parti di Absolut Ruby Red
1 parte di Creme de Cassis (liquore al mirtillo nero)
4 parti di Sprite
ghiaccio
pesca, chiodi di garofano e menta per decorare
Versare nel bicchiere 4-5 cubetti di ghiaccio, aggiungere i liquori e la sprite, decorare con una fetta di pesca ritagliata a fiore e infilzata in uno spiedo con al centro un chido di garofano e un ciuffetto di foglioline di menta.
* Potete acquistare il libro di cui vi ho parlato e gli altri dello stesso editore semplicemente collegandovi all'e-shop della casa editrice direttamente dal mio blog sulla barra in alto.

Il mio cocktail dell'estate

Vassoio Ceramiche Maroso, piattino CHS Group, tessuto Busatti
Ecco il mio cocktail dell'estate a base di Vodka ABSOLUT nella versione Ruby Red (pompelmo rosso). Un drink da sorseggiare all'aperitivo accompagnato,  nel mio caso, dai fantastici prodotti della Masseria "Il Frantoio": tarallini pugliesi, fave fritte e mandorle tostate salate e zuccherate. Un cocktail da bere nelle calde serate estive in compagnia degli amici.
Parlando di cocktail da degustare in diversi momenti della giornata non posso non parlarvi del libro Dall'Aperitivo al Dessert di Roberto Bianchi ed Edoardo Baviello edito da Chiriotti*. Nato per celebrare il quarantennio di collaborazione tra la casa editrice e la scuola alberghiera di Pinerolo, il libro propone fantasiosi cocktail e abbinamenti golosi ovvero sfiziosità che vanno dall'aperitivo al dessert accompagnando degnamente le bevande con le quali sono proposte. Cockail da aperitivo e cocktail da dessert tutti possibili da realizzare e presentati bene con decorazioni, volutamente non da gara ma possibili da riprodurre a casa, così come gli snack o finger food che li accompagnano e per i quali non sono state previste dosi degli ingredienti affidandosi semplicemente al rispetto delle proporzioni ed al buon gusto di chi li esegue. Alla fine del libro vi è anche una sezione dedicata ai gelati da bere per rinfrescarsi "sul finire di una giornata di intenso realx estivo". Ma ora la ricetta del mio drink, semplicissimo da preparare:
2 parti di Absolut Ruby Red
1 parte di Creme de Cassis (liquore al mirtillo nero)
4 parti di Sprite
ghiaccio
pesca, chiodi di garofano e menta per decorare
Versare nel bicchiere 4-5 cubetti di ghiaccio, aggiungere i liquori e la sprite, decorare con una fetta di pesca ritagliata a fiore e infilzata in uno spiedo con al centro un chido di garofano e un ciuffetto di foglioline di menta.
* Potete acquistare il libro di cui vi ho parlato e gli altri dello stesso editore semplicemente collegandovi all'e-shop della casa editrice direttamente dal mio blog sulla barra in alto.

2012-07-18

I sapori del Sole

Piatto quadrato Ceramiche Maroso, Americano Busatti
Per il titolo del post e della ricetta, una golosa insalata che ha i sapori e i colori del mediterraneo mi sono ispirata al titolo di un libro.
La cucina del sole è l'ultima "fatica" di Eleonora Consoli, firma simbolo della gastronomia siciliana, ed è stato pubblicato da Dario Flaccovio Editore. E' un fittissimo e completo volume che raccoglie ricette siciliane di ieri e di oggi, come enuncia il sottotitolo. "La cucina siciliana, come quella mediterranea in generale, è la cucina del Sole, densa di aromi e di colori, forte e generosa, intelligente e piena di quella inventiva che consente, con un po' di basilico appena, di ammannire un piatto da re". Una cucina agricola e marinara insieme che racchiude in sè l'esperienza dei tanti popoli che hanno fatto della Sicilia la terra che oggi è. Con il libro della Consoli la cucina siciliana non potrà avere confini ma sarà libera di "entrare in tutte le case" portando con se uno spicchio di sole che parla della terra d'origine. Non manca nessuna delle ricette tipiche del territorio siciliano ma vi sono anche tantissime ricette innovative e un'intera preziosissima sezione dedicata alle conserve.
In questa mia insalata c'è la terra e c'è il mare ma soprattutto c'è tanto sole, ci sono le patate, la cipolla rossa (prodotto simbolo della mia regione), le alici del nostro mediterraneo panate alla palermitana, i capperi e l'origano. Ma soprattutto c'è l'olio, altro prodotto simbolo del sud Italia che ho voluto scegliere in un'altra regione, la Puglia che come la Sicilia ha una cucina variegata per l'imprescindibile connubio tra terra e mare tipico delle regioni costiere e per l'influenza esercitata sul territorio dai popoli che nei secoli l'hanno dominata.
Ho scelto l'olio TRE COLLINE DOP dell'Azienda Agrituristica "Il Frantoio" di Ostuni, realizzato al 30% con varietà fruttate e verdi che vivacizzano il 70% di Ogliarola, un olio ideale con le fritture e il pesce azzurro e che mi è sembrato azzeccato per condire la mia Insalata del Sole. Uno dei tanti pregiati oli della regione Puglia prodotti da quest'Azienda Agricola di Ostuni che merita di certo una sosta, magari un week-end dell'estate alla Masseria "Il Frantoio" per conoscere i signori Balestrazzi e godere alla loro tavola della creativa cucina della sig.ra Rosalba e in generale dei prodotti biologici della loro azienda. Oli, rosoli dal profumo inebriante del Mediterraneo, confetture e tante "stuzzicherie" per i più golosi palati di cui vi parlerò a breve.
Insalata del Sole
Ingredienti per 4 persone:
4 patate a pasta gialla
12 pomodorini
28 alici fresche
1 cipolla di Tropea
1 cucchiaio colmo di capperi sotto sale
pangrattato
prezzemolo
origano secco
olio extravergine d'oliva
aceto di mele
sale e pepe
Pelare e tagliare le patate a tocchi, cuocerle a vapore utilizzando un apposito cestello. Intanto affettare finemente la cipolla e lasciarla spurgare in acqua per mezz'ora cambiando spesso l'acqua. Pulire le alici e deliscarle lasciandole intere, passarle nell'olio e poi nel pangrattato aromatizzato con sale, pepe e prezzemolo tritato finemente. Cuocere le alici da ambo i lati in una padella rivestita in ceramica* e unta d'olio. Tagliare a metà i pomodorini, aggiungerli alle patate cotte, unire la cipolla e i capperi dissalati, condire con olio, sale, origano e qualche goccia di aceto. Completare con le alici alla palermitana.
* Ho utilizzato una padella Illa della nuova collezione glamour La ceramica Illa.
In abbinamento a questo piatto ho scelto un fresco vino bianco siciliano, vino zibibbo secco Gibelè delle Cantine Carlo Pellegrino che ben si abbina a piatti della cucina marinara.

I sapori del Sole

Piatto quadrato Ceramiche Maroso, Americano Busatti
Per il titolo del post e della ricetta, una golosa insalata che ha i sapori e i colori del mediterraneo mi sono ispirata al titolo di un libro.
La cucina del sole è l'ultima "fatica" di Eleonora Consoli, firma simbolo della gastronomia siciliana, ed è stato pubblicato da Dario Flaccovio Editore. E' un fittissimo e completo volume che raccoglie ricette siciliane di ieri e di oggi, come enuncia il sottotitolo. "La cucina siciliana, come quella mediterranea in generale, è la cucina del Sole, densa di aromi e di colori, forte e generosa, intelligente e piena di quella inventiva che consente, con un po' di basilico appena, di ammannire un piatto da re". Una cucina agricola e marinara insieme che racchiude in sè l'esperienza dei tanti popoli che hanno fatto della Sicilia la terra che oggi è. Con il libro della Consoli la cucina siciliana non potrà avere confini ma sarà libera di "entrare in tutte le case" portando con se uno spicchio di sole che parla della terra d'origine. Non manca nessuna delle ricette tipiche del territorio siciliano ma vi sono anche tantissime ricette innovative e un'intera preziosissima sezione dedicata alle conserve.
In questa mia insalata c'è la terra e c'è il mare ma soprattutto c'è tanto sole, ci sono le patate, la cipolla rossa (prodotto simbolo della mia regione), le alici del nostro mediterraneo panate alla palermitana, i capperi e l'origano. Ma soprattutto c'è l'olio, altro prodotto simbolo del sud Italia che ho voluto scegliere in un'altra regione, la Puglia che come la Sicilia ha una cucina variegata per l'imprescindibile connubio tra terra e mare tipico delle regioni costiere e per l'influenza esercitata sul territorio dai popoli che nei secoli l'hanno dominata.
Ho scelto l'olio TRE COLLINE DOP dell'Azienda Agrituristica "Il Frantoio" di Ostuni, realizzato al 30% con varietà fruttate e verdi che vivacizzano il 70% di Ogliarola, un olio ideale con le fritture e il pesce azzurro e che mi è sembrato azzeccato per condire la mia Insalata del Sole. Uno dei tanti pregiati oli della regione Puglia prodotti da quest'Azienda Agricola di Ostuni che merita di certo una sosta, magari un week-end dell'estate alla Masseria "Il Frantoio" per conoscere i signori Balestrazzi e godere alla loro tavola della creativa cucina della sig.ra Rosalba e in generale dei prodotti biologici della loro azienda. Oli, rosoli dal profumo inebriante del Mediterraneo, confetture e tante "stuzzicherie" per i più golosi palati di cui vi parlerò a breve.
Insalata del Sole
Ingredienti per 4 persone:
4 patate a pasta gialla
12 pomodorini
28 alici fresche
1 cipolla di Tropea
1 cucchiaio colmo di capperi sotto sale
pangrattato
prezzemolo
origano secco
olio extravergine d'oliva
aceto di mele
sale e pepe
Pelare e tagliare le patate a tocchi, cuocerle a vapore utilizzando un apposito cestello. Intanto affettare finemente la cipolla e lasciarla spurgare in acqua per mezz'ora cambiando spesso l'acqua. Pulire le alici e deliscarle lasciandole intere, passarle nell'olio e poi nel pangrattato aromatizzato con sale, pepe e prezzemolo tritato finemente. Cuocere le alici da ambo i lati in una padella rivestita in ceramica* e unta d'olio. Tagliare a metà i pomodorini, aggiungerli alle patate cotte, unire la cipolla e i capperi dissalati, condire con olio, sale, origano e qualche goccia di aceto. Completare con le alici alla palermitana.
* Ho utilizzato una padella Illa della nuova collezione glamour La ceramica Illa.
In abbinamento a questo piatto ho scelto un fresco vino bianco siciliano, vino zibibbo secco Gibelè delle Cantine Carlo Pellegrino che ben si abbina a piatti della cucina marinara.

2012-07-16

Crocchette di pane cacio e pepe

Piatto piano decoro Dammusi Ceramiche De Simone, piatto collezione Rattan Nella Longari Home, canovaccio Busatti


A Marsala si produce l'omonimo vino e sono tante le aziende vinicole che si distinguono per la qualità di questo aprrezzatissimo vino liquoroso. Se il Marsala è da tutti conosciuto non tutti però sanno che la sua fortuna iniziò ad opera di stranieri. Furono infatti gli inglesi che sbarcati sull'isola intorno al 1873 ed assaggiato il meraviglioso liquore che si produceva in zona, decisero di produrre la nuova specialità  secondo i metodi del Porto,  del Madera e del Jerez che già conoscevano. Nel 1880, pochissimi anni dopo che gli inglesi iniziarono a produrre Marsala nella terra baciata dagli Dei, Paolo Pellegrino, notaio e viticoltore di Marsala, fondò con il figlio Carlo l'omonima azienda che in pochi anni divenne una delle più floride e importanti industrie enologiche di Marsala. In oltre 130 anni di storia l'azienda Carlo Pellegrino ha collezionato molti successi ed oggi, terzo produttore vinicolo di Sicilia,  tra Marsala e Pantelleria oltre al premiato Marsala produce anche tanti altri vini tipici dell'isola. E io ho voluto proprio un Nero d'Avola, altro vino simbolo della regione, per queste mie semplici e molto gustose crocchette cacio e pepe. Un piatto povero e semplice che ho nobilitato con uno dei più apprezzati vini della regione siciliana.
Crocchette di pane cacio e pepe
Ingredienti:
200 g di mollica di pane ammollata nel latte e strizzata
150 g di pecorino fresco
1 uovo
sale e pepe nero
2 albumi
pangrattato
olio d'oliva per friggere
sugo di pomodoro al basilico
Amalgamare la mollica di pane (che dev'essere ben strizzata) con l'uovo e il pecorino grattugiato. Aggiungere un pizzico di sale e pepare generosamente. Formare le crocchette e passarle nell'albume sbattuto e nel pangrattato. Friggere le crocchette in olio bollente e servirle con sughetto di pomodoro profumato di basilico.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il pecorino Centocelle di Brunelli e per grattugiarlo l'indispensabile Gratì de I colorati di Ariete, perfetto anche con i formaggi molli, per un piatto che ha i colori dell'estate.

Crocchette di pane cacio e pepe

Piatto piano decoro Dammusi Ceramiche De Simone, piatto collezione Rattan Nella Longari Home, canovaccio Busatti


A Marsala si produce l'omonimo vino e sono tante le aziende vinicole che si distinguono per la qualità di questo aprrezzatissimo vino liquoroso. Se il Marsala è da tutti conosciuto non tutti però sanno che la sua fortuna iniziò ad opera di stranieri. Furono infatti gli inglesi che sbarcati sull'isola intorno al 1873 ed assaggiato il meraviglioso liquore che si produceva in zona, decisero di produrre la nuova specialità  secondo i metodi del Porto,  del Madera e del Jerez che già conoscevano. Nel 1880, pochissimi anni dopo che gli inglesi iniziarono a produrre Marsala nella terra baciata dagli Dei, Paolo Pellegrino, notaio e viticoltore di Marsala, fondò con il figlio Carlo l'omonima azienda che in pochi anni divenne una delle più floride e importanti industrie enologiche di Marsala. In oltre 130 anni di storia l'azienda Carlo Pellegrino ha collezionato molti successi ed oggi, terzo produttore vinicolo di Sicilia,  tra Marsala e Pantelleria oltre al premiato Marsala produce anche tanti altri vini tipici dell'isola. E io ho voluto proprio un Nero d'Avola, altro vino simbolo della regione, per queste mie semplici e molto gustose crocchette cacio e pepe. Un piatto povero e semplice che ho nobilitato con uno dei più apprezzati vini della regione siciliana.
Crocchette di pane cacio e pepe
Ingredienti:
200 g di mollica di pane ammollata nel latte e strizzata
150 g di pecorino fresco
1 uovo
sale e pepe nero
2 albumi
pangrattato
olio d'oliva per friggere
sugo di pomodoro al basilico
Amalgamare la mollica di pane (che dev'essere ben strizzata) con l'uovo e il pecorino grattugiato. Aggiungere un pizzico di sale e pepare generosamente. Formare le crocchette e passarle nell'albume sbattuto e nel pangrattato. Friggere le crocchette in olio bollente e servirle con sughetto di pomodoro profumato di basilico.
Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il pecorino Centocelle di Brunelli e per grattugiarlo l'indispensabile Gratì de I colorati di Ariete, perfetto anche con i formaggi molli, per un piatto che ha i colori dell'estate.

2012-07-13

I rotolini con le zucchine dell'orto

Io sono fortunata perché l'orto lo fa mio padre e senza nessuna fatica, se non quella di andare di tanto in tanto a raccogliere quello che mi va, riesco ad avere splendide verdure in ogni stagione e voi invece cosa ne pensate dell'orto in città? Ultimamente se ne parla tanto e se volete dire la vostra sulla pagina Facebook di FoodSaver Italia potete compilare il sondaggio sull'argomento. Se non riuscite a vedere l'attinenza tra le macchine sottovuoto e le verdure fresche vi assicuro che la mia vita è cambiata da quando ne possiedo una, riesco a conservare le verdure e gli odori come appena raccolti senza congelarle e senza manipolarle in alcun modo utilizzando semplicemente la macchinetta e gli appositi contenitori per il sottovuoto. 
Ma ora una fresca e veloce ricetta con le zucchine grigliate:
Rotolini di zucchine grigliate con yogurt e bresaola
ingredienti per 4 persone:
12 fette di zucchine grigliate
12 fette di bresaola
200 g di yogurt intero denso
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
basilico
sale e pepe.
Condire lo yogurt con olio, sale, pepe e basilico sminuzzato. Spalmare la crema ottenuta sulle zucchine, disporre sopra ogni fetta una fetta di bresaola e avvolgere fermando i rotolini con degli stecchini.

I rotolini con le zucchine dell'orto

Io sono fortunata perché l'orto lo fa mio padre e senza nessuna fatica, se non quella di andare di tanto in tanto a raccogliere quello che mi va, riesco ad avere splendide verdure in ogni stagione e voi invece cosa ne pensate dell'orto in città? Ultimamente se ne parla tanto e se volete dire la vostra sulla pagina Facebook di FoodSaver Italia potete compilare il sondaggio sull'argomento. Se non riuscite a vedere l'attinenza tra le macchine sottovuoto e le verdure fresche vi assicuro che la mia vita è cambiata da quando ne possiedo una, riesco a conservare le verdure e gli odori come appena raccolti senza congelarle e senza manipolarle in alcun modo utilizzando semplicemente la macchinetta e gli appositi contenitori per il sottovuoto. 
Ma ora una fresca e veloce ricetta con le zucchine grigliate:
Rotolini di zucchine grigliate con yogurt e bresaola
ingredienti per 4 persone:
12 fette di zucchine grigliate
12 fette di bresaola
200 g di yogurt intero denso
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
basilico
sale e pepe.
Condire lo yogurt con olio, sale, pepe e basilico sminuzzato. Spalmare la crema ottenuta sulle zucchine, disporre sopra ogni fetta una fetta di bresaola e avvolgere fermando i rotolini con degli stecchini.

2012-07-11

In viaggio con gusto

A noi curiosi del gusto ci piace viaggiare. Ci piace scoprire posti nuovi attraverso le loro tradizioni culinarie  e ci piace inseguire un prodotto assaporandolo nelle sue varianti sul territorio, partecipando magari ad una sagra che lo celebra. Ci piace scoprire nuovi ristoranti o sederci al tavolo di quelli più famosi conoscendo la storia di quelli che li hanno resi grandi.
Sono tanti i punti di partenza per intrapredere un viaggio del gusto nel nostro bel paese e anche oltre confine.
Il Nuovo Cibario, pubblicato da Ersa, ci porta a conoscere il Friuli Venzia Giulia, il suo variegato territorio e i suoi molteplici e particolari prodotti. Leggendo di un formaggio che si chiama Formadi frant, di un prosciutto preparato con carne d'oca o di uno sciroppo di olivello spinoso come si fa a non aver voglia di prendere la valigia per intraprendere un viaggio attraverso questa splendida regione? "Le immagini e i testi che si susseguono pagina dopo pagina sono un invito a evadere dal grigiore dell'abitudine e ad avventurarsi alla ricerca dei prodotti che essi descrivono".
La Guida alle Strade del Vino dell'Olio e dei Sapori di Toscana, Noèdizioni, ci accompagna in un goloso viaggio attraverso una delle regioni più ricche di arte e cultura oltre che di buon cibo e ottimo vino, per apprezzare questo ricco territorio nella sua interezza.

Le Vie dei Sapori di Giulio Biasion e Annamaria Sisino, pubblicato con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna ci fa conoscere nel dettaglio i pani, i dolci e le botteghe del bolognese. Una guida pratica e di rapida consultazione per scoprire il meglio dell'arte della panificazione del capoluogo emiliano.

Se invece volete avventuravi alla scoperta dei vini d'oltralpe I Vini Francesi del Guardiano del Faro, pubblicato da Agapantos è il libro che fa per voi. Gli appunti di viaggio "ad alto tasso alcolico" di un grande appassionato di vini e cucina francese,  Roberto Mostini, amato wine blogger conosciuto appunto come "Il Guardiano del Faro". Cinquanta vini ed altrettanti produttori francesi raccontati dall'autore attraverso ricordi, aneddoti ed emozioni vissute. Il libro giusto per innamorarsi di uno dei più romantici ed eleganti paesi d'Europa attraverso l'entusiamo di chi certe emozioni le ha "assaporate".
Se le sagre sono il vostro forte e amate andarvene in giro per piazze ad assaporare l'autentico gusto di una ricetta locale la guida Sagre di Zero,  è quella giusta, anche sul sito nella sezione dedicata alle sagre se ne trova sempre qualcuna a cui partecipare se i chilometri non sono un problema.
Cronache golose scritto da Marco Bolasco e Marco Trabucco e pubblicato da Slow Food è per chi ama i grandi ristoranti, gli chef che li hanno resi tali e le loro storie. 50 anni di storia vissuta attraverso altrettanti cuochi e 50 ricette per conoscerli meglio e aver voglia di andarsene a spasso per l'Italia a compiere un appassionate viaggio culinario nell'alta ristorazione italiana. Un libro meravigliosamente assurdo come lo ha definito Alessandro Baricco nell'introduzione che racconta le "storie compostamente eroiche, di gente che ha scalato qualche montagna, o setacciato fino in fondo i propri sogni. Gente che inventa, rischia, fallisce, trionfa. Un incantevole menù di illusioni e certezze".
Vi ricordo infine che nella mia pagina degli Eventi trovate sempre qualche segnalazione per partecipare a gustosi eventi che si svolgono sul territorio nazionale.

In viaggio con gusto

A noi curiosi del gusto ci piace viaggiare. Ci piace scoprire posti nuovi attraverso le loro tradizioni culinarie  e ci piace inseguire un prodotto assaporandolo nelle sue varianti sul territorio, partecipando magari ad una sagra che lo celebra. Ci piace scoprire nuovi ristoranti o sederci al tavolo di quelli più famosi conoscendo la storia di quelli che li hanno resi grandi.
Sono tanti i punti di partenza per intrapredere un viaggio del gusto nel nostro bel paese e anche oltre confine.
Il Nuovo Cibario, pubblicato da Ersa, ci porta a conoscere il Friuli Venzia Giulia, il suo variegato territorio e i suoi molteplici e particolari prodotti. Leggendo di un formaggio che si chiama Formadi frant, di un prosciutto preparato con carne d'oca o di uno sciroppo di olivello spinoso come si fa a non aver voglia di prendere la valigia per intraprendere un viaggio attraverso questa splendida regione? "Le immagini e i testi che si susseguono pagina dopo pagina sono un invito a evadere dal grigiore dell'abitudine e ad avventurarsi alla ricerca dei prodotti che essi descrivono".
La Guida alle Strade del Vino dell'Olio e dei Sapori di Toscana, Noèdizioni, ci accompagna in un goloso viaggio attraverso una delle regioni più ricche di arte e cultura oltre che di buon cibo e ottimo vino, per apprezzare questo ricco territorio nella sua interezza.

Le Vie dei Sapori di Giulio Biasion e Annamaria Sisino, pubblicato con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna ci fa conoscere nel dettaglio i pani, i dolci e le botteghe del bolognese. Una guida pratica e di rapida consultazione per scoprire il meglio dell'arte della panificazione del capoluogo emiliano.

Se invece volete avventuravi alla scoperta dei vini d'oltralpe I Vini Francesi del Guardiano del Faro, pubblicato da Agapantos è il libro che fa per voi. Gli appunti di viaggio "ad alto tasso alcolico" di un grande appassionato di vini e cucina francese,  Roberto Mostini, amato wine blogger conosciuto appunto come "Il Guardiano del Faro". Cinquanta vini ed altrettanti produttori francesi raccontati dall'autore attraverso ricordi, aneddoti ed emozioni vissute. Il libro giusto per innamorarsi di uno dei più romantici ed eleganti paesi d'Europa attraverso l'entusiamo di chi certe emozioni le ha "assaporate".
Se le sagre sono il vostro forte e amate andarvene in giro per piazze ad assaporare l'autentico gusto di una ricetta locale la guida Sagre di Zero,  è quella giusta, anche sul sito nella sezione dedicata alle sagre se ne trova sempre qualcuna a cui partecipare se i chilometri non sono un problema.
Cronache golose scritto da Marco Bolasco e Marco Trabucco e pubblicato da Slow Food è per chi ama i grandi ristoranti, gli chef che li hanno resi tali e le loro storie. 50 anni di storia vissuta attraverso altrettanti cuochi e 50 ricette per conoscerli meglio e aver voglia di andarsene a spasso per l'Italia a compiere un appassionate viaggio culinario nell'alta ristorazione italiana. Un libro meravigliosamente assurdo come lo ha definito Alessandro Baricco nell'introduzione che racconta le "storie compostamente eroiche, di gente che ha scalato qualche montagna, o setacciato fino in fondo i propri sogni. Gente che inventa, rischia, fallisce, trionfa. Un incantevole menù di illusioni e certezze".
Vi ricordo infine che nella mia pagina degli Eventi trovate sempre qualche segnalazione per partecipare a gustosi eventi che si svolgono sul territorio nazionale.

2012-07-09

Involtini di carne e mortadella ai sapori mediterranei

Ciotola rettangolare Ceramiche Maroso, tessuto Busatti
L'estate richiama il gusto dei paesi del sud, i capperi, le olive, il tonno...ma a prescindere dal sapore anche l'occhio vuole la sua parte e così degli involtini di carne possono essere serviti in versione finger con un calice di fresca birra artigianale Ronzani prodotta con acqua purissima che sgorga dalla fonte del Monte Nerone a 1525 metri sul livello del mare al confine umbro-marchigiano. Uno storico marchio recuperato solo da qualche anno grazie alla volontà di un omonimo del fondatore.
Una birra di qualità a bassa fermentazione prodotta con malto d'orzo primaverile e luppoli pregiati, secca, dissetante e piacevolmente amara a rinfrescare questa torrida estate. Non so perché ma immagino di gustare questa accoppiata in una terrazza sul mare o magari a bordo di una barca. Se qualcuno vuole invitarmi io porto gli involtini e la birra...
Ingredienti per 4 persone:
6 fette di mortadella
180 g di macinato di bovino
40 g di feta greca
2 pugni di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata
1 uovo
1 cucchiaio di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi
1 ciuffo di prezzemolo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Frullare la mollica con le olive, i capperi e la feta, unire il prezzemolo tritato finemente, l'uovo, sale e pepe. Mescolare il composto alla carne e suddividere il composto in sei parti. Avvolgerne ognuna in una fetta di mortadella formando un rotolino stretto e lungo. Ripetere l'operazione con le altre fette, tagliare ogni rotolino in 3 o 4 parti a piacere e sistemare i rotolini in una teglia con carta forno e un filo d'olio. Cuocere i rotolini in forno ventilato a 180° finché saranno ben dorati.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato mortadella qualità oro Felsineo.
Ho servito i miei rotolini con una salsa rosa tonnata preparata con 2 cucchiai di Patè al tonno e ketchup AsdoMar, 2 cucchiai di maionese e altrettanti di yogurt magro.

Involtini di carne e mortadella ai sapori mediterranei

Ciotola rettangolare Ceramiche Maroso, tessuto Busatti
L'estate richiama il gusto dei paesi del sud, i capperi, le olive, il tonno...ma a prescindere dal sapore anche l'occhio vuole la sua parte e così degli involtini di carne possono essere serviti in versione finger con un calice di fresca birra artigianale Ronzani prodotta con acqua purissima che sgorga dalla fonte del Monte Nerone a 1525 metri sul livello del mare al confine umbro-marchigiano. Uno storico marchio recuperato solo da qualche anno grazie alla volontà di un omonimo del fondatore.
Una birra di qualità a bassa fermentazione prodotta con malto d'orzo primaverile e luppoli pregiati, secca, dissetante e piacevolmente amara a rinfrescare questa torrida estate. Non so perché ma immagino di gustare questa accoppiata in una terrazza sul mare o magari a bordo di una barca. Se qualcuno vuole invitarmi io porto gli involtini e la birra...
Ingredienti per 4 persone:
6 fette di mortadella
180 g di macinato di bovino
40 g di feta greca
2 pugni di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata
1 uovo
1 cucchiaio di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi
1 ciuffo di prezzemolo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Frullare la mollica con le olive, i capperi e la feta, unire il prezzemolo tritato finemente, l'uovo, sale e pepe. Mescolare il composto alla carne e suddividere il composto in sei parti. Avvolgerne ognuna in una fetta di mortadella formando un rotolino stretto e lungo. Ripetere l'operazione con le altre fette, tagliare ogni rotolino in 3 o 4 parti a piacere e sistemare i rotolini in una teglia con carta forno e un filo d'olio. Cuocere i rotolini in forno ventilato a 180° finché saranno ben dorati.
* Per la realizzazione della ricetta ho utilizzato mortadella qualità oro Felsineo.
Ho servito i miei rotolini con una salsa rosa tonnata preparata con 2 cucchiai di Patè al tonno e ketchup AsdoMar, 2 cucchiai di maionese e altrettanti di yogurt magro.

2012-07-06

La crostata perfetta

Stoviglie e tessuti Wald
Parlando di merenda non si può tralasciare il dolce da merenda per eccellenza: la crostata. Quanti pomeriggi ricordo in cui si aspettava l'uscita dal forno del rovente e goloso dolce!
 In effetti di ricette di crostata ne ho provate e ne ho anche postato tante ma adesso ho trovato la combinazione perfetta e la ricetta ve la voglio proprio donare perchè possiate provarla e dirmi che ho ragione...modesta no!
Ovviamente, impasto a parte, perché il risultato sia perfetto occorre la confettura perfetta e quella di visciole dell'Azienda Agricola Si.Gi. lo è, il suo colore rosso rubino carico, il suo profumo intenso di visciola e quel retrogusto amaro tipico del frutto la rendono ideale per il più semplice dei dolci casalinghi.
In questa stagione consiglio di accompagnare la crostata con un infuso di menta piperita, è incredibile come riesca a rinfrescare pur servito caldo.
Ingredienti:
160 g di farina 00
40 g di maizena
1cucchiaino di lievito per dolci
80 g di burro morbido
20 g di olio caldo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 barattolo di confettura a piacere
Mascolare farina, maizena, lievito e zucchero, unire il burro, l'olio  (caldo ma non bollente) e l'uovo. Amalgamare l'impasto con le mani e formare una palla. Lasciarla riposare mezz'ora poi stenderla in teglia tenendone da parte un po' per i bastoncini da disporre sulla confettura.
*Per la realizzazione del dolce ho utilizzato zucchero semolato fine Zefiro Eridania e uno stampo da crostata con fondo smontabile di Guardini.