2012-10-09

I mostaccioli per un Natale dal cuore dolce


Non sono impazzita ve l'assicuro, so che oggi siamo solo al 9 ottobre ma io vi parlo lo stesso del Natale per colpa di Rigoni di Asiago, il loro 6° contest scade il 15 di questo mese e siccome il titolo è proprio Un Natale dal cuore dolce non mi resta che pubblicare una ricetta a tema natalizio. Ho realizzato dei biscotti anzi i classici mostaccioli a base di miele biologico di arancio ovviamente Rigoni di Asiago che ho decorato con glassa e confettini d'argento. E visto che anticipiamo un po' i tempi parlando del Natale la facciamo proprio sporca e vi parlo pure dell'anno nuovo. Tra un po' le librerie saranno invase da agende ma se scegliete adesso forse potete fare con un tantino di calma in più e il risultato sarà certamente migliore, del resto l'agenda ci accompagna per un anno ed io  personalmente non posso fare a meno di averne due, una per il lavoro ed una per il tempo libero. Se per il lavoro devo essere spartana interessandomi solo lo spazio per ciascuna pagina, per il tempo libero voglio un'agenda di piccole dimensioni  (per averla sempre con me) in cui annotare le scadenze ma in cui potermi rifugiare leggiucchiando qualcosa quando magari sono in fila alle poste piuttosto che dal dottore.
Eccone due gradevoli esempi:
L'Assaggenda 2013 di Sinnos, anzi dovrei dire la golosa Assaggenda di Sinnos, perché quest'anno è dedicata proprio ai dolci "53 ricette settimanali, 12 approfondimenti mensili e 12 brani della migliore letteratura mondiale, il tutto dedicato ai dolci" e splendidamente arricchito dalle illustrazioni di Andrea Rivola. "Un'Assaggenda dedicata a chi ha sempre pensato che i dolci siano difficili da fare ed meglio comprarli. Ma la dolcezza non si compra, s'impara!", questa l'invitante premessa della competente e ironica erborista Anna Colarossi. Come resistere alla tentazione...
Oltre all'agenda Sinnos ha pubblicato come di consueto anche il Calendario interculturale per il 2013 che quest'anno è dedicato alla lotta contro lo spreco alimentare con una ricetta al mese proveniente da diversi paesi per un anno di sapori interculturali.
Perfetto per un anno da non sprecare.
 
Se per il 2013 avete il buon proposito di diventare vegani o quantomeno vegetariani per iniziare o soltanto la voglia di avvicinarvi al loro pensiero e stile di vita  è perfetta la Vegagenda 2013 di Sonda, 365 giorni per riflettere su una scelta che non riguarda solo la difesa degli animali, ma anche i rapporti fra il Nord e il Sud del mondo e la salvaguardia delle biodiversità. Un libro-agenda con all'interno una guida dei migliori ristoranti e gastronomie vegan, vegetariani e macrobiotici suddivisi per regione.
Non mancano le principali ricorrenze del mondo veg e animalista, tante semplici ricette per poter realizzare anche ottimi formaggi vegetali a casa propria, le fasi lunari, l’elenco di frutta e verdura di stagione e molte citazioni sugli animali di scrittori e pensatori illustri, con approfondimenti settimanali dedicati, dalla giornalista e scrittrice Marinella Correggia, agli asini che da sempre vivono e collaborano silenziosamente con noi.
Tornando alla ricetta, nell'Assaggenda c'è quella dei mostaccioli che secondo l'autrice più che masticarli si tengono in bocca e si succhiano per ore. Nel libro le dosi sono lievemente differenti e c'è del liquore, nella mia versione solo del latte.
Ingredienti:
320 g di farina
220 di miele di arancio
20 ml di latte
100 g di zucchero a velo e confettini argentati per decorare
 Amalgamare farina, miele e latte ottenendo un impasto solido. Stenderlo con il matterello e ricavarne dei biscotti con uno stampino tondo. Disporre in teglia e cuocere a 180° per 15-20 minuti circa o comunque finché risulteranno ben dorati. Preparare una glassa con lo zucchero a velo e un po’ d’acqua e formare sulla superficie dei biscotti dei motivi decorativi, completare con i confettini argentati.

I mostaccioli per un Natale dal cuore dolce


Non sono impazzita ve l'assicuro, so che oggi siamo solo al 9 ottobre ma io vi parlo lo stesso del Natale per colpa di Rigoni di Asiago, il loro 6° contest scade il 15 di questo mese e siccome il titolo è proprio Un Natale dal cuore dolce non mi resta che pubblicare una ricetta a tema natalizio. Ho realizzato dei biscotti anzi i classici mostaccioli a base di miele biologico di arancio ovviamente Rigoni di Asiago che ho decorato con glassa e confettini d'argento. E visto che anticipiamo un po' i tempi parlando del Natale la facciamo proprio sporca e vi parlo pure dell'anno nuovo. Tra un po' le librerie saranno invase da agende ma se scegliete adesso forse potete fare con un tantino di calma in più e il risultato sarà certamente migliore, del resto l'agenda ci accompagna per un anno ed io  personalmente non posso fare a meno di averne due, una per il lavoro ed una per il tempo libero. Se per il lavoro devo essere spartana interessandomi solo lo spazio per ciascuna pagina, per il tempo libero voglio un'agenda di piccole dimensioni  (per averla sempre con me) in cui annotare le scadenze ma in cui potermi rifugiare leggiucchiando qualcosa quando magari sono in fila alle poste piuttosto che dal dottore.
Eccone due gradevoli esempi:
L'Assaggenda 2013 di Sinnos, anzi dovrei dire la golosa Assaggenda di Sinnos, perché quest'anno è dedicata proprio ai dolci "53 ricette settimanali, 12 approfondimenti mensili e 12 brani della migliore letteratura mondiale, il tutto dedicato ai dolci" e splendidamente arricchito dalle illustrazioni di Andrea Rivola. "Un'Assaggenda dedicata a chi ha sempre pensato che i dolci siano difficili da fare ed meglio comprarli. Ma la dolcezza non si compra, s'impara!", questa l'invitante premessa della competente e ironica erborista Anna Colarossi. Come resistere alla tentazione...
Oltre all'agenda Sinnos ha pubblicato come di consueto anche il Calendario interculturale per il 2013 che quest'anno è dedicato alla lotta contro lo spreco alimentare con una ricetta al mese proveniente da diversi paesi per un anno di sapori interculturali.
Perfetto per un anno da non sprecare.
 
Se per il 2013 avete il buon proposito di diventare vegani o quantomeno vegetariani per iniziare o soltanto la voglia di avvicinarvi al loro pensiero e stile di vita  è perfetta la Vegagenda 2013 di Sonda, 365 giorni per riflettere su una scelta che non riguarda solo la difesa degli animali, ma anche i rapporti fra il Nord e il Sud del mondo e la salvaguardia delle biodiversità. Un libro-agenda con all'interno una guida dei migliori ristoranti e gastronomie vegan, vegetariani e macrobiotici suddivisi per regione.
Non mancano le principali ricorrenze del mondo veg e animalista, tante semplici ricette per poter realizzare anche ottimi formaggi vegetali a casa propria, le fasi lunari, l’elenco di frutta e verdura di stagione e molte citazioni sugli animali di scrittori e pensatori illustri, con approfondimenti settimanali dedicati, dalla giornalista e scrittrice Marinella Correggia, agli asini che da sempre vivono e collaborano silenziosamente con noi.
Tornando alla ricetta, nell'Assaggenda c'è quella dei mostaccioli che secondo l'autrice più che masticarli si tengono in bocca e si succhiano per ore. Nel libro le dosi sono lievemente differenti e c'è del liquore, nella mia versione solo del latte.
Ingredienti:
320 g di farina
220 di miele di arancio
20 ml di latte
100 g di zucchero a velo e confettini argentati per decorare
 Amalgamare farina, miele e latte ottenendo un impasto solido. Stenderlo con il matterello e ricavarne dei biscotti con uno stampino tondo. Disporre in teglia e cuocere a 180° per 15-20 minuti circa o comunque finché risulteranno ben dorati. Preparare una glassa con lo zucchero a velo e un po’ d’acqua e formare sulla superficie dei biscotti dei motivi decorativi, completare con i confettini argentati.

2012-10-07

Un fiore per me



tortata alle ciliegie
Piatti dessert Easy Life Design, posate Broggi, tessuto Busatti
Un fiore per te è il concorso di Guardini, che premia i fiori più belli dell'anno (ricette realizzate mediante l'utilizzo dello stampo Fiorella) e questo è il fiore che ho realizzato e dedico a me stessa nel giorno del mio trentacinquesimo compleanno (mamma quanti!) Una semplice torta di cioccolato bianco e confettura di ciliegie biologiche Rigoni di Asiago arricchita da qualche verde pistacchio.
I dolci casalinghi sono sempre i migliori senza contare che hanno sempre un po' il fascino dei tempi andati come quelli raccolti nel libro Dolci ritualità di Sara Favarò pubblicato da Tipheret. Il libro prende il via dai ricordi dell'autrice, l'infanzia, la mamma Rosa e la sua Agenda celeste, dalla copertina plastificata e piena zeppa di ricette che la mamma annotava sovente. Dolci che hanno il sapore di altri tempi, tempi in cui si preparavano quasi esclusivamente in casa e quando ogni festività aveva i suoi "dolci riti", caratteristici e simbolici anche nelle forme.
Torta di cioccolato bianco e ciliegie
Ingredienti:
180 g di farina
180 g di cioccolato bianco
100 g di burro
100 g di zucchero
2 uova
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 pizzico di sale
la scorza di un limone
1 barattolo di confettura di ciliegie
2 cucchiai di pistacchi sgusciati
Far sciogliere il burro insieme al cioccolato a bagnomaria. Versare la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il lievito e una presa di sale, mescolare.
Aggiungere poi il cioccolato fuso insieme al burro e le uova, mescolare con un cucchiaio fino a ottenere un'impasto liscio e versarlo in una teglia, stendervi sopra la confettura e cospargere con i pistacchi. Infornare a 180°C per circa 30 minuti o fino a quando il dolce sarà dorato.

Un fiore per me



tortata alle ciliegie
Piatti dessert Easy Life Design, posate Broggi, tessuto Busatti
Un fiore per te è il concorso di Guardini, che premia i fiori più belli dell'anno (ricette realizzate mediante l'utilizzo dello stampo Fiorella) e questo è il fiore che ho realizzato e dedico a me stessa nel giorno del mio trentacinquesimo compleanno (mamma quanti!) Una semplice torta di cioccolato bianco e confettura di ciliegie biologiche Rigoni di Asiago arricchita da qualche verde pistacchio.
I dolci casalinghi sono sempre i migliori senza contare che hanno sempre un po' il fascino dei tempi andati come quelli raccolti nel libro Dolci ritualità di Sara Favarò pubblicato da Tipheret. Il libro prende il via dai ricordi dell'autrice, l'infanzia, la mamma Rosa e la sua Agenda celeste, dalla copertina plastificata e piena zeppa di ricette che la mamma annotava sovente. Dolci che hanno il sapore di altri tempi, tempi in cui si preparavano quasi esclusivamente in casa e quando ogni festività aveva i suoi "dolci riti", caratteristici e simbolici anche nelle forme.
Torta di cioccolato bianco e ciliegie
Ingredienti:
180 g di farina
180 g di cioccolato bianco
100 g di burro
100 g di zucchero
2 uova
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 pizzico di sale
la scorza di un limone
1 barattolo di confettura di ciliegie
2 cucchiai di pistacchi sgusciati
Far sciogliere il burro insieme al cioccolato a bagnomaria. Versare la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il lievito e una presa di sale, mescolare.
Aggiungere poi il cioccolato fuso insieme al burro e le uova, mescolare con un cucchiaio fino a ottenere un'impasto liscio e versarlo in una teglia, stendervi sopra la confettura e cospargere con i pistacchi. Infornare a 180°C per circa 30 minuti o fino a quando il dolce sarà dorato.

2012-10-03

Tutti pazzi per la Frutta! La Mostra fotografica


Ciotoline Easy Life Design

 Sapete ormai quanto mi è caro l'argomento alimentazione infantile e non può che farmi piacere sapere si tratta di un tema caro anche a chi ci governa.

 Siamo alla chiusura della terza annualità (2011-2012) del programma Frutta nelle scuole promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dall'Unione Europea, in collaborazione con altri Enti, per stimolare le famiglie italiane a tenere un'alimentazione più corretta e maggiormente equilibrata onde scongiurare i rischi legati alla sempre più frequente obesità infantile. Anche quest'anno a conclusione del progetto si terrà la mostra fotografica Tutti pazzi  per la Frutta! 
Dopo il successo della prima, questa seconda edizione della mostra, che ha preso il via dal concorso che durante la campagna è stato rivolto agli alunni ed alle famiglie, parte già in vantaggio con un maggior numero di partecipanti ed una più ampia diversificazione degli approcci utilizzati dalle famiglie per raccontare il loro quotidiano rapporto con gli alimenti sani per eccellenza: la frutta e la verdura. Immagini giocose e spesso bizzarre che hanno il potere di attrarre l'attenzione e destare stimolanti  sensazioni e dalle quali emerge la voglia di vivere in armonia con la natura.
Oltre duemila le famiglie di tutta Italia che hanno partecipato al concorso e 100 soltanto le fotografie vincitrici selezionate da una giuria di esperti che porteranno altrettante famiglie a godere il meritato premio in uno degli agriturismi scelti sul territorio nazionale.
A noi invece non resta che goderci la mostra fotografica che avrà inzio il 10 ottobre presso lo spazio Eataly di Roma con l'inaugurazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania e sarà visitabile fino al 10 novembre.  


 
Per saperne di più sull'iniziativa e il concorso potete consultare la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Frutta-nelle-scuole/10150134419380553  oppure il sito Fruttanellescuole.gov.it
Dal mio canto ho deciso di utilizzare il mese della mostra per dedicare alcuni articoli all'alimentazione dei più piccoli ed intanto inizio a lasciarvi una ricetta di biscotti facili e golosi da realizzare per e con i  bambini in cui le mele e i pinoli arricchiscono il semplice impasto base. Non c'è bisogno di stampi, matterello o altro, una grande teglia e l'impasto disposto sopra a cucchiaiate basteranno ad ottenere biscotti fragranti e gustosi.
Biscotti mele e pinoli
Ingredienti:
2 mele profumate
60 g di zucchero di canna
60 g di burro
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di pinoli
120 g di farina 00
1 uovo
zucchero a velo per decorare
Tagliare le mele a piccoli dadi lasciandovi la buccia. Caramellarle in un tegame con lo zucchero. Aggiungerle poi alla farina mescolata con il lievito, unire il burro morbido, l'uovo e i pinoli. Mescolare il tutto e disporre il composto a cucchiaiate su una placca  rivestita di carta forno. Infornare a 180° per 15-20 minuti finché comunque i biscotti sarnno ben dorati.  


  
Articolo sponsorizzato

Tutti pazzi per la Frutta! La Mostra fotografica


Ciotoline Easy Life Design

 Sapete ormai quanto mi è caro l'argomento alimentazione infantile e non può che farmi piacere sapere si tratta di un tema caro anche a chi ci governa.

 Siamo alla chiusura della terza annualità (2011-2012) del programma Frutta nelle scuole promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dall'Unione Europea, in collaborazione con altri Enti, per stimolare le famiglie italiane a tenere un'alimentazione più corretta e maggiormente equilibrata onde scongiurare i rischi legati alla sempre più frequente obesità infantile. Anche quest'anno a conclusione del progetto si terrà la mostra fotografica Tutti pazzi  per la Frutta! 
Dopo il successo della prima, questa seconda edizione della mostra, che ha preso il via dal concorso che durante la campagna è stato rivolto agli alunni ed alle famiglie, parte già in vantaggio con un maggior numero di partecipanti ed una più ampia diversificazione degli approcci utilizzati dalle famiglie per raccontare il loro quotidiano rapporto con gli alimenti sani per eccellenza: la frutta e la verdura. Immagini giocose e spesso bizzarre che hanno il potere di attrarre l'attenzione e destare stimolanti  sensazioni e dalle quali emerge la voglia di vivere in armonia con la natura.
Oltre duemila le famiglie di tutta Italia che hanno partecipato al concorso e 100 soltanto le fotografie vincitrici selezionate da una giuria di esperti che porteranno altrettante famiglie a godere il meritato premio in uno degli agriturismi scelti sul territorio nazionale.
A noi invece non resta che goderci la mostra fotografica che avrà inzio il 10 ottobre presso lo spazio Eataly di Roma con l'inaugurazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania e sarà visitabile fino al 10 novembre.  


 
Per saperne di più sull'iniziativa e il concorso potete consultare la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Frutta-nelle-scuole/10150134419380553  oppure il sito Fruttanellescuole.gov.it
Dal mio canto ho deciso di utilizzare il mese della mostra per dedicare alcuni articoli all'alimentazione dei più piccoli ed intanto inizio a lasciarvi una ricetta di biscotti facili e golosi da realizzare per e con i  bambini in cui le mele e i pinoli arricchiscono il semplice impasto base. Non c'è bisogno di stampi, matterello o altro, una grande teglia e l'impasto disposto sopra a cucchiaiate basteranno ad ottenere biscotti fragranti e gustosi.
Biscotti mele e pinoli
Ingredienti:
2 mele profumate
60 g di zucchero di canna
60 g di burro
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di pinoli
120 g di farina 00
1 uovo
zucchero a velo per decorare
Tagliare le mele a piccoli dadi lasciandovi la buccia. Caramellarle in un tegame con lo zucchero. Aggiungerle poi alla farina mescolata con il lievito, unire il burro morbido, l'uovo e i pinoli. Mescolare il tutto e disporre il composto a cucchiaiate su una placca  rivestita di carta forno. Infornare a 180° per 15-20 minuti finché comunque i biscotti sarnno ben dorati.  


  
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2012-10-01

Invito a corte o in convento?

Alzata Easy Life Design, tessuto Busatti
Esiste un legame tra le tavole dei regnanti e quelle dei religiosi? Secondo me si e si tratta pure di un legame molto stretto. In primis perché trattasi di due cucine d'eccellenza e poi perché sono mondi diversissimi dal nostro e quasi sempre nascosti agli occhi dei curiosi.
Invito a corte, l'ultimo lavoro di Enrica Roddolo (il 21esimo per la precisione) edito da Vallardi, ci offre una dettagliata panoramica sulla storia, i ricevimenti di ieri e di oggi e le passioni culinarie nei palazzi d'Europa e d'America. Un vero e proprio viaggio "fragrante e saporito" che accompagna noi "comuni mortali" alla scoperta delle tavole blasonate del passato e del presente. E se delle usanze, dei riti e dei ricevimenti tenuti dai regnanti di Londra o da Michelle Obama alla Casa Bianca sappiamo già qualcosa perchè trattasi di personalità spesso al centro dell'attenzione mediatica, di certo sarà piacevole -anche perché piacevole è lo stile dell'autrice - leggere qualcosa in più sui gusti di Re Juan Carlos o dei regnanti del Nord Europa.
E se parliamo di luoghi nascosti al pubblico come non pensare ai monasteri e in special modo a quelli di clausura?
 
Il cibo dei chiostri è un saggio di Angelo D'ambrosio pubblicato da Ed Insieme che ci porta alla scoperta di piatti e dolci di quella che è da sempre considerarata "il trait d'union caratteristico fra le mense popolar-contadine e quelle della blasonata aristocrazia cittadina". La cucina della tradizione monastica è ricca e variegata e l'autore del libro, sulla scorta dei significativi studi compiuti nel corso degli anni in materia, ci propone un'organica panoramica sulle peculiarità dei piatti e del cibo che si dipanano sulle tavole dei chiostri con particolare attenzione agli ambienti claustrali femminili, di cui certo non si può nascondere il fascino nè levare il merito di averci regalato nel corso dei secoli le più golose specialità dolciarie del panorama nazionale.
Ho voluto giocare un po' anch'io sull'argomento immaginando una pietanza , anzi un dolce per la precisione, che potrebbe essere servito tanto ad un afternoon tea di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra quanto ad una colazione di festa in un Monastero di clausura. Un dolce semplice, una brioche o un pan francese come lo avrebbero definito le clarisse di Santa Chiara di Bra.
Ho arricchito la mia brioche, che nell'impasto ha la ricotta per conferire morbidezza, con i fichi settembrini.
Le ho provate anche semplicemente con granella di zucchero in superficie, sono buone in ambedue i modi.
Eccovene la ricetta.
Per 12-14 focaccine:
400 g di farina 00
300 g di ricotta fresca
100 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
15 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio
1 pizzico di sale
1/2 Kg di fichi freschi
1 tuorlo e un po' di latte per spennellare la superficie
granella di zucchero e zucchero semolato per completare
Sciogliere il lievito con 100 ml di acqua e un cucchiaino di zucchero, unire 50 g di farina e lasciar riposare la pastella ottenuta in luogo tiepido per 30 minuti. Aggiungere poi la farina rimasta, lo zucchero, la ricotta, il sale, l'olio e la vaniglia. Impastare a lungo e lasciar poi lievitare la massa coperta con pellicola per un'ora e mezza. Dividere l'impasto in 12-14 palline, senza lavorarle troppo, appiattirle dando loro la forma di focaccine. Disporre sopra metà delle focaccine i fichi a fettine. Pennellare di latte e uovo i bordi e spolverizzare con un po' di zucchero. Pennellare le restanti focaccine con latte e tuorlo e cospargerle di granella. Lasciar riposare ancora un po' le focaccine poi infornarle a 180° per circa mezz'ora o finché risulteranno ben dorate.
* per la ricetta ho utilizzato zuccheri Eridania
 

Invito a corte o in convento?

Alzata Easy Life Design, tessuto Busatti
Esiste un legame tra le tavole dei regnanti e quelle dei religiosi? Secondo me si e si tratta pure di un legame molto stretto. In primis perché trattasi di due cucine d'eccellenza e poi perché sono mondi diversissimi dal nostro e quasi sempre nascosti agli occhi dei curiosi.
Invito a corte, l'ultimo lavoro di Enrica Roddolo (il 21esimo per la precisione) edito da Vallardi, ci offre una dettagliata panoramica sulla storia, i ricevimenti di ieri e di oggi e le passioni culinarie nei palazzi d'Europa e d'America. Un vero e proprio viaggio "fragrante e saporito" che accompagna noi "comuni mortali" alla scoperta delle tavole blasonate del passato e del presente. E se delle usanze, dei riti e dei ricevimenti tenuti dai regnanti di Londra o da Michelle Obama alla Casa Bianca sappiamo già qualcosa perchè trattasi di personalità spesso al centro dell'attenzione mediatica, di certo sarà piacevole -anche perché piacevole è lo stile dell'autrice - leggere qualcosa in più sui gusti di Re Juan Carlos o dei regnanti del Nord Europa.
E se parliamo di luoghi nascosti al pubblico come non pensare ai monasteri e in special modo a quelli di clausura?
 
Il cibo dei chiostri è un saggio di Angelo D'ambrosio pubblicato da Ed Insieme che ci porta alla scoperta di piatti e dolci di quella che è da sempre considerarata "il trait d'union caratteristico fra le mense popolar-contadine e quelle della blasonata aristocrazia cittadina". La cucina della tradizione monastica è ricca e variegata e l'autore del libro, sulla scorta dei significativi studi compiuti nel corso degli anni in materia, ci propone un'organica panoramica sulle peculiarità dei piatti e del cibo che si dipanano sulle tavole dei chiostri con particolare attenzione agli ambienti claustrali femminili, di cui certo non si può nascondere il fascino nè levare il merito di averci regalato nel corso dei secoli le più golose specialità dolciarie del panorama nazionale.
Ho voluto giocare un po' anch'io sull'argomento immaginando una pietanza , anzi un dolce per la precisione, che potrebbe essere servito tanto ad un afternoon tea di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra quanto ad una colazione di festa in un Monastero di clausura. Un dolce semplice, una brioche o un pan francese come lo avrebbero definito le clarisse di Santa Chiara di Bra.
Ho arricchito la mia brioche, che nell'impasto ha la ricotta per conferire morbidezza, con i fichi settembrini.
Le ho provate anche semplicemente con granella di zucchero in superficie, sono buone in ambedue i modi.
Eccovene la ricetta.
Per 12-14 focaccine:
400 g di farina 00
300 g di ricotta fresca
100 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
15 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio
1 pizzico di sale
1/2 Kg di fichi freschi
1 tuorlo e un po' di latte per spennellare la superficie
granella di zucchero e zucchero semolato per completare
Sciogliere il lievito con 100 ml di acqua e un cucchiaino di zucchero, unire 50 g di farina e lasciar riposare la pastella ottenuta in luogo tiepido per 30 minuti. Aggiungere poi la farina rimasta, lo zucchero, la ricotta, il sale, l'olio e la vaniglia. Impastare a lungo e lasciar poi lievitare la massa coperta con pellicola per un'ora e mezza. Dividere l'impasto in 12-14 palline, senza lavorarle troppo, appiattirle dando loro la forma di focaccine. Disporre sopra metà delle focaccine i fichi a fettine. Pennellare di latte e uovo i bordi e spolverizzare con un po' di zucchero. Pennellare le restanti focaccine con latte e tuorlo e cospargerle di granella. Lasciar riposare ancora un po' le focaccine poi infornarle a 180° per circa mezz'ora o finché risulteranno ben dorate.
* per la ricetta ho utilizzato zuccheri Eridania
 

2012-09-29

La ricetta del sabato, una nuova avventura

Ebbene lettori, da oggi inizia per me una nuova avventura parte la mia rubrica di cucina La ricetta del sabato su Diritto di Cronaca, un quotidiano d'informazione locale on line di grande successo. Nella rubrica proporrò ogni settimana ai lettori del giornale una ricetta da realizzare nel week-end, quando abbiamo più tempo da dedicare ai fornelli e alla cura di parenti ed amici. Ricette facili da riprodurre con una speciale predilezione per gli ingredienti di stagione affinché siano per tutti di semplice reperibilità e perché seguendo i cicli della natura si spende meno e si mangia meglio.
Questa settimana Lasagne con verdure grigliate un piatto a base di ortaggi estivi per lasciarsi alle spalle la bella stagione e riconciliarsi gradualmente con i piatti tipici dei giorni di festa.

La ricetta del sabato, una nuova avventura

Ebbene lettori, da oggi inizia per me una nuova avventura parte la mia rubrica di cucina La ricetta del sabato su Diritto di Cronaca, un quotidiano d'informazione locale on line di grande successo. Nella rubrica proporrò ogni settimana ai lettori del giornale una ricetta da realizzare nel week-end, quando abbiamo più tempo da dedicare ai fornelli e alla cura di parenti ed amici. Ricette facili da riprodurre con una speciale predilezione per gli ingredienti di stagione affinché siano per tutti di semplice reperibilità e perché seguendo i cicli della natura si spende meno e si mangia meglio.
Questa settimana Lasagne con verdure grigliate un piatto a base di ortaggi estivi per lasciarsi alle spalle la bella stagione e riconciliarsi gradualmente con i piatti tipici dei giorni di festa.

2012-09-27

Verde come le zucchine

Zucchine alla parmigiana
Servizio Impronte verde di Wald
 
Verde, verde, verde..."il verde è il colore della natura, dell'equità, del buonsenso. Simboleggia la speranza, il rinnovamento, la neutralità, il relax. Mangiare verde sostiene il sistema nervoso, calma e armonizza". Interessante conoscere l'effetto della cromoterapia sul nostro organismo perché ci permette di vivere meglio. Dagli studi di cromoterapia di Deliah Giacoma Sottile e dalla cucina dello chef Nicola Michieletto esce fuori un prezioso libro che contiene ben 80 ricette e tante nozioni storiche e informazioni per andare alla scoperta delle origini e tradizioni degli alimenti organici e biologici proposti nelle ricette. La cucina dei colori pubblicato da Tecniche nuove - casa editrice particolarmente attenta al benessere psico-fisico dell'individuo - ci permette di portare a tavola l'arcobaleno. Le ricette, suddivise per colore degli ingredienti sono improntate al gusto ed al benessere che dal colore deriva. Anche le splendide immagini che corredano il volume sono state realizzate a impatto zero, utilizzando solo luce solare all'insegna del rispetto dell'ambiente.
Per realizzare la Parmigiana di zucchine e mortadella anch'io mi sono lasciata ispirare da un colore, il verde brillante delle zucchine, le ultime che l'orto ci offre, le più bruttine e grossine ma pur sempre gustose e splendidamente verdi perché cresciute al sole.
La mia parmigiana, lo ammetto, non è proprio l'emblema della salute, il fritto, il grasso di mortadella e formaggio ma è di sicuro l'emblema del gusto e, credetemi, anche questo ha ottimi effetti sulla persona.
Eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
500 g di zucchine
4 cucchiai di farina
2 cucchiai di pangrattato
olio per friggere
250 g di scamorza
200 g di mortadella
100 g di formaggio grana*
1/2 kg di pomodori da sugo
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
basilico
Affettare sottilmente le zucchine, passarle nella farina mescolata al pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente. Soffriggere l'aglio in un fondo d'olio unirvi i pomodori pelati a pezzetti, salare, pepare e lasciar cuocere, profumare con basilico e passare il sughetto al passaverdure. Versare al fondo della teglia un po' di sugo, disporvi uno strato di zucchine, ancora sugo, scamorza, mortadella a cubetti e grana, proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti (tre strati dovrebbero essere sufficienti) completare l'ultimo strato con abbondante grana e infornare a 180° per circa 20 minuti.
* per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il formaggio Gran Kinara di Fattorie Fiandino prodotto con solo caglio vegetale, mortadella Oro di Felsineo e i preziosi strumenti I colorati di Ariete: Saladino cordless per affettare le zucchine, Gratì per grattugiare il formaggio e Passì per passare il sughetto di pomodori.

Verde come le zucchine

Zucchine alla parmigiana
Servizio Impronte verde di Wald
 
Verde, verde, verde..."il verde è il colore della natura, dell'equità, del buonsenso. Simboleggia la speranza, il rinnovamento, la neutralità, il relax. Mangiare verde sostiene il sistema nervoso, calma e armonizza". Interessante conoscere l'effetto della cromoterapia sul nostro organismo perché ci permette di vivere meglio. Dagli studi di cromoterapia di Deliah Giacoma Sottile e dalla cucina dello chef Nicola Michieletto esce fuori un prezioso libro che contiene ben 80 ricette e tante nozioni storiche e informazioni per andare alla scoperta delle origini e tradizioni degli alimenti organici e biologici proposti nelle ricette. La cucina dei colori pubblicato da Tecniche nuove - casa editrice particolarmente attenta al benessere psico-fisico dell'individuo - ci permette di portare a tavola l'arcobaleno. Le ricette, suddivise per colore degli ingredienti sono improntate al gusto ed al benessere che dal colore deriva. Anche le splendide immagini che corredano il volume sono state realizzate a impatto zero, utilizzando solo luce solare all'insegna del rispetto dell'ambiente.
Per realizzare la Parmigiana di zucchine e mortadella anch'io mi sono lasciata ispirare da un colore, il verde brillante delle zucchine, le ultime che l'orto ci offre, le più bruttine e grossine ma pur sempre gustose e splendidamente verdi perché cresciute al sole.
La mia parmigiana, lo ammetto, non è proprio l'emblema della salute, il fritto, il grasso di mortadella e formaggio ma è di sicuro l'emblema del gusto e, credetemi, anche questo ha ottimi effetti sulla persona.
Eccovene la ricetta
Ingredienti per 4 persone:
500 g di zucchine
4 cucchiai di farina
2 cucchiai di pangrattato
olio per friggere
250 g di scamorza
200 g di mortadella
100 g di formaggio grana*
1/2 kg di pomodori da sugo
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
basilico
Affettare sottilmente le zucchine, passarle nella farina mescolata al pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente. Soffriggere l'aglio in un fondo d'olio unirvi i pomodori pelati a pezzetti, salare, pepare e lasciar cuocere, profumare con basilico e passare il sughetto al passaverdure. Versare al fondo della teglia un po' di sugo, disporvi uno strato di zucchine, ancora sugo, scamorza, mortadella a cubetti e grana, proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti (tre strati dovrebbero essere sufficienti) completare l'ultimo strato con abbondante grana e infornare a 180° per circa 20 minuti.
* per la realizzazione della ricetta ho utilizzato il formaggio Gran Kinara di Fattorie Fiandino prodotto con solo caglio vegetale, mortadella Oro di Felsineo e i preziosi strumenti I colorati di Ariete: Saladino cordless per affettare le zucchine, Gratì per grattugiare il formaggio e Passì per passare il sughetto di pomodori.

2012-09-25

Spiedini profumati di pere caramellate e Lou Blau

Le iscrizioni al contest Fiandino sono ormai chiuse, poche ore sono bastate a raggiungere il numero previsto dei 100 fortunati bloggers che riceveranno in questi giorni il goloso kit di prodotti Fiandino e a suon di "creazioni" si contenderanno l'ambito premio finale.
Da privilegiata blogger capofila ho ricevuto anch'io il pacco contenente i buoni prodotti di Casa Fiandino e quando si hanno ottimi ingredienti a disposizione come resistere alla voglia di utilizzarli per nuove proposte culinarie?
Ecco a voi una ricetta-non ricetta, il classico dei classici formaggio e pere, per assaporare al meglio il nuovo Lou Blau, il primo formaggio erborinato prodotto con solo caglio vegetale da Fattorie Fiandino.
Ho realizzato degli spiedini con cubetti di pera caramellata con il buon miele di castagno Rigoni di Asiago e il burro 1889 salato di Casa Fiandino alternati a cubetti di Lou Blau. Gli spiedini sono fatti con rametti di rosmarino per conferire alla preparazione quel particolare aroma. Ideali sia all'aperitivo con un calice di bollicine, sia come dessert a base di formaggio con un vino passito.
Ingredienti:
2 pere non troppo mature
2 cucchiai di burro salato
1 cucchiaio di miele di castagno
formaggio erborinato Lou Blau
rametti di rosmarino
Fondere il burro in un padellino versarvi i cubetti di pera pelati e poi il miele lasciando caramellare a fuoco vivace. Togliere gli aghi più in basso ai rametti di rosmarino ed alternare i cubetti di pera con cubetti di formaggio.