2018-04-28

21 immagini per raccontare 14 mesi di Percorsi del Gusto

In questi 14 mesi di interruzione del blog ho continuato a scrivere le mie rubriche su Diritto di Cronaca
Quella che amo di più è di certo I percorsi del gusto dal momento che mi consente di conoscere i locali del mio territorio da un altro punto di vista, quello dei ristoratori e degli chef che mi raccontano le loro storie attraverso i piatti che mi propongono. 
Mi piace scoprire le loro anime attraverso le esperienze raccontate, conoscere attraverso di loro la terra in cui sono nata e vivo, ammirarne il lavoro, constatarne le difficoltà e trovare quel filo sottile che insieme compone quella trama che è la mia Calabria bella.
Sarebbe troppo riportarvi oggi i singoli articoli pubblicati ma vi riporto i link, dal più recente al più datato oltre ad un'immagine per ciascuno di essi. 
Decidete voi se cliccare o no su quel link per scoprire tutto il resto.

Il Martin Pescatore a Montalto Uffugo

La pescheria diventata ristorante

I Farabutti Trattoria- Griglieria a Cosenza

Un locale fresco e giovane nel cuore di Cosenza 

Il Don Pepe a Rende

Lo stocco di Mammola e la tradizionale stroncatura per raccontare la Calabria in un locale che del peperoncino fa il suo leitmotiv

Osteria San Lorenzo a Rende 

La tipica osteria di campagna a conduzione familiare

Ristorante Agorà a Rende

Un luogo esclusivo, elegante e rilassante come i ricercati piatti di mare che vi si propongono

Ristorante La Macina in Masseria Perugini a San Marco Argentano

Un luogo magico fatto di persone speciali dove mangiare e bere con gusto e qualità

Agriturismo Casacchella a Corigliano Calabro

Un'elegante casa di campagna dove degustare la cucina tipica delle case di una volta

Olè tapas paella e grill ristorante ad Acri

Un delizioso locale di cucina spagnola e messicana, quello che ad Acri davvero non ti aspetti di trovare 

Masseria Torre di Albidona

L'illimitata creatività di Pietro Acciardi in una location irresistibile

V'incanto Ristorante Pizzeria a Cosenza

Atmosfera d'Incanto, buona musica e idee innovative

Ristogarden a Bisignano

Esperienza di alta cucina a prezzi assolutamente competitivi

La Trattoria di Vincenzo a Castiglione Cosentino 

L'essenza della Calabria vera alle porte della città

Lido Azzurro a Pietrapaola Marina

Un tuffo nel passato per riposare corpo e spirito

La Rotonda a Trebisacce

Mangiare pesce nella terrazza più bella del lungomare

Ristorante Federiciano nel Castello di Roseto Capospulico

Ottima cucina in un luogo dal fascino impareggiabile

Ristorante Prince a Cariati Marina

Casual food fronte mare

La Voliera del Castello di Serragiumenta

Coccole per il palato in un luogo da sogno

Le Chiatre Agriturismo a Paola

Un piacevole ristoro a due passi dal santuario

Ristorante Quattro Alici a Cosenza

Il mare in centro città

Agriturismo Cervinace a Oriolo

Cucina casereccia in un piccolo paradiso agreste

Pub Boogie Blues a Cosenza

La travolgente simpatia di Silverio e i migliori panini di Cosenza

2018-04-25

14 mesi senza sale e pepe?

Sono trascorsi 14 mesi da quando ho deciso di dire basta a questo blog, una decisione difficile presa dopo una lunga riflessione. Una decisione definitiva perché pensavo di aver dato tutto a questo mio spazio virtuale e non so onestamente se posso e devo ma oggi mi va di raccontarmi di nuovo. Dopo 14 mesi posso dirvi che la cucina non è più al centro della mia vita ma occupa un grande spazio. Non cucino più in modo ossessivo ma continuo a cucinare, per la mia famiglia e per il mio piacere, passando di sicuro meno tempo in cucina e prediligendo piatti di certo più semplici. Non scrivo più questo blog ma scrivo ancora di cucina su Diritto di Cronaca, mi piace ancora scoprire nuovi locali e mi piace sempre assaggiare nuove cose. Ma ho anche riscoperto il mio tempo libero, il piacere di volermi bene ed il mio mai sopito amore per la moda. Ed eccomi qui a raccontarvi tutto questo. Non vi racconto adesso i  14 mesi trascorsi ma vi dico che oggi ho trascorso, sfidando l'allergia, una giornata in campagna a tutto colore ammirando i fiori e mangiando cose semplici eppur tanto buone.
Ho arrostito alla brace una fresca melanzana e tirata via la polpa l'ho battuta con olio, sale, aglio fresco non ancora maturo e prezzemolo appena raccolto. Ho messo questa deliziosa crema su  delle fette di pane abbrustolite al fuoco ed è venuto fuori un crostino da re. Questa è oggi la cucina che mi piace. 

14 mesi senza sale e pepe?

Sono trascorsi 14 mesi da quando ho deciso di dire basta a questo blog, una decisione difficile presa dopo una lunga riflessione. Una decisione definitiva perché pensavo di aver dato tutto a questo mio spazio virtuale e non so onestamente se posso e devo ma oggi mi va di raccontarmi di nuovo. Dopo 14 mesi posso dirvi che la cucina non è più al centro della mia vita ma occupa un grande spazio. Non cucino più in modo ossessivo ma continuo a cucinare, per la mia famiglia e per il mio piacere, passando di sicuro meno tempo in cucina e prediligendo piatti di certo più semplici. Non scrivo più questo blog ma scrivo ancora di cucina su Diritto di Cronaca, mi piace ancora scoprire nuovi locali e mi piace sempre assaggiare nuove cose. Ma ho anche riscoperto il mio tempo libero, il piacere di volermi bene ed il mio mai sopito amore per la moda. Ed eccomi qui a raccontarvi tutto questo. Non vi racconto adesso i  14 mesi trascorsi ma vi dico che oggi ho trascorso, sfidando l'allergia, una giornata in campagna a tutto colore ammirando i fiori e mangiando cose semplici eppur tanto buone.
Ho arrostito alla brace una fresca melanzana e tirata via la polpa l'ho battuta con olio, sale, aglio fresco non ancora maturo e prezzemolo appena raccolto. Ho messo questa deliziosa crema su  delle fette di pane abbrustolite al fuoco ed è venuto fuori un crostino da re. Questa è oggi la cucina che mi piace. 

2017-02-21

Dieci anni di noi

Dieci anni sono trascorsi da quel mio primo post. Da quel pomeriggio triste e freddo in cui allo studio annaspando tra la possibilità di dedicarmi anima e corpo alla professione di avvocato e la speranza di aspirare anche a qualcosa di differente e più creativo mi abbandonai ai miei sogni e decisi di dare sfogo alle mie speranze: amore per la lettura, per la scrittura e per la cucina  convivevano in me ed hanno caratterizzato questi miei dieci anni di vita. 
Dieci anni sono tanti e questi trascorsi sono stati forse ancora di più per le tante cose fatte, per quelle che sono cambiate...per quelle che forse avrebbero dovuto. Un bilancio che prende le mosse da quel che è stato questo mio spazio virtuale  e che inevitabilmente coinvolge tutta me stessa, un bilancio che anticipa quello più importante che mi troverò tra qualche mese a compiere allo scoccare dei miei quarant'anni.  
Cosa è stato per me Sale e pepe quanto basta è difficile dirlo, nato per salvarmi dalla noia è stato la mia ancora di salvezza in diverse occasioni ed anche la mia unica ragione di vita in periodi che non vorrei esattamente rivivere. 
La mia finestra sul mondo e contemporaneamente il mio rifugio segreto, il mio orgoglio, la creatura tutta mia che cresceva e prosperava nutrita dal mio amore.  Non rinnego nulla di questo lungo periodo: le ore trascorse in cucina, le nottate al computer, la  ricerca e lo studio, tutto senza mai uno scopo di lucro. 
Le cose cambiano però e Cocò è cresciuta, costretta dalla vita a maturare ha, poco a poco, trascurato il suo giocattolo dedicando sempre più spazio alla vita quotidiana, dapprima con rammarico e una punta di tristezza poi pian piano con una leggerezza tutta nuova mi sono accorta di passare sempre più tempo senza sentire il bisogno di battere su questa tastiera.  Ci sto mettendo dei mesi ad accettare il cambiamento interrogandomi su cosa prenderà adesso questo posto vuoto lasciato da un grande amore. 
Come dicevo poc'anzi la ricchezza sta proprio nell'assenza del fine di lucro che mi consente di dire basta nel momento in cui il cuore non batte più.  Ti ho amato mia creatura con tutta me stessa e ti ringrazio per quello che mi hai dato e per come sei stato capace di caratterizzare la mia vita aiutandomi a maturare. 
Auguri per i nostri 10 anni insieme Sale e pepe quanto basta. 

Dieci anni di noi

Dieci anni sono trascorsi da quel mio primo post. Da quel pomeriggio triste e freddo in cui allo studio annaspando tra la possibilità di dedicarmi anima e corpo alla professione di avvocato e la speranza di aspirare anche a qualcosa di differente e più creativo mi abbandonai ai miei sogni e decisi di dare sfogo alle mie speranze: amore per la lettura, per la scrittura e per la cucina  convivevano in me ed hanno caratterizzato questi miei dieci anni di vita. 
Dieci anni sono tanti e questi trascorsi sono stati forse ancora di più per le tante cose fatte, per quelle che sono cambiate...per quelle che forse avrebbero dovuto. Un bilancio che prende le mosse da quel che è stato questo mio spazio virtuale  e che inevitabilmente coinvolge tutta me stessa, un bilancio che anticipa quello più importante che mi troverò tra qualche mese a compiere allo scoccare dei miei quarant'anni.  
Cosa è stato per me Sale e pepe quanto basta è difficile dirlo, nato per salvarmi dalla noia è stato la mia ancora di salvezza in diverse occasioni ed anche la mia unica ragione di vita in periodi che non vorrei esattamente rivivere. 
La mia finestra sul mondo e contemporaneamente il mio rifugio segreto, il mio orgoglio, la creatura tutta mia che cresceva e prosperava nutrita dal mio amore.  Non rinnego nulla di questo lungo periodo: le ore trascorse in cucina, le nottate al computer, la  ricerca e lo studio, tutto senza mai uno scopo di lucro. 
Le cose cambiano però e Cocò è cresciuta, costretta dalla vita a maturare ha, poco a poco, trascurato il suo giocattolo dedicando sempre più spazio alla vita quotidiana, dapprima con rammarico e una punta di tristezza poi pian piano con una leggerezza tutta nuova mi sono accorta di passare sempre più tempo senza sentire il bisogno di battere su questa tastiera.  Ci sto mettendo dei mesi ad accettare il cambiamento interrogandomi su cosa prenderà adesso questo posto vuoto lasciato da un grande amore. 
Come dicevo poc'anzi la ricchezza sta proprio nell'assenza del fine di lucro che mi consente di dire basta nel momento in cui il cuore non batte più.  Ti ho amato mia creatura con tutta me stessa e ti ringrazio per quello che mi hai dato e per come sei stato capace di caratterizzare la mia vita aiutandomi a maturare. 
Auguri per i nostri 10 anni insieme Sale e pepe quanto basta. 

2017-02-01

Ristorante Pizzeria Napul’è a Corigliano Calabro Scalo (CS)

Dopo una breve pausa ancora io su Diritto di Cronaca per un nuovo percorso del gusto, leggetemi.
La famiglia Garofalo a Corigliano la conoscono tutti vista la buona fama della pasticceria O’ Babà guadagnatasi con anni di duro e serio lavoro. I Garofalo nascono come pasticcieri ma da un anno a questa parte hanno fatto il salto e si sono trovati ad essere anche ristoratori. 
Napul’è è il loro nuovo nato, una novità in zona e lo si capisce già varcando la soglia, sembra un loft industrial style, ampi spazi, acciaio, cemento e poi dettagli insoliti ed elementi decorativi piacevoli come le foto dei più grandi personaggi napoletani a riscaldare e rendere accogliente l’ambiente.
Un luogo idoneo ad una sosta veloce per una pizza in pieno stile napoletano o un po’ più prolungata davanti alle golose e inedite proposte di cucina presenti in menù. La cucina napoletana la ritroviamo negli ingredienti utilizzati ma è una presenza sottile e non invadente perché prevale la novità che ti porta a scegliere questo ristorante proprio per poter assaporare piatti diversi dal consueto.
Ci sorprende il cocktail di benvenuto con il profumo intenso dei limoni del limoncello Villa Massa combinato magistralmente con acqua tonica e prosecco di Valdobbiadene, che accompagna le tipiche zeppulille napoletane ben predisponendoci alla scelta successiva.
L’antipasto che scegliamo è quello che permette un assaggio di tutte le proposte di mare in menù: tris di affumicati, capriccio di mare, flan di pomodoro con calamari fritti, baccalà fritto con peperone arrostito, polpo su crema di asparagi, involtino di pesce e un superba seppia marinata al pepe rosa con bottarga di muggine. Felici di aver diviso un’unica abbondante porzione accompagnandola con la focaccia calda  appena sfornata, passiamo ad assaggiare i primi. 
Insolite tagliatelle con lardo di Colonnata e porcini, golose ed equilibrate nel gusto così come i ravioli ripieni di capesante serviti con frutti di mare su vellutata di ceci, ricco e consistente piatto, gradevole fino in fondo, servito in una corposa porzione da sei.
Il baccalà lardellato su purea di miele e mele arricchito dalla croccante pasta kataifi è buono almeno quanto è bello.
 Scenografico e profumatissimo il turbante di gamberoni e spada agli agrumi servito in una ciotola di pasta di pizza.

Non vi sarebbe spazio per il dolce non fosse che siamo tentati dalla famosa delizia al limone d’O’Babà  e non meno di certo dalla torta di ricotta e pere, un cremoso e dolce semifreddo racchiuso tra due fragranti biscotti di nocciole. Non resta che tornare per una pizza che sicuramente sarà all’altezza delle aspettative.

Napul’è Ristorante Pizzeria
C.da Santa Lucia
87064 -  Corigliano Calabro Scalo (CS) 
Tel. 098303162
https://www.facebook.com/Napul%C3%A9-Garofalo-187358744938631/

Ristorante Pizzeria Napul’è a Corigliano Calabro Scalo (CS)

Dopo una breve pausa ancora io su Diritto di Cronaca per un nuovo percorso del gusto, leggetemi.
La famiglia Garofalo a Corigliano la conoscono tutti vista la buona fama della pasticceria O’ Babà guadagnatasi con anni di duro e serio lavoro. I Garofalo nascono come pasticcieri ma da un anno a questa parte hanno fatto il salto e si sono trovati ad essere anche ristoratori. 
Napul’è è il loro nuovo nato, una novità in zona e lo si capisce già varcando la soglia, sembra un loft industrial style, ampi spazi, acciaio, cemento e poi dettagli insoliti ed elementi decorativi piacevoli come le foto dei più grandi personaggi napoletani a riscaldare e rendere accogliente l’ambiente.
Un luogo idoneo ad una sosta veloce per una pizza in pieno stile napoletano o un po’ più prolungata davanti alle golose e inedite proposte di cucina presenti in menù. La cucina napoletana la ritroviamo negli ingredienti utilizzati ma è una presenza sottile e non invadente perché prevale la novità che ti porta a scegliere questo ristorante proprio per poter assaporare piatti diversi dal consueto.
Ci sorprende il cocktail di benvenuto con il profumo intenso dei limoni del limoncello Villa Massa combinato magistralmente con acqua tonica e prosecco di Valdobbiadene, che accompagna le tipiche zeppulille napoletane ben predisponendoci alla scelta successiva.
L’antipasto che scegliamo è quello che permette un assaggio di tutte le proposte di mare in menù: tris di affumicati, capriccio di mare, flan di pomodoro con calamari fritti, baccalà fritto con peperone arrostito, polpo su crema di asparagi, involtino di pesce e un superba seppia marinata al pepe rosa con bottarga di muggine. Felici di aver diviso un’unica abbondante porzione accompagnandola con la focaccia calda  appena sfornata, passiamo ad assaggiare i primi. 
Insolite tagliatelle con lardo di Colonnata e porcini, golose ed equilibrate nel gusto così come i ravioli ripieni di capesante serviti con frutti di mare su vellutata di ceci, ricco e consistente piatto, gradevole fino in fondo, servito in una corposa porzione da sei.
Il baccalà lardellato su purea di miele e mele arricchito dalla croccante pasta kataifi è buono almeno quanto è bello.
 Scenografico e profumatissimo il turbante di gamberoni e spada agli agrumi servito in una ciotola di pasta di pizza.

Non vi sarebbe spazio per il dolce non fosse che siamo tentati dalla famosa delizia al limone d’O’Babà  e non meno di certo dalla torta di ricotta e pere, un cremoso e dolce semifreddo racchiuso tra due fragranti biscotti di nocciole. Non resta che tornare per una pizza che sicuramente sarà all’altezza delle aspettative.

Napul’è Ristorante Pizzeria
C.da Santa Lucia
87064 -  Corigliano Calabro Scalo (CS) 
Tel. 098303162
https://www.facebook.com/Napul%C3%A9-Garofalo-187358744938631/

2017-01-27

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche

Senza burro, senza olio, senza latte, senza lievito. Si fa un gran parlare di dolci "senza" ma se riflettiamo un attimo il dolce più senza in assoluto è proprio il caro vecchio classico pan di spagna, sempre che non si sia allergici alle uova. Solo zucchero, uova e farina per una strepitosa e versatile base che si presta ad infinite interpretazioni. 
 Stavolta ho aggiunto le pere all'impasto e poi essendo il pan di spagna il dolce perfetto per l'inzuppo, via libera ad una golosa bagna al rum utilizzata anche per allungare la confettura Fiordifrutta alle prugnole selvatiche Rigoni di Asiago che aggiunge all'insieme una nota acidula per un eccellente risultato. Una coccola pomeridiana da gustare con il caffè e un buon libro magari.
Tra le novità in casa Garzanti ha rapito la mia attenzione Le mie cene con Edward una storia di amicizia narrata magistralmente da Isabel Vincent perfetta per scaldare il cuore in queste fredde giornate invernali e capire che a prescindere dall'età tutti hanno da donare e da ognuno si può ricevere una lezione di vita. 
"È una fredda sera d’inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell’anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice sufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant’anni di meno, e dopo l’ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell’amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità".

Ciambella alle pere e rum con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche


Ingredienti:
5 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
2 pere
1/2 vasetto di Fiordifrutta alle prugnole selvatiche
1/2 bicchiere di rum
1/2 bicchiere di acqua
2 cucchiai di zucchero
Montare con le fruste elettriche per 15-20 minuti le uova con lo zucchero, unire a mano la farina setacciata con movimenti leggeri dal basso verso l'alto. pelare le pere e dopo averle ridotte a cubetti aggiungerle all'impasto. Versare in teglia imburrata ed infarinata e cuocere il dolce a 180°. Intanto scaldare l'acqua con il rum e farvi sciogliere lo zucchero, utilizzare la bagna per imbibire il dolce e tenerne da parte due cucchiai con cui allungare la confettura appena scaldata. Versare sul dolce la confettura e servire.