2010-05-25

...e ancora fave e pecorino

Non è che mi è presa la fissazione delle fave col pecorino, però visto che siamo di stagione mi pare carino ampliare l'argomento rendedovi partecipi dei miei recenti esperimenti culinari.
Le fave le ho abbinate anche stavolta al pecorino, il pecorino anche stavolta è quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia della bottega Esperya ma invece che farne una crema o cospargerlo solo sopra a lamelle l'ho inserito nell'impasto delle tagliatelle e il risultato è gradevole.
Tagliatelle al pecorino con le fave
Ingredienti per 4:
250 g di farina 00
75 g di farina di grano duro
75 g di pecorino
4 uova
1 cucchiaino d'olio
1 kg di fave
1cipollotto
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
scaglie di pecorino per completare
Impastiamo le farine con il pecorino, le uova e l'olio, finché il composto risulterà omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto e poi tiriamo la sfoglia ricavandone delle tagliatelle.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, regoliamo di sale e pepe.
Lessiamo le tagliatelle e condiamole con le fave, completando con scaglie di pecorino.

...e ancora fave e pecorino

Non è che mi è presa la fissazione delle fave col pecorino, però visto che siamo di stagione mi pare carino ampliare l'argomento rendedovi partecipi dei miei recenti esperimenti culinari.
Le fave le ho abbinate anche stavolta al pecorino, il pecorino anche stavolta è quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia della bottega Esperya ma invece che farne una crema o cospargerlo solo sopra a lamelle l'ho inserito nell'impasto delle tagliatelle e il risultato è gradevole.
Tagliatelle al pecorino con le fave
Ingredienti per 4:
250 g di farina 00
75 g di farina di grano duro
75 g di pecorino
4 uova
1 cucchiaino d'olio
1 kg di fave
1cipollotto
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
scaglie di pecorino per completare
Impastiamo le farine con il pecorino, le uova e l'olio, finché il composto risulterà omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto e poi tiriamo la sfoglia ricavandone delle tagliatelle.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, regoliamo di sale e pepe.
Lessiamo le tagliatelle e condiamole con le fave, completando con scaglie di pecorino.

2010-05-21

Le fave col pecorino



 Maggio è il mese della Madonna, delle rose, delle spose e delle fave...ed ecco che dalla poesia passiamo alla prosa. Però in effetti è così e poichè l'offerta è tanto vasta nessuno si può esimere dall'utilizzo in cucina della gustosa fava. Riflettevo l'altro giorno sul fatto che il risotto con le fave non l'avevo mai fatto, eppure il riso mi piace e lo preparo veramente con tutto ma con le fave mi mancava e così avendo a disposizione una bella confezione di Riso Carnaroli   Gli Aironi, ho pensato di farne un buon risotto da domenica sera (si io la domenica sera preparo spesso il risotto) con le fave raccolte nell'orto di mio padre e un buon piatto con le fave non è tale se manca il pecorino e così ho reso speciale quello che doveva essere un piatto di risotto. Dico speciale perchè avevo a disposizione non un pecorino comune ma uno affinato in vinaccia anzi quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia, il matrimonio tra prodotti di casa Esperya viene spontano dacché eccellenza richiama eccellenza e così vi racconto la storia di come ho nobilitato le fave dell'orto.
Il pecorino non l'ho usato semplicemente grattugiano ma ne ho ricavato una crema con la quale ho alla fine mantecato il risotto. Una vera prelibatezza.
Ingredienti per 2:
200 g di riso Carnaroli
1 tazza di fave sgusciate
1 cipollotto fresco
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale e pepe
prezzemolo
Crema di pecorino: 50 g di pecorino affinato in vinaccia, 50 ml di latte fresco intero, 50 ml di panna, 10 g di farina.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, saliamo pepiamo e uniamo il riso. Dopo aver tostato il riso, uniamo un po' alla volta il brodo vegetale e portiamo a cottura il risotto. Intanto prepariamo la crema di pecorino. Portiamo a bollore il latte con la panna, uniamo la farina e lasciamo addensare mescolando con un cucchiaio di legno.Uniamo il pecorino grattugiato e frulliamo con il minipimer. Quando il riso sarà cotto mantechiamo con la crema preparata e cospargiamo di prezzemolo tritato finemente. Per chi amasse un gusto ancora più deciso si può completare il piatto con qualche scaglia di pecorino.

Le fave col pecorino



 Maggio è il mese della Madonna, delle rose, delle spose e delle fave...ed ecco che dalla poesia passiamo alla prosa. Però in effetti è così e poichè l'offerta è tanto vasta nessuno si può esimere dall'utilizzo in cucina della gustosa fava. Riflettevo l'altro giorno sul fatto che il risotto con le fave non l'avevo mai fatto, eppure il riso mi piace e lo preparo veramente con tutto ma con le fave mi mancava e così avendo a disposizione una bella confezione di Riso Carnaroli   Gli Aironi, ho pensato di farne un buon risotto da domenica sera (si io la domenica sera preparo spesso il risotto) con le fave raccolte nell'orto di mio padre e un buon piatto con le fave non è tale se manca il pecorino e così ho reso speciale quello che doveva essere un piatto di risotto. Dico speciale perchè avevo a disposizione non un pecorino comune ma uno affinato in vinaccia anzi quello affinato in vinaccia di Nonno Lancia, il matrimonio tra prodotti di casa Esperya viene spontano dacché eccellenza richiama eccellenza e così vi racconto la storia di come ho nobilitato le fave dell'orto.
Il pecorino non l'ho usato semplicemente grattugiano ma ne ho ricavato una crema con la quale ho alla fine mantecato il risotto. Una vera prelibatezza.
Ingredienti per 2:
200 g di riso Carnaroli
1 tazza di fave sgusciate
1 cipollotto fresco
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale e pepe
prezzemolo
Crema di pecorino: 50 g di pecorino affinato in vinaccia, 50 ml di latte fresco intero, 50 ml di panna, 10 g di farina.
Affettiamo il cipollotto e rosoliamolo in un fondo d'olio, uniamo le fave sgusciate e private della pellicina esterna e lasciamo cuocere qualche minuto, saliamo pepiamo e uniamo il riso. Dopo aver tostato il riso, uniamo un po' alla volta il brodo vegetale e portiamo a cottura il risotto. Intanto prepariamo la crema di pecorino. Portiamo a bollore il latte con la panna, uniamo la farina e lasciamo addensare mescolando con un cucchiaio di legno.Uniamo il pecorino grattugiato e frulliamo con il minipimer. Quando il riso sarà cotto mantechiamo con la crema preparata e cospargiamo di prezzemolo tritato finemente. Per chi amasse un gusto ancora più deciso si può completare il piatto con qualche scaglia di pecorino.

2010-05-19

Marchesi si nasce...e io "non" lo nacqui

Il titolo faceto del post l'ho composto prendendo spunto dal libro di Gualtiero Marchesi e dalla celebre frase di Totò e con esso volevo esprimervi il sentimento che ho provato nel leggere la storia del grande Gualtiero Marchesi. Ammirazione totale e un po' d'inadeguatezza tanto che seppure volessi, come di consueto, proporre una ricetta tratta dal libro alla fine non me la sono sentita.
Si, non ho avuto il coraggio di riprodurre una ricetta di MARCHESI e non credo l'avrò mai. Quello che mi ha colpito nel racconto è la determinazione del protagonista che seppur nato in una casseruola da genitori albergatori sembrava fosse fatto più per la musica che per la cucina. Ma la vita e la passione per i fornelli lo hanno portato ad optare per il mestiere di cuoco nel quale ha raggiunto i massimi vertici.
Il libro, scritto con la collaborazione di Carlo G. Valli e  pubblicato da Rizzoli per l'ottantesimo anno del maestro, ripercorre le tappe dell'intensa vita di Marchesi,  è spassoso alla lettura ma è comunque una grande lezione di vita.

Marchesi si nasce...e io "non" lo nacqui

Il titolo faceto del post l'ho composto prendendo spunto dal libro di Gualtiero Marchesi e dalla celebre frase di Totò e con esso volevo esprimervi il sentimento che ho provato nel leggere la storia del grande Gualtiero Marchesi. Ammirazione totale e un po' d'inadeguatezza tanto che seppure volessi, come di consueto, proporre una ricetta tratta dal libro alla fine non me la sono sentita.
Si, non ho avuto il coraggio di riprodurre una ricetta di MARCHESI e non credo l'avrò mai. Quello che mi ha colpito nel racconto è la determinazione del protagonista che seppur nato in una casseruola da genitori albergatori sembrava fosse fatto più per la musica che per la cucina. Ma la vita e la passione per i fornelli lo hanno portato ad optare per il mestiere di cuoco nel quale ha raggiunto i massimi vertici.
Il libro, scritto con la collaborazione di Carlo G. Valli e  pubblicato da Rizzoli per l'ottantesimo anno del maestro, ripercorre le tappe dell'intensa vita di Marchesi,  è spassoso alla lettura ma è comunque una grande lezione di vita.

2010-05-17

Orecchiette McItaly

Pensate che sia meglio un hamburger o un bel piatto di pasta? Io sono per la pasta per cui il tanto pubblicizzato Panino McItaly di McDonald l'ho trasformato in un succulento e sostanzioso primo piatto.
L'idea me l'ha data il famosto fast food ma gli ingredienti giusti per realizzarla vengono da Delixeat (ex Deliziando) del buon olio extravergine d'oliva pugliese dell'azienda Trullo Sovrano, un delizioso Patè di carciofi violetto Sant'Erasmo di Jada e le insostituibili Orecchiette di Benedetto Cavalieri. A questi ingredienti ho aggiunto dei cubetti di buon formaggio Asiago pressato e delle profumate polpettine di carne bovina.
In mancanza del patè di carciofi potete frullare voi stessi dei carciofi sott'olio ottenendo la crema per condire la pasta.
Ingredienti per 4 persone:
350 g di orecchiette Cavalieri
1 vasetto di patè di carciofi Jada
150 g di formaggio Asiago
150 g di carne bovina macinata
1 uovo
1 fetta di pane in cassetta bagnata nel latte
sale,pepe, aglio
2 cucchiai di formaggio grana
1 rametto di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
Amalgamiamo la carne con il pane, l'uovo, il formaggio grattugiato, uniamo una puntina d'aglio grattugiato e il prezzemolo tritato. Regoliamo di sale e pepe e poi formiamo tra i palmi delle piccole polpette. Cuociamo le polpette in forno dopo averle disposte in teglia e irrorate d'olio.
Tagliamo l'Asiago a cubetti e intanto lessiamo la pasta. Quando le orecchiette sono cotte condiamole con il patè di carciofi, le polpettine e i cubetti d'asiago. E' un piatto ottimo sia caldo che freddo.

Orecchiette McItaly

Pensate che sia meglio un hamburger o un bel piatto di pasta? Io sono per la pasta per cui il tanto pubblicizzato Panino McItaly di McDonald l'ho trasformato in un succulento e sostanzioso primo piatto.
L'idea me l'ha data il famosto fast food ma gli ingredienti giusti per realizzarla vengono da Delixeat (ex Deliziando) del buon olio extravergine d'oliva pugliese dell'azienda Trullo Sovrano, un delizioso Patè di carciofi violetto Sant'Erasmo di Jada e le insostituibili Orecchiette di Benedetto Cavalieri. A questi ingredienti ho aggiunto dei cubetti di buon formaggio Asiago pressato e delle profumate polpettine di carne bovina.
In mancanza del patè di carciofi potete frullare voi stessi dei carciofi sott'olio ottenendo la crema per condire la pasta.
Ingredienti per 4 persone:
350 g di orecchiette Cavalieri
1 vasetto di patè di carciofi Jada
150 g di formaggio Asiago
150 g di carne bovina macinata
1 uovo
1 fetta di pane in cassetta bagnata nel latte
sale,pepe, aglio
2 cucchiai di formaggio grana
1 rametto di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
Amalgamiamo la carne con il pane, l'uovo, il formaggio grattugiato, uniamo una puntina d'aglio grattugiato e il prezzemolo tritato. Regoliamo di sale e pepe e poi formiamo tra i palmi delle piccole polpette. Cuociamo le polpette in forno dopo averle disposte in teglia e irrorate d'olio.
Tagliamo l'Asiago a cubetti e intanto lessiamo la pasta. Quando le orecchiette sono cotte condiamole con il patè di carciofi, le polpettine e i cubetti d'asiago. E' un piatto ottimo sia caldo che freddo.

2010-05-14

Dolcetti al limone

Mamme ho scovato un libro che se avete feste di compleanno  e festicciole varie in programma non potrete certamente farne a meno. Si chiama Torte e Dolcetti , è pubblicato da Magazzini Salani e sono sicura che catturerà la vostra attenzione oltre che quella dei vostri bambini.
In 96 pagine raccoglie molte originali e fantasiose ricette  illustrate passo passo, è rilegato con la spirale e sta anche in piedi da solo, l'ideale per non sporcarlo con le mani mentre si ha ben in vista la preparazione alla quale si sta lavorando. Io nell'attesa della festa di compleanno di Giulio ho provato questi semplici muffin al limone, perfetti per il the del pomeriggio (domani in fondo è sabato), sono così facili che potrete decidere di prepararli con i vostri figli ed i loro amichetti per la merenda, mentre riordinate la cucina saranno già cotti pronti per essere addentati dai famelici aiutanti.
Vi lascio la ricetta
Ingredienti per 12 muffin:
1 limone
175 g di farina per dolci (con il lievito o farina normale + una bustina di lievito)
100 g di burro morbido
100 g di zucchero semolato
2 uova
100 g di zucchero di canna
Versate in una ciotola la farina, unite la scorza grattugiata del limone, il burro, lo zucchero e le uova, mescolate bene. Trasferite l'impasto a cucchiaiate in una teglia da muffin nella quale avrete messo i pirottini di carta e infornate a 200° per 12-15 minuti finchè i dolcetti saranno dorati. Nel frattempo mescolate lo zucchero di canna col succo del limone e quando i dolcetti sono ancora caldissimi suddividete la glassa sulla loro superficie, con il calore solidificherà regalandovi l'effetto cristalli di zucchero.

Dolcetti al limone

Mamme ho scovato un libro che se avete feste di compleanno  e festicciole varie in programma non potrete certamente farne a meno. Si chiama Torte e Dolcetti , è pubblicato da Magazzini Salani e sono sicura che catturerà la vostra attenzione oltre che quella dei vostri bambini.
In 96 pagine raccoglie molte originali e fantasiose ricette  illustrate passo passo, è rilegato con la spirale e sta anche in piedi da solo, l'ideale per non sporcarlo con le mani mentre si ha ben in vista la preparazione alla quale si sta lavorando. Io nell'attesa della festa di compleanno di Giulio ho provato questi semplici muffin al limone, perfetti per il the del pomeriggio (domani in fondo è sabato), sono così facili che potrete decidere di prepararli con i vostri figli ed i loro amichetti per la merenda, mentre riordinate la cucina saranno già cotti pronti per essere addentati dai famelici aiutanti.
Vi lascio la ricetta
Ingredienti per 12 muffin:
1 limone
175 g di farina per dolci (con il lievito o farina normale + una bustina di lievito)
100 g di burro morbido
100 g di zucchero semolato
2 uova
100 g di zucchero di canna
Versate in una ciotola la farina, unite la scorza grattugiata del limone, il burro, lo zucchero e le uova, mescolate bene. Trasferite l'impasto a cucchiaiate in una teglia da muffin nella quale avrete messo i pirottini di carta e infornate a 200° per 12-15 minuti finchè i dolcetti saranno dorati. Nel frattempo mescolate lo zucchero di canna col succo del limone e quando i dolcetti sono ancora caldissimi suddividete la glassa sulla loro superficie, con il calore solidificherà regalandovi l'effetto cristalli di zucchero.