2007-10-02

Insalata di fegato piccante



Diciamo che mi sto proprio dando alle preparazioni autunnali, domani magari ci rifacciamo con un dolce, per il momento invece vi posto una ricetta a base di fegato.
Si lo so c'è a chi piace da impazzire e chi invece lo odia. Io sono nella prima categoria e preparato in questa maniera vi garantisco che anche chi non fa normalmente follie per una fetta di fegato dirà "però non è poi male questo piatto".
Potete usare indifferentemente fegato di vitello o di maiale, l'essenziale che la cottura sia fatta alla brace.

Ingredienti per 4 persone:
4 fettine di fegato
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino piccante essiccato
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Arrostiamo il fegato sulla griglia, quando è cotto tagliamo le fettine a striscioline sottili e condiamole con una vinaigrette preparata con l'olio, il succo di limone, il prezzemolo tritato, il peperoncino sbriciolato, un poco di sale e lo spicchio d'aglio, mescoliamo bene e poi eliminiamo l'aglio prima di servire tiepido o freddo accompagnando con crostini di pane casereccio.

Insalata di fegato piccante



Diciamo che mi sto proprio dando alle preparazioni autunnali, domani magari ci rifacciamo con un dolce, per il momento invece vi posto una ricetta a base di fegato.
Si lo so c'è a chi piace da impazzire e chi invece lo odia. Io sono nella prima categoria e preparato in questa maniera vi garantisco che anche chi non fa normalmente follie per una fetta di fegato dirà "però non è poi male questo piatto".
Potete usare indifferentemente fegato di vitello o di maiale, l'essenziale che la cottura sia fatta alla brace.

Ingredienti per 4 persone:
4 fettine di fegato
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino piccante essiccato
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Arrostiamo il fegato sulla griglia, quando è cotto tagliamo le fettine a striscioline sottili e condiamole con una vinaigrette preparata con l'olio, il succo di limone, il prezzemolo tritato, il peperoncino sbriciolato, un poco di sale e lo spicchio d'aglio, mescoliamo bene e poi eliminiamo l'aglio prima di servire tiepido o freddo accompagnando con crostini di pane casereccio.

2007-10-01

Crostini di polenta con bieta saltata e lardo di Colonnata croccante


La preparazione di questo piatto sta tutta nel titolo, non c'è nulla di speciale perchè, come spesso dico, quando si usano prodotti di qualità eccelsa non c'è bisogno di preparazioni particolarmente complesse, in questo caso è il Lardo Riserva prodotto a Colonnata dalla Bottega Adò acquistabile su Esperya che caratterizza e da armonia al piatto.
Finora avevo provato molte qualità di lardo, alcune buone altre un pò meno, quello di Colonnata è sorprendente per l'aroma e per il sapore scioglievole e avvolgente all'assaggio come nessun altro. Vi confesso che affettato sottilmente mi piace mangiarlo addirittura senza pane. In questi crostini ho voluto però osare provando a passarlo un paio di minuti sotto al grill del forno, sorprendente anche nella versione croccante.

Per la preparazione della foto ideale da servire come antipasto o finger food ci occorrono:

12 fettine di polenta fredda (basta preparare la polenta nel modo usuale e poi versarla in una teglia da plum cake rivestita di pellicola pressando bene, quando è fredda si sforma e si ricavano le fette)
500 g c.a di bieta saltata in padella con uno spicchio d'aglio un filo d'olio e un poco di sale
12 fettine sottili di Lardo di Colonnata della Bottega Adò

Grigliamo la polenta su una piastra di ghisa da ambo i lati, poi disponiamo le fettine in una teglia antiaderente, suddividiamo sopra la polenta la bieta saltata ed infine il lardo arricciando un poco le fettine. Passiamo due minuti sotto il grill caldissimo togliamo dal forno e cospargiamo di pepe nero macinato al momento prima di servire.
Da gustare davanti al camino acceso accompagnando con un buon bicchiere di vino, quache esperto ci vuole consigliare l'abbinamento giusto?

Crostini di polenta con bieta saltata e lardo di Colonnata croccante


La preparazione di questo piatto sta tutta nel titolo, non c'è nulla di speciale perchè, come spesso dico, quando si usano prodotti di qualità eccelsa non c'è bisogno di preparazioni particolarmente complesse, in questo caso è il Lardo Riserva prodotto a Colonnata dalla Bottega Adò acquistabile su Esperya che caratterizza e da armonia al piatto.
Finora avevo provato molte qualità di lardo, alcune buone altre un pò meno, quello di Colonnata è sorprendente per l'aroma e per il sapore scioglievole e avvolgente all'assaggio come nessun altro. Vi confesso che affettato sottilmente mi piace mangiarlo addirittura senza pane. In questi crostini ho voluto però osare provando a passarlo un paio di minuti sotto al grill del forno, sorprendente anche nella versione croccante.

Per la preparazione della foto ideale da servire come antipasto o finger food ci occorrono:

12 fettine di polenta fredda (basta preparare la polenta nel modo usuale e poi versarla in una teglia da plum cake rivestita di pellicola pressando bene, quando è fredda si sforma e si ricavano le fette)
500 g c.a di bieta saltata in padella con uno spicchio d'aglio un filo d'olio e un poco di sale
12 fettine sottili di Lardo di Colonnata della Bottega Adò

Grigliamo la polenta su una piastra di ghisa da ambo i lati, poi disponiamo le fettine in una teglia antiaderente, suddividiamo sopra la polenta la bieta saltata ed infine il lardo arricciando un poco le fettine. Passiamo due minuti sotto il grill caldissimo togliamo dal forno e cospargiamo di pepe nero macinato al momento prima di servire.
Da gustare davanti al camino acceso accompagnando con un buon bicchiere di vino, quache esperto ci vuole consigliare l'abbinamento giusto?

2007-09-29

Quando il Raschera Dop incontra la zucca e i porcini

Tutto ha inizio con un regalo che mi hanno fatto: questo fantastico esemplare di Cucurbita maxima

me la sono guardata, fotografata e studiata per quasi una settimana pensando a cosa farne e rimandando forse un poco il momento della decisione per tenerla lì ancora un poco finchè non è arrivato a casa mia un bel pezzo di Raschera dop della bottega Esperya allora non ho avuto più esitazioni.

Il Raschera è un antico formaggio piemontese, precisamente del cuneese prende il nome dall'omonimo lago, ha una forma particolare quasi a parallelepipedo con pasta morbida a occhiature irregolari che si scioglie in bocca. Quello di Esperya viene dal Caseificio Persia, tra Saluzzo e Bra, ha sapore solido e persistente con una gradevole tendenza al mandorlaceo. Questo tipo di formaggio ben si presta alla preparazione di gustose e sapide fondute.Così ho pensato perchè non unire le due cose arricchendo la preparazione con un altro ingrediente tipico dell'autunno il porcino.

Ne è venuto fuori un meraviglioso primo di cui vi lascio la ricetta

Gnocchi di zucca ai porcini su fonduta di Raschera Dop

Per gli gnocchi occorrono:

600 g di zucca cotta al vapore, 200 g di patate lesse, 200 g di farina 00, 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata

Per il condimento ai porcini:

2 funghi porcini freschi (o in mancanza una manciata di porcini essiccati), 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 foglia d'alloro, vino bianco, pepe nero, sale aromatico di Cervia, un rametto di prezzemolo, 20 g di burro

Per la fonduta di Raschera Dop:

200 g di formaggio Raschera privo della crosta, 150 ml di latte, 20 g di burro, un tuorlo d'uovo, 2 cucchiai di acqua fredda

Prepariamo gli gnocchi impastando tutti gli ingredienti, raccogliamo poi il composto in una sacca da pasticcere fino al momento di cuocerli.

Intanto affettiamo sottilmente i funghi (o ammolliamo quelli secchi in acqua e latte), in una capace padella scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo l'alloro ed i funghi, sfumiamo con del vino bianco, saliamo e pepiamo. Quando i funghi saranno cotti, spegnamo il fuoco ed aggiungiamo il burro e il prezzemolo.

Intanto prepariamo la fonduta sciogliendo a bagnomaria il Raschera con il latte e il burro. Togliamo dal fuoco ed amalgamiamo il tuorlo, rimettiamo sul fuoco per circa dieci minuti finchè la preparazione non si addensa, tolto il pentolino dal fuoco aggiungiamo due cucchiai di acqua fredda e teniamo in caldo la preparazione.

Mettiamo a bollire l'acqua per gli gnocchi che lasceremo scivolare nella pentola direttamente dalla sacca, come vengono a galla li prendiamo con un mestolo forato e li versiamo nella padella dei funghi, procediamo così fino alla fine.

Saltiamo poi gli gnocchi col condimento di funghi per due minuti a fuoco vivace.

Disponiamo in ciascun piatto un mestolino di fonduta, sistemiamo sopra gli gnocchi e completiamo con una manciata di prezzemolo tritato.

Esperienza da ripetere senza alcun dubbio!

Quando il Raschera Dop incontra la zucca e i porcini

Tutto ha inizio con un regalo che mi hanno fatto: questo fantastico esemplare di Cucurbita maxima

me la sono guardata, fotografata e studiata per quasi una settimana pensando a cosa farne e rimandando forse un poco il momento della decisione per tenerla lì ancora un poco finchè non è arrivato a casa mia un bel pezzo di Raschera dop della bottega Esperya allora non ho avuto più esitazioni.

Il Raschera è un antico formaggio piemontese, precisamente del cuneese prende il nome dall'omonimo lago, ha una forma particolare quasi a parallelepipedo con pasta morbida a occhiature irregolari che si scioglie in bocca. Quello di Esperya viene dal Caseificio Persia, tra Saluzzo e Bra, ha sapore solido e persistente con una gradevole tendenza al mandorlaceo. Questo tipo di formaggio ben si presta alla preparazione di gustose e sapide fondute.Così ho pensato perchè non unire le due cose arricchendo la preparazione con un altro ingrediente tipico dell'autunno il porcino.

Ne è venuto fuori un meraviglioso primo di cui vi lascio la ricetta

Gnocchi di zucca ai porcini su fonduta di Raschera Dop

Per gli gnocchi occorrono:

600 g di zucca cotta al vapore, 200 g di patate lesse, 200 g di farina 00, 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata

Per il condimento ai porcini:

2 funghi porcini freschi (o in mancanza una manciata di porcini essiccati), 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 foglia d'alloro, vino bianco, pepe nero, sale aromatico di Cervia, un rametto di prezzemolo, 20 g di burro

Per la fonduta di Raschera Dop:

200 g di formaggio Raschera privo della crosta, 150 ml di latte, 20 g di burro, un tuorlo d'uovo, 2 cucchiai di acqua fredda

Prepariamo gli gnocchi impastando tutti gli ingredienti, raccogliamo poi il composto in una sacca da pasticcere fino al momento di cuocerli.

Intanto affettiamo sottilmente i funghi (o ammolliamo quelli secchi in acqua e latte), in una capace padella scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo l'alloro ed i funghi, sfumiamo con del vino bianco, saliamo e pepiamo. Quando i funghi saranno cotti, spegnamo il fuoco ed aggiungiamo il burro e il prezzemolo.

Intanto prepariamo la fonduta sciogliendo a bagnomaria il Raschera con il latte e il burro. Togliamo dal fuoco ed amalgamiamo il tuorlo, rimettiamo sul fuoco per circa dieci minuti finchè la preparazione non si addensa, tolto il pentolino dal fuoco aggiungiamo due cucchiai di acqua fredda e teniamo in caldo la preparazione.

Mettiamo a bollire l'acqua per gli gnocchi che lasceremo scivolare nella pentola direttamente dalla sacca, come vengono a galla li prendiamo con un mestolo forato e li versiamo nella padella dei funghi, procediamo così fino alla fine.

Saltiamo poi gli gnocchi col condimento di funghi per due minuti a fuoco vivace.

Disponiamo in ciascun piatto un mestolino di fonduta, sistemiamo sopra gli gnocchi e completiamo con una manciata di prezzemolo tritato.

Esperienza da ripetere senza alcun dubbio!

2007-09-27

Meme: 8 cose su di me

Non ho ancora capito quale sia veramente il titolo di questo meme, nè quante persone esattamente mi hanno invitata dal momento che quando si risponde bisogna invitare altre otto persone, ringrazio tutti Tulip, Roxy, Dolcetto e chiunque altro mi abbia invitato o abbia intenzione di farlo.
Leggere le risposte degli altri mi è piaciuto tanto spero valga la stessa cosa per le mie, questi meme aiutano a conoscerci meglio e poi è divertente sbirciare nella vita altrui altrimenti il successo di Grande Fratello & co. non si spiegherebbe.

1. REBECCA ovvero lei:

la mia dolce nipotina, una baby gourmet, di due anni e otto mesi. Per lei sono zia CoCo con l'accento sull'ultima o, questo è il motivo per cui ho scelto CoCo come pseudonimo.

2. MESTIERI Da piccola dicevo di voler diventare Papa (si Pontefice), credo che la colpa però fosse di mio padre che ha sempre creduto troppo nelle mie possibilità. Poi volevo diventare Presidente della Repubblica, poi mi sono alquanto ridimensionata ed ho deciso di fare l'avvocato e questa è stata la mia irrevocabile scelta.

3. PASSIONI Ho studiato pianoforte per diversi anni ma non suono più da tanti altri; disegnavo e dipingevo praticamente su tutto ma non prendo più in mano matita o pennello. Spero di non dover dire un giorno: "avevo un blog di cucina ma non mi avvicino più ai fornelli!"

4. AMORE Il mio cuore è impegnatissimo, da dodici anni ho accanto una persona speciale con cui ho superato una valanga di difficoltà e fasi alterne, spero di sposarlo l'anno prossimo.

5. SOGNI Ho tanti sogni da realizzare. Uno per tutti? Scrivere un libro, solo che non ho ancora trovato cosa dire, un giorno...forse.

6. CIBO Amo i cibi particolari, gli ingredienti che scatenano la mia fantasia culinaria. Se vado in un posto non posso fare a meno di tornare carica di generi alimentari, tanto meglio se si tratta di prodotti mai assaggiati e quando qualcuno mi fa un regalo mangereccio mi ha conquistata.

7. TIMIDEZZA Sembro sfacciata e sicura di me, ma temo sempre di non piacere agli altri, poi se penso alle telecamere sto male non ce la farei ad andare in Tv ed infatti non ho neppure il coraggio di postare una mia foto (ma non sono un mostro sono normale giuro).

8. VIAGGI Amo viaggiare (e a chi non piace!) e ritengo che l'Italia sia tutta da scoprire, piena di posti da vedere, conoscere e gustare grandi città o minuscoli borghi, luoghi ai più sconosciuti. Il mio sogno però resta la Francia, vorrei visitarla in lungo e largo.

Ecco una parte di me, passo la parola a chiunque legga questo post ed abbia voglia di rispondere.

Meme: 8 cose su di me

Non ho ancora capito quale sia veramente il titolo di questo meme, nè quante persone esattamente mi hanno invitata dal momento che quando si risponde bisogna invitare altre otto persone, ringrazio tutti Tulip, Roxy, Dolcetto e chiunque altro mi abbia invitato o abbia intenzione di farlo.
Leggere le risposte degli altri mi è piaciuto tanto spero valga la stessa cosa per le mie, questi meme aiutano a conoscerci meglio e poi è divertente sbirciare nella vita altrui altrimenti il successo di Grande Fratello & co. non si spiegherebbe.

1. REBECCA ovvero lei:

la mia dolce nipotina, una baby gourmet, di due anni e otto mesi. Per lei sono zia CoCo con l'accento sull'ultima o, questo è il motivo per cui ho scelto CoCo come pseudonimo.

2. MESTIERI Da piccola dicevo di voler diventare Papa (si Pontefice), credo che la colpa però fosse di mio padre che ha sempre creduto troppo nelle mie possibilità. Poi volevo diventare Presidente della Repubblica, poi mi sono alquanto ridimensionata ed ho deciso di fare l'avvocato e questa è stata la mia irrevocabile scelta.

3. PASSIONI Ho studiato pianoforte per diversi anni ma non suono più da tanti altri; disegnavo e dipingevo praticamente su tutto ma non prendo più in mano matita o pennello. Spero di non dover dire un giorno: "avevo un blog di cucina ma non mi avvicino più ai fornelli!"

4. AMORE Il mio cuore è impegnatissimo, da dodici anni ho accanto una persona speciale con cui ho superato una valanga di difficoltà e fasi alterne, spero di sposarlo l'anno prossimo.

5. SOGNI Ho tanti sogni da realizzare. Uno per tutti? Scrivere un libro, solo che non ho ancora trovato cosa dire, un giorno...forse.

6. CIBO Amo i cibi particolari, gli ingredienti che scatenano la mia fantasia culinaria. Se vado in un posto non posso fare a meno di tornare carica di generi alimentari, tanto meglio se si tratta di prodotti mai assaggiati e quando qualcuno mi fa un regalo mangereccio mi ha conquistata.

7. TIMIDEZZA Sembro sfacciata e sicura di me, ma temo sempre di non piacere agli altri, poi se penso alle telecamere sto male non ce la farei ad andare in Tv ed infatti non ho neppure il coraggio di postare una mia foto (ma non sono un mostro sono normale giuro).

8. VIAGGI Amo viaggiare (e a chi non piace!) e ritengo che l'Italia sia tutta da scoprire, piena di posti da vedere, conoscere e gustare grandi città o minuscoli borghi, luoghi ai più sconosciuti. Il mio sogno però resta la Francia, vorrei visitarla in lungo e largo.

Ecco una parte di me, passo la parola a chiunque legga questo post ed abbia voglia di rispondere.

Torta di yogurt e mele


Qualche post fa la bravissima Ady di Diario di una Passione pubblicava la ricetta della famosa ciambella dei 7 vasetti che tutti credo conosciamo e qualora vi fosse tra noi chi non l'ha mai sperimentata è invitato a farlo presto che non sa cosa si perde in caso contrario.
E' una base semplice, sana e leggera che viene sempre bene e si presta ad essere arricchita in mille modi diversi tanto che mi verrebbe voglia di indire un meme per scoprire quante varianti siamo capaci di creare con questa base.
Non occorre la bilancia dal momento che l'unità di misura è il vasetto dello yogurt ed è così semplice che anche i bambini possono provare a farla da soli.
Io stavolta l'ho arricchita con le mele (le ultime due del carico Alto Atesino) ed ho usato al posto del solito olio, l'olio di semi d'uva consigliatomi da mio cugino per la leggerezza che conferisce ai dolci.

A voi la ricetta:
1 vasetto di yogurt bianco
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
1 vasetto di olio di semi d'uva (o quello che voi preferite Ady usa quello di riso io anche quello d'oliva)
1 bustina di lievito vanigliato per dolci
3 uova
aromi o altri ingredienti a piacere (nel mio caso solo due belle mele golden e un pò di zucchero semolato, quando faccio la versione semplice invece aggiungo solo la scorza di un limone grattugiata)

Montiamo a neve gli albumi con un pizzico di sale. A parte sbattiamo i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, aggiungiamo l'olio e la farina setacciata col lievito, in ultimo incorporiamo gli albumi montati a neve.
Sbucciamo, detorsoliamo e tagliamo ogni mela in quattro spicchi.
Da ogni spicchio ricaviamo un ventaglietto tagliando lo spicchio a fettine sottili senza arrivare in fondo. Disponiamo in una teglia rettangolare gli otto spicchi intagliati dopo averli passati nello zucchero semolato e versiamo sopra il composto preparato. Inforniamo a 180° per 30-40 minuti dipende fallo spessore. Quando la faccio a ciambella viene più alta con le mele ho scelto una teglia più larga per non farle affondare completamente.

Una strana versione di questo dolce è quella che preparo con la marmellata di mirtilli, trattengo dalla dose indicata un poco di zucchero ed aggiungo un vasetto di marmellata di mirtilli. Il risultato è una ciambella viola che sembra un dolce stregato ideale per far divertire i bambini durante la preparazione.

Torta di yogurt e mele


Qualche post fa la bravissima Ady di Diario di una Passione pubblicava la ricetta della famosa ciambella dei 7 vasetti che tutti credo conosciamo e qualora vi fosse tra noi chi non l'ha mai sperimentata è invitato a farlo presto che non sa cosa si perde in caso contrario.
E' una base semplice, sana e leggera che viene sempre bene e si presta ad essere arricchita in mille modi diversi tanto che mi verrebbe voglia di indire un meme per scoprire quante varianti siamo capaci di creare con questa base.
Non occorre la bilancia dal momento che l'unità di misura è il vasetto dello yogurt ed è così semplice che anche i bambini possono provare a farla da soli.
Io stavolta l'ho arricchita con le mele (le ultime due del carico Alto Atesino) ed ho usato al posto del solito olio, l'olio di semi d'uva consigliatomi da mio cugino per la leggerezza che conferisce ai dolci.

A voi la ricetta:
1 vasetto di yogurt bianco
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
1 vasetto di olio di semi d'uva (o quello che voi preferite Ady usa quello di riso io anche quello d'oliva)
1 bustina di lievito vanigliato per dolci
3 uova
aromi o altri ingredienti a piacere (nel mio caso solo due belle mele golden e un pò di zucchero semolato, quando faccio la versione semplice invece aggiungo solo la scorza di un limone grattugiata)

Montiamo a neve gli albumi con un pizzico di sale. A parte sbattiamo i tuorli con lo zucchero e lo yogurt, aggiungiamo l'olio e la farina setacciata col lievito, in ultimo incorporiamo gli albumi montati a neve.
Sbucciamo, detorsoliamo e tagliamo ogni mela in quattro spicchi.
Da ogni spicchio ricaviamo un ventaglietto tagliando lo spicchio a fettine sottili senza arrivare in fondo. Disponiamo in una teglia rettangolare gli otto spicchi intagliati dopo averli passati nello zucchero semolato e versiamo sopra il composto preparato. Inforniamo a 180° per 30-40 minuti dipende fallo spessore. Quando la faccio a ciambella viene più alta con le mele ho scelto una teglia più larga per non farle affondare completamente.

Una strana versione di questo dolce è quella che preparo con la marmellata di mirtilli, trattengo dalla dose indicata un poco di zucchero ed aggiungo un vasetto di marmellata di mirtilli. Il risultato è una ciambella viola che sembra un dolce stregato ideale per far divertire i bambini durante la preparazione.