2012-03-16

Panetton perdu alla nocciolata

Non m'è avanzato il panettone di Natale (i panettoni di Loison non avanzano) è solo che ho accolto la filosofia del panettone tutto l'anno e ve ne propongo una gradevolissima ricetta. Se poi a voi il panettone è avanzato e lo stavate buttando per far spazio alle colombe provatela lo stesso la ricetta, tanto è semplice! Io ho aggiunto tra i due strati di panettone delle cucchiaiate di Nocciolata Rigoni di Asiago. Se poi vi avanzano dei gianduiotti vanno bene al posto della crema di nocciole e se servite il dolce tiepido con una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia non ve ne pentirete affatto.
Ingredienti:
4 larghe fette di panettone tradizionale
50 g di burro
2 uova
150 ml di latte intero
4 cucchiai di zucchero
Crema di nocciole
zucchero a velo q.b.
Sbattete le uova con lo zucchero fino a renderle spumose, unite il latte e mescolate. Inzuppate metà del panettone nella pastella e sistematelo in una terrina da forno imburrata, versate sopra qua e là dei cucchiaini di crema di nocciole e chiudete con l'altro panettone inzuppato nella restante pastella. Se dovesse avanzare la pastella distribuitela sul dolce e infornate a 180° finché non si forma la crosticina dorata. Servite tiepido spolverizzato di zucchero a velo e possibilmente accompagnato con gelato.

Panetton perdu alla nocciolata

Non m'è avanzato il panettone di Natale (i panettoni di Loison non avanzano) è solo che ho accolto la filosofia del panettone tutto l'anno e ve ne propongo una gradevolissima ricetta. Se poi a voi il panettone è avanzato e lo stavate buttando per far spazio alle colombe provatela lo stesso la ricetta, tanto è semplice! Io ho aggiunto tra i due strati di panettone delle cucchiaiate di Nocciolata Rigoni di Asiago. Se poi vi avanzano dei gianduiotti vanno bene al posto della crema di nocciole e se servite il dolce tiepido con una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia non ve ne pentirete affatto.
Ingredienti:
4 larghe fette di panettone tradizionale
50 g di burro
2 uova
150 ml di latte intero
4 cucchiai di zucchero
Crema di nocciole
zucchero a velo q.b.
Sbattete le uova con lo zucchero fino a renderle spumose, unite il latte e mescolate. Inzuppate metà del panettone nella pastella e sistematelo in una terrina da forno imburrata, versate sopra qua e là dei cucchiaini di crema di nocciole e chiudete con l'altro panettone inzuppato nella restante pastella. Se dovesse avanzare la pastella distribuitela sul dolce e infornate a 180° finché non si forma la crosticina dorata. Servite tiepido spolverizzato di zucchero a velo e possibilmente accompagnato con gelato.

2012-03-14

La torta criminale alla ricotta e il caffè dell'amicizia

Piatto dessert, tazza e tovagliolino linea Nostalgie di Easy life design
Il nome curioso di questa torta così come la ricetta non sono miei ma di una collega blogger. Sin da quando vidi il suo post lo aggiunsi ai preferiti con l'intento di provare, prima o poi, questa deliziosa e semplice torta. Eccomi ce l'ho fatta ed è veramente una torta criminale perché è tanto tanto buona.
La sua semplicità e neutralità di gusto ne permette infiniti abbinamenti, io dico che è ottima così ma, perché no, anche farcita con una straodinaria confettura, una già pronta direte e sapete che ve ne potrei consigliare qualcuna ma stavolta vi dico di farla voi in casa per riscoprire il gusto delle cose fatte con le proprie mani e tante idee in proposito potete trovarle su un libro speciale che ha il sapore delle cose di una volta Il quaderno delle confetture straordinarie a cura di Elisabetta Tiveron per Kellermann Editore. Un quadernetto pieno di ricette originali e straordinarie (che sta per fuori dall'ordinario) per fare in casa la confettura di pere allo zenzero candito piuttosto che quella di ananas alla menta o ancora di pesche gialle al pepe lungo e via dicendo oltre che tante confetture a base di ortaggi e diverse "cose buone da spalmare". La grafica è quella tipica della collana dei Quaderni di Kellermann, tutto scritto in corsivo con i disegnini sparsi tra le pagine come fosse davvero il quaderno della nonna reperito al fondo di un cassetto.  
Io ho degustato la mia torta sfogliando il quaderno e sognando di rifarla per farcirla con una delle confetture del libro, ho abbinato intanto la mia fetta ad un caffé speciale, il caffè dell'amicizia che in realtà è un caffè che si usa nelle montagne della Valle d'Aosta che viene chiamato così perché si sorseggia in compagnia nella tradizionale grolla dell'amicizia. Come base ho scelto un caffè selezionato da Zago la qualità Mokalibre che ho poi profumato con scorza d'agrumi e arricchito di grappa, un vero toccasana nei freddi pomeriggi invernali.
Torta criminale alla ricotta
Ingredienti:
270 gr di ricotta fresca
200 gr di zucchero
1 limone (la scorza grattugiata e il succo filtrato)
2 uova
1 cucchiaio di latte
2 cucchiai di extra vergine
240 gr di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
Lavorare con la frusta la ricotta con lo zucchero e la buccia di limone, finchè diventa liscia e cremosa. Incorporare le uova una alla volta sempre con la frusta, aggiungere il succo di limone, il latte, e infine l’olio. Unire al composto la farina setacciata con il lievito e amalgamare il tutto. Versare l'impasto in una teglia a cerniera imburrata e infarinata e cuocere a 180° per 30-35 minuti.
Caffè dell'amicizia:
4 tazze di caffè
8 cucchiaini di zucchero
4 bicchierini di grappa
la scorza di un'arancia
la scorza di un limone
Preparate in caffè secondo il proprio gusto ristretto o più lungo dolcificatelo bollente con zucchero, aggiungete la scorza dell'arancia e del limone e la grappa.
*Per la preparazione del dolce ho utilizzato ricotta fresca di Fattorie Osella, per la cottura mi sono servita dello stampo a cerniera Keramia di Guardini.

La torta criminale alla ricotta e il caffè dell'amicizia

Piatto dessert, tazza e tovagliolino linea Nostalgie di Easy life design
Il nome curioso di questa torta così come la ricetta non sono miei ma di una collega blogger. Sin da quando vidi il suo post lo aggiunsi ai preferiti con l'intento di provare, prima o poi, questa deliziosa e semplice torta. Eccomi ce l'ho fatta ed è veramente una torta criminale perché è tanto tanto buona.
La sua semplicità e neutralità di gusto ne permette infiniti abbinamenti, io dico che è ottima così ma, perché no, anche farcita con una straodinaria confettura, una già pronta direte e sapete che ve ne potrei consigliare qualcuna ma stavolta vi dico di farla voi in casa per riscoprire il gusto delle cose fatte con le proprie mani e tante idee in proposito potete trovarle su un libro speciale che ha il sapore delle cose di una volta Il quaderno delle confetture straordinarie a cura di Elisabetta Tiveron per Kellermann Editore. Un quadernetto pieno di ricette originali e straordinarie (che sta per fuori dall'ordinario) per fare in casa la confettura di pere allo zenzero candito piuttosto che quella di ananas alla menta o ancora di pesche gialle al pepe lungo e via dicendo oltre che tante confetture a base di ortaggi e diverse "cose buone da spalmare". La grafica è quella tipica della collana dei Quaderni di Kellermann, tutto scritto in corsivo con i disegnini sparsi tra le pagine come fosse davvero il quaderno della nonna reperito al fondo di un cassetto.  
Io ho degustato la mia torta sfogliando il quaderno e sognando di rifarla per farcirla con una delle confetture del libro, ho abbinato intanto la mia fetta ad un caffé speciale, il caffè dell'amicizia che in realtà è un caffè che si usa nelle montagne della Valle d'Aosta che viene chiamato così perché si sorseggia in compagnia nella tradizionale grolla dell'amicizia. Come base ho scelto un caffè selezionato da Zago la qualità Mokalibre che ho poi profumato con scorza d'agrumi e arricchito di grappa, un vero toccasana nei freddi pomeriggi invernali.
Torta criminale alla ricotta
Ingredienti:
270 gr di ricotta fresca
200 gr di zucchero
1 limone (la scorza grattugiata e il succo filtrato)
2 uova
1 cucchiaio di latte
2 cucchiai di extra vergine
240 gr di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
Lavorare con la frusta la ricotta con lo zucchero e la buccia di limone, finchè diventa liscia e cremosa. Incorporare le uova una alla volta sempre con la frusta, aggiungere il succo di limone, il latte, e infine l’olio. Unire al composto la farina setacciata con il lievito e amalgamare il tutto. Versare l'impasto in una teglia a cerniera imburrata e infarinata e cuocere a 180° per 30-35 minuti.
Caffè dell'amicizia:
4 tazze di caffè
8 cucchiaini di zucchero
4 bicchierini di grappa
la scorza di un'arancia
la scorza di un limone
Preparate in caffè secondo il proprio gusto ristretto o più lungo dolcificatelo bollente con zucchero, aggiungete la scorza dell'arancia e del limone e la grappa.
*Per la preparazione del dolce ho utilizzato ricotta fresca di Fattorie Osella, per la cottura mi sono servita dello stampo a cerniera Keramia di Guardini.

2012-03-12

Conchiglioni ripieni di mortadella radicchio e formaggio Cadetto

Voglio iniziare la settimana con un altro piatto al forno stavolta un po' più sostenuto che altrimenti iniziate a pensare che io stia diventando vegetariana. Oggi vi parlo di un piatto giocato sui toni del rosa, dei conchiglioni con mortadella radicchio e formaggio Cadetto di Montebòre, un'altra specialità Vallenostra. La mortadella è la rossa di Felsineo quella punta di piccante la rende davvero speciale.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di conchiglioni
1 cespo di radicchio
1 scalogno
150 g di mortadella piccante
150 g di formaggio Cadetto
300 ml di latte
20 g di burro
20 g di farina 00
4 cucchiai di grana grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Fondere il burro in un pentolino unire la farina e poi il latte, lasciar addensare la besciamella e unirvi il formaggio Cadetto grattugiato grossolanamente. Intanto tagliare a dadini la mortadella e a julienne il radicchio. Tritare la cipolla e appassirla in un tegame con un fondo d'olio, unirvi la mortadella a cubetti e lasciar prendere colore, aggiungere il radicchio sfumare con il vino e lasciar appassire nel tegame, unire la salsa preparata al condimento di radicchio e mortadella. lessare al dente i conchiglioni scolarli e disporli in un solo strato in una teglia appena unta, versarvi sopra il composto preparato avendo cura di farne entrare un po' inogni conchiglione. Spolverizzare con il grana e infornare a 180°per 20 mnuti circa finché la superficie apparirà dorata e croccante.
*Per questa ricetta ho utilizzato coltelli  Arcos della linea firmata dallo chef Alessandro Circiello e una padella della linea Bio-Cook di Illa

Conchiglioni ripieni di mortadella radicchio e formaggio Cadetto

Voglio iniziare la settimana con un altro piatto al forno stavolta un po' più sostenuto che altrimenti iniziate a pensare che io stia diventando vegetariana. Oggi vi parlo di un piatto giocato sui toni del rosa, dei conchiglioni con mortadella radicchio e formaggio Cadetto di Montebòre, un'altra specialità Vallenostra. La mortadella è la rossa di Felsineo quella punta di piccante la rende davvero speciale.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di conchiglioni
1 cespo di radicchio
1 scalogno
150 g di mortadella piccante
150 g di formaggio Cadetto
300 ml di latte
20 g di burro
20 g di farina 00
4 cucchiai di grana grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Fondere il burro in un pentolino unire la farina e poi il latte, lasciar addensare la besciamella e unirvi il formaggio Cadetto grattugiato grossolanamente. Intanto tagliare a dadini la mortadella e a julienne il radicchio. Tritare la cipolla e appassirla in un tegame con un fondo d'olio, unirvi la mortadella a cubetti e lasciar prendere colore, aggiungere il radicchio sfumare con il vino e lasciar appassire nel tegame, unire la salsa preparata al condimento di radicchio e mortadella. lessare al dente i conchiglioni scolarli e disporli in un solo strato in una teglia appena unta, versarvi sopra il composto preparato avendo cura di farne entrare un po' inogni conchiglione. Spolverizzare con il grana e infornare a 180°per 20 mnuti circa finché la superficie apparirà dorata e croccante.
*Per questa ricetta ho utilizzato coltelli  Arcos della linea firmata dallo chef Alessandro Circiello e una padella della linea Bio-Cook di Illa

2012-03-09

Domenica è sempre domenica!

Terrina e cucchiaio collezione Impronte verde di Wald
Ricordo ancora quando per il pranzo della domenica ci si riuniva a casa dei nonni con zii e cugini davanti al pollo fritto e croccante di nonna e poi quando, i nonni oramai troppo anziani per sobbarcarsi tale onere,venivano a pranzo da noi. Credo che tale tale rito continui ad avere il suo valore soprattutto oggi quando corriamo tutta la settimana e l'unico pranzo "slow" rimane quello del dì di festa.
A casa mia raramente, confesso, si organizza il pranzo domenicale poiché, memori della vecchia tradizione di famiglia, oggi è la mamma ad accoglierci al suo tavolo sfoderando, per l'occasione, le sue migliori doti culinarie.
A volte preparo qualche pietanza da consumare insieme, spesso il dolce, a volte nulla perché sedendosi a tavola c'è quell'aspettativa del chissà cosa si mangia oggi che rende tutto speciale. 
Il pranzo della domenica è sempre stato un rito anche per lo chef Daniele Persegani - celebre volto del canale televisivo Alice - che ha dedicato all'argomento un meraviglioso libro Il pranzo della domenica edito da Sitcom. Il libro, con cui l'autore si prefigge lo scopo di allietare le nostre domeniche e renderle saporite com'erano le sue da bimbo, contiene tante ricette di festa accompagnate da sontuose e ricche tavole imbandite secondo le indicazioni dello chef perché per la tavola della domenica ci vuole cura, amore per i dettagli e un pizzico di fantasia, giusto per rendere le pietanze ancora più buone, pregustandole con gli occhi. Pranzi a tema in cui piccoli accorgimenti e innovativi dettagli consentono di apparecchiare tavole da sogno e affascinare gli invitati con gusto e originalità. E visto che la Pasqua è alle porte possiamo affidarci a Persegani che ci propone ben due apparecchiature pasquali e tanti golosi e originali piatti.
Idee per il menù della domenica e anche per quello di Pasqua si trovano anche nell'ultimo libro di Luisanna Messeri I menù di Luisanna edito dalla stessa casa editrice che trasuda vitalità e passione come la sua autrice. Tante idee di menù gustosi, una sezione dedicata ai bambini e una ai regali golosi perfetti per tutte le occasioni.
Luisanna racconta che era per lei rassicurante il ripetersi del menu domenicale e piacevole il dilungarsi a tavola lontani dalle ansie di tutti i giorni e ancora oggi il pranzo della domenica è per lei come per molti di noi un rito intramontabile "un'abbuffata d'amore".
Pensando al pranzo del giorno festivo mi viene ovviamente di proporvi un ricco piatto di festa perché di festa sono per me, ma ancor più per mio marito, i primi che vengono gratinati in forno perché la crosticina fa subito festa. Per questo piatto mi sono ovviamente rifatta ad una ricetta del libro di Persegani che ho adattato e modificato secondo le mie esigenze. Nell'originale Ziti in teglia con ragù dell'orto lo chef utilizza gli ziti mentre io ho scelto i Filei un formato di pasta regionale che produce il pastificio Pisani & Pasta, io poi ho omesso la besciamella utilizzando per dare cremosità al piatto della fresca robiola ho aggiunto al soffritto di verdure anche del porro e per completare un leggero strato di sughetto al pomodoro.
Filei gratinati al ragù dell'orto
Ingredienti per 4 persone:
300 g di filei
1 peprone verde
1 peperone rosso
2 zucchine
1 cipolla
1 piccolo porro
1 carota
1 costa di sedano
4 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
basilico
250 g di robiola
60 g di parmigiano
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e soffriggerne una parte con un filo d'olio e l'aglio, unire i pelati e schiacciarli con la forchetta, salare pepare e lasciar cuocere finché si restringe un poco, eliminare l'aglio, unire qualche foglia di basilico e passare il sughetto al passì con i fori stretti. Intanto preparare un soffritto con la cipolla restante la carota, il porro e il sedano a piccoli dadi, unire i peperoni e le zucchine anch'essi a dadini e lasciar rosolare, salare pepare e continuare la cottura finché le verdure saranno cotte ma non spappolate. Lessare la pasta, condirla con metà ragù di verdure e la robiola. Versare la pasta in teglia, stendervi sopra il sughetto di pomodoro, le restanti verdure e il parmigiano grattugiato con gratì. Porre in forno a gratinare finché la superficie apparirà dorata.

Per la realizzazione della mia ricetta mi sono servita degli utilissimi attrezzi I colorati di Ariete inaugurando così una sezione del blog dedicata alla cucina cromatica A tutto colore
Potete anche scaricare il bellissimo ricettario di Simone Rugiati La cucina cromatica

Domenica è sempre domenica!

Terrina e cucchiaio collezione Impronte verde di Wald
Ricordo ancora quando per il pranzo della domenica ci si riuniva a casa dei nonni con zii e cugini davanti al pollo fritto e croccante di nonna e poi quando, i nonni oramai troppo anziani per sobbarcarsi tale onere,venivano a pranzo da noi. Credo che tale tale rito continui ad avere il suo valore soprattutto oggi quando corriamo tutta la settimana e l'unico pranzo "slow" rimane quello del dì di festa.
A casa mia raramente, confesso, si organizza il pranzo domenicale poiché, memori della vecchia tradizione di famiglia, oggi è la mamma ad accoglierci al suo tavolo sfoderando, per l'occasione, le sue migliori doti culinarie.
A volte preparo qualche pietanza da consumare insieme, spesso il dolce, a volte nulla perché sedendosi a tavola c'è quell'aspettativa del chissà cosa si mangia oggi che rende tutto speciale. 
Il pranzo della domenica è sempre stato un rito anche per lo chef Daniele Persegani - celebre volto del canale televisivo Alice - che ha dedicato all'argomento un meraviglioso libro Il pranzo della domenica edito da Sitcom. Il libro, con cui l'autore si prefigge lo scopo di allietare le nostre domeniche e renderle saporite com'erano le sue da bimbo, contiene tante ricette di festa accompagnate da sontuose e ricche tavole imbandite secondo le indicazioni dello chef perché per la tavola della domenica ci vuole cura, amore per i dettagli e un pizzico di fantasia, giusto per rendere le pietanze ancora più buone, pregustandole con gli occhi. Pranzi a tema in cui piccoli accorgimenti e innovativi dettagli consentono di apparecchiare tavole da sogno e affascinare gli invitati con gusto e originalità. E visto che la Pasqua è alle porte possiamo affidarci a Persegani che ci propone ben due apparecchiature pasquali e tanti golosi e originali piatti.
Idee per il menù della domenica e anche per quello di Pasqua si trovano anche nell'ultimo libro di Luisanna Messeri I menù di Luisanna edito dalla stessa casa editrice che trasuda vitalità e passione come la sua autrice. Tante idee di menù gustosi, una sezione dedicata ai bambini e una ai regali golosi perfetti per tutte le occasioni.
Luisanna racconta che era per lei rassicurante il ripetersi del menu domenicale e piacevole il dilungarsi a tavola lontani dalle ansie di tutti i giorni e ancora oggi il pranzo della domenica è per lei come per molti di noi un rito intramontabile "un'abbuffata d'amore".
Pensando al pranzo del giorno festivo mi viene ovviamente di proporvi un ricco piatto di festa perché di festa sono per me, ma ancor più per mio marito, i primi che vengono gratinati in forno perché la crosticina fa subito festa. Per questo piatto mi sono ovviamente rifatta ad una ricetta del libro di Persegani che ho adattato e modificato secondo le mie esigenze. Nell'originale Ziti in teglia con ragù dell'orto lo chef utilizza gli ziti mentre io ho scelto i Filei un formato di pasta regionale che produce il pastificio Pisani & Pasta, io poi ho omesso la besciamella utilizzando per dare cremosità al piatto della fresca robiola ho aggiunto al soffritto di verdure anche del porro e per completare un leggero strato di sughetto al pomodoro.
Filei gratinati al ragù dell'orto
Ingredienti per 4 persone:
300 g di filei
1 peprone verde
1 peperone rosso
2 zucchine
1 cipolla
1 piccolo porro
1 carota
1 costa di sedano
4 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
basilico
250 g di robiola
60 g di parmigiano
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritare la cipolla e soffriggerne una parte con un filo d'olio e l'aglio, unire i pelati e schiacciarli con la forchetta, salare pepare e lasciar cuocere finché si restringe un poco, eliminare l'aglio, unire qualche foglia di basilico e passare il sughetto al passì con i fori stretti. Intanto preparare un soffritto con la cipolla restante la carota, il porro e il sedano a piccoli dadi, unire i peperoni e le zucchine anch'essi a dadini e lasciar rosolare, salare pepare e continuare la cottura finché le verdure saranno cotte ma non spappolate. Lessare la pasta, condirla con metà ragù di verdure e la robiola. Versare la pasta in teglia, stendervi sopra il sughetto di pomodoro, le restanti verdure e il parmigiano grattugiato con gratì. Porre in forno a gratinare finché la superficie apparirà dorata.

Per la realizzazione della mia ricetta mi sono servita degli utilissimi attrezzi I colorati di Ariete inaugurando così una sezione del blog dedicata alla cucina cromatica A tutto colore
Potete anche scaricare il bellissimo ricettario di Simone Rugiati La cucina cromatica

2012-03-07

Hamburger vegetariano di Sarconi

Vassoio e americano collezione Impronte di Wald
I fagioli sono il vanto di Sarconi e l'azienda Belisario il fiore all'occhiello di tutta la Val d'Agri.
I terreni dell'azienda digradano dal Sirino a oltre 2000 metri d'altezza e si estendono per valli e colline lungo il percorso del fiume Sciaura che con le sue acque fresche e leggere conferisce un particolare gusto ai legumi che vi sono coltivati. I Belisario producono ben venti diversi e pregiati ecotipi di fagiolo con semi tramandati di padre in figlio dai curiosi nomi locali che ne richiamano le caratteristiche: panzaredda, nasieddu, tuvagliedda, maruchedda, munachedda per citarne alcuni. Il rispetto dei metodi tradizionali di coltivazione, il clima e i terreni rendono i fagioli di quest'azienda un prodotto di rara prelibatezza.
I fagioli di Sarconi sono ricchi di fibre, vitamine, amido, sali minerali, ferro, calcio e fosforo e questo loro elevato potere nutrizionale mi ha suggerito di sostituirli alla carne in questo fantastico Hamburger. Per la ricetta ho attinto al libro della Paltrow di cui vi parlavo qualche post fa ma ho italianizzato il gusto utilizzando fagioli di Sarconi e rosmarino per dare sapore. Per arricchire il panino qualche prodotto della mia terra, un po' di pomodorini sott'olio essiccati al sole dell'estate e una fetta di caciocavallo, provate e poi mi fate sapere.
Il fatto di utilizzare meno la carne sostituendola con altri prodotti nutrienti al pari mi sono accorta che non penalizza affatto il gusto, semplicemente è un altro gusto che dobbiamo in qualche modo imparare a conoscere per il bene nostro e dell'umanità e se la vostra preoccupazione, come la mia del resto, è quella di dover fare a meno di tutto il buono della cucina tradizionale, vi dico che le due cose insieme sono addirittura possibili E' stato di recente pubblicato da Sonda La Cucina Etica Regionale. Il libro della giovane Nives Arosio ripercorre in 365 ricette la tradizione gastronomica del nostro paese rivisitandola in chiave vegan, un lavoro meticoloso i cui risultati appaiono, a giudicare delle invitanti immagini, più che soddisfacenti. Molto interessante la sezione iniziale del libro dedicata agli ingredienti vegani, un mondo per noi sconosciuto dal quale apprendere molto per cambiare vita o semplicemente, come piace a me, per avere più occasioni di gioco in cucina.
Tornando ai miei hamburger dimenticavo di dirvi che i panini li ho preparati in casa semplicemente seguendo le istruzioni riportate sulla confezione della farina per pane nero ai 7 cereali di Molino Spadoni, li ho poi arricchiti prima della cottura con semi di girasole. A voi la ricetta degli hamburger vegetariani.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini integrali ai 7 cereali
400 g di fagioli di Sarconi lessati
2 cucchiaiate di riso integrale lessato
olio extravergine d'oliva
1 piccola cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
farina q.b.
sale e pepe
pomodorini secchi sott'olio
origano
caciocavallo
Tritare la cipolla con il rosmarino e rosolarla con l'aglio schiacciato in un filo d'olio, unire i fagioli e il riso e cuocere per un paio di minuti, regolare di sale e pepe poi schiacciare il composto ottenuto con l'aiuto di uno schiacciapatate o come nel mio caso con un paio di giri di Swizzz cut di Eva collection per renderlo compatto. Suddividere l'impasto in quattro parti e schiacciarlo a mo' di hamburger passandolo nella farina. Lasciare riposare gli hamburger in frigo anche un paio d'ore poi rosolarli da ambo i lati in una padella con altro olio. Tagliare i panini a metà e farcirli con l'hamburger, una fetta di caciocavallo, qualche pomodorino e una spolverata d'origano servire con una fresca insalatina da taglio.

Hamburger vegetariano di Sarconi

Vassoio e americano collezione Impronte di Wald
I fagioli sono il vanto di Sarconi e l'azienda Belisario il fiore all'occhiello di tutta la Val d'Agri.
I terreni dell'azienda digradano dal Sirino a oltre 2000 metri d'altezza e si estendono per valli e colline lungo il percorso del fiume Sciaura che con le sue acque fresche e leggere conferisce un particolare gusto ai legumi che vi sono coltivati. I Belisario producono ben venti diversi e pregiati ecotipi di fagiolo con semi tramandati di padre in figlio dai curiosi nomi locali che ne richiamano le caratteristiche: panzaredda, nasieddu, tuvagliedda, maruchedda, munachedda per citarne alcuni. Il rispetto dei metodi tradizionali di coltivazione, il clima e i terreni rendono i fagioli di quest'azienda un prodotto di rara prelibatezza.
I fagioli di Sarconi sono ricchi di fibre, vitamine, amido, sali minerali, ferro, calcio e fosforo e questo loro elevato potere nutrizionale mi ha suggerito di sostituirli alla carne in questo fantastico Hamburger. Per la ricetta ho attinto al libro della Paltrow di cui vi parlavo qualche post fa ma ho italianizzato il gusto utilizzando fagioli di Sarconi e rosmarino per dare sapore. Per arricchire il panino qualche prodotto della mia terra, un po' di pomodorini sott'olio essiccati al sole dell'estate e una fetta di caciocavallo, provate e poi mi fate sapere.
Il fatto di utilizzare meno la carne sostituendola con altri prodotti nutrienti al pari mi sono accorta che non penalizza affatto il gusto, semplicemente è un altro gusto che dobbiamo in qualche modo imparare a conoscere per il bene nostro e dell'umanità e se la vostra preoccupazione, come la mia del resto, è quella di dover fare a meno di tutto il buono della cucina tradizionale, vi dico che le due cose insieme sono addirittura possibili E' stato di recente pubblicato da Sonda La Cucina Etica Regionale. Il libro della giovane Nives Arosio ripercorre in 365 ricette la tradizione gastronomica del nostro paese rivisitandola in chiave vegan, un lavoro meticoloso i cui risultati appaiono, a giudicare delle invitanti immagini, più che soddisfacenti. Molto interessante la sezione iniziale del libro dedicata agli ingredienti vegani, un mondo per noi sconosciuto dal quale apprendere molto per cambiare vita o semplicemente, come piace a me, per avere più occasioni di gioco in cucina.
Tornando ai miei hamburger dimenticavo di dirvi che i panini li ho preparati in casa semplicemente seguendo le istruzioni riportate sulla confezione della farina per pane nero ai 7 cereali di Molino Spadoni, li ho poi arricchiti prima della cottura con semi di girasole. A voi la ricetta degli hamburger vegetariani.
Ingredienti per 4 persone:
4 panini integrali ai 7 cereali
400 g di fagioli di Sarconi lessati
2 cucchiaiate di riso integrale lessato
olio extravergine d'oliva
1 piccola cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
farina q.b.
sale e pepe
pomodorini secchi sott'olio
origano
caciocavallo
Tritare la cipolla con il rosmarino e rosolarla con l'aglio schiacciato in un filo d'olio, unire i fagioli e il riso e cuocere per un paio di minuti, regolare di sale e pepe poi schiacciare il composto ottenuto con l'aiuto di uno schiacciapatate o come nel mio caso con un paio di giri di Swizzz cut di Eva collection per renderlo compatto. Suddividere l'impasto in quattro parti e schiacciarlo a mo' di hamburger passandolo nella farina. Lasciare riposare gli hamburger in frigo anche un paio d'ore poi rosolarli da ambo i lati in una padella con altro olio. Tagliare i panini a metà e farcirli con l'hamburger, una fetta di caciocavallo, qualche pomodorino e una spolverata d'origano servire con una fresca insalatina da taglio.