2007-04-02

Risotto con noci e gorgonzola

Ho ricevuto un set di mestoli I Cucinieri di Lagostina, il premio che ho vinto con la partecipazione ad un concorso di qualche mese fa promosso da Sale&Pepe in collaborazione con Lagostina. Bisognava inviare una ricetta preparata utilizzando la pentola a pressione così ho inviato la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola, forse non molto leggera ma adatta sicuramente a quei momenti in cui vogliamo coccolarci un poco (sempre se amiamo i formaggi altrimenti…)
La vincita mi ha messo allegria non per il regalo in sé dato che avrei preferito il viaggio del primo posto ma perché la mia ricetta è arrivata tra le 51 migliori come si legge nel numero di Marzo della rivista, dove sono indicati i nominativi dei vincitori.

Vi trascrivo la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola tale e quale a come l’ho inviata al concorso, naturalmente si può preparare anche senza pentola a pressione seguendo la normale procedura di realizzazione di un risotto, se vi vengono in mente delle varianti suggerite pure.

Ingredienti per 4 persone:
320 g. di riso Vialone o altro tipo idoneo per risotti
1 porro
1 l di brodo vegetale
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
½ bicchiere di vino bianco
100 g di gorgonzola dolce
un’abbondante manciata di noci tritate

Preparazione:
Affetta sottilmente il porro e soffriggilo col burro e due cucchiai d’acqua direttamente nella pentola a pressione aperta.
Quando il porro è ben appassito aggiungi il riso. Mescola e fallo tostare per 3 minuti. Bagnalo col vino, mescola e fai evaporare. Versa sul riso il brodo caldo.
Chiudi il coperchio, alza la fiamma e quando inizia a sibilare abbassa al minimo. Cuoci 6 minuti.
Spegni, fai uscire tutto il vapore ed apri la pentola.
Se il riso non è abbastanza asciutto, fallo asciugare a pentola scoperta, mescolando.
Aggiungi il gorgonzola a cubetti, il parmigiano e le noci tenendone da parte un poco per la decorazione, regola di sale e fai riposare per due minuti.

Poi servi decorando ciascun piatto con le noci messe da parte.
BUON APPETITO!

Risotto con noci e gorgonzola

Ho ricevuto un set di mestoli I Cucinieri di Lagostina, il premio che ho vinto con la partecipazione ad un concorso di qualche mese fa promosso da Sale&Pepe in collaborazione con Lagostina. Bisognava inviare una ricetta preparata utilizzando la pentola a pressione così ho inviato la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola, forse non molto leggera ma adatta sicuramente a quei momenti in cui vogliamo coccolarci un poco (sempre se amiamo i formaggi altrimenti…)
La vincita mi ha messo allegria non per il regalo in sé dato che avrei preferito il viaggio del primo posto ma perché la mia ricetta è arrivata tra le 51 migliori come si legge nel numero di Marzo della rivista, dove sono indicati i nominativi dei vincitori.

Vi trascrivo la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola tale e quale a come l’ho inviata al concorso, naturalmente si può preparare anche senza pentola a pressione seguendo la normale procedura di realizzazione di un risotto, se vi vengono in mente delle varianti suggerite pure.

Ingredienti per 4 persone:
320 g. di riso Vialone o altro tipo idoneo per risotti
1 porro
1 l di brodo vegetale
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
½ bicchiere di vino bianco
100 g di gorgonzola dolce
un’abbondante manciata di noci tritate

Preparazione:
Affetta sottilmente il porro e soffriggilo col burro e due cucchiai d’acqua direttamente nella pentola a pressione aperta.
Quando il porro è ben appassito aggiungi il riso. Mescola e fallo tostare per 3 minuti. Bagnalo col vino, mescola e fai evaporare. Versa sul riso il brodo caldo.
Chiudi il coperchio, alza la fiamma e quando inizia a sibilare abbassa al minimo. Cuoci 6 minuti.
Spegni, fai uscire tutto il vapore ed apri la pentola.
Se il riso non è abbastanza asciutto, fallo asciugare a pentola scoperta, mescolando.
Aggiungi il gorgonzola a cubetti, il parmigiano e le noci tenendone da parte un poco per la decorazione, regola di sale e fai riposare per due minuti.

Poi servi decorando ciascun piatto con le noci messe da parte.
BUON APPETITO!

2007-03-31

Paris-Brest alle fragole


Su Cucina Italiana del mese di Aprile c’è uno speciale dedicato alla pasta bigné del bravissimo Walter Pedrazzi. Naturalmente mi è venuta voglia di sperimentare subito qualcosa per cui ho realizzato, utilizzando una sua ricetta base, una Paris-Brest alle fragole.
Questo dolce si narra sia nato a Parigi nel 1891 ad opera di un Pasticcere di nome Pierre Gateau il quale in occasione della gara ciclistica Paris-Brest realizzo una torta a forma di ruota di bicicletta a cui diede il nome della gara che si stava svolgendo. La ricetta originale prevedeva una base di pasta bigné coperta di scaglie di mandorle e zucchero a velo, farcita con crema. Nel corso degli anni comunque a tale dolce, diventato ormai un classico di pasticcera sono state date varie interpretazioni, quella che segue è la mia personale versione primaverile: Paris-Brest alle fragole.
Per la base: Mettiamo in una pentola 250 g di acqua con 100 g di burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungiamo 150 g di farina e facciamo una polentina (si procede come per le Zeppole di San Giuseppe). Raffreddato l’impasto aggiungiamo tre uova, uno alla volta Quando il composto risulta omogeneo lo trasferiamo in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia e formiamo su una teglia, coperta di carta da forno, due cerchi concentrici attaccati l’uno all’altro.
Mettiamo a cuocere in forno caldo a 190° finché il dolce diventerà gonfio e dorato, Non togliamo subito dal forno altrimenti si sgonfia in fretta, lasciamolo raffreddare nel forno spento.
Poi tagliano in orizzontale e farciamo con crema Chantilly (crema pasticcera e panna montata in egual misura) e fragole a fettine. Cospargiamo di zucchero a velo e il nostro dolce di primavera è pronto. Come fine pasto devo dire che fa la sua figura, ma se lo assaporiamo in solitudine tuffandoci nella sua voluttuosità non ha pari.

Paris-Brest alle fragole


Su Cucina Italiana del mese di Aprile c’è uno speciale dedicato alla pasta bigné del bravissimo Walter Pedrazzi. Naturalmente mi è venuta voglia di sperimentare subito qualcosa per cui ho realizzato, utilizzando una sua ricetta base, una Paris-Brest alle fragole.
Questo dolce si narra sia nato a Parigi nel 1891 ad opera di un Pasticcere di nome Pierre Gateau il quale in occasione della gara ciclistica Paris-Brest realizzo una torta a forma di ruota di bicicletta a cui diede il nome della gara che si stava svolgendo. La ricetta originale prevedeva una base di pasta bigné coperta di scaglie di mandorle e zucchero a velo, farcita con crema. Nel corso degli anni comunque a tale dolce, diventato ormai un classico di pasticcera sono state date varie interpretazioni, quella che segue è la mia personale versione primaverile: Paris-Brest alle fragole.
Per la base: Mettiamo in una pentola 250 g di acqua con 100 g di burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungiamo 150 g di farina e facciamo una polentina (si procede come per le Zeppole di San Giuseppe). Raffreddato l’impasto aggiungiamo tre uova, uno alla volta Quando il composto risulta omogeneo lo trasferiamo in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia e formiamo su una teglia, coperta di carta da forno, due cerchi concentrici attaccati l’uno all’altro.
Mettiamo a cuocere in forno caldo a 190° finché il dolce diventerà gonfio e dorato, Non togliamo subito dal forno altrimenti si sgonfia in fretta, lasciamolo raffreddare nel forno spento.
Poi tagliano in orizzontale e farciamo con crema Chantilly (crema pasticcera e panna montata in egual misura) e fragole a fettine. Cospargiamo di zucchero a velo e il nostro dolce di primavera è pronto. Come fine pasto devo dire che fa la sua figura, ma se lo assaporiamo in solitudine tuffandoci nella sua voluttuosità non ha pari.

2007-03-30

Cannoli alla crema


Per fare i cannoli dolci di pasta sfoglia ci occorre il nostro solito rettangolo di pasta che taglieremo a strisce lunghe il più possibile e larghe un centimetro. Bagniamo poi la superficie delle strisce con dell’acqua e avvolgiamole attorno agli appositi cannoncini di ferro o di altro materiale (i miei sono di canna di bambù). Disponiamo in teglia e cospargiamo la superficie di zucchero a velo, mettiamo a cuocere in forno già caldo e a metà cottura pennelliamo di nuovo leggermente con acqua e cospargiamo ancora di zucchero a velo. Questo procedimento conferisce ai cannoli l’aspetto lucido e dorato.
Quando si saranno raffreddati possiamo farcirli di crema pasticcera, chantilly, panna, crema al cioccolato etc. Anche questa procedura è facile e di sicura riuscita.
Se anziché cospargere con zucchero la pasta la pennelliamo con dell’uovo possiamo poi farcire i cannoli con una mousse di prosciutto o di formaggio o un’altra crema salata e servirli come antipasto su un letto di insalatina.

Cannoli alla crema


Per fare i cannoli dolci di pasta sfoglia ci occorre il nostro solito rettangolo di pasta che taglieremo a strisce lunghe il più possibile e larghe un centimetro. Bagniamo poi la superficie delle strisce con dell’acqua e avvolgiamole attorno agli appositi cannoncini di ferro o di altro materiale (i miei sono di canna di bambù). Disponiamo in teglia e cospargiamo la superficie di zucchero a velo, mettiamo a cuocere in forno già caldo e a metà cottura pennelliamo di nuovo leggermente con acqua e cospargiamo ancora di zucchero a velo. Questo procedimento conferisce ai cannoli l’aspetto lucido e dorato.
Quando si saranno raffreddati possiamo farcirli di crema pasticcera, chantilly, panna, crema al cioccolato etc. Anche questa procedura è facile e di sicura riuscita.
Se anziché cospargere con zucchero la pasta la pennelliamo con dell’uovo possiamo poi farcire i cannoli con una mousse di prosciutto o di formaggio o un’altra crema salata e servirli come antipasto su un letto di insalatina.

Girelle al prosciutto


Ottimi per servire un buon aperitivo sono i rustici di pasta sfoglia, li preparo in varie forme e con molteplici ingredienti (formaggio, prosciutto, olive, wurstel, pomodoro, acciughe, etc.) oggi vi presento le Girelle al prosciutto, possiamo sfruttare la stessa forma anche per altri ripieni.
Prendiamo un bel rettangolo di pasta sfoglia e distribuiamoci sopra delle fette di prosciutto cotto, cospargiamo di parmigiano grattugiato. Avvolgiamo la pasta su se stessa a formare un rotolo che taglieremo poi a fette di un centimetro e cuoceremo stesi su una teglia fino a doratura.

Girelle al prosciutto


Ottimi per servire un buon aperitivo sono i rustici di pasta sfoglia, li preparo in varie forme e con molteplici ingredienti (formaggio, prosciutto, olive, wurstel, pomodoro, acciughe, etc.) oggi vi presento le Girelle al prosciutto, possiamo sfruttare la stessa forma anche per altri ripieni.
Prendiamo un bel rettangolo di pasta sfoglia e distribuiamoci sopra delle fette di prosciutto cotto, cospargiamo di parmigiano grattugiato. Avvolgiamo la pasta su se stessa a formare un rotolo che taglieremo poi a fette di un centimetro e cuoceremo stesi su una teglia fino a doratura.

Cuori di sfoglia


Con la pasta sfoglia si possono fare innumerevoli cose sia dolci che salate, dei classici semplici biscotti da The preparati con tale base sono i Cuori di sfoglia.
Per prepararli ci occorre un rettangolo di pasta sfoglia già stesa o un panetto (preparato secondo la ricetta base che ho trascritto ieri) da stendere, dello zucchero semolato e dello zucchero a velo.
Spennelliamo la sfoglia con acqua e cospargiamola abbondantemente di zucchero semolato. Poi pieghiamo i lembi esterni verso il centro (le due estremità si devono toccare) e poi di nuovo le due nuove estremità verso il centro ottenendo una sorta di rotolino che taglieremo poi a fettine spesse un centimetro.
Disponiamo poi i cuoricini su una placca coperta di carta da forno pennelliamo la superficie con acqua e spolverizziamoli con zucchero a velo. Cuociamo in forno caldo finché saranno dorati...
Sono semplicissimi e il risultato è perfetto.

Cuori di sfoglia


Con la pasta sfoglia si possono fare innumerevoli cose sia dolci che salate, dei classici semplici biscotti da The preparati con tale base sono i Cuori di sfoglia.
Per prepararli ci occorre un rettangolo di pasta sfoglia già stesa o un panetto (preparato secondo la ricetta base che ho trascritto ieri) da stendere, dello zucchero semolato e dello zucchero a velo.
Spennelliamo la sfoglia con acqua e cospargiamola abbondantemente di zucchero semolato. Poi pieghiamo i lembi esterni verso il centro (le due estremità si devono toccare) e poi di nuovo le due nuove estremità verso il centro ottenendo una sorta di rotolino che taglieremo poi a fettine spesse un centimetro.
Disponiamo poi i cuoricini su una placca coperta di carta da forno pennelliamo la superficie con acqua e spolverizziamoli con zucchero a velo. Cuociamo in forno caldo finché saranno dorati...
Sono semplicissimi e il risultato è perfetto.

2007-03-29

Pasta sfoglia

Ho sempre pensato che la pasta sfoglia fosse una di quelle preparazioni base da acquistare già pronte per l’“immensa”fatica che ne avrebbe comportato la preparazione domestica. Ogni volta che prendevo in mano un manuale di cucina e leggevo la preparazione di questo impasto mi sembrava talmente complicato e ricco di grassi da farmi desistere subito dal buon proposito di cimentarmi con la sua preparazione. Finché un giorno non l’ho vista preparare in televisione alla Prova del Cuoco dal grande pasticcere Salvatore De Riso. Mi ha attratto talmente tanto che ho deciso subito di farla con ottimi risultati, senza contare che ne vengono fuori quattro bei panetti da utilizzare con comodità dato che si può benissimo congelare. Adesso vi do la ricetta della base poi nei prossimi giorni qualche mia preparazione dolce e salata con la sfoglia.
Impastiamo 750 g di farina con 100 g di strutto, 30 g di zucchero, 15 g di sale, 350 g di acqua e 50 g di latte. Ne viene fuori un bel panetto liscio che porremo a riposare il frigo per mezz’ora. Trascorso il tempo lo stendiamo in un grande rettangolo al centro del quale stenderemo uniformemente 500 g di burro morbido, pieghiamo prima un lembo sul burro e poi l’altro chiudendo tutto il burro all’interno della sfoglia. Lo lasciamo riposare un’altra mezz’ora e pi lo stendiamo sempre mantenendo la forma del rettangolo, piegandolo poi in quattro a libro, i lembi esterni verso il centro e poi di nuovo una metà sull’altra. Lasciamo riposare e poi stendiamo e pieghiamo di nuovo a tre come la prima volta. Dopo aver fatto di nuovo riposare stendiamo di nuovo e pieghiamo a quattro come prima ed il gioco è fatto la possiamo dividere in rettangoli e stendere ed utilizzare come più ci piace.Vi assicuro che farla è divertente oltre che economico e non ci sporca per niente. Io l’ho già utilizzata per Cuori di sfoglia, Rustici al prosciutto e Cannoli alla crema ma ho in mente tante altre cose…

Pasta sfoglia

Ho sempre pensato che la pasta sfoglia fosse una di quelle preparazioni base da acquistare già pronte per l’“immensa”fatica che ne avrebbe comportato la preparazione domestica. Ogni volta che prendevo in mano un manuale di cucina e leggevo la preparazione di questo impasto mi sembrava talmente complicato e ricco di grassi da farmi desistere subito dal buon proposito di cimentarmi con la sua preparazione. Finché un giorno non l’ho vista preparare in televisione alla Prova del Cuoco dal grande pasticcere Salvatore De Riso. Mi ha attratto talmente tanto che ho deciso subito di farla con ottimi risultati, senza contare che ne vengono fuori quattro bei panetti da utilizzare con comodità dato che si può benissimo congelare. Adesso vi do la ricetta della base poi nei prossimi giorni qualche mia preparazione dolce e salata con la sfoglia.
Impastiamo 750 g di farina con 100 g di strutto, 30 g di zucchero, 15 g di sale, 350 g di acqua e 50 g di latte. Ne viene fuori un bel panetto liscio che porremo a riposare il frigo per mezz’ora. Trascorso il tempo lo stendiamo in un grande rettangolo al centro del quale stenderemo uniformemente 500 g di burro morbido, pieghiamo prima un lembo sul burro e poi l’altro chiudendo tutto il burro all’interno della sfoglia. Lo lasciamo riposare un’altra mezz’ora e pi lo stendiamo sempre mantenendo la forma del rettangolo, piegandolo poi in quattro a libro, i lembi esterni verso il centro e poi di nuovo una metà sull’altra. Lasciamo riposare e poi stendiamo e pieghiamo di nuovo a tre come la prima volta. Dopo aver fatto di nuovo riposare stendiamo di nuovo e pieghiamo a quattro come prima ed il gioco è fatto la possiamo dividere in rettangoli e stendere ed utilizzare come più ci piace.Vi assicuro che farla è divertente oltre che economico e non ci sporca per niente. Io l’ho già utilizzata per Cuori di sfoglia, Rustici al prosciutto e Cannoli alla crema ma ho in mente tante altre cose…

2007-03-28

Biscotti rustici arancia e cioccolato


Di tanto in tanto, tra cucina fusion e innovazioni gastronomiche mi viene voglia di qualcosa di autentico di tradizionale, in uno di questi momenti ho preparato i Biscotti rustici arancia e cioccolato ottimi per la colazione.
Li prepariamo impastando 500 g di farina 00 con 75 g di fecola di patate, 170 g di zucchero, 120 g di burro, 1 dl di latte, 100 g di scaglie di cioccolato fondente, la scorza grattugiata di un’arancia, 2 uova,1 cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto omogeneo lo lasciamo riposare avvolto in pellicola per mezz’ora. Per dare un gusto speciale io utilizzo del cioccolato Modicano allo zenzero, se non ne abbiamo disponibilità ma vogliamo comunque dare il gusto speziato si può aggiungere all’impasto un pizzico di polvere di zenzero essiccato.
Stendiamo poi l’impasto in uno spessore di mezzo centimetro e ne ricaviamo, con la rotella tagliapasta, dei rettangoli regolari che cuoceremo in forno caldo fino a doratura.
Prepariamo poi una glassa col succo dell’arancia di cui abbiamo utilizzato la scorza e 100 g di zucchero a velo. Pennelliamo la glassa sui biscotti (deve formare una pellicola sottile) e lasciamo asciugare.
I nostri biscotti sono pronti, ricordano le cose buone che preparavano le nonne.