2007-04-05

Torta brisèe ai carciofi


Il periodo di Pasqua è quello delle gite fuori porta, il clima comincia a migliorare e l’aria di primavera invita ai pranzi all’aria aperta. In questi casi non c’è niente di meglio che una buona torta salata con le verdure di stagione.
Vi propongo la Torta brisèe ai carciofi.
Ovviamente possiamo sostituire i carciofi con altre verdure.
Per la sfoglia di pasta brisèe impastiamo 150 g di farina con 75vg di burro a tocchetti un pizzico di sale e 3-4 cucchiai di acqua.
Lasciamo riposare la pasta in frigo per mezz’ora.
Intanto puliamo quattro carciofi e lasciamoli cuocere a fuoco moderato con un poco d’olio nel quale avremo fatto appassire mezza cipolla. Saliamo, pepiamo e una volta intiepiditi li mescoliamo con due uova sbattute, due cucchiai di parmigiano grattugiato e tre o quattro cucchiaiate di ricotta.
Stendiamo in una teglia foderata di carta da forno la pasta brisè in uno strato sottile, versiamoci sopra il composto di carciofi, livelliamo bene la superficie e decoriamo a piacere con gli avanzi di pasta creando un motivo fiori, cuoricini, bastoncini a mò di crostata.
Inforniamo in forno già caldo e facciamo cuocere per mezz’ora circa finché la superficie risulterà dorata.

Torta brisèe ai carciofi


Il periodo di Pasqua è quello delle gite fuori porta, il clima comincia a migliorare e l’aria di primavera invita ai pranzi all’aria aperta. In questi casi non c’è niente di meglio che una buona torta salata con le verdure di stagione.
Vi propongo la Torta brisèe ai carciofi.
Ovviamente possiamo sostituire i carciofi con altre verdure.
Per la sfoglia di pasta brisèe impastiamo 150 g di farina con 75vg di burro a tocchetti un pizzico di sale e 3-4 cucchiai di acqua.
Lasciamo riposare la pasta in frigo per mezz’ora.
Intanto puliamo quattro carciofi e lasciamoli cuocere a fuoco moderato con un poco d’olio nel quale avremo fatto appassire mezza cipolla. Saliamo, pepiamo e una volta intiepiditi li mescoliamo con due uova sbattute, due cucchiai di parmigiano grattugiato e tre o quattro cucchiaiate di ricotta.
Stendiamo in una teglia foderata di carta da forno la pasta brisè in uno strato sottile, versiamoci sopra il composto di carciofi, livelliamo bene la superficie e decoriamo a piacere con gli avanzi di pasta creando un motivo fiori, cuoricini, bastoncini a mò di crostata.
Inforniamo in forno già caldo e facciamo cuocere per mezz’ora circa finché la superficie risulterà dorata.

2007-04-04

Praline al caffè


Ho avuto la mia prima esperienza con i cioccolatini, ho comprato uno di quegli aggeggi in plastica, tipo formine del ghiaccio ed ho inventato le mie prime praline. Ne ho fatte pochissime ma sono sparite nello spazio di un attimo.
Per dieci Praline al caffè ho sciolto 75 g di cioccolato fondente (il cioccolato va temperato come dicono i pasticceri con termometro etc. io comunque l’ho sciolto lentamente e lavorato a lungo con una scatolina ed il risultato è stato abbastanza buono), l’ho colato negli stampini che poi ho capovolto. Dopo un paio d’ore ho preparato una Ganache i cioccolato bianco con 3 cucchiai di panna liquida, un cucchiaino di caffé solubile e 40 g di cioccolato bianco, ho lavorato bene la crema e l’ho colata negli stampini. Poi ho richiuso con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria ed ho lasciato asciugare fino al giorno successivo.
Sto già pensando a nuovi gusti…

Praline al caffè


Ho avuto la mia prima esperienza con i cioccolatini, ho comprato uno di quegli aggeggi in plastica, tipo formine del ghiaccio ed ho inventato le mie prime praline. Ne ho fatte pochissime ma sono sparite nello spazio di un attimo.
Per dieci Praline al caffè ho sciolto 75 g di cioccolato fondente (il cioccolato va temperato come dicono i pasticceri con termometro etc. io comunque l’ho sciolto lentamente e lavorato a lungo con una scatolina ed il risultato è stato abbastanza buono), l’ho colato negli stampini che poi ho capovolto. Dopo un paio d’ore ho preparato una Ganache i cioccolato bianco con 3 cucchiai di panna liquida, un cucchiaino di caffé solubile e 40 g di cioccolato bianco, ho lavorato bene la crema e l’ho colata negli stampini. Poi ho richiuso con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria ed ho lasciato asciugare fino al giorno successivo.
Sto già pensando a nuovi gusti…

2007-04-02

Risotto con noci e gorgonzola

Ho ricevuto un set di mestoli I Cucinieri di Lagostina, il premio che ho vinto con la partecipazione ad un concorso di qualche mese fa promosso da Sale&Pepe in collaborazione con Lagostina. Bisognava inviare una ricetta preparata utilizzando la pentola a pressione così ho inviato la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola, forse non molto leggera ma adatta sicuramente a quei momenti in cui vogliamo coccolarci un poco (sempre se amiamo i formaggi altrimenti…)
La vincita mi ha messo allegria non per il regalo in sé dato che avrei preferito il viaggio del primo posto ma perché la mia ricetta è arrivata tra le 51 migliori come si legge nel numero di Marzo della rivista, dove sono indicati i nominativi dei vincitori.

Vi trascrivo la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola tale e quale a come l’ho inviata al concorso, naturalmente si può preparare anche senza pentola a pressione seguendo la normale procedura di realizzazione di un risotto, se vi vengono in mente delle varianti suggerite pure.

Ingredienti per 4 persone:
320 g. di riso Vialone o altro tipo idoneo per risotti
1 porro
1 l di brodo vegetale
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
½ bicchiere di vino bianco
100 g di gorgonzola dolce
un’abbondante manciata di noci tritate

Preparazione:
Affetta sottilmente il porro e soffriggilo col burro e due cucchiai d’acqua direttamente nella pentola a pressione aperta.
Quando il porro è ben appassito aggiungi il riso. Mescola e fallo tostare per 3 minuti. Bagnalo col vino, mescola e fai evaporare. Versa sul riso il brodo caldo.
Chiudi il coperchio, alza la fiamma e quando inizia a sibilare abbassa al minimo. Cuoci 6 minuti.
Spegni, fai uscire tutto il vapore ed apri la pentola.
Se il riso non è abbastanza asciutto, fallo asciugare a pentola scoperta, mescolando.
Aggiungi il gorgonzola a cubetti, il parmigiano e le noci tenendone da parte un poco per la decorazione, regola di sale e fai riposare per due minuti.

Poi servi decorando ciascun piatto con le noci messe da parte.
BUON APPETITO!

Risotto con noci e gorgonzola

Ho ricevuto un set di mestoli I Cucinieri di Lagostina, il premio che ho vinto con la partecipazione ad un concorso di qualche mese fa promosso da Sale&Pepe in collaborazione con Lagostina. Bisognava inviare una ricetta preparata utilizzando la pentola a pressione così ho inviato la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola, forse non molto leggera ma adatta sicuramente a quei momenti in cui vogliamo coccolarci un poco (sempre se amiamo i formaggi altrimenti…)
La vincita mi ha messo allegria non per il regalo in sé dato che avrei preferito il viaggio del primo posto ma perché la mia ricetta è arrivata tra le 51 migliori come si legge nel numero di Marzo della rivista, dove sono indicati i nominativi dei vincitori.

Vi trascrivo la mia ricetta di Risotto con noci e gorgonzola tale e quale a come l’ho inviata al concorso, naturalmente si può preparare anche senza pentola a pressione seguendo la normale procedura di realizzazione di un risotto, se vi vengono in mente delle varianti suggerite pure.

Ingredienti per 4 persone:
320 g. di riso Vialone o altro tipo idoneo per risotti
1 porro
1 l di brodo vegetale
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
½ bicchiere di vino bianco
100 g di gorgonzola dolce
un’abbondante manciata di noci tritate

Preparazione:
Affetta sottilmente il porro e soffriggilo col burro e due cucchiai d’acqua direttamente nella pentola a pressione aperta.
Quando il porro è ben appassito aggiungi il riso. Mescola e fallo tostare per 3 minuti. Bagnalo col vino, mescola e fai evaporare. Versa sul riso il brodo caldo.
Chiudi il coperchio, alza la fiamma e quando inizia a sibilare abbassa al minimo. Cuoci 6 minuti.
Spegni, fai uscire tutto il vapore ed apri la pentola.
Se il riso non è abbastanza asciutto, fallo asciugare a pentola scoperta, mescolando.
Aggiungi il gorgonzola a cubetti, il parmigiano e le noci tenendone da parte un poco per la decorazione, regola di sale e fai riposare per due minuti.

Poi servi decorando ciascun piatto con le noci messe da parte.
BUON APPETITO!

2007-03-31

Paris-Brest alle fragole


Su Cucina Italiana del mese di Aprile c’è uno speciale dedicato alla pasta bigné del bravissimo Walter Pedrazzi. Naturalmente mi è venuta voglia di sperimentare subito qualcosa per cui ho realizzato, utilizzando una sua ricetta base, una Paris-Brest alle fragole.
Questo dolce si narra sia nato a Parigi nel 1891 ad opera di un Pasticcere di nome Pierre Gateau il quale in occasione della gara ciclistica Paris-Brest realizzo una torta a forma di ruota di bicicletta a cui diede il nome della gara che si stava svolgendo. La ricetta originale prevedeva una base di pasta bigné coperta di scaglie di mandorle e zucchero a velo, farcita con crema. Nel corso degli anni comunque a tale dolce, diventato ormai un classico di pasticcera sono state date varie interpretazioni, quella che segue è la mia personale versione primaverile: Paris-Brest alle fragole.
Per la base: Mettiamo in una pentola 250 g di acqua con 100 g di burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungiamo 150 g di farina e facciamo una polentina (si procede come per le Zeppole di San Giuseppe). Raffreddato l’impasto aggiungiamo tre uova, uno alla volta Quando il composto risulta omogeneo lo trasferiamo in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia e formiamo su una teglia, coperta di carta da forno, due cerchi concentrici attaccati l’uno all’altro.
Mettiamo a cuocere in forno caldo a 190° finché il dolce diventerà gonfio e dorato, Non togliamo subito dal forno altrimenti si sgonfia in fretta, lasciamolo raffreddare nel forno spento.
Poi tagliano in orizzontale e farciamo con crema Chantilly (crema pasticcera e panna montata in egual misura) e fragole a fettine. Cospargiamo di zucchero a velo e il nostro dolce di primavera è pronto. Come fine pasto devo dire che fa la sua figura, ma se lo assaporiamo in solitudine tuffandoci nella sua voluttuosità non ha pari.

Paris-Brest alle fragole


Su Cucina Italiana del mese di Aprile c’è uno speciale dedicato alla pasta bigné del bravissimo Walter Pedrazzi. Naturalmente mi è venuta voglia di sperimentare subito qualcosa per cui ho realizzato, utilizzando una sua ricetta base, una Paris-Brest alle fragole.
Questo dolce si narra sia nato a Parigi nel 1891 ad opera di un Pasticcere di nome Pierre Gateau il quale in occasione della gara ciclistica Paris-Brest realizzo una torta a forma di ruota di bicicletta a cui diede il nome della gara che si stava svolgendo. La ricetta originale prevedeva una base di pasta bigné coperta di scaglie di mandorle e zucchero a velo, farcita con crema. Nel corso degli anni comunque a tale dolce, diventato ormai un classico di pasticcera sono state date varie interpretazioni, quella che segue è la mia personale versione primaverile: Paris-Brest alle fragole.
Per la base: Mettiamo in una pentola 250 g di acqua con 100 g di burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungiamo 150 g di farina e facciamo una polentina (si procede come per le Zeppole di San Giuseppe). Raffreddato l’impasto aggiungiamo tre uova, uno alla volta Quando il composto risulta omogeneo lo trasferiamo in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia e formiamo su una teglia, coperta di carta da forno, due cerchi concentrici attaccati l’uno all’altro.
Mettiamo a cuocere in forno caldo a 190° finché il dolce diventerà gonfio e dorato, Non togliamo subito dal forno altrimenti si sgonfia in fretta, lasciamolo raffreddare nel forno spento.
Poi tagliano in orizzontale e farciamo con crema Chantilly (crema pasticcera e panna montata in egual misura) e fragole a fettine. Cospargiamo di zucchero a velo e il nostro dolce di primavera è pronto. Come fine pasto devo dire che fa la sua figura, ma se lo assaporiamo in solitudine tuffandoci nella sua voluttuosità non ha pari.

2007-03-30

Cannoli alla crema


Per fare i cannoli dolci di pasta sfoglia ci occorre il nostro solito rettangolo di pasta che taglieremo a strisce lunghe il più possibile e larghe un centimetro. Bagniamo poi la superficie delle strisce con dell’acqua e avvolgiamole attorno agli appositi cannoncini di ferro o di altro materiale (i miei sono di canna di bambù). Disponiamo in teglia e cospargiamo la superficie di zucchero a velo, mettiamo a cuocere in forno già caldo e a metà cottura pennelliamo di nuovo leggermente con acqua e cospargiamo ancora di zucchero a velo. Questo procedimento conferisce ai cannoli l’aspetto lucido e dorato.
Quando si saranno raffreddati possiamo farcirli di crema pasticcera, chantilly, panna, crema al cioccolato etc. Anche questa procedura è facile e di sicura riuscita.
Se anziché cospargere con zucchero la pasta la pennelliamo con dell’uovo possiamo poi farcire i cannoli con una mousse di prosciutto o di formaggio o un’altra crema salata e servirli come antipasto su un letto di insalatina.

Cannoli alla crema


Per fare i cannoli dolci di pasta sfoglia ci occorre il nostro solito rettangolo di pasta che taglieremo a strisce lunghe il più possibile e larghe un centimetro. Bagniamo poi la superficie delle strisce con dell’acqua e avvolgiamole attorno agli appositi cannoncini di ferro o di altro materiale (i miei sono di canna di bambù). Disponiamo in teglia e cospargiamo la superficie di zucchero a velo, mettiamo a cuocere in forno già caldo e a metà cottura pennelliamo di nuovo leggermente con acqua e cospargiamo ancora di zucchero a velo. Questo procedimento conferisce ai cannoli l’aspetto lucido e dorato.
Quando si saranno raffreddati possiamo farcirli di crema pasticcera, chantilly, panna, crema al cioccolato etc. Anche questa procedura è facile e di sicura riuscita.
Se anziché cospargere con zucchero la pasta la pennelliamo con dell’uovo possiamo poi farcire i cannoli con una mousse di prosciutto o di formaggio o un’altra crema salata e servirli come antipasto su un letto di insalatina.

Girelle al prosciutto


Ottimi per servire un buon aperitivo sono i rustici di pasta sfoglia, li preparo in varie forme e con molteplici ingredienti (formaggio, prosciutto, olive, wurstel, pomodoro, acciughe, etc.) oggi vi presento le Girelle al prosciutto, possiamo sfruttare la stessa forma anche per altri ripieni.
Prendiamo un bel rettangolo di pasta sfoglia e distribuiamoci sopra delle fette di prosciutto cotto, cospargiamo di parmigiano grattugiato. Avvolgiamo la pasta su se stessa a formare un rotolo che taglieremo poi a fette di un centimetro e cuoceremo stesi su una teglia fino a doratura.

Girelle al prosciutto


Ottimi per servire un buon aperitivo sono i rustici di pasta sfoglia, li preparo in varie forme e con molteplici ingredienti (formaggio, prosciutto, olive, wurstel, pomodoro, acciughe, etc.) oggi vi presento le Girelle al prosciutto, possiamo sfruttare la stessa forma anche per altri ripieni.
Prendiamo un bel rettangolo di pasta sfoglia e distribuiamoci sopra delle fette di prosciutto cotto, cospargiamo di parmigiano grattugiato. Avvolgiamo la pasta su se stessa a formare un rotolo che taglieremo poi a fette di un centimetro e cuoceremo stesi su una teglia fino a doratura.

Cuori di sfoglia


Con la pasta sfoglia si possono fare innumerevoli cose sia dolci che salate, dei classici semplici biscotti da The preparati con tale base sono i Cuori di sfoglia.
Per prepararli ci occorre un rettangolo di pasta sfoglia già stesa o un panetto (preparato secondo la ricetta base che ho trascritto ieri) da stendere, dello zucchero semolato e dello zucchero a velo.
Spennelliamo la sfoglia con acqua e cospargiamola abbondantemente di zucchero semolato. Poi pieghiamo i lembi esterni verso il centro (le due estremità si devono toccare) e poi di nuovo le due nuove estremità verso il centro ottenendo una sorta di rotolino che taglieremo poi a fettine spesse un centimetro.
Disponiamo poi i cuoricini su una placca coperta di carta da forno pennelliamo la superficie con acqua e spolverizziamoli con zucchero a velo. Cuociamo in forno caldo finché saranno dorati...
Sono semplicissimi e il risultato è perfetto.