2007-06-28

Coppa Spagnola


Ho sempre pensato che per fare il gelato ci volesse necessariamente la gelatiera, ho scoperto che non è vero. La cosa indispensabile, in mancanza di gelatiera, è soltanto la pazienza ed allora essendone estremamente dotata - ma solo vi assicuro nelle cose di cucina - ho fatto il gelato.

Ingredienti per 4-5 coppe (dipende da quando abbondanti le fate) di gelato alla crema:

4 tuorli

130 g di zucchero

1/2 l di latte

1 bustina di vanillina.

Montiamo le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto molto spumoso, aggiungiamo il latte tiepido e la vanillina.

Portiamo a bollore (a bagnomaria) e mescoliamo finchè sentiamo che il composto si inspessisce, diventa denso e gonfio (non ci vuole tanto).

A quel punto lo trasferiamo in freezer, meglio se in un contenitore d'acciaio.

Dopo mezz'ora lo mescoliamo con una frusta, poi lo mescoliamo più spesso ogni quarto d'ora circa. Questo serve a rompere le particelle di ghiaccio che vanno a formarsi di modo che la crema non assuma l'aspetto di un blocco ma la consistenza vera e propria del gelato.

Dopo circa quattro ore di rimescolii più o meno frequenti il gelato è pronto.

Ora per avere le coppe Spagnola basta dividerlo nei bicchieri e decorarlo con le amarene allo sciroppo.

A casa non riuscivano a credere al miracolo.

Coppa Spagnola


Ho sempre pensato che per fare il gelato ci volesse necessariamente la gelatiera, ho scoperto che non è vero. La cosa indispensabile, in mancanza di gelatiera, è soltanto la pazienza ed allora essendone estremamente dotata - ma solo vi assicuro nelle cose di cucina - ho fatto il gelato.

Ingredienti per 4-5 coppe (dipende da quando abbondanti le fate) di gelato alla crema:

4 tuorli

130 g di zucchero

1/2 l di latte

1 bustina di vanillina.

Montiamo le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto molto spumoso, aggiungiamo il latte tiepido e la vanillina.

Portiamo a bollore (a bagnomaria) e mescoliamo finchè sentiamo che il composto si inspessisce, diventa denso e gonfio (non ci vuole tanto).

A quel punto lo trasferiamo in freezer, meglio se in un contenitore d'acciaio.

Dopo mezz'ora lo mescoliamo con una frusta, poi lo mescoliamo più spesso ogni quarto d'ora circa. Questo serve a rompere le particelle di ghiaccio che vanno a formarsi di modo che la crema non assuma l'aspetto di un blocco ma la consistenza vera e propria del gelato.

Dopo circa quattro ore di rimescolii più o meno frequenti il gelato è pronto.

Ora per avere le coppe Spagnola basta dividerlo nei bicchieri e decorarlo con le amarene allo sciroppo.

A casa non riuscivano a credere al miracolo.

2007-06-27

Insalata di riso giallo e pesce



Non so se avete fatto caso al meteo in questi giorni ma, per chi non fosse al sud, ricordo che in Calabria le temperature stanno superando tranquillamente i 40°, in pratica boccheggiamo.
Questa premessa per dire che mi sto sbizzarrendo con le insalate: di riso, di pasta, di frutta, giusto per non abbandonare la buona abitudine di mangiare bene nel rispetto naturalmente delle temperature.
Oggi allora vi posto la mia Insalata di riso giallo e pesce.
Ingredienti per 4 persone:
4 tazzine di riso a chicchi grossi per insalate
2 bustine di zafferano
1 scatoletta di salmone affumicato
20 gamberoni lessati
5 cucchiai di piselli,
2 zucchine
2 carote lessate
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1/2 limone
un ciuffo di prezzemolo
sale rosa dell' Himalaya
pepe nero di mulinello

Andiamo alla preparazione:
Lessiamo per pochi minuti, separatamente, i piselli e le altre verdure ridotte a cubetti.
Sgusciamo e lessiamo di gamberi.
Lessiamo il riso e nell'acqua di cottura aggiungiamo lo zafferano (giusto qualche minuto prima che il riso sia pronto).
In una insalatiera mescoliamo le verdure (già fredde), i gamberi e il salmone sgocciolato dal liquido di conservazione.
Quando il riso è cotto, lo raffreddiamo e lo aggiungiamo agli ingredienti preparati nell'insalatiera, condiamo con la vinaigrette ottenuta mescolando l'olio con il succo di limone, il prezzemolo sminuzzato, il sale rosa e una macinata di pepe nero.
L'insalata è pronta, fresca, leggera e molto gustosa da preparare anche con qualche ora d'anticipo.

Insalata di riso giallo e pesce



Non so se avete fatto caso al meteo in questi giorni ma, per chi non fosse al sud, ricordo che in Calabria le temperature stanno superando tranquillamente i 40°, in pratica boccheggiamo.
Questa premessa per dire che mi sto sbizzarrendo con le insalate: di riso, di pasta, di frutta, giusto per non abbandonare la buona abitudine di mangiare bene nel rispetto naturalmente delle temperature.
Oggi allora vi posto la mia Insalata di riso giallo e pesce.
Ingredienti per 4 persone:
4 tazzine di riso a chicchi grossi per insalate
2 bustine di zafferano
1 scatoletta di salmone affumicato
20 gamberoni lessati
5 cucchiai di piselli,
2 zucchine
2 carote lessate
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1/2 limone
un ciuffo di prezzemolo
sale rosa dell' Himalaya
pepe nero di mulinello

Andiamo alla preparazione:
Lessiamo per pochi minuti, separatamente, i piselli e le altre verdure ridotte a cubetti.
Sgusciamo e lessiamo di gamberi.
Lessiamo il riso e nell'acqua di cottura aggiungiamo lo zafferano (giusto qualche minuto prima che il riso sia pronto).
In una insalatiera mescoliamo le verdure (già fredde), i gamberi e il salmone sgocciolato dal liquido di conservazione.
Quando il riso è cotto, lo raffreddiamo e lo aggiungiamo agli ingredienti preparati nell'insalatiera, condiamo con la vinaigrette ottenuta mescolando l'olio con il succo di limone, il prezzemolo sminuzzato, il sale rosa e una macinata di pepe nero.
L'insalata è pronta, fresca, leggera e molto gustosa da preparare anche con qualche ora d'anticipo.

2007-06-26

Lingue di suocera


Bè, sapete la mia ultima passione? Sono alle prese con lieviti e lievitini nella speranza di riuscire a realizzare il famoso lievito madre, un giorno o l'altro vi dirò l'esito dell'esperimento.
Nel frattempo mi sono cimentata con delle focaccine simpatiche anche nel nome: Lingue di suocera.
La ricetta era su A Tavola di questo mese ma io vi ho apportato qualche modifica, soprattutto nel metodo di produzione della cosiddetta biga (il lievito preparato il giorno prima) che ho fatto con le dosi che uso di consueto e non con quelle indicate nella ricetta. Il risultato è ok per cui vi consiglio di provare.

Andiamo alla ricetta

Per la biga ci occorrono

12 g di lievito di birra

100 ml di acqua

100 g di farina 0

Sciogliamo il lievito nell'acqua, poi impastiamolo con la farina e lasciamolo riposare una notte.

Per le focaccine:

200 g di farina 00

la biga preparata il giorno prima

6 g di lievito di birra

80 ml c.a. di acqua

1/2 cucchiaino di miele

1 cucchiaino di sale

2 cucchiai di olio extravergine d'oliva.

Per guarnire.

olio e acqua in pari quantità per spennellare

fior di sale o altro sale a piacere

semi di papavero e/o rosmarino e/o semi di sesamo e/o spezie a piacere

Impastiamo la biga con la farina, il lievito sciolto nell'acqua, il miele, il sale e l'olio.

Lavoriamo a lungo l'impasto finchè si stacca dalle mani, se troppo molle aggiungiamo ancora un pò di farina se troppo asciutto un poco d'acqua.

Lasciamo lievitare almeno un'ora coperto da pellicola per alimenti.

Stendiamo l'impasto e ricaviamone delle strisce di 2x5 cm dello spessore di 2 cm circa.
Stendiamo sottilmente col matterello ciascuna striscia e posizionamole nella teglia leggermente unta. Pennelliamo col composto di olio e acqua e cospargiamo a piacere con semi, aromi o spezie e un pò di sale.

Lasciamo riposare ancora mezz'ora e poi inforniamo in forno molto caldo, per circa 10 minuti.

Con l'aperitivo si sposano a meraviglia ma sono ok anche come sostituto del pane magari per accompagnare i salumi.


Lingue di suocera


Bè, sapete la mia ultima passione? Sono alle prese con lieviti e lievitini nella speranza di riuscire a realizzare il famoso lievito madre, un giorno o l'altro vi dirò l'esito dell'esperimento.
Nel frattempo mi sono cimentata con delle focaccine simpatiche anche nel nome: Lingue di suocera.
La ricetta era su A Tavola di questo mese ma io vi ho apportato qualche modifica, soprattutto nel metodo di produzione della cosiddetta biga (il lievito preparato il giorno prima) che ho fatto con le dosi che uso di consueto e non con quelle indicate nella ricetta. Il risultato è ok per cui vi consiglio di provare.

Andiamo alla ricetta

Per la biga ci occorrono

12 g di lievito di birra

100 ml di acqua

100 g di farina 0

Sciogliamo il lievito nell'acqua, poi impastiamolo con la farina e lasciamolo riposare una notte.

Per le focaccine:

200 g di farina 00

la biga preparata il giorno prima

6 g di lievito di birra

80 ml c.a. di acqua

1/2 cucchiaino di miele

1 cucchiaino di sale

2 cucchiai di olio extravergine d'oliva.

Per guarnire.

olio e acqua in pari quantità per spennellare

fior di sale o altro sale a piacere

semi di papavero e/o rosmarino e/o semi di sesamo e/o spezie a piacere

Impastiamo la biga con la farina, il lievito sciolto nell'acqua, il miele, il sale e l'olio.

Lavoriamo a lungo l'impasto finchè si stacca dalle mani, se troppo molle aggiungiamo ancora un pò di farina se troppo asciutto un poco d'acqua.

Lasciamo lievitare almeno un'ora coperto da pellicola per alimenti.

Stendiamo l'impasto e ricaviamone delle strisce di 2x5 cm dello spessore di 2 cm circa.
Stendiamo sottilmente col matterello ciascuna striscia e posizionamole nella teglia leggermente unta. Pennelliamo col composto di olio e acqua e cospargiamo a piacere con semi, aromi o spezie e un pò di sale.

Lasciamo riposare ancora mezz'ora e poi inforniamo in forno molto caldo, per circa 10 minuti.

Con l'aperitivo si sposano a meraviglia ma sono ok anche come sostituto del pane magari per accompagnare i salumi.


2007-06-25

Votate il mio ciambellone

Si fa o non si fa?
Va be io ve lo chiedo lo stesso
se volete votate la mia ciambella alle mele e mandorle per il meme del ciambellone di Dolci ricette
http://www.dolciricette.blogspot.com/
Grazie a tutti

Votate il mio ciambellone

Si fa o non si fa?
Va be io ve lo chiedo lo stesso
se volete votate la mia ciambella alle mele e mandorle per il meme del ciambellone di Dolci ricette
http://www.dolciricette.blogspot.com/
Grazie a tutti

Frollini sablè bicolori


Fare i frollini bicolori mi è sempre sembrata un'impresa, finchè su Cucina Italiana di Giugno ho trovato le dettagliate spiegazioni ed i consigli della scuola di Walter Pedrazzi (un grande come già detto in altre occasioni). Così eccomi qua coi miei Frollini sablè bicolori, belli e pure buoni buoni anche con un bel bicchiere di latte freddo, che con questo caldo mi pare l'ideale.

Le dosi indicate da Pedrazzi le ho ridotte a metà e già così vengon fuori 40 frollini per cui regolatevi voi.

Ingredienti:

300 g di farina 00

75 g di fecola di patate

115 g di zucchero a velo vanigliato

un pizzico di sale

225 g di burro

25 g di albume

2 cucchiai di cacao amaro in polvere

albume per spennellare

Setacciamo insieme farina, fecola, zucchero e sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Dividiamolo in due ed aggiungiamo ad una parte il cacao.

Stendiamo entrambi gli impasti in rettangoli di uguali dimensioni su fogli di carta da forno, poi pennelliamo l'impasto chiaro con un poco di albume, sovrapponiamo l'impasto al cacao e poi arrotoliamo strettamente.

Lasciamo riposare in frigo per un'ora il rotolo diviso a metà ed avvolto nella carta da forno.

Dopo tagliamo a rondelle e cuociamo i nostri biscotti in forno caldo per 10-15 minuti.

Frollini sablè bicolori


Fare i frollini bicolori mi è sempre sembrata un'impresa, finchè su Cucina Italiana di Giugno ho trovato le dettagliate spiegazioni ed i consigli della scuola di Walter Pedrazzi (un grande come già detto in altre occasioni). Così eccomi qua coi miei Frollini sablè bicolori, belli e pure buoni buoni anche con un bel bicchiere di latte freddo, che con questo caldo mi pare l'ideale.

Le dosi indicate da Pedrazzi le ho ridotte a metà e già così vengon fuori 40 frollini per cui regolatevi voi.

Ingredienti:

300 g di farina 00

75 g di fecola di patate

115 g di zucchero a velo vanigliato

un pizzico di sale

225 g di burro

25 g di albume

2 cucchiai di cacao amaro in polvere

albume per spennellare

Setacciamo insieme farina, fecola, zucchero e sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Dividiamolo in due ed aggiungiamo ad una parte il cacao.

Stendiamo entrambi gli impasti in rettangoli di uguali dimensioni su fogli di carta da forno, poi pennelliamo l'impasto chiaro con un poco di albume, sovrapponiamo l'impasto al cacao e poi arrotoliamo strettamente.

Lasciamo riposare in frigo per un'ora il rotolo diviso a metà ed avvolto nella carta da forno.

Dopo tagliamo a rondelle e cuociamo i nostri biscotti in forno caldo per 10-15 minuti.

2007-06-22

Spiedini di gamberi e zucchine


Chi ha voglia di mangiare con questo caldo? Naturalmente io, solo che ho voglia di cose più stuzzicanti da poter piluccare con calma ed ecco che ho preparato dei gustosi spiedini con i gamberi di Schiavonea e le zucchine fresche.

Per 12 spiedini (4 persone) ci occorrono:

48 gamberi di media grandezza

2 zucchine piccole

3 albumi

pangrattato in abbondanza

un ciuffo di prezzemolo

uno spicchio d'aglio

pepe e sale rosa dell'Himalaya q.b.

12 stecchini di legno per spiedini

olio per friggere

Sgusciamo i gamberi. Puliamo ed affettiamo a rondelle le zucchine. Infilziamo a ciascuno spiedino 4 gamberi, alternandoli con le zucchine.

Insaporiamo il pangrattato con l'aglio, il prezzemolo finemente tritati ed una macinata di pepe nero.

Passiamo ciascuno spiedino nell'albume leggermente sbattuto, poi nel pangrattato aromatizzato.

Una volta pronti tutti gli spiedini li friggiamo in olio bollente (io insisto per la frittura nell'extravergine secondo la nostra tradizione) e, prima di portarli in tavola ne saliamo la superficie col sale rosa.

Deliziosi serviti con una fresca insalatina mista.

Spiedini di gamberi e zucchine


Chi ha voglia di mangiare con questo caldo? Naturalmente io, solo che ho voglia di cose più stuzzicanti da poter piluccare con calma ed ecco che ho preparato dei gustosi spiedini con i gamberi di Schiavonea e le zucchine fresche.

Per 12 spiedini (4 persone) ci occorrono:

48 gamberi di media grandezza

2 zucchine piccole

3 albumi

pangrattato in abbondanza

un ciuffo di prezzemolo

uno spicchio d'aglio

pepe e sale rosa dell'Himalaya q.b.

12 stecchini di legno per spiedini

olio per friggere

Sgusciamo i gamberi. Puliamo ed affettiamo a rondelle le zucchine. Infilziamo a ciascuno spiedino 4 gamberi, alternandoli con le zucchine.

Insaporiamo il pangrattato con l'aglio, il prezzemolo finemente tritati ed una macinata di pepe nero.

Passiamo ciascuno spiedino nell'albume leggermente sbattuto, poi nel pangrattato aromatizzato.

Una volta pronti tutti gli spiedini li friggiamo in olio bollente (io insisto per la frittura nell'extravergine secondo la nostra tradizione) e, prima di portarli in tavola ne saliamo la superficie col sale rosa.

Deliziosi serviti con una fresca insalatina mista.

2007-06-21

Passeggiando per Verona


Ho avuto il piacere di ritornare dopo anni di assenza nella bellissima Verona. L'ho ammirata per la primissima volta nello splendore di una giornata ormai estiva, perdendomi tra i gruppi di turisti giapponesi con i nasi volti all'insù tra "balconi", finestre e facciate che parlano di storia e di amore.

Dopo aver indugiato tra le bancarelle dell'affascinante Piazza Erbe, ho sostato per una pausa rinfrescante al Caffè Mattei in vicolo Crocioni nei pressi della famosa via Cappello dove ho potuto assaggiare una delle loro "a ragine" famose centrifugate di frutta fresca (ananas e mela deliziosa) ed una fetta di Torta Sacher ahimè purtroppo non degna della fama del locale.

Mi sono poi inerpicata sulla Torre dei Lamberti (Palazzo della Ragione) e, per la prima volta, mi si è parato innanzi un panorama mozzafiato. Ammirare quasi con un solo colpo d'occhio la bellezza esuberante della città scaligera non ha eguali per cui (per chi ancora non lo avesse fatto) consiglio la faticosa salita su in cima possibilmente prima di far sosta in qualche caratteristico localino del centro dato che la discesa mette su un appetito non comune.

Infatti scesa dalla torre mi sono incamminata sulla stradina che da Piazza dei Signori conduce a Piazzetta Chiavica dove, attratta dai discreti tavolini dell' Hostaria La Vecchia Fontanina mi sono fermata ad assaporare una strepitosa selezione (molto frequene nei bar e ristoranti di Verona) di formaggi locali serviti con marmellate, miele e vari tipi di pane.


Non potevo andar via senza un piatto di bigoli e così ho ordinato i gustosi Bigoli con salsa di ortiche e ricotta affumicata che vedete in foto, indimenticabili e molto abbontanti tanto da non aver lasciato posto ad altro che ad un fresco sorbetto della casa servito su frutti di bosco. Delizioso semplicemente.

Se andate a Verona fermatevi quindi all' Hostaria La vecchia Fontanina è in centro ma lontana il giusto dal caos dei locali delle piazze e vie più famose e il servizio e la cortesia che ho incontrato sono veramente poco comuni ed i prezzi molto contenuti.