2007-08-08

Sedani rigati con polpetti pesce spada e bottarga


Ancora il numero di Agosto di A Tavola mi ha dato ispirazione per la preparazione di questo piatto in cui per la prima volta ho utilizzato la Bottarga di Tonno grattugiata Campisi reperita e sempre reperibile nella fornitissima bottega di Esperya.
E' un prodotto dal gusto delicato che ho trovato eccellente completamento ad un primo di pesce come quello che vi propongo.
Gli ingredienti sono per sei dal momento che a casa mia ultimamente il numero dei commensali a tavola è leggermente lievitato
500 g di sedani rigati (o gnocchetti sardi o altro formato a vostro piacere)
500 g di polpetti puliti
1 fetta di pesce spada privata della pelle e tagliata a cubetti
1 bicchiere di vino bianco
40 g di pinoli sgusciati e tostati
la scorza di 1 limone
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di Bottarga di Tonno grattugiata Campisi
olio etravergine d'oliva
sale e pepe q.b.

Poniamo i polpi già sbollentati tagliati a pezzi piccoli e il pesce spada in una ciotola con il vino, l'aglio, la scorza del limone tagliata sottile e due cucchiai d'olio. Mescoliamo e lasciamo insaporire.
Sgoccioliamo poi il pesce dalla marinata e poniamolo in padella con un filo d'olio, facciamolo saltare a fuoco vivo, poi uniamo la marinata e continuiamo la cottura, regoliamo di sale e pepiamo.
A parte cuociamo la pasta e poi saltiamola in padella con il condimento preparato aggiungendo solo alla fine la bottarga, i pinoli ed il prezzemolo tagliato sottilmente.
Sui piatti spolverizziamo ancora un poco di bottarga e serviamo.

Sedani rigati con polpetti pesce spada e bottarga


Ancora il numero di Agosto di A Tavola mi ha dato ispirazione per la preparazione di questo piatto in cui per la prima volta ho utilizzato la Bottarga di Tonno grattugiata Campisi reperita e sempre reperibile nella fornitissima bottega di Esperya.
E' un prodotto dal gusto delicato che ho trovato eccellente completamento ad un primo di pesce come quello che vi propongo.
Gli ingredienti sono per sei dal momento che a casa mia ultimamente il numero dei commensali a tavola è leggermente lievitato
500 g di sedani rigati (o gnocchetti sardi o altro formato a vostro piacere)
500 g di polpetti puliti
1 fetta di pesce spada privata della pelle e tagliata a cubetti
1 bicchiere di vino bianco
40 g di pinoli sgusciati e tostati
la scorza di 1 limone
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di Bottarga di Tonno grattugiata Campisi
olio etravergine d'oliva
sale e pepe q.b.

Poniamo i polpi già sbollentati tagliati a pezzi piccoli e il pesce spada in una ciotola con il vino, l'aglio, la scorza del limone tagliata sottile e due cucchiai d'olio. Mescoliamo e lasciamo insaporire.
Sgoccioliamo poi il pesce dalla marinata e poniamolo in padella con un filo d'olio, facciamolo saltare a fuoco vivo, poi uniamo la marinata e continuiamo la cottura, regoliamo di sale e pepiamo.
A parte cuociamo la pasta e poi saltiamola in padella con il condimento preparato aggiungendo solo alla fine la bottarga, i pinoli ed il prezzemolo tagliato sottilmente.
Sui piatti spolverizziamo ancora un poco di bottarga e serviamo.

2007-08-07

Panino fichi e bresaola


Ho trasformato il piatto a base di fichi, bresaola, grana e rucola di Delizia in un invitante panino, ecco il risultato, da riproporre presto anche per un pranzo in spiaggia, grazie a Delizia per avermi dato l'idea dell'accostamento e grazie a Francesca per le sue Ricette con i fichi.
Per gli ingredienti vi rimando naturalmente al blog di Delizia, la disposizione nel panino poi basta che sia armoniosa.
Ho pensato anche agli stessi ingredienti disposti su un crostino a mò di tartina per gli aperitivi.

Panino fichi e bresaola


Ho trasformato il piatto a base di fichi, bresaola, grana e rucola di Delizia in un invitante panino, ecco il risultato, da riproporre presto anche per un pranzo in spiaggia, grazie a Delizia per avermi dato l'idea dell'accostamento e grazie a Francesca per le sue Ricette con i fichi.
Per gli ingredienti vi rimando naturalmente al blog di Delizia, la disposizione nel panino poi basta che sia armoniosa.
Ho pensato anche agli stessi ingredienti disposti su un crostino a mò di tartina per gli aperitivi.

2007-08-06

Muffins ai fichi


Come spesso di lunedì eccomi a postare una ricetta dolce e dal momento che la natura in questo periodo ci offre innumerevoli golosi frutti ho deciso di uttilizzare i fichi per arricchire dei semplici muffins.

Per preparare 12 tortine ci occorrono:
250 g di farina
125 g di zucchero
1 uovo
60 g di burro fuso
150 ml di latte
100 ml di panna fresca
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
6 fichi piccoli
2 cucchiaiate di zucchero semolato

Setacciamo la farina con lo zucchero, incorporiamo l'uovo, il burro, il latte, la panna, il sale ed il lievito ed amalgamiamo bene con la frusta finchè il composto risulterà omogeneo e senza grumi.
Suddividiamo l'impasto negli stampini da muffin.
Laviamo, asciughiamo i fichi e poi suddividiamoli in quattro spicchi, passiamoli nello zucchero e posiamone due pezzi su ciascuna tortina.
Poi cuociamo in forno caldo a 180° per circa 20 minuti.
Una volta sformate le tortine spolverizziamo con zucchero a velo.

Muffins ai fichi


Come spesso di lunedì eccomi a postare una ricetta dolce e dal momento che la natura in questo periodo ci offre innumerevoli golosi frutti ho deciso di uttilizzare i fichi per arricchire dei semplici muffins.

Per preparare 12 tortine ci occorrono:
250 g di farina
125 g di zucchero
1 uovo
60 g di burro fuso
150 ml di latte
100 ml di panna fresca
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
6 fichi piccoli
2 cucchiaiate di zucchero semolato

Setacciamo la farina con lo zucchero, incorporiamo l'uovo, il burro, il latte, la panna, il sale ed il lievito ed amalgamiamo bene con la frusta finchè il composto risulterà omogeneo e senza grumi.
Suddividiamo l'impasto negli stampini da muffin.
Laviamo, asciughiamo i fichi e poi suddividiamoli in quattro spicchi, passiamoli nello zucchero e posiamone due pezzi su ciascuna tortina.
Poi cuociamo in forno caldo a 180° per circa 20 minuti.
Una volta sformate le tortine spolverizziamo con zucchero a velo.

2007-08-03

Barchette croccanti di riso con pesche e speck d'oca


Ho trovato questa invitante ricetta sul numero di Agosto di A Tavola.

L'ho, come di consueto, rimaneggiata utilizzando per un gusto più originale lo Speck d'oca stagionato affumicato scovato su Esperya. Il prodotto è di prima qualità per cui il risultato non poteva essere da meno, non so se avete mai assaggiato lo speck d'oca non si tratta di una novità semplicemente di un ritorno alle origini una volta infatti dell'oca non si buttava via niente, il gusto è più deciso dello speck di maiale, direi quasi selvaggio, e con il dolce delle pesche grigliate forma un connubio perfetto.
Ma andiamo alla nostra preparazione, ci occorrono:
200 g di riso Vialone nano o Originario
200 g c.a. di Speck d'oca stagionato affumicato
50 g di farina 00
1 uovo
4 cucchiai di latte fresco intero
2 pesche gialle oppure pesche noci
2-3 rametti di rosmarino
olio extravergine d'oliva per friggere
sale e pepe verde
Lessiamo il riso poi trasferiamolo in una ciotola, aggiungiamo 80 g di speck tritato a coltello insieme ad un rametto di rosmarino, il latte, l'uovo, la farina, sale e pepe.
Mescoliamo bene per amalgamare gli ingredienti poi formiamo delle quenelle di composto schiacciamole, pressandole leggermente tra le mani e friggiamole nell'olio bollente finchè risulteranno dorate da ambo le parti.
Sgoccioliamo su carta assorbente ed intanto laviamo le pesche e tagliamole a spicchi che griglieremo su una bistecchiera rovente per qualche istante da entrambi i lati. Spelverizziamo gli spicchi grigliati con sale ed una macinata di pepe verde.
Tagliamo il rimanente speck a fettine e arrotoliamo poi intorno ad ogni spicchio una fettina di speck. Sistemiamo ogni rotolino su una quenelle di riso tiepida pressando leggermente per farla aderire.
Disponiamo poi le barchette in un piatto da portata decorando con rosmarino.
Sono ottime servete come stuzzichino con un classico Bellini o altri cocktail alla pesca.
Vi devo dire quante barchette ho mangiato? NNNoooo!

Barchette croccanti di riso con pesche e speck d'oca


Ho trovato questa invitante ricetta sul numero di Agosto di A Tavola.

L'ho, come di consueto, rimaneggiata utilizzando per un gusto più originale lo Speck d'oca stagionato affumicato scovato su Esperya. Il prodotto è di prima qualità per cui il risultato non poteva essere da meno, non so se avete mai assaggiato lo speck d'oca non si tratta di una novità semplicemente di un ritorno alle origini una volta infatti dell'oca non si buttava via niente, il gusto è più deciso dello speck di maiale, direi quasi selvaggio, e con il dolce delle pesche grigliate forma un connubio perfetto.
Ma andiamo alla nostra preparazione, ci occorrono:
200 g di riso Vialone nano o Originario
200 g c.a. di Speck d'oca stagionato affumicato
50 g di farina 00
1 uovo
4 cucchiai di latte fresco intero
2 pesche gialle oppure pesche noci
2-3 rametti di rosmarino
olio extravergine d'oliva per friggere
sale e pepe verde
Lessiamo il riso poi trasferiamolo in una ciotola, aggiungiamo 80 g di speck tritato a coltello insieme ad un rametto di rosmarino, il latte, l'uovo, la farina, sale e pepe.
Mescoliamo bene per amalgamare gli ingredienti poi formiamo delle quenelle di composto schiacciamole, pressandole leggermente tra le mani e friggiamole nell'olio bollente finchè risulteranno dorate da ambo le parti.
Sgoccioliamo su carta assorbente ed intanto laviamo le pesche e tagliamole a spicchi che griglieremo su una bistecchiera rovente per qualche istante da entrambi i lati. Spelverizziamo gli spicchi grigliati con sale ed una macinata di pepe verde.
Tagliamo il rimanente speck a fettine e arrotoliamo poi intorno ad ogni spicchio una fettina di speck. Sistemiamo ogni rotolino su una quenelle di riso tiepida pressando leggermente per farla aderire.
Disponiamo poi le barchette in un piatto da portata decorando con rosmarino.
Sono ottime servete come stuzzichino con un classico Bellini o altri cocktail alla pesca.
Vi devo dire quante barchette ho mangiato? NNNoooo!

2007-08-02

Cotolette di melanzana


Come ho già detto altre volte, molte ghiottonerie della tradizione calabrese sono purtroppo fritte, oggi c'è la demonizzazione della frittura e in parte è pure giusto, ma in fondo friggiamo con olio extravergine e non riutilizziamo mai l'olio già usato, allora a queste condizioni ogni tanto perchè non concedersi una di queste prelibatezze.
Il ripieno di queste belle fette di melanzana è costituito da prosciutto cotto e caciocavallo silano ma invece del prosciutto molti mettono un filetto d'acciuga ed anche in quel caso il risultato è eccezionale, dipende comunque dai gusti.
Non vi do le dosi degli ingredienti perché sarebbe inutile dovete solo tener conto che per prepararle ci occorrono:
melanzane
prosciutto cotto
caciocavallo silano
uova
pangrattato
sale e pepe q.b
olio per friggere
Dopo aver pulito le melanzane ne ricaviamo delle fette regolari spesse mezzo centimetro che lessiamo per pochi istanti.
Tolte dal fuoco le melanzane distendiamo metà delle fette su un piano, adagiamo sopra ognuna una fettina di prosciutto cotto e una di caciocavallo e copriamo con le fette restanti, pigiando bene.
Poi passiamo ogni "sandwich" di melanzana prima nell'uovo leggermente sbattuto con un poco di sale e pepe poi nel pangrattato.
Alla fine friggiamo in olio bollente e serviamo calde calde.
Riuscite ad immaginare il sapore?
Mamma ci fa pure le zucchine ma in tal caso occorrono zucchine di grosse dimensioni da tagliare a rondelle.

Cotolette di melanzana


Come ho già detto altre volte, molte ghiottonerie della tradizione calabrese sono purtroppo fritte, oggi c'è la demonizzazione della frittura e in parte è pure giusto, ma in fondo friggiamo con olio extravergine e non riutilizziamo mai l'olio già usato, allora a queste condizioni ogni tanto perchè non concedersi una di queste prelibatezze.
Il ripieno di queste belle fette di melanzana è costituito da prosciutto cotto e caciocavallo silano ma invece del prosciutto molti mettono un filetto d'acciuga ed anche in quel caso il risultato è eccezionale, dipende comunque dai gusti.
Non vi do le dosi degli ingredienti perché sarebbe inutile dovete solo tener conto che per prepararle ci occorrono:
melanzane
prosciutto cotto
caciocavallo silano
uova
pangrattato
sale e pepe q.b
olio per friggere
Dopo aver pulito le melanzane ne ricaviamo delle fette regolari spesse mezzo centimetro che lessiamo per pochi istanti.
Tolte dal fuoco le melanzane distendiamo metà delle fette su un piano, adagiamo sopra ognuna una fettina di prosciutto cotto e una di caciocavallo e copriamo con le fette restanti, pigiando bene.
Poi passiamo ogni "sandwich" di melanzana prima nell'uovo leggermente sbattuto con un poco di sale e pepe poi nel pangrattato.
Alla fine friggiamo in olio bollente e serviamo calde calde.
Riuscite ad immaginare il sapore?
Mamma ci fa pure le zucchine ma in tal caso occorrono zucchine di grosse dimensioni da tagliare a rondelle.

2007-08-01

Linguine con pancetta alla crema di mandorle e pistacchi


Vi dico subito che la foto non rende giustizia al piatto ma avevo troppa fretta di papparmi le linguine e così, va bè ci siamo capiti vero?
Insomma sta ricettina qua è nata nella mia testa quando mia sorella mi ha preparato un primo molto simile utilizzando il pesto di pistacchi di Bronte acquistato in una qualche fiera.
Solo che io avevo voglia di risentire più o meno lo stesso gusto ma non avevo il pesto è così l'ho fatto da me le dosi sono queste:
50 g mandorle e pistacchi già sgusciate
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiaiate di panna da cucina
e via nel frullatore, fino ad ottenere una cremina omogenea verdastra.
Fatto ciò per realizzare il primo (per 4) ci occorrono oltre alla crema preparata:
320 g di linguine
1 cucchiaio d'olio
100 g di pancetta affumicata a cubetti
pepe nero di mulinello
Mettiamo a cuocere la pasta ed intanto rosoliamo in padella con l'olio la pancetta, pepiamo e poi a fuoco spento aggiungiamo la crema di mandorle e pistacchi.
Quando le linguine sono cotte le saltiamo il padella col condimento preparato.
Vi dico solo che perfino a mio padre sono piaciute, devo aggiungere altro?

Linguine con pancetta alla crema di mandorle e pistacchi


Vi dico subito che la foto non rende giustizia al piatto ma avevo troppa fretta di papparmi le linguine e così, va bè ci siamo capiti vero?
Insomma sta ricettina qua è nata nella mia testa quando mia sorella mi ha preparato un primo molto simile utilizzando il pesto di pistacchi di Bronte acquistato in una qualche fiera.
Solo che io avevo voglia di risentire più o meno lo stesso gusto ma non avevo il pesto è così l'ho fatto da me le dosi sono queste:
50 g mandorle e pistacchi già sgusciate
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiaiate di panna da cucina
e via nel frullatore, fino ad ottenere una cremina omogenea verdastra.
Fatto ciò per realizzare il primo (per 4) ci occorrono oltre alla crema preparata:
320 g di linguine
1 cucchiaio d'olio
100 g di pancetta affumicata a cubetti
pepe nero di mulinello
Mettiamo a cuocere la pasta ed intanto rosoliamo in padella con l'olio la pancetta, pepiamo e poi a fuoco spento aggiungiamo la crema di mandorle e pistacchi.
Quando le linguine sono cotte le saltiamo il padella col condimento preparato.
Vi dico solo che perfino a mio padre sono piaciute, devo aggiungere altro?

2007-07-31

Biscottini salati


Praticamente ho solo dato nuova forma ai crackers di Adina.
Come dicevo nel commento che ho lasciato nel suo blog ho aggiunto alla ricetta base (che prevede 250 g di farina impastati con 8 cucchiai di olio extrafìvergine d'oliva e acqua tanta da formare un impasto solido) anche una noce di lievito madre, ho lasciato riposare qualche ora l'impasto e poi l'ho steso col matterello ricavandone dei biscottini di forma tonda che ho bucherellato, pennellato di olio ed acqua e cosparso di fior di sale integrale e origano.
A metà impasto come suggeriva Adina ho aggiunto un cucchiaio di paprika.
Il risultato è quello che vedete in foto, il gusto niente a che vedere con le cose finte comprate.
Da rifare per gli stuzzichini e gli aperitivi, cambiando magari anche i gusti e le forme.