2008-04-02

Insalata di primavera per un aperitivo virtuale

Devo dire che rinunciare all'iniziativa promossa da Sigrid per questa sera mi costa non poca fatica, del resto però di chilometri tra me e Roma non ce ne sono proprio pochi, per cui... Ho deciso di essere comunque vicina alla - sicuramente allegra - brigata, seppure in modo virtuale, proponendovi una bella insalatona che, se fosse stata possibile la mia presenza all'evento, avrei preparato per gustarla coi presenti.

Insalata di primavera in ciotola di pane

Per la ciotola di pane:
300 g di farina 00
100 g di farina di grano duro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
Per l'insalata:
valerianella (altre verdure a scelta)
ravanelli
asparagi
ovette di quaglia
formaggio pecorino fresco
olio extravergine d'oliva
aceto balsamico
sale e pepe nero

Setacciamo le due farine con un pò di sale, uniamo l'olio e tanta acqua tiepida a formare un bell'impasto morbido ma non appiccicoso. Lavoriamolo bene e lasciamolo riposare un'oretta. Poi stendiamolo sottilmente col matterello e posizioniamo la sfoglia sopra una ciotola (che possa andare in forno) capovolta unta d'olio o rivestita di carta da forno. Tagliamo i bordi in eccesso e poi infornaimo a 180° finchè la pasta non risulterà dorata. Togliamola dal forno lasciamola un poco asciugare e poi sformiamola. Ecco pronta la nostra originale insalatiera. Intanto lessiamo le punte di asparagi e le ovette di quaglia. Versiamo in una ciotola la valerianella lavata, i ravanelli a rondelle, gli asparagi lessati e volendo altre verdure (radicchi, belga etc.), condiamo con una emulsione di olio, aceto balsamico, sale e pepe e poi trasferiamo nella ciotola di pane. In ultimo aggiungiamo le ovette di quaglia sgusciate e tagliate a metà ed il formaggio privato della crosta e tagliato a triangolini. Niente male se consideriamo che questa insalata si può gustare sgranocchiando la ciotola di pane che l'ha contenuta. Volendo si possono fare delle miniporzioni, utilizzando una teglia da muffin per creare i cestini di piccole dimensioni.

Insalata di primavera per un aperitivo virtuale

Devo dire che rinunciare all'iniziativa promossa da Sigrid per questa sera mi costa non poca fatica, del resto però di chilometri tra me e Roma non ce ne sono proprio pochi, per cui... Ho deciso di essere comunque vicina alla - sicuramente allegra - brigata, seppure in modo virtuale, proponendovi una bella insalatona che, se fosse stata possibile la mia presenza all'evento, avrei preparato per gustarla coi presenti.

Insalata di primavera in ciotola di pane

Per la ciotola di pane:
300 g di farina 00
100 g di farina di grano duro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
Per l'insalata:
valerianella (altre verdure a scelta)
ravanelli
asparagi
ovette di quaglia
formaggio pecorino fresco
olio extravergine d'oliva
aceto balsamico
sale e pepe nero

Setacciamo le due farine con un pò di sale, uniamo l'olio e tanta acqua tiepida a formare un bell'impasto morbido ma non appiccicoso. Lavoriamolo bene e lasciamolo riposare un'oretta. Poi stendiamolo sottilmente col matterello e posizioniamo la sfoglia sopra una ciotola (che possa andare in forno) capovolta unta d'olio o rivestita di carta da forno. Tagliamo i bordi in eccesso e poi infornaimo a 180° finchè la pasta non risulterà dorata. Togliamola dal forno lasciamola un poco asciugare e poi sformiamola. Ecco pronta la nostra originale insalatiera. Intanto lessiamo le punte di asparagi e le ovette di quaglia. Versiamo in una ciotola la valerianella lavata, i ravanelli a rondelle, gli asparagi lessati e volendo altre verdure (radicchi, belga etc.), condiamo con una emulsione di olio, aceto balsamico, sale e pepe e poi trasferiamo nella ciotola di pane. In ultimo aggiungiamo le ovette di quaglia sgusciate e tagliate a metà ed il formaggio privato della crosta e tagliato a triangolini. Niente male se consideriamo che questa insalata si può gustare sgranocchiando la ciotola di pane che l'ha contenuta. Volendo si possono fare delle miniporzioni, utilizzando una teglia da muffin per creare i cestini di piccole dimensioni.

2008-04-01

Le torte magiche: delizia alle noci

Quando qualche giorno fa la mia nipotina Rebecca mi ha sentito per caso parlare di torte magiche è sembrata particolarmente interessata chiedendomi "zia ma cosa sono le torte magiche?" bè capirete che la visione della cosa a tre anni può stimolare le fantasie più sfrenate. A guardar bene la cosa però in effetti non si tratta di una bugia le torte magiche esistono per davvero e sono quelle che, con qualche piccolo trucchetto, vengono fuori senza troppa fatica e soprattutto senza l'uso del forno. Lo sa bene Nadjette Guidoum che ha pensato di raccoglierne 30 diverse ricette di torte squisite in un bellissimo volume dal titolo Torte magiche, illustrato con splendide foto di David Japy ed edito da Bibliotheca Culinaria dov'è possibile anche acquistarlo con il 15% di sconto.
Tante le ricette che mi hanno conquistata: pavè, marquise cherlotte, carrè, già i nomi hanno il loro fascino, per non parlare delle illustrazioni. Io ho deciso di provare la delizia alle noci, meravigliosa non solo nell'aspetto, da preparare in soli 20 minuti. Ve ne lascio la ricetta che si fa prima.

Delizia alle noci

250 g di savoiardi
125 g di burro ammorbidito
80 g di zucchero semolato
75 g di gherigli di noci frantumati
2 tuorli d'uovo
4 cucchiai di caffè molto forte
Per la decorazione:
125 g di glassa al caffè o al cioccolato
qualche gheriglio di noci
Base. Passate i biscotti nel mixer riducendoli in polvere. Metteteli con lo zucchero in una ciotola, aggiungete il burro e lavorate con una forchetta per ottenere un miscuglio omogeneo. Incorporate i tuorli d'uovo, le noci e il caffè.
Assemblaggio. Rivestite di pellicola per alimenti uno stampo rotondo (18 cm di diametro). Versate il composto alle noci nello stampo pigiando bene. Tenete in frigorifero fino al giorno successivo.
Al momento di servire. Sformate il dolce in un piatto da dessert rotondo. Togliete dolcemente la pellicola facendo attenzione a non sciupare il dolce. Fate colare la glassa sul dolce e decorate con i gherigli di noci interi.
Varianti. Per un dolce più forte in cioccolato, sostituite i savoiardi con dei biscotti ricoperti di cioccolato e dimezzate la quantità del caffè. E' anche possibile utilizzare delle mandorle al posto delle noci.
Alle varianti suggerite dall'autrice io vi aggiungo che la glassa al caffè l'ho preparata con 125 g di zucchero a velo e qualche cucchiaio di caffè. Il tipo di dolce mi suggerisce anche di formare con l'impasto delle palline da inserire nei pirottini di carta e decorare con le noci, perfetti per una festa.

Le torte magiche: delizia alle noci

Quando qualche giorno fa la mia nipotina Rebecca mi ha sentito per caso parlare di torte magiche è sembrata particolarmente interessata chiedendomi "zia ma cosa sono le torte magiche?" bè capirete che la visione della cosa a tre anni può stimolare le fantasie più sfrenate. A guardar bene la cosa però in effetti non si tratta di una bugia le torte magiche esistono per davvero e sono quelle che, con qualche piccolo trucchetto, vengono fuori senza troppa fatica e soprattutto senza l'uso del forno. Lo sa bene Nadjette Guidoum che ha pensato di raccoglierne 30 diverse ricette di torte squisite in un bellissimo volume dal titolo Torte magiche, illustrato con splendide foto di David Japy ed edito da Bibliotheca Culinaria dov'è possibile anche acquistarlo con il 15% di sconto.
Tante le ricette che mi hanno conquistata: pavè, marquise cherlotte, carrè, già i nomi hanno il loro fascino, per non parlare delle illustrazioni. Io ho deciso di provare la delizia alle noci, meravigliosa non solo nell'aspetto, da preparare in soli 20 minuti. Ve ne lascio la ricetta che si fa prima.

Delizia alle noci

250 g di savoiardi
125 g di burro ammorbidito
80 g di zucchero semolato
75 g di gherigli di noci frantumati
2 tuorli d'uovo
4 cucchiai di caffè molto forte
Per la decorazione:
125 g di glassa al caffè o al cioccolato
qualche gheriglio di noci
Base. Passate i biscotti nel mixer riducendoli in polvere. Metteteli con lo zucchero in una ciotola, aggiungete il burro e lavorate con una forchetta per ottenere un miscuglio omogeneo. Incorporate i tuorli d'uovo, le noci e il caffè.
Assemblaggio. Rivestite di pellicola per alimenti uno stampo rotondo (18 cm di diametro). Versate il composto alle noci nello stampo pigiando bene. Tenete in frigorifero fino al giorno successivo.
Al momento di servire. Sformate il dolce in un piatto da dessert rotondo. Togliete dolcemente la pellicola facendo attenzione a non sciupare il dolce. Fate colare la glassa sul dolce e decorate con i gherigli di noci interi.
Varianti. Per un dolce più forte in cioccolato, sostituite i savoiardi con dei biscotti ricoperti di cioccolato e dimezzate la quantità del caffè. E' anche possibile utilizzare delle mandorle al posto delle noci.
Alle varianti suggerite dall'autrice io vi aggiungo che la glassa al caffè l'ho preparata con 125 g di zucchero a velo e qualche cucchiaio di caffè. Il tipo di dolce mi suggerisce anche di formare con l'impasto delle palline da inserire nei pirottini di carta e decorare con le noci, perfetti per una festa.

2008-03-30

Meme del ricordo: Zuppa di asparagi di campo e stracciatella

zuppa di asparagi di campo e uova Cuocapercaso mi ha invitato ad un'interessante iniziativa il meme del ricordo, sono passati dei giorni da quando me l'ha chiesto e non riuscivo a trovare la mia Madeleine di Proust, finchè qualche sera fa al ritorno dal lavoro mi sono seduta a tavola davanti a questa fumante scodella di zuppa di asparagi di campo e stracciatella.
Questo è uno dei miei piatti del ricordo, diciamo quello legato al primo periodo primaverile, quello appunto in cui è faciletrovare gli asparagi selvatici nei nostri campi. Tradizione vuole che se ne faccia, per pasquetta soprattutto, la frittata con salsiccia e primosale oppure questa fantastica zuppa semplicissima ma gustosissima e sostanziosa per la presenza del pane e dell'uovo, un vero piatto completo.
Ogni volta che la mangio mi viene in mente quando ero bambina e la mamma ce la preparava, mi ricordo che ognuno aveva le sue richieste, chi l'uovo ben cotto a stracciatella, chi intero col tuorlo ancora semicrudo e la mamma cercava di accontentarci tutti.
Non credo sinceramente che con gli asparagi coltivati venga bene comunque, spero che troviate questi di asparagi e che decidiate di provarla almeno una volta.
Ah! Il pane mi raccomando che sia di tipo casereccio e un pò raffermo.
Gli ingredienti per preparare questa gustosa zuppa sono semplicissimi, la preparazione lo è ancor di più.
Ecco cosa ci occorre per 3-4 porzioni:
1 mazzetto di asparagi di campo
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
4 fette di pane casereccio raffermo
4 uova
In una pentola scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo la passata di pomodoro, gli asparagi puliti e tagliuzzati e poi copriamo di acqua e facciamo cuocere finchè il brodetto non avrà preso un bell'aspetto omogeneo (non si deve restringere troppo perchè il brodo serve a bagnare i crostini di pane. Aggiustiamo di sale e intanto abbrustoliamo le fette di pane che suddivideremo nelle fondine. Rompiamo le uova nel brodo e strapazziamole, oppure lasciamole intere secondo il nostro gusto. Versiamo la zuppa sul pane e serviamo ancora calda. Una vera pietanza del ricordo.

Meme del ricordo: Zuppa di asparagi di campo e stracciatella

zuppa di asparagi di campo e uova Cuocapercaso mi ha invitato ad un'interessante iniziativa il meme del ricordo, sono passati dei giorni da quando me l'ha chiesto e non riuscivo a trovare la mia Madeleine di Proust, finchè qualche sera fa al ritorno dal lavoro mi sono seduta a tavola davanti a questa fumante scodella di zuppa di asparagi di campo e stracciatella.
Questo è uno dei miei piatti del ricordo, diciamo quello legato al primo periodo primaverile, quello appunto in cui è faciletrovare gli asparagi selvatici nei nostri campi. Tradizione vuole che se ne faccia, per pasquetta soprattutto, la frittata con salsiccia e primosale oppure questa fantastica zuppa semplicissima ma gustosissima e sostanziosa per la presenza del pane e dell'uovo, un vero piatto completo.
Ogni volta che la mangio mi viene in mente quando ero bambina e la mamma ce la preparava, mi ricordo che ognuno aveva le sue richieste, chi l'uovo ben cotto a stracciatella, chi intero col tuorlo ancora semicrudo e la mamma cercava di accontentarci tutti.
Non credo sinceramente che con gli asparagi coltivati venga bene comunque, spero che troviate questi di asparagi e che decidiate di provarla almeno una volta.
Ah! Il pane mi raccomando che sia di tipo casereccio e un pò raffermo.
Gli ingredienti per preparare questa gustosa zuppa sono semplicissimi, la preparazione lo è ancor di più.
Ecco cosa ci occorre per 3-4 porzioni:
1 mazzetto di asparagi di campo
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
4 fette di pane casereccio raffermo
4 uova
In una pentola scaldiamo l'olio con l'aglio, aggiungiamo la passata di pomodoro, gli asparagi puliti e tagliuzzati e poi copriamo di acqua e facciamo cuocere finchè il brodetto non avrà preso un bell'aspetto omogeneo (non si deve restringere troppo perchè il brodo serve a bagnare i crostini di pane. Aggiustiamo di sale e intanto abbrustoliamo le fette di pane che suddivideremo nelle fondine. Rompiamo le uova nel brodo e strapazziamole, oppure lasciamole intere secondo il nostro gusto. Versiamo la zuppa sul pane e serviamo ancora calda. Una vera pietanza del ricordo.

2008-03-27

Torrette croccanti con carciofi e uova di quaglia


Non mi rassegno al ritardo della primavera e così almeno a tavola cerco di evocarla con preparazioni suggerite dai prodotti di stagione. Dopo le fragole ecco i carciofi, ne sto facendo una bella scorpacciata in tutte le salse, da ciò la creazione di questi deliziosi finger food, da assaporare in un solo boccone (o quasi) date le loro dimensioni. E' normale che il formato ridotto conferisce alla preparazione una grazia tutta sua, in mancanza delle ovette di quaglia, potete farli però di dimensioni più consistenti, utilizzando uova di gallina e servirele come antipasto o, perchè no, piatto unico.
La preparazione è semplicissima solo che si articola in più passaggi. Occorre della pasta sfoglia, che io non smetterò mai di consigliarvi di praparare da soli, tirata sottile sottile, da cui ricavare i dischetti e poi dei carciofi del buon formaggio Asiago e per finire le uova ma andiamo a vedere il dettaglio.
Torrette croccanti con carciofi e uova di quaglia
Ingredienti per 6 torrette:
12 dischetti da 10 cm di pasta sfoglia fresca
6 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
un rametto di prezzemolo
sale q.b.
12 cucchiaini di parmigiano grattugiato
12 pezzetti di formaggio Asiago
6 uova di quaglia
fiocchi di sale al coriandolo
pepe nero
Mettiamo i dischetti di pasta in teglia, cospargiamoli di parmigiano grattugiato e facciamoli cuocere in forno a 200° finchè risulteranno dorati. Intanto puliamo i carciofi, riduciamoli a listarelle sottili e saltiamoli in padella con un filo d'olio insaporito con l'aglio finchè prenderanno colore, poi saliamo, uniamo il prezzemolo sminuzzato e teniamo da parte.
Disponiamo metà dei dischetti in una teglia appoggiamo sopra ognuno un pezzetto di Asiago, poi una cucchiaiata di carciofi, gli altri dischetti e poi ancora Asiago e carciofi. Passiamo qualche istante in forno, per far sciogliere il formaggio. Intanto friggiamo le uova in un filo d'olio, di modo che il rosso resti cremoso, rifiliamo i bordi degli albumi ed adagiamo sopra le torrette giusto al momento di servire cospargendo con i fiocchi di sale ed il pepe nero e magari una righina d'olio.

Torrette croccanti con carciofi e uova di quaglia


Non mi rassegno al ritardo della primavera e così almeno a tavola cerco di evocarla con preparazioni suggerite dai prodotti di stagione. Dopo le fragole ecco i carciofi, ne sto facendo una bella scorpacciata in tutte le salse, da ciò la creazione di questi deliziosi finger food, da assaporare in un solo boccone (o quasi) date le loro dimensioni. E' normale che il formato ridotto conferisce alla preparazione una grazia tutta sua, in mancanza delle ovette di quaglia, potete farli però di dimensioni più consistenti, utilizzando uova di gallina e servirele come antipasto o, perchè no, piatto unico.
La preparazione è semplicissima solo che si articola in più passaggi. Occorre della pasta sfoglia, che io non smetterò mai di consigliarvi di praparare da soli, tirata sottile sottile, da cui ricavare i dischetti e poi dei carciofi del buon formaggio Asiago e per finire le uova ma andiamo a vedere il dettaglio.
Torrette croccanti con carciofi e uova di quaglia
Ingredienti per 6 torrette:
12 dischetti da 10 cm di pasta sfoglia fresca
6 carciofi
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
un rametto di prezzemolo
sale q.b.
12 cucchiaini di parmigiano grattugiato
12 pezzetti di formaggio Asiago
6 uova di quaglia
fiocchi di sale al coriandolo
pepe nero
Mettiamo i dischetti di pasta in teglia, cospargiamoli di parmigiano grattugiato e facciamoli cuocere in forno a 200° finchè risulteranno dorati. Intanto puliamo i carciofi, riduciamoli a listarelle sottili e saltiamoli in padella con un filo d'olio insaporito con l'aglio finchè prenderanno colore, poi saliamo, uniamo il prezzemolo sminuzzato e teniamo da parte.
Disponiamo metà dei dischetti in una teglia appoggiamo sopra ognuno un pezzetto di Asiago, poi una cucchiaiata di carciofi, gli altri dischetti e poi ancora Asiago e carciofi. Passiamo qualche istante in forno, per far sciogliere il formaggio. Intanto friggiamo le uova in un filo d'olio, di modo che il rosso resti cremoso, rifiliamo i bordi degli albumi ed adagiamo sopra le torrette giusto al momento di servire cospargendo con i fiocchi di sale ed il pepe nero e magari una righina d'olio.

2008-03-26

Crostata con frangipane e fragole

Ed oggi...ancora fragole. Non mi sono messa in testa di farmi venire l'orticaria ma è che sono così belle che decisamente vorrei metterle dappertutto. Come ho già detto in altra occasione normalmente io la Torta alla frutta fresca la faccio con una base margherita invece che con la frolla però qualche giorno fa a Dolci&Delizie su Alice ho visto fare una meravigliosa torta alla frutta con un'involucro di frolla, del frangipane e poi sopra la crema e la frutta. Il frangipane in effetti era da un pò che volevo provare a farlo ed allora, complici le fragole, ho deciso che era arrivato il momento. Solo che, siccome non lascio mai le cose come sono, invece della frolla normale ho usato un croccante ed insolito impasto a base di farina di mais e mandorle, lo stesso utilizzato per i miottini. Devo dire che il risultato è un gioco di consistenze decisamente da riproporre.
Per la frolla al mais:
65 g di farina 00
65 g di farina per Polenta Marano
75 g di mandorle macinate
100 g di zucchero
50 g di burro sciolto
2 tuorli
la scorza di mezzo limone

Per il frangipane:
100 g di burro morbido
100 g di zucchero a velo
100 g di farina di mandorle
2 uova
30 g di farina 00
Per la crema:
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di maizena
250 ml di latte
un pezzetto di vaniglia
la scorza di mezzo limone
Per decorare:
250 g di fragole
zucchero a velo
Prepariamo la frolla amalgamando le farine e lo zucchero, poi uniamo i tuorli, il burro e la scorzetta di limone. Lasciamo riposare un pò l'impasto poi stendiamolo in una teglia per crostata, formando un sottile strato sul fondo e lungo i bordi.
Intanto prepariamo il frangipane lavorando a crema il burro con lo zucchero, uniamo le uova uno per volta e le farine miscelate. Versiamo il composto ottenuto sopra la frolla lasciando un cm circa dal bordo e poniamo a cuocere in forno già caldo a 180° per circa mezz'ora, fin quanto comunque la crostata prenderà colore. Lasciamo raffreddare e poi farciamo con la crema già fredda, preparata come di consueto (sbattiamo i due tuorli con lo zucchero, uniamo la maizena ed il latte riscaldato con vaniglia e limone e poi filtrato, poniamo a cuocere a fuoco moderato finchè si addensa). Dopo la crema disponiamo sulla superficie del dolce le fragole tagliate come più ci piace e cospargiamo il tutto con lo zucchero a velo.

Crostata con frangipane e fragole

Ed oggi...ancora fragole. Non mi sono messa in testa di farmi venire l'orticaria ma è che sono così belle che decisamente vorrei metterle dappertutto. Come ho già detto in altra occasione normalmente io la Torta alla frutta fresca la faccio con una base margherita invece che con la frolla però qualche giorno fa a Dolci&Delizie su Alice ho visto fare una meravigliosa torta alla frutta con un'involucro di frolla, del frangipane e poi sopra la crema e la frutta. Il frangipane in effetti era da un pò che volevo provare a farlo ed allora, complici le fragole, ho deciso che era arrivato il momento. Solo che, siccome non lascio mai le cose come sono, invece della frolla normale ho usato un croccante ed insolito impasto a base di farina di mais e mandorle, lo stesso utilizzato per i miottini. Devo dire che il risultato è un gioco di consistenze decisamente da riproporre.
Per la frolla al mais:
65 g di farina 00
65 g di farina per Polenta Marano
75 g di mandorle macinate
100 g di zucchero
50 g di burro sciolto
2 tuorli
la scorza di mezzo limone

Per il frangipane:
100 g di burro morbido
100 g di zucchero a velo
100 g di farina di mandorle
2 uova
30 g di farina 00
Per la crema:
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di maizena
250 ml di latte
un pezzetto di vaniglia
la scorza di mezzo limone
Per decorare:
250 g di fragole
zucchero a velo
Prepariamo la frolla amalgamando le farine e lo zucchero, poi uniamo i tuorli, il burro e la scorzetta di limone. Lasciamo riposare un pò l'impasto poi stendiamolo in una teglia per crostata, formando un sottile strato sul fondo e lungo i bordi.
Intanto prepariamo il frangipane lavorando a crema il burro con lo zucchero, uniamo le uova uno per volta e le farine miscelate. Versiamo il composto ottenuto sopra la frolla lasciando un cm circa dal bordo e poniamo a cuocere in forno già caldo a 180° per circa mezz'ora, fin quanto comunque la crostata prenderà colore. Lasciamo raffreddare e poi farciamo con la crema già fredda, preparata come di consueto (sbattiamo i due tuorli con lo zucchero, uniamo la maizena ed il latte riscaldato con vaniglia e limone e poi filtrato, poniamo a cuocere a fuoco moderato finchè si addensa). Dopo la crema disponiamo sulla superficie del dolce le fragole tagliate come più ci piace e cospargiamo il tutto con lo zucchero a velo.

2008-03-25

Mousse al limone con le fragole

A volte capita che uno prenda parte ad un lauto pranzo alla fine del quale si vede servire un grasso, seppur goloso, dessert e, sebbene quell'uno voglia mettere da parte sensi di colpa ed affini per tuffarsi sul dolce, capita che proprio non abbia voglia di ingurgitare altro e desideri solo qualcosa di appena dolce e dalla consistenza delicata che concluda degnamente il pasto senza ulteriormente appesantire, in tali occasioni si va a finire sul sorbetto o sulla classica macedonia o magari su un fresco gelato alla frutta. Io vi propongo un'alternativa, forse avrei dovuto lasciarvi questa ricetta prima di Pasqua, perchè si sa che durante le feste si mangia un pò di più, ma non ho fatto in tempo. Ve ne parlo comunque oggi che, seppure la primavera sembra restia a venirci incontro, presto avremo il caldo, che arriverà come al solito improvvisamente, ed allora una bella mousse al limone da arricchire con frutta fresca ci tornerà utile.
Occorrono per prepararla pochissimi ingredienti, per di più di facile reperibilità, quel che vi raccomando allora è di non risparmiare sulla qualità degli stessi...
Per 6-7 coppe:
2 limoni ricchi di succo
2 cucchiai di limoncello
80 g di zucchero
6 g di gelatina
3 uova
150 ml di panna fresca
250 g c.a. di fragole
Dividiamo i tuorli dagli albumi e sbattiamo i primi con lo zucchero. Intanto scaldiamo il succo filtrato dei limoni con il limoncello e sciogliamo nel liquido la gelatina già ammollata (in acqua fredda) e strizzata. Uniamo poi la parte liquida al composto di tuorli, mescolando bene. Montiamo la panna ed incorporiamola delicatamente alla crema, in ultimo amalgamiamo gli albumi montati a neve. Suddividiamo il composto nelle coppe e lasciamo rassodare in frigo per almeno 3 ore.
Al momento di servire decoriamo con le fragole o, volendo, con altra frutta, cioccolato o con semplici scorzette di limone candite.

2008-03-21

Croissants sfogliati

Bè sicuramente molti saranno in partenza per le vacanze di Pasqua ed a loro non posso che augurare buon divertimento. Per chi resta invece a casa, magari con l'intenzione di riposarsi un poco approfittando della festa, lascio questa ricettina per la colazione di domenica.
Un classico il croissant sfogliato, se decidete di prepararli dimenticatevi il gusto (si fa per dire) di quelli che si trovano al bar pieni di grassi idrogenati e chissà quali altre schifezze, questi sono i veri cornetti di pasta brioche sfogliata, quelli che quando li infornate il profumo del lievito e del burro si spande per tutta casa.
Croissants sfogliati
300 g di farina 00
120 g di farina manitoba
15 g di lievito di birra
80 g di zucchero
30 g di miele
50 g di burro
150 g di uova (circa 3)
80 g di latte
1 pizzico di sale
e poi
250 g di burro
granella di zucchero
1 uovo e latte per spennellare
crema o confettura a piacere
Consiglio di preparare l'impasto la sera prima e di lasciarlo poi la notte in frigo dove la lievitazione continuerà con lentezza.
Poniamo la farina in una ciotola con lo zucchero e il miele, il burro morbido a tocchetti ed un pizzico di sale, aggiungiamo il lievito sciolto nel latte tiepido e poi le uova leggermente sbattute. Lavoriamo a lungo l'impasto anche 15-20 minuti se non disponiamo di una impastatrice, poi lasciamolo lievitare nella ciotola per 1-2 ore. Una volta lievitato mettiamo la ciotola in frigo dove continuerà lentamente a lievitare, il mattino dopo prendiamo l'impasto e lo versiamo su un piano infarinato, sgonfiandolo bene coi pugni chiusi, stendiamolo col matterello in un rettangolo e poniamo al centro il burro (come per la pasta sfoglia), pripieghimo i due lembi di pasta verso il centro e stendiamo di nuovo col matterello, poi pieghiamo in quattro e stendiamo di nuovo, poi di nuovo in tre. Tra una piegatura e l'altra lasciamo riposare un poco l'impasto in luogo fresco. Una volta ottenuto un bel rettangolo abbastanza sottile, ne ricaviamo dei triangoli che arrotoleremo su se stessi, dalla base, nella quale praticheremo un taglietto per favorire la classiva piega a cornetto, verso la punta. Pennelliamo la superficie con latte e uovo e poi cospargiamo di granella di zucchero (o di zucchero di canna semolato). Se li volgiamo farcire posizioniamo sui triangoli prima di arrotolarli un cucchiaino di farcia a piacere e poi procediamo allo stesso modo. Una volta formati i cornetti li disponiamo in teglia e li lasciamo lievitare altre tre ore prima di infornarli in forno caldissimo, al fondo del quale posizioneremo una ciotola d'acqua per mantenere l'umidità.
Una volta lievitati, si possono congelare per essere cotti solo al momento dell'utilizzo, volendo anche da cotti di possono congelare io l'ho fatto ed il risultato è buono anche in seguito.

Croissants sfogliati

Bè sicuramente molti saranno in partenza per le vacanze di Pasqua ed a loro non posso che augurare buon divertimento. Per chi resta invece a casa, magari con l'intenzione di riposarsi un poco approfittando della festa, lascio questa ricettina per la colazione di domenica.
Un classico il croissant sfogliato, se decidete di prepararli dimenticatevi il gusto (si fa per dire) di quelli che si trovano al bar pieni di grassi idrogenati e chissà quali altre schifezze, questi sono i veri cornetti di pasta brioche sfogliata, quelli che quando li infornate il profumo del lievito e del burro si spande per tutta casa.
Croissants sfogliati
300 g di farina 00
120 g di farina manitoba
15 g di lievito di birra
80 g di zucchero
30 g di miele
50 g di burro
150 g di uova (circa 3)
80 g di latte
1 pizzico di sale
e poi
250 g di burro
granella di zucchero
1 uovo e latte per spennellare
crema o confettura a piacere
Consiglio di preparare l'impasto la sera prima e di lasciarlo poi la notte in frigo dove la lievitazione continuerà con lentezza.
Poniamo la farina in una ciotola con lo zucchero e il miele, il burro morbido a tocchetti ed un pizzico di sale, aggiungiamo il lievito sciolto nel latte tiepido e poi le uova leggermente sbattute. Lavoriamo a lungo l'impasto anche 15-20 minuti se non disponiamo di una impastatrice, poi lasciamolo lievitare nella ciotola per 1-2 ore. Una volta lievitato mettiamo la ciotola in frigo dove continuerà lentamente a lievitare, il mattino dopo prendiamo l'impasto e lo versiamo su un piano infarinato, sgonfiandolo bene coi pugni chiusi, stendiamolo col matterello in un rettangolo e poniamo al centro il burro (come per la pasta sfoglia), pripieghimo i due lembi di pasta verso il centro e stendiamo di nuovo col matterello, poi pieghiamo in quattro e stendiamo di nuovo, poi di nuovo in tre. Tra una piegatura e l'altra lasciamo riposare un poco l'impasto in luogo fresco. Una volta ottenuto un bel rettangolo abbastanza sottile, ne ricaviamo dei triangoli che arrotoleremo su se stessi, dalla base, nella quale praticheremo un taglietto per favorire la classiva piega a cornetto, verso la punta. Pennelliamo la superficie con latte e uovo e poi cospargiamo di granella di zucchero (o di zucchero di canna semolato). Se li volgiamo farcire posizioniamo sui triangoli prima di arrotolarli un cucchiaino di farcia a piacere e poi procediamo allo stesso modo. Una volta formati i cornetti li disponiamo in teglia e li lasciamo lievitare altre tre ore prima di infornarli in forno caldissimo, al fondo del quale posizioneremo una ciotola d'acqua per mantenere l'umidità.
Una volta lievitati, si possono congelare per essere cotti solo al momento dell'utilizzo, volendo anche da cotti di possono congelare io l'ho fatto ed il risultato è buono anche in seguito.