2009-06-30
Pomodori ripieni di mozzarella e pesto alle sarde
Pomodori ripieni di mozzarella e pesto alle sarde
2009-06-26
Libri da gustare in estate
Il primo libro è un ricettario di Raffaele De Giuseppe, edito da Bibliotheca Culinaria nella collana delle Cartoline. S’intitola Pesce azzurro e, come enuncia il titolo appunto, è tutto dedicato agli abitanti del mare che sono raggruppati in questa categoria e che, come ormai tutti sappiamo, sono particolarmente benefici per la salute. Sono ricette originali e raffinate ma allo stesso tempo non difficili da realizzare, grazie alle semplici e dettagliate spiegazioni dell’autore che vi permetteranno di rilassarvi in cucina ottenendo risultati certamente degni di nota.


Libri da gustare in estate
Il primo libro è un ricettario di Raffaele De Giuseppe, edito da Bibliotheca Culinaria nella collana delle Cartoline. S’intitola Pesce azzurro e, come enuncia il titolo appunto, è tutto dedicato agli abitanti del mare che sono raggruppati in questa categoria e che, come ormai tutti sappiamo, sono particolarmente benefici per la salute. Sono ricette originali e raffinate ma allo stesso tempo non difficili da realizzare, grazie alle semplici e dettagliate spiegazioni dell’autore che vi permetteranno di rilassarvi in cucina ottenendo risultati certamente degni di nota.


2009-06-24
Gelato al riso nero e rosa
Io soffro spesso di questa “malattia” perché il mio palato quando gradisce qualcosa ha la capacità di registrarne ogni minima sfumatura e non si arrende poi facilmente nella ricerca del “sapore perfetto”.
Nell’estate del 2007 capitai a Roma nella speciale gelateria FataMorgana, dove i gusti del gelato non sono affatto scontati, assaggiai in quell’occasione, tra gli altri, il gelato al gusto di riso nero e rosa, fantastico per colore, consistenza, aromi. Per ben due anni quel gusto è rimasto stampato nel mio cervello ma non avevo assolutamente idea di come realizzarlo, avevo pure pensato di scrivere alla gelataia per farmi dare la sua ricetta ma non ne ho avuto il coraggio immaginando che chi faccia di un’arte un business difficilmente abbia voglia di condividere i suoi segreti col pubblico.
Ma come si dice chi la dura la vince e stavolta si son date una serie di combinazioni che mi hanno portata alla realizzazione di quel famoso gelato, ovviamente la ricetta è mia, una mia personalissima elaborazione fatta di varie esperienze ed un pizzico di intuizione.
Il punto di partenza è stata una bottiglietta di Sciroppo di Rose di Pietro Romanengo, una vera rarità che ho potuto provare grazie ad Esperya. Vi dirò che neppure conoscevo l’esistenza di tal prodotto, eppure la famiglia Romanengo lo produce da secoli (beata ignoranza), comunque se vi dovesse capitare per le mani ricordatevi di provarlo anche semplicemente diluito con acqua e qualche goccia di limone, è una dissetante ed insolita bevanda.
Il riso Venere nero Gli Aironi per fortuna non manca mai nella mia dispensa ed allora se due più due fan quattro…
Gelato al riso nero e rosa
Ingredienti per 4 porzioni:
50 g di riso nero Venere nero Gli Aironi
250 ml di latte
1 pz di sale
110 g di zucchero semolato
3 cucchiai di Sciroppo di Rosa Pietro Romanengo
la scorza di mezzo limone
1 cucchiaino da caffè di vaniglia liquida
250 ml di panna fresca
Lessiamo per mezz’ora il riso in acqua non salata. Buttiamo l’acqua e rimettiamo il riso sul fuoco con il latte, lo zucchero meno due cucchiaiate, il sale, la scorza del limone e la vaniglia e lasciamolo cuocere finché il liquido non risulterà completamente assorbito (cercate di resistere all’impulso di mangiarvelo tutto mi raccomando). Intanto scaldiamo la panna con i due cucchiai di zucchero tenuti da parte e i restanti due cucchiai di Sciroppo di Rose. Aggiungiamo il riso (privato della scorza di limone) al composto di panna e mescoliamo bene. Lasciamo raffreddare e poi mettiamo in freezer mescolando di tanto in tanto per ottenere un gelato ben mantecato. Se avete la gelatiera invece seguite le istruzioni per la realizzazione del gelato.
Gelato al riso nero e rosa
Io soffro spesso di questa “malattia” perché il mio palato quando gradisce qualcosa ha la capacità di registrarne ogni minima sfumatura e non si arrende poi facilmente nella ricerca del “sapore perfetto”.
Nell’estate del 2007 capitai a Roma nella speciale gelateria FataMorgana, dove i gusti del gelato non sono affatto scontati, assaggiai in quell’occasione, tra gli altri, il gelato al gusto di riso nero e rosa, fantastico per colore, consistenza, aromi. Per ben due anni quel gusto è rimasto stampato nel mio cervello ma non avevo assolutamente idea di come realizzarlo, avevo pure pensato di scrivere alla gelataia per farmi dare la sua ricetta ma non ne ho avuto il coraggio immaginando che chi faccia di un’arte un business difficilmente abbia voglia di condividere i suoi segreti col pubblico.
Ma come si dice chi la dura la vince e stavolta si son date una serie di combinazioni che mi hanno portata alla realizzazione di quel famoso gelato, ovviamente la ricetta è mia, una mia personalissima elaborazione fatta di varie esperienze ed un pizzico di intuizione.
Il punto di partenza è stata una bottiglietta di Sciroppo di Rose di Pietro Romanengo, una vera rarità che ho potuto provare grazie ad Esperya. Vi dirò che neppure conoscevo l’esistenza di tal prodotto, eppure la famiglia Romanengo lo produce da secoli (beata ignoranza), comunque se vi dovesse capitare per le mani ricordatevi di provarlo anche semplicemente diluito con acqua e qualche goccia di limone, è una dissetante ed insolita bevanda.
Il riso Venere nero Gli Aironi per fortuna non manca mai nella mia dispensa ed allora se due più due fan quattro…
Gelato al riso nero e rosa
Ingredienti per 4 porzioni:
50 g di riso nero Venere nero Gli Aironi
250 ml di latte
1 pz di sale
110 g di zucchero semolato
3 cucchiai di Sciroppo di Rosa Pietro Romanengo
la scorza di mezzo limone
1 cucchiaino da caffè di vaniglia liquida
250 ml di panna fresca
Lessiamo per mezz’ora il riso in acqua non salata. Buttiamo l’acqua e rimettiamo il riso sul fuoco con il latte, lo zucchero meno due cucchiaiate, il sale, la scorza del limone e la vaniglia e lasciamolo cuocere finché il liquido non risulterà completamente assorbito (cercate di resistere all’impulso di mangiarvelo tutto mi raccomando). Intanto scaldiamo la panna con i due cucchiai di zucchero tenuti da parte e i restanti due cucchiai di Sciroppo di Rose. Aggiungiamo il riso (privato della scorza di limone) al composto di panna e mescoliamo bene. Lasciamo raffreddare e poi mettiamo in freezer mescolando di tanto in tanto per ottenere un gelato ben mantecato. Se avete la gelatiera invece seguite le istruzioni per la realizzazione del gelato.
2009-06-23
Spaetzle al gratin
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.
Spaetzle al gratin
Ho scoperto che oltre che con la panna o i formaggi stanno divinamente anche col sughetto al pomodoro. Certo non è un piatto che posso condividere con mio marito, che tutto ciò che vagamente ricorda gli gnocchi lo evita in modo accurato, però la ricettina che ho sperimentato è facilmente adattabile anche ad una sola ricca porzione ed il metodo di preparazione è così veloce che non vedo alcun motivo per rinunciarci.
Insomma stavolta li ho fatti al gratin, una via di mezzo tra lo spaetzle e lo gnocco alla romana. Mi resta da provarli verdi a ricordo di quelli gustati in un noto ristorante di Merano. Ah! La mia ricetta prevede il latte nell’impasto, ho sentito però che anche con l’acqua son buoni, il fatto è che vengono così gustosi che non mi decido a provare la versione leggera all’acqua. Se provate voi fatemi sapere.
Ingredienti
Per ogni porzione di spaetzle:
1 uovo
100 g di farina
50 g di latte
sale pepe e noce moscata
Per condire:
panna fresca
prosciutto crudo
piselli freschi lessati
cipolla
olio extravergine d’oliva
burro
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Amalgamiamo con una frusta l’uovo con la farina, uniamo il latte freddo ottenendo una densa pastella ed insaporiamo con sale, pepe e noce moscata.
Intanto rosoliamo un po’ di cipolla tagliata fine, in olio e burro, uniamo il prosciutto crudo a striscioline e i piselli, versiamo un po’ di panna e lasciamo addensare, regoliamo di sale e pepe. Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e, attraverso i fori del “Spaetzle Hobel” facciamo cadere in pentola il composto. Quando gli spaetzle risalgono a galla raccogliamoli con un mestolo forato e versiamoli nella padella del condimento, uniamo del parmigiano e versiamo in una pirofila. Cospargiamo la superficie di parmigiano e fiocchetti di burro ed inforniamo fino a doratura.
2009-06-22
Chioccioline di sfoglia con acciughe speziate e peperoni
In questo modo ho conosciuto quella della Finestra di Fronte e quando mi ha inviato le foto di alcune sue preparazioni non ho potuto che offrirle di pubblicarne qualcuna da me, perché le sue creazioni meritavano una vetrina. Nella mia vetrina però c’è stata poco, giusto lo spazio di lasciar ammirare quel grappolone di tartufi, poi Lenny ha spiccato il volo e adesso volteggia indisturbata e sempre più ammirata nell’universo della rete.
Lenny la tua versione era fantastica e sicuramente la riprodurrò pari pari quanto prima ma per questa volta l’ho adattata agli ingredienti che mi andava di gustare. L’effetto è spettacolare, il gusto nel mio caso deciso e molto mediterraneo grazie ai pezzetti di acciughe speziate di Campisi, che aromatizzate al finocchietto, pepe rosa, peperoncino rosso e bacche di ginepro, hanno dato gusto e personalità al ripieno di questo goloso sfizio.
Ingredienti per 6 chioccioline:
2 rotoli di pasta foglia già stesa
Pezzetti di acciughe speziate Campisi
2 peperoni arrostiti
scamorza
salsa di pomodoro di Pachino IGP Campisi
olio extravergine d’oliva
sale
origano secco
Stendiamo ancora più sottilmente nel senso della lunghezza ciascun foglio di pasta e ricaviamo da ciascuno tre rettangoli molto stretti e lunghi. Posizioniamo sopra ognuno, per tutta la lunghezza, dei filetti di peperone arrostito, dei pezzetti di acciughe speziate e cubetti di scamorza, arrotoliamo la sfoglia attorno al ripieno e poi avvolgiamola su sé stessa formando la girella. Procediamo allo stesso modo con le altre cinque. Adagiamo le chioccioline in teglia, meglio foderata di carta forno e pennelliamo la superficie con la salsa di pomodoro, un pizzico di sale un filo d’olio e dell’origano. Inforniamo in forno caldo, ventilato, a 190°, finché risulteranno ben colorate.
Chioccioline di sfoglia con acciughe speziate e peperoni
In questo modo ho conosciuto quella della Finestra di Fronte e quando mi ha inviato le foto di alcune sue preparazioni non ho potuto che offrirle di pubblicarne qualcuna da me, perché le sue creazioni meritavano una vetrina. Nella mia vetrina però c’è stata poco, giusto lo spazio di lasciar ammirare quel grappolone di tartufi, poi Lenny ha spiccato il volo e adesso volteggia indisturbata e sempre più ammirata nell’universo della rete.
Lenny la tua versione era fantastica e sicuramente la riprodurrò pari pari quanto prima ma per questa volta l’ho adattata agli ingredienti che mi andava di gustare. L’effetto è spettacolare, il gusto nel mio caso deciso e molto mediterraneo grazie ai pezzetti di acciughe speziate di Campisi, che aromatizzate al finocchietto, pepe rosa, peperoncino rosso e bacche di ginepro, hanno dato gusto e personalità al ripieno di questo goloso sfizio.
Ingredienti per 6 chioccioline:
2 rotoli di pasta foglia già stesa
Pezzetti di acciughe speziate Campisi
2 peperoni arrostiti
scamorza
salsa di pomodoro di Pachino IGP Campisi
olio extravergine d’oliva
sale
origano secco
Stendiamo ancora più sottilmente nel senso della lunghezza ciascun foglio di pasta e ricaviamo da ciascuno tre rettangoli molto stretti e lunghi. Posizioniamo sopra ognuno, per tutta la lunghezza, dei filetti di peperone arrostito, dei pezzetti di acciughe speziate e cubetti di scamorza, arrotoliamo la sfoglia attorno al ripieno e poi avvolgiamola su sé stessa formando la girella. Procediamo allo stesso modo con le altre cinque. Adagiamo le chioccioline in teglia, meglio foderata di carta forno e pennelliamo la superficie con la salsa di pomodoro, un pizzico di sale un filo d’olio e dell’origano. Inforniamo in forno caldo, ventilato, a 190°, finché risulteranno ben colorate.
2009-06-19
Insalata di coniglio e Marzolino Rosso
L’insalata di cui vi parlo oggi invece si presenta ben ordinata e disposta nel piatto e potrebbe essere, in piccole quantità un buon inizio per un pranzo d’estate, in versione abbondante un buon piatto unico cui aggiungere magari del pane o dei crostini secondo i gusti.
La vera particolarità del piatto è la vinaigrette balsamica che ho usato per condirla, leggermente speziata per la presenza del curry, oltre all’uso della carne di coniglio e del formaggio Marzolino Rosso Nonno Lancia di bottega Esperya, un formaggio ovino morbido e compatto che, con il suo sapore dolce e fresco, ha molto personalizzato il piatto.
Ingredienti:
2 cetrioli teneri e freschi
Rucola
4 fette di Marzolino Rosso Nonno Lancia
4 pezzi di carne di coniglio arrostita e disossata
Per la vinaigrette balsamica:
la punta di un cucchiaino di sale
la punta di un cucchiaino di zucchero
1 pizzico di curry
1 giro di macinapepe
2 cucchiai di aceto balsamico
4 cucchiai di olio extravergine
Peliamo e tagliamo a fette i cetrioli, condiamoli con la vinaigrette preparata sbattendo insieme con una frusta gli ingredienti indicati e lasciamo riposare per 20 minuti circa. Intanto riduciamo la carne ed il formaggio a cubetti. Disponiamo i cetrioli, scolati dalla vinaigrette che terremo da parte, a raggiera come a formare delle corolle di fiori, posizioniamo al centro di ognuna un mucchietto di carne, completiamo con la dadolata di Marzolino Rosso e le foglie di rucola disposte attorno alle corolle di fiori. Irroriamo con la vinaigrette tenuta da parte e serviamo. Nessuno vieta di utilizzare i medesimi ingredienti per una, scomposta ma non per questo meno gustosa, insalata mista.
Insalata di coniglio e Marzolino Rosso
L’insalata di cui vi parlo oggi invece si presenta ben ordinata e disposta nel piatto e potrebbe essere, in piccole quantità un buon inizio per un pranzo d’estate, in versione abbondante un buon piatto unico cui aggiungere magari del pane o dei crostini secondo i gusti.
La vera particolarità del piatto è la vinaigrette balsamica che ho usato per condirla, leggermente speziata per la presenza del curry, oltre all’uso della carne di coniglio e del formaggio Marzolino Rosso Nonno Lancia di bottega Esperya, un formaggio ovino morbido e compatto che, con il suo sapore dolce e fresco, ha molto personalizzato il piatto.
Ingredienti:
2 cetrioli teneri e freschi
Rucola
4 fette di Marzolino Rosso Nonno Lancia
4 pezzi di carne di coniglio arrostita e disossata
Per la vinaigrette balsamica:
la punta di un cucchiaino di sale
la punta di un cucchiaino di zucchero
1 pizzico di curry
1 giro di macinapepe
2 cucchiai di aceto balsamico
4 cucchiai di olio extravergine
Peliamo e tagliamo a fette i cetrioli, condiamoli con la vinaigrette preparata sbattendo insieme con una frusta gli ingredienti indicati e lasciamo riposare per 20 minuti circa. Intanto riduciamo la carne ed il formaggio a cubetti. Disponiamo i cetrioli, scolati dalla vinaigrette che terremo da parte, a raggiera come a formare delle corolle di fiori, posizioniamo al centro di ognuna un mucchietto di carne, completiamo con la dadolata di Marzolino Rosso e le foglie di rucola disposte attorno alle corolle di fiori. Irroriamo con la vinaigrette tenuta da parte e serviamo. Nessuno vieta di utilizzare i medesimi ingredienti per una, scomposta ma non per questo meno gustosa, insalata mista.