2011-01-04

Un brunch per l'ultimo week-end di festa

Stanchi di far festa? Prima di tornare alla normalità ci tocca ancora un fine settimana di atmosfera natalizia, c'è il ponte dell'Epifania che ogni festa porta via e per chiudere alla grande vi consiglio di rompere un po' gli schemi. Invece di sederci a tavola all'una attendendo la classica sequenza di portate prevista per un pranzo di festa, suggerisco di organizzare un bel brunch con gli amici o in famiglia, coi vicini di casa o con chi volete voi purché la parola d'ordine sia l'informalità.
Il brunch, un po' colazione e un po' pranzo, è diventato ormai un fenomeno di costume, un modo diverso per intendere lo stare insieme che possiamo far nostro. Le idee per i piatti, da accostare al classico caffè americano ma, perché no, quando l'atmosfera si scalda anche ad un buon bicchiere di vino, sono tante. In realtà non c'è una regola, l'essenziale è che si serva tutto insieme o quasi, vanno bene la torta della nonna come le lasagne innovative, i crostacei e l'arrosto, tutto visto da una nuova prospettiva.
Per capire la filosofia del brunch e cogliere tante geniali idee per rendere unica e gustosa una domenica con persone care è stato appena pubblicato da Rizzoli un bel volume di Simone Rugiati Storie di Brunch. Simone lo conosciamo tutti, le sue ricette leggere, sfiziose, appetitose, facili e veloci da preparare, sono abbinate nel libro a sette diversi stili di vita, accomunati dalla passione per il brunch inteso ovviamente da ognuno secondo il suo stile in maniera diversa. E se le ricette del volume sono tutte invitanti e da copiare, io dal canto mio voglio proporvi una mia idea altrettanto facile e comoda da preparare perché si può fare il giorno prima e non prevede alcuna cottura quindi gradita oltre che ai vostri ospiti anche a voi che organizzate il tutto. La ricetta ha ancora il sapore delle festività natalizie e sono dei semplici Tramezzini di gastronomico, cinque farce diverse per incontrare i gusti di tutti. Ovviamente ho utilizzato il panettone gastronomico Tre Marie ma se non lo trovate e la fatica non vi spaventa potete preparare in casa un buon pan brioche.
Le cinque farce hanno i seguenti gusti: crema di uova e zafferano (che già conoscete), spuma di mortadella ai pistacchi, mousse di salmone, crema di prosciutto e noci e per finire paté di olive con capperi e acciughe.
Cinque tramezzini golosi da mixare secondo il gusto del momento.
Tramezzini di gastronomico
Ingredienti:
1 panettone gastronomico (di pan brioche)
Crema di uova e zafferano: 4 tuorli d'uovo sodi, 100 g di mascarpone, 50 g di burro salato, 1 bustina di polvere di zafferano.
Spuma di mortadella ai pistacchi: 150 g di mortadella, 100 g di ricotta fresca, 1 cucchiaio di pistacchi spellati
Mousse di salmone: 150 g di salmone affumicato, 75 g di mascarpone, qualche filo di erba cipollina
Crema di prosciutto e noci:
80 g di prosciutto crudo, 100 g di noci sgusciate, 80 g di burro
Paté di olive con acpperi e acciughe: 80 g di olive nere denocciolate, 80 g di formaggio tipo Philadelphia, 2 filetti d'acciuga, 1 cucchiaio di capperi, 20 g di burro salato.
Per la preparazione occorre munirsi di un mixer e frullare tra loro i vari ingredienti previsti per ogni crema.
Alla fine non resta che ricavare dal panettone 10 fette orizzontali, farcirle a due a due con le creme preparate e tagliarle in triangoli.
Riguardo agli ingredienti utilizzati per le mie creme preciso che i pistacchi e le noci sono di Noberasco, la mortadella di Felsineo e il burro, nella scelta del quale consiglio di riservare particolare attenzione, sia tradizionale che salato di Fattorie Fiandino.

Un brunch per l'ultimo week-end di festa

Stanchi di far festa? Prima di tornare alla normalità ci tocca ancora un fine settimana di atmosfera natalizia, c'è il ponte dell'Epifania che ogni festa porta via e per chiudere alla grande vi consiglio di rompere un po' gli schemi. Invece di sederci a tavola all'una attendendo la classica sequenza di portate prevista per un pranzo di festa, suggerisco di organizzare un bel brunch con gli amici o in famiglia, coi vicini di casa o con chi volete voi purché la parola d'ordine sia l'informalità.
Il brunch, un po' colazione e un po' pranzo, è diventato ormai un fenomeno di costume, un modo diverso per intendere lo stare insieme che possiamo far nostro. Le idee per i piatti, da accostare al classico caffè americano ma, perché no, quando l'atmosfera si scalda anche ad un buon bicchiere di vino, sono tante. In realtà non c'è una regola, l'essenziale è che si serva tutto insieme o quasi, vanno bene la torta della nonna come le lasagne innovative, i crostacei e l'arrosto, tutto visto da una nuova prospettiva.
Per capire la filosofia del brunch e cogliere tante geniali idee per rendere unica e gustosa una domenica con persone care è stato appena pubblicato da Rizzoli un bel volume di Simone Rugiati Storie di Brunch. Simone lo conosciamo tutti, le sue ricette leggere, sfiziose, appetitose, facili e veloci da preparare, sono abbinate nel libro a sette diversi stili di vita, accomunati dalla passione per il brunch inteso ovviamente da ognuno secondo il suo stile in maniera diversa. E se le ricette del volume sono tutte invitanti e da copiare, io dal canto mio voglio proporvi una mia idea altrettanto facile e comoda da preparare perché si può fare il giorno prima e non prevede alcuna cottura quindi gradita oltre che ai vostri ospiti anche a voi che organizzate il tutto. La ricetta ha ancora il sapore delle festività natalizie e sono dei semplici Tramezzini di gastronomico, cinque farce diverse per incontrare i gusti di tutti. Ovviamente ho utilizzato il panettone gastronomico Tre Marie ma se non lo trovate e la fatica non vi spaventa potete preparare in casa un buon pan brioche.
Le cinque farce hanno i seguenti gusti: crema di uova e zafferano (che già conoscete), spuma di mortadella ai pistacchi, mousse di salmone, crema di prosciutto e noci e per finire paté di olive con capperi e acciughe.
Cinque tramezzini golosi da mixare secondo il gusto del momento.
Tramezzini di gastronomico
Ingredienti:
1 panettone gastronomico (di pan brioche)
Crema di uova e zafferano: 4 tuorli d'uovo sodi, 100 g di mascarpone, 50 g di burro salato, 1 bustina di polvere di zafferano.
Spuma di mortadella ai pistacchi: 150 g di mortadella, 100 g di ricotta fresca, 1 cucchiaio di pistacchi spellati
Mousse di salmone: 150 g di salmone affumicato, 75 g di mascarpone, qualche filo di erba cipollina
Crema di prosciutto e noci:
80 g di prosciutto crudo, 100 g di noci sgusciate, 80 g di burro
Paté di olive con acpperi e acciughe: 80 g di olive nere denocciolate, 80 g di formaggio tipo Philadelphia, 2 filetti d'acciuga, 1 cucchiaio di capperi, 20 g di burro salato.
Per la preparazione occorre munirsi di un mixer e frullare tra loro i vari ingredienti previsti per ogni crema.
Alla fine non resta che ricavare dal panettone 10 fette orizzontali, farcirle a due a due con le creme preparate e tagliarle in triangoli.
Riguardo agli ingredienti utilizzati per le mie creme preciso che i pistacchi e le noci sono di Noberasco, la mortadella di Felsineo e il burro, nella scelta del quale consiglio di riservare particolare attenzione, sia tradizionale che salato di Fattorie Fiandino.

2010-12-30

Ancora qualche idea con il panettone


E che il panettone sulla tavola delle feste non possa mancare è assodato, però ormai siamo stanchi di vassoi colmi di fette di panettone. Per Capodanno possiamo cambiare veste al solito panettone, qualche idea ve l'ho suggerita nei post precedenti adesso vi propongo altre due soluzioni: una per l'antipasto con il gastronomico di Tre Marie, l'altra per il dolce con il panettone senza unvetta e senza canditi sempre di Tre Marie. Per chi amasse i gusti un po' insoliti va benissimo il panettone tradizionale anche per la prima ricetta da servire in versione salata.
Per l'antipasto ho realizzato dei  sandwiches di gastronomico farciti con prosciutto cotto arrosto e salsa di  mele mostardate, ovviamente si può decidere di presentare il piatto in veste più elegante servendo il prosciutto al centro con la sua salsa contornato da pezzetti di gastronomico.
Per il dolce ho creato dei piccoli zuccotti di panettone farciti con crema di ricotta canditi e cioccolato.In tal caso per chi non avesse voglia di perder troppo tempo va bene la versione maxi da servire a fette.
Sandwiches di gastronomico con prosciutto cotto arrosto e salsa di mele mostardate
Ingredienti per 8 sandwiches:
1/2 panettone gastronomico
400 g di prosciutto cotto in due fette
1 dl di cognac o brandy
4 cucchiai di panna fresca
200 g di polpa di mele a dadini
200 g di zucchero
olio essenziale di senape
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
sale e pepe nero
Bollire per 5 minuti 200 g di acqua con lo zucchero, poi unire la polpa di mela. Cuocere per 10 minuti poi aromatizzare con qualche goccia di olio di senape e lo zenzero.
Tagliare in otto ogni fetta di prosciutto. Arrostire le fettine ottenute in una padella antiaderente ben calda da ambo i lati, tenere da parte il prosciutto e versare nella padella il brandy, lasciar evaporare poi aggiungere la panna e la mostarda, regolare di sale e pepe e lasciar addensare a fuoco moderato. Comporre i sanwiches alternando fettine di panettone con prosciutto e salsa. Servire ben caldo. Volendo si può preparere con un po' di anticipo e passare il piatto per qualche minuto in forno spento ma ben caldo.
Zuccotti di panettone alla ricotta
Ingredienti:
1 panettone senza uvetta e senza canditi
360 g di ricotta vaccina freschissima
160 g di zucchero semolato fine
70 g di canditi misti
70 g di gocce di cioccolato o cioccolato fondente tritato
per la glassa:
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna
4-5 cucchiai di acqua
confettini di zucchero dorati per decorare
Tagliare il panettone a fette sottili e foderarvi dei piccoli stampi semisferici, precedentemente rivestiti di pellicola. Setacciare la ricotta ed amalgamarvi lo zucchero i canditi ed il cioccolato. Riempire col composto gli stampi prepararati, la quantità dipenderà dalla grandezza degli stampini. Coprire con un'altra fettina di panettone e coprire con pellicola. Lasciare in frigo per una notte poi sformare e glassare con il cioccolato sciolto a bagnomaria con lo zucchero a velo, la panna e l'acqua. Decorare con i confettini dorati o magari, per chi ne avesse la possibilità, con foglia d'oro.

Ancora qualche idea con il panettone


E che il panettone sulla tavola delle feste non possa mancare è assodato, però ormai siamo stanchi di vassoi colmi di fette di panettone. Per Capodanno possiamo cambiare veste al solito panettone, qualche idea ve l'ho suggerita nei post precedenti adesso vi propongo altre due soluzioni: una per l'antipasto con il gastronomico di Tre Marie, l'altra per il dolce con il panettone senza unvetta e senza canditi sempre di Tre Marie. Per chi amasse i gusti un po' insoliti va benissimo il panettone tradizionale anche per la prima ricetta da servire in versione salata.
Per l'antipasto ho realizzato dei  sandwiches di gastronomico farciti con prosciutto cotto arrosto e salsa di  mele mostardate, ovviamente si può decidere di presentare il piatto in veste più elegante servendo il prosciutto al centro con la sua salsa contornato da pezzetti di gastronomico.
Per il dolce ho creato dei piccoli zuccotti di panettone farciti con crema di ricotta canditi e cioccolato.In tal caso per chi non avesse voglia di perder troppo tempo va bene la versione maxi da servire a fette.
Sandwiches di gastronomico con prosciutto cotto arrosto e salsa di mele mostardate
Ingredienti per 8 sandwiches:
1/2 panettone gastronomico
400 g di prosciutto cotto in due fette
1 dl di cognac o brandy
4 cucchiai di panna fresca
200 g di polpa di mele a dadini
200 g di zucchero
olio essenziale di senape
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
sale e pepe nero
Bollire per 5 minuti 200 g di acqua con lo zucchero, poi unire la polpa di mela. Cuocere per 10 minuti poi aromatizzare con qualche goccia di olio di senape e lo zenzero.
Tagliare in otto ogni fetta di prosciutto. Arrostire le fettine ottenute in una padella antiaderente ben calda da ambo i lati, tenere da parte il prosciutto e versare nella padella il brandy, lasciar evaporare poi aggiungere la panna e la mostarda, regolare di sale e pepe e lasciar addensare a fuoco moderato. Comporre i sanwiches alternando fettine di panettone con prosciutto e salsa. Servire ben caldo. Volendo si può preparere con un po' di anticipo e passare il piatto per qualche minuto in forno spento ma ben caldo.
Zuccotti di panettone alla ricotta
Ingredienti:
1 panettone senza uvetta e senza canditi
360 g di ricotta vaccina freschissima
160 g di zucchero semolato fine
70 g di canditi misti
70 g di gocce di cioccolato o cioccolato fondente tritato
per la glassa:
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna
4-5 cucchiai di acqua
confettini di zucchero dorati per decorare
Tagliare il panettone a fette sottili e foderarvi dei piccoli stampi semisferici, precedentemente rivestiti di pellicola. Setacciare la ricotta ed amalgamarvi lo zucchero i canditi ed il cioccolato. Riempire col composto gli stampi prepararati, la quantità dipenderà dalla grandezza degli stampini. Coprire con un'altra fettina di panettone e coprire con pellicola. Lasciare in frigo per una notte poi sformare e glassare con il cioccolato sciolto a bagnomaria con lo zucchero a velo, la panna e l'acqua. Decorare con i confettini dorati o magari, per chi ne avesse la possibilità, con foglia d'oro.

2010-12-28

Datteri ripieni di formaggio alla birra

Il Natale è andato, spero sinceramente sia andato come speravate, il mio molto tranquillo in famiglia e per la maggior parte a tavola, del resto dopo tanti preparativi bisogna pur mangiare.
Adesso iniziamo a pensare al Cenone per eccellenza, quello di San Silvestro, e visto che in tal caso siamo soliti preparare una cena un po' meno tradizionale e più raffinata ecco che le prelibatezze devono essere presenti in ogni portata. Ovviamente se vi tocca preparare per intero la cena (ed io a causa del bimbo ne sono ancora esonerata) bisogna dedicare il giusto tempo ad ogni pietanza. Mi piace servire il formaggio come pre-dessert per chi ama abbondare o per chi non ama il dolce vero e proprio, ma servire il formaggio a fette lo trovo estremamente banale ecco allora un'idea che non vi ruberà tempo ma che riscuoterà sicuramente molto successo, del resto il formaggio con la frutta secca a chi è che non piace!
Quando si preparano piatti semplici occorre utilizzare materie prime di qualità e per questa preparazione ho scelto pistacchi e datteri giganti di Noberasco (semplicemente essiccati e non infornati) dolci e polposi al punto giusto e un formaggio particolare, il Frumage Baladin, a latte crudo e pasta molle sostenuta prodotto da Fattorie Fiandino con caglio vegetale e birra artigianale Baladin non filtrata, che con la sua miscela di malti d'orzo conferisce al formaggio dei sentori di cacao e caffè. Non credo di dover aggiungere altro, se proprio non avete modo di procurarvi questo formaggio utilizzare per la ricetta del buon gorgonzola, il gusto sarà completamente diverso ma farete lo stesso una bellissima figura.
Ingredienti:
datteri morbidi
pistacchi sgusciati e pelati
formaggio alla birra
Praticate un taglio longitudinale su ogni dattero e levatene il nocciolo, infilate al suo posto un pezzetto di formaggio, se usate il formaggio che vi ho consigliato non levate assolutamente la crosta, completate con i pistacchi tritati a coltello e servite in piccoli pirotti di carta (io li ho scelti bianchi, quelli di Pedrini) per esaltare ancor più i colori della preparazione.

Datteri ripieni di formaggio alla birra

Il Natale è andato, spero sinceramente sia andato come speravate, il mio molto tranquillo in famiglia e per la maggior parte a tavola, del resto dopo tanti preparativi bisogna pur mangiare.
Adesso iniziamo a pensare al Cenone per eccellenza, quello di San Silvestro, e visto che in tal caso siamo soliti preparare una cena un po' meno tradizionale e più raffinata ecco che le prelibatezze devono essere presenti in ogni portata. Ovviamente se vi tocca preparare per intero la cena (ed io a causa del bimbo ne sono ancora esonerata) bisogna dedicare il giusto tempo ad ogni pietanza. Mi piace servire il formaggio come pre-dessert per chi ama abbondare o per chi non ama il dolce vero e proprio, ma servire il formaggio a fette lo trovo estremamente banale ecco allora un'idea che non vi ruberà tempo ma che riscuoterà sicuramente molto successo, del resto il formaggio con la frutta secca a chi è che non piace!
Quando si preparano piatti semplici occorre utilizzare materie prime di qualità e per questa preparazione ho scelto pistacchi e datteri giganti di Noberasco (semplicemente essiccati e non infornati) dolci e polposi al punto giusto e un formaggio particolare, il Frumage Baladin, a latte crudo e pasta molle sostenuta prodotto da Fattorie Fiandino con caglio vegetale e birra artigianale Baladin non filtrata, che con la sua miscela di malti d'orzo conferisce al formaggio dei sentori di cacao e caffè. Non credo di dover aggiungere altro, se proprio non avete modo di procurarvi questo formaggio utilizzare per la ricetta del buon gorgonzola, il gusto sarà completamente diverso ma farete lo stesso una bellissima figura.
Ingredienti:
datteri morbidi
pistacchi sgusciati e pelati
formaggio alla birra
Praticate un taglio longitudinale su ogni dattero e levatene il nocciolo, infilate al suo posto un pezzetto di formaggio, se usate il formaggio che vi ho consigliato non levate assolutamente la crosta, completate con i pistacchi tritati a coltello e servite in piccoli pirotti di carta (io li ho scelti bianchi, quelli di Pedrini) per esaltare ancor più i colori della preparazione.

2010-12-22

Un libro per ciascuno e Buon Natale a tutti

Se appartenete alla categoria di quelli che ai regali di Natale ci pensano subito dopo le vacanze estive per riuscire poi a godersi l'atmosfera natalizia senza il caos di negozi e centri commerciali, avete tutta la mia ammirazione; una volta anch'io riuscivo a preventivare con un certo anticipo il piano d'attacco per l'accaparramento dei pensieri più originali. Oggi invece appartengo alla categoria di quelli che passano l'ultima domenica d'Avvento stipati in un centro commerciale ed il 23 dicembre hanno ancora scatole e fiocchetti sparsi sul tavolo in attesa di comporre le confezioni. Se state messi come me o ancor peggio posso dirvi che alla fine resta solo una soluzione, catapultarsi in un negozio dove ci sia materiale idoneo per ogni regalo e non conosco negozio migliore di una fornitissima libreria.
Ricordate c'è un libro per ognuno di noi e certamente il destinatario del dono sarà più felice con un libro in più che con l'ennesima sciarpa. A voi qualche suggerimento in base a quello che ho scovato di recente sugli scaffali della mia libreria preferita.
La corposa lista che segue ha il duplice scopo di tappare i buchi ancora aperti e di valere come consolazione per i brutti doni che certamente riceverete. Il 27 mattina ci si può sempre fiondare in libreria per regalarsi il volume desiderato.
Per l'amica amante della natura che non vede l'ora che arrivi la primavera per scorrazzare libera tra i campi alla ricerca di erbe spontanee il libro giusto è Le erbe dei nostri campi di Emma Clauser, proprietaria dell' Azienda Agricola Biologica Molino dei Lessi. Cresciuta nella Valle di Non l'autrice ha imparato presto a osservare la natura e a riconoscerne le specie. Dal censimento botanico delle specie selvatiche presenti sui suoi terreni ha tratto questo volume, un manuale di riconoscimento botanico con tanto di foto e ricette semplici, veloci, sane e gustose per portare in tavola quello che la natura spontaneamente ci offre.
Per il filosofo che ama l'autunno ed i suoi frutti L'estetica del fungo tra filosofia e gusto di Tony Saccucci, insegnate di filosofia esperto cercatore di funghi, e Carmelo Chiaramonte, famoso cuciniere cantastorie di cui certamente avrete sentito parlare,  per Edizioni Estemporanee. Il libro prende spunto dal perché si va a cercare il porcino per riflettere sulla vita e la continua ricerca dell'uomo. Una novità assoluta che unisce con ingegno e passione i frutti della terra e quelli del pensiero. Il libro è di agevole lettura, il linguaggio è divertito e appassionato e scende come i porcini "scendono" da soli, verso la gola, per dirla con gli autori.
Per l'amico scienziato che non si accontenta dell'esperienza per preparare una besciamella senza grumi o una perfetta meringa ma vuole andare a fondo scoprendo il perché di ogni cosa un trattato di "gastronomia molecolare" La scienza in cucina Piccolo trattato di gastronomia molecolare di Hervé This per edizioni Dedalo, un libro per smentire i falsi miti che da generazioni si tramandano in cucina, perfezionare i piatti tradizionali e introdurre sapori mai sperimentati, senza perdere di vista il vero obiettivo di ogni cuoco: far felice i propri ospiti. 
Per il manager sempre in viaggio e spesso a Milano, che appassionato di buona tavola ama scovare quelle trattorie non recensite dalle famose guide dove mangiare un risotto giallo, una cotoletta o una cassoeula come tradizione vuole una piccola guida  che porta alla scoperta della cucina tradizionale e dei migliori ristoranti tipici del capoluogo lombardo Mangiare milanese a Milano di Carla Pacelli per Castelvecchi editore, una "narraguida"  in cui le indicazioni dei locali sono accompagnate dal racconto e dalla personale esperienza dell'autrice.
Per l'amica single alla ricerca dell'uomo perfetto, convinta che anche nel terzo millennio valga il vecchio detto secondo cui l'uomo si prende per la gola: Come sedurlo a tavola di Francesca Romana Mezzadri per Morellini Editore. Un ricettario e un vademecum di seduzione insieme, il divertente ritratto di ben 12 tipi di uomini e di 24 menu, due per ogni  Lui in base alla stagione. Ben 108 ricette tutte facili, ben spiegate e di sicuro successo.
Per la coppia appena convolata a giuste nozze, invece, Oggi sposi manuale di cucina per giovani coppie di Stefania Capati per Blu edizioni, un pronto soccorso umoristico per districarsi tra i piatti forti della suocera, le cenette romantiche  e le minestrine con il dado.  Perché nei corsi prematrimoniali, come afferma Bruno Gambarotta nella prefazione del libro, sarebbe il caso di mettere in guardia i futuri sposi dalle micidiali trappole annidate nella cucina. Oltre alle ricette il volume è ricco di vignette che insegnano ai neosposi come conciliare la vita di coppia con la vita in cucina prendendo entrambe con leggerezza.
Per il cinefilo convinto Mangiare con gli occhi Stare a tavola nel cinema di Liborio Termine per Le Mani editore, un piccolo trattato che ha la leggerezza di un "divertissement" che attraverso il tema del cibo mostra quanto la drammaturgia del film e l'antropologia  della rappresentazione sappiano farsi specchio del nostro modo di vivere i disagi personali nei ruoli sociali che interpretiamo.
Per l'amico intollerante al glutine che non intende rinunciare ai buoni sapori mediterranei rassegnandosi alla ripetitività, una guida alla panetteria senza glutine per ricominciare a mangiare bene ritrovando  il sorriso, Ricettario per celiaci di Olga Francesca Scalisi ed Emanuela Ghinazzi, edito da Aliberti. Le due autrici, attivissime nel forum http://www.cucinainsimpatia.net/, con molta fantasia e pratici suggerimenti ci insegnano a realizzare pizze alte e croccanti, focacce, panini e molti altri piatti utilizzando, al posto della farina di frumento, i mix di farine per celiaci presenti in commercio delle quali consigliano le marche migliori.
Per la vittima del tubo catodico, per quella che vuole sapere tutto degli amati vip e non si perderebbe una puntata di Chef per un giorno per nulla al mondo Chef per un giorno, edito da Kowalski. Raccoglie le ricette, i menu, le biografie gastronomiche di molti dei personaggi che hanno preso parte al fortunato programma televisivo, per riprodurre a casa i piatti ammirati e gustati con la fantasia davanti allo schermo.
Per chi non si accontenta di pranzare in un ristorante famoso ma vuole saperne di più rivivendo la storia del locale, attraverso i volti noti che ne hanno varcato la soglia e i loro piatti preferiti, un originale libro di Luisa Pachera per Osiride edizioni Una vita in Gioco - Territorio, cucina e cultura nella storia del "Dodici Apostoli" di Verona. Per scoprire, attraverso i ricordi di Giorgio Gioco che Gabriele D'annunzio andava alla ricerca dei colori  che meglio si accostavano al cibo e alla tavola apparecchiata, che Nino Manfredi amava mangiare i Rigatoni al pomodoro e  formaggio, che Maria Callas prendeva appunti su un quadernetto e dopo aver mangiato qualcosa di buono  andava dai cuochi e si faceva dettare la ricetta. Il libro è ricchissimo di immagini e ricette oltre che di aneddoti.
Le voci di Petronilla di Roberta Schira e Alessandra De Vizzi, Salani Editore, per l'amica che non ha ancora trovato il coraggio di affrontare la propria strada. La storia di una modernissima donna di altri tempi, la famosa Petronilla, al secolo Amalia Moretti Foggia che, vissuta tra il 1872 e il 1947, come moglie, medico e scrittrice di cucina seppe interpretare tutti i ruoli della femminilità moderna. Il racconto della vita di una donna eccezionale per comprendere che "una donna non deve mai accontentarsi, né della propria cultura né della forza morale che l'anima" e far proprio il motto di Petronilla: "Siate padrone della vostra vita".
Per gli adulti che continuano ad amare le favole un originalissimo libro di Vittorio Stagnani I racconti della pentola  Storie per donzelle e cavalieri di gola edito da Progedit. Ascoltando i borbottii profumati di minestre, zuppe e salse l'autore lascia vagare la fantasia per mescolare ricordi, storie e ricette di cucina e cibo. Arricchiscono il volume i colorati acquerelli dell'autore e le immaginarie interviste a famosi cuochi e studiosi di gastronomia.
Buona lettura e un Goloso Natale a tutti voi.

Un libro per ciascuno e Buon Natale a tutti

Se appartenete alla categoria di quelli che ai regali di Natale ci pensano subito dopo le vacanze estive per riuscire poi a godersi l'atmosfera natalizia senza il caos di negozi e centri commerciali, avete tutta la mia ammirazione; una volta anch'io riuscivo a preventivare con un certo anticipo il piano d'attacco per l'accaparramento dei pensieri più originali. Oggi invece appartengo alla categoria di quelli che passano l'ultima domenica d'Avvento stipati in un centro commerciale ed il 23 dicembre hanno ancora scatole e fiocchetti sparsi sul tavolo in attesa di comporre le confezioni. Se state messi come me o ancor peggio posso dirvi che alla fine resta solo una soluzione, catapultarsi in un negozio dove ci sia materiale idoneo per ogni regalo e non conosco negozio migliore di una fornitissima libreria.
Ricordate c'è un libro per ognuno di noi e certamente il destinatario del dono sarà più felice con un libro in più che con l'ennesima sciarpa. A voi qualche suggerimento in base a quello che ho scovato di recente sugli scaffali della mia libreria preferita.
La corposa lista che segue ha il duplice scopo di tappare i buchi ancora aperti e di valere come consolazione per i brutti doni che certamente riceverete. Il 27 mattina ci si può sempre fiondare in libreria per regalarsi il volume desiderato.
Per l'amica amante della natura che non vede l'ora che arrivi la primavera per scorrazzare libera tra i campi alla ricerca di erbe spontanee il libro giusto è Le erbe dei nostri campi di Emma Clauser, proprietaria dell' Azienda Agricola Biologica Molino dei Lessi. Cresciuta nella Valle di Non l'autrice ha imparato presto a osservare la natura e a riconoscerne le specie. Dal censimento botanico delle specie selvatiche presenti sui suoi terreni ha tratto questo volume, un manuale di riconoscimento botanico con tanto di foto e ricette semplici, veloci, sane e gustose per portare in tavola quello che la natura spontaneamente ci offre.
Per il filosofo che ama l'autunno ed i suoi frutti L'estetica del fungo tra filosofia e gusto di Tony Saccucci, insegnate di filosofia esperto cercatore di funghi, e Carmelo Chiaramonte, famoso cuciniere cantastorie di cui certamente avrete sentito parlare,  per Edizioni Estemporanee. Il libro prende spunto dal perché si va a cercare il porcino per riflettere sulla vita e la continua ricerca dell'uomo. Una novità assoluta che unisce con ingegno e passione i frutti della terra e quelli del pensiero. Il libro è di agevole lettura, il linguaggio è divertito e appassionato e scende come i porcini "scendono" da soli, verso la gola, per dirla con gli autori.
Per l'amico scienziato che non si accontenta dell'esperienza per preparare una besciamella senza grumi o una perfetta meringa ma vuole andare a fondo scoprendo il perché di ogni cosa un trattato di "gastronomia molecolare" La scienza in cucina Piccolo trattato di gastronomia molecolare di Hervé This per edizioni Dedalo, un libro per smentire i falsi miti che da generazioni si tramandano in cucina, perfezionare i piatti tradizionali e introdurre sapori mai sperimentati, senza perdere di vista il vero obiettivo di ogni cuoco: far felice i propri ospiti. 
Per il manager sempre in viaggio e spesso a Milano, che appassionato di buona tavola ama scovare quelle trattorie non recensite dalle famose guide dove mangiare un risotto giallo, una cotoletta o una cassoeula come tradizione vuole una piccola guida  che porta alla scoperta della cucina tradizionale e dei migliori ristoranti tipici del capoluogo lombardo Mangiare milanese a Milano di Carla Pacelli per Castelvecchi editore, una "narraguida"  in cui le indicazioni dei locali sono accompagnate dal racconto e dalla personale esperienza dell'autrice.
Per l'amica single alla ricerca dell'uomo perfetto, convinta che anche nel terzo millennio valga il vecchio detto secondo cui l'uomo si prende per la gola: Come sedurlo a tavola di Francesca Romana Mezzadri per Morellini Editore. Un ricettario e un vademecum di seduzione insieme, il divertente ritratto di ben 12 tipi di uomini e di 24 menu, due per ogni  Lui in base alla stagione. Ben 108 ricette tutte facili, ben spiegate e di sicuro successo.
Per la coppia appena convolata a giuste nozze, invece, Oggi sposi manuale di cucina per giovani coppie di Stefania Capati per Blu edizioni, un pronto soccorso umoristico per districarsi tra i piatti forti della suocera, le cenette romantiche  e le minestrine con il dado.  Perché nei corsi prematrimoniali, come afferma Bruno Gambarotta nella prefazione del libro, sarebbe il caso di mettere in guardia i futuri sposi dalle micidiali trappole annidate nella cucina. Oltre alle ricette il volume è ricco di vignette che insegnano ai neosposi come conciliare la vita di coppia con la vita in cucina prendendo entrambe con leggerezza.
Per il cinefilo convinto Mangiare con gli occhi Stare a tavola nel cinema di Liborio Termine per Le Mani editore, un piccolo trattato che ha la leggerezza di un "divertissement" che attraverso il tema del cibo mostra quanto la drammaturgia del film e l'antropologia  della rappresentazione sappiano farsi specchio del nostro modo di vivere i disagi personali nei ruoli sociali che interpretiamo.
Per l'amico intollerante al glutine che non intende rinunciare ai buoni sapori mediterranei rassegnandosi alla ripetitività, una guida alla panetteria senza glutine per ricominciare a mangiare bene ritrovando  il sorriso, Ricettario per celiaci di Olga Francesca Scalisi ed Emanuela Ghinazzi, edito da Aliberti. Le due autrici, attivissime nel forum http://www.cucinainsimpatia.net/, con molta fantasia e pratici suggerimenti ci insegnano a realizzare pizze alte e croccanti, focacce, panini e molti altri piatti utilizzando, al posto della farina di frumento, i mix di farine per celiaci presenti in commercio delle quali consigliano le marche migliori.
Per la vittima del tubo catodico, per quella che vuole sapere tutto degli amati vip e non si perderebbe una puntata di Chef per un giorno per nulla al mondo Chef per un giorno, edito da Kowalski. Raccoglie le ricette, i menu, le biografie gastronomiche di molti dei personaggi che hanno preso parte al fortunato programma televisivo, per riprodurre a casa i piatti ammirati e gustati con la fantasia davanti allo schermo.
Per chi non si accontenta di pranzare in un ristorante famoso ma vuole saperne di più rivivendo la storia del locale, attraverso i volti noti che ne hanno varcato la soglia e i loro piatti preferiti, un originale libro di Luisa Pachera per Osiride edizioni Una vita in Gioco - Territorio, cucina e cultura nella storia del "Dodici Apostoli" di Verona. Per scoprire, attraverso i ricordi di Giorgio Gioco che Gabriele D'annunzio andava alla ricerca dei colori  che meglio si accostavano al cibo e alla tavola apparecchiata, che Nino Manfredi amava mangiare i Rigatoni al pomodoro e  formaggio, che Maria Callas prendeva appunti su un quadernetto e dopo aver mangiato qualcosa di buono  andava dai cuochi e si faceva dettare la ricetta. Il libro è ricchissimo di immagini e ricette oltre che di aneddoti.
Le voci di Petronilla di Roberta Schira e Alessandra De Vizzi, Salani Editore, per l'amica che non ha ancora trovato il coraggio di affrontare la propria strada. La storia di una modernissima donna di altri tempi, la famosa Petronilla, al secolo Amalia Moretti Foggia che, vissuta tra il 1872 e il 1947, come moglie, medico e scrittrice di cucina seppe interpretare tutti i ruoli della femminilità moderna. Il racconto della vita di una donna eccezionale per comprendere che "una donna non deve mai accontentarsi, né della propria cultura né della forza morale che l'anima" e far proprio il motto di Petronilla: "Siate padrone della vostra vita".
Per gli adulti che continuano ad amare le favole un originalissimo libro di Vittorio Stagnani I racconti della pentola  Storie per donzelle e cavalieri di gola edito da Progedit. Ascoltando i borbottii profumati di minestre, zuppe e salse l'autore lascia vagare la fantasia per mescolare ricordi, storie e ricette di cucina e cibo. Arricchiscono il volume i colorati acquerelli dell'autore e le immaginarie interviste a famosi cuochi e studiosi di gastronomia.
Buona lettura e un Goloso Natale a tutti voi.

2010-12-20

Il panettone Sacher


Io dico che comprare quei panettoni farciti con la crema che è lì dentro da mesi, gonfia di conservanti ed additivi, non vada affatto bene, per cui una volta che uno ha voglia di panettone farcito può sempre farselo da sè all'ultimo momento. La base è sempre un Tre Marie senza uvetta e senza canditi che ho trasformato in un panettone Sacher con confettura di albicocche, mousse di cioccolato e glassa fondente.
Niente di più facile.
Ingredienti:
1 panettone Tre Marie senza uvetta e senza candti
1 vasetto di confettura di albicocche
Per la mousse:
400 g di panna fresca
120 g di cioccolato fondente al 60%
120 g di cioccolato fondente al 75%
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Scaldare 250 g di panna  fino al bollore, versare sul cioccolato spezzettato e lasciar fondere, mescolando con una frusta. A parte montare la restante panna ben fredda di frigorifero, incorporarla  alla ganache preparata mescolando velocemente. Scavare il panettone tenendone intera la calotta inferiore. Spalmare la superficie interna di confettura e farcire con la mousse  alternata alla mollica di panettone e qualche cucchiaio di confettura. Coprire con la calotta e capovolgere sul piatto. Preparare la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con la panna e lo zucchero, unire l'acqua e mescolare finché la glassa non diventa lucida e omogenea. Versare la glassa sul dolce e porlo in frigo fino al momento di servire.

Il panettone Sacher


Io dico che comprare quei panettoni farciti con la crema che è lì dentro da mesi, gonfia di conservanti ed additivi, non vada affatto bene, per cui una volta che uno ha voglia di panettone farcito può sempre farselo da sè all'ultimo momento. La base è sempre un Tre Marie senza uvetta e senza canditi che ho trasformato in un panettone Sacher con confettura di albicocche, mousse di cioccolato e glassa fondente.
Niente di più facile.
Ingredienti:
1 panettone Tre Marie senza uvetta e senza candti
1 vasetto di confettura di albicocche
Per la mousse:
400 g di panna fresca
120 g di cioccolato fondente al 60%
120 g di cioccolato fondente al 75%
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Scaldare 250 g di panna  fino al bollore, versare sul cioccolato spezzettato e lasciar fondere, mescolando con una frusta. A parte montare la restante panna ben fredda di frigorifero, incorporarla  alla ganache preparata mescolando velocemente. Scavare il panettone tenendone intera la calotta inferiore. Spalmare la superficie interna di confettura e farcire con la mousse  alternata alla mollica di panettone e qualche cucchiaio di confettura. Coprire con la calotta e capovolgere sul piatto. Preparare la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con la panna e lo zucchero, unire l'acqua e mescolare finché la glassa non diventa lucida e omogenea. Versare la glassa sul dolce e porlo in frigo fino al momento di servire.

2010-12-18

Panna cotta al caffè con merletti di cioccolato

La panna cotta si sa che è un dolce facile facile, comunque sia è uno dei più graditi a fine pasto ed ha il doppio vantaggio di poter esser preparata in un batter d'occhio e di prestarsi ad innumerevoli varianti. Io oggi ve ne do una ideale per la tavola delle feste, una versione al caffè, intensa e profumata, impreziosita da decori di cioccolato. Quanto più la ricetta è semplice tanto più bisogna fare attenzione alle materie prime utilizzate, occore quindi un caffè speciale che possa imprimere il suo carattere al dolce.
Io ho scelto il caffè dei Papi, il Porto Rico della linea Puro 100% Arabica di Caffè Milani, un caffè grintoso, cioccolatoso, dal carattere indomabile che trova nel fine pasto il suo momento di consumo ideale.
Qaulunque sia la vostra scelta vi consiglio di spegnere la moka prima che sia uscito completamente il caffè per far si che sia più concentrato possibile e la panna cotta non risulti al cappuccino invece che al caffè. I ghirigori di cioccolato sono semplicissimi da realizzare, basta fondere del buon cioccolato fondente a bagnomaria e poi versarlo in un conetto dando libero sfogo alla fantasia.
Ecco le dosi per 6-8 porzioni
Per la panna cotta:
500 ml di panna fresca
60 ml di latte intero
120 ml di caffè ristretto amaro
6 cucchiai di zucchero
6 g di gelatina in fogli
Per i decori:
60 g di cioccolato fondente
chicchi di caffè
Ammollare la gelatina in acqua fredda, intanto prepare il caffè e portare a bollore la panna con il latte e lo zucchero, togliere dal fuoco unire il caffè e la gelatina strizzata. Versare nei contenitori e porre in frigo a rassodare per almeno un paio d'ore.
Sciocliere il cioccolato fondente a bagnomaria versarlo in un conetto di carta forno e far scendere da un piccolissimo foro praticato sulla punta il cioccolato su un foglio di carta forno creando delle decorazioni a piacere, completare con chicchi di caffè e lasciar asciugare a temperatura ambiente. Al momento di servire impiattare la panna cotta e decorare con i merletti di cioccolato.