2011-07-07

Pasta in verde e bianco

Insalatiera in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto della collezione Opera Prima di Wald
Prepara tutto prima e poi...sparisci dalla circolazione, avrà pensato qualcuno non avendo mie notizie per giorni. Devo ammettere che queste ultime giornate sono state per me particolarmente incasinate, impegni di lavoro improrogabili, amiche convolate a nozze,  progetti da portare avanti, un corredino per una pupetta ancora da ultimare e una valigia (la valigia dell'emergenza) da preparare nel caso in cui la mia piccina non voglia attendere la data presunta del parto. In ogni caso si continua a cucinare e anche a mangiare, prediligendo piatti freschi e cotture veloci.
Il primo di cui vi parlo oggi è molto gustoso, si prepara in pochissimo tempo e il condimento (che può essere prepararto anche in anticipo) non richiede cottura. All'ultimo istante basta lessare la pasta e mescolare il tutto con cura prima di portare in tavola. Ritengo sia un piatto conviviale per la realizzazione del quale mi sono affidata agli ottimi formaggi di casa Brunelli, pecorino romano dop e ricotta fresca di pecora daranno al piatto quel tocco speciale che ben contrasterà la dolcezza delle zucchine.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di pasta corta
2 zucchine medie
3 cucchiai di pesto genovese
150 g di ricotta fresca di pecora
50 g di pecorino romano d.o.p. grattugiato
1 ciuffetto di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Scottare le zucchine intere per pochi minuti, tagliarle a cubetti e condirle con il pesto, olio, sale e abbondante pepe nero. Lessare la pasta e aggiungere all'insalata di zucchine la ricotta (sciolta con qualche cucchiaio di acqua di cottura) e il pecorino, unire infine la pasta e il basilico tagliato fine appena prima di servire.

Pasta in verde e bianco

Insalatiera in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto della collezione Opera Prima di Wald
Prepara tutto prima e poi...sparisci dalla circolazione, avrà pensato qualcuno non avendo mie notizie per giorni. Devo ammettere che queste ultime giornate sono state per me particolarmente incasinate, impegni di lavoro improrogabili, amiche convolate a nozze,  progetti da portare avanti, un corredino per una pupetta ancora da ultimare e una valigia (la valigia dell'emergenza) da preparare nel caso in cui la mia piccina non voglia attendere la data presunta del parto. In ogni caso si continua a cucinare e anche a mangiare, prediligendo piatti freschi e cotture veloci.
Il primo di cui vi parlo oggi è molto gustoso, si prepara in pochissimo tempo e il condimento (che può essere prepararto anche in anticipo) non richiede cottura. All'ultimo istante basta lessare la pasta e mescolare il tutto con cura prima di portare in tavola. Ritengo sia un piatto conviviale per la realizzazione del quale mi sono affidata agli ottimi formaggi di casa Brunelli, pecorino romano dop e ricotta fresca di pecora daranno al piatto quel tocco speciale che ben contrasterà la dolcezza delle zucchine.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di pasta corta
2 zucchine medie
3 cucchiai di pesto genovese
150 g di ricotta fresca di pecora
50 g di pecorino romano d.o.p. grattugiato
1 ciuffetto di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe nero
Scottare le zucchine intere per pochi minuti, tagliarle a cubetti e condirle con il pesto, olio, sale e abbondante pepe nero. Lessare la pasta e aggiungere all'insalata di zucchine la ricotta (sciolta con qualche cucchiaio di acqua di cottura) e il pecorino, unire infine la pasta e il basilico tagliato fine appena prima di servire.

2011-07-02

Prepara tutto prima e poi

Coppette Confetti di Vetri delle Venezie, vassoio tondo con plexiglass collezione Rattan Nella Longari Home
goditi la cena.
Una buona filosofia di vita quella di  Agnès Lambert che, nel suo libro appena uscito per Magazzini Salani, da cui ho tratto la ricetta di oggi e il titolo del post ci insegna a non arrivare stressati a tavola adottando dei semplicissimi trucchi.
Le 50 ricette del libro, un agile volumetto con splendide fotografie di  Raphaele Vidalig sono tutte belle e fattibilissime ma possono soprattutto esser preparate in anticipo e conservate in frigo o in freezer fino al momento del pasto in cui, ne sono certa, riuscirete a stupire chi si siederà al vostro tavolo.
Sono ricette per persone che amano cucinare ma hanno poco tempo per farlo, per mogli e madri di oggi che nonostante gli impegni non vogliono rinuciare alla cura dei loro cari, per golosi inguaribili che rifiutano il "pronto del supermercato". In pratica è un librino che è proprio nelle mie corde e di tutte le ricette selezionate e contrassegnate con i post-it per non dimenticare di provarle, ho voluto iniziare proprio da un dolce, un Crumble al pistacchio che si può preparare anche in grandi dosi e poi tenere nel freezer fino al momento dell'utilizzo. L'utilizzo? Bè sul gelato, sulla macedonia, sulle composte di frutta, sulla frutta cotta etc. Nel mio caso ottimo gelato al cioccolato preparato in casa con un aiutino...il preparato per gelato al cioccolato Fabbri che si prepara aggiungendo solo latte fresco alla miscela già pronta. Per i pistacchi,  che ho spellato io stessa dopo un breve tuffo in acqua bollente, ho scelto Noberasco.
Per lo zucchero di canna mi sono invece affidata alla varietà Malawi di Bronsugar D&C, che ha un intenso aroma di liquirizia.
Ingredienti per il Crumble al pistacchio:
30 g di zucchero di canna
30 g di burro
30 g di farina
30 g di pistacchi spellati
Tritare i pistacchi al mixer senza ridurli in polvere troppo fine, unire farina, zucchero di canna e burro freddissimo. Stendere il composto ottenuto, che si presenterà granuloso, su una teglia di silicone e infornare a 180°C per 5 minuti circa. Estrarre la teglia dal forno e sbriciolare il crumble con la punta di un coltello, rimettere in forno per altri 5 minuti, ripetere l'operazione un'ultima volta prima  di sfornare definitivamente e lasciar raffreddare il crumble prima di utilizzarlo. In un contenitore di plastica con coperchio si può congelare e prelevare solo la quantità desiderata poco prima dell'utilizzo.

Prepara tutto prima e poi

Coppette Confetti di Vetri delle Venezie, vassoio tondo con plexiglass collezione Rattan Nella Longari Home
goditi la cena.
Una buona filosofia di vita quella di  Agnès Lambert che, nel suo libro appena uscito per Magazzini Salani, da cui ho tratto la ricetta di oggi e il titolo del post ci insegna a non arrivare stressati a tavola adottando dei semplicissimi trucchi.
Le 50 ricette del libro, un agile volumetto con splendide fotografie di  Raphaele Vidalig sono tutte belle e fattibilissime ma possono soprattutto esser preparate in anticipo e conservate in frigo o in freezer fino al momento del pasto in cui, ne sono certa, riuscirete a stupire chi si siederà al vostro tavolo.
Sono ricette per persone che amano cucinare ma hanno poco tempo per farlo, per mogli e madri di oggi che nonostante gli impegni non vogliono rinuciare alla cura dei loro cari, per golosi inguaribili che rifiutano il "pronto del supermercato". In pratica è un librino che è proprio nelle mie corde e di tutte le ricette selezionate e contrassegnate con i post-it per non dimenticare di provarle, ho voluto iniziare proprio da un dolce, un Crumble al pistacchio che si può preparare anche in grandi dosi e poi tenere nel freezer fino al momento dell'utilizzo. L'utilizzo? Bè sul gelato, sulla macedonia, sulle composte di frutta, sulla frutta cotta etc. Nel mio caso ottimo gelato al cioccolato preparato in casa con un aiutino...il preparato per gelato al cioccolato Fabbri che si prepara aggiungendo solo latte fresco alla miscela già pronta. Per i pistacchi,  che ho spellato io stessa dopo un breve tuffo in acqua bollente, ho scelto Noberasco.
Per lo zucchero di canna mi sono invece affidata alla varietà Malawi di Bronsugar D&C, che ha un intenso aroma di liquirizia.
Ingredienti per il Crumble al pistacchio:
30 g di zucchero di canna
30 g di burro
30 g di farina
30 g di pistacchi spellati
Tritare i pistacchi al mixer senza ridurli in polvere troppo fine, unire farina, zucchero di canna e burro freddissimo. Stendere il composto ottenuto, che si presenterà granuloso, su una teglia di silicone e infornare a 180°C per 5 minuti circa. Estrarre la teglia dal forno e sbriciolare il crumble con la punta di un coltello, rimettere in forno per altri 5 minuti, ripetere l'operazione un'ultima volta prima  di sfornare definitivamente e lasciar raffreddare il crumble prima di utilizzarlo. In un contenitore di plastica con coperchio si può congelare e prelevare solo la quantità desiderata poco prima dell'utilizzo.

2011-06-29

Fusilloni alla fontina

Piatti piano e fondo collezione Saint Tropez  di Laboratorio Pesaro
C'è un piatto che prepara sempre mia madre e che mio marito definisce "da lacrima", stupisce perché è un piatto semplice, senza fronzoli e con pochissimi ingredienti la caratteristica è perciò proprio la qualità degli ingredienti con i quali va preparato e il formato di pasta che più gli si addice i fusilloni come quelli di Pisani & Pasta di cui vi parlavo qualche post fa.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di fusilloni
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
4 pomodori San Marzano pelati
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
200 g di fontina
sale e pepe nero di mulinello
Soffriggere l'aglio nell'olio senza farlo colorire e schiacciarvi dento i pomodori, salare, pepare e cuocere pochi minuti a fuoco vivace, unire abbondante prezzemolo tritato. Lessare la pasta e versarla nel tegame del sugo, unire la fontina a cubetti e mescolare bene prima di servire ben caldo con un'altra macinata di pepe e parmigiano a piacere.

Fusilloni alla fontina

Piatti piano e fondo collezione Saint Tropez  di Laboratorio Pesaro
C'è un piatto che prepara sempre mia madre e che mio marito definisce "da lacrima", stupisce perché è un piatto semplice, senza fronzoli e con pochissimi ingredienti la caratteristica è perciò proprio la qualità degli ingredienti con i quali va preparato e il formato di pasta che più gli si addice i fusilloni come quelli di Pisani & Pasta di cui vi parlavo qualche post fa.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di fusilloni
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
4 pomodori San Marzano pelati
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
200 g di fontina
sale e pepe nero di mulinello
Soffriggere l'aglio nell'olio senza farlo colorire e schiacciarvi dento i pomodori, salare, pepare e cuocere pochi minuti a fuoco vivace, unire abbondante prezzemolo tritato. Lessare la pasta e versarla nel tegame del sugo, unire la fontina a cubetti e mescolare bene prima di servire ben caldo con un'altra macinata di pepe e parmigiano a piacere.

2011-06-27

Il piatto sano del lunedi?


Oggi vi aspettate il piatto "sano" del lunedì? Mi dispiace non ce l'ho. in realtà qualcosa di sano e che aiuta a riflettere ce l'ho ma si tratta di consigli letterari. Avrete certamente già sentito parlare di Michael Pollan e del suo Il dilemma dell'onnivoro. In Italia è uscito per Giunti con il sottotitolo "Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo" ed è un documento che definirei "scioccante" in cui l'autore, quasi come fosse un "detective" del cibo ci porta a curiosare dietro le quinte della modena catena alimentare. Cosa si nasconde dietro alle confezioni patinate ben allineate sugli scaffali dei supermercati? Scopriremo tutto leggendo il libro, anche quello che non avremmo mai voluto sapere e se dovesse venirci voglia delle "chimiche" crocchette di pollo in vendita presso McDonald's e simili son sicura che ce la faremo passare perché dopo aver letto l'inquietante libro di Pollan sapremo che, oltre ad avere il doppio del grasso di un hamburger contengono anche fosfato acido di alluminio e sodio, fosfato monocalcico, pirofosfato dell'acido di sodio, lattato di calcio per impedire al grasso della crocchetta di andare a male, dimetilpolisiloxaane, un agente antischiumogeno (sopettato di essere cancerogeno) che viene aggiunto per impedire alla crocchetta  di fare schiuma durante la cottura, ma sapremo anche che per aiutare a mantenere la freschezza del prodotto si spruzza sulla crocchetta TBHQ una forma di butano (il liquido degli accendini) che assunto in piccole dosi può causare nausea, vomito, fischi all'orecchio, delirio, senso di soffocamento, preso in dosi più elevate può portare invece alla morte. Pensate un po' se avete ancora voglia di dire "basta che sia buono"! Ma dopo aver messo a nudo tutto quello che sta dietro a ciò che mangiamo l'autore non ci lascia certo brancolare nel buio ci accompagna invece, con i suoi graditi ed autorevoli consigli a trovare una soluzione per mettere nel piatto cibo degno di esser chiamato tale. Insomma un volume imprescindibile che chiunque dovrebbe conoscere e che anzi, lasciatemelo dire, dovrebbe diventare materia di studio a scuola perché per iniziare a nutrirci bene non è mai troppo presto.
Se magari vi pare un po' "crudo" avvicinare i vostri figli alla materia con il trattato di Pollan sarà più semplice farlo con il libro Cosa mangio oggi? - Impariamo a mangiare tutto e in modo sano - di Mario Becciu e Anna Rita Colasanti edito da San Paolo per la collana Genitori no Problem.
Il volume è dedicato a tutti i genitori che, preoccupati per l'uso sconsiderato di merendine, pizzette e snack da parte di bimbi e adolescenti, desiderano non arrendersi davanti alla difficoltà di alimentare i propri figli in modo sano. Conoscere come la pubblicità influenza le scelte alimentari di tutti, ma soprattutto dei più piccoli, ci aiuterà certo a modificare, ricorrendo alla creatività e alla fantasia, quel che non va.

Parlando di cibo sano non posso non fare cenno al nuovo libro di Marco Bianchi che, dopo il successo de I Magnifici 20 (3 edizioni in 8 mesi) tenta il bis con Le ricette dei Magnifici 20 - I buoni piatti che si prendono cura di noi - sempre per Ponte alle Grazie, Collana Il lettore Goloso. E se nel primo libro l'autore,  ricercatore che da anni studia l’impatto delle diverse sostanze sulle nostre cellule, ci insegnava con quali alimenti "prenderci cura" di noi stessi, in questo nuovo libro, senza svestire mai i panni di scienziato e per rispondere forse alle richieste dei lettori, propone la sua ricetta di benessere abbinato al piacere della tavola offrendoci oltre 200 ricette di piatti che "si prendono cura di noi".
Un vero ricettario che permette, grazie alle ricchissime appendici, anche a chi non ha avuto modo di leggere il primo libro  di capire e conoscere quali sono gli alimenti e le sostanze salutari. Un volume con il quale divertirci a sperimentare per stare bene in cucina  e mangiare sano.

Il piatto sano del lunedi?


Oggi vi aspettate il piatto "sano" del lunedì? Mi dispiace non ce l'ho. in realtà qualcosa di sano e che aiuta a riflettere ce l'ho ma si tratta di consigli letterari. Avrete certamente già sentito parlare di Michael Pollan e del suo Il dilemma dell'onnivoro. In Italia è uscito per Giunti con il sottotitolo "Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo" ed è un documento che definirei "scioccante" in cui l'autore, quasi come fosse un "detective" del cibo ci porta a curiosare dietro le quinte della modena catena alimentare. Cosa si nasconde dietro alle confezioni patinate ben allineate sugli scaffali dei supermercati? Scopriremo tutto leggendo il libro, anche quello che non avremmo mai voluto sapere e se dovesse venirci voglia delle "chimiche" crocchette di pollo in vendita presso McDonald's e simili son sicura che ce la faremo passare perché dopo aver letto l'inquietante libro di Pollan sapremo che, oltre ad avere il doppio del grasso di un hamburger contengono anche fosfato acido di alluminio e sodio, fosfato monocalcico, pirofosfato dell'acido di sodio, lattato di calcio per impedire al grasso della crocchetta di andare a male, dimetilpolisiloxaane, un agente antischiumogeno (sopettato di essere cancerogeno) che viene aggiunto per impedire alla crocchetta  di fare schiuma durante la cottura, ma sapremo anche che per aiutare a mantenere la freschezza del prodotto si spruzza sulla crocchetta TBHQ una forma di butano (il liquido degli accendini) che assunto in piccole dosi può causare nausea, vomito, fischi all'orecchio, delirio, senso di soffocamento, preso in dosi più elevate può portare invece alla morte. Pensate un po' se avete ancora voglia di dire "basta che sia buono"! Ma dopo aver messo a nudo tutto quello che sta dietro a ciò che mangiamo l'autore non ci lascia certo brancolare nel buio ci accompagna invece, con i suoi graditi ed autorevoli consigli a trovare una soluzione per mettere nel piatto cibo degno di esser chiamato tale. Insomma un volume imprescindibile che chiunque dovrebbe conoscere e che anzi, lasciatemelo dire, dovrebbe diventare materia di studio a scuola perché per iniziare a nutrirci bene non è mai troppo presto.
Se magari vi pare un po' "crudo" avvicinare i vostri figli alla materia con il trattato di Pollan sarà più semplice farlo con il libro Cosa mangio oggi? - Impariamo a mangiare tutto e in modo sano - di Mario Becciu e Anna Rita Colasanti edito da San Paolo per la collana Genitori no Problem.
Il volume è dedicato a tutti i genitori che, preoccupati per l'uso sconsiderato di merendine, pizzette e snack da parte di bimbi e adolescenti, desiderano non arrendersi davanti alla difficoltà di alimentare i propri figli in modo sano. Conoscere come la pubblicità influenza le scelte alimentari di tutti, ma soprattutto dei più piccoli, ci aiuterà certo a modificare, ricorrendo alla creatività e alla fantasia, quel che non va.

Parlando di cibo sano non posso non fare cenno al nuovo libro di Marco Bianchi che, dopo il successo de I Magnifici 20 (3 edizioni in 8 mesi) tenta il bis con Le ricette dei Magnifici 20 - I buoni piatti che si prendono cura di noi - sempre per Ponte alle Grazie, Collana Il lettore Goloso. E se nel primo libro l'autore,  ricercatore che da anni studia l’impatto delle diverse sostanze sulle nostre cellule, ci insegnava con quali alimenti "prenderci cura" di noi stessi, in questo nuovo libro, senza svestire mai i panni di scienziato e per rispondere forse alle richieste dei lettori, propone la sua ricetta di benessere abbinato al piacere della tavola offrendoci oltre 200 ricette di piatti che "si prendono cura di noi".
Un vero ricettario che permette, grazie alle ricchissime appendici, anche a chi non ha avuto modo di leggere il primo libro  di capire e conoscere quali sono gli alimenti e le sostanze salutari. Un volume con il quale divertirci a sperimentare per stare bene in cucina  e mangiare sano.

2011-06-23

Risotto alle melanzane e pecorino con melanzana ripiena

Piatti piano e fondo collezione Saint Tropez  di Laboratorio Pesaro, tovaglietta in tessuto impermeabilizzato Creativitàvola
Quello che vi presento oggi è un piatto estivo molto gustoso e completo perché composto di ben due preparazioni che possono essere servite anche autonomamente, mi piaceva però l'idea di servire il risotto con la melanzanina nel piatto e poi la melanzanina diventa in se quasi un secondo da assaporare dopo il risotto. Certo anche solo il risotto è ottimo magari servito con dei filetti di buccia di melanzana fritti e le melanzanine ripiene danno il meglio di sè con una insalatina di pomodoro, aglio, olio e tanto basilico. Gli ingredienti principe del piatto sono, oltre alle melanzane gli ottimi formaggi di Brunelli. Per mantecare il risotto ho scelto la delicata caciotta di latte misto Flaminia e del Pecorino Romano dop grattugiato mescolato a grana. Per il ripieno delle melanzane Pecorino Romano dop grattugiato e per decorare dei delizioni, nell'aspetto e nel sapore, cuoricini di pecorino (non sono bellini?).
Ingredienti per 4 persone
Per il risotto:
360 g di riso carnaroli o vialone nano
olio extravergine d'oliva
1 l di brodo vegetale
1/2 cipolla
2 melanzane ovali
150 g di caciotta mista tipo Flaminia
2 cucchiai di Pecorino Romano dop grattugiato
2 cucchiai di grana
1 ciuffo di basilico
Per le melanzane ripiene:
4 piccole melanzane
4 cucchiai di Pecorino Romano dop
2 fette di pane morbido per tramezzini
2 tuorli d'uovo
olio extravergine d'oliva
4-6 foglie di basilico
sale e pepe
Per decorare cuoricini di pecorino e basilico fresco
Togliere la calotta alle piccole melanzane e scavarne la polpa con l'aiuto dell'apposito attrezzo, avvolgere la polpa a tocchetti e gli involucri di melanzana  in fogli di alluminio, dopo averle salate e unte d'olio e infornare a 200° per 20 minuti circa. unire alla polpa, cotta e tritata, i tuorli, il pecorino grattugiato, il pane ben sbriciolato, sale, pepe e il basilico a striscioline. Farcire con il composto ottenuto le 4 melanzanine e infornarle di nuovo per altri 10 minuti a 200°.
Per il risotto pelare le melanzane e ridurne la polpa a tocchetti, irrorare con sale e olio, avvolgere in alluminio e infornare a 200° per 20 minuti circa. Tritare la cipolla, rosolarla in un fondo d'olio, unire il riso e tostarlo, aggiungere man mano il brodo caldo e portare a cottura, alla fine unire la polpa di melanzana, la caciotta, il pecorino e il grana. Servire con le melanzanine ripiene dopo aver decorato i piatti con cuoricini di pecorino e ciuffetti di basilico.

Risotto alle melanzane e pecorino con melanzana ripiena

Piatti piano e fondo collezione Saint Tropez  di Laboratorio Pesaro, tovaglietta in tessuto impermeabilizzato Creativitàvola
Quello che vi presento oggi è un piatto estivo molto gustoso e completo perché composto di ben due preparazioni che possono essere servite anche autonomamente, mi piaceva però l'idea di servire il risotto con la melanzanina nel piatto e poi la melanzanina diventa in se quasi un secondo da assaporare dopo il risotto. Certo anche solo il risotto è ottimo magari servito con dei filetti di buccia di melanzana fritti e le melanzanine ripiene danno il meglio di sè con una insalatina di pomodoro, aglio, olio e tanto basilico. Gli ingredienti principe del piatto sono, oltre alle melanzane gli ottimi formaggi di Brunelli. Per mantecare il risotto ho scelto la delicata caciotta di latte misto Flaminia e del Pecorino Romano dop grattugiato mescolato a grana. Per il ripieno delle melanzane Pecorino Romano dop grattugiato e per decorare dei delizioni, nell'aspetto e nel sapore, cuoricini di pecorino (non sono bellini?).
Ingredienti per 4 persone
Per il risotto:
360 g di riso carnaroli o vialone nano
olio extravergine d'oliva
1 l di brodo vegetale
1/2 cipolla
2 melanzane ovali
150 g di caciotta mista tipo Flaminia
2 cucchiai di Pecorino Romano dop grattugiato
2 cucchiai di grana
1 ciuffo di basilico
Per le melanzane ripiene:
4 piccole melanzane
4 cucchiai di Pecorino Romano dop
2 fette di pane morbido per tramezzini
2 tuorli d'uovo
olio extravergine d'oliva
4-6 foglie di basilico
sale e pepe
Per decorare cuoricini di pecorino e basilico fresco
Togliere la calotta alle piccole melanzane e scavarne la polpa con l'aiuto dell'apposito attrezzo, avvolgere la polpa a tocchetti e gli involucri di melanzana  in fogli di alluminio, dopo averle salate e unte d'olio e infornare a 200° per 20 minuti circa. unire alla polpa, cotta e tritata, i tuorli, il pecorino grattugiato, il pane ben sbriciolato, sale, pepe e il basilico a striscioline. Farcire con il composto ottenuto le 4 melanzanine e infornarle di nuovo per altri 10 minuti a 200°.
Per il risotto pelare le melanzane e ridurne la polpa a tocchetti, irrorare con sale e olio, avvolgere in alluminio e infornare a 200° per 20 minuti circa. Tritare la cipolla, rosolarla in un fondo d'olio, unire il riso e tostarlo, aggiungere man mano il brodo caldo e portare a cottura, alla fine unire la polpa di melanzana, la caciotta, il pecorino e il grana. Servire con le melanzanine ripiene dopo aver decorato i piatti con cuoricini di pecorino e ciuffetti di basilico.

2011-06-20

Insalata di legumi misti

Piatto piano e fondo linea Evolution e bicchiere Guy Degrenne Mambo di CHSGroup
Al lunedì il piatto sano fatemelo passare, ormai sto entrando nell'ottavo mese di gravidanza e quindi devo pensare a tenermi in salute più che mai. I legumi sono dei veri alleati per la nostra salute ma pensavo fosse un po' un sacrificio consumarli con questo caldo. Niente di meno vero, ho scoperto che anche in insalata danno il meglio. Ovvio qualche attenzione in più va riposta nel momento in cui vengono lessati, se non si conosce perfettamente il tempo di cottura del prodotto consiglierei di non utilizzare la pentola a pressione per evitare di ritrovarvi con una crema di legumi che in insalata non ci sta granché.
Comunque sia una volta ammollati (se necessario) e lessati i legumi non resta che completarli secondo la ricetta, il proprio gusto e l'ispirazione del momento. Come base dell'insalata ho scelto un misto di fagioli e ceci con farro di Melandri Gaudenzio, vi dirò che avrei mangiato il prodotto anche solo lessato con un filo d'olio crudo ma l'ho abbellito e arricchito con pochissimi altri ingredienti.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli misti ceci e farro secchi
2 cipollotti rossi
1 peperone verde
2 pomodori costoluti
1 mazzetto di timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ammollare secondo le indicazioni e lessare i legumi. Sbollentare per pochi minuti il peperone ridotto a cubetti in acqua con un cucchiaio di aceto. Quando i legumi sono freddi, unirvi il peperone, i pomodori a spicchi e i cipollotti a rondelle sottili. Condire l'insalata con olio, sale, pepe nero e timo sfogliato.

Insalata di legumi misti

Piatto piano e fondo linea Evolution e bicchiere Guy Degrenne Mambo di CHSGroup
Al lunedì il piatto sano fatemelo passare, ormai sto entrando nell'ottavo mese di gravidanza e quindi devo pensare a tenermi in salute più che mai. I legumi sono dei veri alleati per la nostra salute ma pensavo fosse un po' un sacrificio consumarli con questo caldo. Niente di meno vero, ho scoperto che anche in insalata danno il meglio. Ovvio qualche attenzione in più va riposta nel momento in cui vengono lessati, se non si conosce perfettamente il tempo di cottura del prodotto consiglierei di non utilizzare la pentola a pressione per evitare di ritrovarvi con una crema di legumi che in insalata non ci sta granché.
Comunque sia una volta ammollati (se necessario) e lessati i legumi non resta che completarli secondo la ricetta, il proprio gusto e l'ispirazione del momento. Come base dell'insalata ho scelto un misto di fagioli e ceci con farro di Melandri Gaudenzio, vi dirò che avrei mangiato il prodotto anche solo lessato con un filo d'olio crudo ma l'ho abbellito e arricchito con pochissimi altri ingredienti.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli misti ceci e farro secchi
2 cipollotti rossi
1 peperone verde
2 pomodori costoluti
1 mazzetto di timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ammollare secondo le indicazioni e lessare i legumi. Sbollentare per pochi minuti il peperone ridotto a cubetti in acqua con un cucchiaio di aceto. Quando i legumi sono freddi, unirvi il peperone, i pomodori a spicchi e i cipollotti a rondelle sottili. Condire l'insalata con olio, sale, pepe nero e timo sfogliato.

2011-06-17

Torta crumble ai cranberry

Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Ammetto di essere ancora un po' frastornata per la presentazione del progetto Gente del Fud, ma oggi ho deciso di non restarmene più mollemente adagiata sugli allori e di ricominciare a parlare di ricette, che questo è prima di tutto un blog di ricette non dimentichiamolo!
Ho rifatto la mia fantastica torta crumble e stavolta ve ne voglio parlare perché vale la pena provarla qualunque sia il ripieno scelto, nel mio caso un'ottima confettura biologica Fiordifrutta ai cranberry (mirtilli rossi di palude) di Rigoni di Asiago.
Ingredienti
Per la frolla:
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di burro freddo
1 uovo.
Per il ripieno:
1 barattolo di confettura ai cranberry
Per il crumble:
110 g di farina
110 g di zucchero semolato fine
90 g di mandorle macinate
90 g di burro
zucchero a velo per completare
Preparare la pasta frolla lavorando velocemente la farina con il burro a tocchetti, unire lo zucchero e l’uovo. Stendere il composto in una teglia imburrata e infarinata rivestendo il fondo e i bordi per 2 cm circa. Coprire con la confettura. Preparare il crumble lavorando con un mixer la farina, le mandorle, il burro e lo zucchero. Disporre il composto, che risulterà grumoso, sulla superficie del dolce senza compattarlo. Infornare a 180° per 40 minuti circa finché la torta risulterà ben dorata. Cospargere di zucchero a velo prima di servire.
* Per la frolla ed il crumble ho utilizzato farina 00 di grano tenero Molino Chiavazza, per il crumble ho scelto mandorle sgusciate Noberasco