2011-10-23

Quando la passione diventa ossessione

Piatto CHS Group
Inizio seriamente a pensare che la mia passione per il cibo si stia trasformando in ossessione. Lo sospettavo da un po' ma ne ho avuto la conferma qualche giorno fa.
Di solito mi riesce naturale comprare cibo, accessori per la tavola o attrezzi da cucina ma ho una certa difficoltà ad acquistare abbigliamento o accessori per me, a ciò si aggiunga che il tempo a disposizione per uscire a fare shopping, già poco con Giulio, è diminuito ancor più dopo la nascita di Aurelia. Insomma, siccome mi serviva una borsa avevo scelto di fare un giretto in un negozio on-line per acquistarla direttamente, ma quando vedendo una borsa ho iniziato a pensare alla crosta fragrante di un pane appena sfornato o vedendo la decorazione di un'altra non potevo che associarla a dei dolcissimi biscottini di frolla ho chiuso tutto. Giurando di non far parola dell'accaduto con mio marito, che già mi considera un po' folle, mi sono accomodata in cucina e infilato il mio grembiule ho deciso di dare sfogo alla mia creatività.
Il risultato sono questi biscotti di frolla al  miele farciti di golosa crema alle mandorle Le cremose di Bacco.
Ingredienti:
250 g di farina 00
100 g di zucchero
50 g di burro morbido
1 uovo
1/2 cucchiaio di miele
1/2 bustina di lievito
1 pz di sale
crema alle mandorle per farcire
zucchero a velo per decorare
Impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore tanti fiorellini e cuocerli a 180° per 5-7 minuti, devono esser cotti ma non prendere troppo colore. Una volta freddi unire due a due i biscotti con la crema alle mandorle e cospargerli di zucchero a velo, in alternativa decorare la superficie dei biscotti con cioccolato fuso.

Quando la passione diventa ossessione

Piatto CHS Group
Inizio seriamente a pensare che la mia passione per il cibo si stia trasformando in ossessione. Lo sospettavo da un po' ma ne ho avuto la conferma qualche giorno fa.
Di solito mi riesce naturale comprare cibo, accessori per la tavola o attrezzi da cucina ma ho una certa difficoltà ad acquistare abbigliamento o accessori per me, a ciò si aggiunga che il tempo a disposizione per uscire a fare shopping, già poco con Giulio, è diminuito ancor più dopo la nascita di Aurelia. Insomma, siccome mi serviva una borsa avevo scelto di fare un giretto in un negozio on-line per acquistarla direttamente, ma quando vedendo una borsa ho iniziato a pensare alla crosta fragrante di un pane appena sfornato o vedendo la decorazione di un'altra non potevo che associarla a dei dolcissimi biscottini di frolla ho chiuso tutto. Giurando di non far parola dell'accaduto con mio marito, che già mi considera un po' folle, mi sono accomodata in cucina e infilato il mio grembiule ho deciso di dare sfogo alla mia creatività.
Il risultato sono questi biscotti di frolla al  miele farciti di golosa crema alle mandorle Le cremose di Bacco.
Ingredienti:
250 g di farina 00
100 g di zucchero
50 g di burro morbido
1 uovo
1/2 cucchiaio di miele
1/2 bustina di lievito
1 pz di sale
crema alle mandorle per farcire
zucchero a velo per decorare
Impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia sottile. Ritagliare con un tagliabiscotti a fiore tanti fiorellini e cuocerli a 180° per 5-7 minuti, devono esser cotti ma non prendere troppo colore. Una volta freddi unire due a due i biscotti con la crema alle mandorle e cospargerli di zucchero a velo, in alternativa decorare la superficie dei biscotti con cioccolato fuso.

2011-10-18

Crostini di Panettone con caviale di melanzane, pinoli e agnello marinato al Pinot Grigio

Nel post precedente accennavo ad una ricetta salata con il panettone preparata in pieno agosto per un concorso indetto da Santa Margherita Vini in collaborazione con Loison. Ecco, il concorso non l'ho vinto ma la mia ricetta ve la presento comunque perché vi assicuro vale la pena provare.
Ingredienti per 4 persone:
1 fetta di panettone al Pinot Grigio
200 g di polpa d'agnello
1 melanzana
2 cucchiai di pinoli
olio extravergine d'oliva
2 spicchi d'aglio
1 bicchiere di Pinot Grigio
sale
pepe
Tagliare la carne a dadini e lasciarla marinare con il vino per circa mezz'ora, saltarla poi in padella con uno spicchio d'aglio intero e un filo d'olio, salare, pepare e lasciar cuocere con mezzo bicchiere d'acqua per 15-20 minuti, eliminare l'aglio e tenere da parte. Lavare e asciugare la melanzana, praticare dei tagli sulla superficie e infilarvi l'altro spicchio d'aglio in piccoli pezzi. Avvolgere la melanzana in carta d'alluminio e cuocerla in forno a 200° per circa mezz'ora. Prelevarne poi la polpa con un cucchiaio e frullarla con olio, sale e pepe fino ad ottenerne una crema. Tostare i pinoli e la fetta di panettone suddivisa in 4 quadratini.
Versare sul fondo di ogni ciotolina una cucchiaiata di caviale di melanzane, poggiarvi sopra i dadini di carne e i pinoli, completare con il panettone tostato.

* I pinoli utilizzati nella ricetta sono Noberasco

Crostini di Panettone con caviale di melanzane, pinoli e agnello marinato al Pinot Grigio

Nel post precedente accennavo ad una ricetta salata con il panettone preparata in pieno agosto per un concorso indetto da Santa Margherita Vini in collaborazione con Loison. Ecco, il concorso non l'ho vinto ma la mia ricetta ve la presento comunque perché vi assicuro vale la pena provare.
Ingredienti per 4 persone:
1 fetta di panettone al Pinot Grigio
200 g di polpa d'agnello
1 melanzana
2 cucchiai di pinoli
olio extravergine d'oliva
2 spicchi d'aglio
1 bicchiere di Pinot Grigio
sale
pepe
Tagliare la carne a dadini e lasciarla marinare con il vino per circa mezz'ora, saltarla poi in padella con uno spicchio d'aglio intero e un filo d'olio, salare, pepare e lasciar cuocere con mezzo bicchiere d'acqua per 15-20 minuti, eliminare l'aglio e tenere da parte. Lavare e asciugare la melanzana, praticare dei tagli sulla superficie e infilarvi l'altro spicchio d'aglio in piccoli pezzi. Avvolgere la melanzana in carta d'alluminio e cuocerla in forno a 200° per circa mezz'ora. Prelevarne poi la polpa con un cucchiaio e frullarla con olio, sale e pepe fino ad ottenerne una crema. Tostare i pinoli e la fetta di panettone suddivisa in 4 quadratini.
Versare sul fondo di ogni ciotolina una cucchiaiata di caviale di melanzane, poggiarvi sopra i dadini di carne e i pinoli, completare con il panettone tostato.

* I pinoli utilizzati nella ricetta sono Noberasco

2011-10-14

Pavè di panettone mandorlato

pavè di panettone
Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Chi non conosce la campagna Insolito Panettone promossa dalla Loison? Ne gira voce sul web da un bel pezzo e mi piace l'idea di non limitare il consumo del panettone alle festività, seppure siamo ormai alle porte del Natale, nè tanto meno di considerarlo un dolce e basta, il panettone è in realtà un vero ingrediente per piatti dolci e salati e se qualcuno non ci crede può dare un'occhiata al sito dedicato.
Così ad agosto preparavo agnello e melanzane da gustare con il panettone al Pinot grigio per un concorso indetto da Santa Margherita vini con Loison e adesso dei tartufini con il panettone mandorlato.
Oggi la ricetta dei tartufi ma presto vi svelerò anche l'altra, tanto il concorso non l'ho vinto e nel ricettario che è stato fatto non la trovate.
Pavè di panettone mandorlato
120 g di panettone mandorlato
60 g di burro
40 g di zucchero semolato
20 g di pinoli tostati
20 g di mandorle tostate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di Rum
cacao amaro
Tagliare il panettone a tocchetti e tostarlo in forno, passarlo poi nel mixer con il burro ammorbidito, i pinoli, lo zucchero, il liquore e il tuorlo d'uovo. Versare il composto ottenuto in un piccolo stampo quadrato rivestito di pellicola, livellare bene e porre in frigo per un paio d'ore.
Riversare la teglia su un piano, togliere la pellicola e spolverizzare di cacao la superficie, tagliare poi a dadini e servire in piccoli pirotti di carta.
* I pinoli e le mandorle utilizzati nella ricetta sono Noberasco

Pavè di panettone mandorlato

pavè di panettone
Piatto da dessert Collezione cuore Soizick
Chi non conosce la campagna Insolito Panettone promossa dalla Loison? Ne gira voce sul web da un bel pezzo e mi piace l'idea di non limitare il consumo del panettone alle festività, seppure siamo ormai alle porte del Natale, nè tanto meno di considerarlo un dolce e basta, il panettone è in realtà un vero ingrediente per piatti dolci e salati e se qualcuno non ci crede può dare un'occhiata al sito dedicato.
Così ad agosto preparavo agnello e melanzane da gustare con il panettone al Pinot grigio per un concorso indetto da Santa Margherita vini con Loison e adesso dei tartufini con il panettone mandorlato.
Oggi la ricetta dei tartufi ma presto vi svelerò anche l'altra, tanto il concorso non l'ho vinto e nel ricettario che è stato fatto non la trovate.
Pavè di panettone mandorlato
120 g di panettone mandorlato
60 g di burro
40 g di zucchero semolato
20 g di pinoli tostati
20 g di mandorle tostate
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di Rum
cacao amaro
Tagliare il panettone a tocchetti e tostarlo in forno, passarlo poi nel mixer con il burro ammorbidito, i pinoli, lo zucchero, il liquore e il tuorlo d'uovo. Versare il composto ottenuto in un piccolo stampo quadrato rivestito di pellicola, livellare bene e porre in frigo per un paio d'ore.
Riversare la teglia su un piano, togliere la pellicola e spolverizzare di cacao la superficie, tagliare poi a dadini e servire in piccoli pirotti di carta.
* I pinoli e le mandorle utilizzati nella ricetta sono Noberasco

2011-10-12

E voi i fiori li mangiate?

Coppetta a goccia in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Mia nonna mangiava i fiori è il curioso titolo di un bellissimo libro edito da Vannini, dico bellissimo perchè lo è sul serio, con le divertenti illustrazioni di Chiara Bonomi, gli ironici testi pieni di nozioni e curiosità di Giacomo Danesi e le originali ricette di Iginio Massari. L'insolito volume ci porta alla scoperta di un mondo messo quasi totalmente da parte fino a qualche tempo fa, quello dei fiori che in maggioranza - oltre ad esser belli da mettere in vaso - sono anche buoni da portare in tavola e così che scopriamo le virtù ed il gusto di Calendula, Crisantemo, Dalia, Garofano, Primula per citare qualcuno dei meno utilizzati ai fornelli ma anche dei più consueti Lavanda, Zucca, Papavero e via dicendo. Le ricette presenti nel libro sono valide ed offrono tantissimi spunti per sperimentare l'uso dei fiori in cucina, non ho potuto sbizzarrirmi troppo rinviando qualche esperimento più audace alla prossima bella stagione. Per il momento ho provato la ricetta dei cantucci salati ai semi di papavero, ideali per l'aperitivo.
Cantucci al papavero con peperoni verdi parmigiano e pinoli
Ingredienti:
250 g di farina 00
150 g di uova (c.a. 3)
50 g di pinoli tostati
100 g di peperoni verdi tagliati a dadini
70 g di parmigiano grattugiato
30 g di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di semi di papavero
5 g di lievito in polvere
4 g di sale
pepe q.b.
tuorlo e semi di papavero per spennellare
Montare le uova con un frullino per 7 minuti, aggiungere olio, sale, pepe, semi di papavero, parmigiano, peperoni e pinoli. Unire la farina con il lievito e formare due filoncini di 30 cm c.a. con l'impasto. Spennellare con il tuorlo e cospargere di semi di papavero. Infornare a 180° per 20 minuti c.a. Tagliare poi i bastoncini a fette diagonali di un centimetro e disporle in teglia ben allineate. Infornare a 160-170°per 7-8 minuti, sino a quando i cantucci saranno dorati e croccanti.
Del papavero non si mangiano solo i semi seppure sia questo l'elemento del fiore più conosciuto al nostro palato, ho approfondito un po' l'argomento ed ho scoperto che le foglie sono ottime in insalata come suggerisce   Meret Bissegger nel suo libro La mia cucina con le piante selvatiche per Edizioni Casagrande e che anche i petali sono "una bellissima decorazione commestibile". Del resto la cucina con quanto si trova in natura è essenziale per avere uno stile di vita sano e rispettoso di quel che ci circonda.
Cucinare con i fiori, Xenia Edizioni, ci porta a conoscere da vicino la cultura orientale per permetterci di portare in tavola pietanze raffinate che uniscono la bellezza alla bontà.
Questo lo sanno bene gli orientali: Cinesi, Giapponesi, Coreani e Indiani per tradizione cucinano con i fiori. E possiamo apprendere la loro arte attraverso un'esperta di tradizioni orientali, Lidia Origlia che con il suo
Il libro è suddiviso in due sezioni una prima che illustra la cultura e gli ingredienti di ciascuno dei quatrro paesi sopra citati ed una seconda dedicata alle ricette da poter reaalizzare con i fiori, dall'Acacia allo Zafferano, ben 64 varietà più o meno facilmente reperibile per una cucina creativa per stupire familiari e amici.
* I semi di papavero utilizzati nella ricetta sono Melandri Gaudenzio, i pinoli Noberasco

E voi i fiori li mangiate?

Coppetta a goccia in Kergrès® dipinto a mano sottosmalto collezione Opera Prima di Wald

Mia nonna mangiava i fiori è il curioso titolo di un bellissimo libro edito da Vannini, dico bellissimo perchè lo è sul serio, con le divertenti illustrazioni di Chiara Bonomi, gli ironici testi pieni di nozioni e curiosità di Giacomo Danesi e le originali ricette di Iginio Massari. L'insolito volume ci porta alla scoperta di un mondo messo quasi totalmente da parte fino a qualche tempo fa, quello dei fiori che in maggioranza - oltre ad esser belli da mettere in vaso - sono anche buoni da portare in tavola e così che scopriamo le virtù ed il gusto di Calendula, Crisantemo, Dalia, Garofano, Primula per citare qualcuno dei meno utilizzati ai fornelli ma anche dei più consueti Lavanda, Zucca, Papavero e via dicendo. Le ricette presenti nel libro sono valide ed offrono tantissimi spunti per sperimentare l'uso dei fiori in cucina, non ho potuto sbizzarrirmi troppo rinviando qualche esperimento più audace alla prossima bella stagione. Per il momento ho provato la ricetta dei cantucci salati ai semi di papavero, ideali per l'aperitivo.
Cantucci al papavero con peperoni verdi parmigiano e pinoli
Ingredienti:
250 g di farina 00
150 g di uova (c.a. 3)
50 g di pinoli tostati
100 g di peperoni verdi tagliati a dadini
70 g di parmigiano grattugiato
30 g di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di semi di papavero
5 g di lievito in polvere
4 g di sale
pepe q.b.
tuorlo e semi di papavero per spennellare
Montare le uova con un frullino per 7 minuti, aggiungere olio, sale, pepe, semi di papavero, parmigiano, peperoni e pinoli. Unire la farina con il lievito e formare due filoncini di 30 cm c.a. con l'impasto. Spennellare con il tuorlo e cospargere di semi di papavero. Infornare a 180° per 20 minuti c.a. Tagliare poi i bastoncini a fette diagonali di un centimetro e disporle in teglia ben allineate. Infornare a 160-170°per 7-8 minuti, sino a quando i cantucci saranno dorati e croccanti.
Del papavero non si mangiano solo i semi seppure sia questo l'elemento del fiore più conosciuto al nostro palato, ho approfondito un po' l'argomento ed ho scoperto che le foglie sono ottime in insalata come suggerisce   Meret Bissegger nel suo libro La mia cucina con le piante selvatiche per Edizioni Casagrande e che anche i petali sono "una bellissima decorazione commestibile". Del resto la cucina con quanto si trova in natura è essenziale per avere uno stile di vita sano e rispettoso di quel che ci circonda.
Cucinare con i fiori, Xenia Edizioni, ci porta a conoscere da vicino la cultura orientale per permetterci di portare in tavola pietanze raffinate che uniscono la bellezza alla bontà.
Questo lo sanno bene gli orientali: Cinesi, Giapponesi, Coreani e Indiani per tradizione cucinano con i fiori. E possiamo apprendere la loro arte attraverso un'esperta di tradizioni orientali, Lidia Origlia che con il suo
Il libro è suddiviso in due sezioni una prima che illustra la cultura e gli ingredienti di ciascuno dei quatrro paesi sopra citati ed una seconda dedicata alle ricette da poter reaalizzare con i fiori, dall'Acacia allo Zafferano, ben 64 varietà più o meno facilmente reperibile per una cucina creativa per stupire familiari e amici.
* I semi di papavero utilizzati nella ricetta sono Melandri Gaudenzio, i pinoli Noberasco

2011-10-07

Pere farcite al parmigiano con gelatina di aceto balsamico

Quando arriva il mio compleanno per me siamo ufficialmente in autunno e pertanto oggi vi posto una bellissima ricetta autunnale, ideale per completare un pasto per chi è indeciso tra dolce e formaggio o per arricchire un pranzo con una portata in più da inserire tra il secondo ed il dolce vero e proprio. Una ricetta semplicissima da realizzare una volta preparata la gelatina di aceto balsamico per la quale ho utilizzato  Aceto balsamico di Modena IGP acquistabile presso Magnaparma
Ingredienti per 4 persone:
4 pere non troppo mature
150 – 200 g di parmigiano reggiano non troppo stagionato
100 g di aceto balsamico di Modena IGP
100 g di zucchero
5 g di pectina
Mescolare l'aceto con la pectina, portare a bollore ed unire lozucchero gradualmente mescolando di continuo finché non si addensa (3-4 minuti). 
Pelare le pere lasciando attaccato il picciolo, togliere il torsolo e riempire il vuoto con un pezzo di parmigiano. Posare le pere in una teglia e infornarle a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno spalmare sopra ogni frutto un abbondante strato di gelatina all'aceto balsamico e lasciar riposare ancora qualche minuto in forno spento prima di servire.
Penso sia meraviglioso prepararsi in casa tutto e come avete visto anche per la gelatina di aceto balsamico ci vuole pochissimo ma per i più vagabondi in commercio si trovano delle ottime gelatine all'aceto balsamico, ad esempio le Lacrime di Aceto balsamico di Cascina San Cassiano.

Pere farcite al parmigiano con gelatina di aceto balsamico

Quando arriva il mio compleanno per me siamo ufficialmente in autunno e pertanto oggi vi posto una bellissima ricetta autunnale, ideale per completare un pasto per chi è indeciso tra dolce e formaggio o per arricchire un pranzo con una portata in più da inserire tra il secondo ed il dolce vero e proprio. Una ricetta semplicissima da realizzare una volta preparata la gelatina di aceto balsamico per la quale ho utilizzato  Aceto balsamico di Modena IGP acquistabile presso Magnaparma
Ingredienti per 4 persone:
4 pere non troppo mature
150 – 200 g di parmigiano reggiano non troppo stagionato
100 g di aceto balsamico di Modena IGP
100 g di zucchero
5 g di pectina
Mescolare l'aceto con la pectina, portare a bollore ed unire lozucchero gradualmente mescolando di continuo finché non si addensa (3-4 minuti). 
Pelare le pere lasciando attaccato il picciolo, togliere il torsolo e riempire il vuoto con un pezzo di parmigiano. Posare le pere in una teglia e infornarle a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno spalmare sopra ogni frutto un abbondante strato di gelatina all'aceto balsamico e lasciar riposare ancora qualche minuto in forno spento prima di servire.
Penso sia meraviglioso prepararsi in casa tutto e come avete visto anche per la gelatina di aceto balsamico ci vuole pochissimo ma per i più vagabondi in commercio si trovano delle ottime gelatine all'aceto balsamico, ad esempio le Lacrime di Aceto balsamico di Cascina San Cassiano.

2011-10-04

Polpettone alla mortadella

Piatto colazione e coppetta collezione Saint-Tropez di Laboratorio Pesaro
I polpettoni sembrano tutti uguali nell'aspetto ma il sapore? Il polpettone è infatti proprio un piatto che si può preparare centinaia di volte in modo sempre diverso e stavolta io ho voluto proprio dargli una marcia in più con la mortadella nell'impasto e l'uovo sodo nel cuore, come tradizione vuole del resto.
Per la mortadella mi sono rivolta ovviamente a Felsineo scegliendo ancora una volta la Rustica, una delle mie preferite.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di carne macinata mista tra maiale e vitello
150 g di mortadella
150 g di pane raffermo
1 cucchiaio colmo di ricotta
1 cucchiaiata di ricotta salata stagionata
1 uovo
2 uova sode
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Ammollare il pane nell'acqua strizzarlo bene ed impastarlo con la carne, la mortadella tritata finemente, la ricotta fresca e staginata, l'uovo, sale e pepe quanto basta. Stendere il composto su un foglio di carta forno in un rettangolo, porre al centro le due uova sode sgusciate ed avvolgervi la carne intorno aiutandosi con la carta.
Sistemare il polpettone ottenuto in una teglia rettangolare unta d'olio e far rosolare in forno caldo a 190°. Abbassare poi la temperatura a 170°, bagnare con il vino e continuare la cottura per un altro quarto d'ora circa, finché il fondo si sarà asciugato e la carne risulterà cotta. E' ottimo sia caldo che freddo.

Polpettone alla mortadella

Piatto colazione e coppetta collezione Saint-Tropez di Laboratorio Pesaro
I polpettoni sembrano tutti uguali nell'aspetto ma il sapore? Il polpettone è infatti proprio un piatto che si può preparare centinaia di volte in modo sempre diverso e stavolta io ho voluto proprio dargli una marcia in più con la mortadella nell'impasto e l'uovo sodo nel cuore, come tradizione vuole del resto.
Per la mortadella mi sono rivolta ovviamente a Felsineo scegliendo ancora una volta la Rustica, una delle mie preferite.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di carne macinata mista tra maiale e vitello
150 g di mortadella
150 g di pane raffermo
1 cucchiaio colmo di ricotta
1 cucchiaiata di ricotta salata stagionata
1 uovo
2 uova sode
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Ammollare il pane nell'acqua strizzarlo bene ed impastarlo con la carne, la mortadella tritata finemente, la ricotta fresca e staginata, l'uovo, sale e pepe quanto basta. Stendere il composto su un foglio di carta forno in un rettangolo, porre al centro le due uova sode sgusciate ed avvolgervi la carne intorno aiutandosi con la carta.
Sistemare il polpettone ottenuto in una teglia rettangolare unta d'olio e far rosolare in forno caldo a 190°. Abbassare poi la temperatura a 170°, bagnare con il vino e continuare la cottura per un altro quarto d'ora circa, finché il fondo si sarà asciugato e la carne risulterà cotta. E' ottimo sia caldo che freddo.

2011-09-27

Profiteroles con gelato


Piatto portata collezione Montefeltro di Laboratorio Pesaro, striscia tavolo in lino stampato a mano Stamperia Bertozzi
Oramai vado a braccio come si suol dire, quando mi alzo non so mai se e cosa riuscirò a fare durante la giornata, non so se la notte si dormirà o meno, non so se ci si potrà sedere a tavola e se ci saranno più imprevisti di quelli "previsti".
Con due mocciosi tra i piedi è dura l'avventura! Premesso ciò domenica mi sono alzata e avevo voglia di portare un dolce per pranzo a casa di mamma (che era pure Sant'Aurelia e quindi l'onomastico della mia piccina) ma non avevo idea di cosa potessi fare con il poco tempo a disposizione. Insomma la mia fornita dispensa ha dato i suoi buoni frutti anche stavolta e con un pacco di bignè vuoti già pronti (acquistati appunto per le emergenze), una busta di preparato per gelato al fiordilatte Fabbri, un po' di cioccolato e poco altro mi sono inventata un profiteroles gelato che, alla faccia dei programmi e dell'organizzazione, è stato veramente la ciliegina sulla torta di quel buon pranzo preparato da mamma. Che poi non abbia chiuso occhio la notte successiva per le colichette di Aurelia (il cioccolato ha questi effetti) è un'altra storia.
Per la ricetta dei bignè vi rimando qui che, emergenze a parte, è meglio prepararli in casa, per il gelato regolatevi come credete con quello di Fabbri mi sono trovata bene perchè appena fatto ha la consistenza della panna montata e quindi si maneggia bene e poi una volta in freezer diventa magicamente gelato.
Per la salsa andrebbe bene anche una semplice ganache ma questa con burro e zucchero è ancora più golosa secondo i miei gusti.
Ingredienti:
20 bignè
500 g di gelato fiordilatte
100 g di cioccolato fondente
100 g di zucchero
100 g di burro
100 ml di panna liquida
Per la salsa: sciogliere il cioccolato con il burro e lo zucchero e unire la panna.
Farcire i bignè con il gelato e disporli a strato in un piatto con il bordo rialzato, versare parte della salsa sul primo strato e continuare così formando una piramide.

Comunicazione di servizio: sulla destra trovate il banner di Gente del Fud che da ieri è attivo, vi consiglio di dare un'occhiata, hanno fatto davvero un ottimo lavoro.