2014-11-23

Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo

Sembra così complicato il titolo di questa ricetta eppure è così semplice da essere quasi banale. A volte però i giusti accostamenti regalano emozioni e questo è stato il caso. Sono partita da un Salmone affumicato con alga nori  Fjord e da una splendida piadina biologica con farina di grano Khorasan Kamut di Artigianpiada per realizzare questi cestini. Come farcia ho scelto di sfruttare le innumerevoli doti della soia e del sesamo, tanto gusto e tanta salute. Quel che è complicato è in effetti solo il discorso che sottende la realizzazione di questo accostamento.
Le mie ispirazioni come sapete arrivano sempre da più fronti e anche stavolta ho trovato validi alleati in libreria.
Semi & Cereali è il titolo di un bellissimo libro di Amy Ruth Finegold pubblicato da RED! Quel che mi ha stupito di questo libro è che alimenti generalmente trascurati nella dieta diventano protagonisti di piatti appetitosi illustrati tra l'altro da splendide fotografie. Colazioni, zuppe, insalate, spuntini, piatti principali, dessert sfruttano le potenti proprietà salutari di orzo, bulgur, miglio, amaranto, quinoa, semi di chia, canapa, sesamo, girasole e tanti altri. Ricette buone, sane e belle tutte davvero facilmente replicabili, un libro che fa davvero venire appetito.
Su Le alghe della salute di Ulrich Arndt uscito per Edizioni L'Età dell'Acquario ho potuto apprendere le doti naturali di forza, bellezza e benessere insite nelle alghe. Sono da considerare veri superfood le microalghe delle qualità Spirulina, Corella e AFA diffusamente affrontate nel volume e capaci di disintossicare il nostro organismo da metalli pesanti e veleni. R afforzano le difese immunitarie e rendono tutto il nostro organismo, cervello compreso, più vitale e reattivo nei confronti di Alzheimer e altre malattie degenerative. Tante sono le ricette presentate nel libro per poter assumere questi superfood in modo costante e anche gustoso.
Anche le altre alghe non sono comunque da sottovalutare, così come aiutano il mare a purificarsi dalle sostanze inquinanti senza assorbirle aiutano il nostro organismo a eliminare le sostanze nocive assorbite e accumulate. Le nori,  dette anche lattuga di mare, di origine europea e atlantica tra le tante proprietà hanno quella di ridurre il colesterolo.  Anche nel sesamo sono presenti antiossidanti naturali che regolano il tasso di colesterolo nel sangue ed è ricco di omega 6 e omega 3, utili a proteggere l'organismo da malattie cardiocircolatorie e ipertensione. La soia è ricchissima di nutrimenti proteici ed è priva di grassi e colesterolo. Ottimi per l'organismo anche i prodotti che da essa derivano come il tofu, il tamari, che è la salsa di soia tradizionale orientale e il miso.
Le virtù di questi alimenti e di molti altri sto imparando a conoscerle in Pasti chiari di Sergio Mambrini edito da Iacobelli. Tante proposte, consigli e ricette per imparare una cucina più naturale idonea a vivere una vita sana. Pasti corretti dal punto di vista nutrizionale, accettabili sotto l'aspetto ecologico e sociale, gradevoli al gusto ma senza contraffazioni. "Oltre ai condimenti tradizionali usate l'amore e la gioia" si legge sulla quarta e ancora "Riempite la vostra cucina di amici con serenità e semplicità e soprattutto non trascuratela: è una sincera compagna che sta con voi tutta la vita", come dargli torto?
Ricette idonee a sfruttare l'energia dei cibi per raggiungere un buon equilibrio psico-fisico sono quelle di Cinque stagioni in cucina di Cristina Fusi per Terra Nuova Edizioni. L'energia che è la base della vita, presente negli alimenti che consumiamo viene ripartita in cinque elementi legati alle stagioni della natura che sono cinque e non quattro. Energia acqua legata all'inverno, energia albero della primavera, energia fuoco tipica dell'estate, energia terra della tarda estate (la quinta stagione) ed energia metallo associata all'autunno. 116 le ricette sane e naturali ripartite per stagione e raccolte il 23 menù vegani pensati per far circolare meglio l'energia di cui necessitiamo.  Ricette buone, belle anche nella presentazione e degnamente illustrate.
Le alghe fanno parte dell'energia acqua e il libro consiglia di accompagnarle ai legumi per rendere più facilmente assimilabili i minerali che contengono.
Ora ho spiegato abbastanza e posso darvi la ricetta
Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo
Ingredienti per 8 cestini:
2 piadine biologiche di grano kamut
1 tazza colma di fagioli di soia lessati*
1 puntina di aglio
2 cucchiai di semi di sesamo
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di tamari (salsa di soia)
1 pizzico di peperoncino
sale
8 fette di salmone affumicato con alga nori
Tagliare in quattro ogni piadina, bagnare i triangoli ottenuti leggermente e foderarvi otto stampi da muffin, infornare a 180° finché i bordi prenderanno colore. Tostare i semi di sesamo tenerne da parte un terzo e frullare gli altri con i fagioli di soia, l'aglio, il peperoncino, la soia, qualche cucchiaio di acqua e olio a filo fino ad ottenere una salsa densa ma morbida, regolare di sale. Versare la salsa nei cestini di piadina, completare con una fettina di salmone alle alghe e  decorare con i semi di sesamo tenuti da parte.
* Per la ricetta ho utilizzato Soia gialla Schioppi

Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo

Sembra così complicato il titolo di questa ricetta eppure è così semplice da essere quasi banale. A volte però i giusti accostamenti regalano emozioni e questo è stato il caso. Sono partita da un Salmone affumicato con alga nori  Fjord e da una splendida piadina biologica con farina di grano Khorasan Kamut di Artigianpiada per realizzare questi cestini. Come farcia ho scelto di sfruttare le innumerevoli doti della soia e del sesamo, tanto gusto e tanta salute. Quel che è complicato è in effetti solo il discorso che sottende la realizzazione di questo accostamento.
Le mie ispirazioni come sapete arrivano sempre da più fronti e anche stavolta ho trovato validi alleati in libreria.
Semi & Cereali è il titolo di un bellissimo libro di Amy Ruth Finegold pubblicato da RED! Quel che mi ha stupito di questo libro è che alimenti generalmente trascurati nella dieta diventano protagonisti di piatti appetitosi illustrati tra l'altro da splendide fotografie. Colazioni, zuppe, insalate, spuntini, piatti principali, dessert sfruttano le potenti proprietà salutari di orzo, bulgur, miglio, amaranto, quinoa, semi di chia, canapa, sesamo, girasole e tanti altri. Ricette buone, sane e belle tutte davvero facilmente replicabili, un libro che fa davvero venire appetito.
Su Le alghe della salute di Ulrich Arndt uscito per Edizioni L'Età dell'Acquario ho potuto apprendere le doti naturali di forza, bellezza e benessere insite nelle alghe. Sono da considerare veri superfood le microalghe delle qualità Spirulina, Corella e AFA diffusamente affrontate nel volume e capaci di disintossicare il nostro organismo da metalli pesanti e veleni. R afforzano le difese immunitarie e rendono tutto il nostro organismo, cervello compreso, più vitale e reattivo nei confronti di Alzheimer e altre malattie degenerative. Tante sono le ricette presentate nel libro per poter assumere questi superfood in modo costante e anche gustoso.
Anche le altre alghe non sono comunque da sottovalutare, così come aiutano il mare a purificarsi dalle sostanze inquinanti senza assorbirle aiutano il nostro organismo a eliminare le sostanze nocive assorbite e accumulate. Le nori,  dette anche lattuga di mare, di origine europea e atlantica tra le tante proprietà hanno quella di ridurre il colesterolo.  Anche nel sesamo sono presenti antiossidanti naturali che regolano il tasso di colesterolo nel sangue ed è ricco di omega 6 e omega 3, utili a proteggere l'organismo da malattie cardiocircolatorie e ipertensione. La soia è ricchissima di nutrimenti proteici ed è priva di grassi e colesterolo. Ottimi per l'organismo anche i prodotti che da essa derivano come il tofu, il tamari, che è la salsa di soia tradizionale orientale e il miso.
Le virtù di questi alimenti e di molti altri sto imparando a conoscerle in Pasti chiari di Sergio Mambrini edito da Iacobelli. Tante proposte, consigli e ricette per imparare una cucina più naturale idonea a vivere una vita sana. Pasti corretti dal punto di vista nutrizionale, accettabili sotto l'aspetto ecologico e sociale, gradevoli al gusto ma senza contraffazioni. "Oltre ai condimenti tradizionali usate l'amore e la gioia" si legge sulla quarta e ancora "Riempite la vostra cucina di amici con serenità e semplicità e soprattutto non trascuratela: è una sincera compagna che sta con voi tutta la vita", come dargli torto?
Ricette idonee a sfruttare l'energia dei cibi per raggiungere un buon equilibrio psico-fisico sono quelle di Cinque stagioni in cucina di Cristina Fusi per Terra Nuova Edizioni. L'energia che è la base della vita, presente negli alimenti che consumiamo viene ripartita in cinque elementi legati alle stagioni della natura che sono cinque e non quattro. Energia acqua legata all'inverno, energia albero della primavera, energia fuoco tipica dell'estate, energia terra della tarda estate (la quinta stagione) ed energia metallo associata all'autunno. 116 le ricette sane e naturali ripartite per stagione e raccolte il 23 menù vegani pensati per far circolare meglio l'energia di cui necessitiamo.  Ricette buone, belle anche nella presentazione e degnamente illustrate.
Le alghe fanno parte dell'energia acqua e il libro consiglia di accompagnarle ai legumi per rendere più facilmente assimilabili i minerali che contengono.
Ora ho spiegato abbastanza e posso darvi la ricetta
Cestini di piadina con salmone alle alghe e crema di soia al sesamo
Ingredienti per 8 cestini:
2 piadine biologiche di grano kamut
1 tazza colma di fagioli di soia lessati*
1 puntina di aglio
2 cucchiai di semi di sesamo
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di tamari (salsa di soia)
1 pizzico di peperoncino
sale
8 fette di salmone affumicato con alga nori
Tagliare in quattro ogni piadina, bagnare i triangoli ottenuti leggermente e foderarvi otto stampi da muffin, infornare a 180° finché i bordi prenderanno colore. Tostare i semi di sesamo tenerne da parte un terzo e frullare gli altri con i fagioli di soia, l'aglio, il peperoncino, la soia, qualche cucchiaio di acqua e olio a filo fino ad ottenere una salsa densa ma morbida, regolare di sale. Versare la salsa nei cestini di piadina, completare con una fettina di salmone alle alghe e  decorare con i semi di sesamo tenuti da parte.
* Per la ricetta ho utilizzato Soia gialla Schioppi

2014-11-20

Un tuffo nella storia: Osteria Palazzo Genchi


Il mio ultimo percorso del gusto pubblicato oggi su Diritto di Cronaca è stato un piacevole tuffo nella storia.
La storia ha sempre il suo fascino e percorrere i vicoletti del centro storico di Fagnano Castello per varcare la soglia di Palazzo Genchi non fa eccezione. Si lascia il mondo esterno fuori per accomodarsi ad uno dei tavoli dell'Osteria Palazzo Genchi davanti a un crepitante focolare. Il palazzo nobiliare in cui ha sede l'osteria ha la sua storia, edificato nel XVII secolo da Scipione Genco, giunto in Calabria al seguito di Ferdinando di Borbone, il palazzo, che è stato anche sede della caserma come dimostrano le celle ancora presenti, è stato acquistato dalla famiglia Franco, attuale proprietaria del palazzo e dell'osteria, nel 1947. 
L'impianto originale è stato rispettato, le travi a vista e la pietra dei muri accolgono perfettamente i curati arredi in legno restituendoci un ambiente caldo e giustamente integrato con il territorio. Stupisce anche la cucina moderna nelle forme ma con un richiamo quasi al medioevo. Carne di capra, cervo, cinghiale, capriolo elaborati alla perfezione con funghi, tartufi, castagne, uvetta, vino e altre prelibatezze stagionali. Ma la carta è davvero vastissima ed è impossibile non trovare qualcosa che incontri il gusto degli avventori. 
Oltre alle proposte di terra all'Osteria Palazzo Genchi si cucina e si serve anche dell'ottimo pesce e non poteva essere diversamente vista la passione dello chef per la pesca. Non manca una buona offerta di pizze ma noi personalmente decidiamo di farci assorbire dal territorio assaggiando qualche proposta a base di carne con una bottiglia di Cirò rosso Duca San Felice Librandi del 2010 che ci viene correttamente aperta e servita.
Il rustico di capra con mele e vino è un benvenuto che si fa ricordare, così come il carpaccio di manzo con grana e tartufo che lascia in bocca il sapore intenso del tartufo fresco e dell'olio buono.

I paccheri con 'nduja e caciocavallo sono un gradevole tributo alla Calabria ma la Crepe al capriolo è davvero indimenticabile con il suo gusto sorprendentemente rotondo e intenso.
Non passano inosservate le costolette d'agnello in crosta di castagne con il loro gustoso contorno di patate a ricordarci che siamo a Fagnano il paese in cui le castagne vengono celebrate nella popolarissima sagra da oltre un trentennio.

Il tortino di cinghiale con la sua base di pane croccante e l'uvetta ci parla della bontà della cucina di montagna. La cremosa mascarponata dello chef è il dolce ideale per concludere in modo eccelso un pranzo che ha mantenuto decisamente costanti le alte aspettative in esso riposte.

Il posto è da rivedere in estate perché il giardino esterno lascia presagire indimenticabili e fresche serate, perfetto direi anche per banchetti.
Da tenere sempre sott'occhio la pagina facebook perché si organizzano di frequente serate speciali con menù degustazioni a prezzo fisso.
Osteria Palazzo Genchi
Via Guglielmo Marconi n. 40
centro storico di Fagnano Castello (CS)
Tel. 348.1229723 345.0150561

Un tuffo nella storia: Osteria Palazzo Genchi


Il mio ultimo percorso del gusto pubblicato oggi su Diritto di Cronaca è stato un piacevole tuffo nella storia.
La storia ha sempre il suo fascino e percorrere i vicoletti del centro storico di Fagnano Castello per varcare la soglia di Palazzo Genchi non fa eccezione. Si lascia il mondo esterno fuori per accomodarsi ad uno dei tavoli dell'Osteria Palazzo Genchi davanti a un crepitante focolare. Il palazzo nobiliare in cui ha sede l'osteria ha la sua storia, edificato nel XVII secolo da Scipione Genco, giunto in Calabria al seguito di Ferdinando di Borbone, il palazzo, che è stato anche sede della caserma come dimostrano le celle ancora presenti, è stato acquistato dalla famiglia Franco, attuale proprietaria del palazzo e dell'osteria, nel 1947. 
L'impianto originale è stato rispettato, le travi a vista e la pietra dei muri accolgono perfettamente i curati arredi in legno restituendoci un ambiente caldo e giustamente integrato con il territorio. Stupisce anche la cucina moderna nelle forme ma con un richiamo quasi al medioevo. Carne di capra, cervo, cinghiale, capriolo elaborati alla perfezione con funghi, tartufi, castagne, uvetta, vino e altre prelibatezze stagionali. Ma la carta è davvero vastissima ed è impossibile non trovare qualcosa che incontri il gusto degli avventori. 
Oltre alle proposte di terra all'Osteria Palazzo Genchi si cucina e si serve anche dell'ottimo pesce e non poteva essere diversamente vista la passione dello chef per la pesca. Non manca una buona offerta di pizze ma noi personalmente decidiamo di farci assorbire dal territorio assaggiando qualche proposta a base di carne con una bottiglia di Cirò rosso Duca San Felice Librandi del 2010 che ci viene correttamente aperta e servita.
Il rustico di capra con mele e vino è un benvenuto che si fa ricordare, così come il carpaccio di manzo con grana e tartufo che lascia in bocca il sapore intenso del tartufo fresco e dell'olio buono.

I paccheri con 'nduja e caciocavallo sono un gradevole tributo alla Calabria ma la Crepe al capriolo è davvero indimenticabile con il suo gusto sorprendentemente rotondo e intenso.
Non passano inosservate le costolette d'agnello in crosta di castagne con il loro gustoso contorno di patate a ricordarci che siamo a Fagnano il paese in cui le castagne vengono celebrate nella popolarissima sagra da oltre un trentennio.

Il tortino di cinghiale con la sua base di pane croccante e l'uvetta ci parla della bontà della cucina di montagna. La cremosa mascarponata dello chef è il dolce ideale per concludere in modo eccelso un pranzo che ha mantenuto decisamente costanti le alte aspettative in esso riposte.

Il posto è da rivedere in estate perché il giardino esterno lascia presagire indimenticabili e fresche serate, perfetto direi anche per banchetti.
Da tenere sempre sott'occhio la pagina facebook perché si organizzano di frequente serate speciali con menù degustazioni a prezzo fisso.
Osteria Palazzo Genchi
Via Guglielmo Marconi n. 40
centro storico di Fagnano Castello (CS)
Tel. 348.1229723 345.0150561

2014-11-17

Facciamo merenda con i pizza-muffin?



Facciamo merenda? Quando Miralda Colombo e Cevì chiamano io rispondo sempre. I loro libri sono per me un culto perché stanno seguendo le fasi di crescita dei miei bambini e anche stavolta non potevo restare indifferente al grido di Facciamo merenda! Il libro di Miralda Colombo, con foto e disegni di Cevì edito da Gallucci in cui sono raccolte 60 ricette e suggerimenti per spuntini appetitosi e sani da gustare a casa o portare a scuola o al parco. Basta merendine è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche e realizzare qualcosa di gustoso e assolutamente pratico per rispondere alle esigenze dei piccoli di casa. Nel libro tra le ricette ispirate ai sapori di una volta, sono sicura che riuscirete a trovare la merenda giusta per ogni occasione. Se il libro v'incuriosisce e vorreste saperne i più, se prevedete di essere a Roma il prossimo week-end non perdetevi  la presentazione/laboratorio di questo libro presso la libreria di Eataly a Roma (alle ore 16:00), ci sarà Miralda in persona a preparare la merenda con e per i vostri bambini.
Mentre si fa merenda la cosa più bella è coccolarsi leggendo una bella storia e con Coccole books non si può mai rimanere a corto di storie. Il mistero attrae i bambini forse più che gli adulti e certamente li vedrete sgranare gli occhi mentre gli leggerete una di queste storie.
Cecilia e il grande Gnam scritto da Guido Quarzo e illustrato da Francesca Cavallaro è la storia di una creatura misteriosa che si nasconde nelle pietanze e le divora, divora tutto il grande Gnam anche quei cibi terrificanti che a Cecilia non piacciono affatto ma quando la minestra finisce non si sa che fine faccia il "mostro". Tra mille peripezie la piccola e furba Cecilia riuscirà a stanarlo. 
Un simpatico mostriciattolo e un ragazzino curioso e impertinente sono i protagonisti di Chi c'è sotto il letto? scritto da Sandro Natalini e illustrato da Anna Laura Cantone. Una storia al contrario - direi - in cui un bambino in una notte "da incubo" finirà in casa Mostroni accorgendosi che poi  tanto antipatici e scortesi alla fine i mostri non lo sono neppure.
Anche nell'inesauribile e fantasiosa fonte del G-Baby, il mensile per i piccoli delle Edizioni San Paolo, si possono trovare spunti di gioco e lettura. Nel numero di novembre, storie, filastrocche, fumetti, giochi e lavoretti ispirati all'autunno.
Insomma alla fine è tutto pronto per una buona e sana merenda, e nell'attesa di sperimentare le ricette di Facciamo merenda! ecco la mia ricetta di questi golosi pizza-muffin, sofficissimi e gustosi si mantengono anche per un paio di giorni, si possono congelare estraendone la giusta porzione all'ora della merenda o prima di andare a scuola.
 Pizza-muffin
Ingredienti per 22-24 pezzi
Per la base:
500 g di farina
12 g di lievito di birra
50 g di burro fuso
50 g di zucchero
10 g di sale
250 ml di acqua
1 uovo intero
Per la farcia:
150 g di prosciutto cotto
150 g di scamorza
grana grattugiato
passata di pomodoro condita con aromi, sale ed olio extravergine d'oliva
Impastare farina, zucchero e uovo aggiungendo il lievito sciolto nell'acqua, aggiungere dopo il sale e il burro non caldo. Lasciar lievitare la massa per circa tre ore, suddividerla in 22-24 palline, allargarle con le dita porvi al centro cotto, scamorza e un po' di grana. Richiudere a fagotto e sistemare nelle teglie da muffin (al pirottino in carta si attaccano un po', meglio imburrare gli stampi o utilizzare le teglie in silicone. Pennellare la superficie con passata di pomodoro condita con aglio, olio, basilico e origano e lasciar lievitare ancora un 'ora prima di infornare a 190° per 15-20 minuti circa.

Facciamo merenda con i pizza-muffin?



Facciamo merenda? Quando Miralda Colombo e Cevì chiamano io rispondo sempre. I loro libri sono per me un culto perché stanno seguendo le fasi di crescita dei miei bambini e anche stavolta non potevo restare indifferente al grido di Facciamo merenda! Il libro di Miralda Colombo, con foto e disegni di Cevì edito da Gallucci in cui sono raccolte 60 ricette e suggerimenti per spuntini appetitosi e sani da gustare a casa o portare a scuola o al parco. Basta merendine è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche e realizzare qualcosa di gustoso e assolutamente pratico per rispondere alle esigenze dei piccoli di casa. Nel libro tra le ricette ispirate ai sapori di una volta, sono sicura che riuscirete a trovare la merenda giusta per ogni occasione. Se il libro v'incuriosisce e vorreste saperne i più, se prevedete di essere a Roma il prossimo week-end non perdetevi  la presentazione/laboratorio di questo libro presso la libreria di Eataly a Roma (alle ore 16:00), ci sarà Miralda in persona a preparare la merenda con e per i vostri bambini.
Mentre si fa merenda la cosa più bella è coccolarsi leggendo una bella storia e con Coccole books non si può mai rimanere a corto di storie. Il mistero attrae i bambini forse più che gli adulti e certamente li vedrete sgranare gli occhi mentre gli leggerete una di queste storie.
Cecilia e il grande Gnam scritto da Guido Quarzo e illustrato da Francesca Cavallaro è la storia di una creatura misteriosa che si nasconde nelle pietanze e le divora, divora tutto il grande Gnam anche quei cibi terrificanti che a Cecilia non piacciono affatto ma quando la minestra finisce non si sa che fine faccia il "mostro". Tra mille peripezie la piccola e furba Cecilia riuscirà a stanarlo. 
Un simpatico mostriciattolo e un ragazzino curioso e impertinente sono i protagonisti di Chi c'è sotto il letto? scritto da Sandro Natalini e illustrato da Anna Laura Cantone. Una storia al contrario - direi - in cui un bambino in una notte "da incubo" finirà in casa Mostroni accorgendosi che poi  tanto antipatici e scortesi alla fine i mostri non lo sono neppure.
Anche nell'inesauribile e fantasiosa fonte del G-Baby, il mensile per i piccoli delle Edizioni San Paolo, si possono trovare spunti di gioco e lettura. Nel numero di novembre, storie, filastrocche, fumetti, giochi e lavoretti ispirati all'autunno.
Insomma alla fine è tutto pronto per una buona e sana merenda, e nell'attesa di sperimentare le ricette di Facciamo merenda! ecco la mia ricetta di questi golosi pizza-muffin, sofficissimi e gustosi si mantengono anche per un paio di giorni, si possono congelare estraendone la giusta porzione all'ora della merenda o prima di andare a scuola.
 Pizza-muffin
Ingredienti per 22-24 pezzi
Per la base:
500 g di farina
12 g di lievito di birra
50 g di burro fuso
50 g di zucchero
10 g di sale
250 ml di acqua
1 uovo intero
Per la farcia:
150 g di prosciutto cotto
150 g di scamorza
grana grattugiato
passata di pomodoro condita con aromi, sale ed olio extravergine d'oliva
Impastare farina, zucchero e uovo aggiungendo il lievito sciolto nell'acqua, aggiungere dopo il sale e il burro non caldo. Lasciar lievitare la massa per circa tre ore, suddividerla in 22-24 palline, allargarle con le dita porvi al centro cotto, scamorza e un po' di grana. Richiudere a fagotto e sistemare nelle teglie da muffin (al pirottino in carta si attaccano un po', meglio imburrare gli stampi o utilizzare le teglie in silicone. Pennellare la superficie con passata di pomodoro condita con aglio, olio, basilico e origano e lasciar lievitare ancora un 'ora prima di infornare a 190° per 15-20 minuti circa.

2014-11-13

Torta salata del nord

Piatti anche nella foto in basso La Porcellana Bianca, tessuti Busatti

Ora vi spiego il titolo del post. Datemi tempo...so che state pensando ai wurstel e in fondo torto non avete ma per questo nord dovete andare sempre a nord, nel nord Europa perché quei wurstel lì sono di salmone. Le patate, il salmone affumicato, il burro della sfoglia...a me fanno pensare al nord ecco perché la mia si chiama Torta salata del nord.


I wurstel di salmone affumicato e il buon salmone Scozzese affumicato con legno di faggio che ho messo nel ripieno della torta sono dei prodotti Fjord che mi hanno incuriosita ed attratta portandomi alla realizzazione di questa torta dal gusto burroso e affumicato.
Come sapete sono una gran curiosa e allora quando ho saputo che la Fjord produceva dei wurstel di salmone non ho potuto proprio resistere alla tentazione di provarli. Dal 1969 la famiglia Pellin lavora in quest'ambito con una dedizione tale da divenire dopo appena un quarantennio  di attività l'azienda di maggiore e riconosciuta qualità non solo in Italia ma in tutta Europa nel settore del "salmone affumicato". L'altissima qualità della materia prima lavorata e gli ambienti tecnologicamente ed igienicamente all'avanguardia in cui opera personale altamente preparato hanno fatto dell'azienda di Busto Arsizio un baluardo del Made in Italy.
Tanti i prodotti distribuiti anche estremamente particolari, di alcuni magari vi parlerò nel prosieguo.
Si potrebbe accompagnare questa golosa torta con un vino ma secondo me con una buona birra artigianale sarebbe davvero il massimo. 
Vi consiglio a tal proposito di fermarvi a nord scegliendo magari un'etichetta storica dell'Alto Adige. Ritengo ci sia molto da imparare dall'arte birraria del Tirolo che nel 1880 contava già 27 birrifici. Se la cosa suscita in voi, come già in me quando ebbi l'occasione di visitare lo storico birrificio della Forst di Lagundo, qualche interesse vi consiglio una recente ed affascinante pubblicazione della casa editrice Raetia La birra in Alto Adige in cui oltre alla cronaca dell'arte birraria nella regione altoatesina dagli albori fino ai moderni birrifici artigianali vi sono inconsuete ricette a base di birra. La bella grafica e il ricchissimo corredo fotografico di cui è dotato il volume lo rendono un libro godibilissimo perfetto per conoscere un pezzo di storia e di cultura della regione forse più affascinante d'Italia.
Le ricette con le patate sono inesauribili ed anche questa torta ne sfrutta il neutro sapore e la perfetta consistenza per fare da base al gusto del salmone nel ripieno che diviene cremoso ed avvolgente.
Torta salata del nord

Ingredienti:
2 basi di pasta sfoglia fresca (una tonda e una rettangolare)
4 wurstel al salmone
500 g di patate 
100 g di primosale
100 g di salmone affumicato
1 uovo
20 g di burro
sale e pepe
2 cucchiaiate pangrattato
Lessare le patate, pelarle e schiacciate, aggiungere l'uovo, il burro, sale e pepe. Unire il primosale a cubetti e il salmone a striscioline.
Stendere una sfoglia in teglia cospargere con metà pangrattato e adagiarvi il ripieno di patate, avvolgere i wurstel nella restante sfoglia formando un rotolino e tagliarlo a fette. Coprire la superficie della torta con i rotolini, pennellare con l'uovo e cospargere con il restante pangrattato. Infornare a 190° fino a doratura.