2015-01-08

Una raffinata trattoria nel borgo di Villapiana (CS)


"Cucinare è il mio modo di esprimermi. E' la mia arte. Come il pittore dipinge la sua tela, miscelo colori e sapori per esprimere un'emozione", così si presenta Lorenzo Filardi sulla copertina del menù della sua elegante trattoria. La Trattoria Casalnuovo è ubicata nel centro di Villapiana paese, vicino al mare ma lontano dal caos e dal turismo di massa che affolla d'estate Villapiana Lido.
Ci devi andare apposta su al paese e se in effetti ci vai anche solo per una passeggiata tra i vicoli del centro storico sicuramente ne porterai dietro un buon ricordo, se poi ti fermi a desinare alla Trattoria Casalnuovo il ricordo sarà ancor più ricco e gustoso.

Un posto senza eccessi, raffinato, rilassante e di tangibile sobrietà come lo chef-proprietario Filardi che dopo varie esperienze fuori, in Trentino in particolare, ha deciso di far ritorno nel suo paese di origine per farci conoscere la sua arte. Del Trentino ha portato via qualcosa, oltre a una giovane moglie che lo affianca in questa avventura, di questa splendida regione ne sentiamo il sapore e i profumi misti ai più nostrani gusti in alcuni piatti del menù.
Tradizione e innovazione in ogni singolo piatto proposto alla Trattoria Casalnuovo. Lorenzo ama il suo mestiere e te ne accorgi da quello che mette nel piatto, la Trattoria Casalnuovo è un posto che nasce dall'amore per la cucina, la propria terra e il fare bene ed è un posto che non può non suscitare i medesimi sentimenti di amore verso il buono e il bello e di stima verso chi correttamente lavora mettendo al servizio degli altri la propria arte.
Ci stupisce fin dal benvenuto la proposta di questo delizioso locale, il prosecco millesimato accompagnato da perle di melone (ottenute da succo di melone gelificato) vengono accompagnate da un bocconcino di carne salada, tipica preparazione trentina, farcito di pecorino crotonese e composta di cipolla di Tropea preparata dallo chef. 
L'attenzione alla materia prima direi essere quasi maniacale e questo è palese fin dal primo antipasto: dell'ottimo baccalà croccante, fritto magistralmente, su crema di ceci e cicoria selvatica. Segue un flan di cardoncelli su una crema di zucca aromatizzata alla menta, una freschezza che rinvigorisce il palato e stupisce tanto più per l'accostamento con il pane alle noci preparato sempre dallo chef che ci viene proposto per accompagnarlo.
I ravioli ripieni di rana pescatrice conditi con polvere di liquirizia sono un piatto che difficilmente si dimentica con il suo retrogusto profumatissimo e persistente. Le cortecce alla crema di cime di rapa con peperone crusco e ricotta affumicata hanno tutto il gusto della Calabria in un accostamento, anche visivo, completamente nuovo.
Come secondo assaggiamo dei medaglioni di filetto di suino nero avvolto in pancetta su polenta di castagne, un piatto davvero riuscito per i contrasti di dolce e salato, croccante e morbido che in esso mirabilmente si fondono.
Tra i dolci in questo periodo pare impossibile non assaggiare una tartelletta ai limoni di Rocca Imperiale IGP con clementine, una suadente crema che ha il profumo ma non l'invasivo gusto del limone, viene accolta in una friabile frolla, completano l'insieme i succosi spicchi di clementine e una matassa di sottilissimi fili di caramello che conferisce la giusta dolcezza all'insieme.
Chiediamo un semplice caffè che ci viene però servito con delle meringhette alla liquirizia suscitando in noi nuovo e piacevole stupore.
Questo posto ti da l'idea che la Calabria bella esiste ed è sempre più tangibile e quando lasci il locale con il sorriso sulle labbra hai solo voglia di ritornare, magari in una delle tante serate a tema che spesso organizzano.
Trattoria Casalnuovo
Corso Umberto I
87076 - Villapiana (CS)
Tel. 0981 505807
http://www.trattoriacasalnuovo.it/
https://www.facebook.com/TrattoriaCasalnuovo?fref=ts


2015-01-05

Oro nel piatto e cinque rose nel bicchiere

 
Stavolta, lo riconosco,  me la sono presa comoda. Vacanze al termine trascorse in famiglia, poco lavoro (l'essenziale), poco movimento (viste le temperature rigide cui non siamo abituati) tante tavole e qualche buon piatto di cui vi parlerò oggi e nel prosieguo.
Quando è festa le lasagne aiutano molto a smaltire il lavoro essendo preparabili in anticipo permettono a chi lavora in cucina di portarsi avanti.
Certo il problema da me è quello di accontentare tutti, mio figlio vuole le tradizionali rosse, mio marito non ama la besciamella, mia sorella non mangia formaggi, mio  cognato niente verdure e mia figlia è un discorso a parte visto che si trova nella fase "pasta bianca e olio crudo" ma a tre anni ci sta.
Volevo realizzare comunque un piatto per tutti e con queste lasagne ho accontentato un buon 80% dei commensali con alto gradimento degli stessi.
 Volevo che questo piatto fosse speciale, che avesse l'oro dentro ed ho scelto il mio oro: la Noce d'Oro de Il Noceto, un’organizzazione di Produttori fondata nel 1994 che si estende oggi su circa 211 ettari in Veneto, 38 ettari in Friuli Venezia Giulia ed infine 10 ettari nelle Marche.
Le noci vengono raccolte con tempestività al momento della maturazione, nella stagione autunnale. Vengono smallate e lavate esclusivamente con acqua. Noce d’oro, dopo essere stata lavata, viene essiccata attraverso un’accurata procedura che consente di stabilizzare i grassi insaturi presenti nel gheriglio conferendo al prodotto una fragranza inimitabile. Ho scelto questa eccellenza per le festività e con essa ho arricchito e valorizzato queste lasagne che vedono come altri ingredienti il prosciutto crudo e la scamorza affumicata. Un gusto di festa che meritava di essere valorizzato con un buon abbinamento.
Ho scelto un rosato o per meglio dire "il rosato" Five Roses di Leone De Castris nella produzione 2013 realizzata per il 70° anniversario di questo leggendario vino. 
Stiamo parlando del primo rosato imbottigliato in Italia di un affascinate rosa cerasuolo brillante con inebrianti profumi di ribes rosso e rosa. Era il 1943 quando nella Puglia occupata dagli alleati l'Avv. Piero Leone Plantera, nonno dell'attuale proprietario, appoggiato e sostenuto dalla moglie Donna Lisetta De Castris di Lemos  riesce a vincere tutte le difficoltà che ostacolano la vendemmia volgendole anzi a suo favore. Imbottiglia uno speciale Rosato prodotto in maggioranza con uve Negroamaro e una piccola percentuale di Malvasia Nera che, scoperto dalle autorità americane, sarà da queste acquistato e distribuito alle forze armate americane con il curioso nome di Five Roses.
Apprezzato fin da subito sarà esportato negli USA e nei mercati internazionali divenendo il fiore all'occhiello dell'azienda e dando lustro all'intera viticoltura pugliese.
La storia di questo vino è diventata qualche anno fa (in occasione le 60° anniversario del Five Roses) un romanzo Cinque Rose di Negroamaro omaggiato agli appassionati del Five Roses. Un libro piacevole da leggere che trasmette emozione, per la devozione e l'amore che questa famiglia ha sempre messo nel proprio operato divenendo artefice del proprio fortunato destino.
Ora il mio piatto mi sembra davvero poca cosa a confronto.
Lasagne con noci, crudo e scamorza affumicata
Ingredienti per 8 persone:
300 g c.a. di sfoglie fresche per lasagne sottili
200 g di prosciutto crudo in una fetta
1/2 cipolla bionda
100 g di formaggio grana
300 g di scamorza affumicata
20 noci
1 l di latte intero
70 g di burro
70 g di farina
olio extravergine d'oliva
noce moscata
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina e lasciar cuocere mescolando senza far prendere colore, unire il latte e mescolare per non far formare grumi, unire sale, pepe e noce moscata. Soffriggere il crudo a fiammiferi o dadini con la cipolla, sfumare con il vino bianco e pepare.
Grattugiareo tagliare a dadini la scamorza.
Disporre in teglia un fondo di besciamella e poi le prime sfoglie di lasagne, disporre sopra un quarto del prosciutto, un quarto della scamorza, stessa di dose di noci tritate, besciamella e grana, continuare così per altri tre strati. Infornare a 190° per 25-30 minuti, finché la lasagne risulterà ben dorata in superficie. Lasciar riposare 10 minuti e poi servire.

Oro nel piatto e cinque rose nel bicchiere

 
Stavolta, lo riconosco,  me la sono presa comoda. Vacanze al termine trascorse in famiglia, poco lavoro (l'essenziale), poco movimento (viste le temperature rigide cui non siamo abituati) tante tavole e qualche buon piatto di cui vi parlerò oggi e nel prosieguo.
Quando è festa le lasagne aiutano molto a smaltire il lavoro essendo preparabili in anticipo permettono a chi lavora in cucina di portarsi avanti.
Certo il problema da me è quello di accontentare tutti, mio figlio vuole le tradizionali rosse, mio marito non ama la besciamella, mia sorella non mangia formaggi, mio  cognato niente verdure e mia figlia è un discorso a parte visto che si trova nella fase "pasta bianca e olio crudo" ma a tre anni ci sta.
Volevo realizzare comunque un piatto per tutti e con queste lasagne ho accontentato un buon 80% dei commensali con alto gradimento degli stessi.
 Volevo che questo piatto fosse speciale, che avesse l'oro dentro ed ho scelto il mio oro: la Noce d'Oro de Il Noceto, un’organizzazione di Produttori fondata nel 1994 che si estende oggi su circa 211 ettari in Veneto, 38 ettari in Friuli Venezia Giulia ed infine 10 ettari nelle Marche.
Le noci vengono raccolte con tempestività al momento della maturazione, nella stagione autunnale. Vengono smallate e lavate esclusivamente con acqua. Noce d’oro, dopo essere stata lavata, viene essiccata attraverso un’accurata procedura che consente di stabilizzare i grassi insaturi presenti nel gheriglio conferendo al prodotto una fragranza inimitabile. Ho scelto questa eccellenza per le festività e con essa ho arricchito e valorizzato queste lasagne che vedono come altri ingredienti il prosciutto crudo e la scamorza affumicata. Un gusto di festa che meritava di essere valorizzato con un buon abbinamento.
Ho scelto un rosato o per meglio dire "il rosato" Five Roses di Leone De Castris nella produzione 2013 realizzata per il 70° anniversario di questo leggendario vino. 
Stiamo parlando del primo rosato imbottigliato in Italia di un affascinate rosa cerasuolo brillante con inebrianti profumi di ribes rosso e rosa. Era il 1943 quando nella Puglia occupata dagli alleati l'Avv. Piero Leone Plantera, nonno dell'attuale proprietario, appoggiato e sostenuto dalla moglie Donna Lisetta De Castris di Lemos  riesce a vincere tutte le difficoltà che ostacolano la vendemmia volgendole anzi a suo favore. Imbottiglia uno speciale Rosato prodotto in maggioranza con uve Negroamaro e una piccola percentuale di Malvasia Nera che, scoperto dalle autorità americane, sarà da queste acquistato e distribuito alle forze armate americane con il curioso nome di Five Roses.
Apprezzato fin da subito sarà esportato negli USA e nei mercati internazionali divenendo il fiore all'occhiello dell'azienda e dando lustro all'intera viticoltura pugliese.
La storia di questo vino è diventata qualche anno fa (in occasione le 60° anniversario del Five Roses) un romanzo Cinque Rose di Negroamaro omaggiato agli appassionati del Five Roses. Un libro piacevole da leggere che trasmette emozione, per la devozione e l'amore che questa famiglia ha sempre messo nel proprio operato divenendo artefice del proprio fortunato destino.
Ora il mio piatto mi sembra davvero poca cosa a confronto.
Lasagne con noci, crudo e scamorza affumicata
Ingredienti per 8 persone:
300 g c.a. di sfoglie fresche per lasagne sottili
200 g di prosciutto crudo in una fetta
1/2 cipolla bionda
100 g di formaggio grana
300 g di scamorza affumicata
20 noci
1 l di latte intero
70 g di burro
70 g di farina
olio extravergine d'oliva
noce moscata
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina e lasciar cuocere mescolando senza far prendere colore, unire il latte e mescolare per non far formare grumi, unire sale, pepe e noce moscata. Soffriggere il crudo a fiammiferi o dadini con la cipolla, sfumare con il vino bianco e pepare.
Grattugiareo tagliare a dadini la scamorza.
Disporre in teglia un fondo di besciamella e poi le prime sfoglie di lasagne, disporre sopra un quarto del prosciutto, un quarto della scamorza, stessa di dose di noci tritate, besciamella e grana, continuare così per altri tre strati. Infornare a 190° per 25-30 minuti, finché la lasagne risulterà ben dorata in superficie. Lasciar riposare 10 minuti e poi servire.

2014-12-23

La cena o il Tè di Natale

Telo organza e cestino in feltro ImballoREGALO.com, servizio da tè Laboratorio Pesaro, cucchiaini Mori Italian Factory
Siamo al 23, probabilmente avrete già tutto in ordine, fornate di biscotti impacchettati o già giunti a destinazione, l'albero stracolmo di doni da distribuire entro Natale e magari una bella cena per domani sera già pianificata e mezza preparata, oppure più probabilmente state ancora correndo per negozi alla ricerca di regali last minute, il corriere vi ha abbandonato non consegnando in tempo quanto ordinato (come a me) e non sapete dove prendere il tempo per organizzare una cena o un pranzo di festa per salutare amici e parenti.
Ecco rilassatevi non è detto che dobbiate fare tutto per forza in modo tradizionale. Date un'occhiata alla vostra dispensa, se amate la cucina sicuramente durante l'anno avrete accumulato ottime conserve e conoscete la ricetta dei biscotti o dei tartufi da fare all'ultimo momento e regalare, se disponete di ciò ma vi mancano idee su come presentare questi piccoli e molto personali doni fate solo un salto in libreria vi do tre carte vincenti. 
Regali golosi homemade di RED con tantissime idee su doni mangerecci e confezioni originalissime non solo per il Natale ma per tutte le occasioni. Un volume che si rivolge a chi ama il fai-da-te e cucinare. Uno strumento per presentare le proprie prelibatezze in modo nuovo e inusuale.
Sono rimasta attratta da carte, nastri cesti, cordini e cellophane, utilizzati in modo inconsueto e molto originale.
E poi il classico dei classici due romanzi da regalare di sicuro successo ed effetto, due libri imperdibili La cena di Natale di Luca Bianchini e Il tredicesimo dono di  Huist Smith Joanne.
La cena di Natale di Io che amo solo te è il seguito del grande successo di Luca Bianchini. Pubblicato da Mondadori. Questo racconto ha il potere di catapultarci nell'atmosfera un po' indolente del Natale della bellissima Polignano a Mare. Una storia piccantina e stuzzicante fatta di intrecci familiari, pettegolezzi di paese, problemi domestici e tradizioni festive. La pura normalità raccontata con estrema semplicità rende anche questo romanzo di Bianchini un vero successo. Poi solo quella copertina con l'albero e i peperoncini lo rende davvero il regalo perfetto.
Di altra natura Il tredicesimo dono di Huist Smith Joanne pubblicato da Garzanti, un Natale affrontato con sofferenza in una famiglia, come purtroppo tante, colpita da una recente perdita, una storia di redenzione e rinascita che può molto aiutare chi soffre a superare il difficile periodo delle festività o magari può essere d'aiuto a chi non vuole chiudersi in sé ma fermarsi un attimo a riflettere su chi in questi momenti soffre. In fondo lo spirito del Natale dovrebbe proprio essere questo. Il tredicesimo dono riesce ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili la vita sa come regalarci qualche sorpresa inaspettata, tutti possiamo donare a chi ci sta accanto continuando a credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori.
Ora avete i regali ma per la cena o il pranzo non c'è più tempo organizzate allora un tè speciale, offrite i vostri biscottini o anche dei dolcetti già pronti con un ottimo tè come quello che ho scelto io  nel negozio fiorentino La Via del Tè. La varietà Rajasthan Viaggio in India della linea Tea Travels è un tè forte e corposo dal profumo dolce, intenso e speziato che a me ricorda comunque il Natale. Fate quattro chiacchiere in completo relax e vedrete che nessuno ma proprio nessuno alla fine sentirà la mancanza dell'ennesima cena-abbuffata.
Io ho arricchito il mio Tè con biscottini aromatizzati con scorza d'arancia e cannella decorati con pasta di zucchero bianca e spruzzati di oro. Ho utilizzato i tagliapasta felice natale, la pasta di zucchero bianca e il colorante spray metallizzato oro di Decora, vi assicuro che su Decora di idee per preparare, decorare e anche c0nfezionare dolci da fare invidia ce ne sono davvero tantissime.
Biscotti di Natale decorati

Ingredienti:
500 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
1 cucchiaio di miele
la scorza di un'arancia
1 cucchiaino di cannella
1 bustina di lievito
1 pz di sale
per la copertura:
pasta di zucchero bianca
zucchero a velo
spray alimentare oro
Impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con i taglia biscotti delle forme scelte tanti biscottini, volendo si possono infilzare con uno spiedino di legno prima di  cuocerli a 180° per 10-12 minuti.
Stendere la pasta di zucchero aiutandosi con poco zucchero a velo, ritagliare con i taglia biscotti le formine e applicarle sui biscotti con poca glassa ottenuta con acqua e zucchero a velo. lasciar asciugare poi decorare con lo spray oro.

La cena o il Tè di Natale

Telo organza e cestino in feltro ImballoREGALO.com, servizio da tè Laboratorio Pesaro, cucchiaini Mori Italian Factory
Siamo al 23, probabilmente avrete già tutto in ordine, fornate di biscotti impacchettati o già giunti a destinazione, l'albero stracolmo di doni da distribuire entro Natale e magari una bella cena per domani sera già pianificata e mezza preparata, oppure più probabilmente state ancora correndo per negozi alla ricerca di regali last minute, il corriere vi ha abbandonato non consegnando in tempo quanto ordinato (come a me) e non sapete dove prendere il tempo per organizzare una cena o un pranzo di festa per salutare amici e parenti.
Ecco rilassatevi non è detto che dobbiate fare tutto per forza in modo tradizionale. Date un'occhiata alla vostra dispensa, se amate la cucina sicuramente durante l'anno avrete accumulato ottime conserve e conoscete la ricetta dei biscotti o dei tartufi da fare all'ultimo momento e regalare, se disponete di ciò ma vi mancano idee su come presentare questi piccoli e molto personali doni fate solo un salto in libreria vi do tre carte vincenti. 
Regali golosi homemade di RED con tantissime idee su doni mangerecci e confezioni originalissime non solo per il Natale ma per tutte le occasioni. Un volume che si rivolge a chi ama il fai-da-te e cucinare. Uno strumento per presentare le proprie prelibatezze in modo nuovo e inusuale.
Sono rimasta attratta da carte, nastri cesti, cordini e cellophane, utilizzati in modo inconsueto e molto originale.
E poi il classico dei classici due romanzi da regalare di sicuro successo ed effetto, due libri imperdibili La cena di Natale di Luca Bianchini e Il tredicesimo dono di  Huist Smith Joanne.
La cena di Natale di Io che amo solo te è il seguito del grande successo di Luca Bianchini. Pubblicato da Mondadori. Questo racconto ha il potere di catapultarci nell'atmosfera un po' indolente del Natale della bellissima Polignano a Mare. Una storia piccantina e stuzzicante fatta di intrecci familiari, pettegolezzi di paese, problemi domestici e tradizioni festive. La pura normalità raccontata con estrema semplicità rende anche questo romanzo di Bianchini un vero successo. Poi solo quella copertina con l'albero e i peperoncini lo rende davvero il regalo perfetto.
Di altra natura Il tredicesimo dono di Huist Smith Joanne pubblicato da Garzanti, un Natale affrontato con sofferenza in una famiglia, come purtroppo tante, colpita da una recente perdita, una storia di redenzione e rinascita che può molto aiutare chi soffre a superare il difficile periodo delle festività o magari può essere d'aiuto a chi non vuole chiudersi in sé ma fermarsi un attimo a riflettere su chi in questi momenti soffre. In fondo lo spirito del Natale dovrebbe proprio essere questo. Il tredicesimo dono riesce ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili la vita sa come regalarci qualche sorpresa inaspettata, tutti possiamo donare a chi ci sta accanto continuando a credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori.
Ora avete i regali ma per la cena o il pranzo non c'è più tempo organizzate allora un tè speciale, offrite i vostri biscottini o anche dei dolcetti già pronti con un ottimo tè come quello che ho scelto io  nel negozio fiorentino La Via del Tè. La varietà Rajasthan Viaggio in India della linea Tea Travels è un tè forte e corposo dal profumo dolce, intenso e speziato che a me ricorda comunque il Natale. Fate quattro chiacchiere in completo relax e vedrete che nessuno ma proprio nessuno alla fine sentirà la mancanza dell'ennesima cena-abbuffata.
Io ho arricchito il mio Tè con biscottini aromatizzati con scorza d'arancia e cannella decorati con pasta di zucchero bianca e spruzzati di oro. Ho utilizzato i tagliapasta felice natale, la pasta di zucchero bianca e il colorante spray metallizzato oro di Decora, vi assicuro che su Decora di idee per preparare, decorare e anche c0nfezionare dolci da fare invidia ce ne sono davvero tantissime.
Biscotti di Natale decorati

Ingredienti:
500 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
1 cucchiaio di miele
la scorza di un'arancia
1 cucchiaino di cannella
1 bustina di lievito
1 pz di sale
per la copertura:
pasta di zucchero bianca
zucchero a velo
spray alimentare oro
Impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con i taglia biscotti delle forme scelte tanti biscottini, volendo si possono infilzare con uno spiedino di legno prima di  cuocerli a 180° per 10-12 minuti.
Stendere la pasta di zucchero aiutandosi con poco zucchero a velo, ritagliare con i taglia biscotti le formine e applicarle sui biscotti con poca glassa ottenuta con acqua e zucchero a velo. lasciar asciugare poi decorare con lo spray oro.

2014-12-22

La tartare di Natale

Piatti ISI Milano
Natale è ormai arrivato e non può mancare sulla tavola di festa qualche piatto a base di pesce e qualche eccellenza italiana, così come sotto l'albero qualche buon libro. Mi raccomando però attenzione alle truffe che in questo periodo si moltiplicano soprattutto nel settore agroalimentare, dove la crescita della richiesta dei soliti noti prodotti spinge produttori e rivenditori senza coscienza ad approfittare del consumatore propinando una cosa per un'altra a prezzi esorbitanti o peggio ancora prodotti avariati o contraffatti. Ricordatevi sempre che solo la conoscenza vi permetterà di essere liberi e non farvi ingannare dalle tristi e spesso incomprensibili logiche di mercato.
E' la conoscenza che fa la differenza anche e soprattutto a tavola e se non sapete da dove iniziare, se anche fare la spesa vi spaventa perché vi sentite disorientati davanti ad un'offerta sempre più vasta, meno chiara e spesso di infima qualità affidatevi a Beppe Bigazzi ed al suo ultimo libro da me appena citato.
La conoscenza fa la differenza  pubblicato da Giunti è il manuale che ci voleva per barcamenarsi e orientarsi in modo corretto nelle scelte alimentari. Imparare a scegliere i prodotti giusti con l'aiuto e la guida del grande Beppe Bigazzi sarà come compiere un viaggio attraverso l'Italia alla scoperta di sapori e produttori di eccellenze e servirà soprattutto a vivere meglio. Grande intenditore del cibo Bigazzi, il più grande gastronomo vivente di casa nostra, in questo ennesimo e fortunato libro ci offre un saggio della sua sapienza con racconti di vita, ricette e suggerimenti preziosi per scegliere il meglio senza mai dimenticare quanta fortuna abbiamo avuto a nascere in Italia.
Certamente fortunati ci sentiremo sfogliando le pagine di I Love Eataly di Rizzoli. Creato e studiato dalla squadra di chef di Eataly di New York, il tempio della cucina italiana più amato e frequentato della Grande Mela. Un libro documento -  con introduzione di Oscar Farinetti, prefazioni di Joe Bastianich, Lidia Bastianich, Mario Batali, Adam e Alex Saper - da regalare, sfogliare, amare e custodire con orgoglio e gelosia quale prova documentale della grandezza del buon cibo italiano ai nostri giorni. Quasi un'enciclopedia in cui sono spiegati e illustrati in modo dettagliato i migliori prodotti italiani, selezionati, venduti e utilizzati presso Eataly. Oltre cento le ricette del libro per interpretare grandi classici italiani in chiave contemporanea. Un libro anche questo che non può e non deve mancare sotto l'albero.
Guardare al nuovo senza mai scordare le nostre origini...e tutto iniziò da Artusi e il suo La Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Natura e cultura indissolubilmente legate nel mutare delle stagioni e nel pieno rispetto dell'alternanza e della varietà delle pietanze, questa la summa del manuale di cucina italiana più famoso e letto. Un modo originale per avere l'Artusi sempre al fianco senza mai dimenticare i suoi insegnamenti lo troviamo in Artusi 2015 l'agenda libro per il nuovo anno pubblicata da Sarnus. Molto più di un'agenda, una ricetta al giorno per vivere in maniera positiva il pranzo e la cena per tutto il nuovo anno imparando a nutrirci meglio e più consapevolmente guardando alle origini.
Ma prima di passare al nuovo anno godiamoci il Natale, le sue tradizioni, i ricordi, i miti, la storia, le curiosità e le dolci ricette che lo caratterizzano insieme a Barbara Lombardi Santoro e il suo prezioso Natale in Famiglia. Una riedizione richiestissima, pubblicata da Sarnus, modificata e arricchita del già grande successo Il Natale di Barbara. Dedicato a mamme, nonne e maestre che vogliono preparare un Natale speciale per i loro cari. Un libro bello da leggere, regalare o ricevere in dono durante queste festività perché diventi un po' anch'esso tradizione di famiglia. Non posso non immaginarlo anno dopo anno al mio fianco e poi al fianco dei miei figli, con le pagine sempre più lise e consunte con qualche tradizione in più che si aggiunge a quelle già nostre.
Forte dell'esperienza maturata nel tempo e dei preziosi consigli acquisiti anche attraverso i libri che vi ho oggi proposto vi lascio la ricetta della mia tartare natalizia, che non è di tonno per le ragioni che vi dicevo in apertura, perché fareste male a voi, all'ambiente e anche al portafoglio ma di palamito (il parente povero e più gustoso del tonno) se ancora lo trovate o anche di semplice sgombro.
Ho impreziosito la tartare con il succo delle arance di cui è ricca la mia terra, del buon olio, olive taggiasche e i rinomati capperi di Pantelleria, oggi facilmente reperibili anche sul web nel negozio e-commerce della Cooperativa dei produttori di Capperi di Pantelleria, prodotto di qualità certificata dal marchio comunitario IGP.
Tartare mediterranea
Ingredienti per 4 persone:
400 g di filetto di palamito o di sgombro
1 arancia
sale
pepe
olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di olive taggiasche
1 cucchiaio di capperi di Pantelleria

Tritare il pesce con un coltello e condirlo con scorza di arancia, il succo, sale, pepe, olio. Aggiungere capperi e olive.Lasciar riposare in frigo per un'oretta. Suddividere la polpa di pesce nei piatti dandogli la forma con un coppapasta. Infornare la tartare in forno caldo e spento per non più di due minuti, guarnire con olive e fette d'arancia e servire con un calice di Blanc de blanc Dorigo Wines, prodotto con metodo classico da uve Chardonnay.

La tartare di Natale

Piatti ISI Milano
Natale è ormai arrivato e non può mancare sulla tavola di festa qualche piatto a base di pesce e qualche eccellenza italiana, così come sotto l'albero qualche buon libro. Mi raccomando però attenzione alle truffe che in questo periodo si moltiplicano soprattutto nel settore agroalimentare, dove la crescita della richiesta dei soliti noti prodotti spinge produttori e rivenditori senza coscienza ad approfittare del consumatore propinando una cosa per un'altra a prezzi esorbitanti o peggio ancora prodotti avariati o contraffatti. Ricordatevi sempre che solo la conoscenza vi permetterà di essere liberi e non farvi ingannare dalle tristi e spesso incomprensibili logiche di mercato.
E' la conoscenza che fa la differenza anche e soprattutto a tavola e se non sapete da dove iniziare, se anche fare la spesa vi spaventa perché vi sentite disorientati davanti ad un'offerta sempre più vasta, meno chiara e spesso di infima qualità affidatevi a Beppe Bigazzi ed al suo ultimo libro da me appena citato.
La conoscenza fa la differenza  pubblicato da Giunti è il manuale che ci voleva per barcamenarsi e orientarsi in modo corretto nelle scelte alimentari. Imparare a scegliere i prodotti giusti con l'aiuto e la guida del grande Beppe Bigazzi sarà come compiere un viaggio attraverso l'Italia alla scoperta di sapori e produttori di eccellenze e servirà soprattutto a vivere meglio. Grande intenditore del cibo Bigazzi, il più grande gastronomo vivente di casa nostra, in questo ennesimo e fortunato libro ci offre un saggio della sua sapienza con racconti di vita, ricette e suggerimenti preziosi per scegliere il meglio senza mai dimenticare quanta fortuna abbiamo avuto a nascere in Italia.
Certamente fortunati ci sentiremo sfogliando le pagine di I Love Eataly di Rizzoli. Creato e studiato dalla squadra di chef di Eataly di New York, il tempio della cucina italiana più amato e frequentato della Grande Mela. Un libro documento -  con introduzione di Oscar Farinetti, prefazioni di Joe Bastianich, Lidia Bastianich, Mario Batali, Adam e Alex Saper - da regalare, sfogliare, amare e custodire con orgoglio e gelosia quale prova documentale della grandezza del buon cibo italiano ai nostri giorni. Quasi un'enciclopedia in cui sono spiegati e illustrati in modo dettagliato i migliori prodotti italiani, selezionati, venduti e utilizzati presso Eataly. Oltre cento le ricette del libro per interpretare grandi classici italiani in chiave contemporanea. Un libro anche questo che non può e non deve mancare sotto l'albero.
Guardare al nuovo senza mai scordare le nostre origini...e tutto iniziò da Artusi e il suo La Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Natura e cultura indissolubilmente legate nel mutare delle stagioni e nel pieno rispetto dell'alternanza e della varietà delle pietanze, questa la summa del manuale di cucina italiana più famoso e letto. Un modo originale per avere l'Artusi sempre al fianco senza mai dimenticare i suoi insegnamenti lo troviamo in Artusi 2015 l'agenda libro per il nuovo anno pubblicata da Sarnus. Molto più di un'agenda, una ricetta al giorno per vivere in maniera positiva il pranzo e la cena per tutto il nuovo anno imparando a nutrirci meglio e più consapevolmente guardando alle origini.
Ma prima di passare al nuovo anno godiamoci il Natale, le sue tradizioni, i ricordi, i miti, la storia, le curiosità e le dolci ricette che lo caratterizzano insieme a Barbara Lombardi Santoro e il suo prezioso Natale in Famiglia. Una riedizione richiestissima, pubblicata da Sarnus, modificata e arricchita del già grande successo Il Natale di Barbara. Dedicato a mamme, nonne e maestre che vogliono preparare un Natale speciale per i loro cari. Un libro bello da leggere, regalare o ricevere in dono durante queste festività perché diventi un po' anch'esso tradizione di famiglia. Non posso non immaginarlo anno dopo anno al mio fianco e poi al fianco dei miei figli, con le pagine sempre più lise e consunte con qualche tradizione in più che si aggiunge a quelle già nostre.
Forte dell'esperienza maturata nel tempo e dei preziosi consigli acquisiti anche attraverso i libri che vi ho oggi proposto vi lascio la ricetta della mia tartare natalizia, che non è di tonno per le ragioni che vi dicevo in apertura, perché fareste male a voi, all'ambiente e anche al portafoglio ma di palamito (il parente povero e più gustoso del tonno) se ancora lo trovate o anche di semplice sgombro.
Ho impreziosito la tartare con il succo delle arance di cui è ricca la mia terra, del buon olio, olive taggiasche e i rinomati capperi di Pantelleria, oggi facilmente reperibili anche sul web nel negozio e-commerce della Cooperativa dei produttori di Capperi di Pantelleria, prodotto di qualità certificata dal marchio comunitario IGP.
Tartare mediterranea
Ingredienti per 4 persone:
400 g di filetto di palamito o di sgombro
1 arancia
sale
pepe
olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di olive taggiasche
1 cucchiaio di capperi di Pantelleria

Tritare il pesce con un coltello e condirlo con scorza di arancia, il succo, sale, pepe, olio. Aggiungere capperi e olive.Lasciar riposare in frigo per un'oretta. Suddividere la polpa di pesce nei piatti dandogli la forma con un coppapasta. Infornare la tartare in forno caldo e spento per non più di due minuti, guarnire con olive e fette d'arancia e servire con un calice di Blanc de blanc Dorigo Wines, prodotto con metodo classico da uve Chardonnay.

2014-12-20

Trattoria Al Casello...da Giovanni si torna alle origini

Se avete voglia di assaggiare la cucina tradizionale calabrese in un ambiente caldo da vecchia trattoria di paese dovete assolutamente conoscere La Trattoria Al Casello da Giovanni a Rossano Scalo, il mio ultimo percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
A volte si va a mangiare fuori per sentirsi a casa, nel senso che si ha voglia di uscire di casa per ritrovare quei sapori e quel calore capaci di farci rivivere quel che non c'è più. I piatti cari di una nonna, di una mamma o di una zia cucinati davvero secondo tradizione li possiamo ancora trovare alla piccola Trattoria Al Casello da Giovanni Villella a Rossano Scalo. I pochi tavoli con le classiche tovaglie a quadretti, la luce soffusa delle lanterne e l'estrema cordialità di Giovanni rendono questo posto inimitabile. Parlare della trattoria e non parlare del suo giovane e amabile proprietario risulta impresa impossibile perché la trattoria è lui e il suo sorriso ed i suoi modi gentili conquistano da quando si varca la soglia. Gli avventori qui non sono clienti ma amici e Giovanni ti fa sentire tale anche la prima volta che vai a mangiare da lui.
I piatti variano secondo il giorno e secondo la disponibilità del mercato e il menù viene annotato su una grande lavagna che con il disegno della città di Rossano impreziosisce e caratterizza l'ambiente, ma quel che accomuna il tutto è la semplicità e la genuinità. Da Giovanni si viene per mangiare i piatti di una volta e così nell'antipasto della casa abbiamo trovato patate e peperoni, cotiche e fagioli, sardella, frittelle in vari modi e bieta saltata con il peperone secco. 

Quando ti chiede le preferenze sul vino, anche se è presente un discreto numero di etichette, non puoi che rispondere quello della casa perché a casa della nonna ti senti e quel gusto vuoi ritrovare. Giovanni senza perdersi in preamboli ti illustra quel che la cucina offre come quando arrivi a casa e la mamma ti dice ti ho preparato questo o quello ma ogni piatto che viene fuori da quella cucina è un concentrato di gusto e tradizione.
Gli spaghetti tagliati con le rape conditi secondo l'uso con olio aglio e peperone rosso in polvere sembrerebbero un piatto scontato ma conquistano con con quei toni amaro-piccanti. Cucchiaio dopo cucchiaio ti ritrovi a finire la scodella e ad avere voglia di controllare la pentola per verificare se ce n'è ancora. La pizzaiola è un tripudio di gusto con il rosso dei pomodorini e il verde dei peperoni che formano un tutt'uno in un delizioso sughetto profumato, aromatico e "morbido" per cui la scarpetta diventa imprescindibile. 
Naturale concludere in questo periodo con un paio di mandarini presi lì dal cestino sul tavolo, un dolce casalingo o uno dei più sofisticati e freschi dessert di Tagliaferri come quello al pistacchio che abbiamo assaggiato noi. Resta spazio solo per un liquore della casa...finocchietto, liquirizia o cos'altro voi scegliate resterete soddifatti così come del conto davvero modesto.
Trattoria Al Casello da Giovanni
Via Sant'Angelo
87067 Rossano Scalo (CS)
Tel. 329/6129097