2015-05-07

Il piacere di essere mamma: l'ora del tè in miniatura e i dolcini alla crema e frutta senza lattosio

Stoviglie La Porcellana Bianca
Domenica è la festa della mamma ed il regalo più grande per me è davvero semplicemente esserlo. Con i bambini sto imparando tante cose, sto imparando sul campo ad essere genitore e soprattutto a capire che non siamo noi a dare a loro ma loro che quotidianamente ci danno e c'insegnano tanto, loro riflettono i nostri difetti inducendoci a migliorare anche come persone e non solo come genitori. Mi accorgo che davvero osservano tutto e mi conoscono più di quanto io conosca me stessa. I momenti educativi si mescolano a quelli ludici ed  è davvero ogni giorno un piacere sempre più grande essere la loro mamma.
Non sono una mamma con tanto tempo a disposizione ma sono molto presente e cerco sempre anche nel mio caotico da fare di introdurre in loro qualche "pilloletta" di amore per il sapere.
Continuano le nostre scoperte gioco con G-Baby del Gruppo Editoriale San Paolo, non solo il mensile, pur sempre ricco di spunti, ma anche gli speciali dedicati ai giochi. Fiabe in gioco stavolta è davvero "di stagione" con Jack e il fagiolo magico e La principessa sul pisello, due storie che già i miei figli amavano e ai cui personaggi hanno potuto finalmente dare un volto. Fiabe da leggere ascoltare, guardare, disegnare e anche colorare quelle di G-Baby Fiabe in gioco.
Ormai siamo diventati più fattivi...usiamo fogli, forbici e colori a tutto spiano. Giulio che è più grande ama moltissimo e sempre più disegnare (come me da piccola) ecco perché non potevamo proprio farci mancare Il mio primo libro pop up Costruisci il Circo pop up pubblicato da Effigi. Il nostro circo tra colori ed intagli sta prendendo vita pagina dopo pagina con giocolieri, clown, leoni e molto altro ancora!
E' bellissimo seguire con loro una storia per imparare magari le tradizioni di un luogo, lo stiamo facendo con La dolce strada di Veronica Grandetti e Nicola Natili pubblicato da Edizioni Il Leccio; una storia sui dolci tradizionali senesi raccontata attraverso gli occhi della piccola e curiosa Caterina, la nipote di una famiglia di mezzadri che in un percorso sentimentale fatto di famiglia, oggetti, luoghi, personaggi, costumi e modi di dire ci porta alla scoperta di del territorio senese e della sua tradizione dolciaria. Già immagino come sarà bello portarli magari in quei luoghi conosciuti attraverso il libro a scoprire dal vivo quei manicaretti di cui abbiamo letto e che magari abbiamo pasticciato nella nostra cucina con le ricette di cui il libro è fornito.
Non è tutto oro quel che luccica però e anch'io sono una mamma imperfetta che perde la pazienza e a volte viene tiranneggiata dai piccoli da cui non riesce sempre a farsi ascoltare.
Ai genitori stressati che si spazientiscono per nulla consiglio un bel libro edito da BUR Urlare non serve a nulla di Daniele Novara per imparare a gestire i conflitti con i figli, per farsi ascoltare e guidarli nella crescita. Io personalmente ho dei noduli alle corde vocali e dovrei stare in assoluto riposo vocale per cui ho fatto di necessità virtù cercando di imparare da Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali che raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Tante sono le storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza –da cui parte l’autore per mostrarci la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
A parte l'educazione, argomento sempre spinoso, anche in cucina  penso si possano trovare dei punti di contatto per unire genitori e figli e trasformare l'esigenza dell'alimentarsi in gioco e divertimento.

Ho dei bambini sani, al momento senza intolleranze e/o allergie note, però stavolta ho voluto pensare a quai bambini  (tanti purtroppo) che non possono assumere lattosio ed ho ricreato la ricetta dei dolcetti alla crema e frutta privandoli del tutto di latte e grassi animali, il risultato un dolcino leggero che realizzato in piccolo formato permette di giocare con loro all'ora del tè ottenendo una merenda sana, gustosa e giocosa da condividere.
Le tazze del tè le ho sostituite con un modello largo da caffè per ottenere l'effetto miniatura.
Dolcetti alla crema e frutta senza lattosio
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva leggero o di semi
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di limoncello
Per la crema all'acqua:
4 tuorli
 500 ml di acqua
100 g di zucchero
50 g di farina
la scorza di un limone
Per completare:
Fragole e Kiwi o altra frutta fresca
zucchero a velo
Montare le uova con lo zucchero aggiungere i liquidi e poi la farina setacciata con il lievito, versare il composto negli stampini (se si tratta di piccole formine ne verranno oltre 20)e infornare a 180° finché risulteranno dorati. Intanto preparare la crema, portare a bollore l'acqua con la scorza. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e l'acqua un po' alla volta continuando a mescolare. Addensare a fuoco dolce mescolando fino a che la crema risulterà di consistenza soda. Far raffreddare la crema farcire i dolcini e decorarli con la frutta e lo zucchero a velo.
Con la piccola Aurelia condividiamo spesso una tazza di tè o una tisana, con questi dolcini  abbiamo particolarmente apprezzato questa miscela di tè  di La via del Tè. La miscela Romeo e Giulietta è perfetta per i romantici e i sognatori, tè verde con papaya, fragola e petali di rosa dal profumo dolce e fruttato e dal sapore soave e delicato.
Se  l'idea di una merenda speciale vi alletta e  vi trovate magari a Milano approfittate dell'evento organizzato da Gallucci Editore   il prossimo 9 maggio alle ore 17  una presentazione/laboratorio del libro Facciamo merenda! di Miralda Colombo presso la Libreria dei Ragazzi di Milano (via Tadino, 53)
Un laboratorio di cucina durante il quale i bambini che parteciperanno prepareranno la loro merenda insieme a Miralda e a Cecilia Viganò (in arte Cevì, illustratrice del volume).

Il piacere di essere mamma: l'ora del tè in miniatura e i dolcini alla crema e frutta senza lattosio

Stoviglie La Porcellana Bianca
Domenica è la festa della mamma ed il regalo più grande per me è davvero semplicemente esserlo. Con i bambini sto imparando tante cose, sto imparando sul campo ad essere genitore e soprattutto a capire che non siamo noi a dare a loro ma loro che quotidianamente ci danno e c'insegnano tanto, loro riflettono i nostri difetti inducendoci a migliorare anche come persone e non solo come genitori. Mi accorgo che davvero osservano tutto e mi conoscono più di quanto io conosca me stessa. I momenti educativi si mescolano a quelli ludici ed  è davvero ogni giorno un piacere sempre più grande essere la loro mamma.
Non sono una mamma con tanto tempo a disposizione ma sono molto presente e cerco sempre anche nel mio caotico da fare di introdurre in loro qualche "pilloletta" di amore per il sapere.
Continuano le nostre scoperte gioco con G-Baby del Gruppo Editoriale San Paolo, non solo il mensile, pur sempre ricco di spunti, ma anche gli speciali dedicati ai giochi. Fiabe in gioco stavolta è davvero "di stagione" con Jack e il fagiolo magico e La principessa sul pisello, due storie che già i miei figli amavano e ai cui personaggi hanno potuto finalmente dare un volto. Fiabe da leggere ascoltare, guardare, disegnare e anche colorare quelle di G-Baby Fiabe in gioco.
Ormai siamo diventati più fattivi...usiamo fogli, forbici e colori a tutto spiano. Giulio che è più grande ama moltissimo e sempre più disegnare (come me da piccola) ecco perché non potevamo proprio farci mancare Il mio primo libro pop up Costruisci il Circo pop up pubblicato da Effigi. Il nostro circo tra colori ed intagli sta prendendo vita pagina dopo pagina con giocolieri, clown, leoni e molto altro ancora!
E' bellissimo seguire con loro una storia per imparare magari le tradizioni di un luogo, lo stiamo facendo con La dolce strada di Veronica Grandetti e Nicola Natili pubblicato da Edizioni Il Leccio; una storia sui dolci tradizionali senesi raccontata attraverso gli occhi della piccola e curiosa Caterina, la nipote di una famiglia di mezzadri che in un percorso sentimentale fatto di famiglia, oggetti, luoghi, personaggi, costumi e modi di dire ci porta alla scoperta di del territorio senese e della sua tradizione dolciaria. Già immagino come sarà bello portarli magari in quei luoghi conosciuti attraverso il libro a scoprire dal vivo quei manicaretti di cui abbiamo letto e che magari abbiamo pasticciato nella nostra cucina con le ricette di cui il libro è fornito.
Non è tutto oro quel che luccica però e anch'io sono una mamma imperfetta che perde la pazienza e a volte viene tiranneggiata dai piccoli da cui non riesce sempre a farsi ascoltare.
Ai genitori stressati che si spazientiscono per nulla consiglio un bel libro edito da BUR Urlare non serve a nulla di Daniele Novara per imparare a gestire i conflitti con i figli, per farsi ascoltare e guidarli nella crescita. Io personalmente ho dei noduli alle corde vocali e dovrei stare in assoluto riposo vocale per cui ho fatto di necessità virtù cercando di imparare da Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali che raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Tante sono le storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza –da cui parte l’autore per mostrarci la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
A parte l'educazione, argomento sempre spinoso, anche in cucina  penso si possano trovare dei punti di contatto per unire genitori e figli e trasformare l'esigenza dell'alimentarsi in gioco e divertimento.

Ho dei bambini sani, al momento senza intolleranze e/o allergie note, però stavolta ho voluto pensare a quai bambini  (tanti purtroppo) che non possono assumere lattosio ed ho ricreato la ricetta dei dolcetti alla crema e frutta privandoli del tutto di latte e grassi animali, il risultato un dolcino leggero che realizzato in piccolo formato permette di giocare con loro all'ora del tè ottenendo una merenda sana, gustosa e giocosa da condividere.
Le tazze del tè le ho sostituite con un modello largo da caffè per ottenere l'effetto miniatura.
Dolcetti alla crema e frutta senza lattosio
Ingredienti
Per la base:
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
130 g di olio di oliva leggero o di semi
130 g di acqua
una bustina di lievito per dolci
30 ml di limoncello
Per la crema all'acqua:
4 tuorli
 500 ml di acqua
100 g di zucchero
50 g di farina
la scorza di un limone
Per completare:
Fragole e Kiwi o altra frutta fresca
zucchero a velo
Montare le uova con lo zucchero aggiungere i liquidi e poi la farina setacciata con il lievito, versare il composto negli stampini (se si tratta di piccole formine ne verranno oltre 20)e infornare a 180° finché risulteranno dorati. Intanto preparare la crema, portare a bollore l'acqua con la scorza. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e l'acqua un po' alla volta continuando a mescolare. Addensare a fuoco dolce mescolando fino a che la crema risulterà di consistenza soda. Far raffreddare la crema farcire i dolcini e decorarli con la frutta e lo zucchero a velo.
Con la piccola Aurelia condividiamo spesso una tazza di tè o una tisana, con questi dolcini  abbiamo particolarmente apprezzato questa miscela di tè  di La via del Tè. La miscela Romeo e Giulietta è perfetta per i romantici e i sognatori, tè verde con papaya, fragola e petali di rosa dal profumo dolce e fruttato e dal sapore soave e delicato.
Se  l'idea di una merenda speciale vi alletta e  vi trovate magari a Milano approfittate dell'evento organizzato da Gallucci Editore   il prossimo 9 maggio alle ore 17  una presentazione/laboratorio del libro Facciamo merenda! di Miralda Colombo presso la Libreria dei Ragazzi di Milano (via Tadino, 53)
Un laboratorio di cucina durante il quale i bambini che parteciperanno prepareranno la loro merenda insieme a Miralda e a Cecilia Viganò (in arte Cevì, illustratrice del volume).

2015-05-04

La Sicilia tra amori e vini e la norma infornata

Tessuto Busatti, pirofila Wald

Un piatto può nascere da una suggestione, un luogo vissuto, visto o conosciuto anche solo attraverso le pagine in cui è narrato.
Mi sono lasciata assorbire dalla piacevole scrittura di Andrea Zanfi e dal suo "Sicilia. L'Isola e il Mediterraneo. Storie di amori e vini" pubblicato da Salvietti & Barabuffi. Un intreccio narrativo che prende il via tra le stanze di un antico baglio siciliano, ricco di leggende, ricordi e storie dimenticate o mai narrate. Un libro che attraverso le parole e le immagini diventa quasi una dichiarazione d'amore alla Sicilia, l'isola più grande del mediterraneo, protagonista indiscussa di questo pregevole volume. Sicilia intesa sia come terra fertile per l'uomo, che come donna forte e caparbia che cerca di resistere alle avance del suo innamorato Mediterraneo. In mezzo a tutto questo le storie dei produttori vinicoli che con impegno e dedizione - e non senza difficoltà - trasformano i suoi generosi frutti in prodotti esportati e conosciuti in tutto il mondo.
Quando dico Sicilia penso alla norma, un piatto che trasuda Sicilia da ogni poro, un primo che amo e che sempre mi riporta col pensiero alla sua terra d'origine.
Ho preparato una norma ricca e succulenta con gli speciali pennoni del pastificio calabrese Pisani & Pasta e l'ho resa ancora più golosa arricchendola di buona mozzarella  e ricotta salata per passarla poi in forno appena quindici minuti il tempo di far fondere la mozzarella e i sapori tutti tra di loro. 
Pennoni alla norma infornati
Ingredienti per 4 persone:
400 g di pennoni (o anche paccheri)
1 grossa melanzana lunga
400 g di pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
basilico
sale e pepe
200 g di mozzarella (fior di latte)
4 cucchiai di ricotta salata grattugiata 
Schiacciare l'aglio e soffriggerlo con un po' d'olio unire i pelati schiacciati, salare pepare e proseguire la cottura fino a far addensare il sughetto, eliminare l'aglio e aggiungere le foglie di basilico spezzettate. Tagliare intanto la melanzana a fdttine e friggerle in altro olio, scolarle ed aggiungerle al sugo preparato, regolare di sale.
Lessare al dente i pennoni condirli con il sugo alle melanzane e la ricotta salata, aggiungere la mozzarella a dadini, versare in una pirofila e infornare per 15 minuti, finché la mozzarella non sarà sciolta.
A questo piatto ho deciso di abbinare un vino siciliano: il Symposio del Feudo Principi di Butera, un rosso prodotto con il 65% di uve  Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 5% Petit Verdot, che si sposa alla perfezione con i piatti della tradizione siciliana

La Sicilia tra amori e vini e la norma infornata

Tessuto Busatti, pirofila Wald

Un piatto può nascere da una suggestione, un luogo vissuto, visto o conosciuto anche solo attraverso le pagine in cui è narrato.
Mi sono lasciata assorbire dalla piacevole scrittura di Andrea Zanfi e dal suo "Sicilia. L'Isola e il Mediterraneo. Storie di amori e vini" pubblicato da Salvietti & Barabuffi. Un intreccio narrativo che prende il via tra le stanze di un antico baglio siciliano, ricco di leggende, ricordi e storie dimenticate o mai narrate. Un libro che attraverso le parole e le immagini diventa quasi una dichiarazione d'amore alla Sicilia, l'isola più grande del mediterraneo, protagonista indiscussa di questo pregevole volume. Sicilia intesa sia come terra fertile per l'uomo, che come donna forte e caparbia che cerca di resistere alle avance del suo innamorato Mediterraneo. In mezzo a tutto questo le storie dei produttori vinicoli che con impegno e dedizione - e non senza difficoltà - trasformano i suoi generosi frutti in prodotti esportati e conosciuti in tutto il mondo.
Quando dico Sicilia penso alla norma, un piatto che trasuda Sicilia da ogni poro, un primo che amo e che sempre mi riporta col pensiero alla sua terra d'origine.
Ho preparato una norma ricca e succulenta con gli speciali pennoni del pastificio calabrese Pisani & Pasta e l'ho resa ancora più golosa arricchendola di buona mozzarella  e ricotta salata per passarla poi in forno appena quindici minuti il tempo di far fondere la mozzarella e i sapori tutti tra di loro. 
Pennoni alla norma infornati
Ingredienti per 4 persone:
400 g di pennoni (o anche paccheri)
1 grossa melanzana lunga
400 g di pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
basilico
sale e pepe
200 g di mozzarella (fior di latte)
4 cucchiai di ricotta salata grattugiata 
Schiacciare l'aglio e soffriggerlo con un po' d'olio unire i pelati schiacciati, salare pepare e proseguire la cottura fino a far addensare il sughetto, eliminare l'aglio e aggiungere le foglie di basilico spezzettate. Tagliare intanto la melanzana a fdttine e friggerle in altro olio, scolarle ed aggiungerle al sugo preparato, regolare di sale.
Lessare al dente i pennoni condirli con il sugo alle melanzane e la ricotta salata, aggiungere la mozzarella a dadini, versare in una pirofila e infornare per 15 minuti, finché la mozzarella non sarà sciolta.
A questo piatto ho deciso di abbinare un vino siciliano: il Symposio del Feudo Principi di Butera, un rosso prodotto con il 65% di uve  Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 5% Petit Verdot, che si sposa alla perfezione con i piatti della tradizione siciliana

2015-04-30

Ristorante L'Antico Borgo, un'eccellenza nel cuore di Morano Calabro

Stavolta con I Percorsi del Gusto di Diritto di Cronaca mi sono concessa l'eccellenza.
 In un borgo dell'entroterra qual è Morano Calabro nessuno si aspetta di trovare un ristorante in cui si cucina pesce e nessuno si aspetterebbe mai di poter assaggiare una cucina di mare moderna e creativa. L'antico Borgo dello chef Pierlugi Vacca è proprio l'eccezione che conferma la regola.


Un locale classico e raffinato nel cuore del bellissimo borgo di Morano Calabro (CS), uno dei borghi più belli d'Italia. Di questo posto e del suo patron avevo sentito parlare bene ed avevo letto ancor meglio su guide e quotidiani ma finché non mi sedevo ad un tavolo non potevo immaginare che fosse tutto ancor meglio dal vero. 
Qui si servono piatti dai sapori singolari, studiati e ragionati, creativi ed a volte eccentrici ma mai fuori dalle righe, anzi sempre genuini ed attentissimi alla materia prima, specchio perfetto di tutta la passione che Pierluigi Vacca mette nel suo mestiere, la sua arte.
Vastissima la carta dei vini, più di 200 etichette che si arricchiscono di anno in anno e che ben rappresentano tutto il territorio nazionale.
Ci viene servita subito come entrée un'ultima creazione dello chef, una freschissima gelatina di pomodoro e zucchine con frutti di mare che sprigiona in bocca un gusto pieno d'estate facendoci pensare a calde ed assolate spiagge estive.
Come antipasti vi è davvero l'imbarazzo della scelta. L'insalata di pesce stocco e cardoncelli con melograno e gelato all'olio e al bergamotto così come l'insalata di gamberi rosa con fave fresche, pomodorini confit e olio al cedro ci fanno subito capire che ci attendono inconsueti e graditissimi accostamenti. 
Sublime lo sformatino di baccalà e melanzane con crema di peperoni, un piatto di cui non se ne ha mai abbastanza. Notevole e insolito anche il tortino di alici ripieno di lenticchie che ci viene servito su una gustosa salsa di ortiche.
 Il top si raggiunge per me con la tagliatella di seppia marinata all'aceto servita con una mousse al gorgonzola e cono al sesamo, chi mai avrebbe detto che ingredienti tanto diversi potevano tra loro sposarsi così bene?
La calamarata con baccalà, limone e olive taggiasche ci riporta un po' verso la tradizione senza mancare tuttavia di meravigliarci per la ricchezza di profumi mediterranei che da essa si sprigionano.
Il riso di Sibari trova il suo ideale completamento con una crema di piselli, salmone affumicato e polvere di liquirizia. Un gusto rotondo esaltato alla perfezione dall'Efeso di Librandi, un bianco IGT Val di Neto prodotto con uve Mantonico.
Il filetto di tonno scottato alla piastra con con pistacchi,sale grigio e gelato al basilico è semplicemente ineccepibile per gli accostamenti, la cottura e la stessa presentazione.
La mousse al bergamotto con riso croccante al lampone completa nel giusto modo un pranzo senza pari.
L'Antico Borgo offre una cucina che merita una visita di tanto in tanto, anche per provare un solo piatto alla volta magari in sostituzione della consueta uscita per una pizza, come precisa lo chef che ci consiglia di assaggiare volta per volta i nuovi piatti del menù in continua evoluzione. Concedetevi l'eccellenza non ve ne pentirete aggiungo io.
Ristorante L'Antico Borgo
Via Domenico Cappelli 53
87016 Morano Calabro (CS)
Tel. 0981 30002
http://www.ristoranteanticoborgo.com/

https://www.facebook.com/pages/lantico-borgo-il-ristorante/177187255694109?ref=ts&fref=ts

Ristorante L'Antico Borgo, un'eccellenza nel cuore di Morano Calabro

Stavolta con I Percorsi del Gusto di Diritto di Cronaca mi sono concessa l'eccellenza.
 In un borgo dell'entroterra qual è Morano Calabro nessuno si aspetta di trovare un ristorante in cui si cucina pesce e nessuno si aspetterebbe mai di poter assaggiare una cucina di mare moderna e creativa. L'antico Borgo dello chef Pierlugi Vacca è proprio l'eccezione che conferma la regola.


Un locale classico e raffinato nel cuore del bellissimo borgo di Morano Calabro (CS), uno dei borghi più belli d'Italia. Di questo posto e del suo patron avevo sentito parlare bene ed avevo letto ancor meglio su guide e quotidiani ma finché non mi sedevo ad un tavolo non potevo immaginare che fosse tutto ancor meglio dal vero. 
Qui si servono piatti dai sapori singolari, studiati e ragionati, creativi ed a volte eccentrici ma mai fuori dalle righe, anzi sempre genuini ed attentissimi alla materia prima, specchio perfetto di tutta la passione che Pierluigi Vacca mette nel suo mestiere, la sua arte.
Vastissima la carta dei vini, più di 200 etichette che si arricchiscono di anno in anno e che ben rappresentano tutto il territorio nazionale.
Ci viene servita subito come entrée un'ultima creazione dello chef, una freschissima gelatina di pomodoro e zucchine con frutti di mare che sprigiona in bocca un gusto pieno d'estate facendoci pensare a calde ed assolate spiagge estive.
Come antipasti vi è davvero l'imbarazzo della scelta. L'insalata di pesce stocco e cardoncelli con melograno e gelato all'olio e al bergamotto così come l'insalata di gamberi rosa con fave fresche, pomodorini confit e olio al cedro ci fanno subito capire che ci attendono inconsueti e graditissimi accostamenti. 
Sublime lo sformatino di baccalà e melanzane con crema di peperoni, un piatto di cui non se ne ha mai abbastanza. Notevole e insolito anche il tortino di alici ripieno di lenticchie che ci viene servito su una gustosa salsa di ortiche.
 Il top si raggiunge per me con la tagliatella di seppia marinata all'aceto servita con una mousse al gorgonzola e cono al sesamo, chi mai avrebbe detto che ingredienti tanto diversi potevano tra loro sposarsi così bene?
La calamarata con baccalà, limone e olive taggiasche ci riporta un po' verso la tradizione senza mancare tuttavia di meravigliarci per la ricchezza di profumi mediterranei che da essa si sprigionano.
Il riso di Sibari trova il suo ideale completamento con una crema di piselli, salmone affumicato e polvere di liquirizia. Un gusto rotondo esaltato alla perfezione dall'Efeso di Librandi, un bianco IGT Val di Neto prodotto con uve Mantonico.
Il filetto di tonno scottato alla piastra con con pistacchi,sale grigio e gelato al basilico è semplicemente ineccepibile per gli accostamenti, la cottura e la stessa presentazione.
La mousse al bergamotto con riso croccante al lampone completa nel giusto modo un pranzo senza pari.
L'Antico Borgo offre una cucina che merita una visita di tanto in tanto, anche per provare un solo piatto alla volta magari in sostituzione della consueta uscita per una pizza, come precisa lo chef che ci consiglia di assaggiare volta per volta i nuovi piatti del menù in continua evoluzione. Concedetevi l'eccellenza non ve ne pentirete aggiungo io.
Ristorante L'Antico Borgo
Via Domenico Cappelli 53
87016 Morano Calabro (CS)
Tel. 0981 30002
http://www.ristoranteanticoborgo.com/

https://www.facebook.com/pages/lantico-borgo-il-ristorante/177187255694109?ref=ts&fref=ts

2015-04-29

Picadillo alla habanera

Piatto Laboratorio Pesaro, tovagliolo Busatti
Ecco il piatto bandiera della cucina povera cubana: Picadillo alla habanera. Ovviamente si tratta di una mia interpretazione perché le ricette di questo piatto sono diverse ma io l'ho assaggiato molto simile a questo in un locale cubano di cui vi ho parlato qualche tempo fa ed ho tentato di riprodurlo. Il risultato a me è piaciuto, se vi va di provare vi lascio la ricetta.
Ma prima voglio ricordarvi l'appuntamento di domani in edicola con Storie di Cucina de Il Corriere della Sera, è la volta di Dolce come il Cioccolato un libro di Laura Esquivel che lessi tempo fa restandone fortemente emozionata. E' una storia dolce e sensuale, narrata in 12 piccanti puntate con ricette amori e rimedi casalinghi. E' la storia di Pedro e Tita due innamorati separati da un'assurda tradizione familiare e costretti per destino a vivere sotto lo stesso tetto come cognati, obbligati alla castità e tuttavia legati da una sensualità incandescente. Dolce come il cioccolato racconta con grazia e allegria femminili un’indimenticabile storia d’amore, in cui il cibo diventa metafora e strumento espressivo, rito e invenzione, promessa e godimento, veicolo di un’inedita comunione erotica. Un libro di ambientazione sudamericana, come l'autrice, in tema con la ricetta che vi presento oggi.
Picadillo alla habanera
Ingredienti per 4 persone:
500 g di carne bovina macinata
1 tazza di fagioli borlotti lessati
1 peperone giallo
2 pomodori da sugo (o pelati)
1/2 limone
1 spicchio d'aglio
1 cipollotto
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
prezzemolo
riso bianco
Marinare la carne per un'oretta con il succo del limone, il cipollotto tritato, sale, pepe e l'aglio schiacciato. Tagliare a cubetti il peperone dopo averlo pulito da semi e filamenti e rosolarlo in un wok con poco olio, aggiungere la carne e quando è rosolata, unire i pomodori schiacciati e i fagioli, proseguire la cottura finché il tutto risulterà ben amalgamato ma con fagioli e peperoni ancora integri, salare pepare e aggiungere prezzemolo. Servire con riso bianco.