2016-05-15

Ricomincio da un babà

Ci ho pensato un poco stavolta prima d'iniziare a scrivere. Questo post l'ho iniziato tante volte e tante volte l'ho cancellato perché non trovo le parole per dirvi ma forse più per dire a me stessa che mi sono un poco smarrita.
Non trovo più la ragione che mi porta a scrivere non trovo più il tempo per provare piacere nel farlo. In questi giorni non ho scritto ma ho letto, ho letto altri blog ed ho letto il mio blog tornando indietro nel tempo a capire quando ho perduto il fuoco sacro della passione che animava questo mio lavoro.
Ho deciso che è arrivato il momento di non fingere e di dirvi solo quello che ho voglia di dire e di smetterla di volere tutto ordinato e incolonnato in questo mio spazio virtuale.
Questo è il mio blog nato come rifugio della mia anima e tale deve restare. 
Questo blog mi ha salvato tante volte e nei giorni scorsi avevo pensato anche di scrivere la parola fine, poi qualche parola scrittami da Viviana in un commento ad un suo post mi ha fatto riflettere cosi come due chiacchiere con una mia amica ed alla fine ho deciso che io quella parola fine non la voglio scrivere. 
Voglio solo prendermi più libertà e più tempo, voglio solo essere meno impostata e tornare ad assere qui semplicemente Cocò che scrive quando e se ha voglia di dirvi qualcosa. Voglio i post che mi emozionano quando li rileggo anche a distanza di tempo.
In questo lasso di tempo ho fatto tante cose belle con i miei piccini: c'è stata la festa della mamma ed il concorso Dolce mamma a scuola di Aurelia a cui ho partecipato con gioia con una torta buonissima ed anche carina che ha conquistato il terzo posto alla gara.
Ho partecipato ad un altra invasione digitale

#InvadiMuseoAmarelli, l'ultima purtroppo per il 2016 organizzata da Startup Calabria  con la quale abbiamo visitato, o per meglio dire invaso, il museo della liquirizia Amarelli di Rossano (CS). 
Ho assistito alla recita del mio ometto Giulio ed anche lì tante emozioni, dolci e festa con gli altri genitori. 
Ho trascorso qualche ora al parco con i miei cuccioli (lo faccio raramente visti i miei tanti impegni) ed ho letto molto e dalle mie letture ho tratto nuova linfa.
Oggi vi parlo di un dolce meraviglioso il babà realizzato secondo la ricetta del libro di Franco Di Mare Il teorema del babà edito da Rizzoli un libro che mi ha tanto rilassato e che ho letto subito dopo Il caffè dei miracoli scoprendo in Franco Di Mare un eccellente narratore. 
E' una storia che si legge con piacere per rilassarsi e staccare dalla quotidianità ritrovando tuttavia negli abitanti  di Bauci i pregi e le bassezze dell'umanità.  Manca ancora un mese a Natale, ma a Procolo Jovine, titolare del miglior ristorante di Bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della Costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall’altro lato della piazza, dove c’era una profumeria, Procolo nota una nuova insegna – “Experience” – che promette “percorsi emozionali in cucina”. Una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. E quel qualcosa prende presto il volto di Jacopo Taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanità in tv, “colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccalà”. Un uomo bellissimo e, ça va sans dire, il sogno proibito di ogni donna. Per Procolo il suo arrivo è un oltraggio, un insulto, una sfida. Di più: un atto di guerra. 
Questo babà l'ho preparato per la festa della mamma, uno ciascuno direi per le mamme e con il residuo tante singole porzioni da condividere con gli amici, con la dose del libro questo è quanto viene fuori. E seppure il babà si fa con il rum siccome io mentre lo facevo pensavo alla costiera amalfitana l'ho bagnato con lo sciroppo di limoni (sempre quelli del mio albero) e il limoncello della mamma ed ho messo delle fragole fresche nella decorazione a completare il gusto del dolce.
Ricetta del babà napoletano (nella versione di Rosa) con le mie modifiche
Dal libro:
"...a volte le cose semplici sono le più difficili da realizzare, come sovente accade nella vita e nell’amore Non c’è nulla di più difficile di un babà fatto secondo criterio. Eppure, stando alle regole e ai trattati, sembrerebbe così facile. Tutto porterebbe a credere che chiunque sia in grado di maneggiare gli elementi base di cui è composto uno dei dolci più famosi del mondo che, nato – come si sa – alla corte di Francia, trovò poi a Napoli un trono, un regno e milioni di sudditi devoti. Ebbene, non commettete anche voi l’errore di farvi ingannare dalle premesse! Perché – come si dice – l’uomo propone ma poi è Dio che dispone. Basta davvero una piccola distrazione e gli ingredienti si ribellano alle manipolazioni distratte e maldestre, la lavorazione si complica all’improvviso e le indicazioni della ricetta, che paiono tanto lineari, si trasformano in un inestricabile labirinto in cui perdersi senza rimedio... Ecco perché il babà è una metafora dell’amore coniugale.... "
Ingredienti:
1/2 Kg di farina (00 e manitoba insieme)
8 uova 
25 gr di lievito di birra (o due cucchiai di pasta madre secca)
200 gr di burro
un pizzico di sale  
un cucchiaio di zucchero

Amalgamare il burro morbido, con il lievito, il sale e lo zucchero, unire poi un uovo alla volta alternato a due cucchiai di farina, attendendo sempre che la massa sia ben amalgamata prima di passare all'uovo successivo. 
A questo punto Rosa bagna il dolce con acqua zucchero e rum, io ho sostituito il rum al limoncello che ho aggiunto a uno sciroppo di acqua, zucchero, scorza e succo di limone (dosi variabili secondo il gusto). 
Ho completato poi con crema chantilly, panna montata e tante golose fragole di stagione.
Un bacio a chi mi legge

Ricomincio da un babà

Ci ho pensato un poco stavolta prima d'iniziare a scrivere. Questo post l'ho iniziato tante volte e tante volte l'ho cancellato perché non trovo le parole per dirvi ma forse più per dire a me stessa che mi sono un poco smarrita.
Non trovo più la ragione che mi porta a scrivere non trovo più il tempo per provare piacere nel farlo. In questi giorni non ho scritto ma ho letto, ho letto altri blog ed ho letto il mio blog tornando indietro nel tempo a capire quando ho perduto il fuoco sacro della passione che animava questo mio lavoro.
Ho deciso che è arrivato il momento di non fingere e di dirvi solo quello che ho voglia di dire e di smetterla di volere tutto ordinato e incolonnato in questo mio spazio virtuale.
Questo è il mio blog nato come rifugio della mia anima e tale deve restare. 
Questo blog mi ha salvato tante volte e nei giorni scorsi avevo pensato anche di scrivere la parola fine, poi qualche parola scrittami da Viviana in un commento ad un suo post mi ha fatto riflettere cosi come due chiacchiere con una mia amica ed alla fine ho deciso che io quella parola fine non la voglio scrivere. 
Voglio solo prendermi più libertà e più tempo, voglio solo essere meno impostata e tornare ad assere qui semplicemente Cocò che scrive quando e se ha voglia di dirvi qualcosa. Voglio i post che mi emozionano quando li rileggo anche a distanza di tempo.
In questo lasso di tempo ho fatto tante cose belle con i miei piccini: c'è stata la festa della mamma ed il concorso Dolce mamma a scuola di Aurelia a cui ho partecipato con gioia con una torta buonissima ed anche carina che ha conquistato il terzo posto alla gara.
Ho partecipato ad un altra invasione digitale

#InvadiMuseoAmarelli, l'ultima purtroppo per il 2016 organizzata da Startup Calabria  con la quale abbiamo visitato, o per meglio dire invaso, il museo della liquirizia Amarelli di Rossano (CS). 
Ho assistito alla recita del mio ometto Giulio ed anche lì tante emozioni, dolci e festa con gli altri genitori. 
Ho trascorso qualche ora al parco con i miei cuccioli (lo faccio raramente visti i miei tanti impegni) ed ho letto molto e dalle mie letture ho tratto nuova linfa.
Oggi vi parlo di un dolce meraviglioso il babà realizzato secondo la ricetta del libro di Franco Di Mare Il teorema del babà edito da Rizzoli un libro che mi ha tanto rilassato e che ho letto subito dopo Il caffè dei miracoli scoprendo in Franco Di Mare un eccellente narratore. 
E' una storia che si legge con piacere per rilassarsi e staccare dalla quotidianità ritrovando tuttavia negli abitanti  di Bauci i pregi e le bassezze dell'umanità.  Manca ancora un mese a Natale, ma a Procolo Jovine, titolare del miglior ristorante di Bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della Costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall’altro lato della piazza, dove c’era una profumeria, Procolo nota una nuova insegna – “Experience” – che promette “percorsi emozionali in cucina”. Una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. E quel qualcosa prende presto il volto di Jacopo Taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanità in tv, “colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccalà”. Un uomo bellissimo e, ça va sans dire, il sogno proibito di ogni donna. Per Procolo il suo arrivo è un oltraggio, un insulto, una sfida. Di più: un atto di guerra. 
Questo babà l'ho preparato per la festa della mamma, uno ciascuno direi per le mamme e con il residuo tante singole porzioni da condividere con gli amici, con la dose del libro questo è quanto viene fuori. E seppure il babà si fa con il rum siccome io mentre lo facevo pensavo alla costiera amalfitana l'ho bagnato con lo sciroppo di limoni (sempre quelli del mio albero) e il limoncello della mamma ed ho messo delle fragole fresche nella decorazione a completare il gusto del dolce.
Ricetta del babà napoletano (nella versione di Rosa) con le mie modifiche
Dal libro:
"...a volte le cose semplici sono le più difficili da realizzare, come sovente accade nella vita e nell’amore Non c’è nulla di più difficile di un babà fatto secondo criterio. Eppure, stando alle regole e ai trattati, sembrerebbe così facile. Tutto porterebbe a credere che chiunque sia in grado di maneggiare gli elementi base di cui è composto uno dei dolci più famosi del mondo che, nato – come si sa – alla corte di Francia, trovò poi a Napoli un trono, un regno e milioni di sudditi devoti. Ebbene, non commettete anche voi l’errore di farvi ingannare dalle premesse! Perché – come si dice – l’uomo propone ma poi è Dio che dispone. Basta davvero una piccola distrazione e gli ingredienti si ribellano alle manipolazioni distratte e maldestre, la lavorazione si complica all’improvviso e le indicazioni della ricetta, che paiono tanto lineari, si trasformano in un inestricabile labirinto in cui perdersi senza rimedio... Ecco perché il babà è una metafora dell’amore coniugale.... "
Ingredienti:
1/2 Kg di farina (00 e manitoba insieme)
8 uova 
25 gr di lievito di birra (o due cucchiai di pasta madre secca)
200 gr di burro
un pizzico di sale  
un cucchiaio di zucchero

Amalgamare il burro morbido, con il lievito, il sale e lo zucchero, unire poi un uovo alla volta alternato a due cucchiai di farina, attendendo sempre che la massa sia ben amalgamata prima di passare all'uovo successivo. 
A questo punto Rosa bagna il dolce con acqua zucchero e rum, io ho sostituito il rum al limoncello che ho aggiunto a uno sciroppo di acqua, zucchero, scorza e succo di limone (dosi variabili secondo il gusto). 
Ho completato poi con crema chantilly, panna montata e tante golose fragole di stagione.
Un bacio a chi mi legge

2016-05-05

Ristorante Aranceto Mascaro, Sushi e Sashimi tra il profumo di zagare calabresi

Nel mio peregrinare per i templi del gusto della mia provincia mi sono imbattuta in un posto originale...il mio ultimo percorso è su Diritto di Cronaca. Gli aranceti della nostra piana in questo periodo emanano il profumo intenso delle zagare, non fa eccezione la campagna che circonda il raffinato B&B Casa Solares nella campagna rossanese e se al ristorante del B&B è stato dato il nome di Aranceto di Casa Mascaro il motivo è palese e non è certo il buio della notte a nasconderlo. Arriviamo un venerdì sera e il profumo all’esterno è inebriante, varcata la vetrata d’ingresso ci accolgono l’ordine, la pulizia e l’eleganza semplice e senza infingimenti del luogo. 
La sala ha i colori del bianco e dell’azzurro, tutto   è fresco, tranquillo e solare come il sorriso della proprietaria e dei suoi figli. 

E’ un posto da cui non ti trovi a passare, ci devi andare apposta seppure la strada è agevole e molto nota (a due passi dall’AcquaPark) e devi scegliere pure quando andare visto che normalmente è aperto solo nel fine settimana e l’offerta è varia e tutta appetibile.
La cucina è affidata ad un giovane chef che ha personalizzato alcuni piatti della cucina mediterranea facendoli divenire piatti molto richiesti e sempre apprezzati dalla clientela (torneremo di certo per la parmigiana di mare). 
La pizza dicono sia ineguagliabile e, a giudicare da quel che vediamo un tavolo più in là, non credo abbiano torto ma al venerdì sera dalla cucina e dalle giovani ed esperte mani della figlia dei proprietari viene fuori una cena Japan Style a base di sushi, sashimi, tempura e altre fresche delizie di pesce con riso, alghe.

Non manca nulla davvero e nulla ci facciamo mancare, mangiando con gusto e  immergendoci in un’atmosfera completamente differente dal consueto, dimenticando certo per una serata di essere in terra calabra.

Dopo una carrellata di bocconcini e rotolini di ogni genere in cui prevale il rosa del salmone e di cui è impossibile menare a mente i nomi, siamo davvero sazi ma non rinunciamo ad un colorato sorbetto di fragole e ananas da loro preparato e ad una golosa mattonella alle nocciole caramellate, anche se non doveva esser da meno neppure il gelato alla vaniglia.

Tutto davvero delizioso, di gusto e di stile ed i prezzi sono sicuramente in linea con la media. L’Aranceto Mascaro è il posto perfetto per sentirvi in pace con il mondo almeno per un pranzo o una cena o chissà magari anche per la notte, dicono che  le colazioni di Casa Solares siano da ricordare ma di questo magari parliamo un’altra volta.
Ristorante Aranceto Mascaro
B&B Casa Solares
C.da Casello Mascaro
87067 – Rossano (CS)
tel. 331 5089269 - 0983 569188
https://www.facebook.com/Ristorante-Aranceto-Mascaro-BB-Casa-Solares-855773014541018/?fref=ts

Ristorante Aranceto Mascaro, Sushi e Sashimi tra il profumo di zagare calabresi

Nel mio peregrinare per i templi del gusto della mia provincia mi sono imbattuta in un posto originale...il mio ultimo percorso è su Diritto di Cronaca. Gli aranceti della nostra piana in questo periodo emanano il profumo intenso delle zagare, non fa eccezione la campagna che circonda il raffinato B&B Casa Solares nella campagna rossanese e se al ristorante del B&B è stato dato il nome di Aranceto di Casa Mascaro il motivo è palese e non è certo il buio della notte a nasconderlo. Arriviamo un venerdì sera e il profumo all’esterno è inebriante, varcata la vetrata d’ingresso ci accolgono l’ordine, la pulizia e l’eleganza semplice e senza infingimenti del luogo. 
La sala ha i colori del bianco e dell’azzurro, tutto   è fresco, tranquillo e solare come il sorriso della proprietaria e dei suoi figli. 

E’ un posto da cui non ti trovi a passare, ci devi andare apposta seppure la strada è agevole e molto nota (a due passi dall’AcquaPark) e devi scegliere pure quando andare visto che normalmente è aperto solo nel fine settimana e l’offerta è varia e tutta appetibile.
La cucina è affidata ad un giovane chef che ha personalizzato alcuni piatti della cucina mediterranea facendoli divenire piatti molto richiesti e sempre apprezzati dalla clientela (torneremo di certo per la parmigiana di mare). 
La pizza dicono sia ineguagliabile e, a giudicare da quel che vediamo un tavolo più in là, non credo abbiano torto ma al venerdì sera dalla cucina e dalle giovani ed esperte mani della figlia dei proprietari viene fuori una cena Japan Style a base di sushi, sashimi, tempura e altre fresche delizie di pesce con riso, alghe.

Non manca nulla davvero e nulla ci facciamo mancare, mangiando con gusto e  immergendoci in un’atmosfera completamente differente dal consueto, dimenticando certo per una serata di essere in terra calabra.

Dopo una carrellata di bocconcini e rotolini di ogni genere in cui prevale il rosa del salmone e di cui è impossibile menare a mente i nomi, siamo davvero sazi ma non rinunciamo ad un colorato sorbetto di fragole e ananas da loro preparato e ad una golosa mattonella alle nocciole caramellate, anche se non doveva esser da meno neppure il gelato alla vaniglia.

Tutto davvero delizioso, di gusto e di stile ed i prezzi sono sicuramente in linea con la media. L’Aranceto Mascaro è il posto perfetto per sentirvi in pace con il mondo almeno per un pranzo o una cena o chissà magari anche per la notte, dicono che  le colazioni di Casa Solares siano da ricordare ma di questo magari parliamo un’altra volta.
Ristorante Aranceto Mascaro
B&B Casa Solares
C.da Casello Mascaro
87067 – Rossano (CS)
tel. 331 5089269 - 0983 569188
https://www.facebook.com/Ristorante-Aranceto-Mascaro-BB-Casa-Solares-855773014541018/?fref=ts

2016-05-02

Cornettini golosi con frolla al mascarpone

E si, ritorno sulla frolla al mascarpone utilizzata per i Biscottè perché non può passare inosservato questo utilizzo che ne ho fatto e anche perché trattandosi di una grande dose d'impasto mi piace darvi due suggerimenti d'utilizzo. Ho farcito questi cornettini con una confettura di visciole  Agricola Si.Gi. davvero tutto il gusto della frutta nel barattolo e li ho completati con una glassa da spalmare sui biscotti prima di infornarli, colorata di rosa perché mia figlia voleva così.

Ingredienti
Per la frolla:
600 g di farina 00
250 g di mascarpone
150 g di burro
180 g di zucchero
2 tuorli
1 bustina di lievito
Per completare:
confettura di visciole 
albume, farina e zucchero semolato in parti uguali per la glassa più colorante a piacere
Impastare i tuorli con il mascarpone, aggiungere lo zucchero il burro morbido. Unire la farina setacciata con il lievito e formare un panetto. Lasciar riposare l'impasto avvolto in pellicola per mezz'ora circa poi stenderlo ad uno spessore di mezzo centimetro e ricavarne dei triangoli, farcire ogni triangolo con poca confettura e arrotolarlo a cornetto. Amalgamare l'albume con pari peso di farina e zucchero, Aggiungere a piacere il colorante e pennellare la glassa sui cornetti. Infornare a 180° finché i biscotti prendono un bel colore dorato.

Cornettini golosi con frolla al mascarpone

E si, ritorno sulla frolla al mascarpone utilizzata per i Biscottè perché non può passare inosservato questo utilizzo che ne ho fatto e anche perché trattandosi di una grande dose d'impasto mi piace darvi due suggerimenti d'utilizzo. Ho farcito questi cornettini con una confettura di visciole  Agricola Si.Gi. davvero tutto il gusto della frutta nel barattolo e li ho completati con una glassa da spalmare sui biscotti prima di infornarli, colorata di rosa perché mia figlia voleva così.

Ingredienti
Per la frolla:
600 g di farina 00
250 g di mascarpone
150 g di burro
180 g di zucchero
2 tuorli
1 bustina di lievito
Per completare:
confettura di visciole 
albume, farina e zucchero semolato in parti uguali per la glassa più colorante a piacere
Impastare i tuorli con il mascarpone, aggiungere lo zucchero il burro morbido. Unire la farina setacciata con il lievito e formare un panetto. Lasciar riposare l'impasto avvolto in pellicola per mezz'ora circa poi stenderlo ad uno spessore di mezzo centimetro e ricavarne dei triangoli, farcire ogni triangolo con poca confettura e arrotolarlo a cornetto. Amalgamare l'albume con pari peso di farina e zucchero, Aggiungere a piacere il colorante e pennellare la glassa sui cornetti. Infornare a 180° finché i biscotti prendono un bel colore dorato.

2016-04-30

Invasione Compiuta a San Lorenzo Bellizzi

Ecco a voi il resoconto fotografico di un bellissimo pomeriggio a San Lorenzo Bellizzi #invadisanlorenzobellizzi #Invasionidigitali con Startup CalabriaStanchi ma felici.










Invasione compita...speriamo alla prossima.