2007-09-13

Torta Paradiso alla crema di latte


Ho capito finalmente perchè si chiama così questa torta, quando l'addenti ha il potere di portarti nell'alto dei cieli e non chiamatemi per ciò blasfema. Fatela e poi giudicate.
Sarà pure che stavolta era proprio quello che volevo ma mi è garbata proprio assai e tra l'altro non ho neppure visto che strada ha fatto, sono riuscita a farci colazione una sola mattina e poi non ce n'era più.
I misteri della vita!
La ricetta è quella di PANEANGELI e la crema invece viene da un ricettario dell'Alto Adige.

Ingredienti per la torta:
4 uova
150 g di zucchero
1 fialetta di aroma limone
1 pizzico di sale
100 g di farina 00
100 g di amido di frumento
1/2 bustina di lievito per dolci
100 g di burro

Per la crema invece:
250 ml di latte
1 bustina di zucchero vanigliato
1 presa di scorza di limone grattugiata
1 pizzico di sale
2 tuorli d'uovo
60 g di zucchero
30 g di farina
2 fogli di gelatina (4 g)
1 cucchiaino di Rum
200 ml di panna fresca montata

Infine zucchero a velo per decorare la torta.

Andiamo a prepararla.
Iniziamo a montare i tuorli con 4 cucchiai di acqua bollente, aggiungiamo gradatamente 100 g di zucchero, l'aroma limone e il sale, sbattendo finchè non otterremo un composto cremoso. Aggiungiamo la farina setacciata con l'amido e il lievito, il burro fuso e poi le chiare montate a parte con lo zucchero restante. Versiamo il composto in una teglia rettangolare non molto grande e cuociamo a 180° ciraca per 30-40 minuti.

Intanto prepariamo la crema: portiamo ad ebollizione 200 ml di latte con lo zucchero vanigliato la scorza di limone ed il sale. mescoliamo il latte restante con i tuorli , lo zucchero e la farina poi aggiungiamo al composto il latte bollente e riportamo sul fuoco, si addenserà subito in 1-2 minuti. Spegnamo ed aggiungiamo la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata. Lasciamo raffreddare mescolando di tanto in tanto e poi uniamo la panna montata ed il Rum.
Una volta che la torta è pronta la dividiamo in quattro strati. Su tre strati suddividiamo la crema preparata e sull'ultimo cospargiamo di zucchero a velo. Tagliamo poi il dolce in tranci e procediamo lentamente all'assaggio, meglio se davanti ad una tazza di the fumante.

Torta Paradiso alla crema di latte


Ho capito finalmente perchè si chiama così questa torta, quando l'addenti ha il potere di portarti nell'alto dei cieli e non chiamatemi per ciò blasfema. Fatela e poi giudicate.
Sarà pure che stavolta era proprio quello che volevo ma mi è garbata proprio assai e tra l'altro non ho neppure visto che strada ha fatto, sono riuscita a farci colazione una sola mattina e poi non ce n'era più.
I misteri della vita!
La ricetta è quella di PANEANGELI e la crema invece viene da un ricettario dell'Alto Adige.

Ingredienti per la torta:
4 uova
150 g di zucchero
1 fialetta di aroma limone
1 pizzico di sale
100 g di farina 00
100 g di amido di frumento
1/2 bustina di lievito per dolci
100 g di burro

Per la crema invece:
250 ml di latte
1 bustina di zucchero vanigliato
1 presa di scorza di limone grattugiata
1 pizzico di sale
2 tuorli d'uovo
60 g di zucchero
30 g di farina
2 fogli di gelatina (4 g)
1 cucchiaino di Rum
200 ml di panna fresca montata

Infine zucchero a velo per decorare la torta.

Andiamo a prepararla.
Iniziamo a montare i tuorli con 4 cucchiai di acqua bollente, aggiungiamo gradatamente 100 g di zucchero, l'aroma limone e il sale, sbattendo finchè non otterremo un composto cremoso. Aggiungiamo la farina setacciata con l'amido e il lievito, il burro fuso e poi le chiare montate a parte con lo zucchero restante. Versiamo il composto in una teglia rettangolare non molto grande e cuociamo a 180° ciraca per 30-40 minuti.

Intanto prepariamo la crema: portiamo ad ebollizione 200 ml di latte con lo zucchero vanigliato la scorza di limone ed il sale. mescoliamo il latte restante con i tuorli , lo zucchero e la farina poi aggiungiamo al composto il latte bollente e riportamo sul fuoco, si addenserà subito in 1-2 minuti. Spegnamo ed aggiungiamo la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata. Lasciamo raffreddare mescolando di tanto in tanto e poi uniamo la panna montata ed il Rum.
Una volta che la torta è pronta la dividiamo in quattro strati. Su tre strati suddividiamo la crema preparata e sull'ultimo cospargiamo di zucchero a velo. Tagliamo poi il dolce in tranci e procediamo lentamente all'assaggio, meglio se davanti ad una tazza di the fumante.

2007-09-12

Rose di Tonno


Incominciano ad arrivare i primi tonnetti pescati lungo le nostre coste. Le dimensioni non sono proprio quelle regolamentari ma mi sono comunque cimentata con la sfilettatura.
Dopo aver raggiunto il risultato sperato ho marinato i filetti con pompelmo rosa, limone, olio, sale, pepe e basilico e li ho lasciati riposare fino a sera.
Al momento di servire ho arrotolato i filetti a mò di bocciolo e, dopo averli disposti al centro dei piatti, ho irrorato con un filo di olio extravergine d'oliva aromatizzato all'origano e timo.
Ho completato i piatti decorando con dei fagiolini lessati e conditi con olio sale ed aceto balsamico ed un ciuffetto di basilico che non guasta mai.
In questo momento vi state chiedendo ma come le da le ricette questa qua senza dosi e senza nulla, quanto limone? Quanto pompelmo?
Regolatevi così per 100 g di pesce:
il succo 1/2 pompelmo rosa e di 1 limone
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
3/4 foglioline di basilico sminuzzate
1 pizzico di zucchero
sale e pepe
Mescolate tutto e coprite con la marinata il pesce tagliato a fettine sottili. Lasciate riposare in frigo finchè il pesce apparirà biancastro, quasi cotto.
Che ne dite di un pranzo che inizia così? Che suggerimenti mi date per le portate successive?

Rose di Tonno


Incominciano ad arrivare i primi tonnetti pescati lungo le nostre coste. Le dimensioni non sono proprio quelle regolamentari ma mi sono comunque cimentata con la sfilettatura.
Dopo aver raggiunto il risultato sperato ho marinato i filetti con pompelmo rosa, limone, olio, sale, pepe e basilico e li ho lasciati riposare fino a sera.
Al momento di servire ho arrotolato i filetti a mò di bocciolo e, dopo averli disposti al centro dei piatti, ho irrorato con un filo di olio extravergine d'oliva aromatizzato all'origano e timo.
Ho completato i piatti decorando con dei fagiolini lessati e conditi con olio sale ed aceto balsamico ed un ciuffetto di basilico che non guasta mai.
In questo momento vi state chiedendo ma come le da le ricette questa qua senza dosi e senza nulla, quanto limone? Quanto pompelmo?
Regolatevi così per 100 g di pesce:
il succo 1/2 pompelmo rosa e di 1 limone
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
3/4 foglioline di basilico sminuzzate
1 pizzico di zucchero
sale e pepe
Mescolate tutto e coprite con la marinata il pesce tagliato a fettine sottili. Lasciate riposare in frigo finchè il pesce apparirà biancastro, quasi cotto.
Che ne dite di un pranzo che inizia così? Che suggerimenti mi date per le portate successive?

2007-09-11

Malloreddus con ragù di verdure e ricottina al fumo di ginepro

Ho approfittato degli ultimi scorci d'estate, anche se mi dispiace ammetterlo, per mettere in cantiere un buon ragù di verdure accostando però alle melanzane e zucchine tipicamente estive dei funghi come presagio dell'imminente autunno.
Ho condito con questo profumato sugo dei malloreddus sardi e completato poi il tutto con il fondente sapore della Ricottina al fumo di ginepro Parco Produce, non vi spaventate per il nome altisonante dal momento che si tratta di delizia a portata di tutti visto che è acquistabile nella fornitissima bottega Esperya.

Gli ingredienti sono per quattro persone:
320 g di malloreddus o gnocchetti sardi
2 melanzane bianche medie
1 zucchina
1 manciata di funghi
4 pomodori perini maturi
2 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
1 ricottina al fumo di ginepro Parco Produce

Andiamo alla preparazione: innanzi tutto puliamo le verdure, tagliamo a tocchetti la zucchina e ed una melanzana, riduciamo a fettine sottili anche i funghi.
Soffriggiamo l'aglio nell'olio, togliamo l'aglio ed aggiungiamo le verdurine, lasciamo saltare in padella qualche minuto poi uniamo i pomodori privati della pelle e dei semi tagliati a cubetti. Aggiungiamo la passata di pomodoro, regoliamo di sale e pepe e facciamo restringere il sugo a fuoco lento per 10-15 minuti. A fine cottura aggiungiamo qualche foglia di basilico.
Intanto tagliamo l'altra melanzana a fettine di 3-4 millimetri e grigliamole alla griglia elettrica o sulla bistecchiera di ghisa. Una volta pronte condiamole con olio, sale e basilico e teniamole da parte.
Grattugiamo con la grattugia a fori larghi la ricottina e teniamo anch'essa da parte.
Lessiamo gli gnocchetti poi, condiamoli col ragù preparato e suddividiamo nei piatti sul fondo dei quali avremo sistemato armoniosamente delle fettine di melanzana grigliata. Completiamo con la ricottina ed una fogliolina di basilico. Il piatto è pronto.

Malloreddus con ragù di verdure e ricottina al fumo di ginepro

Ho approfittato degli ultimi scorci d'estate, anche se mi dispiace ammetterlo, per mettere in cantiere un buon ragù di verdure accostando però alle melanzane e zucchine tipicamente estive dei funghi come presagio dell'imminente autunno.
Ho condito con questo profumato sugo dei malloreddus sardi e completato poi il tutto con il fondente sapore della Ricottina al fumo di ginepro Parco Produce, non vi spaventate per il nome altisonante dal momento che si tratta di delizia a portata di tutti visto che è acquistabile nella fornitissima bottega Esperya.

Gli ingredienti sono per quattro persone:
320 g di malloreddus o gnocchetti sardi
2 melanzane bianche medie
1 zucchina
1 manciata di funghi
4 pomodori perini maturi
2 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
1 ricottina al fumo di ginepro Parco Produce

Andiamo alla preparazione: innanzi tutto puliamo le verdure, tagliamo a tocchetti la zucchina e ed una melanzana, riduciamo a fettine sottili anche i funghi.
Soffriggiamo l'aglio nell'olio, togliamo l'aglio ed aggiungiamo le verdurine, lasciamo saltare in padella qualche minuto poi uniamo i pomodori privati della pelle e dei semi tagliati a cubetti. Aggiungiamo la passata di pomodoro, regoliamo di sale e pepe e facciamo restringere il sugo a fuoco lento per 10-15 minuti. A fine cottura aggiungiamo qualche foglia di basilico.
Intanto tagliamo l'altra melanzana a fettine di 3-4 millimetri e grigliamole alla griglia elettrica o sulla bistecchiera di ghisa. Una volta pronte condiamole con olio, sale e basilico e teniamole da parte.
Grattugiamo con la grattugia a fori larghi la ricottina e teniamo anch'essa da parte.
Lessiamo gli gnocchetti poi, condiamoli col ragù preparato e suddividiamo nei piatti sul fondo dei quali avremo sistemato armoniosamente delle fettine di melanzana grigliata. Completiamo con la ricottina ed una fogliolina di basilico. Il piatto è pronto.

2007-09-08

Torcetti al burro

In ricordo di una delle tappe del mio viaggio, Saint Vincent, ho preparato i Torcetti al burro che sono un pò la bandiera della famosa Ville du casino.
Li ho preparati secondo la ricetta che io conosco, so che l'originale prevede l'utilizzo del lievito di birra in polvere e dell'acqua, quella che ho utilizzato io invece è più frizzante, infatti ci si mette la birra.
E' una ricetta di estrema semplicità ed i torcetti col thè vanno proprio a nozze per cui se aspettate ospiti e volete preparare qualcosa di carino senza stressarvi troppo avete trovato la ricetta che fa per voi.

Ingredienti per 20 biscotti circa:

250 g di farina 00
125 g di burro a tocchetti
60 ml di birra
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 tazza di zucchero di canna

Impastiamo velocemente la farina con il burro, lo zucchero bianco e la birra. Una volta ottenuto un'impasto omogeneo lasciamolo riposare avvolto in pellicola per mezz'ora. Poi lavoriamolo ottenendo dei bastoncini di 10-15cm, i cui estremi congiungeremo nella classica forma a goccia dei torcetti. Pennelliamoi torcetti con acqua e rotoliamoli nello zucchero di canna.
Inforniamo poi in forno caldo a 180° per 12-15 minuti, verso la fine della cottura pennelliamo d'acqua i torcetti ancora una volta perchè si dorino.

Torcetti al burro

In ricordo di una delle tappe del mio viaggio, Saint Vincent, ho preparato i Torcetti al burro che sono un pò la bandiera della famosa Ville du casino.
Li ho preparati secondo la ricetta che io conosco, so che l'originale prevede l'utilizzo del lievito di birra in polvere e dell'acqua, quella che ho utilizzato io invece è più frizzante, infatti ci si mette la birra.
E' una ricetta di estrema semplicità ed i torcetti col thè vanno proprio a nozze per cui se aspettate ospiti e volete preparare qualcosa di carino senza stressarvi troppo avete trovato la ricetta che fa per voi.

Ingredienti per 20 biscotti circa:

250 g di farina 00
125 g di burro a tocchetti
60 ml di birra
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 tazza di zucchero di canna

Impastiamo velocemente la farina con il burro, lo zucchero bianco e la birra. Una volta ottenuto un'impasto omogeneo lasciamolo riposare avvolto in pellicola per mezz'ora. Poi lavoriamolo ottenendo dei bastoncini di 10-15cm, i cui estremi congiungeremo nella classica forma a goccia dei torcetti. Pennelliamoi torcetti con acqua e rotoliamoli nello zucchero di canna.
Inforniamo poi in forno caldo a 180° per 12-15 minuti, verso la fine della cottura pennelliamo d'acqua i torcetti ancora una volta perchè si dorino.

2007-09-07

Minestra sostanziosa


Con questa preparazione ho voluto far rivivere una delle minestre più buone che ho assaggiato in vita mia, me l'hanno servita la prima sera che sono arrivata in Alto Adige e mi ha subito colpita al cuore così mi son detta appena tornata la rifaccio ed infatti eccola qui.
La base è un buon brodo, vegetale o di carne a vostro piacere, sempre tenendo conto che se di carne si può servire il lesso come secondo accompagnato da salsa verde e verdurine di contorno e si risolve il pranzo in un sol colpo. Il mio stavolta era un brodo vegetale.

Ingredienti per due persone:
Brodo vegetale o di carne
3 uova
100 g di formaggio (Emmental e Caciocavallo o Fontina o altro)
50 g di prosciutto cotto
sale e pepe nero
olio extravergine d'oliva
Parmigiano Reggiano

Sbattiamo le uova con sale e pepe, poi aggiungiamo formaggio e prosciutto a cubetti.
Ungiamo d'olio una teglia rettangolare o quadrata e versiamo al suo interno il composto di uova. La dimensione della teglia dovrà esser tale che la frittatina abbia uno spessore di uno e mezzo/due centimetri.
Inforniamo finchè la frittata sarà dorata.
Lasciamo raffreddare e poi tagliamo a dadini.
Dividiamo nei piatti, copriamo con il brodo bollente ed una spolverata di parmigiano grattugiato e serviamo subito.
A mamma è piaciuta particolarmente anche se la mia frittata si è stracciata un poco avendola tagliata ancora calda, va bè capita ero rientrata tardi dallo studio.

Minestra sostanziosa


Con questa preparazione ho voluto far rivivere una delle minestre più buone che ho assaggiato in vita mia, me l'hanno servita la prima sera che sono arrivata in Alto Adige e mi ha subito colpita al cuore così mi son detta appena tornata la rifaccio ed infatti eccola qui.
La base è un buon brodo, vegetale o di carne a vostro piacere, sempre tenendo conto che se di carne si può servire il lesso come secondo accompagnato da salsa verde e verdurine di contorno e si risolve il pranzo in un sol colpo. Il mio stavolta era un brodo vegetale.

Ingredienti per due persone:
Brodo vegetale o di carne
3 uova
100 g di formaggio (Emmental e Caciocavallo o Fontina o altro)
50 g di prosciutto cotto
sale e pepe nero
olio extravergine d'oliva
Parmigiano Reggiano

Sbattiamo le uova con sale e pepe, poi aggiungiamo formaggio e prosciutto a cubetti.
Ungiamo d'olio una teglia rettangolare o quadrata e versiamo al suo interno il composto di uova. La dimensione della teglia dovrà esser tale che la frittatina abbia uno spessore di uno e mezzo/due centimetri.
Inforniamo finchè la frittata sarà dorata.
Lasciamo raffreddare e poi tagliamo a dadini.
Dividiamo nei piatti, copriamo con il brodo bollente ed una spolverata di parmigiano grattugiato e serviamo subito.
A mamma è piaciuta particolarmente anche se la mia frittata si è stracciata un poco avendola tagliata ancora calda, va bè capita ero rientrata tardi dallo studio.

2007-09-06

Il Café Sacher di Innsbruck



Del mio viaggio non vi ho ancora raccontato una delle esperienze gastronomiche più emozionanti, l'ingresso al Café Sacher di Innsbruck dove ho potuto finalmente degustare l'originale Torta Sacher.
L'ambiente è molto elegante in perfetto stile Sacher ed entrandovi sembra che il tempo sia fermo a un secolo e mezzo fa.
Le cameriere vestono di nero con la crestina e il grembiulino bianco muovendosi con eleganza e discrezione tra i tavoli di marmo, quasi a non voler disturbare il ristoro degli avventori.
La torta è eccellente e viene servita, come all'Hotel Sacher di Vienna del quale porta il sigillo su ogni fetta, con un ciuffo di panna montata.
Ho potuto constatare con una punta di malcelato orgoglio che la mia ricetta rimanda molto all'originale dalla quale differisce un poco nella glassa che ho trovato più solida e zuccherina.
Non c'era posto per assaggiare le altre delizie di cui era pieno il banco, ho rimandato tutto alla prossima visita.

In questa foto eccomi intenta a versare la panna nel caffè mentre la mia fetta di torta giace in trepida attesa davanti ai miei occhi.


Qui a lato invece una vetrina del Café sacher dove è possibile acquistare oltre alle torte, nelle classiche confezioni in legno, numerosi gadget a marchio Sacher.

In basso una veduta del centro di Innsbruck ripresa dalla Torre Civica che ne permette una vista a 360°.



Il Café Sacher di Innsbruck



Del mio viaggio non vi ho ancora raccontato una delle esperienze gastronomiche più emozionanti, l'ingresso al Café Sacher di Innsbruck dove ho potuto finalmente degustare l'originale Torta Sacher.
L'ambiente è molto elegante in perfetto stile Sacher ed entrandovi sembra che il tempo sia fermo a un secolo e mezzo fa.
Le cameriere vestono di nero con la crestina e il grembiulino bianco muovendosi con eleganza e discrezione tra i tavoli di marmo, quasi a non voler disturbare il ristoro degli avventori.
La torta è eccellente e viene servita, come all'Hotel Sacher di Vienna del quale porta il sigillo su ogni fetta, con un ciuffo di panna montata.
Ho potuto constatare con una punta di malcelato orgoglio che la mia ricetta rimanda molto all'originale dalla quale differisce un poco nella glassa che ho trovato più solida e zuccherina.
Non c'era posto per assaggiare le altre delizie di cui era pieno il banco, ho rimandato tutto alla prossima visita.

In questa foto eccomi intenta a versare la panna nel caffè mentre la mia fetta di torta giace in trepida attesa davanti ai miei occhi.


Qui a lato invece una vetrina del Café sacher dove è possibile acquistare oltre alle torte, nelle classiche confezioni in legno, numerosi gadget a marchio Sacher.

In basso una veduta del centro di Innsbruck ripresa dalla Torre Civica che ne permette una vista a 360°.



2007-09-05

Pancake allo sciroppo d'acero


Dopo le magnifiche colazioni che facevo in Alto Adige non nascondo che rassegnarmi alla tazza di latte con biscotti o cereali mi causa una fatica indicibile.
Ecco allora la mia colazione consolatoria, riservata solo a momenti speciali, è quella che mi preparo ogni tanto di sabato o domenica quando rallento i tempi e mi concedo qualche coccola in più.
L'ho trovata su un vecchio numero natalizio di Gourmet la più bella rivista di cucina che purtroppo non esce più in Italia da qualche tempo.

Ecco gli ingredienti:
2 uova
2,5 dl di latte
350 g di farina
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
60 g di burro
un pizzico di sale
sciroppo d'acero

Battiamo le uova finchè diventano chiare, aggiungiamo il latte, la farina, il lievito, il bicarbonato ed il sale, continuando a mescolare finchè la pastella non risulti omogenea.
Versiamo il composto, un mestolo alla volta, in una padella calda e leggermente inburrata.
Voltiamo i pancacke quando il bordo sarà asciutto e cuociamoli sall'altro lato.
Serviamoli caldi, sovrapposti, irrorati con sciroppo d'acero.
Io li accompagno a una tazza di caffè lungo ma anche col thè sono buoni.