2014-05-16

Nascita o battesimo? Impazza il cake design

Impazza la moda del cake design e purché vi sia pasta di zucchero ogni occasione è buona per festeggiare. Io a dire il vero non mi sento molto portata per questo tipo di pasticceria ma vi dirò è difficile davvero tenersene fuori perché ovunque se ne parla e pensate un po' c'è addirittura un festival dedicato. Si terrà a Roma dal 31.05 al 02.06 il Cake Design Italian Festival, ovviamente non manca all'evento Silikomart con la sua linea Wonder Cakes e poiché se si muovono loro le cose le fanno davvero per bene il 2 giugno dalle 14:00 presso il loro stand potrete trovare nientemeno che il mitico Renato Ardovino, il Re del Cake Design. Un appuntamento irrinunciabile per tutti i Cake Lovers!
Per il battesimo della figlia di amici mi sono un po' cimentata con l'arte del cake design anche se in versione semplificata ed ho realizzato il centrotavola di biscotti decorati che vedete in foto che ho arricchito con nastri e fiori veri, un vero successo di non difficile esecuzione (se ci sono riuscita io andate sul sicuro). 
Ho seguito la ricetta che avevo già utilizzato per i fiori di frolla dei bambini, che non cambierei davvero per nulla al mondo visto che si ottengono biscotti leggeri, profumati e gustosi, e poi con la pasta di zucchero in un solo colore è stato davvero semplice fare il resto.
Biscotti decorati
Ingredienti:
500 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la copertura ai marshmallow:
150 g di marshmallow rosa e bianchi
300 g c.a. di zucchero a velo
3-4 cucchiai d'acqua
glassa reale per completare
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con i taglia biscotti delle forme scelte tanti biscottini (io ho  voluto fiori, biberon e cuori) infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle)  fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e ritagliare le formine con i taglia biscotti usati per le basi. Per attaccare le forme di pasta di zucchero  ai biscotti utilizzare un po' dei glassa, decorare con la glassa bianca ogni singolo biscotto. 
* Ho utilizzato Mielbio di Fiori Rigoni di Asiago, zucchero a velo e lievito atomico AR.PA. Lieviti
N.B. Se si vuole comporre il centrotavola basterà infilzare i biscotti dopo averli decorati con un fiocchetto in una base di polistitolo posta in una ciotola decorando il bordo con fiori freschi infilzati in un anello di spugna da fiorista bagnata. Io ho rivestito la ciotola con foglie e decorato con nastri rosa.

Nascita o battesimo? Impazza il cake design

Impazza la moda del cake design e purché vi sia pasta di zucchero ogni occasione è buona per festeggiare. Io a dire il vero non mi sento molto portata per questo tipo di pasticceria ma vi dirò è difficile davvero tenersene fuori perché ovunque se ne parla e pensate un po' c'è addirittura un festival dedicato. Si terrà a Roma dal 31.05 al 02.06 il Cake Design Italian Festival, ovviamente non manca all'evento Silikomart con la sua linea Wonder Cakes e poiché se si muovono loro le cose le fanno davvero per bene il 2 giugno dalle 14:00 presso il loro stand potrete trovare nientemeno che il mitico Renato Ardovino, il Re del Cake Design. Un appuntamento irrinunciabile per tutti i Cake Lovers!
Per il battesimo della figlia di amici mi sono un po' cimentata con l'arte del cake design anche se in versione semplificata ed ho realizzato il centrotavola di biscotti decorati che vedete in foto che ho arricchito con nastri e fiori veri, un vero successo di non difficile esecuzione (se ci sono riuscita io andate sul sicuro). 
Ho seguito la ricetta che avevo già utilizzato per i fiori di frolla dei bambini, che non cambierei davvero per nulla al mondo visto che si ottengono biscotti leggeri, profumati e gustosi, e poi con la pasta di zucchero in un solo colore è stato davvero semplice fare il resto.
Biscotti decorati
Ingredienti:
500 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
1 cucchiaio di miele*
1 bustina di lievito
1 pz di sale
Per la copertura ai marshmallow:
150 g di marshmallow rosa e bianchi
300 g c.a. di zucchero a velo
3-4 cucchiai d'acqua
glassa reale per completare
per i biscotti: impastare tutti gli ingredienti formando un panetto solido, riporlo in frigo per mezz'ora poi stenderlo con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Ritagliare con i taglia biscotti delle forme scelte tanti biscottini (io ho  voluto fiori, biberon e cuori) infilzare ciascuno con uno spiedino di legno e cuocerli a 180° per 10-12 minuti. Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle)  fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e ritagliare le formine con i taglia biscotti usati per le basi. Per attaccare le forme di pasta di zucchero  ai biscotti utilizzare un po' dei glassa, decorare con la glassa bianca ogni singolo biscotto. 
* Ho utilizzato Mielbio di Fiori Rigoni di Asiago, zucchero a velo e lievito atomico AR.PA. Lieviti
N.B. Se si vuole comporre il centrotavola basterà infilzare i biscotti dopo averli decorati con un fiocchetto in una base di polistitolo posta in una ciotola decorando il bordo con fiori freschi infilzati in un anello di spugna da fiorista bagnata. Io ho rivestito la ciotola con foglie e decorato con nastri rosa.

2014-05-15

Cerimonia o tè chic con le amiche? Tortine alle mandorle crema e ribes nero

Piatti e tazza con fiori Easy Life Design, tessuti Busatti

Cerimonia o tè chic con le amiche? Battesimo, comunione, nascita o matrimonio? Qualunque sia l'evento da festeggiare ecco delle tortine alle mandorle crema e ribes nero da trasformare nell'aspetto e nei colori secondo l'occasione.
L'idea mi è arrivata da I dolci di Benedetta, proseguo infatti con l'interessante raccolta Fabbri Publishing che in ogni uscita si occupa di un tema differente afferente al mondo dolce rendendo praticamente impossibile non cimentarsi viste le dettagliate spiegazioni e gli strumenti messi a disposizione in allegato ai fascicoli. 

Solo che siccome sono una curiosona creativa e i fatti miei non me li faccio mai, (mai che replicassi una ricetta così come la trovo salvo costrizione) ho deciso che il kit di taglia biscotti quadrati allegati al n.32 dell'opera dedicato alla merenda avrebbe dato il meglio di sé per delle tortine a piani da regalare, servire all'ora del tè o donare agli ospiti come ricordo di un ricevimento.
Con lo stesso impasto delle tortine ho realizzato anche una ciambella che ho rifinito come le tortine con pasta di zucchero rosa e completato con un fiori freschi inseriti in un contenitore con spugnetta e posti al centro del dolce. 

Tortine alle mandorle crema e ribes nero
Ingredienti
Per la base:
150 g di farina
100 g di mandorle pelate
250 g di zucchero
3 uova
50 ml di burro fuso
80 ml di olio
130 ml di acqua
30 ml di cognac
1 bustina di lievito per dolci*
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, unire il burro fuso e raffreddato e l'olio, l'acqua e il liquore, infine la farina setacciata con il lievito e le mandorle ridotte in farina . Versare il composto negli stampi e cuocere a 180°. Il tempo è molto variabile perché dipende dalla forma scelta per relaizzare le tortine a piani occorrerà versare l'impasto in una teglia da biscotti ben unta e infarinata in uno strato che non superi il centimetro, per la ciambella utilizzare un piccolo stampo a ciambella, per le tortine stampi da muffin e così via.
Per la crema:
2 tuorli 
1/2 litro di latte 
100 g di zucchero 
35 g di farina 
25 g di burro 
1 pz di sale
vaniglia
1 bustina di preparato Novacrema (in assenza altri due tuorli)
Scaldare il latte con la vaniglia. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la farina e la bustina di preparato Novacrema, aggiungere il latte mescolando e portare la crema sul fuoco. Una volta che la crema risulterà densa, unire il burro e mescolare.
Per la pasta di zucchero:
200 g di marshmallow
400 g c.a. di zucchero a velo
4-5 cucchiai di acqua
coloranti alimentari
Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle) e il colorante fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e utilizzarla a piacere.
Per completare:
1 vasetto di confettura di ribes nero
100 g zucchero a velo, succo di limone ed albume per la glassa reale
Tagliare i dolcini e farcirne ogni strato con crema e confettura di ribes. Coprire tutta la superficie con pochissima crema spalmata bene e rivestirla con la pasta di zucchero. Aggiungere un po' d'albume montato e qualche goccia di limone allo zucchero a  velo fino ad ottenere un glassa densa, versarla in una siringa per decorazioni con beccuccio fine e completare i dolcini con le decorazioni preferite, si possono aggiungere fiori (veri o di zucchero), ciliegie candite, mandorle a lamelle etc.
Per la ricetta ho utilizzato zucchero a velo, lievito vanigliato e Novacrema AR.PA. Lieviti; confettura Fiordifrutta Ribes Nero Rigoni di Asiago.
 Anche il formato muffin è perfetto per questi dolcini e se scegliete colori tenui per la pasta di zucchero che li ricopre l'effetto sarà assicurato.

Che m'inventerò con le formine per pancake allegate al n.33 de I dolci di Benedetta o con  i successivi? Sono curiosa anch'io di scoprirlo.

Cerimonia o tè chic con le amiche? Tortine alle mandorle crema e ribes nero

Piatti e tazza con fiori Easy Life Design, tessuti Busatti

Cerimonia o tè chic con le amiche? Battesimo, comunione, nascita o matrimonio? Qualunque sia l'evento da festeggiare ecco delle tortine alle mandorle crema e ribes nero da trasformare nell'aspetto e nei colori secondo l'occasione.
L'idea mi è arrivata da I dolci di Benedetta, proseguo infatti con l'interessante raccolta Fabbri Publishing che in ogni uscita si occupa di un tema differente afferente al mondo dolce rendendo praticamente impossibile non cimentarsi viste le dettagliate spiegazioni e gli strumenti messi a disposizione in allegato ai fascicoli. 

Solo che siccome sono una curiosona creativa e i fatti miei non me li faccio mai, (mai che replicassi una ricetta così come la trovo salvo costrizione) ho deciso che il kit di taglia biscotti quadrati allegati al n.32 dell'opera dedicato alla merenda avrebbe dato il meglio di sé per delle tortine a piani da regalare, servire all'ora del tè o donare agli ospiti come ricordo di un ricevimento.
Con lo stesso impasto delle tortine ho realizzato anche una ciambella che ho rifinito come le tortine con pasta di zucchero rosa e completato con un fiori freschi inseriti in un contenitore con spugnetta e posti al centro del dolce. 

Tortine alle mandorle crema e ribes nero
Ingredienti
Per la base:
150 g di farina
100 g di mandorle pelate
250 g di zucchero
3 uova
50 ml di burro fuso
80 ml di olio
130 ml di acqua
30 ml di cognac
1 bustina di lievito per dolci*
Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, unire il burro fuso e raffreddato e l'olio, l'acqua e il liquore, infine la farina setacciata con il lievito e le mandorle ridotte in farina . Versare il composto negli stampi e cuocere a 180°. Il tempo è molto variabile perché dipende dalla forma scelta per relaizzare le tortine a piani occorrerà versare l'impasto in una teglia da biscotti ben unta e infarinata in uno strato che non superi il centimetro, per la ciambella utilizzare un piccolo stampo a ciambella, per le tortine stampi da muffin e così via.
Per la crema:
2 tuorli 
1/2 litro di latte 
100 g di zucchero 
35 g di farina 
25 g di burro 
1 pz di sale
vaniglia
1 bustina di preparato Novacrema (in assenza altri due tuorli)
Scaldare il latte con la vaniglia. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la farina e la bustina di preparato Novacrema, aggiungere il latte mescolando e portare la crema sul fuoco. Una volta che la crema risulterà densa, unire il burro e mescolare.
Per la pasta di zucchero:
200 g di marshmallow
400 g c.a. di zucchero a velo
4-5 cucchiai di acqua
coloranti alimentari
Sciogliere in tegame dal fondo spesso le caramelle con l'acqua, unire fuori dal fuoco lo zucchero a velo (circa il doppio del peso delle caramelle) e il colorante fino a che diverti un impasto modellabile. Stendere la pasta di zucchero con il matterello e utilizzarla a piacere.
Per completare:
1 vasetto di confettura di ribes nero
100 g zucchero a velo, succo di limone ed albume per la glassa reale
Tagliare i dolcini e farcirne ogni strato con crema e confettura di ribes. Coprire tutta la superficie con pochissima crema spalmata bene e rivestirla con la pasta di zucchero. Aggiungere un po' d'albume montato e qualche goccia di limone allo zucchero a  velo fino ad ottenere un glassa densa, versarla in una siringa per decorazioni con beccuccio fine e completare i dolcini con le decorazioni preferite, si possono aggiungere fiori (veri o di zucchero), ciliegie candite, mandorle a lamelle etc.
Per la ricetta ho utilizzato zucchero a velo, lievito vanigliato e Novacrema AR.PA. Lieviti; confettura Fiordifrutta Ribes Nero Rigoni di Asiago.
 Anche il formato muffin è perfetto per questi dolcini e se scegliete colori tenui per la pasta di zucchero che li ricopre l'effetto sarà assicurato.

Che m'inventerò con le formine per pancake allegate al n.33 de I dolci di Benedetta o con  i successivi? Sono curiosa anch'io di scoprirlo.

2014-05-12

Matrimonio in rosa con zuppa inglese meringata

Porcellane La Porcellana Bianca, tovaglia Busatti
Maggio è il mese delle cerimonie...tra rose e colori di primavera via libera a matrimoni, comunioni, battesimi. Certo rivolgersi a ristoranti e catering è sempre una gran comodità piuttosto che allestire da soli in casa un ricevimento. I tempi moderni ci portano a delegare ma quanto erano belle quelle feste che le nostre nonne e le nostre mamme erano capaci di realizzare tra le mura domestiche! Con l'aiuto di qualche suggerimento si può anche oggi creare una festa da ricordare per pochi invitati o comunque se non organizzare completamente il ricevimento quanto meno dedicarsi a qualche particolare. 
 E' bello in occasione di un matrimonio allestire un buffet di supporto a casa dei genitori per accogliere gli ospiti prima della cerimonia così com'è ancora in uso da noi o limitarsi alla realizzazione di qualche decoro, anche i segnaposto eventualmente. Per il battesimo e la comunione si può osare con un buffet casalingo o realizzare  semplicemente qualche decorazione per la tavola e anche qualche dolcino da offrire agli ospiti anche se il ricevimento non si svolge a casa. In questo e nei prossimi post voglio darvi qualche idea facile e bella per far felice qualche persona cara.

Una cosa è certa prima di ricevere assicuratevi che la casa sia pulita e ordinata e se non sapere proprio da dove iniziare non dovete scavare nella storia tra i manuali di "applicazione tecnica" delle vostre mamme,
 basterà fare un salto in libreria ed acquistare Detto Fatto. La casa stanza per stanza di Caterina Balivo pubblicato da Rizzoli e Rai Eri. Non so se conoscete il format di Rai2 Detto Fatto presentato dalla Balivo i suggerimenti offerti in trasmissione con chiari tutorial sono tanti ma gli imperdibili sono stati racchiusi in un indispensabile volume. Caterina Balivo, con l’aiuto dei tutor del programma ci insegna nel libro come nel programma a cavarcela nella vita quotidiana e a risparmiare mettendo in campo manualità, creatività e praticità, per risultati sorprendenti al di là di ogni aspettativa. Stanza per stanza progetti di fai da te, economia domestica e giardinaggio  spiegati passo passo e corredati da foto e chiare illustrazioni.
Per le future spose anche quando non ci si può permettere una vera wedding planner, che molto spesso costa meno di quanto si pensi, può essere davvero utile qualche manuale a tema come Wedding Planner? Si, lo voglio! per avere i preparativi sotto controllo, farsi un'idea chiara di quello che sarà il lavoro di organizzazione e pianificare per tempo cerimonia  e ricevimento per non fare le cose alla carlona. 
Scritto dalla nota wedding planner Cinzia Sabatini pubblicato da Sovera Edizioni racconta i successi e i segreti dei suoi matrimoni. Realizzare un matrimonio perfetto non è da tutti anche perché le variabili sono davvero tante ma organizzarsi a dovere evitando di tralasciare ogni singolo particolare può davvero fare la differenza rendendo le nozze indimenticabili non solo per gli sposi ma anche per ogni singolo invitato. Magari poi leggendo le storie del libro e guardando le meravigliose foto del volume vi cerrà davvero voglia di dedicare parte del badget a una brava wedding planner.
E' vero che il bianco e il crema restano sempre i classici intramontabili per il matrimonio ma ditemi voi se qualche pennellata di rosa come sulla tavola che ho allestito e qualche dettaglio in verde non sono assolutamente adorabili.
E se il matrimonio dev'essere tradizione anche i dolci da servire lo devono essere, bignè zuccherati e zuppa inglese anche per i loro fantastici colori non dovrebbero assolutamente mancare così come confetti, magari di diverse qualità visto che adesso in commercio se ne trovano di svariati tipi e perché no delle eleganti gelatine di frutta (nude mi raccomando) in tenui colori .
Vi lascio comunque la ricetta della zuppa inglese che ho completato con meringa e mandorle a lamelle.
Zuppa inglese meringata
per la crema gialla:
2 tuorli
1/2 litro di latte
100 g di zucchero
35 g di farina
25 g di burro
1 pz di sale
vaniglia
1 bustina di preparato Novacrema AR.PA lieviti
per la crema al cioccolato:
 100 g di cioccolato fondente 70% di cacao
2 tuorli
1/2 litro di latte
100 g di zucchero 35 g di farina
1 pz di sale
1 bustina di preparato Novacrema AR.PA lieviti
vaniglia
per la meringa:
4 albumi
pari peso di zucchero semolato
1 pz di sale
per completare:
savoiardi o pan di spagna
1 bicchiere di alkermes
2 cucchiai di zucchero liquido
50 g di mandorle a lamelle 
Le creme si possono realizzare insieme unendo entrambe le dosi di ingredienti e poi suddividerle alla fine per il tocco finale.  Scaldare il latte con la vaniglia. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la farina e le bustine di preparato Novacrema, aggiungere il latte mescolando e portare la crema sul fuoco. Una volta che la crema risulterà densa levarne mezza dose e porla in un'altra ciotola, aggiungere il cioccolato fuso a bagnomaria, alla metà restante di crema unire il burro. 
Preparare la bagna unendo al iquore lo zucchero e altrettanta acqua. Bagnare i savoiardi con la bagna di alkermes e formare il primostrato in una ciotola di vetro o nei bicchierini, coprire con la crema gialla, formare un secondo strato di biscotti inzuppati e coprire con la crema al cioccolato. Montare gli albumi con metà dello zucchero e il sale aggiungere gradatamente l'altro zucchero finché la meringa risulterà soda e lucidissima, distribuirla sul dolce, guarnire con le lamelle di mandorla (meglio se tostate) e stabilizzare la meringa con un caramellizzatore a fiamma.

Matrimonio in rosa con zuppa inglese meringata

Porcellane La Porcellana Bianca, tovaglia Busatti
Maggio è il mese delle cerimonie...tra rose e colori di primavera via libera a matrimoni, comunioni, battesimi. Certo rivolgersi a ristoranti e catering è sempre una gran comodità piuttosto che allestire da soli in casa un ricevimento. I tempi moderni ci portano a delegare ma quanto erano belle quelle feste che le nostre nonne e le nostre mamme erano capaci di realizzare tra le mura domestiche! Con l'aiuto di qualche suggerimento si può anche oggi creare una festa da ricordare per pochi invitati o comunque se non organizzare completamente il ricevimento quanto meno dedicarsi a qualche particolare. 
 E' bello in occasione di un matrimonio allestire un buffet di supporto a casa dei genitori per accogliere gli ospiti prima della cerimonia così com'è ancora in uso da noi o limitarsi alla realizzazione di qualche decoro, anche i segnaposto eventualmente. Per il battesimo e la comunione si può osare con un buffet casalingo o realizzare  semplicemente qualche decorazione per la tavola e anche qualche dolcino da offrire agli ospiti anche se il ricevimento non si svolge a casa. In questo e nei prossimi post voglio darvi qualche idea facile e bella per far felice qualche persona cara.

Una cosa è certa prima di ricevere assicuratevi che la casa sia pulita e ordinata e se non sapere proprio da dove iniziare non dovete scavare nella storia tra i manuali di "applicazione tecnica" delle vostre mamme,
 basterà fare un salto in libreria ed acquistare Detto Fatto. La casa stanza per stanza di Caterina Balivo pubblicato da Rizzoli e Rai Eri. Non so se conoscete il format di Rai2 Detto Fatto presentato dalla Balivo i suggerimenti offerti in trasmissione con chiari tutorial sono tanti ma gli imperdibili sono stati racchiusi in un indispensabile volume. Caterina Balivo, con l’aiuto dei tutor del programma ci insegna nel libro come nel programma a cavarcela nella vita quotidiana e a risparmiare mettendo in campo manualità, creatività e praticità, per risultati sorprendenti al di là di ogni aspettativa. Stanza per stanza progetti di fai da te, economia domestica e giardinaggio  spiegati passo passo e corredati da foto e chiare illustrazioni.
Per le future spose anche quando non ci si può permettere una vera wedding planner, che molto spesso costa meno di quanto si pensi, può essere davvero utile qualche manuale a tema come Wedding Planner? Si, lo voglio! per avere i preparativi sotto controllo, farsi un'idea chiara di quello che sarà il lavoro di organizzazione e pianificare per tempo cerimonia  e ricevimento per non fare le cose alla carlona. 
Scritto dalla nota wedding planner Cinzia Sabatini pubblicato da Sovera Edizioni racconta i successi e i segreti dei suoi matrimoni. Realizzare un matrimonio perfetto non è da tutti anche perché le variabili sono davvero tante ma organizzarsi a dovere evitando di tralasciare ogni singolo particolare può davvero fare la differenza rendendo le nozze indimenticabili non solo per gli sposi ma anche per ogni singolo invitato. Magari poi leggendo le storie del libro e guardando le meravigliose foto del volume vi cerrà davvero voglia di dedicare parte del badget a una brava wedding planner.
E' vero che il bianco e il crema restano sempre i classici intramontabili per il matrimonio ma ditemi voi se qualche pennellata di rosa come sulla tavola che ho allestito e qualche dettaglio in verde non sono assolutamente adorabili.
E se il matrimonio dev'essere tradizione anche i dolci da servire lo devono essere, bignè zuccherati e zuppa inglese anche per i loro fantastici colori non dovrebbero assolutamente mancare così come confetti, magari di diverse qualità visto che adesso in commercio se ne trovano di svariati tipi e perché no delle eleganti gelatine di frutta (nude mi raccomando) in tenui colori .
Vi lascio comunque la ricetta della zuppa inglese che ho completato con meringa e mandorle a lamelle.
Zuppa inglese meringata
per la crema gialla:
2 tuorli
1/2 litro di latte
100 g di zucchero
35 g di farina
25 g di burro
1 pz di sale
vaniglia
1 bustina di preparato Novacrema AR.PA lieviti
per la crema al cioccolato:
 100 g di cioccolato fondente 70% di cacao
2 tuorli
1/2 litro di latte
100 g di zucchero 35 g di farina
1 pz di sale
1 bustina di preparato Novacrema AR.PA lieviti
vaniglia
per la meringa:
4 albumi
pari peso di zucchero semolato
1 pz di sale
per completare:
savoiardi o pan di spagna
1 bicchiere di alkermes
2 cucchiai di zucchero liquido
50 g di mandorle a lamelle 
Le creme si possono realizzare insieme unendo entrambe le dosi di ingredienti e poi suddividerle alla fine per il tocco finale.  Scaldare il latte con la vaniglia. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la farina e le bustine di preparato Novacrema, aggiungere il latte mescolando e portare la crema sul fuoco. Una volta che la crema risulterà densa levarne mezza dose e porla in un'altra ciotola, aggiungere il cioccolato fuso a bagnomaria, alla metà restante di crema unire il burro. 
Preparare la bagna unendo al iquore lo zucchero e altrettanta acqua. Bagnare i savoiardi con la bagna di alkermes e formare il primostrato in una ciotola di vetro o nei bicchierini, coprire con la crema gialla, formare un secondo strato di biscotti inzuppati e coprire con la crema al cioccolato. Montare gli albumi con metà dello zucchero e il sale aggiungere gradatamente l'altro zucchero finché la meringa risulterà soda e lucidissima, distribuirla sul dolce, guarnire con le lamelle di mandorla (meglio se tostate) e stabilizzare la meringa con un caramellizzatore a fiamma.

2014-05-09

Uova alla scozzese su una tavola di primavera

Piatto da portata ovale La Porcellana Bianca
Oggi voglio portare a tavola la primavera, lo voglio fare per le mamme, suocere, nonne e in alcuni casi anche zie, dedicando loro una ricetta a base di uova, un secondo diverso dal solito. Le uova alla scozzese sono delle uova sode rivestite di pasta di salsiccia, panate e fritte. Siccome qui da noi la salsiccia ha grana piuttosto grossa e per la presenza di peperone e peperoncino gusto abbastanza deciso, ho voluto sostituirla con un impasto di carni condito secondo il mio gusto.
 Del piatto ho detto abbastanza ora non mi resta che darvi la ricetta ma prima voglio parlarvi del vino che ho scelto di degustare con questo piatto e che fa bella mostra di sé su questa tavola di primavera dai colori tenui che ho arricchito solo con dei fiori freschi.
Il Leuchtenburg Kalterersee è un rosso giovane, vivace ed equilibrato, elegante, morbido e avvolgente al palato, facilmente abbinabile risulta straordinariamente bevibile col suo bouquet fruttato che parla delle terre d'origine. 
E' prodotto in quel di Caldaro, dall'azienda simbolo della nota località altoatesina:  Erste+Neue, è la prestigiosa cantina nata nel 1986 dall'unione tra la vecchia Cantina Sociale di Caldaro “Erste” e la Nuova Cantina Sociale di Caldaro “Neue” (fondate rispettivamente nel 1900 e nel 1925), la perfetta simbiosi tra storia e innovazione.Ed il vino prodotto dall'azienda  con infinita passione racconta la storia e l'entusiasmo che i produttori mettono nel loro lavoro, come dire un pezzo di storia in ogni bottiglia.
Uova alla scozzese
Ingredienti per 4-6 persone:
6 uova sode
350 g di macinato di maiale
150 g di macinato di bovino
2 uova
2 cucchiaiate di farina
2 cucchiaiate di pangrattato
aglio
salvia
sale e pepe
olio per friggere
Mescolare le due carni e condirle con una puntina d'aglio e qualche foglia di salvia tritate, sale e pepe. Sgusciare le uova e rivestirle con la carne macinata, basta formare sei polpette, schiacciarle e rivestirvi l'uovo, passare le uova nella farina poi nelle uova (o solo albumi se volete alleggerire) battute con sale e pepe e infine nel pangrattato.
Friggere in abbondante olio e servire con una fresca insalatina. Le uova si possono panare anche il giorno prima lasciandole poi in frigo e distese in un contenitore fino al momento di friggerle.

Uova alla scozzese su una tavola di primavera

Piatto da portata ovale La Porcellana Bianca
Oggi voglio portare a tavola la primavera, lo voglio fare per le mamme, suocere, nonne e in alcuni casi anche zie, dedicando loro una ricetta a base di uova, un secondo diverso dal solito. Le uova alla scozzese sono delle uova sode rivestite di pasta di salsiccia, panate e fritte. Siccome qui da noi la salsiccia ha grana piuttosto grossa e per la presenza di peperone e peperoncino gusto abbastanza deciso, ho voluto sostituirla con un impasto di carni condito secondo il mio gusto.
 Del piatto ho detto abbastanza ora non mi resta che darvi la ricetta ma prima voglio parlarvi del vino che ho scelto di degustare con questo piatto e che fa bella mostra di sé su questa tavola di primavera dai colori tenui che ho arricchito solo con dei fiori freschi.
Il Leuchtenburg Kalterersee è un rosso giovane, vivace ed equilibrato, elegante, morbido e avvolgente al palato, facilmente abbinabile risulta straordinariamente bevibile col suo bouquet fruttato che parla delle terre d'origine. 
E' prodotto in quel di Caldaro, dall'azienda simbolo della nota località altoatesina:  Erste+Neue, è la prestigiosa cantina nata nel 1986 dall'unione tra la vecchia Cantina Sociale di Caldaro “Erste” e la Nuova Cantina Sociale di Caldaro “Neue” (fondate rispettivamente nel 1900 e nel 1925), la perfetta simbiosi tra storia e innovazione.Ed il vino prodotto dall'azienda  con infinita passione racconta la storia e l'entusiasmo che i produttori mettono nel loro lavoro, come dire un pezzo di storia in ogni bottiglia.
Uova alla scozzese
Ingredienti per 4-6 persone:
6 uova sode
350 g di macinato di maiale
150 g di macinato di bovino
2 uova
2 cucchiaiate di farina
2 cucchiaiate di pangrattato
aglio
salvia
sale e pepe
olio per friggere
Mescolare le due carni e condirle con una puntina d'aglio e qualche foglia di salvia tritate, sale e pepe. Sgusciare le uova e rivestirle con la carne macinata, basta formare sei polpette, schiacciarle e rivestirvi l'uovo, passare le uova nella farina poi nelle uova (o solo albumi se volete alleggerire) battute con sale e pepe e infine nel pangrattato.
Friggere in abbondante olio e servire con una fresca insalatina. Le uova si possono panare anche il giorno prima lasciandole poi in frigo e distese in un contenitore fino al momento di friggerle.

2014-05-07

Attraversando l'Italia: cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti


Piatti La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
Ci sono libri che solo ad aprirli ti fanno venir voglia di partire, lasciare tutto così è mettersi alla ricerca di quei meravigliosi luoghi visti, mi è successo di recente con tre volumi che a diverso modo parlano della nostra Italia.

Sono stata in Sicilia ad ammirare secolari alberi d'ulivo con Sicilia – l’Isola dell’Olivo curato da Andrea Zanfi pubblicato da Salvietti & Barabuffi editori. Una celebrazione artistica e letteraria dell'albero sacro per eccellenza, la magia, lo splendore, la nobiltà e l'umiltà dell'albero simbolo di noi gente del mediterraneo. Immagini inedite, opere d'arte, storia, leggende e credenze popolari ma anche effetti benefici dell'olio e della dieta mediterranea compongono questo volume che esalta a tutto tondo l'Olivo.
Mi sono poi fermata nella mia bella e poco nota Calabria, in cui anche la produzione del vino sta raggiungendo punte di eccellenza e risultati sempre più evidenti e l'ho fatto con Il vino nelle Terre di Cosenza. Un volume elegante e di pregio, curato da Giovanni Gagliardi e Gennaro Convertini con le splendide immagini del fotografo francese Stéphane Aït Ouarab pubblicato dai tipi della Rubbettino, che onora la rinascita della provincia Cosentina, la più estesa e forse attiva tra le province calabresi. Nato per restituire dignità e ruolo preminente ai viticoltori della provincia e ai loro prodotti diventa un modo per esaltare e dare lustro all'intero territorio. Immagini e storie di gente che con amore e dedizione da sempre si occupa di vino in una terra che seppure originariamente votata alla produzione vitivinicola, troppo spesso si è lasciata distrarre dai propri intenti perdendo un po' l'orientamento e la volontà di farcela. Il libro diventa anche un modo per festeggiare la DOP Terre di Cosenza ottenuta nel 2011 dopo un lungo e travagliato processo, un ulteriore punto d'orgoglio per noi "cosentini".
Infine mi sono spostata all'estremo nord tra i pascoli e i monti della Valle d'Aosta a conoscere un territorio attraverso i suoi piatti Valle d'Aosta in Cucina è  il libro di Stefano Torrione con testo a fronte in inglese pubblicato da SIME Books. La celebrazione del territorio più caratteristico delle Alpi attraverso ricette, immagini suggestive, prodotti e vini del territorio. Ricette di tradizione rinfrescate e presentate alla nuova maniera da chef e ristoratori che operano nel territorio. Un libro da mangiare con gli occhi riempiendosi l'anima.
Da questo peregrinare per lo stivale vengono fuori idee per i piatti, ricette, mise en place, abbinamenti.
L'utilizzo della fonduta in accostamento all'uovo l'ho preso dal libro sulla Valle d'Aosta, dalle cui pagine cestini di polenta con uovo in camicia e fonduta di Fontina avevano fortemente attratto il mio sguardo e solleticato il mio palato, gli asparagi selvatici un omaggio alla mia terra e i trucioli di pane fritto con l'olio un tributo alla bellissima Sicilia che spesso li utilizza nei piatti. Il bello di questa ricetta è che il cestino è realizzato con l'albume dell'uovo cotto al microonde, non è difficile da fare basta munirsi solo di stampini in silicone per muffin oppure bicchierini in plastica impilabili che possano andare nel microonde.
Cestini di uovo con asparagi su fonduta di Fontina e briciole di pane croccanti
Ingredienti per 4 persone:
6-8 albumi
4 tuorli
1 mazzetto di asparagi selvatici
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
200 g di Fontina Dop
100 ml di panna
100 ml di latte
1 uorlo
2 fette di pane
1 noce di burro
sale
pepe
coriandolo*
Battere gli albumi con sale e pepe. Oleare 4 stampini da muffin e suddividervi il composto di albumi, oleare il fondo di altri 4 stampini e poggiarli sui precedenti facendo in modo che l'albume vada sui lati dello stampo inferiore, infonare nel microonde alla massima potenza per 3 minuti, finché l'albume sarà completamente rappreso. Cuocere gli asparagi con un filo d'olio, l'aglio in camicia e mezzo bicchiere d'acqua, lasciar asciugare il fondo, salare e tenere da parte. Preparare la fonduta sciogliendo la fontina a cubetti con il latte e la panna, quando il composto è omogeneo, legare con il tuorlo. Estrarre dalle formine i cestini di albume, porre al fondo di ognuno una manciatina di asparagi cotti e un tuorlo crudo, un pizzico di sale e uno di coriandolo. Ridurre il pane in trucioli e dorarlo in padella con il burro e olio. Infornare i cestini preparati in forno caldo per pochissimi minuti, giusto il tempo di rapprendere appena il tuorlo che deve comunque rimanere cremoso. Porre al fondo dei piatti un mestolino di fonduta calda, appoggiarvi sopra i cestini con le uova e completare con le briciole di pane croccanti.
* Per la ricetta ho utilizzato Coriandolo Cannamela
Per quanto riguarda i vini calabresi, escludendo quello che ben conosco e che in molti adorano prodotto da mio padre e riservato a noi pochi fortunati, conto di fare conoscenza di qualche produttore e quindi di qualche eccellente prodotto per la prossima giornata dedicata alle Cantine Aperte se qualcuno m'invita.
Per il momento ho deciso che tra i vini della "mia cantina" avrei degustato con piacere questo piatto abbinandolo a un vino simbolo del Friuli: il Friulano, giusto per non fermare il mio viaggio attraverso lo stivale. Un vino bianco dal carattere forte e incisivo, con una storia lunga e travagliata che da sempre è apprezzatoto non solo nella sua regione d'origine per il suo carattere forte e incisivo, per l'estremo equilibrio tra acidità e sapidità, tra freschezza e struttura doti che lo rendono facilmente abbinabile. Ho scelto il Friulano dell'Azienda Agricola Alessio Dorigo, un'azienda che ha ottenuto diversi riconoscimenti per la serietà e passione con la quale opera sul mercato e per l'eccellente rapporto qualità-prezzo.