Immergersi nella cultura di un luogo attraverso i piatti che lo caratterizzano questo succede all'Osteria del Vicolo di Mormanno il mio ultimo Percorso del gusto su Diritto di Cronaca.
Mormanno, nel cuore del Parco del Pollino è famosa per i suoi bocconotti, dolci tipici a base di pasta frolla e confettura di amarene, per i suoi salumi e da qualche tempo anche per le sue lenticchie, un legume la cui coltivazione si era persa ed è ritornata in auge negli anni novanta divenendo presidio Slow Food e fornendo nuovo lustro a questo comune le cui bellezze artistiche, in primis la Cattedrale e il Faro votivo unico nel suo genere, meritano una visita ed una sosta.
Mormanno, nel cuore del Parco del Pollino è famosa per i suoi bocconotti, dolci tipici a base di pasta frolla e confettura di amarene, per i suoi salumi e da qualche tempo anche per le sue lenticchie, un legume la cui coltivazione si era persa ed è ritornata in auge negli anni novanta divenendo presidio Slow Food e fornendo nuovo lustro a questo comune le cui bellezze artistiche, in primis la Cattedrale e il Faro votivo unico nel suo genere, meritano una visita ed una sosta.
Se di sosta parliamo v'invito a
percorrere per pochi metri quel vicoletto che fronteggia la chiesa e
a varcare la soglia dell'Osteria del Vicolo. Sarete fagocitati dalla
travolgente e solare accoglienza dei proprietari Francesco e Catia e,
dopo aver assaggiato i piatti che il resto della famiglia prepara in
cucina, non vorrete più andar via tanto se vi va di restare
troveranno modo di accogliervi degnamente nel B&B San Michele.
Per loro del resto l'accoglienza è un vizio di famiglia e una
tradizione, dove sorge oggi l'osteria vi è sempre stata l'osteria di
famiglia con un'area dedicata alla cantina e alla mescita del vino e
un'altra in cui si gustavano i piatti della tradizione. Il vino che
oggi producono e servono all'Osteria del Vicolo è buono come allora
ed i piatti che si possono degustare ai suoi tavoli genuini come un
tempo, forse un tantino più buoni se pensiamo che l'attenzione e la
ricerca dei titolari verso materie prime eccellenti non ha mai sosta.
Un'insalatina di ceci e pomodori con
scaglie di grana e rucola servita in un cestino di fragrante pane ci
accoglie e ci rilassa quasi quanto i discorsi sull'amore per il
territorio dela vulcanica Catia.
Capocollo, sopressata e guanciale, che
ci vengono serviti con una fresella casereccia con porcini freschi,
hanno il gusto che i salumi oggi non hanno più e chieste notizie ci
viene detto esser prodotti dalla coperativa "La Ginestra"di
Viggianello (PZ). Non mancano le lenticchie, cui ho fatto cenno in
precedenza, servite nella loro semplicità in una classica zuppetta
di tradizione con il profumo dell'origano.
I cavatelli che qui vanno per la maggiore ci sono serviti con una salsa di noci del territorio. Il fagiolo poverello bianco, altro legume che fortemente caratterizza questa zona del Pollino, ci viene presentato in crema con il baccalà fritto e il pistacchio di Stigliano.
I cavatelli che qui vanno per la maggiore ci sono serviti con una salsa di noci del territorio. Il fagiolo poverello bianco, altro legume che fortemente caratterizza questa zona del Pollino, ci viene presentato in crema con il baccalà fritto e il pistacchio di Stigliano.
Un involtino di faraona con contorno di
porcini è il secondo pepato e molto aromatico che ancora ci parla
del territorio. Così come i dolci: vere prelibatezze il classico
bocconotto all'amarena e la crostata alla marmellata d'arancia ma non
si può non restare a bocca aperta davanti ad un bocconotto alla
lenticchia servito con una riduzione del moscato di Saracena e un
bicchierino dello stesso nettare in purezza, un dolce originale
ideato e preparato da Francesco che rimanda ai sapori del bosco.
Il luogo, l'atmosfera, il paesaggio e
l'accoglienza valgono una visita, anzi almeno una in ogni periodo
dell'anno e le serate che Catia dedica di tanto in tanto ai vini e ai
libri ne sono il giusto pretesto.
Osteria del Vicolo
Vico I San Francesco, 5
87026 – Mormanno (CS)
Tel. 098180475
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