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2016-06-14

I romanzi son come ciliegie...

Cestino ImballoREGALO.com
...Uno tira l'altro. Le ciliegie che pur adoro mi gonfiano e mi provocano acidità di stomaco ma non riesco a farne a meno, anzi ne mangio senza misura vista la breve stagione in cui compaiono. Per i romanzi ho poco tempo davvero, mi stancano la vista e mi fanno perdere di vista le letture "necessarie" ma credetemi se non ne ho almeno un paio iniziati sparsi tra comodino e bagno (cui se ne aggiunge sempre qualcuno in formato digitale sui vari supporti a mia disposizione) mi sento senza una mano. Mi bastano anche cinque minuti disponibili per fare mia una paginetta e sognare un paio d'ore sbracata sul divano ad assaporare di getto le parole dei miei autori preferiti o di qualche new entry che mi fa battere il cuore.
Se parlo di autori preferiti ecco che non posso perdermi nemmeno un'avventura della mia amata commissaria  Lolita Lobosco perché Gabriella Genisi io la preferisco a Camilleri ed al suo Montalbano e quell'aria distesa e un po' dimessa della Bari di oggi che si respira nelle pagine dei suoi romanzi a me "me piace assai". Anche stavolta mi sono lasciata conquistare dalla trama avvincente di Mare nero edito da Sonzogno sedotta dal commissario Lolì, dai suoi tacchi a spillo e dai profumi della sua cucina. Anche stavolta una trama ricca e avvincente cui si aggiungono i dettagli di eventi realmente accaduti e che nessuno ha interesse a raccontare, misteri celati in quel mare Adriatico sinistro e nero che pure i baresi non possono non amare come amico. Mi dispiace solo di averlo letto adesso rinunciando al piacere intenso che mi avrebbe dato leggerlo d'un fiato sotto l'ombrellone.
Altra autrice che è diventata per me imprescindibile è Simonetta Agnello Hornby e così il suo Caffè amaro edito da Feltrinelli l'ho "bevuto" con voluttà lasciandomi travolgere dalla storia ad altro tasso di eros che lega Maria a Pietro nella Sicilia del fascismo. La storia si articola tra la prima guerra mondiale e la fine della seconda in un crescendo di emozioni. Maria in un periodo in cui alle donne era chiesta solo obbedienza e devozione al proprio uomo conosce l'amore carnale attraverso Pietro, il marito che il destino le ha dato, e l'amore vero per Gosuè, fino ad allora quasi un fratello. Accanto alle emozioni la storia vera e dettagliata del fascismo, della guerra e delle leggi razziali. Tra la Sicilia e Tripoli il quadro si compone di pennellate vive e precise, nello stile che che fa della Agnello Hornby una "Grande" autrice.
Dall'autrice rivelazione de Il sentiero dei profumi, la sarda apicultrice Cristina Caboni, La custode del miele e delle api edito da Garzanti, un ro­manzo emozionante e pieno di vita che racconta i territori impervi della Sardegna. Angeli­ca ha un dono speciale conosce le api e sa sempre trovare il miele giusto per tutti. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l’infanzia, quando viveva su un’iso­la spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. Le api sono la casa di Angelica ovunque esse siano. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. Insieme a questo intenso e definito personaggio femminile impariamo ad amare le api ed a scoprire un po' del loro mondo. Una storia che ci prende la mano e ci porta dove i nostri sogni possono aprire la porta all’amore.
Magari nel prossimo post una ricetta con le ciliegie che dite?


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