2010-12-20

Il panettone Sacher


Io dico che comprare quei panettoni farciti con la crema che è lì dentro da mesi, gonfia di conservanti ed additivi, non vada affatto bene, per cui una volta che uno ha voglia di panettone farcito può sempre farselo da sè all'ultimo momento. La base è sempre un Tre Marie senza uvetta e senza canditi che ho trasformato in un panettone Sacher con confettura di albicocche, mousse di cioccolato e glassa fondente.
Niente di più facile.
Ingredienti:
1 panettone Tre Marie senza uvetta e senza candti
1 vasetto di confettura di albicocche
Per la mousse:
400 g di panna fresca
120 g di cioccolato fondente al 60%
120 g di cioccolato fondente al 75%
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Scaldare 250 g di panna  fino al bollore, versare sul cioccolato spezzettato e lasciar fondere, mescolando con una frusta. A parte montare la restante panna ben fredda di frigorifero, incorporarla  alla ganache preparata mescolando velocemente. Scavare il panettone tenendone intera la calotta inferiore. Spalmare la superficie interna di confettura e farcire con la mousse  alternata alla mollica di panettone e qualche cucchiaio di confettura. Coprire con la calotta e capovolgere sul piatto. Preparare la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con la panna e lo zucchero, unire l'acqua e mescolare finché la glassa non diventa lucida e omogenea. Versare la glassa sul dolce e porlo in frigo fino al momento di servire.

Il panettone Sacher


Io dico che comprare quei panettoni farciti con la crema che è lì dentro da mesi, gonfia di conservanti ed additivi, non vada affatto bene, per cui una volta che uno ha voglia di panettone farcito può sempre farselo da sè all'ultimo momento. La base è sempre un Tre Marie senza uvetta e senza canditi che ho trasformato in un panettone Sacher con confettura di albicocche, mousse di cioccolato e glassa fondente.
Niente di più facile.
Ingredienti:
1 panettone Tre Marie senza uvetta e senza candti
1 vasetto di confettura di albicocche
Per la mousse:
400 g di panna fresca
120 g di cioccolato fondente al 60%
120 g di cioccolato fondente al 75%
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Scaldare 250 g di panna  fino al bollore, versare sul cioccolato spezzettato e lasciar fondere, mescolando con una frusta. A parte montare la restante panna ben fredda di frigorifero, incorporarla  alla ganache preparata mescolando velocemente. Scavare il panettone tenendone intera la calotta inferiore. Spalmare la superficie interna di confettura e farcire con la mousse  alternata alla mollica di panettone e qualche cucchiaio di confettura. Coprire con la calotta e capovolgere sul piatto. Preparare la copertura sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con la panna e lo zucchero, unire l'acqua e mescolare finché la glassa non diventa lucida e omogenea. Versare la glassa sul dolce e porlo in frigo fino al momento di servire.

2010-12-18

Panna cotta al caffè con merletti di cioccolato

La panna cotta si sa che è un dolce facile facile, comunque sia è uno dei più graditi a fine pasto ed ha il doppio vantaggio di poter esser preparata in un batter d'occhio e di prestarsi ad innumerevoli varianti. Io oggi ve ne do una ideale per la tavola delle feste, una versione al caffè, intensa e profumata, impreziosita da decori di cioccolato. Quanto più la ricetta è semplice tanto più bisogna fare attenzione alle materie prime utilizzate, occore quindi un caffè speciale che possa imprimere il suo carattere al dolce.
Io ho scelto il caffè dei Papi, il Porto Rico della linea Puro 100% Arabica di Caffè Milani, un caffè grintoso, cioccolatoso, dal carattere indomabile che trova nel fine pasto il suo momento di consumo ideale.
Qaulunque sia la vostra scelta vi consiglio di spegnere la moka prima che sia uscito completamente il caffè per far si che sia più concentrato possibile e la panna cotta non risulti al cappuccino invece che al caffè. I ghirigori di cioccolato sono semplicissimi da realizzare, basta fondere del buon cioccolato fondente a bagnomaria e poi versarlo in un conetto dando libero sfogo alla fantasia.
Ecco le dosi per 6-8 porzioni
Per la panna cotta:
500 ml di panna fresca
60 ml di latte intero
120 ml di caffè ristretto amaro
6 cucchiai di zucchero
6 g di gelatina in fogli
Per i decori:
60 g di cioccolato fondente
chicchi di caffè
Ammollare la gelatina in acqua fredda, intanto prepare il caffè e portare a bollore la panna con il latte e lo zucchero, togliere dal fuoco unire il caffè e la gelatina strizzata. Versare nei contenitori e porre in frigo a rassodare per almeno un paio d'ore.
Sciocliere il cioccolato fondente a bagnomaria versarlo in un conetto di carta forno e far scendere da un piccolissimo foro praticato sulla punta il cioccolato su un foglio di carta forno creando delle decorazioni a piacere, completare con chicchi di caffè e lasciar asciugare a temperatura ambiente. Al momento di servire impiattare la panna cotta e decorare con i merletti di cioccolato.

Panna cotta al caffè con merletti di cioccolato

La panna cotta si sa che è un dolce facile facile, comunque sia è uno dei più graditi a fine pasto ed ha il doppio vantaggio di poter esser preparata in un batter d'occhio e di prestarsi ad innumerevoli varianti. Io oggi ve ne do una ideale per la tavola delle feste, una versione al caffè, intensa e profumata, impreziosita da decori di cioccolato. Quanto più la ricetta è semplice tanto più bisogna fare attenzione alle materie prime utilizzate, occore quindi un caffè speciale che possa imprimere il suo carattere al dolce.
Io ho scelto il caffè dei Papi, il Porto Rico della linea Puro 100% Arabica di Caffè Milani, un caffè grintoso, cioccolatoso, dal carattere indomabile che trova nel fine pasto il suo momento di consumo ideale.
Qaulunque sia la vostra scelta vi consiglio di spegnere la moka prima che sia uscito completamente il caffè per far si che sia più concentrato possibile e la panna cotta non risulti al cappuccino invece che al caffè. I ghirigori di cioccolato sono semplicissimi da realizzare, basta fondere del buon cioccolato fondente a bagnomaria e poi versarlo in un conetto dando libero sfogo alla fantasia.
Ecco le dosi per 6-8 porzioni
Per la panna cotta:
500 ml di panna fresca
60 ml di latte intero
120 ml di caffè ristretto amaro
6 cucchiai di zucchero
6 g di gelatina in fogli
Per i decori:
60 g di cioccolato fondente
chicchi di caffè
Ammollare la gelatina in acqua fredda, intanto prepare il caffè e portare a bollore la panna con il latte e lo zucchero, togliere dal fuoco unire il caffè e la gelatina strizzata. Versare nei contenitori e porre in frigo a rassodare per almeno un paio d'ore.
Sciocliere il cioccolato fondente a bagnomaria versarlo in un conetto di carta forno e far scendere da un piccolissimo foro praticato sulla punta il cioccolato su un foglio di carta forno creando delle decorazioni a piacere, completare con chicchi di caffè e lasciar asciugare a temperatura ambiente. Al momento di servire impiattare la panna cotta e decorare con i merletti di cioccolato.

2010-12-16

Per i bambini e i meno esperti


Spesso gli amici mi rimproverano di postare solo ricette sofisticate, per i più esperti, non è così in effetti, ma se si può stavolta scendo ancora più in "basso" e cerco di dare qualche suggerimento sulle preparazioni natalizie a chi proprio di cucina non ne mastica. Del resto con questo clima nevoso è proprio bello starsene in cucina tutti insieme magari a creare qualcosa con l'aiuto dei piccoli di casa.

Delle ottime idee vengono dal libro In cucina con mamma e papà di Federica Buglioni per San Paolo Libri, un vero corso di cucina che introduce i bambini e i ragazzi all’arte della preparazione dei cibi.
Per trasformare il cibo e la cucina in un gioco educativo in grado di stimolare lo sviluppo psico-fisico del bambino è utilissimo Mangiando s'impara - Cucinare con i bambini al Nido e a casa di Giovanna Polattini per Edizioni La Meridiana.   Il libro si rivolge agli educatori, ai genitori e a tutti coloro che a vario titolo si occupino dei bambini. Perchè a prendersi cura di sè e degli altri non è mai troppo presto per insegnarlo.
Io di mio a furia di vederne e pensarne ho pure qualche idea semplice e carina e voglio parlarvi oggi delle Sfogliatine di Natale, una ricetta a prova di bambino per divertirsi  tutti insieme in cucina e senza sporcare più di tanto.
L'idea l'ho avuta  dai tagliabiscotti  Pan di zenzero Guardini, carinissimo questo set, insolito e molto nord-europeo, le formine sono belle in sè ma se si usano per ritagliare della semplice pasta sfoglia che in cottura diventa gonfia e dorata, altro che magia.
 Sfogliatine di Natale
Ingredienti:
1 disco di pasta sfoglia pronta
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena
1 pezzetto di vaniglia
125 ml di latte
40 g di cioccolato fondente
ciliegie candite
Ritagliate dalla sfoglia otto formine 2 per ogni simbolo scelto, sovrapponete le formine uguali e pennellate la superficie con acqua, cospargete di zucchero a velo e infornate a 220° finché risultano gonfie e dorate. Intanto in un pentolino battete il tuorlo con lo zucchero, unite la maizena e stemperate con il latte portato a bollore con la vaniglia, ponete sul fuoco e lasciate addensare la crema mescolando di continuo. Tagliate a metà le sfogliatine e farcitele con la crema preparata. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e versatelo in un piccolo cono di carta, decorate la superficie dei biscotti e completate con le ciliegine.
Se poi volete un'idea originale per decorare la vostra cucina senza tanto sforzo ecco che le formine diventano dei carinissimi decori, legatele con del nastrino ed appendetele alle pareti, metteranno allegria solo a guardarle. Nella foto a destra ho utilizzato per decoro gli stampini natalizi di Guardini, facili da reperire e di sicuro effetto.

Ma se parliamo di inesperti che vogliono impegnarsi superando se stessi e preparando per i propri cari un bel pranzo di quelli da lasciar tutti a bocca aperta vi consiglio di ricorrere a un  manualetto di Magzzini Salani 200 RICETTE INFALLIBILI di Manuela Vanni, l'autice di Come barare in cucina. I piatti infallibili esistono, lo sostiene fermamente l'autrice del libro e ce ne da prova con ben 200 ricette ghiotte e senza rischi. Ricette facili, studiate nel dettaglio e scritte in modo molto semplificato e dettagliato per  non riservare alcuna sorpresa durante l'esecuzione. Il manuale ideale per chi odia le ricette in cui il quantitativo degli ingredienti è indicato in modo approssimativo.

Per i bambini e i meno esperti


Spesso gli amici mi rimproverano di postare solo ricette sofisticate, per i più esperti, non è così in effetti, ma se si può stavolta scendo ancora più in "basso" e cerco di dare qualche suggerimento sulle preparazioni natalizie a chi proprio di cucina non ne mastica. Del resto con questo clima nevoso è proprio bello starsene in cucina tutti insieme magari a creare qualcosa con l'aiuto dei piccoli di casa.

Delle ottime idee vengono dal libro In cucina con mamma e papà di Federica Buglioni per San Paolo Libri, un vero corso di cucina che introduce i bambini e i ragazzi all’arte della preparazione dei cibi.
Per trasformare il cibo e la cucina in un gioco educativo in grado di stimolare lo sviluppo psico-fisico del bambino è utilissimo Mangiando s'impara - Cucinare con i bambini al Nido e a casa di Giovanna Polattini per Edizioni La Meridiana.   Il libro si rivolge agli educatori, ai genitori e a tutti coloro che a vario titolo si occupino dei bambini. Perchè a prendersi cura di sè e degli altri non è mai troppo presto per insegnarlo.
Io di mio a furia di vederne e pensarne ho pure qualche idea semplice e carina e voglio parlarvi oggi delle Sfogliatine di Natale, una ricetta a prova di bambino per divertirsi  tutti insieme in cucina e senza sporcare più di tanto.
L'idea l'ho avuta  dai tagliabiscotti  Pan di zenzero Guardini, carinissimo questo set, insolito e molto nord-europeo, le formine sono belle in sè ma se si usano per ritagliare della semplice pasta sfoglia che in cottura diventa gonfia e dorata, altro che magia.
 Sfogliatine di Natale
Ingredienti:
1 disco di pasta sfoglia pronta
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena
1 pezzetto di vaniglia
125 ml di latte
40 g di cioccolato fondente
ciliegie candite
Ritagliate dalla sfoglia otto formine 2 per ogni simbolo scelto, sovrapponete le formine uguali e pennellate la superficie con acqua, cospargete di zucchero a velo e infornate a 220° finché risultano gonfie e dorate. Intanto in un pentolino battete il tuorlo con lo zucchero, unite la maizena e stemperate con il latte portato a bollore con la vaniglia, ponete sul fuoco e lasciate addensare la crema mescolando di continuo. Tagliate a metà le sfogliatine e farcitele con la crema preparata. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e versatelo in un piccolo cono di carta, decorate la superficie dei biscotti e completate con le ciliegine.
Se poi volete un'idea originale per decorare la vostra cucina senza tanto sforzo ecco che le formine diventano dei carinissimi decori, legatele con del nastrino ed appendetele alle pareti, metteranno allegria solo a guardarle. Nella foto a destra ho utilizzato per decoro gli stampini natalizi di Guardini, facili da reperire e di sicuro effetto.

Ma se parliamo di inesperti che vogliono impegnarsi superando se stessi e preparando per i propri cari un bel pranzo di quelli da lasciar tutti a bocca aperta vi consiglio di ricorrere a un  manualetto di Magzzini Salani 200 RICETTE INFALLIBILI di Manuela Vanni, l'autice di Come barare in cucina. I piatti infallibili esistono, lo sostiene fermamente l'autrice del libro e ce ne da prova con ben 200 ricette ghiotte e senza rischi. Ricette facili, studiate nel dettaglio e scritte in modo molto semplificato e dettagliato per  non riservare alcuna sorpresa durante l'esecuzione. Il manuale ideale per chi odia le ricette in cui il quantitativo degli ingredienti è indicato in modo approssimativo.

2010-12-14

Rotolini di scarola con castagne e Monte Veronese dop

Un piatto stagionale e festoso un'ottima apertura per un pranzo importante che si  esegue facilmente per non penalizzare chi sta in cucina al servizio degli altri. La ricetta era di La Cucina Italiana, io ho apportato qualche modifica, in realtà una sola invece del formaggio Edamer che mi sa di "poco" ho utilizzato un ottimo Monte Veronese dop a latte crudo della bottega Esperya più fresco e delicato di quello di Malga, le castagne ovviamente quelle di Noberasco che mi hanno di molto facilitato la preparazione e per la scarola mi sono rivolta all'orticello di papà, giusto per esser certa di quello che mettevo nel piatto. Ma stavolta voglio darvi anche un suggerimento su cosa mettere nel bicchiere se preparate questo gustoso piatto e penso proprio che un bel bicchiere di rosso Già  un Langhe D.O.C. prodotto con uve Nebbiolo, Barbera e Dolcetto dall'azienda Fontanafredda ci vada a nozze.
Ma passiamo alla ricetta:
Ingredienti per 4:
200 g di scarola
100 g di castagne lessate
80 g di formaggio Monte Veronese dop
grana grattugiato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Stufate in un tegame le foglie di scarola con un filo d'olio, l'aglio e un pizzico di sale. Sgocciolate le foglie di verdura e stendetele aperte, battendo se occorre le coste, su un foglio di carta forno a formare un rettangolo 20x30. Adagiate sopra il formaggio affettato sottilmente e le castagne frullate con sale, pepe e un po' d'olio. Avvolgete formando un rotolo. Cospargete la superficie di grana e infornate 5 minuti alla massima temperatura. Fate intiepidire il rotolo e servitelo a fette.

Rotolini di scarola con castagne e Monte Veronese dop

Un piatto stagionale e festoso un'ottima apertura per un pranzo importante che si  esegue facilmente per non penalizzare chi sta in cucina al servizio degli altri. La ricetta era di La Cucina Italiana, io ho apportato qualche modifica, in realtà una sola invece del formaggio Edamer che mi sa di "poco" ho utilizzato un ottimo Monte Veronese dop a latte crudo della bottega Esperya più fresco e delicato di quello di Malga, le castagne ovviamente quelle di Noberasco che mi hanno di molto facilitato la preparazione e per la scarola mi sono rivolta all'orticello di papà, giusto per esser certa di quello che mettevo nel piatto. Ma stavolta voglio darvi anche un suggerimento su cosa mettere nel bicchiere se preparate questo gustoso piatto e penso proprio che un bel bicchiere di rosso Già  un Langhe D.O.C. prodotto con uve Nebbiolo, Barbera e Dolcetto dall'azienda Fontanafredda ci vada a nozze.
Ma passiamo alla ricetta:
Ingredienti per 4:
200 g di scarola
100 g di castagne lessate
80 g di formaggio Monte Veronese dop
grana grattugiato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
Stufate in un tegame le foglie di scarola con un filo d'olio, l'aglio e un pizzico di sale. Sgocciolate le foglie di verdura e stendetele aperte, battendo se occorre le coste, su un foglio di carta forno a formare un rettangolo 20x30. Adagiate sopra il formaggio affettato sottilmente e le castagne frullate con sale, pepe e un po' d'olio. Avvolgete formando un rotolo. Cospargete la superficie di grana e infornate 5 minuti alla massima temperatura. Fate intiepidire il rotolo e servitelo a fette.

2010-12-10

Preparativi per Natale...

Come state messi con addobbi, regali e preparativi natalizi? Io con i decori di casa ho quasi finito, del resto il maggior tempo in fatto di preparativi lo dedico alla cucina e alla confezione dei regali. In questa fase tiro fuori tutti i libri e le riviste a tema festivo e inizio a spulciare ogni pagina con la massima attenzione e trovo sempre qualcosa che mi era sfuggito o che avevo selezionato e poi per tempo non preparato, si perché alla fine è vero che bisogna rispettare le tradizioni ma a quello ci pensano la mamma e la suocera io di mio porto sempre delle novità o mie piccole tradizioni.
La mitica "Bianca delle conserve", al secolo Bianca Rosa Gremmo Zumaglini, da cui tutti abbiamo da imparare ha dedicato un libro alla tavola del Natale, si chiama Menù delle Feste Graphot editrice.
Non vi aspettate il libro pieno di foto appariscenti, è un volumetto talmente ordinato però che non se ne può fare a meno. Suddivide le pietanze in base alle portate ed all'occasione cui sono più adatte Vigilia, Pranzo di Natale, Cenone di Capodanno in piedi o flambé, Pranzo di Capodanno, Capodanno in montagna, Epifania e infine Menu per bimbi e ragazzi. Da consigli su come apparecchiare la tavola, sui vini e gli aperitivi da servire e raccoglie anche leggende e tradizioni sulle festività. E a proposito di leggende considerata la foto di apertura del post, prima di lasciarvi la ricetta del mio Danubio blu natalizio vi racconto la leggenda dell'albero di Natale così come l'ho letta nel libro di cui vi ho parlato "C'era una volta, nell'antica Germania, un boscaiolo. La vigilia di Natale aveva lavorato tutto il giorno e, quando si accinse a tornare a casa era già buio. Il tempo era gelido ma sereno L'uomo fu colpito dal meraviglioso spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete carico di neve e di ghiaccio. Per spiegare alla moglie lo splendore che aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo portò a casa e lo adornò di candeline accese e di allegri festoni. le candeline assomigliavano alle stelle che aveva visto brillare e i festoni alla neve e ai ghiaccioli che pendevano dai rami. L'abero piacque a tutti gli abitanti del villaggio e presto l'usanza dell'abete adornato si diffuse in ogni casa. Poi la voce si sparse sempre più e pian piano l'albero di Natale conquistò il mondo".
Adesso di alberi ne facciamo di ogni genere, altro che candeline accese e festoni, appendiamo di tutto a quei poveri alberi che per fortuna sono ormai artificiali nella maggior parte dei casi.
Il mio alberello è composto da briochine salate farcite, alcune con mortadella, la Blu di Felsineo ovviamente e brie, un accostamento sublime, altre con prosciutto cotto e provola affumicata anche questo niente affatto male. Mi piace assortire i ripieni perché così non sai mai quello che ti capita (ed hai la scusa per mangiare qualche briochina in più).
Ingredienti
per l'impasto:
500 g di farina 00
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
1 tuorlo e un po' di latte per spennellare
Per farcire e decorare:
150 g di Mortadella
150 g di formaggio Brie
150 g di prosciutto cotto
150 g di provola affumicata
olive verdi, pomodorini ed erba cipollina per decorare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disponete la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungete il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amlgamate ed unite le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Ponete l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Poi sgonfiatelo e ricavatene tante palline schiacciate nel palmo le palline e farcitele, alcune con mortadella e brie tritati insieme, altre con prosciutto cotto e provola sempre tritati. Piccolo consiglio furbo: utilizzate un tritacarne di quelli a manovella come quello di Pedrini per tritare le farce,
 i prodotti si amalgameranno alla perfezione ma saranno riconoscibili  al contrario del mixer che ridurrebbe tutto in crema. Richiudete le palline in modo che la parte sigillata vada sul fondo e disponetele in una leccarda coperta di carta forno in modo da formare un albero di Natale ma non vicinissime tra loro perché dovranno ancora un po' lievitare. Pennellate la superficie dell'albero con latte e tuorlo battuti insieme e lasciate riposare un'altra oretta finché le palline risulteranno gonfie e unite tra loro. Infornate in forno caldissimo ponendo alla base una ciotolina colma d'acqua. Quando l'albero sarà dorato è cotto. Estraetelo dal forno e dopo averlo collocato su un vassoio da portata "addobbatelo" con pomodorini olive e fili d'erba cipollina.

Preparativi per Natale...

Come state messi con addobbi, regali e preparativi natalizi? Io con i decori di casa ho quasi finito, del resto il maggior tempo in fatto di preparativi lo dedico alla cucina e alla confezione dei regali. In questa fase tiro fuori tutti i libri e le riviste a tema festivo e inizio a spulciare ogni pagina con la massima attenzione e trovo sempre qualcosa che mi era sfuggito o che avevo selezionato e poi per tempo non preparato, si perché alla fine è vero che bisogna rispettare le tradizioni ma a quello ci pensano la mamma e la suocera io di mio porto sempre delle novità o mie piccole tradizioni.
La mitica "Bianca delle conserve", al secolo Bianca Rosa Gremmo Zumaglini, da cui tutti abbiamo da imparare ha dedicato un libro alla tavola del Natale, si chiama Menù delle Feste Graphot editrice.
Non vi aspettate il libro pieno di foto appariscenti, è un volumetto talmente ordinato però che non se ne può fare a meno. Suddivide le pietanze in base alle portate ed all'occasione cui sono più adatte Vigilia, Pranzo di Natale, Cenone di Capodanno in piedi o flambé, Pranzo di Capodanno, Capodanno in montagna, Epifania e infine Menu per bimbi e ragazzi. Da consigli su come apparecchiare la tavola, sui vini e gli aperitivi da servire e raccoglie anche leggende e tradizioni sulle festività. E a proposito di leggende considerata la foto di apertura del post, prima di lasciarvi la ricetta del mio Danubio blu natalizio vi racconto la leggenda dell'albero di Natale così come l'ho letta nel libro di cui vi ho parlato "C'era una volta, nell'antica Germania, un boscaiolo. La vigilia di Natale aveva lavorato tutto il giorno e, quando si accinse a tornare a casa era già buio. Il tempo era gelido ma sereno L'uomo fu colpito dal meraviglioso spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete carico di neve e di ghiaccio. Per spiegare alla moglie lo splendore che aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo portò a casa e lo adornò di candeline accese e di allegri festoni. le candeline assomigliavano alle stelle che aveva visto brillare e i festoni alla neve e ai ghiaccioli che pendevano dai rami. L'abero piacque a tutti gli abitanti del villaggio e presto l'usanza dell'abete adornato si diffuse in ogni casa. Poi la voce si sparse sempre più e pian piano l'albero di Natale conquistò il mondo".
Adesso di alberi ne facciamo di ogni genere, altro che candeline accese e festoni, appendiamo di tutto a quei poveri alberi che per fortuna sono ormai artificiali nella maggior parte dei casi.
Il mio alberello è composto da briochine salate farcite, alcune con mortadella, la Blu di Felsineo ovviamente e brie, un accostamento sublime, altre con prosciutto cotto e provola affumicata anche questo niente affatto male. Mi piace assortire i ripieni perché così non sai mai quello che ti capita (ed hai la scusa per mangiare qualche briochina in più).
Ingredienti
per l'impasto:
500 g di farina 00
250 ml di latte
80 g di burro morbido
40 g di zucchero
15 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
3 tuorli d'uovo
1 tuorlo e un po' di latte per spennellare
Per farcire e decorare:
150 g di Mortadella
150 g di formaggio Brie
150 g di prosciutto cotto
150 g di provola affumicata
olive verdi, pomodorini ed erba cipollina per decorare
Scaldate leggermente il latte e sciogliete nel liquido il lievito. In una ciotola disponete la farina, in un angolino il sale di modo che non venga a diretto contatto con il lievito, aggiungete il burro a tocchetti, lo zucchero ed il latte, amlgamate ed unite le uova, lavorando per bene l'impasto fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Ponete l'impasto a lievitare nella ciotola coperta da pellicola per due ore. Poi sgonfiatelo e ricavatene tante palline schiacciate nel palmo le palline e farcitele, alcune con mortadella e brie tritati insieme, altre con prosciutto cotto e provola sempre tritati. Piccolo consiglio furbo: utilizzate un tritacarne di quelli a manovella come quello di Pedrini per tritare le farce,
 i prodotti si amalgameranno alla perfezione ma saranno riconoscibili  al contrario del mixer che ridurrebbe tutto in crema. Richiudete le palline in modo che la parte sigillata vada sul fondo e disponetele in una leccarda coperta di carta forno in modo da formare un albero di Natale ma non vicinissime tra loro perché dovranno ancora un po' lievitare. Pennellate la superficie dell'albero con latte e tuorlo battuti insieme e lasciate riposare un'altra oretta finché le palline risulteranno gonfie e unite tra loro. Infornate in forno caldissimo ponendo alla base una ciotolina colma d'acqua. Quando l'albero sarà dorato è cotto. Estraetelo dal forno e dopo averlo collocato su un vassoio da portata "addobbatelo" con pomodorini olive e fili d'erba cipollina.