2012-12-03

Lasagne con brasato alla birra e rosmarino

lasagne verdi al brasato
Biscottiera Un Amore di Casa Wald, tovagliolo Busatti, calice IVV, forchetta Broggi
Ecco la seconda ricetta che ho presentato al contest Redattore d'eccezione de La Cucina Italiana. Una lasagna verde ondulata (Del Verde) condita con un generoso e aromatico brasato, alla birra ovviamente.
Lasagne con brasato alla birra e rosmarino


Ingredienti per 4 persone
6 sfoglie per lasagne verdi ondulate
per il brasato:
200 g di muscolo bovino
1 cucchiaio di farina
1 dl di birra doppio malto
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 rametto di rosmarino
1 cipolla bionda
olio extravergine d'oliva 
sale e pepe
per la besciamella ricca:
25 g di burro
25 g di farina
350 ml di latte
sale
pepe bianco
noce moscata
80 g di grana grattugiato
Tritare la cipolla e gli aghi di rosmarino e appassirli in un velo d'olio nella pentola a pressione, unire la carne tagliata a dadini e passata nella farina e rosolarla a fuoco vivace, sfumare con la birra e lasciar evaporare l'alcool, unire il concentrato di pomodoro, 
un decilitro l'acqua e proseguire la cottura a pentola coperta per 45 minuti dal fischio. Al termine togliere il coperchio e far eventualmente
restringere il liquido in eccesso avendo cura però di non far asciugare troppo la preparazione.Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina, sale, pepe e noce moscata. Una volta pronto il roux aggiungere il latte e lasciar addensare la besciamella.Al termine unire il grana grattugiato.
Al fondo di una teglia quadrata stendere un velo di salsa besciamella, adagiarvi sopra una sfoglia e mezza di lasagne, spalmare di 
nuovo di besciamella e coprire con un quarto del brasato col suo sughetto. 
Ripetere l'operazione per altri tre strati. Infornare a 180° per 20/25 minuti.

Lasagne con brasato alla birra e rosmarino

lasagne verdi al brasato
Biscottiera Un Amore di Casa Wald, tovagliolo Busatti, calice IVV, forchetta Broggi
Ecco la seconda ricetta che ho presentato al contest Redattore d'eccezione de La Cucina Italiana. Una lasagna verde ondulata (Del Verde) condita con un generoso e aromatico brasato, alla birra ovviamente.
Lasagne con brasato alla birra e rosmarino


Ingredienti per 4 persone
6 sfoglie per lasagne verdi ondulate
per il brasato:
200 g di muscolo bovino
1 cucchiaio di farina
1 dl di birra doppio malto
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 rametto di rosmarino
1 cipolla bionda
olio extravergine d'oliva 
sale e pepe
per la besciamella ricca:
25 g di burro
25 g di farina
350 ml di latte
sale
pepe bianco
noce moscata
80 g di grana grattugiato
Tritare la cipolla e gli aghi di rosmarino e appassirli in un velo d'olio nella pentola a pressione, unire la carne tagliata a dadini e passata nella farina e rosolarla a fuoco vivace, sfumare con la birra e lasciar evaporare l'alcool, unire il concentrato di pomodoro, 
un decilitro l'acqua e proseguire la cottura a pentola coperta per 45 minuti dal fischio. Al termine togliere il coperchio e far eventualmente
restringere il liquido in eccesso avendo cura però di non far asciugare troppo la preparazione.Sciogliere il burro in un tegame, unire la farina, sale, pepe e noce moscata. Una volta pronto il roux aggiungere il latte e lasciar addensare la besciamella.Al termine unire il grana grattugiato.
Al fondo di una teglia quadrata stendere un velo di salsa besciamella, adagiarvi sopra una sfoglia e mezza di lasagne, spalmare di 
nuovo di besciamella e coprire con un quarto del brasato col suo sughetto. 
Ripetere l'operazione per altri tre strati. Infornare a 180° per 20/25 minuti.

2012-12-02

A Natale brindiamo con la birra

Qualche settimana fa in qualità di foodblogger Special Ambassador de La Cucina Italiana sono stata coinvolta in un divertente quanto impegnativo contest, ho dovuto immaginare di essere il redattore della nota rivista e creare per loro una sorta di articolo in cui proponevo tre ricette buone da mangiare, belle da vedere e da fotografare, in cui vi fossero come ingredienti la birra e la pasta perché le aziende sponsors dell'iniziativa erano birra Moretti e pasta Del Verde. Certo con le foto non me la cavo granché ma loro le foto neppure le volevano, ci avrebbero pensato poi loro alla realizzazione delle ricette; da ottobre incominciare a pensare al Natale...ma si dai l'ho fatto volentieri mi piace sempre mettermi alla prova. Il contest non l'ho vinto altrimenti in questa settimana sarei dovuta essere lì in redazione (meglio così tanto non potevo andare) però ho creato tre gustose ricette, un finger food, un primo e un dolce e in tutti e tre sono presenti sia la pasta che la birra.
Il titolo del mio presunto articolo sarebbe stato A Natale brindiamo con la birra e dopo questa breve introduzione avrei presentato le mie tre proposte.
"Per un Natale al di fuori delle consuetudini ricette a base di birra.
Bionda, rossa o doppio malto che sia, ecco le nostre ricette per inediti accostamenti con la pasta"
Gomitoli di tagliatelle con salmone e gelatina alla birra
Lasagne con brasato alla birra e rosmarino
Tartellette alla birra con confettura di lamponi e tagliolini
Vi presento la prima delle tre, domai e dopodomani pubblicherò le altre due
Gomitoli di tagliatelle con salmone e gelatina alla birra
Piattini Un Amore di Casa Wald, tovagliolo Busatti
Ingredienti per 4 persone
per i gomitoli:
3 nidi di tagliatelle
8 fette di salmone affumicato
30 g di burro
30 g di grana
per la gelatina:
250 ml di birra rossa
75 g di zucchero semolato
5 g di gelatina in fogli
Ammollare la gelatina in acqua fredda per 10 minuti, versare la birra e lo zucchero in una pentola dalle pareti alte
aggiungere la gelatina ben strizzata e portare sul fuoco, far raggiungere al composto una temperatura di 80°C e poi spegnere.
Lessare al dente le tagliatelle, condirle con il burro e poi avvolgerne tre fili attorno ad una fettina 
di salmone arrotolata su se stessa. Procedere allo stesso modo per gli altri gomitoli. 
Poggiarli su una teglia foderata di carta forno, cospargerli di grana e infornare a 200° per quanche 
minuto, finché risulteranno ben dorati e croccanti. Servire i gomitoli caldi irrorati con la gelatina di birra.
*Le tagliatelle sono quelle omaggiatemi da Del Verde per il contest, il salmone invece è quello norvegese affumicato La Nef

A Natale brindiamo con la birra

Qualche settimana fa in qualità di foodblogger Special Ambassador de La Cucina Italiana sono stata coinvolta in un divertente quanto impegnativo contest, ho dovuto immaginare di essere il redattore della nota rivista e creare per loro una sorta di articolo in cui proponevo tre ricette buone da mangiare, belle da vedere e da fotografare, in cui vi fossero come ingredienti la birra e la pasta perché le aziende sponsors dell'iniziativa erano birra Moretti e pasta Del Verde. Certo con le foto non me la cavo granché ma loro le foto neppure le volevano, ci avrebbero pensato poi loro alla realizzazione delle ricette; da ottobre incominciare a pensare al Natale...ma si dai l'ho fatto volentieri mi piace sempre mettermi alla prova. Il contest non l'ho vinto altrimenti in questa settimana sarei dovuta essere lì in redazione (meglio così tanto non potevo andare) però ho creato tre gustose ricette, un finger food, un primo e un dolce e in tutti e tre sono presenti sia la pasta che la birra.
Il titolo del mio presunto articolo sarebbe stato A Natale brindiamo con la birra e dopo questa breve introduzione avrei presentato le mie tre proposte.
"Per un Natale al di fuori delle consuetudini ricette a base di birra.
Bionda, rossa o doppio malto che sia, ecco le nostre ricette per inediti accostamenti con la pasta"
Gomitoli di tagliatelle con salmone e gelatina alla birra
Lasagne con brasato alla birra e rosmarino
Tartellette alla birra con confettura di lamponi e tagliolini
Vi presento la prima delle tre, domai e dopodomani pubblicherò le altre due
Gomitoli di tagliatelle con salmone e gelatina alla birra
Piattini Un Amore di Casa Wald, tovagliolo Busatti
Ingredienti per 4 persone
per i gomitoli:
3 nidi di tagliatelle
8 fette di salmone affumicato
30 g di burro
30 g di grana
per la gelatina:
250 ml di birra rossa
75 g di zucchero semolato
5 g di gelatina in fogli
Ammollare la gelatina in acqua fredda per 10 minuti, versare la birra e lo zucchero in una pentola dalle pareti alte
aggiungere la gelatina ben strizzata e portare sul fuoco, far raggiungere al composto una temperatura di 80°C e poi spegnere.
Lessare al dente le tagliatelle, condirle con il burro e poi avvolgerne tre fili attorno ad una fettina 
di salmone arrotolata su se stessa. Procedere allo stesso modo per gli altri gomitoli. 
Poggiarli su una teglia foderata di carta forno, cospargerli di grana e infornare a 200° per quanche 
minuto, finché risulteranno ben dorati e croccanti. Servire i gomitoli caldi irrorati con la gelatina di birra.
*Le tagliatelle sono quelle omaggiatemi da Del Verde per il contest, il salmone invece è quello norvegese affumicato La Nef

2012-11-30

Un tranquillo pomeriggio di ozio all'aroma di caffè

Dolce dei vagabondi
Piattino, tazza e tovagliolini Easy Life Design, Vassoio IVV, cucchiaini Broggi
Ecco il sabato pomeriggio che sogno per tutta la settimana ma che difficilmente riesco a realizzare in quanto fortemente incompatibile con i miei papocchi pieni di esigenze. Io continuo a sperare ed a volte riesco per mezz'ora o un'ora ad avere l'illusione di aver piacevolmente oziato e realizzato il mio sogno.
Una tazza di caffè, un dolcino che non mi abbia creato stress nel prepararlo e qualche libro per intrattenermi. 
Non a caso ho scelto due libri che hanno un deciso aroma di caffè.
Odore di caffè è il titolo del libro di Riccardo Pazzaglia pubblicato da Guida editori. Divertenti e verosimili racconti che hanno come filo conduttore la nera e profumata bevanda oltre che la simpatia e l'ironia del loro noto autore  partenopeo. Se si parla di caffè, del resto, non si può non fare riferimento a Napoli dove della bevanda "che solleva lo spirito e ritempra il corpo" vi è da tempo immemore un vero e proprio culto. Lo sa bene Riccardo Pazzaglia e ce ne fa partecipi portandoci a respirare la sua aria natìa che è l'odore di caffè stesso. Perché a Napoli "di tutto si può fare a meno, o quasi, ma non della scura polverina dal sapore inebriante, tanto decantata, da sempre, in canzoni, poesie, opere e aneddoti".
Il profumo del caffè è un affascinante romanzo di Anthony Capella edito da Neri Pozza. Ambientato tra  Londra e l'Abissinia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo narra delle vicende amorose di Robert, un giovane dandy, e di Emily, la bella figlia di un mercante di caffè. Un amore condito da profumi e sapori afrodisiaci che fanno del libro "uno straordinario romanzo storico che ci restituisce il sapore di un'epoca di avventure in terre lontane ed esotiche, e di libertà dei sensi e del cuore". Un romanzo sapientemente narrato, pieno di realismo e colpi di scena, che si articola in ben 523 pagine ma che giunti all'ultima si vorrebbe ancora averne altrettante da leggere.
Dolce dei vagabondi

Il dolce che ho preparato per questo mio ideale pomeriggio di ozio l'ho chiamato il dolce dei vagabondi, quello che è ai più noto come torta pan di stelle poiché utilizza i commerciali biscottini  al cacao e nocciole come base del dolce, gli ho dato questo nome perché per farlo ci vuole un niente ed il risultato è davvero gradevole.
Il dolce dei vagabondi
Ingredienti:
300 g di biscotti al cacao e nocciole
2 tazzine di caffè e 1 di latte
250 ml di panna
2 cucchiai di zucchero a velo
200 g di crema spalmabile alle nocciole*
cacao amaro per completare
* Io ho scelto la nocciolata Rigoni di Asiago
Montare la panna con lo zucchero a velo. Intingere i biscottini nel caffè mescolato con il latte e formare uno strato inn un piatto coi bordi. Spalmare di panna e versare qua e là qualche cucchaiata di crema alle nocciole. Proseguire allo stesso modo per altri due strati, terminando con la panna e il cacao amaro.
Il post di oggi è stato un augurio per domani...speriamo che mi fanno un po' riposare a modo mio i cuccioli.

Un tranquillo pomeriggio di ozio all'aroma di caffè

Dolce dei vagabondi
Piattino, tazza e tovagliolini Easy Life Design, Vassoio IVV, cucchiaini Broggi
Ecco il sabato pomeriggio che sogno per tutta la settimana ma che difficilmente riesco a realizzare in quanto fortemente incompatibile con i miei papocchi pieni di esigenze. Io continuo a sperare ed a volte riesco per mezz'ora o un'ora ad avere l'illusione di aver piacevolmente oziato e realizzato il mio sogno.
Una tazza di caffè, un dolcino che non mi abbia creato stress nel prepararlo e qualche libro per intrattenermi. 
Non a caso ho scelto due libri che hanno un deciso aroma di caffè.
Odore di caffè è il titolo del libro di Riccardo Pazzaglia pubblicato da Guida editori. Divertenti e verosimili racconti che hanno come filo conduttore la nera e profumata bevanda oltre che la simpatia e l'ironia del loro noto autore  partenopeo. Se si parla di caffè, del resto, non si può non fare riferimento a Napoli dove della bevanda "che solleva lo spirito e ritempra il corpo" vi è da tempo immemore un vero e proprio culto. Lo sa bene Riccardo Pazzaglia e ce ne fa partecipi portandoci a respirare la sua aria natìa che è l'odore di caffè stesso. Perché a Napoli "di tutto si può fare a meno, o quasi, ma non della scura polverina dal sapore inebriante, tanto decantata, da sempre, in canzoni, poesie, opere e aneddoti".
Il profumo del caffè è un affascinante romanzo di Anthony Capella edito da Neri Pozza. Ambientato tra  Londra e l'Abissinia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo narra delle vicende amorose di Robert, un giovane dandy, e di Emily, la bella figlia di un mercante di caffè. Un amore condito da profumi e sapori afrodisiaci che fanno del libro "uno straordinario romanzo storico che ci restituisce il sapore di un'epoca di avventure in terre lontane ed esotiche, e di libertà dei sensi e del cuore". Un romanzo sapientemente narrato, pieno di realismo e colpi di scena, che si articola in ben 523 pagine ma che giunti all'ultima si vorrebbe ancora averne altrettante da leggere.
Dolce dei vagabondi

Il dolce che ho preparato per questo mio ideale pomeriggio di ozio l'ho chiamato il dolce dei vagabondi, quello che è ai più noto come torta pan di stelle poiché utilizza i commerciali biscottini  al cacao e nocciole come base del dolce, gli ho dato questo nome perché per farlo ci vuole un niente ed il risultato è davvero gradevole.
Il dolce dei vagabondi
Ingredienti:
300 g di biscotti al cacao e nocciole
2 tazzine di caffè e 1 di latte
250 ml di panna
2 cucchiai di zucchero a velo
200 g di crema spalmabile alle nocciole*
cacao amaro per completare
* Io ho scelto la nocciolata Rigoni di Asiago
Montare la panna con lo zucchero a velo. Intingere i biscottini nel caffè mescolato con il latte e formare uno strato inn un piatto coi bordi. Spalmare di panna e versare qua e là qualche cucchaiata di crema alle nocciole. Proseguire allo stesso modo per altri due strati, terminando con la panna e il cacao amaro.
Il post di oggi è stato un augurio per domani...speriamo che mi fanno un po' riposare a modo mio i cuccioli.

2012-11-29

Torta Delice

Alzata IVV
Mi ero promessa di aspettare dicembre, come ogni anno per iniziare a postare le ricette di festa ma credetemi a guardare in rete gli altri blog che già hanno lanciato contest a tema e pubblicato ricette natalizie mi è venuta voglia di trasgredire ed eccomi con una ricetta di un dolce festoso. Ricorda un po' nei suoi elementi la Torta Kinder Delice ispirata alla nota merendina e per questo motivo l'ho chiamata Torta Delice ed eccovene la ricetta, ovviamente della decorazione di glassa e confettini si può anche fare a meno ma è semplice da realizzare e fa molto festa
Ingredienti
Per la base:
200 g di cioccolato fondente
200 g di burro
300 g di zucchero
100 g di farina
6 uova

Per la farcia:
50o ml di panna fresca
4 g di gelatina in fogli
4 cucchiai di zucchero a velo
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Glassa di zucchero bianca e confettini colorati per completare
Fondere il cioccolato a bagnomaria. Lavorare il burro già morbido con una spatola e unirvi il cioccolato fuso. Sbattere le uova unirvi lo zucchero, la farina e il composto di cioccolato e burro preparato. Suddividere l'impasto in tre teglie da 24 cm di diametro (imburrate e infarinate) e cuocere a 180° per 20 minuti c.a. Lasciare raffreddare e sformare le basi.
Montare la panna con lo zucchero a velo unirvi la gelatina ammollata, strizzata e sciolta a bagnomaria. 
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con la panna, aggiungere lo zucchero a velo e poi l'acqua mescolando finché il composto non diventa omogeneo, liscio e denso, se occorre aggiungere ancora poca acqua.
Farcire il primo strato di torta con metà della panna, coprire con il secondo strato, spalmare con la restante panna e coprire con la terza base.
Glassare la superficie della torta con la crema di cioccolato preparata e decorarla con glassa fatta scendere attraverso un piccolo cono di carta da forno e confettini di zucchero rossi, dorati o argentati.

Torta Delice

Alzata IVV
Mi ero promessa di aspettare dicembre, come ogni anno per iniziare a postare le ricette di festa ma credetemi a guardare in rete gli altri blog che già hanno lanciato contest a tema e pubblicato ricette natalizie mi è venuta voglia di trasgredire ed eccomi con una ricetta di un dolce festoso. Ricorda un po' nei suoi elementi la Torta Kinder Delice ispirata alla nota merendina e per questo motivo l'ho chiamata Torta Delice ed eccovene la ricetta, ovviamente della decorazione di glassa e confettini si può anche fare a meno ma è semplice da realizzare e fa molto festa
Ingredienti
Per la base:
200 g di cioccolato fondente
200 g di burro
300 g di zucchero
100 g di farina
6 uova

Per la farcia:
50o ml di panna fresca
4 g di gelatina in fogli
4 cucchiai di zucchero a velo
Per la copertura:
150 g cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di panna liquida
4-5 cucchiai di acqua
Glassa di zucchero bianca e confettini colorati per completare
Fondere il cioccolato a bagnomaria. Lavorare il burro già morbido con una spatola e unirvi il cioccolato fuso. Sbattere le uova unirvi lo zucchero, la farina e il composto di cioccolato e burro preparato. Suddividere l'impasto in tre teglie da 24 cm di diametro (imburrate e infarinate) e cuocere a 180° per 20 minuti c.a. Lasciare raffreddare e sformare le basi.
Montare la panna con lo zucchero a velo unirvi la gelatina ammollata, strizzata e sciolta a bagnomaria. 
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con la panna, aggiungere lo zucchero a velo e poi l'acqua mescolando finché il composto non diventa omogeneo, liscio e denso, se occorre aggiungere ancora poca acqua.
Farcire il primo strato di torta con metà della panna, coprire con il secondo strato, spalmare con la restante panna e coprire con la terza base.
Glassare la superficie della torta con la crema di cioccolato preparata e decorarla con glassa fatta scendere attraverso un piccolo cono di carta da forno e confettini di zucchero rossi, dorati o argentati.

2012-11-27

Persico dorato al sesamo con indivia

Ciotola Ceramiche Maroso, Tessuto Busatti
Ho un problema con il pesce, o meglio avevo un problema che ora non ho più ma di cui mi porto dietro ancora i postumi. Nel piccolo paese in cui vivo non c'era una pescheria fino a poco tempo fa, in queste condizioni quando riuscivo ad approvvigionarmi della materia prima avrei portato a casa l'intero banco del pescivendolo con la nota conseguenza di non sapere poi come conservare il prodotto. Con la carne non mi faccio troppi problemi e onestamente congelo le scorte ma i prodotti ittici mi provocano più dubbi, chissà se è congelabile, chissà quando è stato pescato etc. Ora ho quasi risolto dicevo perché con la pescheria praticamente sotto lo studio compro quello che voglio quando voglio ma siccome c'è tanta robetta buona difficilmente esco da lì con l'essenziale per il pranzo o la cena e le eccedenze? Continuo a non congelarle ma le metto sottovuoto per utilizzarle nel giro di qualche giorno, da quando ho la macchina per il sottovuoto FoodSaver ho risolto il problema scorte e l'idea credetemi è da sfruttare per le prossime feste; fare la spesa con un po' d'anticipo può davvero essere utile. 
Ora la semplice ricetta preparata con un filetto di pesce persico uno dei più facili da reperire e pure a buon mercato che ho reso croccante con una panure di sesamo, spezie e pangrattato e arricchito con dell'indivia appena saltata in padella.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di filetto di pesce persico
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio spezie miste (semi di sesamo, peperoncino, scorza d'arancia, pepe szechuan, semi di papavero e alga)*
olio extravergine d'oliva
sale affumicato
1 cespo di indivia
2 filetti di acciuga
1 spicchio d'aglio
Tagliare il persico a piccoli dadi, massaggiarlo con un po' d'olio e passarlo nel pangrattato miscelato con la farina, le spezie e i semi di sesamo. Scaldare un filo d'olio in una capace padella e rosolarvi i cubetti di pesce a fuoco vivace mescolando spesso, salare e tenere da parte. In un'altra padella saltare l'indivia con un filo d'olio le acciughe e lo spicchio d'aglio. Unire il pesce alla verdura mescolare la preparazione e servire caldo magari con riso a chicco lungo semplicemente lessato.

* La miscela di spezie indicata è tipica Giapponese, si chiama Shishimi Togarashi e si trova già pronta in commercio con il marchio Cannamela.
Per la ricetta ho utilizzato sale affumicato Gemma di Mare e padelle BergHOFF Italia linea Hotel

Persico dorato al sesamo con indivia

Ciotola Ceramiche Maroso, Tessuto Busatti
Ho un problema con il pesce, o meglio avevo un problema che ora non ho più ma di cui mi porto dietro ancora i postumi. Nel piccolo paese in cui vivo non c'era una pescheria fino a poco tempo fa, in queste condizioni quando riuscivo ad approvvigionarmi della materia prima avrei portato a casa l'intero banco del pescivendolo con la nota conseguenza di non sapere poi come conservare il prodotto. Con la carne non mi faccio troppi problemi e onestamente congelo le scorte ma i prodotti ittici mi provocano più dubbi, chissà se è congelabile, chissà quando è stato pescato etc. Ora ho quasi risolto dicevo perché con la pescheria praticamente sotto lo studio compro quello che voglio quando voglio ma siccome c'è tanta robetta buona difficilmente esco da lì con l'essenziale per il pranzo o la cena e le eccedenze? Continuo a non congelarle ma le metto sottovuoto per utilizzarle nel giro di qualche giorno, da quando ho la macchina per il sottovuoto FoodSaver ho risolto il problema scorte e l'idea credetemi è da sfruttare per le prossime feste; fare la spesa con un po' d'anticipo può davvero essere utile. 
Ora la semplice ricetta preparata con un filetto di pesce persico uno dei più facili da reperire e pure a buon mercato che ho reso croccante con una panure di sesamo, spezie e pangrattato e arricchito con dell'indivia appena saltata in padella.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di filetto di pesce persico
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio spezie miste (semi di sesamo, peperoncino, scorza d'arancia, pepe szechuan, semi di papavero e alga)*
olio extravergine d'oliva
sale affumicato
1 cespo di indivia
2 filetti di acciuga
1 spicchio d'aglio
Tagliare il persico a piccoli dadi, massaggiarlo con un po' d'olio e passarlo nel pangrattato miscelato con la farina, le spezie e i semi di sesamo. Scaldare un filo d'olio in una capace padella e rosolarvi i cubetti di pesce a fuoco vivace mescolando spesso, salare e tenere da parte. In un'altra padella saltare l'indivia con un filo d'olio le acciughe e lo spicchio d'aglio. Unire il pesce alla verdura mescolare la preparazione e servire caldo magari con riso a chicco lungo semplicemente lessato.

* La miscela di spezie indicata è tipica Giapponese, si chiama Shishimi Togarashi e si trova già pronta in commercio con il marchio Cannamela.
Per la ricetta ho utilizzato sale affumicato Gemma di Mare e padelle BergHOFF Italia linea Hotel