2007-11-23

Fusi di pollo ripieni

Spesso pensando al pollo ci viene in mente bello rosolato al forno con le patatine di contorno e mai ci sfiora l'idea che potrebbe essere servito come secondo elegante in un pranzo più formale.
Uno pensa al pollo ed immediatamente dice no, bisogna usare le mani per mangiarlo, come lo servo agli ospiti cosa diranno mai.
La ricetta di oggi dimostra che anche il pollo può assumere una veste gourmand.
E' particolare per la cottura, avvolta in un cartoccio al vino, e per l'accostamento pollo-ricotta-salame appetitoso, senza contare che non prevede nè aglio nè cipolla e questo è il massimo per chi non sopporta questi ingredienti (anche se non è il mio caso).

Ingredienti per 4 persone:
4 fusi di pollo
60 g di pane
60 g di salsiccia piccante stagionata (o salaame piccante)
60 g di ricotta
latte
alloro
prezzemolo
vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
sale
pepe

Ammolliamo il pane nel latte, poi frulliamolo insieme al salame, uniamo la ricotta, un pò di prezzemolo, sale e pepe. Disossiamo i fusi e farciamoli col composto preparato, chiudiamo le sacche con degli stecchini e poi rosoliamole a fuoco vivace con un velo d'olio e una foglia d'alloro.
Poi prendiamo un foglio di carta da forno, inzuppiamolo di vino e senza strizzarlo troppo stendiamolo in una teglia facendolo debordare, adagiamo sopra la carta i fusi e chiudiamo il nostrro cartoccio. Cuociamo in forno caldo per tre quarti d'ora.
Serviamo ancora caldi (dopo aver tolto gli stecchini) accompagnando con verdure cotte o crude a piacere.

Fusi di pollo ripieni

Spesso pensando al pollo ci viene in mente bello rosolato al forno con le patatine di contorno e mai ci sfiora l'idea che potrebbe essere servito come secondo elegante in un pranzo più formale.
Uno pensa al pollo ed immediatamente dice no, bisogna usare le mani per mangiarlo, come lo servo agli ospiti cosa diranno mai.
La ricetta di oggi dimostra che anche il pollo può assumere una veste gourmand.
E' particolare per la cottura, avvolta in un cartoccio al vino, e per l'accostamento pollo-ricotta-salame appetitoso, senza contare che non prevede nè aglio nè cipolla e questo è il massimo per chi non sopporta questi ingredienti (anche se non è il mio caso).

Ingredienti per 4 persone:
4 fusi di pollo
60 g di pane
60 g di salsiccia piccante stagionata (o salaame piccante)
60 g di ricotta
latte
alloro
prezzemolo
vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
sale
pepe

Ammolliamo il pane nel latte, poi frulliamolo insieme al salame, uniamo la ricotta, un pò di prezzemolo, sale e pepe. Disossiamo i fusi e farciamoli col composto preparato, chiudiamo le sacche con degli stecchini e poi rosoliamole a fuoco vivace con un velo d'olio e una foglia d'alloro.
Poi prendiamo un foglio di carta da forno, inzuppiamolo di vino e senza strizzarlo troppo stendiamolo in una teglia facendolo debordare, adagiamo sopra la carta i fusi e chiudiamo il nostrro cartoccio. Cuociamo in forno caldo per tre quarti d'ora.
Serviamo ancora caldi (dopo aver tolto gli stecchini) accompagnando con verdure cotte o crude a piacere.

2007-11-22

La Torta "Mille Bolle"

Mi succede spesso di voler sperimentare nuove cose, mettendo in ballo un pò tutte le mie conoscenze (che non sono sicuramente illimitate). A volte da questi esperimenti esce qualcosa di buono e ve ne metto a parte, altre volte non è il caso di parlarne e allora tengo l'esperimento come esercizio per me sola.
Stavolta è accaduto che da un errore ho inventato una cosa carina a cui abbiamo dato il nome di Torta "Mille bolle" perchè la decorazione mi ha fatto subito pensare alle bolle.
Ora vi racconto: volevo fare i Macarons ma invece dello zucchero semolato ho provato ad usare lo zucchero liquido già pronto, li volevo fare rosa ma non avevo il colorante, allora mi son detta vediamo se aggiungo un poco di Alkermes che succede e sono andata aggiungendo aggiungendo finchè ho visto il colore che volevo ma il composto mi era diventato un poco troppo morbido per farne dei Macarons e così due minuti (va bè forse pure cinque o sei) mi sono disperata dopo di che mi guardavo sulla teglia queste macchie rosa che si allargavano, pure non tutte regolari e mi son detta va bene inutile aspettare un'ora prima di cuocerle le butto in forno e non se ne parla tanto come biscotti sempre bene vanno. Dopo 8-10 minuti di forno le ho tirate via e mi son detta che carine mi sembrano delle bollicine rosa ed ho avuto l'illuminazione.
Mi sono messa come una folle ad impastare un pan di spagna e mentre il dolce cuoceva ho preparato una crema al burro e cioccolato bianco (che ci volete fare ho scoperto l'acqua calda mò fino a che non mi scordo di questa crema proverò pure la variante alla cipolla forse).
Ed ecco che assemblando tutto è venuta fuori la Torta "Mille Bolle"

Per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
1 pizzico di sale

Per le bolle:
100 g di farina di mandorle
110 g di zucchero a velo
60 g di sciroppo di zucchero
2 albumi
1 pizzico di sale
qualche goccia di aroma vaniglia
Alkermes per colorare

Per la crema al burro e cioccolato bianco:
20 g farina
50 g di zucchero semolato
2 uova piccole
1 pizzico di sale
230 g di latte tiepido
aroma vaniglia
100 g di burro
100 g di cioccolato bianco

Alkermes per la bagna

Prepariamo il pan di spagna sbattendo a lungo uova e zucchero con un pizzico di sale, uniamo poi la farina amlgamando bene, versiamo in una teglia (da 26 cm di diametro) imburrata e infarinata e cuociamo in forno a 180°.

Intanto possiamo preparare le bolle setacciando insieme farina di mandorle e zucchero a velo, amalgamiamo con un albume. A parte montiamo l'altro albume a neve ferma unendo a filo lo sciroppo di zucchero. Uniamo poi i due composti ed aggiungiamo la vaniglia e l'Alkermes tanto quanto basta per ottenere un bel rosa ed un impasto un poco fluido. Versiamo l'impasto in una sac a poche e poi facciamolo colare a bolle (disuguali è meglio) su una placca foderata di carta forno. Cuociamo in forno per 8-10 minuti non devono prendere colore ma solo rapprendersi.

A parte prepariamo la crema: amalgamiamo la farina con lo zucchero ed un pizzico di sale, uniamo le uova e poi il latte tiepido aromatizzato con qualche goccia di vaniglia e il cioccolato a scagliette, portiamo sul fuoco, meglio a bagnomaria, e facciamo addensare la crema, a fine cottura uniamo metà burro e lasciamo raffreddare. Solo quando la crema si sarà raffreddata possiamo unire l'altro burro e montare il composto con le fruste elettriche.

Dividiamo poi in due il pan di spagna, inzuppiamo di Alkermes allungato con un poco di acqua e zucchero poi farciamo con metà crema. Bagnamo il disco di copertura e ricomponiamo il dolce. Poi spalmiamolo sopra e ai lati con la restante crema e copriamo la superfice con le bolle di mandorla sovrapponendole un poco tra loro. Lasciamo un poco in frigo e poi ecco il risultato.

Pensavo che per una festa di bimbi si posssono fare le bolle in diversi colori, magari bagnando il dolce con uno sciroppo alla frutta invece che col liquore. Cosa ne dite?

La Torta "Mille Bolle"

Mi succede spesso di voler sperimentare nuove cose, mettendo in ballo un pò tutte le mie conoscenze (che non sono sicuramente illimitate). A volte da questi esperimenti esce qualcosa di buono e ve ne metto a parte, altre volte non è il caso di parlarne e allora tengo l'esperimento come esercizio per me sola.
Stavolta è accaduto che da un errore ho inventato una cosa carina a cui abbiamo dato il nome di Torta "Mille bolle" perchè la decorazione mi ha fatto subito pensare alle bolle.
Ora vi racconto: volevo fare i Macarons ma invece dello zucchero semolato ho provato ad usare lo zucchero liquido già pronto, li volevo fare rosa ma non avevo il colorante, allora mi son detta vediamo se aggiungo un poco di Alkermes che succede e sono andata aggiungendo aggiungendo finchè ho visto il colore che volevo ma il composto mi era diventato un poco troppo morbido per farne dei Macarons e così due minuti (va bè forse pure cinque o sei) mi sono disperata dopo di che mi guardavo sulla teglia queste macchie rosa che si allargavano, pure non tutte regolari e mi son detta va bene inutile aspettare un'ora prima di cuocerle le butto in forno e non se ne parla tanto come biscotti sempre bene vanno. Dopo 8-10 minuti di forno le ho tirate via e mi son detta che carine mi sembrano delle bollicine rosa ed ho avuto l'illuminazione.
Mi sono messa come una folle ad impastare un pan di spagna e mentre il dolce cuoceva ho preparato una crema al burro e cioccolato bianco (che ci volete fare ho scoperto l'acqua calda mò fino a che non mi scordo di questa crema proverò pure la variante alla cipolla forse).
Ed ecco che assemblando tutto è venuta fuori la Torta "Mille Bolle"

Per il pan di spagna:
4 uova
150 g di zucchero
150 g di farina
1 pizzico di sale

Per le bolle:
100 g di farina di mandorle
110 g di zucchero a velo
60 g di sciroppo di zucchero
2 albumi
1 pizzico di sale
qualche goccia di aroma vaniglia
Alkermes per colorare

Per la crema al burro e cioccolato bianco:
20 g farina
50 g di zucchero semolato
2 uova piccole
1 pizzico di sale
230 g di latte tiepido
aroma vaniglia
100 g di burro
100 g di cioccolato bianco

Alkermes per la bagna

Prepariamo il pan di spagna sbattendo a lungo uova e zucchero con un pizzico di sale, uniamo poi la farina amlgamando bene, versiamo in una teglia (da 26 cm di diametro) imburrata e infarinata e cuociamo in forno a 180°.

Intanto possiamo preparare le bolle setacciando insieme farina di mandorle e zucchero a velo, amalgamiamo con un albume. A parte montiamo l'altro albume a neve ferma unendo a filo lo sciroppo di zucchero. Uniamo poi i due composti ed aggiungiamo la vaniglia e l'Alkermes tanto quanto basta per ottenere un bel rosa ed un impasto un poco fluido. Versiamo l'impasto in una sac a poche e poi facciamolo colare a bolle (disuguali è meglio) su una placca foderata di carta forno. Cuociamo in forno per 8-10 minuti non devono prendere colore ma solo rapprendersi.

A parte prepariamo la crema: amalgamiamo la farina con lo zucchero ed un pizzico di sale, uniamo le uova e poi il latte tiepido aromatizzato con qualche goccia di vaniglia e il cioccolato a scagliette, portiamo sul fuoco, meglio a bagnomaria, e facciamo addensare la crema, a fine cottura uniamo metà burro e lasciamo raffreddare. Solo quando la crema si sarà raffreddata possiamo unire l'altro burro e montare il composto con le fruste elettriche.

Dividiamo poi in due il pan di spagna, inzuppiamo di Alkermes allungato con un poco di acqua e zucchero poi farciamo con metà crema. Bagnamo il disco di copertura e ricomponiamo il dolce. Poi spalmiamolo sopra e ai lati con la restante crema e copriamo la superfice con le bolle di mandorla sovrapponendole un poco tra loro. Lasciamo un poco in frigo e poi ecco il risultato.

Pensavo che per una festa di bimbi si posssono fare le bolle in diversi colori, magari bagnando il dolce con uno sciroppo alla frutta invece che col liquore. Cosa ne dite?

2007-11-21

Funghetti di frolla al cacao

La ricetta di oggi non è esattamente una ricetta, perchè è una sorta di collage di ricette già postate. Sono dei semplici biscotti, cui ho conferito la forma di funghetto o di semisfera (unendole poi a due tipo baci di dama) preparati con della frolla al cacao, per intenderci la stessa frolla usata per la Crostata dell'autunno che a dire il vero me li ha ispirati. Ho arricchito in questo caso la preparazione pennellando ogni biscotto prima di cuocerlo con dell'albume e cospargendolo con granella di nocciole tostate.
Per la farcia avrei potuto usare della crema di marroni pronta ma ho voluto "strafare" ed ho preparato una golosissima crema di cioccolato al burro, la stessa che ho usato per farcire i Macarons.
Se il risultato vi piace cliccate sui collegamenti e mettetevi all'opera, Natale si avvicina e le idee non sono mai abbastanza!

Funghetti di frolla al cacao

La ricetta di oggi non è esattamente una ricetta, perchè è una sorta di collage di ricette già postate. Sono dei semplici biscotti, cui ho conferito la forma di funghetto o di semisfera (unendole poi a due tipo baci di dama) preparati con della frolla al cacao, per intenderci la stessa frolla usata per la Crostata dell'autunno che a dire il vero me li ha ispirati. Ho arricchito in questo caso la preparazione pennellando ogni biscotto prima di cuocerlo con dell'albume e cospargendolo con granella di nocciole tostate.
Per la farcia avrei potuto usare della crema di marroni pronta ma ho voluto "strafare" ed ho preparato una golosissima crema di cioccolato al burro, la stessa che ho usato per farcire i Macarons.
Se il risultato vi piace cliccate sui collegamenti e mettetevi all'opera, Natale si avvicina e le idee non sono mai abbastanza!

2007-11-20

Crepes di magro al gratin

Sono indecisa se classificare questo piatto tra i primi o tra i piatti unici. Normalmente ovunque io sia andata me l'hanno servito come primo, ritengo però che si vada oltre un semplice primo.
Se le crepes dolci ti risolvono un dessert quelle salate sono infatti capaci ri risolverti l'intero pasto, con poca spesa e poca fatica. Direi anzi che se sei capace di cuocere le crepes (e non ci vuole affatto una laurea per saperlo fare) la fatica è addirittura nulla.
Per semplificare ancora di più, qualora fosse possibile, il lavoro ho addirittura eliminato la bilancia e il composto delle crepes l'ho misurato coi cucchiai. Ancora dubbi sulla facilità del piatto?
Non credo, vi lascio allora le dosi per quattro persone (circa 12-14 crepes)
4 uova
8 cucchiai di farina
20 cucchiai di latte
1 pizzico di sale
Per il ripieno di magro:
erbette fresche
1 spicchio d'aglio
burro
sale
300 g di ricotta fresca
Per gratinare:
40 g di burro
40 g di farina
400 ml di latte
sale
pepe
noce moscata
parmigiano grattugiato
Prepariamo l'impasto delle crepes, sbattendo le uova con la farina ed aggiungendo a filo il latte con un pizzico di sale, amalgamando bene la pastella. Poi imburriamo un padellino antiaderente e procediamo a formare le crepes, buttando un mestolino per volta e rigirando quando la frittatina sarà completamente rappresa. Saltiamo l'erbetta (bietoline di campo) in padella con l'aglio e il burro, saliamo poi eliminiamo l'aglio tritiamo grossolanamente la verdura ed aggiungiamo la ricotta.
prepariamo la besciamella sciogliendo sul fuoco burro e farina, uniamo il latte ed addensiamo, completiamo con sale, pepe e noce moscata. Poi farciamo le crepes con il composto chiudendole a ventaglietto, per questa operazione basta posizionare il ripieno in un angolo poi piegare in due e poi ancora in due. Versiamo in una pirofila parte della besciamella preparata, adagiamo sopra le crepes a raggiera, sovrapponendole un poco tra loro, ed in ultimo copriamo con la restante besciamella e abbondante parmigiano grattugiato.
Passiamo in forno caldo, finchè si sarà formata in superficie la classica crosticina dorata.

Crepes di magro al gratin

Sono indecisa se classificare questo piatto tra i primi o tra i piatti unici. Normalmente ovunque io sia andata me l'hanno servito come primo, ritengo però che si vada oltre un semplice primo.
Se le crepes dolci ti risolvono un dessert quelle salate sono infatti capaci ri risolverti l'intero pasto, con poca spesa e poca fatica. Direi anzi che se sei capace di cuocere le crepes (e non ci vuole affatto una laurea per saperlo fare) la fatica è addirittura nulla.
Per semplificare ancora di più, qualora fosse possibile, il lavoro ho addirittura eliminato la bilancia e il composto delle crepes l'ho misurato coi cucchiai. Ancora dubbi sulla facilità del piatto?
Non credo, vi lascio allora le dosi per quattro persone (circa 12-14 crepes)
4 uova
8 cucchiai di farina
20 cucchiai di latte
1 pizzico di sale
Per il ripieno di magro:
erbette fresche
1 spicchio d'aglio
burro
sale
300 g di ricotta fresca
Per gratinare:
40 g di burro
40 g di farina
400 ml di latte
sale
pepe
noce moscata
parmigiano grattugiato
Prepariamo l'impasto delle crepes, sbattendo le uova con la farina ed aggiungendo a filo il latte con un pizzico di sale, amalgamando bene la pastella. Poi imburriamo un padellino antiaderente e procediamo a formare le crepes, buttando un mestolino per volta e rigirando quando la frittatina sarà completamente rappresa. Saltiamo l'erbetta (bietoline di campo) in padella con l'aglio e il burro, saliamo poi eliminiamo l'aglio tritiamo grossolanamente la verdura ed aggiungiamo la ricotta.
prepariamo la besciamella sciogliendo sul fuoco burro e farina, uniamo il latte ed addensiamo, completiamo con sale, pepe e noce moscata. Poi farciamo le crepes con il composto chiudendole a ventaglietto, per questa operazione basta posizionare il ripieno in un angolo poi piegare in due e poi ancora in due. Versiamo in una pirofila parte della besciamella preparata, adagiamo sopra le crepes a raggiera, sovrapponendole un poco tra loro, ed in ultimo copriamo con la restante besciamella e abbondante parmigiano grattugiato.
Passiamo in forno caldo, finchè si sarà formata in superficie la classica crosticina dorata.

2007-11-19

Panini soffici alla ricotta

Questa mattina leggendo il post sulla focaccia della mia amica Grazia mi è venuto da sorridere pensando che la mia ricetta di oggi avrebbe potuto avere la medesima introduzione, perchè anch'io adoro gli impasti lievitati come ho già avuto modo di dirvi qui.
Oggi vi presento il mio ultimo esperimento, dei panini soffici soffici che invece del solito latte che si usa in tal caso negli impasti prevedono l'aggiunta di ricotta.
La ricetta viene da un ricettario Paneangeli, l'ho lievemente rimaneggiata, poteva essere diversamente?
Le dosi sono per 14 panini tipo i miei oppure per un pane intero che anche a forma di treccia vedrei molto bene.
500 g di farina 00
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di zucchero
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
15 g di lievito di birra fresco
200 ml di acqua tiepida
150 g di ricotta
1 uovo
per spennellare:
1 uovo
2 cucchiai di latte
semi a piacere (papavero, sesamo, girasole, etc)

Disponiamo la farina a fontana, in un angoletto scaviamo una fossetta e versiamo il sale, al centro mettiamo lo zucchero, la ricotta, l'olio, il lievito sciolto nell'acqua e l'uovo appena sbattuto, amalgamiamo tutto con una forchetta poi impastiamo con le mani finchè il composto si stacca formando una bella palla liscia. Poniamolo a lievitare in una ciotola posta in luogo asciutto coprendo con pellicola per un'ora, poi sgonfiamo l'impasto con le mani e formiamo delle palline che disporremo su una teglia coperta di carta da forno. Sbattiamo inieme l'uovo e il latte e pennelliamo la superficie dei panini, cospargiamo con i semini e lasciamo lievitare ancora per tre quarti d'ora. Cuociamo in forno caldissimo per circa 20 minuti, finchè la superficie risulterà ben dorata.
Ho potuto constatare che sono ottimi sia col dolce che col salato.

Panini soffici alla ricotta

Questa mattina leggendo il post sulla focaccia della mia amica Grazia mi è venuto da sorridere pensando che la mia ricetta di oggi avrebbe potuto avere la medesima introduzione, perchè anch'io adoro gli impasti lievitati come ho già avuto modo di dirvi qui.
Oggi vi presento il mio ultimo esperimento, dei panini soffici soffici che invece del solito latte che si usa in tal caso negli impasti prevedono l'aggiunta di ricotta.
La ricetta viene da un ricettario Paneangeli, l'ho lievemente rimaneggiata, poteva essere diversamente?
Le dosi sono per 14 panini tipo i miei oppure per un pane intero che anche a forma di treccia vedrei molto bene.
500 g di farina 00
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di zucchero
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
15 g di lievito di birra fresco
200 ml di acqua tiepida
150 g di ricotta
1 uovo
per spennellare:
1 uovo
2 cucchiai di latte
semi a piacere (papavero, sesamo, girasole, etc)

Disponiamo la farina a fontana, in un angoletto scaviamo una fossetta e versiamo il sale, al centro mettiamo lo zucchero, la ricotta, l'olio, il lievito sciolto nell'acqua e l'uovo appena sbattuto, amalgamiamo tutto con una forchetta poi impastiamo con le mani finchè il composto si stacca formando una bella palla liscia. Poniamolo a lievitare in una ciotola posta in luogo asciutto coprendo con pellicola per un'ora, poi sgonfiamo l'impasto con le mani e formiamo delle palline che disporremo su una teglia coperta di carta da forno. Sbattiamo inieme l'uovo e il latte e pennelliamo la superficie dei panini, cospargiamo con i semini e lasciamo lievitare ancora per tre quarti d'ora. Cuociamo in forno caldissimo per circa 20 minuti, finchè la superficie risulterà ben dorata.
Ho potuto constatare che sono ottimi sia col dolce che col salato.

2007-11-16

La torta di pane di Piazza Gourmand

Non pretendo di darvi consigli di lettura che sicuramente non sono competente a farlo ed in ogni caso c'è chi lo fa in modo certamente più brillante. Proprio interessata dalla recensione che ne ha fatto Stefano Buso ed alla quale vi rimando se volete saperne di più su Piazza Gourmand mi sono ritrovata tra le mani il nuovo libro di Roberta Schira.
Devo dire che leggendo il romanzo ho molto apprezzato l'autrice per come è riuscita a mettere insieme le vite di diverse persone accostandole e concatenandole le une alle altre in modo quasi inscindibile pur lasciando ad ognuna di esse la propria individualità, quasi come una ricetta ben riuscita dove gli ingredienti si mescolano tra loro formando un nuovo gusto ma allo stesso tempo rendendo facile al palato riconoscere il contributo apportato da ognuno di essi.
Per quanto riguarda lo stile non posso che complimentarmi con l'autrice (come ho già fatto) per la fluidità dello stesso e la capacità di tenere vivo l'interesse di chi legge.
Dopo aver letto un libro in cui il cibo è l'elemento concatenante ed avendo trovato tra le pagine delle stuzzicanti e singolari ricette non potevo che mettermi ai fornelli al fine di vivificare qualcuno dei personaggi letti.
Non credo che l'autrice, che ammette nel libro di non amare particolarmente la torta di pane, sarà d'accordo con la mia scelta di postare proprio questa tra le deliziose ricette che trovano posto alla fine di ogni capitolo del romanzo, tuttavia la torta di pane io non l'avevo mai fatta anzi non l'avevo neppure mai assaggiata per cui, incuriosita, ho deciso di provare.
Vi dico solo, prima di riportarvi integralmente la ricetta così come scritta nel libro, che il risultato è al di sopra di ogni aspettativa.


Torta di pane della signora Matilde del terzo



250 g di pane bianco senza crosta
100 g di zucchero
100 g di amaretti
100 g di mandorle sbucciate
70 g di burro
2 uova
1 stecca di vaniglia
mezzo litro di latte
1 bicchierino di liquore a piacere
zucchero a velo
sale
Fate bollire il latte con il pizzico di sale e la vaniglia, quidi versatelo sul pane e lasciate riposare 30'. Passate il composto al setaccio amalgamando lo zucchero e gli amaretti pestati. Unite al composto ottenuto le mandorle tritate, i tuorli, il liquore e il burro fuso al quale avrete tolto un pezzetto per imburrare la teglia. Amalgamate bene il composto e in ultimo unite gli albumi montati a neve. Versate in una teglia e cuocete a 160° per 40'. Prima di servire la torta cospargetela con zucchero a velo.

Non mi resta che invitarvi a gustare questa lettura!

La torta di pane di Piazza Gourmand

Non pretendo di darvi consigli di lettura che sicuramente non sono competente a farlo ed in ogni caso c'è chi lo fa in modo certamente più brillante. Proprio interessata dalla recensione che ne ha fatto Stefano Buso ed alla quale vi rimando se volete saperne di più su Piazza Gourmand mi sono ritrovata tra le mani il nuovo libro di Roberta Schira.
Devo dire che leggendo il romanzo ho molto apprezzato l'autrice per come è riuscita a mettere insieme le vite di diverse persone accostandole e concatenandole le une alle altre in modo quasi inscindibile pur lasciando ad ognuna di esse la propria individualità, quasi come una ricetta ben riuscita dove gli ingredienti si mescolano tra loro formando un nuovo gusto ma allo stesso tempo rendendo facile al palato riconoscere il contributo apportato da ognuno di essi.
Per quanto riguarda lo stile non posso che complimentarmi con l'autrice (come ho già fatto) per la fluidità dello stesso e la capacità di tenere vivo l'interesse di chi legge.
Dopo aver letto un libro in cui il cibo è l'elemento concatenante ed avendo trovato tra le pagine delle stuzzicanti e singolari ricette non potevo che mettermi ai fornelli al fine di vivificare qualcuno dei personaggi letti.
Non credo che l'autrice, che ammette nel libro di non amare particolarmente la torta di pane, sarà d'accordo con la mia scelta di postare proprio questa tra le deliziose ricette che trovano posto alla fine di ogni capitolo del romanzo, tuttavia la torta di pane io non l'avevo mai fatta anzi non l'avevo neppure mai assaggiata per cui, incuriosita, ho deciso di provare.
Vi dico solo, prima di riportarvi integralmente la ricetta così come scritta nel libro, che il risultato è al di sopra di ogni aspettativa.


Torta di pane della signora Matilde del terzo



250 g di pane bianco senza crosta
100 g di zucchero
100 g di amaretti
100 g di mandorle sbucciate
70 g di burro
2 uova
1 stecca di vaniglia
mezzo litro di latte
1 bicchierino di liquore a piacere
zucchero a velo
sale
Fate bollire il latte con il pizzico di sale e la vaniglia, quidi versatelo sul pane e lasciate riposare 30'. Passate il composto al setaccio amalgamando lo zucchero e gli amaretti pestati. Unite al composto ottenuto le mandorle tritate, i tuorli, il liquore e il burro fuso al quale avrete tolto un pezzetto per imburrare la teglia. Amalgamate bene il composto e in ultimo unite gli albumi montati a neve. Versate in una teglia e cuocete a 160° per 40'. Prima di servire la torta cospargetela con zucchero a velo.

Non mi resta che invitarvi a gustare questa lettura!

2007-11-15

La non crostata di casa mia


Succede che ogni tanto si ha voglia di tornare bambini e ritrovare quei sapori perduti che per molto tempo ci hanno accompagnato e che poi, non si sa perchè e non si sa quando, sono andati perduti. Quella che vedete in foto era la crostata che si preparava a casa mia una volta quando il burro non si utilizzava, quando la frolla non si lavorava velocemente con i polpastrelli e soprattutto quando la crostata si usava farla alta e con il lievito. Mi direte che allora non è crostata dacchè già la parola da l'idea di crosta ovvero di una cosa croccante e non morbida, appunto per questo dico che è la "non crostata" perchè se vi aspettate che crocchi nulla da fare. Vi consiglio di provarla almeno una volta perchè sono sicura che resterete conquistati dalla sua semplicità.
Ingredienti:
1 bicchiere piccolo di olio extravergine d'oliva (circa 100 ml)
1 bicchiere piccolo (lo stesso) di zucchero
2 uova intere
280 g di farina 00
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito per dolci
1 vasetto di confettura a piacere
Lavoriamo con una forchetta le uova con lo zucchero, il sale, il lievito e l'olio, aggiungiamo poi piano piano la farina, cercando di amalgamarla tutta meno una cucchiaiata.
Prendiamo una teglia imburrata ed infarinata e stendiamo il composto preparato, che deve essere abbastanza morbido, in uno strato uniforme, tenendone da parte un pochino per preparare i bastoncini. Stendiamo sopra la pasta la confettura poi aggiungiamo la farina tenuta da parte all'impasto avanzato e rendiamolo più solido, in modo da poterne ricavare i bastoncini di pasta che stenderemo sulla torta formando la classica gratella. inforniamo in forno già caldo per circa mezz'ora, ci accogeremo dalla doratura dei bastoncini quando la nostra crostata sarà pronta.